Che Bisogno Abbiamo della Stasi? Abbiamo Già Google, e non Solo…

15 Febbraio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, grazie infinite a Vincenzo Fedele che ha tradotto per noi questo articolo interessantissimo apparso su Mercator.net, e che fotografa la nostra realtà: anche se l’articolista si occupa degli Stati Uniti, i fenomeni qui descritti avvengono anche in Italia. E ben lo sanno i giornalisti controcorrente, come per esempio Francesca Totolo, ed altri, che cercano di svelare le menzogne mascherate da altro. Buona lettura. 

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Cosa ce ne facciamo della Stasi? Abbiamo già Google

La cancellazione di Gina Carano prefigura sviluppi più sinistri

“La forza” non è più con Gina Carano, una delle star di The Mandalorian, il popolarissimo spin-off dei film di Star Wars. È stata cancellata. Twitter ha vomitato #FireGinaCarano e la Lucasfilm ha si è servilmente sottomessa.

La Carano, un’esperta di arti marziali di 38 anni che è passata alla recitazione, è diventata così popolare dopo aver interpretato Cara Dune, una marescialla mercenaria indurita dalle dure battaglie, che a un certo punto è stata presa in considerazione come protagonista. Ma la scelta dello scorso anno ha causato la sua caduta. Era presumibilmente transfobica, sosteneva gli anti-vax, diffondeva “disinformazione” su Covid-19 e supportava Trump. La Lucasfilm probabilmente bramava di trovare una scusa per eliminare questa macchia scabrosa di scorrettezza politica.

Carano gli ha fatto questo piacere. In un recente post su Instagram ha scritto:

“Gli ebrei sono stati picchiati per le strade, non dai soldati nazisti ma dai loro vicini… anche dai bambini. Poiché la storia è stata alterata, la maggior parte delle persone oggi non si rende conto che, per arrivare al punto in cui i soldati nazisti potevano radunare migliaia di ebrei con facilità estrema, il governo ha fatto prima in modo che i propri vicini li odiassero semplicemente per il fatto di essere ebrei. Come è diverso dall’odiare qualcuno per le sue opinioni politiche “.

Ci sono due modi per interpretare queste frasi. Lucasfilm ha scelto quella negativa: “i post della Corano che denigrano le persone sulla base delle loro identità culturali e religiose sui social media sono abominevoli e inaccettabili”. Apparentemente Lucasfilm crede che Carano stesse equiparando le repressioni dei repubblicani sotto Biden con i patimenti degli ebrei sotto Hitler. Questo è ridicolo e strampalato.

L’interpretazione positiva è che le persone comuni possono diventare fanatiche e piena di odio se i loro pregiudizi vengono fomentati dai media controllati dal governo.

Ed è quello che è successo negli anni ’30, chiaramente descritto nelle parole dell’ Holocaust Memorial Museum degli Stati Uniti: “I singoli cittadini hanno scelto di essere coinvolti quando, per senso del dovere, pregiudizio, o per opportunità affaristiche o altro vantaggio personale, hanno volontariamente denunciato i loro colleghi e vicini alla polizia in relazione alle loro presunte malefatte come ebrei, anti-hitleriani o gay “.

Non sta accadendo qualcosa di simile negli Stati Uniti oggi? Accusatori anonimi denunciano atteggiamenti scorretti nei confronti delle “autorità”. Gina Carano ha ragione, anche se è stata stupida a paragonare la situazione attuale con quella della Germania nazista. Più appropriato è il paragone con la Germania dell’Est sotto i comunisti.

Dal 1950 al 1990 il Ministero per la Sicurezza dello Stato, meglio noto come Stasi, ha applicato il “political correctness” attraverso lo spionaggio poliziesco e una vasta rete di informatori. Il film vincitore dell’Oscar Le vite degli altri ritrae il mondo disumanizzante in cui dovevano vivere i tedeschi dell’est. Ma il film non è riuscito a trasmettere interamente l’idea dell’enormità della sorveglianza totalitaria. La Stasi raccoglieva persino gli odori corporei che non concordavano con la vita delle persone che aveva sotto osservazione.

