Osservatore Marziano. Sbalordito da un Commento su Amoris Laetitia. Ma Scherziamo?

23 Marzo 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Osservatore Marziano ha avuto contezza di un commento apparso in Italia su Amoris Laetitia, enciclica di cui si è parlato perfino sul suo pianeta. L’ha ascoltato, e si è tanto sbalordito da inviarci questo commento. Leggete entrambi, e giudicate...

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 Questo è il collegamento all’articolo che ha provocato lo stupore di Osservatore Marziano. 

§§§

Caro Tosatti, abbiamo ricevuto questo commento verbale, recitato da un esponente di  una  famosa, nota e prestigiosa associazione cattolica, ma non lo abbiamo capito. Possiamo chiederle perché non è comprensibile ciò che il commentatore spiega? Il commento è riferito ad <Amoris Laetitia, verità, tenerezza e unità dei cattolici>.

 

Come potete ascoltare il commentatore inizia con una premessa- constatazione piuttosto bergogliana  (ormai le coppie convivono e non si sposano) , in pratica spiegando che poiché ormai  chi dovesse decidere di sposarsi convive già da anni, magari con figli, , dobbiamo avere compassione per la fragilità della famiglia  ecc..

Poi riprende la esortazione di Papa Bergoglio, quando il Papa spiega l’intenzione di Amoris Laetitia, dicendo che dobbiamo cominciare a intendere la necessità di uno sguardo nuovo sulla famiglia da parte della chiesa (dottrina a parte).

Subito dopo tira fuori S. Ignazio, spiegando che definirebbe questa esigenza “Composizione di luogo, cioè dove ci troviamo?”  (la realtà di Bergoglio?).

Che fare? chiedono al nostro commentatore? Dobbiamo esser realisti spiega, dobbiamo analizzare il reale, perché è nella realtà che avanza la proposta di Di . Poi parla di personaggi del festival di Sanremo e del Progetto di legge Zan.  E va bene, fin qui riconosciamo le facoltà adulatorie comuni a quasi tutti i movimenti cattolici intimiditi da Bergoglio.

Ciò che è invece originale lo troviamo nella conclusione. Il commentatore invita a “non disprezzare il magistero presente” (cioè Amoris Laetitia di papa Bergoglio) , in nome di magistero passato (Humanae Vitae di  san Paolo VI e Familiaris Consortio di San Giovanni Paolo II) , spiegando che “dobbiamo avere fiducia nella chiesa e nel suo magistero”.

Ma questo gentile signore ha letto Amoris Laetitia? Ma ha letto i Dubia del quattro Cardinali? Ha letto la correctio filialis? Dobbiamo aver fiducia nel magistero di Amoris Laetitia? Che insegna che ci sono tentazioni invincibili? Che di fatto approva il concubinato?

Sinceramente non capisco, non voglio dire che il commentatore ha sbagliato, voglio dire che non si capisce nulla di quello che vorrebbe insegnare. Esalta il sacramento della famiglia o le debolezze umane non corrette?

Qui su Marte, pur essendo come lei sa abituati alle stranezze di voi terrestri, stavolta non abbiamo capito.  Quale coerenza esprime il commentatore? quale conciliabilità tra l’amore per la verità e la famiglia con ciò che insegna Amoris Laetitia? Lei potrebbe spiegarlo?

Grazie O.M.

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(Credit: Marco Matteucci)

 




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96 commenti

  • Lucy ha detto:

    Sul fatto che A.L. rappresenti un cambio di paredigma radicale sul matrimonio cristiano in contrasto a 2000 anni di Magistero e di Tradizione della Chiesa cattolica e si e già detto tutto , e nessun contorsionismo lessicale può annullare questo dato di fatto .
    Ma anche volendo esaminare i frutti di A.L.in una logica interna a quello che Bergoglio si proponeva , cioè ” recuperare le fragilità ( neologismo per peccati ) delle coppie in difficoltà ” si è rivelata un flop . Ad ammetterlo è padre Vionelli dell’ Ufficio pastorele della CEI .Nella logica tutta misericordia e niente Verità , padre Vionelli nota che “nella maggior parte delle diocesi sono state avviate iniziative per i divorziati risposati , ma dopo un certo fervore iniziale ci stiamo accorgendo che l’ affluenza è in calo ; può essere che la maggior parte delle persone in nuova unione abbia scambiato questo nuovo atteggiamento della chiesa per una sorta di VIA LIBERA generalizzato a cui non servono più altri approfondimenti “.
    Analisi perfetta , padre Vionelli ,manca la conclusione però .Il VIA LIBERA era tutto già in A.L. bastava leggere attentamente il testo ed ora è naturale e logico che le coppie ” fragili ” non se ne fanno più nulla di discernimenti , accompagnamenti e percorsi che vanno a finire nel solito e scontato punto d’arrivo : ” potete restare come siete e dove siete perche comunque siete in grazia di Dio “.Detto in parole povere ” tana , liberi tutti e…..tante grazie ad A.L. e a chi l’ ha fortissimamente voluta.

  • Loredana.M. ha detto:

    invito a leggere il saggio e dotto prof StefanoFontana su la NBQ di oggi , riferendosiad Amoris Laetitia:
    ” Il criterio per scegliere strumento e formula di approvazione sta diventando politico, un modo per dire e non dire, per accontentare questi senza scontentare quelli. Le note a piè pagina della Amoris laetitia stanno facendo storia.”
    se io fossi tentato di seguire le indicazioni di questo signor Invernizzi , avrei la certezza di obbedire al papa disobbedendo a Dio. Ma chi è mai poi sto Invernizzi per esser ancora qui a parlare di lui e di ciò di cui straparla ?

