Laporta, Usa > Russia. Nelle mani di Dio, Speriamo che non Applauda…

6 Aprile 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il generale Laporta ci invita a riflettere sulla situazione politica mondiale, toccando anche quella che definisce la “spystory alle vongole” che ha occupato le prime pagine dei nostri giornali. Un’analisi appassionante. Buona lettura. 

§§§

La congruenza e la verità effettuale dovrebbero essere i binari della buona politica. Non è così. Le conseguenze sono importanti.

La spy story alle vongole, per esempio, è conforme a un dagherrotipo narrativo tanto scontato quanto farlocco. Non convince; ne parleremo. Ora mettiamo un po’ di ordine nelle idee.

Le incongruenze non sono casuali

La narrativa del virus è contraddittoria; superata solo dalle stupidaggini sui vaccini, pro o contro indifferentemente.

In questo caos hanno buon gioco quanti, chiamando in causa “i sionisti”, li dicono determinati a uccidere l’86% dell’umanità, come? Col virus, ovvio, rispondono. La stupidità è l’afflizione più democratica e diffusa. Quanti dubitano, leggano Pagine Ebraiche lamentare il ritorno dell’antisemitismo poiché qualcuno attacca il “filantropo” George Soros, sostenitore del regime assassino di Xi Jinping. Il “filantropo” Soros nell’ombra finanzia tutta la destabilizzazione finanziabile. Pagine Ebraiche svia le domande su Soros, affermando che non era nazista. Ma davvero? Aveva 13 anni, quando scampò l’Olocausto. Che nazista poteva mai essere? È un quesito che eccita gli stupidi antisemiti, così come quanti esigono di santificare il “filantropo” Soros con tali espedienti. Qualunque cosa fosse, aveva 13 anni. Punto. Non prendiamoci in giro. La domanda cui Pagine Ebraiche non risponde è l’origine della ricchezza ereditata dal padre. Su questo tacciono il “filantropo” Soros e i suoi agiografi. Cari ebrei italiani, così prodighi di calunnie su S.S.Pio XII, il Pontefice che spese tutto il proprio patrimonio personale per salvare almeno 800mila ebrei, calunniatori, decidetevi: il “filantropo” Soros è un ebreo burattinaio, sì o no? Soros è un cospiratore? È un mascalzone. L’accusa di antisemitismo contro quanti si oppongono a tale losco figuro, getta un’ombra pesante sugli ebrei italiani che lo santificano, facendosi mantello dell’antisemitismo.

Feisbuc mi sospende per un giorno perché comunico d’aver bannato quanti hanno fra i loro amici Soros e un suo degno caudatario ebreo italiano. Sarei antisemita? Io?

Sono davvero questi i fatti importanti? No. La Bibbissi  🤣- non Radio Maria – la Bibbissi , la tivvù della regina, ci dice: «La Russia diffida la NATO dall’invio di truppe in aiuto dell’Ucraina […] Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, avverte che la Russia prenderebbe “misure aggiuntive” se la NATO facesse una mossa del genere.»

Il Parlamento italiano ha deciso di mandare truppe NATO in Ucraina? Il nostro Parlamento ha dato un indirizzo politico alla Farnesina e al Governo circa l’Ucraina? Le tivvù italiane ci informano sulle idiozie della famiglia reale e non ci dicono nulla dei guai in cui va a cacciarsi la NATO, che noi finanziamo e ci potrebbe trascinare in guerra da un momento all’altro.

Insomma, il virus non è “il problema”; è una parte importante di esso: andiamo verso la guerra e l’opinione pubblica è domata, ingannata e felice di esserlo, proprio grazie al Covid. L’Italia è diventata come Soros la volle fin dalla sua marcia e corruttiva speculazione del 1992-1993, con la quale favorì l’ascesa di politici più farabutti di quelli appena abbattuti. Oggi ci godiamo le spie, il virus, i vaccini, i campi container per l’assistenza della popolazione in caso di eventi emergenziali… Un caos. È governabile in qualche misura? Finché Giuseppa Conte fu assiso, questa domanda non aveva risposta.

E ora? Chi è il nostro maggiore alleato per fronteggiare questo caos? Gli Stati Uniti di Joe Biden, amico di Soros. Dicono che Donald Trump fosse fuori di testa. Va bene, ammettiamo che fosse così e non ce n’eravamo accorti, che stupidi. Oggi siamo in mano al successore, alla sua smania di guerra, di mutande e di cannoni, tutti i tipi di cannone, con lo sguardo un po’ così, malfermo e coi codici nucleari in tasca, Biden. Qual è il problema? Il virus oppure l’antisemitismo.

La Cina è un pericolo crescente

Eppure, se davvero si volesse finirla col virus, basterebbero due bombe nucleari, una su Pechino l’altra su Wuhan, se Stati Uniti e Russia volessero davvero collaborare. Prima o poi, con questo andazzo, la guerra nucleare arriverà non c’è scampo. Abbiamo spiegato il perché. La Cina per ora non ha interesse a entrare in guerra perché perderebbe i suoi mercati. Essa ha invece interesse a favorire lo scontro tra Stati Uniti e Russia, per poi imporre il suo sistema ovunque nel mondo.

Così come sarebbe stato meglio distruggere la Germania nazista sul nascere, oggi sarebbe meglio distruggere subito il regime criminale di Xi Jinping, privo ancora per poco d’una capacità nucleare comparabile a quella di Mosca e Washington. Se Mosca e Washington si scontrassero, Xi Jinping sarebbe quindi felice di raccoglierne i cocci. Il tempo lavora a favore di Pechino. È ancora possibile evitare la guerra fra USA e Russia ma le situazioni oggettive portano verso lo scontro. Biden, i dem e i loro accoliti vogliono mettere le mani sulle risorse russe; non vogliono una composizione con la Russia ma confidano di far cadere Vladimir Putin alimentando l’opposizione interna e destabilizzando anche l’Ucraina. Putin sa che la NATO non può mandare truppe in Ucraina; la NATO è una tigre di carta, può schierare i missili e pagare, attraverso i contributori come Soros, i fantocci ucraini e russi. Putin ha quindi spostato un’armata sui confini ucraini. Volete la guerra? Eccoci qui, par di sentirlo. La tivvù italiana ci porge intanto il parere di Alba Parietti sui vaccini. La chiamano informazione.

Il caos italiano

La realtà effettuale, Nicolò Machiavelli lo spiegò bene, deve essere l’unica luce della politica. L’Europa è al buio, governata, si fa per dire, da un paio di galline tedesche. Tutto sommato forse siamo noi italiani quelli messi meglio, a dispetto delle apparenze. Non di meno il nostro problema oggi è duplice. Abbiamo un vertice vaticano di apostati cerebrolesi, asserviti alla Cina, privi di credibilità e di peso politico. Le omelie del grande maestro Bergoglio sono irrilevanti. A questo s’aggiunge la cosiddetta sinistra, anticattolica e zelante cripto pedofila, accodata alle orde finanziarie e ai loro manutengoli. Da questa concimaia è rifiorito Enrico Letta, scudiero di Mario Monti di pietà, pupillo del grande maestro Antonio Maccanico (gestore di Sandro Pertini) e di George Soros.

Questa orda non è in grado di impedire la catastrofe, anzi ne propizia le condizioni oggettive. Chi s’illude che la soluzione possa venire da Matteo Salvini, Silvio Berlusconi o Giorgia Meloni sta dimenticando quanto è avvenuto dal 1992. Tutti costoro sono una perfetta continuazione di quanto è stato fatto, da Manettopoli in poi, per portare a compimento il disegno distruttivo dell’Italia, avviato con l’assassinio di Aldo Moro. La condizione attuale è l’esito d’una catena di tradimenti. Berlusconi, per capirci, fu uno dei traditori di Craxi, così come il socialista tradì Aldo Moro, a dispetto delle recenti stupidaggini propalate dai suoi patetici zeloti. Il tradimento è la cifra della politica italiana. Mario Draghi se ne guardi.

A proposito di basso tradimento, il più filocinese dei quotidiani italiani intanto cerca di delegittimare l’ottimo generale Francesco Paolo Figliuolo, punto di rottura rispetto ai cialtroni assisi fino a poco fa. Figliuolo vaccina e organizza davvero, attraverso la solita antica strada: studiare il problema, pianificare la soluzione, realizzare quanto pianificato. Il generale Figliuolo fa e realizza, laddove altri prima di lui non facevano e rubavano. Non è questione d’essere favorevoli o contrari al vaccino. Figliuolo è imperdonabile perché dimostra che Conte e Arcuri sono stati sottratti al bracciantato agricolo, con tutto il rispetto per i braccianti agricoli.

Insomma, siamo nelle mani di Dio, speriamo non applauda.

