Nobile, Draghi. La Conferma di Speranza & C. Avvalora ogni Dubbio sul Governo.

10 Marzo 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Agostino Nobile ci ha mandato questa riflessione molto interessante in risposta alla difesa di Mario Draghi pubblicata ieri su SC e scritta dal generale Piero Laporta. Vorrei aggiungere una riflessione dell’amico Gianni De Felice, che esprime così la sua indignazione:

“CENTOMILA MORTI IN ITALIA NON LI PAGHERÀ NESSUNO
Cio che mi fa più rabbia è che, fra un governo di incompetenti e bugiardi, comitati più o meno tecnici e più o meno scientifici, frotte di virologi da studio televisivo, assessori alla Sanità improvvisati e ignari, NESSUNO pagherà i centomila morti mietuti dal covid in casa nostra. Nel vocabolario italiano non esiste la parola RESPONSABILITÀ”.
Centomila morti. Nel 2014 i morti furono 647.571, con un aumento vertiginoso – cinquantamila circa – rispetto all’anno precedente. Senza Covid. E in un Paese di vecchi – perché questo siamo – più giovani di sei anni rispetto al 2020. Quanti di questi centomila sono morti DI Covid? Quanti per cure mancate (cuore, tumori, ecc.)? Quanti per il “consiglio” di non fare autopsie, che ha impedito di scoprire COME morivano i poveretti intubati, “consiglio” emanato dal Ministero della Salute? Quanti sono finiti in ospedale  – ne conosco personalmente – perché il medico ha seguito il protocollo (Tachipirina e vigile attesa) che finalmente il Tar del Lazio ha scardinato, mentre ancora ci sono gli imbonitori in TV e sui social, – Burioni, per dirne uno – che lo difendono? Ma per chi lavorano? per gli interessi di chi? Il fatto che Draghi abbia confermato la squadra deleteria che ha gestito questo anno orrendo, e continui con la tragedia ridicola delle chiusure operata da un Comitato Tecnico Scientifico pletorico e la cui inadeguatezza non è sfuggita neanche alla rivista Nature mi impedisce di dargli molta fiducia. Per non parlare del resto: Lamorgese, Di Maio, ecc. Che Dio ci aiuti.

 §§§

DRAGHI SI, DRAGHI NO

All’articolo dell’amico Piero Laporta, che risponde a Mons. Viganò https://www.marcotosatti.com/2021/03/09/laporta-risponde-a-mons-vigano-in-difesa-parziale-di-draghi/ , vorrei aggiungere un mio punto di vista. Dato che nessuno qui è un economista e, tanto meno profeta, possiamo fare valutazioni basandoci sui fatti esposti dagli economisti, almeno quelli che per la loro storia consideriamo più oggettivi. 

Proprio oggi ho ascoltato l’intervista all’economista Nino Galloni https://www.youtube.com/watch?v=CStxeOuZo1c, il quale conferma quello che più meno sappiamo tutti: il potere pubblico è nelle mani delle multinazionali. I governi, dunque, sono servi delle grandi banche e della grande finanza, i quali decidono sugli aspetti sociali, dall’etica alle restrizioni Covid. 

A difesa di Draghi, l’economista Galloni ricorda che nel 1991 i tassi d’interessi italiani erano tra i più alti del mondo e non conveniva convertirli in valuta estera. Nonostante “la follia imperante” fosse decisa alla conversione, Draghi si oppose bloccando i titoli in valuta estera. Nell’anno successivo, però, i nostri funzionari topparono con i derivati, facendo perdere all’Italia circa 165 miliardi di euro, arricchendo finanzieri come Soros e causando la svalutazione della lira. 

En passant ricordiamo che George Soros, attraverso al sua fondazione Open Society, ha versato a varie associazioni gesuite, dunque vicine a Bergoglio, la bellezza di 1.702.577 dollari. https://www.ilgiornale.it/news/cronache/cos-open-society-soros-ha-finanziato-i-gesuiti-papa-1890164.html  Possiamo così affermare che quando Mons. Viganò parla di deep state e deep church non è un azzardo, ma realtà. Così pure il Great Reset coniato al World Economic Forum di Davos.

Come sappiamo il PM Mario Draghi ha fatto parte di quelle banche che controllano i governi. Nino Galloni nell’intervista spiega che i grandi economisti non lavorano per queste grandi holding  sempre e solo per affinità elettive, ma per salari che non si possono rifiutare. Noi, per esperienza sappiamo che Mario Monti aveva a cuore la grande finanza e sotto le scarpe l’Italia. Draghi probabilmente non vuole usare l’Italia come zerbino, ma prima di sbilanciarsi dovremmo aspettare i fatti. 

