Veronica Cireneo Propone l’Orologio Vivente Perpetuo. Le Ore della Passione.

9 Febbraio 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, un’amica di lunga data del nostro lavoro, Veronica Cireneo, ci ha inviato questa proposta spirituale che ci sembra interessante condividere con voi. Buona lettura.

§§§

OMAGGIO ALLA PICCARRETA E INTRODUZIONE PROPEDEUTICA ALLE 24 ORE DELLA PASSIONE DI N.S.G.C.

Premessa.

Le “24 ORE DELLA PASSIONE DI N.S.G.C”, anche detto “il libro degli ultimi tempi” dettato da Gesù alla Serva di Dio Luisa Piccarreta (Luisa la santa, per i suoi concittadini di Corato), negli ultimi anni si sta sempre più diffondendo, anche grazie all’azione di diversi sacerdoti che si prodigano per la divulgazione di questa sacrosanta opera.

Tra loro ricordiamo:don Pietro Cutuli, don Leonardo Maria Pompei, don Pablo Martin Sanguiao, lo stesso don Minutella, in Italia e molti altri, a noi meno noti, nel mondo.

Non stupisce l’amore dei consacrati nei confronti della persona e delle opere, non ha scritto solo l’orologio, di Luisa Piccarreta, se si pensa che quando gli abitanti di Corato andavano a San Giovanni Rotondo, (distano pochi km. l’una città dall’altra) padre Pio esordiva così :” COSA VENITE A FARE DA ME, SE A CORATO AVETE LUISA?”

Lo stesso papa San Pio X, quando ricevette il manoscritto da Sant’Annibale Maria di Francia, confessore e guida spirituale della Piccarreta, e dopo averlo letto, esclamò :”DATE SUBITO ALLE STAMPE L’OROLOGIO DELLA PASSIONE E LEGGETELO IN GINOCCHIO , PERCHÉ È CRISTO STESSO CHE PARLA !”.

Le 24 ORE DELLA PASSIONE è anche detto “il libro degli ultimi tempi” dal momento che Gesù promette : la salvezza di un’anima per ogni parola, di quel libro, letta per immedesimazione e lo stornamento dei flagelli sulla città in cui si trovi un’anima che mediti quella Passione.

Non sono, questi nostri, i tempi in cui, di gran lunga, necessita l’umanità di tali ausili celesti? Ahinoi, se lo sono!

Basta leggere qualche pagina dell’Apocalisse e vederla così sorprendentemente corrispondere a tanti articoli di cronaca, per capire quanto fitte siano le tenebre del mondo in cui viviamo.

Tempi convulsi e desolati, in particolare dal marzo 2020 quando la partecipazione alle messe fu ufficialmente vietata ai fedeli, per quel sinistro anticristico e transumano progetto condiviso da Regno e Sacerdozio, che ha fatto della spada di Damocle una realtà tangibile sulla nostra testa.

Che sconcerto si è prodotto in molti in quel momento!

Sconcerto in diversi casi, ancora insuperato, quello dei pastori compreso che si sono visti improvvisamente costretti a cimentarsi in improvvisati streaming, mentre venivano privati del gregge.

Una cosa dello stesso sapore, accadrebbe a un medico a cui venisse vietato di curare gli ammalati, obbligato a tradire allo stesso tempo il Giuramento di Ippocrate e la sua stessa missione: moderne circoncisioni!

Tanti e vari furono allora i tentativi di aggrapparsi a qualche raro pilastro della fede e dell’apparato religioso, rimasto intatto.

E fu proprio in questa circostanza, dove fortissima si fece la necessità della preghiera comunitaria, che per ispirazione, mi adoperai alla formazione di un OROLOGIO VIVENTE a cui detti il nome di “CORPO MISTICO”,  che proposi ad anime generose, con questa premessa:

“La desolazione contemporanea in cui siamo straordinariamente immersi, vogliamo unire alla PASSIONE del Nostro Redentore GESÙ Cristo, oltraggiato e vilipeso, perché il Suo CORPO MISTICO affaticato e stanco, ai piedi della Sua Croce, si ristori e si SANTIFICHI AGNUS DEI: MISERERE NOBIS 💔”

Non fu un caso se fin da subito aderirono in tanti e da allora, quasi ad un anno di esistenza dalla sua nascita, una sessantina di membri si sono avvicendati nel gruppo. Molte grazie ricevute sono state testimoniate dai membri che si sono succeduti e soprattutto unamine è stata la presa d’atto dello sviluppo della fede personale, cosa che non può non accadere, ruminando quotidianamente la Passione.

