RSA, Cremona. Eucarestia senza Prete. “C’è l’Autorizzazione del Vescovo”.

17 Febbraio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, un amico fedele del nostro blog ci ha segnalato questo articolo, di Oglioponews, che ringraziamo, e che ci sembra interessante condividere con voi per permettervi di discutere i suoi contenuti. Buona lettura.

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BOZZOLO – Dopo i terribili momenti che avevano falcidiato gli ospiti della Casa di Riposo di Bozzolo giorno dopo giorno a causa dell’inesorabile virus, un altro terremoto ha scosso l’ambiente della Domus Pasotelli Romani.

Diverse voci maligne da qualche tempo stavano diffondendo pesanti e insistenti insinuazioni secondo le quali personaggi non autorizzati si sarebbero messi a distribuire l’ostia sacra durante le Messe all’interno dell’Istituto.

Addirittura qualcuno aveva diffuso la voce di un severo monito da parte del Vescovo di Cremona informato e sconcertato da tale notizia.

Consultando l’Istruzione Liturgica del 5 settembre 1970 si legge che la sacra liturgia affida il compito di distribuire la Comunione innanzitutto al sacerdote celebrante, poi al diacono e, in alcuni casi stabiliti dalla competente autorità, all’accolito.

 

La Santa Sede però può permettere che siano designate anche altre degne persone che ne abbiano ricevuto il mandato. Per comprendere come siano veramente andate le cose non rimaneva che il contatto diretto rivolgendosi al direttore della struttura il dottor Antonino Pettina anche se consapevoli della nota riservatezza e del desiderio di stare lontano dai riflettori da parte del personaggio.

Invece, vincendo la naturale reticenza il direttore ha voluto spiegare in quali termini stava la questione. “La pandemia in corso – spiega Pettina – ci ha scosso tutti sia nelle abitudini quotidiane, sia nello spirito che nel morale molti nel fisico. Siamo stati tutti accomunati dal senso di incertezza, impotenza e smarrimento che tutto ciò ha instillato nei nostri fragili cuori.

E’ tuttavia vero che avere la certezza su che cosa si fonda la nostra esistenza ci fortifica e ci rende saldi anche in mezzo alla tempesta.

Ormai non siamo più abituati a questo modo di morire diffuso come invece ha vissuto l’umanità fino al tempo dei primi anni del giovinezza dei nostri nonni e ciò ha scosso le nostre fragili fondamenta poggiate su un terreno sabbioso.

Con la pandemia in una Rsa purtroppo si bloccano gli accessi degli esterni per tentare di arginare il più possibile il contagio anche se ciò diventa più difficile quando nel territorio esterno circostante i contagi aumentano in maniera esponenziale.

Per tale motivo abbiamo dovuto non fare accedere in residenza nemmeno i sacerdoti e tuttavia sarebbe stato veramente duro non fare avere ai nostri nonni il conforto e la fortificazione della sacra Eucarestia e della Promessa di salvezza che il Corpo di Cristo porta in se.

A tal proposito Sua Eccellenza il vescovo Antonio con decreto del 7 ottobre 2020 ha istituito me, direttore della Rsa Domus Pasotelli Romani, e una mia collaboratrice ‘Ministri straordinari della comunione’ e incaricati alla cura pastorale degli ospiti della residenza. Da quel momento, oltre alla consueta vicinanza morale ai nostri amati nonni abbiamo dato anche il sostentamento spirituale ed Eucaristico.

Un senso di inadeguatezza nel tenere in mano il corpo di Cristo è stata la prima rivelazione. Io povero peccatore tenere in mano il Corpo di Cristo è stata la prima rivelazione. Io povero peccatore tenere in mano il più grande dei tesori e la cosa che viene naturale è quella di stringere la pisside al petto cosi come si stringe un figlio.

La seconda cosa è l’attesa con cui gli anziani ospiti della casa ti aspettano. Non aspettano più il passaggio quotidiano del Direttore in quanto tale ma anche come portatore del Corpo del Signore.

Tutti gli ospiti, a prescindere dalla loro vita passata ti aspettano e ti chiedono quando porterai loro la Comunione. Nei loro occhi vedi la Speranza e un senso di abbandono nelle braccia del Signore che ti ristora l’animo ed alimenta la certezza che Cristo è venuto per ognuno di noi e che solo in Lui troviamo la pace

Puoi sperimentare con mano la grandezza di Cristo nel mezzo della sofferenza tua e degli altri attraverso l’esempio di vite piene piene di senso e traboccanti di serenità pur nella fatica”.