Per trattare con i piantagrane, la Stasi aveva una politica chiamata, in tedesco, Zersetzung. È una parola difficile da tradurre. Il significato letterale sarebbe “decomposizione“. Ma nel contesto dello stato poliziesco della Germania dell’Est, significava distruggere i dissidenti. “L’obiettivo“, secondo lo storico tedesco Hubertus Knabe, “era distruggere segretamente la fiducia delle persone in se stesse, ad esempio danneggiando la loro reputazione, organizzando insuccessi e fallimenti nel loro lavoro e distruggendo le loro relazioni personali“. Suona familiare?

Una caratteristica sorprendente del controllo della Stasi era il modo in cui i cittadini comuni erano cooperativi. Nel 1989, su una popolazione di circa 16 milioni di abitanti, la Stasi impiegava circa 200.000 informatori. Si ritiene che tra il 1950 e il 1989 circa 620.000 persone siano state, in un modo o nell’altro, loro informatori. Sembra che tra i giovani dai 25 ai 40 anni la percentuale fosse molto più alta, sfruttando l’idealismo della gioventù.

Non ci vuole molta immaginazione per comprendere che nell’era della vergogna internettiana, della segregazione, della cancellazione e del monitoraggio di Google stiamo attuando di nuovo lo stato di controllo poliziesco della Germania dell’Est.

Consideriamo cosa è successo dopo la rivolta di Capitol Hill. I video che sono stati proiettati nel processo di impeachment contro il presidente Trump al Senato sono orribili. L’azione frenetica e violenta della folla è terrificante. Non c’è dubbio che centinaia di persone meritano di doverne rispondere a livello penale.

Tutti volevano sapere chi fossero questi barbari.

Un esercito di “investigatori online” si è messo al lavoro per identificare e profilare i rivoltosi. L’FBI ha chiesto informazioni digitali sui tragici eventi della giornata. “Questa raccolta di fonti anonime dalla massa generalizzata non è la stessa cosa di un’indagine formale. Non è certamente un sostituto per le indagini svolte dal sistema giudiziario “, afferma John Scott-Railton, del Citizen Lab dell’Università di Toronto . Ma “è un ottimo meccanismo per far emergere indizi“.

Un prodotto di questo lavoro di investigazione su Internet è stata una caratteristica impressionante del New York Times che ha aggregato i dati su 175 dei rivoltosi accusati, insieme alla loro foto e ad un breve loro profilo. È stato sbalorditivo constatare quanto sia semplice, per dei detective in pigiama, agguantare criminali. Alcune di queste persone sono state licenziate senza accuse specifiche ed in modo sommario dai loro datori di lavoro dopo che queste informazioni sono state rese pubbliche.

Il lavoro svolto da altre organizzazioni mostra il potere dei segugi online. Bellingcat, “un collettivo internazionale di ricercatori indipendenti, investigatori e giornalisti locali che utilizzano open source e indagini sui social media per investigare su diversi argomenti” ha creato un profilo straordinariamente approfondito di Ashli Babbitt, la donna di 35 anni che è stata colpita e uccisa dalla polizia al Campidoglio, sulla base dei suoi post sui social media.

Nell’era di Google, la criminalizzazione tramite la profilazione da parte dei cittadini comuni sembra che sia quasi un dovere patriottico. Ma anche attori con meno scrupoli possono farlo altrettanto bene.

Si consideri il sito web di Rose City Antifa, che ha contribuito al lavoro investigativo. La sua missione è raccogliere informazioni sui “fascisti” – immagini, indirizzi, automobili e targhe, caratteristiche fisiche come altezza, corporatura, colore dei capelli / occhi / pelle, lunghezza dei capelli, tatuaggi e piercing – in modo da poterli individuare ed additare.

Doxxing” è la pratica di pubblicare informazioni private su una persona per screditarla e farla vergognare. “È solo quando l’odio che loro covano in privato viene reso pubblico che costoro subiscono ripercussioni“, questo è il parere del sito web. “A quanto pare, molte persone non vogliono lavorare o vivere vicino a un nazista. Vai a sapere!

Non è difficile immaginare quanto possa risultare distruttivo il lavoro degli investigatori online per le persone che senza colpe vengono additate come naziste.