  • Pierluigi ha detto:

    Consigliare, come fa Marco Invernizzi, i fedeli di “non disprezzare il magistero presente” (cioè Amoris Laetitia di papa Bergoglio), in nome di magistero passato (Humanae Vitae di san Paolo VI e Familiaris Consortio di San Giovanni Paolo II) , spiegando che “dobbiamo avere fiducia nella chiesa e nel suo magistero” è ignorare la realtà.
    Infatti è difficile aver fiducia in un magistero che non risponde ai “dubia” autorevolmente espressi da alcuni cardinali su punti ambigui di Amoris Laetitia concernenti proprio la continuità con il magistero dei papi precedenti, cosa che già di per sé costituisce una grande omissione rispetto al comandamento di confermare i fratelli nella fede imposto da Gesù a san Pietro e ai Suoi successori, tra cui papa Francesco.
    Evidentemente non basta vestirsi da papa per comportarsi sempre da tale.
    A volte, purtroppo, sembra che papa Francesco utilizzi la sua visibilità mediatica non tanto per ripetere al gregge di Cristo le parole e gli insegnamenti di Gesù bensì per imporre le proprie idee (di cui i veri fedeli molte volte non sanno che farsene), discutendo anche di aspetti di politica e di scienza (ad esempio il cosiddetto “dovere etico” di vaccinarsi) che non dovrebbero essere di sua competenza e la cui opinabilità è molto alta.
    Per tornare alla fiducia, ci sono dei rapporti umani in cui non mi posso fidare dell’altro solo al 99,9%. Uno degli esempi è costituito proprio da quello che dovrebbe legare i fedeli cattolici al papa. Purtroppo oggi Francesco propone spesso mezze verità, più pericolose di menzogne manifeste, che la cui pericolosità poi non si cura di attenuare attraverso chiarimenti, anche se richiesto.
    Per questo finché non cambia, papa Francesco va per me ignorato anche quando dice cose positive, mentre occorre pregare per la sua e la nostra salvezza.

    • Pierluigi II° ha detto:

      Bravo Pierluigi. Eccellente considerazione , spero finale a questo argomento alimentato talora malamente dai vari Mario,Luca Gianni, ecc.( l’accusa ad un intervenuto di esser posseduto dal demonio , è prova di demenza religiosa ) probabilmente stessa persona, E tutto a vantaggio del signore che parla nel video , che probabilmente sarebbe stato ignorato , se l’Osservatore Marziano non avesse voluto riferisi alle quattro cosuccie errate dette per aver occassione di parlare di quel pessimo documento che è Amoris Laetitia. Di cui , come qualcuno ha ben detto, NESSUNO ha parlato . Chissà perchè ? E’ di Amoris Laetitia che si deve parlare e della conseguente divisione provocata nella chiesa . Chi ci sia chi difende l’errore mascherandolo con “amore, misericordia, unità,..” ecc.è diventato una prassi negli ultimi 8 anni. Pessima prassi,E queti commenti apparsi du StilumCuriae lo dimostrano , quanto è bravo Bergoglio a creare divisioni nellaChiesa di Cristo .

      • loredana ha detto:

        … non solo , anche a confondere la scelta di obbedienza al papa e l’obbedienza a Dio.

    • stefano raimondo ha detto:

      Concordo. Che poi sono loro stessi a incoraggiare i fedeli ad avere dubbi (su tutto, quindi non solo sulla dottrina ma anche sulle gerarchie, dato che sono le gerarchie che devono confermare la dottrina). “Avere dubbi” e “avere fiducia” non sono proprio la stessa cosa ma quasi, c’è un quid di conseguente: se io ho fondatamente dei dubbi come faccio ad avere una fiducia al 100%? Sarei un dissociato mentale! A tacere poi della questione del se, certo clero, creda veramente al magistero, nel quale la suddetta fiducia andrebbe riposta.

      Il parroco della chiesa dove vado ogni tanto si assenta, alle volte viene sostituito da un prete (di quelli che cita Enzo Bianchi) il quale dice che tra lui e noi non ci sono differenze, che lui è un semplice fedele, poi afferma che il dubbio è fecondo ed è doveroso: beh, dal combinato disposto delle due cose ne traggo che la mia critica ai sacerdoti e a quello che sostengono è perfettamente legittima, anche a prescindere dal merito. Del resto non possono certo impormi di avere fiducia: avere fiducia è una sensazione, non è una cosa ragionata, e io di questa gente non ho affatto fiducia.

      • Pierluigi ha detto:

        Affermare da parte di alcuni (sempre troppi) sacerdoti che sono uomini come gli altri è facilmente confutabile: andrebbe fatto notare loro che noi, semplici fedeli, non possiamo consacrare l’Eucarestia transustanziando il pane e il vino in Gesù presente da quel momento in essi con il Corpo, Sangue, Anima e Divinità, né possiamo confessare o cresimare.
        E’ giunto il tempo in cui occorre purificare certe brutte idee veicolate da pseudo teologi che continuano la loro nefasta opera nei seminari grazie alla complicità silente di molti vescovi.
        Aiutiamo con amore i nostri sacerdoti, senza giudicarli ma anche senza tollerare silenziosi le sciocchezze che dicono, quale quella di cui stiamo discutendo.

      • stefano raimondo ha detto:

        Correzione.

        Ovviamente è: “avere dubbi” e “non avere fiducia”…

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Oggi 23 marzo, 162esimo anniversario dell’inizio delle dieci giornate di Brescia (23 marzo – 1 aprile 1849) . Ecco come lo ricorda un articoletto di Brescia e Hinterland, citando anche alcuni versi del poeta dialettale Angelo Canossi. Ce ne fosse di gente così oggiiiiiiiii..
    «A parlà co’ la bóca del canù / èl Capitane ’l ghìa cridit chè Brèssa / la sè sarès bötada ’n zünüciù; / ma ’l-ha duit capì piö prèst chè ’n frèssa / chè la pégora adès la faa debù / e ché la ghia dèi dèncc dè leonèssa».

    Viene spontaneo comparare la terribile stagione che siamo chiamati a vivere con le Dieci giornate – dal 23 marzo al primo aprile 1849 – nelle quali i bresciani resistettero alla pressione militare degli austriaci.

    Allora il nemico erano chèi tùter de Todèsc, oggi il Covid-19. Un bel lavoro hanno promosso le Guide volontarie dell’Ateneo, affidando alle voci di Daniele Squassina, Dario Tornago e Bruno Angoscini la lettura de «L’Esòrdio dè le Dés Zornade» di Angelo Canossi.