I Campi Container

In questa confusa temperie, le notizie sul virus cinese s’accavallano a quelle (nascoste) sulla guerra in Ucraina, nonché agli appalti per “Allestimento di campi container per l’assistenza della popolazione in caso di eventi emergenziali”. “Campi container”? Che cosa nascondono queste bizzarrie semantiche? Suvvia lo avevamo già detto. Scrivemmo: il virus è una grande esercitazione di gestione del panico delle folle, cioè del primo effetto d’uno scontro nucleare, quando dovranno gestire contemporaneamente folle di profughi, di senza tetto, di prigionieri e di confinati. Occorreranno i “campi container”. Sull’ingresso scriveranno “Il Vaccino Rende Liberi”.

Gli irriducibili dietrologi, affezionati al loro semplice mondo, diviso col coltello fra buoni e cattivi, sostengono che il virus circoli per distruggere l’umanità e lasciare in vita meno d’un miliardo di persone. Geniale. La Cina avrebbe quindi creato un virus che distruggerebbe il suo mercato. Non la Cina! I sionisti! Mi urlano. Eh già, come non concordare? Peccato che coi ritmi attuali il virus cinese impiegherebbe venti anni per uccidere 200 milioni di persone se lo si lasciasse libero di operare. E le vaccinazioni perché si dannano per imporle? Per uccidere come fa il virus, rispondono. Il buon senso dice che i vaccini, efficaci o meno, sono un ottimo affare per le case farmaceutiche che, guarda caso, hanno necessità di miliardi di vaccinati. Miliardi di morti arricchirebbero solo le pompe funebri.

Per favore, la testa non serve a “spartere ‘e rrecchie”, a dividere le orecchie, come dicono a Napoli.

Le incongruenze sono illuminanti

Gli interessi sono molteplici e contrastanti, impossibile gestirli con visione unitaria e con elementari sillogismi lineari. Gli interessi concreti sono innumerevoli e contrastanti. Non bastano i super computer, come dimostra il caos dilagante. Non ci sono più i marxisti d’una volta, in grado di cogliere le contraddizioni dello scenario e con esse additare il “nemico principale”. Conosco solo un vero marxista, un vecchio professore comunista di economia, Gianfranco La Grassa, che suggerisco vivamente di seguire su Feisbuc e YouTube piuttosto che perdere tempo coi Mentana che mentono nelle nostre tivvù.

La situazione è confusa? Certamente. Abbiamo una chiave di lettura sicura? No. Possiamo cogliere le incongruenze e da lì partire per azzardare delle ipotesi, niente di più che ipotesi.

Ci hanno servito su un piatto d’argento una spy story alle vongole. Perché è accaduto? Quanto raccontano non convince: troppe incongruenze. Cerchiamo di capire che cosa sia o potrebbe essere, sottolineando tre volte “potrebbe”. Diressi la sezione “strategia globale” dell’ufficio dove operava il presunto spione russo. Vi giunsi a luglio 1988, vi rimasi fino al 26 settembre 1992. Il mio primo indimenticabile maestro, il capo ufficio Politica Militare, l’allora colonnello Raffaello Graziani, il mio amato e stimato colonnello, diceva: «Ricordati, quando hai a che fare con quelli dei servizi, devi parafrasare Democrito: «Ciò che è, in quanto è, non è (quanto appare) perché muta». Feci tesoro di quelle parole anche quando divenni consulente della commissione Mitrokhin, evitando le trappole scavatemi davanti. Dai russi? Noooo, dagli italiani.

Il generale Antonio Li Gobbi, un galantuomo, ha scritto cose molto interessanti sulla presunta spia. Vorrei aggiungere alle sue ben fondate, alcune mie domande. Perché una mezza tacca come quella accedeva a documenti importanti? Com’è finita sotto la lente dei servizi russi? Chi lo ha additato ai russi, ricattabile, coi suoi problemi familiari ed economici? Queste tre domande seguono una quarta più importante. Perché, accortisi che costui passava documenti ai russi, non lo si è utilizzato per passare polpette avvelenate a Mosca? È un espediente largamente usato in quegli ambienti.

Il 12 agosto 2000 il sommergibile russo K-141 Kursk, varato cinque anni prima, affondò nel mare di Barents, uccidendo i 107 marinai a bordo. I progetti delle eliche erano stati rubati dieci anni prima alla marina Usa da agenti russi. Peccato che fossero progetti taroccati. Buona parte della flotta di sottomarini russi non fu operativa negli anni successivi all’incidente. I dem poterono esportare tranquillamente la democrazia e le primavere musulmane che tanto bene hanno fatto alla pace, come ben sappiamo.

Perché quella scamorza di spia italiana non è stata utilizzata così? Forse sono stati gli stessi russi a bruciarlo? È un sospetto legittimo e con una spiegazione plausibile.

Due pesi, quante spie e quante misure?

Non vi fu lo stesso attuale clamore quando, il 12 ottobre del 2019, un Oleg Nikolaevic Tsapko, ingegnere russo, fu svelato dalla stampa italiana – non dal controspionaggio, dalla stampa – come responsabile dei sistemi informatici di palazzo Chigi. Dalle mani del caro Oleg passavano anche le comunicazioni dei nostri, si fa per dire, brillanti servizi segreti. Il caro Oleg poteva spassarsela – magari non lo ha fatto, ma poteva – con documenti ben più riservati di quelli gestiti dalla presunta spia della Marina Militare italiana. La stampa riferì che a introdurre Tsapko a palazzo Chigi fu Romano Prodi. Gli fu suggerito nel corso di una seduta spiritica? Il caro Oleg è pure Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Lo insignì, al merito,  Giorgio Napolitano, il 27 dicembre 2012, su proposta di Silvio Berlusconi, il traditore di Craxi. Dopo i clamori della stampa, l’ingegnere russo è stato spostato? Dove? Non si sa.

In questa sconfinata concimaia italiana, è lecito domandarsi se quella mezza calzetta di spia da 5mila euro non sia stata bruciata dagli stessi russi, grazie a complici italiani, per svegliare una rete dormiente di agenti russi: «Quando sentirete d’un italiano che spia per i russi, pagato 5mila euro, farete così…» Che cosa c’è di meno sospetto e di più rapido per svegliare contemporaneamente centinaia di agenti, taluni magari annidati nella stessa presidenza del Consiglio? Nei mesi che precedono una guerra si fa questo e altro per prepararsi.

C’è un’altra lista di spie e traditori

Se i russi volessero davvero evitare una guerra con gli USA un sistema ci sarebbe: bruciare un’altra rete di agenti, attiva durante la Guerra Fredda, la rete che favoriva l’invasione dell’Italia da parte del Patto di Varsavia. I più eminenti e più vecchi di questa rete, taluni medium di provata fama, sono stati implicati nell’assassinio di Aldo Moro. Quando l’Unione Sovietica cadde, questi elenchi furono copiati e diffusi in numerose capitali, Roma, Londra e Berlino, oltre a Langley, Gerusalemme e Parigi e in chissà quante casseforti, non solo italiane.

Tutti gli eminenti di quella rete – dalla fede comunista a prova di rublo – poi trascolorarono in globalisti di ferro e fedeli servitori delle cricche clintoniane, senza escludere una novella fede cinese. È ora di fare pulizia.

Il Kgb non esiste più, l’Unione Sovietica neppure. Vladimir Putin era un giovane ufficiale quando quei traditori giravano la testa mentre ammazzarono Aldo Moro o mentre tentarono di uccidere san Giovanni Paolo II. Putin può liberarsi tranquillamente di questa zavorra e farebbe l’interesse del sul paese.

Svelare i nomi e i ruoli di costoro aiuterebbe la Russia a fare chiarezza sulle radici terroristiche dei dem e dei loro complici europei. Renderebbe impossibile a costoro presentarsi come campioni della democrazia e allo stesso tempo portare noi e il mondo intero verso lo scontro nucleare. Coraggio, presidente Putin, un po’ di pulizia.

www.pierolaporta.it

Gen. D.g..(ris) Piero Laporta

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60 commenti

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    Caro e ignoto Mario, oppure don Mario? Eccellenza? Eminenza? Eh sì perché la sua zelante difesa d’un collega cretino, tradisce quel conformismo curiale, nuova frontiera del radical chic. cattolicamente e politicamente corretto, tanto utile alle carriere quanto velenoso per le anime. Si crogioli pure nel suo incenso farlocco; turiboli il suo idolo; non se ne dolga tuttavia se mi è del tutto indifferente perché (non me ne voglia) inattendibile.
    Quanto ho sottoscritto su Bergoglio è infatti tutto documentato; al contrario la sua difesa d’ufficio è campata per aria e, ben nascosta dietro uno pseudonimo. Lei è così consapevole di tale inadeguatezza da concluderla con un mellifluo anatema.
    Non me ne dolgo e neppure la gratifico con gli scongiuri che i massoni, amici ed estimatori oggi di Bergoglio, ostentavano al passaggio di san Giovanni Bosco.
    Mi limito quindi a salutarla con tutto il rispetto che lei merita.