Certo è che l’attuale PM affronta la cosiddetta pandemia Covid come il suo precedessore Giuseppe Conte, tanto che il ministro Speranza è stato confermato alla Salute. La cosa, onestamente fa venire qualche dubbio, se poi Draghi utilizza una task force militare per la vaccinazione, il dubbio diventa preoccupazione.  

È possibile che Draghi non sia a conoscenza delle incoerenze dei Dpcm? È possibile che Draghi non sappia delle centinaia di medici che hanno salvato la vita a migliaia di persone colpiti dal Covid con farmaci esistenti, senza costringere alle vaccinazioni di massa e ai lockdown? 

Certo che ne è a conoscenza. Leggendo il documento dei G30 del dicembre scorso si capiscono le finalità dei lockdown e, forse, dei vaccini “militarizzati”.

Il Gruppo dei Trenta (G30) è un think tank fondato su iniziativa della Rockefeller Foundation nel 1978. È formato da accademici e banchieri o ex banchieri provenienti dalle più importanti banche centrali mondiali. Tra di essi ci sono Mario Draghi, che fa parte del comitato direttivo, e Jean Claude Trichet, ex presidenti della Bce, Janet Yellen, ex presidente della banca centrale Usa, la Fed, ed ora ministro del Tesoro designato da Biden, Raghuram Rajan, ex governatore della Banca centrale dell’India, Yi Gang, governatore della Banca centrale cinese, ed economisti di fama mondiale come Kenneth Rogoff, Paul Krugman, e Laurence Summers.

La “distruzione creatrice”

Secondo i G30 la situazione economica attuale è catastrofica. Ma no! E allora perché si continua con i lockdown? Ce lo spiega Draghi. Durante la presentazione del rapporto dei G30 dello scorso dicembre il nuovo PM italiano ha affermato che “Stiamo entrando in un’era nella quale saranno necessarie scelte che potrebbero cambiare profondamente le economie”. La domanda più importante è: “Chi dovrà decidere quali compagnie dovranno essere aiutate?” La risposta del G30 si basa sulla consapevolezza che la crisi determina l’esistenza di “masse di imprese zombie”, che sopravvivono a stento. La scarsità delle risorse disponibili, anche a causa dell’aumentato debito pubblico, rendono necessario un approccio strategico selettivo per scegliere chi è meritevole di essere salvato e chi no.

Draghi afferma: “Tocca, quindi, ai governi varare delle politiche adeguate, ma il rapporto del G30 è molto chiaro in proposito, non tutte le imprese vanno salvate. Occorre scegliere quelle che saranno redditizie dopo la pandemia, ponendo particolare attenzione alle imprese medio-piccole che hanno minore potere contrattuale verso i governi ma che sono importanti sul piano produttivo”. Un progetto, a nostro avviso, rischioso se non devastante per le imprese medio-basse e non solo. Cosa sarà per le compagnie aeree messe in ginocchio? Per un approfondimento consiglio la visione di un commento di dieci minuti del prof. Emiliano Brancaccio https://www.youtube.com/watch?v=3RbDPyeKCUw

Si potrebbe pensare, dunque, che il terrorismo mediatico che nega le cure esistenti contro il Covid, abbia come fine i lockdown che fanno fallire le “imprese zombie”. E se zombie non sono lo diventano obbligando i coprifuoco ad libitum. Le anime belle che accusano di cospirazionismo chi vede la realtà senza filtri ideologici sono ancora convinti che i governi non sono nelle mani dei G30? Davvero non credono che la democrazia è morta e sotterrata senza nemmeno un requiem? 

Dobbiamo sperare che i vaccini testati solo per pochi mesi, anziché come da protocollo per anni, non creino altri zombie.

Agostino Nobile

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19 commenti

  • Slave of JMJ ha detto:

    From holylove.org:
    “Once again, I (Maureen) see a Great Flame that I have come to know as the Heart of God the Father. He says: “In order to keep My Commandments, you must love Me above all else and your neighbor as yourself. This Holy Love is the basis of all personal holiness and what you finally will be judged on. When in Truth you search your heart for faults and failings, you must judge yourself on these Two Great Commandments.”

    “As the soul makes efforts to live in Holy Love, Satan’s favorite ploy is spiritual pride. The soul sees his efforts and progress, and begins to regard himself as holy. This, of course, is an attack on humility of heart, for the person who thinks he is holy has not searched his heart well. Another favorite attack of Satan is to use the same pride in people who begin to explore deliverance. They see themselves as above others who do not have the same knowledge. This is only an immature spiritual attitude, for no one knows the extent of Satan’s power and knowledge. A healthy prudence is always best in dealing with the enemy. Load your guns of defense against any spiritual enemy with much prayer and sacrifice. The best soldiers against evil use humble prayer and sacrifice, always living in Truth.”