Ci salvammo così, grazie a Dio, dal rischio di perdere la fede, minaccia sempre prossima, in tempo di apostasia…!

Eccoci dunque ( per aver conosciuto l’opera, sperimentata personalmente l’efficacia, per gratitudine a Dio per il dono dei mistici e a scopo divulgativo e non esistendone una altrettanto semplificata) ad esporre un’introduzione propedeutica allo scopo di rispondere alle domande frequenti che si fa chiunque venga invitato, o si accinga, a meditare le Ore della Passione.

 

1) PERCHÉ FARE LE ORE DELLA PASSIONE?

Gesù promette la salvezza di un’anima per ogni parola letta per immedesimazione del libro della Passione da Lui stesso dettato alla Serva di Dio Luisa Piccarreta, che contiene, a differenza delle altre Passioni, non solo i fatti così come sono avvenuti, ma i pensieri di Gesù, le preghiere che rivolgeva al Padre, i sentimenti, le emozioni, i dolori interiori delle Sue Ultime 24 ore di vita, che vanno dalle 17 del Giovedì Santo alle 16 del Venerdì Santo, oltre allo stornamento dei flagelli sulla città in cui si trovi un’anima che mediti quotidianamente le Ore della Passione.

 

2) COME SOPPORTARE IL DOLORE CHE QUESTA PASSIONE PROVOCA E RISVEGLIA?

Leggendo o ascoltando gli indicibili dolori sofferti da Gesù nelle 24 ore della Sua Passione, non si può non sentirsi afflitti, addolorati, amareggiati, ma tenendo presente la quiete, la pazienza e la calma con cui Egli ha attraversato e sopportato questa Prova, alla lunga si impara ad unire il proprio dolore personale e quotidiano al Suo, sentendosi risollevati, così come si impara a rimanere calmi e sereni durante le nostre prove quotidiane, proprio sull’ esempio del Maestro.

 

3) PERCHÉ MEDITARE LE ORE DELLA PASSIONE SE GESÙ È RISORTO?

Perché non ci sarebbe stata Resurrezione se non ci fosse stata la Passione.

La nostra salvezza infatti deriva dal Sangue Preziosissimo di Cristo, quale lavacro delle anime, che si attiva nel Confessionale, a cui giova frequentemente accostarsi, soprattutto quando si sceglie di esercitare una simile pia pratica.

 

4) COME CONCILIARE IL PROPRIO DOLORE CON QUELLO DELLA PASSIONE DI GESÙ?

Meditare la Passione di Gesù è un’occasione quotidiana di indirizzare il nostro dolore nel Suo, come fosse un cassetto in cui depositarlo, (chi non ha dolori e sofferenze?!) sentendolo prima dimezzato, poi evaporato.

Se non si dimentica che Egli ha sofferto per salvare le anime, possiamo credere che anche il nostro dolore unito al Suo ed offerto a Lui, possa, come può, giovare alla salvezza delle anime.

Nella Sua Onniscienza Dio sa chi si salverà, ma la salvezza degli uomini del nostro tempo è subordinata alla nostra preghiera e al dolore offerto a Dio, come sacrificio ben accetto.

Disse, infatti, Maria SS a Fatima:

“MOLTE ANIME SI PERDONO PERCHÉ NON C’È NESSUNO CHE PREGHI E OFFRA SACRIFICI PER LORO!”

 

5) CHE SENSO HA MEDITARE LA PASSIONE DI CRISTO SE È AVVENUTA OLTRE 2020 ANNI FA?

Essendo Dio Eternità: passato, presente e futuro sono in Lui  perfettamente corrispondenti, quindi la Sua Nascita, la Passione e la Sua Resurrezione sono sempre attuali.