    • MARIO ha detto:

      Caro Piero,
      di solito la lingua batte dove il dente duole. Stia tranquillo, non le faccio concorrenza sulla carriera.
      Mi basta essere un semplice (e povero) laico, che ama la Chiesa e cerca di difenderla (a differenza dei massoni) anche da coloro che confondono l’autorità delle stellette con l’Autorità sulle stelle.
      Ricambio i saluti affettuosi…

      • PIERO LAPORTA ha detto:

        Lei non sta difendendo la Chiesa ed neppure Bergoglio perché non ha confutato alcuno dei miei documentati argomenti. Glieli ripeto:
        1) Bergoglio ha negato i Santi Sacramenti ai fedeli e pure ad ammalati e moribondi
        2) Bergoglio è proprietario di conti milionari, non costituitisi coi suoi risparmi ma con le offerte dei fedeli
        3) Bergoglio ha ostracizzato Trump e favorito la satanica Clinton
        4) Bergoglio ha banalizzato l’assoluzione dell’aborto
        Lei non ha confutato un bel nulla. Lei, come tutti quelli privi di argomenti, attacca chi gli argomenti porge.
        Non è un sacerdote. Le credo. A questo punto non è che un anonimo che s’aggrappa alle mie stellette come la miserrima Murgia a quelle di Figliuolo.

        • MARIO ha detto:

          Sono certo che anche se mi mettessi a confutare quelli che lei arbitrariamente definisce “documentati argomenti”, sarebbe purtroppo tempo sprecato, perché alla fine ognuno rimarrebbe sulle sue posizioni. Come testimoniano anche gli innumerevoli dibattiti su questo blog, così come sugli altri.

          Purtroppo è il dramma di questi tempi malsani, sempre più segnati dall’odio e dalla divisione. Dove le voci della ragione, contaminata dalle passioni, prevalgono sulle voci del cuore, illuminato dallo spirito.

          Segno dei tempi? Non so. Chi vivrà, vedrà. E si vedrà pure da che parte sta la verità.

          Buona serata.

  • monica MS ha detto:

    Per lei, generale, cosa potrebbe evitare la guerra Usa-Russia ? O per lei avverrà comunque, in un certo lasso di tempo?

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Fare analisi, contrariamente a quanto comunemente si pensi, non significa fare previsioni, tanto meno profezie.
      Biden è ostile verso Mosca. E’ oramai evidente.
      Biden può usare le pressioni politiche, le sanzioni e il discredito. Può spostare forze limitate della NATO verso l’Ucraina, missili e truppe; può infine fornire aiuti militari ed economici ai collaborazionisti ucraini.
      Putin, che tutto questo non è in grado di contrastare, sa che la NATO è una tigre di carta: non può combattere una guerra guerreggiata. Putin sposta quindi corpi d’armata verso l’Ucraina e si mostra deciso a impiegarli.
      La Cina non ha alcun interesse a sedare questo conflitto, tanto meno entrarvi direttamente. Oggi abbiamo la Santa Madre Chiesa guidata da un cretino.
      Queste sono le condizioni oggettive.
      La mia generazione ha assistito al miracolo, compiuto da san GPII, le cui preghiere hanno abbattuto l’Urss, scioltasi la notte del Santo Natale cattolico del 1991.
      Preghiamo e lasciamo fare a Dio.

      • MARIO ha detto:

        “Oggi abbiamo la Santa Madre Chiesa guidata da un cretino.”

        Caro generale, a parete il linguaggio da suburra (che basterebbe da solo… e non dico altro…), per fortuna c’è anche qualcuno che non la pensa come lei.

        https://formiche.net/2021/04/papa-francesco-teocon-americani-borghesi/

        • Don Ettore Barbieri ha detto:

          A parte il fatto che il linguaggio da suburra è ben altro (qui al massimo si può parlare di linguaggio colorito), Massimo Borghesi è uno dei massimi turiferari di questo pontificato: è come chiedere un parere obiettivo sul Pd ad Enrico Letta.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Mario,

            è opportuno che tu ribatta punto per punto la raffica del generale La Porta, ovviamente portando prove contrarie.

            Ho notato che quando vengono evidenziate le marachelle di Bergoglio, tu, stranamente, ti fai assente.

        • PIERO LAPORTA ha detto:

          Caro Mario, la ringrazio vivamente per l’opportunità che mi offre di emendarmi. Sì, ha ragione, ho sbagliato linguaggio, avrei dovuto dire “apostata”, dal momento che nega i sacramenti ai morenti, pospone la Santa Eucarestia alla sua immagine, ha concesso l’assoluzione ordinaria alle madri che abortiscono (e posso capirlo) e ai medici che frullano i feti riscuotendo il denaro come i sicari. Aggiungo inoltre che Francesco è un ladro e ipocrita diabolico. I soldi sui suoi conti milionari personali non gli appartengono. Non di meno grazie a una rete di agenti statunitensi, operanti agli ordini dei neocon, si è presentato come moralizzatore della finanza vaticana da lui saccheggiata. Non è affatto vero che costui contrasti i neocon, dal momento che questi sono saldamente alleati con la cricca obamiana contro Donald Trump. Querst’ultimo sì, ostracizzato da Bergoglio: “Non è cristiano!” Ricorda? Pronunciava queste stupidaggini mentre un pacco di denaro transitava dal suo conto personale verso la satanica candidata Hillary Clinton, allieva del satanista Saul Alinsky, con Barak Obama.
          Se il beneficiato della mafia di San Gallo (che canta incessantemente) entra e s’accoccola in un tale letamaio, dargli del cretino è un atto di carità, postulandosi come involontarie le sue idiozie. lei mi ha indotto a una provvidenziale riflessione che rimette le cose a posto.
          In quanto allo spessore dell’esegeta da lei citato mi contento di quanto s’è generosamente limitato a esporle don Ettore Barbieri.
          Mi raccomando, se necessita d’ulteriori elementi, non manchi di farmelo sapere.

          • MARIO ha detto:

            Sig. Laporta,

            ognuno si qualifica da solo per quello che fa, e nel caso specifico per quello che scrive.
            Ma non spetta a me giudicarla. Io posso solo metterla in guardia dal giudizio di Qualcun Altro, perché se per disgrazia lei si sbaglia, a Lui non potrà certo raccontare le barzellette e le frottole che usa con me, nonostante le sue stellette…

            Eppure ogni giorno Lui ci da dei segni che ci indicano la strada giusta. Basta saperli leggere… Non serve molta intelligenza, è sufficiente solo un po’ di cuore.

            Buona fortuna, generale.

  • Slave of JMJ ha detto:

    The prophesies of Bayside state that once Russia and China can no longer make tons of money off of the United States, they will declare war. Also the COVID and fake Biden election is a civil and communist war from within and without the US. The Russians know that bombing the US wont work because it’s too direct of an assault and the US will fight back, so the devil is playing sly and attacking the US with fake news, fake elections, Covid, tracking and tracking, evil laws, etc. We deserve it, we have sinned against the Lord. May God truly bless your day!
    Bayside prophesies smwa.org

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Grazie per il tuo parere però non posso risponderti sulle questioni da te elencate. Io devo evitare, per quanto possibile, di mescolare la strategica analisi con le valutazioni mistiche.
      In altri termini, io analizzo i fatti correnti. Il futuro è nelle mani di DIO.

      • PIERO LAPORTA ha detto:

        Thank you for your opinion but I cannot answer you on the issues you listed. I must avoid, as far as possible, mixing strategic analysis with mystical evaluations.
        In other words, I analyze the current facts. The future is in the hands of GOD.

  • sigmund ha detto:

    Tempi difficili e inquietanti, sempre che ci siano mai stati tempi facili, ma vedere tutto il mondo crollare davanti alla storia di una falsa pandemia lascia senza parole così come assistere allo spettacolo di persone chiuse in casa terrorizzate da un virus che, per quanto reale e aggressivo, fa pur sempre parte della famiglia delle influenze stagionali.
    Continuo a ripetere che se me lo avessero raccontato non avrei mai potuto crederlo, non avrei mai creduto di veder sgretolarsi in poco tempo garanzie e certezze che era state conquistate con secoli di lotte e sacrifici da parte di chi ci ha preceduto, non avrei mai creduto di veder i mezzi di comunicazioni di massa acriticamente allineati in narrativa che fa acqua da tutte le parti, non avrei mai potuto credere di veder demoliti tutti i pilastri della conoscenza medica, non avrei mai potuto immaginare che un esercito di medici avrebbe accolto con così scarsa reazione, a parte poche eccezioni, la devastazione di tutte le nozioni di anatomia, fisiologia, genetica, immunologia….tutto cancellato con un tratto di penna siglato da un governo nazionale ostaggio di quelle multinazionali che ormai governano gli stati e il mondo intero. Eppure guardandoci attorno ci accorgiamo che non è un incubo o un film di fantascienza in cui ci siamo intrufolati per caso, ma è il mondo reale, un mondo reale impazzito e sull’orlo della catastrofe.