Una testimonianza di fede e di elevata spiritualità più che sufficiente a spegnere ogni tentativo di malignità e di insinuazioni sulle procedure adottate all’interno della Casa di Riposo di Bozzolo.

Rosario Pisani

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10 commenti

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Non entro nel merito dell’articolo, chiedendo lumi a chi conosce queste cose. Mi piace però fare sapere che mio cugino, medico all’ospedale civile di Corridonia, se non ateo, non credente, oggi defunto, quando nascevano neonati che stavano morendo, in mancanza delle suore cappellone che lavoravano nell’ospedale, era egli stesso a battezzare i neonati con l’acqua e con la formula del “Io, Sandro, ti battezzo, eccetera”. Quando gli chiedevo perché lo facesse, rispondeva che esaudiva il desiderio delle famiglie non presenti e pure quello dei neonati. Quel battesimo era valido?

  • Elena ha detto:

    Non capisco tutto questo agitarsi per un Vescovo moderno che autorizza il direttore di un ospizio a distribuire ai vecchietti, suppongo durante la Messa in tv, l’Ostia consacrata che ha tanto l’aspetto di un dolcetto – scherzetto. In quanto alla Confessione di nuovo suppongo che, data l’età, i vecchietti non abbiano grossi peccati, in particolare capitali, da denunciare e quindi il nostro illuminato Vescovo dal suo studio ha certamente affidato al primo venticello di passsggio un’assoluzione generale. Inoltre la consegna del pacchetto contenente le Particole sarà stata affidata a uno dei corrieri che vanno per la maggiore.
    Quindi non vedo alcun scandalo : il Vescovo ha “salvato” i vecchietti, dato lustro al direttore, protetta la salute fisica dei suoi preti le cui attività, causa Covid e relative disposizioni della CEI, è ridotta al puro intrattenimento di far girare i pollici fatta eccezione per i pochi minuti dedicati alla lettura del Nuovo Messale e alla distribuzione della Comunione sulle mani. Ma anche quest’ultima, secondo una mia pessimistica previsione, finirà perché, essendo anch’essa pericolosa per i nostri preti forzatamente nullafacenti, sarà sostituita da un distributore automatico in acciaio inox 18/10 con o senza monetine.
    E tutti vivranno felici e contenti.

  • ANTONIO ha detto:

    IL DOTTORE VUOLE FARCI CREDERE DI ESSE RE RESPONSABILE E CARITATEVOLE. INFATTI PROIBISCE AL SACERDOTE DI ENTRARE NELLA CASA DI RIPOSO E NE FA’ LE VECI. A ME SEMBRA UN ASSASSINO SPIRITUALE DI QUESTE POVERE ANIME ABBANDONATE; E IL VESCOVO NON È DA MENO. MA, IN DEFINITIVA QUESTA È LA NUOVA “PASTORALE”. NE RISPONDERANNO AL SIGNORE.

    • Enrico Nippo ha detto:

      Apprezzabilissima la prudenza del serpente mostrata da Antonio.

      Non è più tempo del candore delle colombe.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Quando un sacerdote consacra il vino, dice:
    –prese il calice del vino e rese grazie,
    lo diede ai suoi discepoli, e disse:
    Prendete, e bevetene tutti:
    questo è il calice del mio Sangue
    per la nuova ed eterna alleanza,
    versato per voi e per tutti
    in remissione dei peccati.–

    Che significa “nuova ed eterna”, che significa “alleanza”? Perché mai nessuno ne parla? Certo è più facile parlare di migranti, di accoglienza e di fratellanza che parlare dell’eterna alleanza tra Dio e l’uomo. Se quella nel sangue di Cristo è una nuova alleanza che cosa c’è di nuovo rispetto alla precedente ? Quante alleanze ha fatto Dio con l’uomo? Dobbiamo essere noi laici a spiegarlo ai preti, vescovi, arcivescovi, cardinali e magari anche al papa? O non dovrebbe essere il contrario?
    In sintesi. La prima alleanza fu quella con Noè, poi venne quella con Abramo poi quella sinaitica, tra Dio e il popolo di Israele; l’ultima è quella cristiana tra Dio e tutti i popoli . Ma mentre Dio è sempre rimasto fedele a se stesso e all’uomo, l’uomo continua ad essergli infedele. E adesso Dio che cosa farà? Non manderà un altro diluvio, non sterminerà ogni essere vivente ma sta mettendo a dura prova la nostra fedeltà.
    Poi…. chi vivrà vedrà.