Inoltre, quotidianamente Gesù è oltraggiato, vilipeso, burlato, ferito e ucciso dalla miriade di peccati che gli esseri umani, noi compresi seppur involontariamente, commettono ovunque e ognora sulla faccia della terra.

Per questo motivo Gesù si sente molto consolato da chi mediti la Sua Passione, per il fatto che Egli si sente osservato e compassionato come se l’anima che medita si fosse trovata presente nel momento in cui i fatti materiali del Santo Sacrificio si svolgevano.

È cosa buona, infatti, immaginare di trovarsi lì, come sotto la Croce durante la Santa Messa e domandarsi cosa avremmo fatto noi per consolarlo dei suoi patimenti, mentre turbe di uomini Lo cercavano per scatenare su di Lui ogni brutalità.

È così contento Gesù che le anime ricordino cosa il Maestro ha sofferto per noi, che Grazie speciali saranno riservate a coloro che meditano la Sua Passione.

 

6) QUEST’OPERA È RIVOLTA AI SACERDOTI O AI NON CONSACRATI?

Quest’opera della Quale si viene a conoscenza non per caso, è una vera e propria chiamata dal Cielo, che giubila ad ogni Fiat!

È rivolta ad ogni anima che intenda approfondire i pensieri che albergavano in Gesù nelle ore più tragiche della Sua Gloriosa Vita terrena.

Quindi è rivolta ad entrambe le categorie, alle quali è richiesto, e a ciascuno che ne venga a conoscenza, di adoperarsi per la sua massima diffusione .

Gesù chiede espressamente a Luisa che ci sia almeno un’anima che mediti le Ore della Passione in ogni comunità sacerdotale e almeno un’anima in ogni città della terra.

Ancora meglio, che farlo da soli, sarebbe che gruppi di 24 persone, organizzate tra loro, si dessero l’incarico di meditare ogni giorno un’ora della Passione ciascuno, in modo che per ogni giornata in tutte le 24 ore, Gesù sarebbe incessantemente accompagnato nei Suoi dolori.

Per questo motivo sono nati in tutto il mondo questi gruppi di almeno 24 persone che si chiamano: OROLOGI VIVENTI (e molti sono perpetui, formati cioè da persone, anche dette “lancette” che una volta conclusa la lettura dell’intera opera, ricominciano daccapo, senza smettere mai per l’intera vita, cosa, anche questa desiderata e comunicata da Gesù a Luisa).

 

7) QUAL È IL MOMENTO E IL LUOGO MIGLIORE PER MEDITARE UN’ORA DELLA PASSIONE?

Sarebbe bene meditare la propria Ora nel momento in cui l’avvenimento che meditiamo è accaduto, ma spesso, per motivi di lavoro o di riposo, non potendo fermarsi a leggere o ad ascoltare il capitoletto che ci viene di volta, in volta assegnato, va bene anche meditarla in qualunque momento della giornata.

È ottimo qualunque luogo, aperto o chiuso, meglio se silenzioso e riservato, che ci permetta e stimoli la massima intimità e concentrazione.

 

8) È UTILE TENERE A MENTE LA PASSIONE DI CRISTO DURANTE IL GIORNO? E COME FARE?

Sì, è molto utile evitare che la meditazione inizi e si concluda col concludersi della lettura quotidiana.

Per far sì che ciò che abbiamo letto e meditato operi dentro di noi, è bene scegliere una frase che ci ha colpito durante la lettura di ogni giorno e ripensarla spesso alla luce dei fatti quotidiani.

 

Quella frase non mancherà di illuminare gli eventi della nostra vita, fornendo un taglio soprannaturale anche a ciò che ritenessimo apparentemente una sciocchezza.

È utile, per chi lodesideri,  tenere appeso ad una parete l’indice delle Ore e degli avvenimenti della Passione, per rammentare quello che succedeva a Gesù alle 16,alle 20 o alla mezzonotte.

Lo scorrere dell’orologio domestico, acquisterebbe davvero un valore più alto del consueto tic-tac.

 

 

9) COSA SI INTENDE PER FIAT, PAROLA SPESSO USATA DA LUISA?

Si intende vivere ogni gesto, pensiero, passo e respiro alla presenza di Gesù.