    Si dice che la pandemia avrebbe svolto il lavoro che in genere viene affidato alla guerra: la distruzione che azzera tutto. Quando il caos che si è prodotto non è più rimediabile per vie convenzionali non resta che la guerra che deve effettuare quel grande reset di cui si sente parlare.
    Chiunque svolga il ruolo in commedia è importante ma elemento secondario perché quello che conta è la sostanza, e la sostanza della trama è sempre la stessa ed è stata magistralmente illustrata nel secolo scorso da Igor Shafarevic il matematico russo che aveva osato mettere in discussione le incongruenze del regime sovietico e che, per questa ragione, era stato costretto a lasciare il paese.

    Il Fenomeno Socialista è il suo libro che descrive, come solo una mente matematica riesce a fare, il susseguirsi nel corso della storia dell’instaurazione del regime socialista nei vari paesi del mondo e quale sia il vero motore della sua ideologia: dal momento che il nucleo centrale del socialismo è la negazione dell’esistenza di un Dio creatore della vita e dell’universo, l’unico modo a disposizione, per chi si dichiara nemico di Dio e della religione, per dare una dimostrazione del suo potere è quello di distruggere. Come l’essenza dell’opera divina è la creazione, così il fine ultimo del socialismo è la distruzione, la distruzione della vita, della famiglia, dell’armonia insita nell’universo e per ottenere il risultato deve essere sordo e cieco all’analisi scientifica, dato che la scienza rifiuta di adattarsi alla manipolazione in base alle circostanze
    Sembra però che la pandemia non abbia prodotto il risultato sperato e dunque lo spettro dello scoppio di una guerra, quella vera con le bombe e i veri coprifuoco non sia stato scongiurato, come messo bene in evidenza dal generale Laporta e dunque non resta che pregare e sperare che Dio ci aiuti perché il male è scatenato ovunque e non sarà semplice rimettergli le briglie.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      La reale differenza fra i giorni correnti e quelli passati, non è nella gravità degli attacchi alla Chiesa e ai cattolici.
      Il primo fattore è nella estrema stupidità del vertice vaticano, tali da farne un fiancheggiatore di Xi Jinping, il più criminale dittatore di tutti i tempi e il più potente.
      Il secondo fattore estremamente pericoloso è la crescente ostilità verso i valori cattolici d’una nebulosa ebraica, caratterizzata dal secolarismo, dall’abiura della propria fede e dal collaborazionismo con le peggiori forze del male. Non per caso mi sono sforzato di riportare l’attenzione sul criminale Soros e sui suoi fiancheggiatori. Non sono tuttavia gli unici. Costoro sfruttano cinicamente l’Olocausto e la sua eredità, per fini del tutto lontani dalla fede ebraica, dagli interessi del popolo ebreo e dello stesso Stato di Israele.
      Conclusione, ovvia: non tutti sono sinceri cattolici; non tutti sono fratelli ebrei (maggiori o minori non importa).
      Vorrei infine dire che è necessario fare chiarezza e individuare i verminai sia nel Vaticano, sia a Gerusalemme. Solo così si può davvero arrivare a una sincera collaborazione fra i popoli dei due patti tuttora vigenti: quello di Abramo e quello di Cristo. Solo così saremo in grado di convertire gli islamici.
      Come credenti dobbiamo saper distinguere il grano dalla gramigna, cattolica ed ebraica, senza pregiudizi.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Russia, USA, Cina e UE intorbidano le acque, ciascuna come può.
      I potentati finanziari stano come sorci nel formaggio in questa concimaia.
      Dovere della Santa Chiesa Cattolica sarebbe indicare la strada senza deviazioni.

  • anonimo verace ha detto:

    due osservazioni.
    La prima. Concordo col generale che troppa pubblicità è stata data al nostro spione alle vongole. Di lui sappiamo poco, ed anche i siti di gossip sono reticenti. Abita a Pomezia, e poi ? nient’altro. Ipotizziamo semplicemente che il nostro spione casareccio, ed il suo contatto fossero dei dilettanti. Ovvero che il nostro, nel tentativo di raggranellare qualche spicciolo avesse offerto i suoi servigi non agli autentici spioni, quelli sì tutelati da alti vertici istituzionali nostrani, ma a un qualche russo, semplicemente curioso di ficcanasare nei nostri dossier top secret. Insomma, gli uni e gli altri bene intenzionati a fare i propri piccoli affari di nascosto dai rispettivi stati di appartenenza.
    Seconda osservazione.
    Gli ucraini sono ortodossi. Tra gli ortodossi esiste la divisione tra quelli fedeli al Patriarcato di Costantinopoli e quelli fedeli al Patriarcato di Mosca.
    Da qui è facile raggiungere i siti relativi al patriarcato di Mosca, sia quello più serio di orthodoxie.com (a cui però devi abbonarti) sia quello più ruspante dei moscoviti torinesi, che facevano riferimento, secondo un libro di un sacerdote cattolico, come loro fondatore, ad un ex cappuccino cattolico che diceva di essere stato confessore di Mussolini.
    Nessuna traccia, nei due siti, di icone che stiano trasudando miron, ovvero le lacrime di cui parla uno di noi. Quindi queste icone, sempre che esistano non appartengono alle chiese del Patriarcato di Mosca, ma a quelle dei fedeli del patriarcato di Costantinopoli.
    Si trova invece la notizia che la chiesa ortodossa dipendente dal patriarcato di Mosca, che ha a capo il Metropolita Onufri, stia facendo pressioni, sul Presidente ucraino Zelenski, non ortodosso, perché ebreo, per trascinarlo a schierarsi dalla parte di Mosca e contro gli adepti di Costantinopoli. I fedeli moscoviti gli hanno consegnato il primo di aprile una petizione con un milione di firme.
    Ora è evidente che la chiesa fedele a Mosca, è la quinta colonna di Putin e dei suoi all’interno dell’Ucraina. Ovvero l’Ucraina rischia una guerra civile, se le pressioni moscovite continuano. Con il clero filo moscovita dalla parte di Putin.
    Segnalo al generale che anche in Italia, col pretesto dell’ortodossia sono arrivati dei sacerdoti moscoviti. Tanti, troppi, per i miei gusti, ma come tutti sanno, i miei gusti sono piuttosto difficili.

    • : ha detto:

      Sicuro che l’Ucraina rischi una guerra civile su pressione moscovita e non – diciamo così – occidentale?

      • Anonimo verace ha detto:

        L’Ucraina vuole essere occidentale. Ma come dice il generale la Crimea è Russia. Se l’Occidente innesca una guerra per riprendersi la Crimea, sta sbagliando.
        Ma la demonizzazione fatta in questi anni da parte della Chiesa moscovita contro la chiesa che guarda ad Occidente c’è stata e le paroline gentili come “fascisti ” rivolte agli occidentali le assicuro che ci sono state.
        Zelenski , in quanto ebreo, dovrebbe cercare di essere “super partes”.
        In Israele, al Santo Sepolcro, monsignor Pizzaballa ha celebrato la Pasqua latina con la Chiesa di Roma , ed il Patriarca ortodosso di Gerusalemme celebrerà, sempre al Santo Sepolcro la Pasqua ortodossa. Sabato Santo cadrà il primo Maggio e la Santa Pasqua la domenica successiva.
        Stesso luogo, due date diverse.
        Lo Stato di Israele non si intromette.

        • : ha detto:

          La mia domanda era: «Sicuro che l’Ucraina rischi una guerra civile su pressione moscovita e non – diciamo così – occidentale?»

          Che l’Ucraina voglia essere occidentale ce lo raccontano i mass media occidentali, come ci raccontano che gl’Italiani vogliono l’Europa (cioè la UE).

          Essere “occidentale”, per l’Ucraina, significherebbe entrare nell’UE: oggi come oggi qual è quel popolo folle che – non facendone parte – desideri entrarvi?

