Tarro: il Covid Ormai è Endemico, Mascherine e Lockdown Inutili.

27 Febbraio 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante nella follia in cui viviamo immersi condividere con voi questa intervista del virologo Giulio Tarro, apparsa su Affari Italiani. Buona lettura, e buona riflessione.

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“Lockdown, mascherine, chiusure, caccia al contagiato, colpevolizzazione della gente… Si pretende di perseverare con questa gestione dell’emergenza nell’illusione di fermare un virus ormai ENDEMICO, asintomatico nel 90-95% dei casi, e che potrebbe essere efficacemente affrontato, anche quando colpisce gli anziani, con tempestive cure”.

Chi pronuncia queste parole è Giulio Tarro, virologo di chiara fama, protagonista nella lotta al colera del 1973, allievo di Sabin, fatto inoppugnabile anche per i detrattori che lo sbeffeggiarono nella primavera del 2020 quando espresse il suo pensiero sulla diffusione del Covid 19.  Ora Tarro presenta il suo libro, “Emergenza Covid: dal lockdown alla vaccinazione di massa. Cosa invece si sarebbe potuto – si può ancora fare”.

“Venni chiamato ad Amalfi nel 2003, per un sospetto caso di Sars, a danno di un collega che arrivava dalla Thailandia ed era morto. Facemmo l’autopsia, scoprendo che la persona non era morta per Sars. Da quel momento iniziai a interessarmi attivamente di questa malattia. Perciò, quando arrivò il Sars Cov2, me ne occupai. E vidi i cinesi fare ciò che normalmente si fa nella gestione delle epidemie. Cose che qui non sono state fatte”.

 

Cosa hanno fatto, in Cina?

Ricordo che a febbraio mandarono qui una delegazione con alcuni suggerimenti. Ad esempio, in Cina è stata fatta la vitamina C in vena, come ampiamente pubblicato sul New England Journal of Medicine. Altro aspetto importante, la sieroterapia, pubblicata nei  Proceedings of the National Academy of Science. E poi grandi sanificazioni, screening a tappeto. A Wuhan è stato fatto uno screening su 10 milioni di abitanti. Sa quanti hanno trovato positivi? Lo 000,3%. Nessuno era contagioso. È tutto scritto nel dettaglio su Nature.

 

Ma qui i bollettini parlano di una costante crescita dei contagi. Cosa ha da dire a riguardo?

 

La crescita dei contagi è una corbelleria. Il virus ormai è endemico. Abbiamo al 90, 95% asintomatici positivi. E gli asintomatici positivi non sono contagiosi. Da sempre. Chi non ha i sintomi, chi non è malato, non può contagiare. Lo ha detto anche Oms. Quindi non ha senso chiudere tutti in casa. Chi si ammala va curato, semplicemente. Come ho fatto io seguendo i dettami di Didier Raoult, per le persone che si sono rivolte a me. Come fanno centinaia di medici usando idrossiclorochina, azitromicina e guarendo le persone a casa. Ad esempio, al centro Sud sono morti molto meno perché hanno utilizzato subito cortisone ed eparina e hanno evitato trombo embolie. La gente è morta perché non sono stati usati i farmaci corretti. Un esempio, vale su tutti: mi chiamarono dalla Sicilia perché a Milano c’era un uomo malato di 54 anni. Era uscita l’ambulanza, gli avevano detto che non sussisteva la necessità di ricovero. Lui aveva chiesto  ‘cosa devo fare’? Risposta, Nulla, non c’è   una terapia.

 

Quindi, il problema è stato la gestione dell’emergenza?

 

Ma lei si rende conto che in Basilicata un sindaco -grazie a Dio uno solo- ha imposto il diktat che i giovani dai 6 ai 18 anni non possano uscire dopo le 16? Ma si rende conto? L’Italia ha fallito in toto. Siamo arrivati a un tasso di letalità che, ripeto, è legato alla cattiva gestione dell’emergenza, a cure sbagliate, a posti di terapia intensiva tagliati negli anni scorsi. Qui per usare idrossiclorochina abbiamo dovuto aspettare il Consiglio di Stato! Deve essere chiaro un concetto: il Covid si cura.

 

Lei dice che siamo ancora in tempo per raddrizzare il tiro. Cosa dovremmo fare?