    Read Ephesians 6:10-18+

  • Virro ha detto:

    A questi governatoroni, banche-one, che ci guidano per un viaggio senza ritorno, vorrei dire una semplice parola di Gesù “…. a che vale guadagnare il mondo intero se poi perdi l’anima…?”
    Conviene sempre CREDERE IN DIO, quando siamo nati tutto ciò che esiste lo abbiamo trovato e lo lasceremo inesorabilmente con sorella morte corporale, ma l’anima è viva per sempre, o beata o dannata.

  • Maura ha detto:

    Riflessioni assolutamente condivisibili … del resto basta guardare quello che accade intorno a noi , ma soprattutto quello che dichiarano apertamente e spudoratamente tutti questi Filantropi Banchieri etc per capire le loro losche intenzioni : ridurre il mondo in poveracci ( schiavizzati ) e super ricchi

  • Milly ha detto:

    In effetti , se a distanza di un anno dall’irruzione del virus nelle nostre vite, siamo ancora al lockdown e a vaccini che sembrano essere più che altro farmaci in quanto non debellano definitivamente il virus ma offrono solo una copertura temporanea che non permette di eludere le varie misure di protezione personale e sociale , è ovvio che qualche cosa di anomalo e di incomprensibile alla ragione umana stia accadendo in tutta questa triste storia.

  • Enrico Salvi ha detto:

    “Davvero non credono che la democrazia è morta e sotterrata senza nemmeno un requiem?”.

    Signor Agostino, vorrà perdonare l’impertinenza. D’altra parte, come Lei esprime il Suo punto di vista, io esprimo il mio.

    A mio parere, la democrazia non è morta, bensì è più viva e vegeta che mai. Il mare di veleno in cui siamo immersi è il prodotto della democrazia, cioè della cosiddetta libertà di pensiero e di espressione secondo il più puro, rivoluzionario giacobinismo.

    Chi si dice democratico, come penso sia Lei da quel che dice, non si può lamentare se il democratico libero pensiero prende una strada sgradita. Non è il pensiero della maggioranza quello che democraticamente conta? E se la massa acconsente o subisce bovinamente il libero pensiero che va per la maggiore, non rientra anche questo nel sistema democratico?

    La democrazia, magari … cristiana! come la intende Lei non esiste, non è mai esistita e mai esisterà.

    Un cordiale saluto

    • Paoletta ha detto:

      Più che altro i registi di questo sistema hanno sfruttato l’idea di democrazia per creare una subdola dittatura.

    • agostino nobile ha detto:

      Caro Salvi, quando i media oscurano le notize non allineate col mainstream e valorizzano quelle, pur insignificanti, allineate, significa che qualcosa non va. Se poi aggiunge che gli italiani non votano da anni e vengono vessati da governucci che fanno i propri interessi e non quello degli italiani, dovremmo preoccuparci. Se poi milioni di cittadini continuano a votare quei partiti che ci stanno portando al fallimento morale e economico, dobbiamo concludere che la democrazia è morta. Senza libertà di informazione non esiste democrazia né libertà di pensiero.

  • uffa!! ha detto:

    Ma questo Galloni da dove viene fuori ? ma questo più che un economista mi pare un maestro elementare che ha letto un articolo di Borghi o Bagnai e crede di aver capito cosa è l’economia …Ma andiamo ! Parla di MacKinsey con la stessa competenza con cui il Generale Laporta potrebbe parlare di lady Gaga …

    • Paoletta ha detto:

      non mi dica che preferisce Monti e Fornero. Se è così, continui a credere che tutto va per il meglio nel migliore dei mondi possibili.

      • uffa ! 2 ha detto:

        no di certo. Ma leggere su Stilum stupidaggini di un tizio sconosciuto che da info errate , mi infastidisce . Ne ho diritto ?

        • Paoletta ha detto:

          No, perchè l’uno che puo’ vantare dei diritti di sorta su questo sito è il proprietario. Finchè non si paga non si possono vantare diritti in alcun modo.

    • Mac ha detto:

      Galloni sappiamo benissimo chi è da decenni,

      Piuttosto lei, ha qualcosa di intelligente da dirci ?

      Saluti.

    • agostino nobile ha detto:

      Gentile signor Uffa!!! Il fatto che lei considera Galloni un parvenu da non prendere nemmeno in considerazione, fa pensare che lei sia molto più informato di lui. Chiedo venia per la mia impudenza, ma non trovo il suo nome in nessun sito di economia o di altro. Però, e ne può essere fiero, sul dizionario ho trovato finalmente il suo nome Uffa: Esprime fastidio, impazienza, stizza. Mi dispiace per lei, pensi alla salute. Le consiglio dunque di rilassarsi. Può leggere questa breve biografia che ho preso, copia e incolla, da wikipedia. Ma se non vuole stizzirsi fino a mangiarsi le mani le consiglio di non leggerlo.