          • PIERO LAPORTA ha detto:

            Il suo dubbio è legittimo e sorretto da una lettura disincantata dei fatti e delle forze in campo

  • FRANJO ha detto:

    Delle molte suggestioni offerte dal Generale, mi soffermo velocemente sulla decomposizione di quella che dovrebbe essere la Sinistra italiana.
    Augusto Del Noce scrive “Il suicidio della rivoluzione” non a caso nel 1978, anno chiave per la nostra storia, descrivendo l’inevitabile trasformazione del Partito comunista nel vettore di una visione del mondo libertina ed individualista, radicalmente refrattaria ad ogni trascendenza. Oltre 40 anni dopo, quando i “compagni” sono entrati in tutte le possibili stanze dei bottoni, affrontano le sfide capitali descritte nell’articolo sostituendo i capigruppo parlamentari con “donne” e andando alla battaglia per l’introduzione della legge Zan contro “l’omotransfobia”.
    Un Giuseppe Di Vittorio non credo avrebbe mai potuto immaginare una simile decadenza. Oggi abbiamo davanti pericoli esiziali, e li affrontiamo con i fighetti politicamente corretti ed euroinomani di SciecesPO.
    Il risveglio da questo sonno della ragione sarà durissimo.

  • Monica ha detto:

    Personalmente l’idea che mi sono fatta anche se, ammetto, è difficile mettere insieme i vari pezzi poiché ricordiamoci che siamo comunque nel campo delle ipotesi, è che abbiamo un ristretto numero di persone nel mondo con un capitale complessivo immenso da gestire e da far fruttare. Lo sfruttamento di questo capitale è di duplice natura:

    a) Il semplice tornaconto economico: pur essendo il più semplice, non è comunque un problema di banale risoluzione far fruttare adeguatamente dei capitali così enormi. Parliamo di svariati triliardi di dollari. Qualunque cosa una persona comune possa fantasticare è inadeguata: borse, creazione di industrie, immobili, speculazioni sono tutte fonti di guadagno inadeguate per chi è già padrone di tutto ciò in mezzo mondo.

    b) Acquisizione del potere totale. Questo ristretto gruppo di potenti, si è dunque chiesto: con questi capitali immensi noi siamo, di fatto, i padroni del mondo. È mai possibile che non possiamo finalizzare la nostra potenza economica in campo socio-politico per imporre il nostro volere a tutti gli stati del mondo e crearci un modo a nostra immagine e somiglianza? Certo che possiamo! E si sono dati da fare su molteplici fronti: dai più convenzionali come la corruzione dei governi, alla sostituzione tout court dei governi con loro adepti, al controllo degli organismi sovranazionali. Non è un lavoro né banale, né a breve termine. Occorrono risorse, organizzazione, pazienza e metodo e mancanza assoluta di humanitas.

    Il difetto del capitalismo
    Io intravvedo un livello di astrazione ancora più alto che travalica i sistemi economici oggi esistenti. Il capitalismo si basa sul consumo. Dalla II GM ad oggi tutto lo sforzo dei potenti è stato indirizzato sul come funzionare il capitalismo prima soddisfacendo i bisogni primari (cibo, casa, lavoro) della popolazione post bellica e poi inducendo anno dopo anno i più inesistenti bisogni, prima materiali e oggi anche virtuali. Naturalmente allo scopo di aumentare a dismisura i propri capitali fino al raggiungimento della “massa critica” necessaria per impadronirsi del mondo.
    Ma come funziona nella pratica questo meccanismo? Io prendo una persona e le faccio produrre un bene materiale o immateriale che sia. In compenso do a questa persona dei foglietti di carta con i quali la persona può acquisire dei beni primari necessari per vivere e, se gli avanza del denaro, altri beni secondari.
    Io, capitalista guadagno intanto da tutti gli acquisti che il consumatore fa. Se la proprietà dei beni è sufficientemente frazionata, la rimessa in ciclo del denaro del “lavoratore-consumatore” è una sorta di compensazione tra lavoratori al netto degli utili dei proprietari. Ma se la proprietà è concentrata nelle mani di pochi, il consumo si trasforma in realtà in una sorta di baratto per il lavoratore che restituisce il “bene-denaro” all’unico, per assurdo, proprietario barattandolo con altri beni di consumo. Il denaro è di fatto virtuale, non ha più un valore suo proprio e chi stabilisce l’equità del baratto è il “proprietario-unico”.
    Ma, a questo punto, il “proprietario-unico” cosa sta in realtà guadagnando? Foglietti di carta che rientrano nel ciclo? Però ad ogni ciclo, cresce la popolazione e diminuiscono le risorse naturali. Senza risorse, non produco beni e quindi il ciclo capitalistico si interrompe.
    Penso, senza essere un’economista, che questo sia ritenuto uno dei peggiori difetti del sistema capitalistico. E che quindi il fior fiore delle teste pensanti sia stata ingaggiata per studiare dei correttivi.
    Tutti hanno ingaggiato questi geni dell’economia teorica, i governi e i nostri fantomatici pretendenti padroni assoluti del mondo nascosti dietro una sterminata pletora di sigle talvolta finanziate dai più o meno consenzienti governi con denari dei cittadini in un meraviglioso, perverso circolo vizioso.
    Per limitare la popolazione nel mondo occidentale dove molti cittadini avevano un surplus di retribuzione, hanno solleticato il potente egoismo dell’essere umano riuscendo a convincerci che è meglio acquistare un’auto nuova, una bella casa, un televisore da 200 pollici piuttosto che fare un figlio.
    Per aiutare quelle pasticcione che, incautamente, si lasciavano ingravidare, hanno fornito tutti gli ausili medici e farmaceutici necessari (altra ottima fonte di reddito). Casomai non fosse sufficiente, hanno legiferato disincentivando la creazione di famiglie numerose.
    Che pensate, sono riusciti a limitare le nascite nei paesi “avanzati”? Mi sembra di sì.
    Naturalmente, il Cristianesimo, una volta rappresentato dalla Chiesa Cattolica Romana, era un ostacolo a tutto questo perché Cristo si oppone frontalmente a tale visione della vita edonistico-consumistica oltre che criminale. Da qui la necessità di smantellare il Cristianesimo.
    Nei paesi sottosviluppati, sono andati molto meno per il sottile, tanto sono improduttivi: esistono tabelle apposite che classificano ogni essere umano in base al suo valore economico (dai 500.00€ di uno statunitense ai 30.000 di un africano). Li hanno affamati e hanno fatto in modo che, nonostante le ingenti risorse finanziarie apparentemente stanziate per aiutarli e deviate invece chissà dove, nulla mutasse se non in peggio.
    La manovra, va detto, non è però riuscita benissimo e allora hanno adeguato un po’ le misure con guerre, stermini, sterilizzazione di massa ecc. tutte cose semplici da attuarsi in quei paesi che nessuno, se non Dio, difende. Basta comprarsi con due collanine e uno specchietto i vari capi tribù, metterli in giacca e cravatta per renderli presentabili e poi tirare i fili (non posso non aggiungere che tale tecnica sembra ormai funzionare bene anche in occidente. Magari con due collanine in più…).
    Anche qui, capite bene, il Cristianesimo con quei loschi figuri dei missionari, dava fastidio.
    Una delle conclusioni alla quale, immagino, le teste pensanti sono pervenute, è la seguente: per far governare i potenti del mondo, la sovrappopolazione è inutile e controproducente.
    A fronte dell’incameramento di un surplus di foglietti di carta, che non sono un bene materiale (il denaro non si mangia, direbbe il volgo) che non serve più ai già padroni delle risorse materiali del mondo (pensate ai semi), si ha l’incremento di una popolazione mondiale sempre più insoddisfatta e pericolosa ma, soprattutto, divoratrice di preziose risorse naturali.
    Questa è una novità delle teorie liberal-capitalistiche ai quali forse i teorici non avevano pensato o avevano inizialmente sottovalutato o, semplicemente, demandato ai posteri la risoluzione. Inizialmente poteva, infatti, sembrare un’equazione perfetta: più consumatori uguale più guadagno uguale maggiore sviluppo e prosperità. Invece no, serve una massa troppo grande è deleteria.