    La capacità di resistere dei bresciani di allora risuona nei bresciani di oggi. Con le donne – ora dottoresse, infermiere, insegnanti, volontarie… – in prima fila. Scrive Canossi nell’Esòrdio: «Fin tò màder, chè l’éra ’na colómba, / ’na culumbina chè tremàa pèr gnènt, / nèl sènter a s.ciopà söi cóp ’na bómba / la gha hit cör dè nó ciapà spaènt».
    Ripeto: ce ne fossero oggi di uomini e donne cosìììììììììì.

  • Giovanni ha detto:

    Sono molto disorientato dal bailamme suscitato da questo articolo. Invernizzi mi sembra che non aduli nessuno, e tanto meno cantanti e gente che disprezza la dottrina cattolica.
    Mi pare piuttosto che cerchi di proporre un modo per recupetare le pecore smarrite, Ma senza fare sconti. Anch’io sono sconcertato da molti discorsi e azioni dell’attuale Papa, ma so che Bergoglio passerà, mentre il Papa resterà. E l’importanza del soglio petrino è tale che va difeso a tutti i costi, per poter un giorno avere ancora intatta la pietra su cui poggiare la Chiesa di Cristo.

    • Magdalena B. ha detto:

      vede , un tradizionalista “pentito” come Invernizzi, mi ricorda quei “lottacontinua” pentiti che si convertono al cattolicesimo . ma bisognosi di un capo supremo cui obbedire . Cha fanno in questo caso quindi ? dicono a se stessi che se Dio ha voluto questo Papa , è il papa giusto che ci voleva, noi non lo capiamo ma è così. Così se questo papa dice che la Madonna non è stata esente da ogni peccato fin dalla nscita , si dicono : sarà così ! Lo dice il Papa. E’ talmente forte l’ebitudine a non esercitare la propria libertà personale essedno stati obbligati a obbedire al capo supremo , che non distinguono più un ordine , che sia buono o cattivo , si dicono : se lo dice il papa sarà certo buono per noi. Il papa è il papa . Anche se scrive Amoris Laetitia. Fratelli Tutti, EvangeliiGaudium, Laudato SI, …Contenti loro…

  • F.R.G.T.U. ha detto:

    Siamo indignati per la espressione , a dir poco folle , di questo Gianni , indirizzata a Francolino per aver difeso il sacramento del matrimonio dalle insidie di Amori Laetitia . Espressione degna della peggiore Inquisizione stalinista .

  • Dedicato a Enrico Nippo e Marco Tosatti ha detto:

    I SETTE PRINCIPI DEL BUSHIDO

    義, Gi: Onestà e Giustizia
    Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell’onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.

    勇, Yu: Eroico Coraggio
    Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L’eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.

    仁, Jin: Compassione
    L’intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d’aiuto ai propri simili e se l’opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una.

    礼, Rei: Gentile Cortesia
    I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia ma anche per come interagisce con gli altri uomini.

    誠, Makoto o 信, Shin: Completa Sincerità
    Quando un Samurai esprime l’intenzione di compiere un’azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l’intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di “dare la parola” né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.

    名誉, Meiyo: Onore
    Vi è un solo giudice dell’onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso.

    忠義, Chugi: Dovere e Lealtà
    Per il Samurai compiere un’azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Chiunque Lei sia, la ringrazio.

      Immagini cosa potrebbe essere l’Italia se questi sette principi fossero insegnati nelle famiglie e nelle scuole. E fossero anche guida per i governanti.

      Il Giappone, pur nella sua iper modernità, non scevra da eccessi e dalle magagne proprie della modernità, ha conservato solidamente, in sottofondo, tali principi (che non riguardano solo il guerriero di professione).
      E se a ciò aggiungiamo che nel paese del Sol Levante c’è ancora l’Imperatore con tutto quel che ne consegue …

    • Milli ha detto:

      Ma che c’entra questo con il blog di Tosatti??

      • Enrico Nippo ha detto:

        E’ un blog cattolico, cioè universale.

        • Michele ha detto:

          Il cattolicesimo è universale perché Verità rivelata e incarnata in Gesù Cristo rivolta agli uomini di ogni tempo e luogo, non perché faccia proprie le varie dottrine umane panteiste che professano un dio impersonale e la reincarnazione, che niente hanno a che fare col cristianesimo.
          Non è corretto sofisticheggiare con le parole per contrabbandare il sincretismo.

        • Milli ha detto:

          E no, Sig.Nippo, questo da lei non l’accetto perché la considero una persona colta. La Chiesa è universale perché accoglie tutti i cristiani, non tutte le filosofie e le altre religioni.
          Non mi prenda per scema. Grazie.

        • Enrico Nippo ha detto:

          Lungi da me il sincretismo e il prendere per scema la signora MILLI, che non rientra nel comportamento del bushi, come dai 7 Principi del Bushido 😊

          Però, fino a prova contraria, l’etimo ci dice che “universale” viene da UNIVERSUS, cioè TUTTO, INTIERO, che concerne tutti e tutto, che appartiene a tutti o tutto.
          “Universo”: da UNI uno e VERSUS part. passato di vèrtere, volgere, propriamente RACCOLTO IN UNA UNITA’.

          Cristo è l’Uomo Universale perché è anche Dio, e Dio non può essere esclusivo bensì inclusivo: “tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di Lui niente è stato fatto di ciò che esiste”.

          Non c’è angolo del cielo e della terra, filosofia, teologia o religione o scienza che sfugga al Suo imperio.

          Mi rendo conto che è una visione diversa da quella del fedele, diciamo così, tout court, ma “diverso” non significa necessariamente errato.

          Ognuno è solo sulla Via, m’insegnava un Maestro: ognuno varcherà la soglia fatale con quello che ha custodito nel suo cuore (e nella sua prassi).

          Grazie per il colloquio e la Pace sia con Voi.