Quest’aspetto lo ha scoperto a sue spese il vigile del fuoco in pensione di Chicago David Quintavalle , dopo le rivolte. Uno dell’esercito di indagatori online ha abbinato la sua faccia a quella del sospetto che ha lanciato un estintore contro un poliziotto del Campidoglio, che in seguito è morto. Quintavalle è stato bombardato da centinaia di tweet che lo definivano assassino di poliziotti e da messaggi telefonici come questo: “Ehi Dave, sei un assassino e un traditore. E non posso credere che tu abbia ucciso un poliziotto e che tuo figlio sia un poliziotto. Wow. Buona fortuna in carcere.” Ha avuto bisogno della protezione della polizia. Ma Quintavalle era sempre stato a casa.

Ma solo dei bastardi ignoranti farebbero cose del genere, giusto?

Sbagliato. I giornalisti del New York Times vengono pagati per fare qualcosa di simile, come ha sottolineato il giornalista indipendente Glenn Greenwald che in un recente articolo   ha scritto :”I giornalisti tecnologici del New York Times (Mike Isaac, Kevin Roose, Sheera Frenkel) – dedicano la maggior parte del loro” giornalismo” alla ricerca di siti online in cui credono che le discussioni violino le regole di condotta, segnalandole e pretendendo che venga intrapresa un’azione punitiva (sito da bannare, richiesta di censura, regolamentazione dei contenuti, messa in quarantena)“.

Senza dubbio questi giornalisti sono più scrupolosi nel controllare le loro fonti di quelli ignoranti e meschini. Ma sono più subdoli e pericolosi. Cercano comunicazioni private e le denunciano alla folla delirante di Twitter. Queste azioni sono “infantili e dispotiche“, dice Greenwald.

Greenwald non è corroso dal fanatismo zelante dei MAGA. Ha lavorato per The Guardian; è un sostenitore della libertà di parola, un sostenitore dei diritti degli animali, un sostenitore di Julian Assange e un attivista dei diritti umani. È apertamente gay ed è sposato con un membro del Congresso brasiliano. Ma nella sua rubrica scrive:

“La regola generale dei circoli dei media liberali e della politica liberale è che sei libero di accusare chiunque tu pensi che si discosti dall’ortodossia liberale o imputargli qualsiasi tipo di fanatismo ti passi per la mente – o anche, semplicemente, denigralo come razzista, misogino, omofobo, transfobo, ecc. senza il minimo bisogno di prove – e sarà considerato completamente accettabile “.

Il che ci riporta alla Stasi.

Grazie a Internet, gli Stati Uniti si stanno avvicinando pericolosamente al sistema di spionaggio sociale della Germania dell’Est. Può essere open source, decentralizzato e anarchico, ma l’alta tecnologia Zersetzung schiaccia persone come Gina Carano con la stessa efficacia di censura e ricatto della Stasi. Greenwald chiama gli investigatori on line “tattletales”, “controllori di sala volontari” e “polizia dei discorsi”. O forse la verità è ancora più sinistra. Nel gergo neolingua della Stasi, sono “inoffizieller Mitarbeiter” , colleghi non ufficiali, informatori.

Una vera democrazia rispetta la privacy, la riservatezza e l’intimità. Ma i social media stanno svuotando questi valori. La cancellazione di Gina Carano dovrebbe ricordarci che la tirannia rappresentata in “Le vite degli altri” ha avuto luogo nella Repubblica “Democratica” Tedesca.

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10 commenti

  • Virro ha detto:

    Siamo alle solite, GUAI a chi dice la verità!
    lo hanno fatto con i profeti dell’Antico Testamento,
    lo hanno fatto con Gesù.
    I soliti trafficanti di menzogne sono sempre loro.