    Altre strategie
    Allora è tutto così semplice e predeterminabile? No, perché i numeri in gioco sono enormi e le variabili in gioco altrettanto.
    Levate di mente ogni aspetto morale e pensate a quanto sia “tecnicamente” complesso eliminare metà della popolazione mondiale. Stiamo parlando di quattro miliardi di persone. Pensate all’organizzazione che hanno dovuto mettere in piedi Hitler e Stalin solo per eliminare alcune decine di milioni di persone. Se anche lo si potesse fare, pensate allo smaltimento dei cadaveri. Pensate al troppo repentino crollo di tutte le attività umane. Si rischierebbe di giocarsi anche l’altra metà dei sopravvissuti anche perché potrebbero subentrare variabili delle quali non si era tenuto conto.
    E poi ci sono le schegge impazzite. Non tutti i governanti sono manipolabili allo stesso modo. Perché sono più buoni? No, perché vogliono essere loro, il loro popolo, la loro nazione nel novero dei controllori globali. Sono gli ultimi baluardi del nazionalismo delle nazioni un tempo dominanti che ora si vedono scippare la propria sovranità pezzo a pezzo. È una lotta titanica. La globalizzazione gioca a sfavore dei governi. L’autarchia è praticamente impossibile se non tramite una drastica quanto improponibile (?) decrescita felice. I capitalisti si alleano con le nazioni storicamente ostili per attaccare le nazioni resistenti mettendole l’una contro l’altra.
    Si potrebbe pensare che, storicamente, non sia una novità. La novità, secondo me, consiste nel fatto che, fra i belligeranti, abbiamo potenti forze nascoste, che tirano i fili e contro le quali non si può inviare un esercito. Questo in realtà accade da quando le guerre sono diventate costose ovvero da alcuni secoli. Uno dei primi grandi business della famiglia Rothschild, fu il finanziamento delle guerre napoleoniche. A seconda della parte belligerante a cui davano i prestiti, si determinava la storia d’Europa. Finché gli convenne diedero soldi ai Francesi. Poi agli Inglesi.
    Concludendo
    Dopo questo immenso preambolo, arrivo a dire che, secondo me, la convenienza del NOM non sta nella distruzione nucleare, perché, da un lato, renderebbe inutilizzabili le risorse naturali per non si sa quanto tempo e poi distruggerebbe, senza guadagno, le masse. Sì, nella distruzione delle masse ci si deve pur guadagnare qualcosa. Se doveste uccidere il vostro gregge perché la carne è contaminata, non cerchereste almeno di ricavare qualcosa dalla lana? È molto meglio un lento avvelenamento della popolazione con un’offensiva lanciata su tutti i fronti (cibo, ambiente, radiazioni, farmaci, infecondità indotta psicologicamente e medicalmente ecc.) come sta avvenendo da decenni.
    Stratosferici guadagni per la Big Pharma, che è totalmente in mano ai grandi capitalisti, e comunque risultato mortifero assicurato nel medio-lungo termine. Un malato oncologico italiano frutta 200.000 euro e poi, quasi sempre, si toglie dai piedi entro cinque anni.
    Il guadagno di questa prima passata di vaccini COVID si stima in 2 triliardi di dollari. Ma faranno naturalmente in modo che non finisca qua. Questi morti per effetti collaterali gravi e immediati, ritengo siano disastrosi anche per il loro interesse perché potrebbero essere un deterrente all’uso dei vaccini. Gli effetti collaterali di cui hanno bisogno, sono quelli a medio termine quali infecondità e aumento delle malattie di qualsiasi genere poiché malattia significa guadagno.
    Ma, soprattutto, completo totale delle masse. L’intervista e il monito del creatore di interfacce neuronali (microscopici apparati elettronici da impiantare ovviamente solo per utilissimi scopi medici) capaci di influenzare il cervello umano, non è andato in onda su “Tele complotto” ma sul Telegiornale di RAI1 ovviamente non in prima serata.
    Come se ne esca senza un intervento extra-ordinario del Padre eterno, non lo so. Le masse sono totalmente assoggettate. Altro che panem et circenses. Quelli che tirano i fili dovrebbero commettere proprio un errore madornale di valutazione ed effettuare una mossa clamorosamente sbagliata per indurre le masse alla ribellione aperta.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Quanto lei osserva
      “a) Il semplice tornaconto economico: pur essendo il più semplice, non è comunque un problema di banale risoluzione far fruttare adeguatamente dei capitali così enormi. Parliamo di svariati triliardi di dollari. Qualunque cosa una persona comune possa fantasticare è inadeguata: borse, creazione di industrie, immobili, speculazioni sono tutte fonti di guadagno inadeguate per chi è già padrone di tutto ciò in mezzo mondo.”
      Questo credo sia il punto centrale

      • Monica ha detto:

        Io credo che uno dei punti nodali sia nella concentrazione della proprietà. Arriveremo al punto, e in parte ci siamo già, che qualcuno potrà stabilire arbitrariamente il valore del baratto e dire che una settimana del mio lavoro vale 1 Kg di patate.
        L’accaparramento dei semi produttivi è uno dei settori in cui sono più avanti. Non so se lei, Generale, abbia mai piantato una piantina di pomodori con le sementi comprate al negozio. Avrà le sue piantine e anche i suoi pomodori. Ma se da bravo contadino salverà un po’ di semi per la futura semina, si accorgerà che, l’anno successivo, non le crescerà nulla. Allora sul reto della bustina dei semi potrà leggere IBRIDO Y1. Quei semi sono stati sottoposti ai raggi gamma prima di essere imbustati per renderli sterili. I semi non sterili li possiedono sempre meno persone. Il diabolico Soros due o tre anni fa, intervistato sui migliori investimenti del momento, disse di lasciar perdere oro e diamanti e comprare tutto quello che è in relazione con l’alimentazione umana perché entro qualche decennio non ci sarà più nulla da mangiare.

        • PIERO LAPORTA ha detto:

          La ringrazio per la sua corretta e illuminante citazione del filantropo caro agli ebrei romani. In essa c’è la sintesi dell’inferno che costoro stanno costruendo per noi e per i loro figli.

    • anonimo verace ha detto:

      Grazie della segnalazione. La situazione è più brutta di quanto si pensi . Come ha scritto in precedenza il generale la Crimea ha votato per l’annessione alla Russia e la Duma l’ha accolta, facendo i passi necessari. Ovvero, giuridicamente la Crimea è Russia. Scrive il sito che Zelenski non avrebbe firmato quel decreto se non ci fosse stato a monte l’approvazione di Biden.
      Vi faccio presente che , oltre ai capitalisti indicati da Monica, che come il proprietario di Microsoft e di Amazon, si sono guadagnati onestamente i loro capitali, esistono capitali nascosti, ma altrettanto potenti che sfuggono per loro natura alla guardia di finanza nostrana e alle corrispondenti organizzazioni degli altri paesi. Organizzazione che agisce nel silenzio e nell’invisibilità e, che, come tutti sanno, ha radici in Sicilia. Che sia approdata allo studio ovale ?

  • Paoletta ha detto:

    sarebbe anche interessante capire qualcosa sulle schermaglie tra Grecia e Turchia, per via delle ZEE. I nostri “media” tacciono…

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      La Grecia è oramai insignificante. O i patrioti greci si rivoltano, armi alla mano, contro tutti i tedeschi e i loro servi sul suolo greco oppure “Grecia” non sarà che lemma arcaico.

  • alessio ha detto:

    Anche se Putin volesse divulgare i nomi
    dei traditori nostrani , che volevano una
    invasione sovietica dell’ Italia , mentre i
    servizi erano impegnati a fare bombe ,
    quale giornale o telegiornale ne
    darebbe notizia ?
    Sarebbero solo pochi blog come
    questo che farebbero giornalismo .

  • Carlo ha detto:

    Non capisco bene perché distruggere la Russia con la frode del raffreddore, che distrugge anche l’ economia di nostro povero pianeta come effetto collaterale, seguita da una guerra mondiale che distrugge anche i miserabili che sopravvivono alla frode. Si potrebbe uccidere Putin più efficacemente pagando 0,00000001% del prezzo del coronavirus.
    Le malattie esistono per essere curate. Si può immaginare gloria più gloriosa di quella di chi arriva col rimedio contro il virus che neanche i vaccini possono frenare? E si può immaginare un rimedio più facile di creare di quello che cura una malattia che non esiste?
    Il fatto importante è che chi ha creato il coronavirus può anche “curarlo” con la stessa facilità.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Certo. Si crea un problema avendo cura di porgere una soluzione profittevole per quanti il problema hanno creato.