          • Milli ha detto:

            Sig. NIPPO lei può continuare a destreggiarsi tra Oriente e Occidente, secondo me dovrebbe decidere da che parte stare, ma è solo una mia opinione. Però se Gesù ha detto:”Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”, significa che bisogna seguire la sua via, non altre. Un cristiano può amare la civiltà orientale, ma se ne abbraccia la religione significa che non segue più Cristo.
            Non nascondiamoci dietro a tanti filosofeggiamenti, la questione è molto semplice: se ami Gesù non puoi seguire altri dèi perché Gesù solo è il Dio vivente, gli altri sono pallide ombre, filosofie umane o , nei casi peggiori, prostrazioni a divinità demoniache.
            Non è un caso che nei secoli Dio si sia rivelato a persone semplici e non ai dottori della Legge.
            Saluti, pace e bene anche a lei.

  • Mariella F. ha detto:

    signor Tosatti è intollerabile che questo signor Gianni tacci di esser adepto del demonio chi mette in dubbio Amoris Laetitia .Riprovata peraltro da ben 4 Cardinali. mi scusi se le suggerisco di non alimentare , pubblicandoli, questi settari fanatismi vergognosi , indegni di persone ragionevoli e sedicenti cattolici. Grazie Mariella F.

  • scarpe grosse ha detto:

    Ostrega ma che burdel ! Che pandemonio che i g’à fat su per nagota!

    • Milli ha detto:

      Qui tra nobili e plebei, manovratori e manovrati, samurai, alieni e seguaci del demonio , non si capisce più nulla!

    • Enrico Nippo ha detto:

      Terrei fuori i samurai.

      Certamente non sono essi i responsabili del “non si capisce più nulla”.

      Anche senza i samurai l’accapigliamento fra cattolici va avanti alla grande.

  • Marianna ha detto:

    mi permetta signor Tosatti, perchè invece di dibattere il contenuto dell’intervento del signor Invernizzi , quasi tutti i commenti son rivolti a persone ed anche in modo offensivo .? E’ perchè non si vuole affrontare il vero problema che è AmorisLaetitia ? Io la invito a censurare offese gravi come quelle di questo Gianni.

  • Romano.F. ha detto:

    Tosatti , con questo intervento dell’Oservatore Marziano , che mi è parso centrato sulle cose dette e non sulla persona ( che probabilmente non aveva mai sentito nominare ) , abbiamo scoperto che almeno due militanti diAlleanzaCattolica leggono StilumCuriae . Abbiam inteso che sono incattiviti e pure un poco fanatici, Povera eredità di Giovanni Cantoni , un tempo AC era un movimento o associazione di riferimento per il mondo cattolico. Ora sta a difendere AmorisLaetitia quale messaggio di amore ..Ma andiamo !

  • Francolino ha detto:

    a Mario e Luca , rileggete quello che ha scritto Osservatore Marziano e limitatevi a commentare ciò che ha scritto e osservato , soprattutto commentate la domanda che fa all’omino dei baffi il quale afferma : :” dobbiamo avere fiducia nella chiesa e nel suo magistero” . Rispondete a questo invece di parlar di pliniani lefebvriani dematteiani ecc, di cui non sapete nulla e non avete credito per commentare alcunchè.

    • ?? ha detto:

      Dobbiamo metterci sull’attenti?

    • gianni ha detto:

      Scusi sig. Francolino, visto che il dottor Tosatti l’ha autorizzata a scrivere un messaggio con cui chiama spregiativamente Invernizzi “omino coi baffi” (ed un altro in cui gli dà del leccapiedi, sebbene con un altro nick), mi permetto di rispondere io alla domanda: se l’omino coi baffi ha detto quella frase, l’omino coi baffi ha semplicemente parlato da cattolico, fiducioso delle promesse del Signore. E’ comprensibile che a un adepto del demonio – che opera per togliere la speranza ai cristiani – questo non piaccia, ma purtroppo per lei è così. Senza se e senza ma.

      • francolino ha detto:

        io non so neppure chi sia questo signore con i baffi , l’ho chiamato così non per disprezzo ma perchè non avevo letto il nome .. In quanto al cattolico fiducioso che esalta Amoris Laetitia in continuità con il magistero di due santi ( Paolo VI e GP II) conferma i miei dubbi . Come possa Amoris Laetitia permettere di aver fiducia nel magistero ? Ma ha letto i DUBIA ? . Mi dispiace che lei mi definisca : adepto del demonio . Non le pare di aver ecceduto nella sua fanatica misericordia bergogliana ?

        • MARIO ha detto:

          Francolino,

          ma come, lei dice di non conoscere nemmeno Marco Invernizzi (“l’uomo coi baffi”) e poi taccia gli altri di “non sapere nulla e non avere credito per commentare alcunché.”

          Guardi che a un cristiano non serve “sapere” molto per intuire da che parte stare e quelli che contano sono solo i “crediti” o i “debiti” che accumuliamo per l’aldilà. E per fortuna questi non li calcola né lei né il sottoscritto.
          Ma attenzione a non sbagliare… perché il Padre eterno non ha “dubia”.

      • Giulia ha detto:

        attento Gianni, stai danneggiando chi vuoi difendere , Stai usando un tono da folle fanatico ,

      • : ha detto:

        «visto che il dottor Tosatti l’ha autorizzata a scrivere un messaggio con cui chiama spregiativamente Invernizzi “omino coi baffi”»

        Di per sé “omino coi baffi” non è detto che sia spregiativo; dipende dall’intenzione e dal contesto in cui lo si pronuncia. E sono d’accordo che l’intenzione di Francolino pare offensiva.

        Dare però del “manovrato”, questo sì che è spregiativo, anzi, peggio, offensivo in ogni caso; più o meno è dare del disonesto, a meno che non s’intenda che il soggetto sia deficiente.

        Quindi Lei, senza che fosse autorizzato (beh insomma! non credo che Tosatti sia un masochista) si tiene in dovere a dare del “manovrato” coram populo a chi la ospita; però bacchetta Francolino (e indirettamente Tosatti, che secondo Lei l’ha autorizzato) di aver dato dell'”omino coi baffi” ad un’altra persona.

        La faccenda della pagliuzza e della trave?

  • Enrico Nippo ha detto:

    Davvero la verità sta dappertutto!

    Anche se ciò è inconcepibile dalla forma mentis occidentale oberata di concettualità e discorsività che essa scambia per superiorità e invece si risolve in un’asfissia per le anime (come la situazione attuale ampiamente dimostra).