    Ma questi sono “ashkenaziti”, degni discendenti di quelle comunità, cosiddette, “ebraiche”, che nel Medioevo fecero razzie e omicidi come dove e quante ne vollero, naturalmente il tutto per il loro potere.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Persone di questo tipo ci sono sempre state. Desiderose con chiacchiere maligne, o completamente inventate, di danneggiare il loro prossimo. Ne parla San Giacomo nella sua lettera, mentre San Giovanni ci informa che la Samaritana andava al pozzo in ora diversa dalle altre donne… ma le persone malefiche e pettegole erano conosciute, ed evitate da chi non condivideva quello “stile di vita” . Oggi la possibilità di nuocere è cresciuta a livello inimmaginabili solo 20 anni fa. Come è cresciuta la mancanza di autocontrollo, sia come frutto di pessima educazione, sia come frutto della totale impunità che social e media permettono. Evidentemente questo fatto dà un senso di potere che da alla testa a molti. Sono convinta che questa disgregazione di singole personalità, e del tessuto sociale, abbia le più robuste radici nell’aver accettato, come società e come Chiesa, che il peccato, sia originale che attuale, non esiste. Che il cristianesimo, che è l’unica vera religione rivelata, e che è l’unica che ne parla, va cancellata dalla faccia della terra. Che se c’è un Dio questo è un dio solo misericordia, pronto a perdonare ogni e qualsiasi offesa, a Lui ed al resto del mondo. Che non c’è una Croce di cui farsi carico perché non c’è nessuna Resurrezione in cui credere. E se dio è solo misericordia, immemore della giustizia, estraneo alla carità, così simile a quel tizio che Gesù ha incontrato nel deserto, e gli ha fatto tante belle proposte, perché non rivolgersi a lui ?

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Grazie a Internet perfetti analfabeti si improvvisano investigatori e
    anonimi investigatori autovalutatori crescono e fanno la loro fortuna col favore di complici interessati ai servigi offerti in un rapporto di do ut des.

  • renato bianchi ha detto:

    rose city antifa (il minuscolo è voluto) attua la stessa tecnica che utilizzava lotta continua (il minuscolo è voluto) negli anni 70

  • Zuzzurellone ha detto:

    Il dottor Tosatti sa che, da quando partecipo al suo blog, ho sempre cercato di essere prudente. Ma non è bastato. Nuovo attacco hacker. Anzi, prima hanno messo una specie di firma, poi hanno tolto la connessione a Google. Sto pensando di rivolgermi alla polizia postale. Ma sono vecchio e stanco, molto stanco. Spiegare il perché io sia perseguitato da questi hacker, sostanzialmente non è semplice. Potrei passare da mitomane, accusa che mi è stata rivolta anni fa , esattamente come anni fa, mi è stato imposto di tacere su alcuni fatti storici di cui ero venuto a conoscenza. Devi star buono, mi hanno detto, se no è facile farti passare per pazzo. Poiché uno zio, che era il protagonista di questi fatti, era stato chiuso , in manicomio per tutta la durata della sua vita, ho cercato di tacere. Ma sono passati degli anni e alcuni di coloro da cui avevo ricevuto minacce erano , nel frattempo defunti. Speravo che ci fossero dei miglioramenti ma evidentemente non è così.

    • Zuzzurellone ha detto:

      Riguardo al tema in discussione, vi pongo una domanda semplice semplice. Qual è il modello su cui è stata costruita la Stasi ?

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      Se i fatti di cui lei è a conoscenza riguardano, ad esempio, certi misfatti del PCI nell’immediato dopoguerra, non dubito che i defunti abbiano degli eredi che proseguono sulla stessa scia..

  • Nicola Buono ha detto:

    La UE ed anche i nostri governi di Sinistra hanno più volte cercato ( se vi ricordate bene ) di creare un grande fratello sul web che controllasse tutti i commenti non allineati e sgraditi al regime con la evidente scusa dei discorsi di odio, rassismo e fassismo ma ma non ci sono riusciti. Ed adesso salta fuori il vecchio ma sicuro e forse più pratico sistema della delazione….Cambiano i tempi ma non i metodi.

  • Nicola Buono ha detto:

    Fuori Tema. Affidiamo le nostre vite, la nostre famiglie e figli a Maria Ausiliatrice con questo atto di consacrazione

    http://www.iotibenedico.info/2017/06/27/preghiera-affidamento-consacrazione-della-famiglia-maria-ausiliatrice-2/

  • Enrico Nippo ha detto:

    Gina Carrano esperta di arti marziali: interessante.

    Però, che “una vera democrazia rispetta la privacy, la riservatezza e l’intimità” non si può sentire.