  • Gigione ha detto:

    Perdonate la lunghezza, oggi sulla nuova Bussola Quotidiana ho letto l’editoriale di Eugenio Capozzi che da un bel quadro del malanno italico, parte da Gobetti per arrivare ad un esame della situazione pandemica e direi non solo visto quanto scritto dal Generale. Riporto qui sotto una sintesi, per chi vuole il link é questo: https://www.lanuovabq.it/it/regime-sanitocratico-nuova-incarnazione-del-fascismo

    […] Privi di interessi reali, distinti, necessari gli Italiani chiedono una disciplina e uno Stato forte. Ma è difficile pensare Cesare senza Pompeo, Roma forte senza guerra civile. Si può credere all’utilità dei tutori e giustificare Giolitti e Nitti, ma i padroni servono soltanto per farci ripensare a La Congiura dei Pazzi ossia ci riportano a costumi politici sorpassati. Né Mussolini né Vittorio Emanuele hanno virtù di padroni, ma gli Italiani hanno bene animo di schiavi. È doloroso dover pensare con nostalgia all’illuminismo libertario e alle congiure. Eppure, siamo sinceri fino in fondo, c’è chi ha atteso ansiosamente che venissero le persecuzioni personali perché dalle sofferenze rinascesse uno spirito, perché nel sacrificio dei suoi sacerdoti questo popolo riconoscesse se stesso. C’è stato in noi, nel nostro opporsi fermo, qualcosa di donchisciottesco. Ma ci si sentiva pure una disperata religiosità. Non possiamo illuderci di aver salvato la lotta politica: ne abbiamo custodito il simbolo e bisogna sperare (ahimè, con quanto scetticismo) che i tiranni siano tiranni, che la reazione sia reazione, che ci sia chi avrà il coraggio di levare la ghigliottina, che si mantengano le posizioni sino in fondo. Si può valorizzare il regime; si può cercare di ottenerne tutti i frutti: chiediamo le frustate perché qualcuno si svegli, chiediamo il boia perché si possa veder chiaro” ELOGIO DELLA GHIGLIOTTINA di Piero Gobetti

    Ora la costante immaturità che fa preferire agli italiani l’attesa passiva della protezione rispetto alla fatica dell’autogoverno, la garanzia dell’immobilità sociale rispetto ai rischi e alle opportunità del mutamento.

    Se assumiamo come orientamento la “pigrizia” civile di un popolo frammentato che trova un tratto unitario nell’aspirazione ad una classe media protetta, lontana da imprevisti e responsabilità, possiamo meglio comprendere la tendenza, riscontrabile fin dagli esordi dello Stato nazionale, a “congelare” il pluralismo politico ricorrendo a governi il più possibile unitari, giustificati con incombenti minacce alla vita collettiva: prima il sovversivismo socialista e l’opposizione cattolica, poi le conseguenze sociali della Grande guerra e il bolscevismo. Una tendenza che avrebbe avuto una nuova, imponente riproposizione nella seconda metà del Novecento, a partire dalla crisi del sistema consensuale dei partiti nella “democrazia bloccata” della guerra fredda, quando quelle minacce sarebbero state battezzate “emergenze”: la crisi economica mondiale degli anni Settanta, il terrorismo, la mafia, la corruzione politica, la grande recessione del 2008.
    L’”emergenzialismo” avrebbe visto successivamente un passaggio fondamentale dall’invocazione di unità tra i partiti (dai governi “trasformisti” di epoca liberale al “compromesso storico” di Moro e Berlinguer, passando appunto per il Partito unico mussoliniano) a quella di poteri super- ed extra-politici: i magistrati “in trincea”, gli economisti, i “professori”.

    La politica seguita dall’Italia rispetto all’epidemia di Covid-19 rappresenta per molti versi l’apoteosi dell’emergenzialismo italiano, con la corrispettiva pulsione ad azzerare una dialettica pluralista in nome di una retorica dogmatica fondata sull’assunzione che “siamo in guerra”, e che questo sforzo comune esige l’abolizione delle differenze di opinione, e la concorde adesione alle scelte governative. L’adozione del più severo regime di restrizioni alle libertà costituzionali, alle attività economiche e alla cultura nel mondo occidentale, così come l’accentuata caratterizzazione “tecnica” dei governi di Giuseppe Conte, e più ancora di Mario Draghi, hanno trovato, in particolare, il loro esemplare punto di congiunzione nell’autorità cruciale e indiscussa attribuita a un nuovo tipo di figura presunta “super partes”: il virologo, e più genericamente “la Scienza”, dietro le cui indicazioni la classe politica e gli stessi “tecnici” capi degli esecutivi costantemente si trincerano, attribuendo al suo responso ogni sacrificio e divieto imposto ai cittadini.
    Proprio echeggiando la retorica del regime fascista di un secolo fa l’autoritarismo del “regime sanitocratico”, con l’ausilio di un sistema dei grandi media quasi totalmente omologato alla “narrazione” governativa, ha impostato la sua pretesa di rappresentare l’unità nazionale contro l’emergenza sanitaria sulla pretesa della “fede” dei governati. In base a quella narrazione, bisogna innanzitutto “credere” nella scienza, intesa non come ricerca e discussione critica, ma come “verbo” assoluto, così come “somministrato” dalle fonti ufficiali. E bisogna parimenti “obbedire e combattere”, adeguandosi alle disposizioni ufficiali, senza pretendere di tornare alla normalità della vita privata, economica e civile, se non quando l’insindacabile “comitato di salute pubblica” deciderà che il Nemico è stato sconfitto.

    Una rappresentazione totalmente alterata e adulterata della realtà propria di tutti i regimi autoritari. Che inoltre, come quelli totalitari, esige la continua mobilitazione di massa: dal “restate a casa” al vaccino indiscriminato, contro ogni ragionevolezza autenticamente scientifica, come panacea dalla presunta “peste”. E che eccita nei sudditi la continua lotta contro il “nemico interno”, il traditore della causa: demonizzato sotto la forma di chi non rispetta le “regole” arbitrariamente imposte e spesso totalmente inutili, come la mascherina indossata all’aperto o il coprifuoco, e di chi in generale continua a fare il più possibile una vita normale. O nel nemico pubblico per eccellenza: il “no vax”, ossia chiunque ponga in discussione la “religione” neopagana del vaccino miracoloso.

    Può sembrare fuori tema ma tutto si collega al “sentire comune del popolo”

    Poi per quanto riguarda l’omicidio Moro e la parte avuta dai “servizi” chiedo se il Generale conosce il libro di Antonino Arconte “L’ultima missione G71” e se sì cosa ne pensa. Grazie

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Conosco e stimo Arconte.
      Le pur interessanti analisi della Bussola sulle analogie coi tempi passati non mi scaldano. I fatti che mi interessa analizzare nel profondo sono quelli correnti.

  • Annalisa ha detto:

    Tutto gira intorno alla “guerra che verrà” (come scrisse credo nel 2017 l’ex Generale NATO Mini). Virus e vaccino servono a verificare quanto il sistema sia in grado di gestire il panico su masse che di certo non sono per numero quelle del 1939. Allora eravamo circa 2 miliardi nel mondo, ora quasi 8. Controllare popolazioni impaurite dalla guerra ma affamate fu difficile allora, impossibile adesso, se non:1 – impaurite non solo dai missili ma anche da uno o più virus; 2- indebolite da vaccini che ne comprometteranno le difese immunitarie causando malattie e morte (in quasi totale assenza di sanità); 3- abituate ormai al confinamento, coprifuoco, controllo capillare. Non è un caso che il gergo usato dalla politica in quest’anno è stato quello militare: confinamento, coprifuoco ma anche “obiettivi sensibili” (la Lamorgese parlando dei luoghi da controllare durante la Pasqua); oppure “Pronte le minuzioni del gen. contro il virus” nelle agenzie di stampe di un paio di giorni fa. Anche avere un militare a capo della protezione Civile più che un ossimoro sembra un avvertimento: vi stiamo portando in guerra dolcemente… Vogliamo parlare del 5G? A chi serve averlo così velocemente? ovviamente la grande impresa lo desidera per la Quarta Rivoluzione Industriale. Ma va prima testato ai massimi livelli, in situazioni anche estreme. I militari lo faranno ed i rappresentanti delle multinazionali di Davos avranno così, a fine guerra, tutto bello apparecchiato: popolazione drasticamente diminuita e ben impaurita; strumenti di controllo ben provati in guerra; armamenti e tecnologie avanzatissime da usare poi per scopi civili. Ciò che mi fa sperare nonostante tutto è che il Diavolo continua a far pentole dimenticandosi i coperchi. Qualcosa o qualcuno son convinta che scenderà, prima o poi. E né virus, né vaccini, né 5G, né nucleare Lo spaventerà.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Non ho dubbi. Il diavolo 😈😈😈non sa come fare né coperchi né manici. Cerchiamo quindi di non ustionarci con quelle pentole🤣

  • miserere mei ha detto:

    Alcune domande per il Generale Laporta, senza alcuna malizia, né tendenziosità:

    -perché Draghi dovrebbe essere meglio di Conte se comunque non è in grado di fare a meno di Speranza?

    -il Gen. Figliuolo è meglio di Arcuri & C. perché vaccina di più… ma vaccinare di più è meglio?

    -se da un punto di vista bellico le cose dovessero precipitare, la gestione militare della pandemia sarebbe un vantaggio o un problema ulteriore?

    -se Dio dovesse applaudire, per stare all’intrigante immagine, potremmo essere come le palline del funambolo (e saremmo salvi) o come mani tese di un naufrago sfinito che non trovano più chi l’afferra: il Signore ci sorprenderà o lo pensiamo una Guardia Costiera qualunque?