    Ma non esiste solo l’Occidente: esiste anche l’Oriente dove non a caso sorge il Sole, mentre, sempre non a caso, Esso tramonta (come la situazione attuale ampiamente dimostra).

    “Mushotoku: senza niente. Lo spirito viene completamente assorbito dal corpo. Il pensiero si estingue e solo la coscienza cosmica penetra il corpo … lo spirito si riduce a niente … La vera religione non ha niente a che vedere con l’immaginazione né con l pensiero del cervello …

    Lo Spirito Santo non è creato, non ha inizio, non è prodotto dal nostro spirito. Quando lo spirito è vuoto, lo Spirito Santo, la forza cosmica fondamentale lo penetra. Dallo spirito al corpo …

    Attraverso la pratica di zazen (contemplazione seduta ndc) ) questa energia cosmica che impregna l’universo penetrerà la nostra persona tutta intera. La luce divina, l’illuminazione di Buddha che invadono il nostro corpo/spirito, riempiono l’intero cosmo, infinitamente, eternamente”

    Taisen Deshimaru, La voce della valle.

    Luce divina, illuminazione di Buddha, Spirito Santo: unica e medesima cosa. L’unico Verbo creatore e signore del cielo e della Terra, che è per tutti e proprietà di nessuno.

  • MARIO ha detto:

    Comunque tanto di cappello a Marco Invernizzi, sia per questo video, sia per le sue trasmissioni a Radio Maria, caratterizzate da grande competenza ed equilibrio, come pochi sanno fare.
    Un esempio luminoso di come si debba amare la Chiesa nella verità e nella carità, con particolare riguardo all’unità.

    • ExAC ha detto:

      a me sembra esempio di come si debbano leccare i calzini di Bergoglio per far brillare la sua associazione ex cattolica , oggi bergogliana .Associazione un tempo fondata da un grandissimo personaggio come Gianni Cantoni, poi rivoluzionata da Introvigne . Credove fosse persino sparita , continuo a incontrare ex ex ex che se ne sono andati da tutte le parti non sopportando più l’omino con i baffi . Oggi c’è più ex di questa associazione a Napoli con Giovanni Formicola , che a Milano con l’omino con i baffi.

      • ex ex ac ha detto:

        ha proprio ragione . Sopra ha scritto un tal GIANNI che accusa questo francolino di esser adepto del demonio , solo perchè chiede di fare attenzione a chi si professa cattolico e esalta AmorisLaetitia .

        • newman ha detto:

          @ EXEXAC
          Ma come si possono “esaltare” le ambiguitá di “Amoris Laetitia”? Come documento magisteriale non vale un cavolo; sprigiona soltanto nubi maleodoranti di confusione nel popolo di Dio.
          Quanto all’ “omino con i baffi” io ricordo solo che nella mia gioventú alcuni usavano dire, con il medio alzato,
          “ha da vení Baffó” , e non era un’insulto bensí una minaccia, poi, per grazia di Dio e per opera del grande Pio XII, non avveratasi.

  • giovanni ha detto:

    Ormai si prova in ogni maniera ad annacquare la vera Dottrina Cristiana, a cominciare da colui che dovrebbe esserne il custode supremo. Questi tempi menzogneri, degni di colui che e’ principe della menzogna, finiranno quando Dio lo decidera’. Nel frattempo l’esercizio della chiacchiera impera e ognuno pensa di avere capito quale sia e dove arriva la misericordia del Signore. Pochi mettono in guardia dalla Sua Giustizia che procede di pari passo con la gia’ citata misericordia. Certamente siamo tutti peccatori e verremo salvati per grazia, pero’ Nostro Signore legge nei cuori e vedra’ se ognuno ha perseverato nei Comandamenti, cercando con ogni mezzo di non peccare, rispetto a coloro che pensano/ ma si pecco e poi chiedo a Dio di Perdonarmi, tanto
    e’ misericordioso e lo fara’. La differenza penso non possa sfuggire.

  • luca ha detto:

    Per chi ha fatto la domanda.

    Il signore coi baffi che si vede nel video si chiama Marco Invernizzi. E’ il reggente di Alleanza Cattolica dal 2016 e dirige il periodico Cristianità.
    Alleanza Cattolica è un’associazione molto prossima al movimento pliniano e che ha curato la divulgazione delle opere di Plinio in Italia.
    In passato si è tenuta abbastanza vicina alle posizioni di Lefebvre, da cui ha preso le distanza con il radicalizzarsi delle idee e dei comportamenti di quest’ultimo.
    Ne ha fatto parte anche il barone Roberto de Mattei – poi allontanatosi – uomo (credo) di Alfredo Mantovano e negli anni 90 incaricato di assistere/controllare Gianfranco Fini ministro, principale manovratore dei vari Viganò, Tosatti e compagni di merende vari più o meno anonimi.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Manovratore? Cioè, secondo lei io sarei manovrato da una persona che ho incontrato forse tre volte in vita mia? E mons. Viganò anche? Complimenti, siamo solo a marzo e la sua candidatura per i Premio Deficiente d’Oro 2021 pare difficilmente battibile.

      • gianni ha detto:

        beh…se uno è manovrato è abbastanza ovvio che non lo sappia e non c’è bisogno che che abbia un legame intimo col manovratore.
        Comunque non credo che il manovratore di Tosatti sia De Mattei (troppo elitario) anche perché fino a un paio d’anni fa il riferimento di Tosatti era la FSSPX (forse ha cambiato referenti dopo che lo hanno redarguito per l’inesatta notizia su mons. Schneider e la presunta punizione del Vaticano)

        • Marco Tosatti ha detto:

          Ma perché invece di perdere tempo a commentare articoli sui blog non scrive libri di fantascienza? Metterebbe a frutto il suo talento e la sua inventiva…dunque ora sono manovrato senza saperlo e neanche accorgermene, però il mio riferimento è la FSSPX presso cui ho tenuto, in tutto, due conferenze su loro richiesta. Ma si rende conto delle stupidaggini che si propalano in questo modo? Scriva romanzi, mi dia retta.

          • gianni ha detto:

            Vuol negare di essersi preso un cazziatone a mezzo stampa dalla FSSPX per avere (per negligenza) diffamato Mons. Schneider?