 

Intanto l’eliminazione di tutte le assurde norme profilattiche sinora imposte come le onnipresenti mascherine che in molte nazioni non si usano più da mesi. Poi basta agli inaffidabili tamponi disseminati in tutte le regioni per mettere in isolamento i “contagiati” e annunciare fantomatici “focolai di Covid. Ci vuole una stabile struttura di monitoraggio del contagio gestita dallo Stato che miri ad accertare il livello di immunità acquisita. Basta al mercanteggiamento tra esperti per stabilire il da farsi. Meglio invece un unico epidemiologo alla direzione sanitaria dell’emergenza. Proteggere le categorie a rischio garantendo la ripresa delle visite ambulatoriali e domiciliari. Basta con il terrorismo mediatico e basta con la censura. Tutta la documentazione relativa all’emergenza, comprese le cartelle cliniche dei “morti per Covid”, gli studi scientifici, i motivi dell’esclusione o dell’inserimento di farmaci, i contratti con aziende farmaceutiche, deve essere messa subito a disposizione del Parlamento, dei ricercatori e del pubblico.

 

E i vaccini?

 

L’attesa dei vaccini è messianica. Sa, io alla mia età non mi preoccupo di reazioni autoimmuni. Ma come attestato dai pochi dati resi pubblici dalle case farmaceutiche che li producono, non garantiscono una immunità perenne né, tantomeno, una “immunità sterile” al vaccinato che continua, quindi, a trasmettere il virus.  Promettono soltanto di ridurre i sintomi di una infezione, pericolosa soprattutto per gli anziani, e che, incomprensibilmente, saranno imposti a tutta la popolazione. Una vaccinazione di massa che – oltre a moltiplicare i rischi, inevitabilmente connessi ai vaccini – non garantirà una pur provvisoria immunità di gregge; neanche se, centuplicando gli sforzi, si riuscisse a vaccinare tutti gli italiani in una settimana, e non in un anno e mezzo, come oggi si prevede.

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14 commenti

  • Rustico ha detto:

    Oggi, 1° compleanno del fragolino. I genitori hanno festeggiato la breve ma intensa vita del loro bebè augurandogli lunga vita (almeno fino al 2030) e ballando il liscio con Pfizer, Moderna, J&J, Sputnik, Sanofi, AstraZeneca e i fabbricanti occhi-a-mandola di mascherine. Ha suonato l’orchestra OMS di virologi, politici, opinionisti e ecclesiastici.

  • giovanni ha detto:

    Purtroppo il covid e’ solo un pretesto per quello che ci aspetta in un futuro prossimo. In uno scenario di diminuzione imponente della popolazione come auspicato nella agenda 21 e non solo, visti i numeri dell’umanita’ in esubero, e’ molto probabile che si passi di pandemia in pandemia. Una probabile terza guerra mondiale, oltre al gender, aborto e il divieto con le buone o le cattive di generare figli. Solo cosi’ possono raggiungere risultati in linea con le previsioni. Inoltre la liberta’ che avevamo pre- covid non la acquisteremo piu’. Ci rinchiuderanno in spazi sempre piu’ piccoli, come gli animali.

  • Maura ha detto:

    Tutto quello che non è main stream e ‘ delegittimato in partenza . I premi Nobel diventano deliranti senili , medici e professori non allineati degli incompetenti … e se cerchi di farlo notare , sei un negazionista no vax .

  • : ha detto:

    « La gente è morta perché non sono stati usati i farmaci corretti».

    Un’autorevole conferma: quei poveretti non sono morti per il coronavirus, ma per la cura sbagliata.
    Negare questo significa dire che i malati di coronavirus, che sono guariti grazie ad una terapia corretta, devono essere calcolati tra i morti anche se non sono morti. Infatti la differenza con i primi, che sono morti, sta solo nel fatto che questi (i primi), sono stati curati male, e gli altri bene. E allora: basta che uno sia malato di covid per annoverarlo tra i morti, anche se ha avuto la “sfortuna” di essere guarito perché curato bene. C’è qualcosa che non quadra? La colpa è del malato di covid che non è morto perché curato bene.