Fare ed essere tutto ciò che sarebbe o farebbe Gesù in ogni nostro momento.

Significa VIVERE NELLA DIVINA VOLONTÀ, offrendo a Gesù il nostro corpo per lasciarlo ancora libero di operare sulla faccia della terra, anche per risarcirLo del Corpo che Gli abbiamo sottratto, uccidendolo.

Fatevi diffusori di questa magnifica opera, come Gesù ha espressamente chiesto a Luisa con le testuali parole:”DIFFONDETE e QUESTA PASSIONE, QUANTO PIÙ POTETE”,  motivo per il quale stiamo scrivendo, e abbracciate di tutto cuore personalmente, questa pia pratica, ottimo nutrimento per la vita spirituale, per la maggior Gloria di Dio, per salvezza delle anime e propria e buona meditazione a tutti 🙏❤️ .

ADVENIAT REGNUN TUUM

FIAT VOLUNTAS TUA.

AGNUS DEI, MISERERE NOBIS

 

Veronica Cireneo

(fondatrice nel marzo 2020, in occasione della chiusura delle chiese, dell’Orologio Vivente Perpetuo:” CORPO MISTICO” tuttora in essere.

Chi fosse interessato ad unirsi a questo Orologio o ad ottenere istruzioni per formarne uno nuovo, mi troverà disponibile all’indirizzo mail:capamoscia@gmail.com. Rendiamo grazie, per grazie, a Dio)

PAX ET BONUM 🙏❤️😇

Febbraio a. D. 2021

§§§

 

 

 




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34 commenti

  • Silvana Vizzari ha detto:

    Gesù mi ha chiamata circa 9 mesi fa attraverso di te cara Veronica a far parte delle lancette delle Ore della Passione di Gesù e da quel giorno è diventato l appuntamento segreto con il mio Gesù! La cosa meravigliosa nel leggere e meditare queste Ore è che nonostante le medito da mesi ogni volta è come se fosse la prima, si scatena dentro di me un insieme di emozioni tra dolore per la consapevolezza di quanto male faccio al mio Signore e consolazione nel realizzare quanto Amore smisurato e indicibile ha per noi ed allo stesso modo la nostra Madre Maria Santissima. Per poter descrivere tutto quello che ho compreso grazie a questi scritti non mi basterebbe tutto il giorno e la stessa cosa se dovessi dire quale delle Ore per me è stata più forte perché lo sono tutte, ma una frase che mi viene in mente soprattutto durante la Santa Messa è quando descrive la Cena Eucaristica dove scrive “ Gli angeli scendono dal cielo e si domandano tra loro: “Che c’è? Che c’è? Sono vere follie, veri eccessi: un Dio che crea, non il cielo o la terra, ma sé stesso” questo è veramente un eccesso d Amore e se il mondo lo comprendesse svanirebbero dolori, sofferenze, tristezze, angosce perché sarebbero comunque tutte offerte con gioia al nostro Dio Uno e Trino, diventando così il nostro peso delle sofferenze più leggero.
    Quindi chiudo ringraziando il Signore per averci donato questi scritti preziosi che ci fanno vivere esattamente ogni istante della Sua Passione e morte e ringrazio te Veronica perché li divulghi con amore e devozione per portare le Anime a Gesù!
    Dio Ti benedica!
    Con affetto Silvana!

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Molto felice di queste parole.
      Commossa come te, dalle meraviglie di quella ora lì : la 4′.

      La porto al centro del cuore.

      Grazie Silvana.
      Dio ti benedica in tutte le tue necessità spirituali e materiali.

  • Yvonne ha detto:

    Mandate link vorrei leggere l opera

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Dice Gesù: « Figlia mia, è tanto gradito chi va ruminando sempre la mia passione, e ne sente dispiacere e mi compatisce, che mi sento come rinfrancato da tutto ciò che soffrii nel corso della mia passione, e l’anima, ruminandola sempre, viene ad apprestare un cibo continuo, e in questo cibo ci sono tanti diversi condimenti e sapori che formano diversi effetti.