      Figlio di Giovanni Galloni[1], esponente della Democrazia Cristiana, si laurea in Giurisprudenza a Roma nel 1975[2]. Dal 1977 al 1980 è stato addetto alle esercitazioni presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Roma, dove ha tenuto un corso di lezioni sul New Deal che è stato poi pubblicato nel 1978 da Bulzoni Editore.[2]
      Nel 1978 è stato ricercatore presso l’Università di Berkeley. A Berkeley ha svolto una ricerca che è stata pubblicata nel libro “Momenti del Capitalismo Nordamericano 1881-1885”, Giuffrè Editore.[3] Dal 1979 è funzionario di ruolo del Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica, dove si interessa delle strategie industriali all’interno delle politiche macroeconomiche ed alla formazione del risparmio.[2]
      È stato collaboratore dell’economista post-keynesiano Federico Caffè dal 1981 al 1987 (anno della scomparsa di Caffè), nella facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Roma.[2][4] Federico Caffè presentò il libro di Galloni: “Crisi e adattamento; per una politica economica alternativa”. Frutto della collaborazione tra Galloni e Caffè sono state due pubblicazioni sul mutamento tecnologico e le politiche monetarie ed alcuni articoli che rendono conto di ricerche dei due autori intorno al collegamento tra le manovre macroeconomiche e le strategie industriali nella prospettiva di una crescita delle compatibilità interne al sistema capitalistico.
      Nel 1983 ha vinto il premio di meridionalistica intitolato a Guido Dorso. Dal 1987 al 1999 è stato professore a contratto alla Luiss di Roma, all’Università degli Studi di Roma, all’Università Cattolica del Sacro Cuore, all’Università di Modena, e all’Università di Napoli.[2][5][2]
      Alle elezioni politiche del 1992 si candida alla Camera dei deputati con la Democrazia Cristiana per cercare di entrare in Parlamento al posto del padre, il quale aveva rinunciato alla candidatura in favore del figlio, ma il ridotto numero di preferenze ricevute non gli consente di essere eletto[6].
      È stato inoltre direttore generale del Ministero del lavoro (dal 1990 al 2002) alla Cooperazione, dell’Osservatorio sul Mercato del Lavoro, Politiche per l’Occupazione Giovanile e Cassa Integrazione Straordinaria nelle grandi imprese. Ha ricoperto anche l’incarico di sindaco all’INPDAP, all’INPS, all’INAIL[7] dal 2002 al 2018 in rappresentanza del Ministero del lavoro e all’OCSE.[2][5]
      È presidente del Centro Studi Monetari, un’associazione per lo studio dei mercati finanziari e delle forme di moneta emettibili senza creare debito pubblico[8]. Ha inoltre scritto diversi saggi di argomento economico ed è un conferenziere molto attivo.

  • Gioiele ha detto:

    A quanto detto sopra vorrei aggiungere l’articolo pubblicato ieri da Aldo Maria Valli in Duc in altum. Si tratta della traduzione di un’articolo di Robert Kennedy jr. Ovvero il figlio di Robert e nipote di John Fitzgerald. Se alcuni degli attacchi ai Rockefeller mi lasciano perplesso e le donazioni di Soros ai gesuiti mi confermano nell’ipotesi che Soros sia solo un loro prestanome, e che i più grandi proprietari di bestiame argentino siano i membri della Compagnia di Gesù, le accuse di Kennedy a Bill Gates mi convincono profondamente e mi piacerebbe che venissero vagliate e discusse.

  • Roberto S.F. ha detto:

    caro Nobile , il suo scritto è ragionevole e come sempre sono i suoi interventi , ben calibrato. Le suggerisco però di cambiare economista di riferimento . Ho sentito anche io il discorso di Galloni allegato nel link . E’ più politico “alla 5stelle” piuttosto che da economista. Riguardo poi alcune considerazioni specifiche ( tipo McKinsey) dimostra di non sapere , o non aver capito, proprio nulla di quello che afferma. Mi creda.

    • ex McK ha detto:

      Confermo, ho ascoltato anche io il video youtube , questo Galloni non sa di che parla . Non ha alcuna credibilità nelle osservazioni fatte , mi spiace per Nobile.

    • agostino nobile ha detto:

      Gentile Roberto SF, le rispondo attraverso il commento che ho dato al signor UFFA. Ovviamente senza il sarcasmo dovuto al simpatico lettore.