          • Marco Tosatti ha detto:

            Non me ne sono proprio accorto. A) di aver diffamato mons. Schneider, di cui ho una stima immensa; B) un cazziatone? Ha qualche link da inviarmi? Mi stupirebbe…C) come si fa a “diffamare” qualcuno per negligenza? Diffamare è un’azione attiva e consapevole.

          • gianni ha detto:

            Lei aveva pubblicato la notizia di Mons. Schneider punito dal vaticano, mentre gli era solo stato richiesto di rispettare il dovere del vescovo di allontanarsi dalla diocesi nei limiti consentiti dal diritto canonico. Negligenza perché non aveva nemmeno controllato le fonti.

            Io ricordo questo articolo, dove Lei è citato espressamente:

            Questa la conclusione su di Lei

            Une fois de plus se pose l’urgente nécessité du recul dans l’analyse et du sérieux dans le traitement de l’information, avec le souci déontologique élémentaire de remonter aux sources, en les mentionnant : seule alternative pour ne pas transformer Internet en une foire aux fausses informations et aux commérages. A bon entendeur…

            PS non dico di condividere questa conclusione. La riporto solo perché mi ha chiesto Lei qualche dettaglio

          • Marco Tosatti ha detto:

            Mah! In realtà se non ricordo male avevo rilanciato la notizia proveniente da persone vicinona S, e la sostanza era quella: dava fastidio. Poi si è cercato di ammorbidire il tutto per non creargli ulteriori difficoltà. Comunque, diffamare è altra cosa, mi permetta.

        • Marco Tosatti ha detto:

          Caro Gianni, sono tanti anni che navighiamo in un mondo di squali come quello della carta stampata e di pescispada quali non pochi esistono nel variegato universo della Chiesa cattolica. Le assicuro che il volante, qui, giusto o sbagliato, l’ho in mano io. E senza voler fare sbruffonate, devo ancora trovare qualcuno che mi manovri.

      • pasquale ha detto:

        Salve Dottore, perdoni la domanda: ovviamente nessuno più di Lei può escludere di essere manovrato da De Mattei e io Le credo sulla parola. Ma di Viganò Lei che ne sa?

        • Marco Tosatti ha detto:

          Poco, certamente. L’ho incontrato due, tre volte in tutto; siamo in contatto. Ecco, se un carattere come quello di mons. Viganò – e mi permetto di esprimere un giudizio sul carattere degli uomini, perché ne ho un’esperienza molto ampia – si fa manovrare da qualcuno, io sono Marylin Monroe rediviva. Glielo assicuro. Si rassegni: qui ciascuno è matto o santo per conto suo. E poi agisce in base a quello. Non è necessario essere “manovrati”.

          • pasquale ha detto:

            Buonasera Dottore, anzitutto grazie per la cortese risposta. Mi ha convinto, ma c’è un ulteriore dettaglio che mi lascia perplesso. Vada per ciò che Lei dice di sé stesso e vada per ciò che dice di Viganò in base alla sua sensazione. Ma perché, dopo aver affermato la vostra sostanziale indipendenza, conclude dicendo “QUI ciascuno è…”?

          • Marco Tosatti ha detto:

            “Qui” non era riferito a un luogo specifico, era un’indicazione temporale e generica. A meno che lei non pensi che esista una sorta di società segreta in cui ci riuniamo – rigorosamente mascherati, mica un assembramento! – a ogni plenilunio…:-))) Viganò, De Mattei, i miei collaboratori anonimi e non, e chi più ne ha più ne metta…:-)))

    • paolo deotto ha detto:

      Conosco da anni il prof. Roberto de Mattei, studioso serio che ha fatto e fa un lavoro importantissimo per la cultura e per la difesa della Tradizione. Non è un “manovratore”, è un uomo a cui l’Italia deve molto. E comunque mi fa ridere l’ipotesi che persone come l’amico Tosatti o Mons. Viganò siano “manovrati” da chicchessia. Proprio non vogliamo riconoscere le poche persone illustri che, senza alcuna utilità materiale, si danno da fare per salvare un Paese e una Chiesa allo sfascio.

      • andrea ha detto:

        “illustri”? vabbè….

      • gianni ha detto:

        De Mattei è un gran tessitore, caro Deotto. Il che non è necessariamente un difetto: c’è sempre qualcuno che tiene i fili di qualcun altro. Mi lascia perplesso l’ipotesi che un personaggio “dal sangue blu” come lui possa avvalersi di un Tosatti (infatti non lo credo), mentre sono pressoché certo che collabora con Viganò e gli garantisce spazi pubblici che diversamente non avrebbe.

        PS direi che non è il caso di sovrastimarne i meriti intellettuali o patriottici, onde evitare di cadere nel ridicolo 😉

        • paolo deotto ha detto:

          Caro Gianni, io parlo di una persona che conosco molto bene e da anni. Non parlo per “sentito dire”

          • gianni ha detto:

            Salve Deotto, non dubito della sua conoscenza diretta del De Mattei (quindi presumo ne conosca le doti da politico da “dietro le quinte”) e nemmeno sostengo che sia una cosa negativa che RDM in qualche modo sia “dietro” a Viganò. Ciò posto, la prego, non mi costringa ad elencarle tutti i comunicati di Viganò scopiazzati da materiale di RDM e amici né tutti gli eventi e siti in cui Viganò viene coinvolto da RDM. Suvvia.

    • giulia ha detto:

      la sua risposta e considerazione sul barone DeMattei manifesta la sua appartenenza ed ignoranza . Ma anche la sua invidia plebea per chi è un barone

      • Milli ha detto:

        I titoli nobiliari ormai sono solo cognomi che ricordano una storia passata. Non esistono più i feudi medievali , è già molto se esiste un castello.