    Grazie mille per l’attenzione.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      1) Draghi “è” meglio di Conte, un perverso cicisbeo ridicolo. Speranza c’è perché il governo Draghi è raffazzonato, ma la responsabilità è di Mattarella, Conte e Salvini.
      2) il Gen. Figliuolo è un ottimo tecnico esecutore e NON è un ladro farabutto criminale; Arcuri sarebbe dovuto essere un tecnico esecutore
      3) la gestione militare della pandemia certifica che il vertice politico, a cominciare da Mattarella (quello abbracciato ai bimbi cinesi), è inadeguato e la riporto al punto 1)
      4) se Dio applaudirà farà come sempre quel che vuole, che io non so e certamente per il bene di tutti

  • Creazionista ha detto:

    La cupola massonica sovranazionale è fatta da criminali green e inclusivi; gli stessi che ci hanno propinato la svedese uscita dal nulla e il mito dell’anidride carbonica; il fatto che vogliano ridurre quasi a zero la popolazione lo dicono loro stessi, non i cattivoni complottisti, ad esempio kill gates lo dice alla fine di questo tg, ultimi 3 minuti, RIDURRE la popolazione del 10/15% con vaccini, sanità ecc.
    https://rumble.com/vf5v4n-vero-giornale-29.03-2021-il-telegiornale-di-rinascimento-italia.html
    In Kenia nel 2014 l’infame con l’OMS ha fatto somministrare ad un milione di ragazze vaccini antitetanici sterilizzanti; in India centinaia di migliaia di persone sono rimaste paralizzate per i suoi vaccini antipolio, ecc. è lungo il curriculum. Con l’introduzione dei punti quantici nei futuri e forse presenti vaccini sarà possibile rilasciare a comando remoto (senza antenne, entanglement) sostanze tossiche e velenose in chi non piace al sistema, ad personam. Il sistema è già tecnicamente sviluppato. Ci sputano in faccia, ce lo dicono pure, mettono i loro infami servi a realizzare i piani infernali, ma nessuno lo vuole vedere. Bisonti immobili mentre gli sparano in faccia. Non ho tempo di aggiungere altro.

  • Boanerghes ha detto:

    Sig. Laporta
    dove evince la sicurezza che gli Usa ambiscono alle ricchezze energetiche della Russia?
    Un attacco alla Russia sarebbe comunque un suicidio.

    • Briciola ha detto:

      In questo momento, a mio modesto avviso, il problema è l’Ucraina. L’Ucraina si considera parte dell’ Occidente mentre Putin considera l’Ucraina come parte della Russia cioè da riconquistare.

      • Briciola ha detto:

        Devo aggiungere che l’Ucraina ha legami forti e stabili con la nomenclatura Ucraina prerivoluzionaria, cioè principi et similia, residenti in Europa o anche altrove. Brasile e USA, tanto per essere chiari. Inoltre da parte di alcuni tra questi sono stati fatti, negli ultimi anni investimenti di rilievo. In Ucraina ovviamente.
        Mi dicono che l’ucraino e il russo siano simili ma non uguali. E come dimenticare l’olodomor ?

        • Boanerghes ha detto:

          Se la Russia volesse, in un giorno potrebbe occupare tutta l’Ucraina con la potenza dei suoi mezzi corazzati. E troverebbe poca resistenza, perché comunque molte forze militari ucraine non combatterebbero contro quelle russe, così come è successo in Crimea.
          Il problema è che una guerra in Ucraina fungerebbe da scintilla di un conflitto globale.

          • briciola ha detto:

            Molti ucraini non credono né nei russi, né in Putin.
            Le faccio notare che, installatosi Biden alla Casa Bianca, e cambiato il governo italico, cioè arrivato Draghi, è parzialmente cambiata anche la narrazione del racconto relativo alla Russia. Si è detto che siam tornati alla miseria degli ultimi tempi del comunismo. Sto semplicemente scrivendo che è cambiato il modo di prendere visione della Russia da parte dei nostri mezzi di informazione. Quale sia la verità diventa sempre più difficile capirlo.

        • PIERO LAPORTA ha detto:

          L’Olodomor? Mi dà più fastidio questo stare con la testa girata indietro piuttosto che rimediare ai problemi in atto. Si fa così come quanti, ebrei e non, sventolano la Shoa “perché non accada più”, portando in giro come Madonne pellegrine, i reduci dai campi; eppure costoro non hanno dedicato una sillaba ai laogai cinesi. Anzi, sponsorizzano sul giornale ol line deile forze armate israeliane i peggiori complici della Cina, due italiani, uno dei quali sedicente ebreo.
          Siamo seri, suvvia.

      • : ha detto:

        Putin non considera l’Ucraina parte fella Russia, altrimenti, come dice Boanerghes, se la sarebbe già annessa, volente o nolente l’Occidente. Soltanto, non essendo un fesso, sa bene che l’Ucraina è per l’ “Occidente”, il piede di porco per scassinare la sua porta porta attraverso la quale far penetrare gli “arrivano i nostri”. Ci siamo dimenticati la sceneggiata della “rivoluzione” di pochi anni fa in Ucraina, e del successivo governo formato con personaggi non ucraini, sceneggiata con registi ed attori “occidentali” e non ucraini? Certo, che ci sono molti Ucraini che non vogliono la Russia! E solo di questi i mass media mondiali colgono la voce, e non dei molti altri che non voglio l’America. Anche in Italia ci sono molti Italiani che non vogliono l’ “Europa” (e tutto ciò che le è relativo), ma anche qui i mass media non fanno sentire la loro voce.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      L’attacco alla Russia cominciò col tradimento di Gorbachev, premio Nobel per la pace, neanche a dirlo.
      Dovrei dedicare un articolo al suo giusto quesito e forse lo farò. Qualcosa ho già scritto spiegando come ci hanno incatenati al carro UE

      https://www.pierolaporta.it/newsletters/come-siamo-diventati-schiavi-della-ue-3-2-2-2-2/

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      Caro BOANERGHES
      L’attacco alla Russia cominciò col tradimento di Gorbachev, premio Nobel per la pace, neanche a dirlo.
      Dovrei dedicare un articolo al suo giusto quesito e forse lo farò. Qualcosa ho già scritto spiegando come ci hanno incatenati al carro UE

      https://www.pierolaporta.it/newsletters/come-siamo-diventati-schiavi-della-ue-3-2-2-2-2/

      Rispondi

  • Milly ha detto:

    Come ha detto la Santa Vergine Maria a Medjugorje, in uno dei suoii ultimi messaggi: ” “Satana vuole l’odio, Satana vuole la GUERRA”!

    • Agostino ha detto:

      Se mi permette, forse Medjugorie era più credibile all’inizio, con le prime apparizioni, ma sono convinto che, come quelle di Garabandal (per fare un esempio) siano state rovinate dall’intervento corruttore del Maligno, il quale da sempre vuole l’odio fra gli uomini e fomenta e vuole la guerra. Con affermazioni banali come questa non credo si accrediti la genuinità delle apparizioni di Medjugorie. Poi, naturalmente, Dio, che nella sua infinita libertà permette che il male operi nel mondo è capace di estrarre il bene anche dal male e quindi ben vengano le conversioni di molte anime a Medjugorie (o a Garabandal). Lo spettro della guerra non ha mai lasciato in pace neppure per un istante il mondo ed i continui avvertimenti della Santissima Vergine a Fatima, come ovunque essa è realmente apparsa, hanno sempre messo in guardia da questo flagello.

  • Bastian contrario ha detto:

    E se i campi containers non fossero in relazione con una eventuale guerra ?
    Potrebbero essere predisposti per contenere i migranti, quelli in arrivo dalla Libia, per essere chiari. Oppure predisposti per ospitare popolazioni costiere che potrebbero dover lasciare le proprie abitazioni in caso di un un’innalzamento del livello del mare.
    Infatti ci viene nascosto il fatto che, sotto la banchisa artica siano attivi dei vulcani, che, funzionando esattamente come i fornelli di casa, provochino lo scioglimento della banchisa stessa, con conseguente innalzamento del livello del mare. A prima vista irreversibilmente.

    • PIERO LAPORTA ha detto:

      La questione “campi container” appassiona i dietrologi in servizio permanente effettivo.
      Una predisposizione logistica che agevoli le operazioni di emergenza è finalmente una realtà.
      L’avessimo avuta durante i terremoti o le inondazioni…
      I tempi in arrivo no sono esattamente tranquilli. Tutto dipende dall’uso che se ne farà.
      Mi dà più fastidio l’ennesimo oltraggio alla lingua di Dante.

  • Daniele ha detto:

    Dall’Ucraina mi hanno detto che molte lacrimazioni della Madonna stanno avvenendo anche nelle chiese principali.

    • Nico ha detto:

      È un brutto segno per un popolo ortodosso il fatto che le icone lacrimino.
      È anche un segno per richiamare il popolo alla preghiera e al digiuno.