    Roba da schizofrenici? Certo! A questo porta voler negare l’evidenza.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    IL SONO CON IL VIROLOGO GIULIO TARRO E FARO’ CIRCOLARE LE SUE INFORMAZIONI SUL COVID. INVIER0′ IL LINK PURE A TRE PARLAMENTARI LEGHISTI DI MIA FIDUCIA, CHIEDENDO DI FARLE PERVENIRE A MATTEO SALVINI, IN QUANTO C”E’ IL RISCHIO DI FARE COMMETTERE ALLA LEGA UN COINVOLGIMENTO DELETERIO SEGUENDO LA POLITICA DEI TERRORISTI DELLA PANDEMIA.
    VORREI CHE IL DOTT. TARRO SFIDASSE IN UN PUBBLICO DIBATTITO QUEI MEDICI, VIROLOGI E SCIENZIATI “DI REGIME” CHE FUNGONO DA GARANTI ALLA POLITICA DEL TERRORE DI CHI VUOLE INTRAPPOLARE LE MASSE UMANE COME I MANDRIANI INTRUPPANO LE MANDRIE ANIMALI.
    CI SONO PERO’ CASI MOLTO GRAVI IN RIANIMAZIONE: OCCORRE CHE SI DIANO RISPOSTE A COME CURARLI.

  • Adriana 1 ha detto:

    L’ho sempre seguito ( con molti altri). Però mi chiedo (con molti altri) come mai-poco tempo fa- il prof.Tarro ha improvvisamente dichiarato che si vaccinerà. Cui bono?

    • : ha detto:

      L’ha giustificato, ha riferito i rischi cui andrà incontro, e nello stesso tempo l’ha sconsigliato a chi è «in età fertile».
      Ma tutta l’intervista (sotto) è improntata ad un certo pessimismo sulla bontà del vaccino. In poche parole si coglie quanto segue: vale la pena provare per chi non ha più molti anni da vivere, dunque…

      https://www.affaritaliani.it/coronavirus/vaccino-tarro-lo-sono-anziano-lo-faro-ma-rischio-di-effetti-sconosciuti-714010.html?refresh_ce

      • Adriana 1 ha detto:

        Grazie-:-,
        ne ero al corrente e però mi chiedo se avesse riflettuto
        sull’effetto pubblicitario che le sue parole -per mezzo dei media asserviti- avrebbero avuto sulla massa ignorante.
        O forse preferisce apparire- agli occhi dei colleghi medici- come un dotto dalla mente aperta che per sé non arretra davanti alle sperimentazioni ?

        • : ha detto:

          Sì, è vero.
          Però forse avrà voluto dire che anche se subirà delle mutazioni genetiche ciò non avrà alcuna conseguenza sui suoi discendenti… che non avrà. Però avrebbe potuto specificarlo, in modo da mettere ben in evidenza il rischio più significativo.

          • Adriana 1 ha detto:

            -:- ,
            esattamente. Anche lui ci ha messo nella condizione di dover ricorrere ai ” forse” e alle congetture…come davanti a un testo bergoglioso. Senza contare, inoltre, gli altri, numerosi rischi di questo cosiddetto vaccino che vaccino non è, bensì terapia genica.

  • paolo deotto ha detto:

    Adesso gli organi di informazione allineati – ovvero il 99,9% – si affretteranno a spiegarci che il prof. Tarro è suonato, magari è, che so io, sovranista (accusa terribile) e magari suo nonno è stato fascista. Vedremo.
    Ma comunque fa bene sentire ogni tanto una persona di buon senso, uno studioso qualificato che non mi risulta sia andato a fare la star televisiva… Deo gratias.
    Purtroppo, è fin troppo chiaro che le mille misure restrittive hanno unicamente una motivazione politica. E l’avranno fin quando gli italiani accetteranno tutto supinamente.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Virus e mascherine visti da un ingegnere, non laureato in scienze politiche.
    Sapete quanto è il rapporto tra un millimetro e il diametro un un virus Covid 19? Ve lo dico io : 50000 (cinquantamila) . Pensare che una mascherina in tessuto, male aderente ad un viso umano possa fermare un virus è come dire che un uomo non possa passare attraverso un cancello in cui possono transitare 50000 uomini tutti insieme.
    Ah ma c’è la questione delle goccioline di saliva. E va bene, gli italiani hanno la passione di disputare, ma il vizio di-sputare ce l’hanno solo i giocatori di calcio.

    • MARIO ha detto:

      “…ma il vizio di-sputare ce l’hanno solo i giocatori di calcio.”

      Si sbaglia: ce l’hanno, oltre ai lama, anche e soprattutto i cinesi. Sputano in continuazione per strada, come scimmie (nonostante le multe…).
      E’ per quello che in Cina li hanno chiusi subito in casa e sanificato le strade con l’impiego di migliana di autocisterne, risolvendo immediatamente il problema.
      Nel resto del mondo invece, non conoscendo il vizietto…, li hanno lasciati fare. Ed ecco come siamo ridotti.
      Altro che studi scientifici…