  • Lc 11,23 ha detto:

    a me pare ciò che mi par starnodavvero è che gpII e pVI siano santi… ma tantìè han fatto santo anche gXXIII… se tanto mi da tanto faranno santo anche me.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Dall’Osservatore Selenita.
    Caro Osservatore Marziano, perché non vieni ad abitare con me sulla luna? Qui peseresti di meno, faresti meno fatica a muoverti e vedresti la terra più da vicino, giorno e notte a tutte le latitudini e longitudini. E ti assicuro che ti sbellicheresti tutto il giorno dalle risate. Vedresti tutti ‘sti vermiciattoli che si credono dei, che sono talmente pieni di sè da Pensare che il Creatore abbia creato il Cosmo “solo” per loro e non “anche” per loro e che ami “solo” loro e non “anche” loro; perché chiunque abbia creato qualcosa “ama” tutte le sue opere. Quelle che non ama le distrugge. E se i terrestri andranno avanti così il Creatore li distruggerà e resteremo solo noi extra terrestri. Ciao, ti aspetto presto.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Evidentemente l’Osservatore scrivente non è poi abituato, come ammette, alle “stranezze” di cui giunge eco sul pianeta dove vive, lontano dal nostro dove raffiche di vento soffiano sulla Barca sballottata in un mare che “urla e biancheggia”, impedendo ai naviganti di far volar via tetri pensieri come “stormi d’uccelli neri”.
    Pensieri in libertà di teologi, giuristi e membri della gerarchia ecclesiastica – di ogni ordine e grado; di varie nazionalità e lingue – che si diffondono sotto un cielo sempre più cupo come vere e proprie dichiarazioni di guerra aperta, per stabilizzare posizioni ben note, su cui si è preferito chiudere un occhio e pure l’altro. Non una parola inequivocabile; così è stato e, temo, così sarà, come per ogni altra questione “aperta”.
    La realtà si è avvitata sul binomio aperture-chiusure e non si fa che entrare ed uscire dalla medesima porta girevole. Che sulla famiglia si sarebbe consumato lo scontro finale lo si è capito da tempo.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Attualissimo!!!

    “Sembrerebbe che debbano dilagare nell’uomo sentimenti d’ira, lo sgomento di chi è schiacciato, l’odio generalizzato, l’irritazione, il nervosismo. Invece, tu non ti accorgi neppure come l’impercettibile corso del tempo passato in cattività alimenta in te dei sentimenti opposti. Una volta eri brusco e impaziente, avevi sempre fretta, il tempo ti mancava continuamente. Ora nei hai in abbondanza, hai mesi e anni alle spalle e davanti a te, e la pazienza si riversa per le tue vene, liquido benefico e calmante. È l’ascesa.

    Prima non perdonavi nulla a nessuno, implacabilmente condannavi e osannavi con pari irruenza; ora una serena tolleranza pronta a perdonare tutto sta alla base dei tuoi giudizi, non più categorici. Ora che hai capito la tua debolezza, puoi capire la debolezza altrui, così come puoi capire la forza altrui. E sperare di imitarla. I sassi ci frusciano sotto i piedi. Stiamo ascendendo…

    Alla fine, il tuo cuore, la tua stessa pelle si ricoprono di una corazza difensiva di autocontrollo. Non ti precipiti più a fare domande, non ti affretti a dare risposte, la tua lingua perde la facoltà elastica della vibrazione facile, i tuoi occhi non sprizzano più gioia per una buona notizia né si offuscano dal dolore. Infatti bisogna saper discriminare la gioia dal dolore. La tua regola di vita è, ormai, non gioire se trovi, non piangere se perdi”.

    Aleksandr Solzenicyn (Arcipelago Gulag)

    Grande Aleksander, vero Bushi! Il finale della citazione è da puro Bushido:

    “LA TUA REGOLA DI VITA E’, ORMAI, NON GIOIRE SE TROVI, NON PIANGERE SE PERDI”.

    Che lezione!

    • pasquale ha detto:

      Che tristezza, vorrai dire! oltretutto questo dovrebbe essere l’effetto della reclusione in un gulag.
      Dammi retta, Enrico, nelle tue divagazioni ecumeniche, riduci un po’ lo spazio ai tristi nipponismi e riservane un po’ a Priapo e Pachamama, giusto per controbilanciare…. 🙂

      • Enrico Nippo ha detto:

        Pasquale,

        ti pregherei di lasciar perdere i “tristi nipponismi”, parole che confessano il tuo essere completamente ignaro della cultura nipponica.

        E poi mi sa che non hai letto con sufficiente attenzione, specialmente laddove è scritto: “la lingua perde la facoltà elastica della vibrazione facile”.😅

        • pasquale ha detto:

          Enrico, non gioire e non rattistarsi è quanto di più triste si possa immaginare. Annichilimento dell’essere umano. Proprio l’obiettivo di un campo di concentramento.
          Fidati di zio Pasquale: aggiungi un po’ di culti greci e sudamericani alla tua dieta. Ti faranno bene come le vitamine. 😉

          • Enrico Nippo ha detto:

            “In un’anima assolutamente priva
            di pensieri ed emozioni
            nemmeno la tigre trova posto
            per i feroci artigli.
            Fra i pini sui monti
            e fra le querce della valle
            spira lo stesso alito di vento:
            perché emettono note diverse?
            Nessun pensiero, nessuna riflessione.
            Vuoto perfetto.
            Eppure dentro qualcosa si muove
            secondo leggi proprie.
            Come la luna nel fiume
            l’occhio la vede,
            ma la mano non l’afferra.
            Nuvole e nebbia
            ristagnano a mezz’aria,
            ma sopra di esse il sole e la luna
            risplendono eterni.
            La vittoria è di uno soltanto:
            di chi, già prima della lotta,
            non formula pensieri propri
            ma si affida alla non-mente
            della Grande origine”

            Dilgo Khyentse Rimpoche (maestro dzogchen)

            Caro zio Pasquale, spero non ti sia venuto il mal di testa nel seguire i versi di cui sopra. Almeno, ora puoi almeno sospettare che quello che tu “pensi” è uno dei filini di granelli vaganti per le galassie.🤩

          • Milli ha detto:

            In sintesi, abbiamo un guerriero (bushi) che non prova più sentimenti (distacco disumano) ma “si affida alla non-mente della Grande origine”, ovvero al Grande Nulla.
            Direi un vero buddista tibetano.