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Carissimo Emerito la tua Catechesi in sintesi, a cui fa seguito e completamento il commento di Bruno, centrano al cuore il “problema”, se mi posso esprimere in modo così rozzo. Definire “problema” infatti degli sfregi così profondi e reiterati all’ intera dottrina della Chiesa, in ogni suo aspetto, praticamente ogni giorno è cosa che lascia inorriditi. E come vengono strumentalizzate persone che il buonismo ha reso confuse e perciò deboli… tanto deboli da non rendersi conto né di cosa dicono e nemmeno di cosa fanno. Fa tempo penso che il buonismo è arma profondamente diabolica, è la sovversione della Verità di fede mentre ci si illude di esprimere la fede. Non più Il Signore nostro Dio è l’unico Signore, è il tuo prossimo che devi mettere al posto di Dio. E Dio diventa oggetto non di salvezza ma consolatorio…

      • Semianalfabeta ha detto:

        Dobbiamo essere noi laici a ricordare ai preti e ai loro superiori le alleanze di Dio con gli uomini che tu, Amedeo, sintetizzi così bene. Tocca a noi. Leggendo gli interventi di una precedente discussione mi è venuta alla mente anche un’altra verità di fede, se così si può dire, che riguarda la comunione dei santi. Se si è fatta questa esperienza è abbastanza semplice credere nella vita oltre la morte, anche senza avere avuto quelle esperienze che la new age (se così vogliamo chiamare i libercoli ampiamente diffusi che hanno la pretesa di sostituire l’insegnamento cristiano) considera esperienze di pre morte.

  • Bruno ha detto:

    E il sacramento della penitenza, indispensabile per ricevere il Corpo di Cristo? Chi lo amministra? O il signor direttore è stato autorizzato pure ad esercitare da confessore? O forse i nonni, come li chiama lui, sono tutti senza macchia e possono accedere all’Eucaristia senza mai confessarsi? Non credo che i ricoverati siano tutti affetti da demenza con la coscienza azzerata. Terribile.

  • Graziano ha detto:

    Non posso che essere d’accordo col precedente commento. Ormai, in virtù della emergenza, diventa tutto lecito (salvo non portare la mascherina, rispettare divieti e coprifuoco) tutto può essere permesso. Anche senza averne capacità giuridiche.
    Mi è sempre stato detto che Don Bosco mandava i suoi ragazzi a portare la Santa Eucarestia e ciò in tempo di peste, che era tutta un’altra cosa. Oggi si chiudono chiese, e si sprangano accessi, si sospendono Celebrazioni e, i sacerdoti si rintanano come topi. La benedizione delle famiglie non viene fatta neppure quest’anno. Tanto la può fare il capofamiglia.
    Quindi si desume che il papa si può fare anche in odore di massoneria e comunismo (con annessa idolatria e esagerato ecumenismo), la comunione può distribuirla il primo che passa, le benedizioni può darle chi vuole, ci manca solo che si possa sostituire il sacerdote, nel celebrare la S. Messa, con qualcuno che sia disponibile.
    Penso che tutto sia da rivedere alla luce di una Sana Tradizionale Dottrina Cattolica.
    Cristo regni.

  • Mah... ha detto:

    Mah, una volta era la figura del prete a portare conforto e speranza, anche perché gli si poteva chiedere il sacramento della Confessione, con tutto il sollievo che se ne poteva trarre. Oggi che la confessione è passata di moda, a un addetto qualsiasi è dato distribuire il Corpo di Cristo come le caramelline ai bambini dell’asilo, ché poco più sono considerati i tanto amati nonni nei tristi ricoveri dei loro ultimi giorni; ricoveri per giunta pagati fior fior di quattrini. La colpa, comunque, non è del tizio o del caio di turno, ma della miseria dei cosiddetti pastori che, perduti fede, ragione e santo coraggio, si piegano ad ogni soffio di vento che spira da quel mondo da cui bramano spasmodicamente di farsi amare ed approvare. Della salvezza delle anime gliene importa un piffero, anche perché all’esistenza dell’anima e del.suo Creatore, chissà se ci credono più.