          • Enrico Nippo ha detto:

            “Tutto sarebbe donato a chi rinunciasse a se stesso assolutamente, anche per un solo istante.“
            (Meister Eckhart, I sermoni)

    • Donna ha detto:

      @Enrico Nippo
      Condivido solo in parte, questo “equilibrio raggiunto”tra gioia e dolore, perché (probabilmente dato dalla triste esperienza dell’autore) ha il sapore di distacco dal mondo per paura di soffrire, mentre preferisco ancora e nonostante tutto “il lasciarsi stupire” di chi ancora sa guardare alle cose senza timore di esprimere il proprio sentire, nel bene e nel male.
      Certe esperienze,come quelle di Aleksandr Solzenicyn , sicuramente segnano e rendono “duri” e molte volte fanno si di costruirsi barriere a mo’ di protezione, ma questo,a mio avviso, è per l’anima , la ferita più grande.

      • MARIO ha detto:

        Mi sembra che i veri corazzati e “duri” di cuore siano piuttosto quelli che si sentono padroni assoluti della propria libertà e la usano come manganello sulla testa di coloro che non si inchinano o non sono degni di presentarsi davanti al trono della loro saccenza.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Gentile DONNA,

        non sembra proprio che il brano sia quello di un “duro”.

        Al contrario, la durezza dell’esperienza ha reso l’Autore una persona nuova. Per esempio: ” prima non perdonavi nessuno … ora una serena tolleranza … “. Già soltanto questo basterebbe a farci riflettere su noi stessi.

        • Donna ha detto:

          Per durezza intendo una sorta di corazza eretta affinché possa proteggere da altre ferite che si potrebbe ricevere concedendo di aprire all’altro il cuore ancora una volta.
          Per quanto riguarda la “serena tolleranza”, mi evoca più una sorta di “rassegnazione”, di ricerca di pace, pensando di trovarla in una “accettazione distaccata” degli eventi umani.
          Una visione , come ho già detto, comprensibile e dovuta alla sua drammatica esperienza di prigionia e di dissidenza, ma che io continuo a leggere come una profonda ferita dell’animo che ha potuto solo in parte rimarginare.
          In sunto,e prometto non commentero oltre, secondo il mio pensiero, le parole di Solženicyn, nascondono una lacerazione, mascherata da “Serena tolleranza”.

    • MARIO ha detto:

      Credo sia, in qualche modo, il tentativo di avvicinarsi o immedesimarsi nello sguardo di Dio su noi stessi e sugli altri.

    • alessio ha detto:

      Per la gioia del nostro Enrico Nippo da
      ieri abbiamo un pontefice shintoista
      che ci ha parlato di sorella acqua
      che di certo non viene sprecata
      nelle acquasantiere visto che è
      un anno che non le riempiono .

      • Enrico Nippo ha detto:

        A parte che non c’entra niente con il brano di Solzenicyn,
        allora pure san Francesco di Assisi era shintoista visto che da della “sora” all’acqua.

        • alessio ha detto:

          non mi pare che scrivi sempre in tema ,
          ma mi pare che lo fai per far vedere
          come sei bravo in argomenti che
          tutto sommato servono a poco ;
          forse ho toccato un tuo nervo
          scoperto e addio pace
          nipponica .

  • Enrico Salvi ha detto:

    «L’intenzione principale del Documento» – ha detto il Regnante Pontefice – «è quella di comunicare, in un tempo e in una cultura profondamente mutati, che oggi è necessario uno sguardo nuovo sulla famiglia da parte della Chiesa: non basta ribadire il valore e l’importanza della dottrina, se non diventiamo custodi della bellezza della famiglia e se non ci prendiamo cura con compassione delle sue fragilità e delle sue ferite».

    Difficile trovare magagne in un’affermazione del genere.

    Che ci sia bisogno di uno sguardo nuovo e compassionevole sulla famiglia non lo si può negare. In qualche modo si deve tentare di rimettere insieme i cocci del vaso, ma certamente non lo si potrà fare a martellate.

    La questione è sempre la stessa, e cioè cosa s’intende per “nuovo” e “compassionevole”, ossia se i due termini significhino “acquiescente” e “giustificante” in ogni caso, oppure “rettificante” non soltanto a colpi di dottrina ma anche con la caritatevole disposizione del cuore.

    • Boanerghes ha detto:

      La caritatevole disposizione del cuore è sempre stata presente nella Chiesa, la misericordia non nasce in questi anni.
      Io rimango dalla parte di Mons. Caffarra, che vedeva uno stravolgimento di fatto della morale così come la conoscevamo.
      L’etica della situazione non può sostituire la retta dottrina, al massimo può servire per individuare il grado di mancanza e di peccato.
      Esempi: l’aborto è una mancanza grave.
      Tuttavia se una donna ha subito forti pressioni morali e di altro tipo al fine dell’atto di aborto, è certo che la sua responsabilità non è pari a chi lo commette con molta leggerezza. Anzi, il Signore certamente chiederà conto di ciò a chi si è reso responsabile di tali forzature gravi..
      Una Emma Bonino che si fa mettere incinta per dimostrare che non esistono stati di colpa dopo l’aborto, è un caso ancora più grave, giudicando la circostanza.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      –….il mio popolo ha commesso due iniquità:
      essi hanno abbandonato me,
      sorgente di acqua viva,
      per scavarsi cisterne, cisterne screpolate,
      che non tengono l’acqua.– Geremia 2,13.
      Noi siamo cristiani che vogliono alimentare la propria spiritualità a sorgenti vive e non a strani pozzi esotici ed esoterici, semplici curiosità culturali, ma non necessari alla nostra fede.

  • ursulina ha detto:

    mi sa che il marziano sia il signore che parla nel video . Ma a chi parla , a chi si rivolge ? Magari è fra quelli che si sopn preoccupati di giustificare Bergoglio quando ha detto : -chi sono io per giudicare -?

  • Roth ha detto:

    ma chi è sto signore che parla ? un CinqueStelle ?

  • Boanerghes ha detto:

    Caro osservatore marziano
    Stia attento che su Marte gira da diversi giorni una sonda terrestre.
    In verità è stata inviata per cercarla e trovarla, e riportarla sulla terra, in Vaticano.

  • sircliges ha detto:

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