    Sicché se nel corso della mia passione mi diedero funi e catene per legarmi, l’anima mi scioglie e mi dà la libertà; quelli mi disprezzarono, mi sputarono e disonoravano, essa mi apprezza, mi pulisce da quei sputi e mi onora; quelli mi spogliarono e mi flagellarono, essa mi risana e mi veste; quelli mi coronarono di spine trattandomi da re di burla, mi amareggiarono la bocca di fiele e mi crocifissero, l’anima ruminando tutte le mie pene, mi corona di gloria e mi onora per suo re, mi riempie la bocca di dolcezza dandomi il cibo più squisito qual é la memoria delle mie stesse opere, e schiodandomi dalla croce mi fa risorgere nel suo cuore, dandole Io per ricompensa, ogniqualvolta che fa ciò, una nuova vita di grazia, sicché essa è il mio cibo, ed Io mi faccio suo cibo continuo. Onde la cosa che più mi piace è il ruminare sempre la mia passione. »

    [Libro di Cielo, Vol. 7, 9 novembre 1906]

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Ciao Olivetanus.
      Esattamente.
      Con Luisa, Gesù ci dice che per l’avvento del Suo Regno dobbiamo passare dal”fare la Sua Volontà a” essere la Sua Volonta”.

      È questa la novità

  • Luisa ha detto:

    Un aiuto a conferma di quanto la sig.a Veronica ci propone:
    “Incoraggiata da Gesù, mi diedi a meditare la sua passione, che fece tanto bene all’anima mia, che posso ben asserire, senza timore di errare, che tutto il bene mi è venuto da questa fonte di grazia e d’amore”.
    Così racconta la Serva di Dio Luisa Piccarreta nel manoscritto che, per obbedienza al proprio confessore, cominciò a scrivere nel 1899. Era adolescente, quando si sentì attratta dal mistero della passione di Gesù e sperimentò vivissimo desiderio di immergersi nella carità che spinse il figlio di Dio a dare la vita per noi. In una novena di Natale, quando aveva 17 anni, accolse l’invito di Gesù a fargli compagnia, senza interruzione, nel corso delle 24 ore della sua dolorosissima Passione e Morte.
    L’anima contemplativa domandò al diletto Signore: “Dimmi, o mio Bene, che cosa darai in compenso alle anime che faranno le ore della Passione come tu me le hai insegnate?”
    Nostro Signore diede questa risposta: “Anima, queste ore non le riguarderò come cose vostre, ma come fatte da me; e a te, e a quelli che le mediteranno, darò i miei meriti, e ve li applicherò come se io stessi soffrendo la mia passione ora per ora in quel tempo stesso che essi la meditano. Gli effetti che allora produceva la mia Passione quand’io allora la sopportava, e che può produrre in ogni tempo, saranno rinnovati nelle anime che mediteranno queste Ore, e il tutto a seconda della disposizione maggiore o minore di ogni anima. Maggior premio di questo non può meritarsi in questa vita. Nel paradiso poi queste anime me le porto al mio divino cospetto, dinnanzi al mio stesso Volto, e le saetterò con saette di Amore e di eterni contenti per quante volte hanno meditato le ore della mia Passione, ed esse inebriate del mio Amore, mi corrisponderanno col saettare il mio Cuore di tutta la capacità di amore che avrà l’anima beatificata; il che formerà un dolce incanto a tutti i celesti comprensori”.
    Gesù un’altra volta, avrebbe detto all’anima solitaria:
    “Le ore della mia Passione furono piene di tutte le mie preghiere, di tutte le mie riparazioni e di tutto l’infinito mio Amore. Questo pio esercizio di ripararle meditando è uscito proprio dal mio Cuore. Ah! quante volte in grazia di queste meditazioni che si praticano segretamente in tutta la mia Chiesa da tante anime a me care, non ho io cambiato i flagelli in grazia su tutta la Terra! Esse sono d’un prezzo incalcolabile. Se il pio esercizio che tu hai praticato e scritto, sarà praticato da altri con a¬more, l’amor mio vi troverà il suo sfogo e conforto; e sappi, o figlia, che non è cosa indifferente che la creatura dia sollievo e sfogo all’Amore del Creatore”.
    Altra volta le disse: “Il mondo sta in continuo atto di rinno¬vare la mia Passione, e siccome la mia immensità involge tutte le creature dentro e fuori, così sono costretto dal loro contatto a ricevere chiodi, spine, flagelli, disprezzi, sputi e tutto il resto che soffersi nella mia Passione, ed anche di più.
    Ora, quando un’anima fa queste ore della mia Passione, avviene che dal contatto di quell’anima mi sento togliere i chiodi, frantumare le spine, raddolcire le piaghe, pulire gli sputi, lenirmi il dolore delle percosse, ungermi le piaghe; mi sento contraccambiare in bene il male che mi fanno gli altri; ed io, sentendo che il contatto spirituale di quell’anima che medita le Ore della mia Passione mi apporta tanto sollievo, mi appoggio sempre più su quell’anima.
    Oltre di ciò, chi fa queste Ore della mia Passione, fa suoi i miei pensieri, fa sue le mie riparazioni, fa sue le mie preghiere, suoi i miei affetti, sue le più intime fibre mie; e siccome io, quando volli redimere il mondo, mi presentai al mio Eterno Padre dicendogli: Ecce ego, mitte me. Ecco qua ci sono io, mandami, o Padre, sulla Terra, per patire e morire per gli uomini, così l’anima che a me unita s’interna nella meditazione delle ore della mia dolorosa Passione, e s’immedesima ai miei dolori, alle mie pene, al mio spirito penante, quasi elevandosi tra il Cielo, e la terra, quest’anima con me esclama innanzi al Padre mio: Ecce ego, mitte me; eccomi qua, o Signore, voglio anch’io con Gesù riparare per tutti, rispondere per tutti, patire e morire per tutti”. L’anima solitaria si effondeva in compas¬sione ed in amore verso Gesù penante, dalle ore 5 del Giovedì alle ore 5 del Venerdì Santo, in cui si conchiude con la Sepoltura del Corpo adorabile di Gesù Signor Nostro e avendo scritto quest’Orologio della Passione, domandava con quella speciale fiducia che lo Sposo celeste le ha donato, se e quanto gli fosse gradita questa operetta.
    Gesù le rispose: “Per compenso che hai scritto le Ore della Passione, ad ogni parola che hai scritto ti darò un bacio della mia bocca alla tua anima e ad ogni parola, ti accorderò un’anima”.
    L’anima contemplativa soggiunse: Signore, questo è quello che Tu a me darai ma questo stesso lo darai anche a chiunque medita queste ore?
    “Sì, rispose Nostro Signore, e ad ognuno darò pure un’anima per ogni i parola, purché le mediti unito a me e alla mia stessa volontà , poiché tutta la maggiore o minore efficacia di queste Ore della mia Passione, sta nella maggiore o minore unione con me; e facendole con la mia volontà, la creatura si nasconde con me nel mio volere, e mettendosi in azione il mio volere, io posso fare tutti i beni che voglio, anche per una sola parola, e ciò tante volte quante volte farete questa meditazione”.
    L’anima solitaria scrive pure:
    Un’altra volta stavo lamentandomi con Gesù che, dopo tanti sacrifici nello scrivere queste Ore della Passione, erano tanto poche le anime che le praticavano. E Gesù mi disse: “Non ti lamentare, o figlia; quand’anche un’anima sola le praticasse, tu sempre dovresti essere contenta. E forse che io non avrei sofferto la mia dolorosa Passione o la morte di Croce anche per la salvezza di una anima sola? Così devi operare anche tu, e giammai si deve omettere il bene perché pochi se ne avvalgono, ma tutto il male è di chi non profitta. E come la mia Passione e Morte fece acquistare il merito alla mia santissima Umanità come se tutti si salvassero, perché tale era la mia volontà e il fine di ogni mio patire e della mia morte, così tu, a secondo che la tua volontà si sarà immedesimata con la mia volontà, di volere e di fare bene a tutti, così ne resterai ricompensata per que¬ste Ore che hai scritto della mia Passione. Tutto il male sarà di quelli che non le prati-cheranno, quando ognuno può farlo o in un modo o in un altro, più o meno, secondo la possibilità, e non secondo i pretesti dell’in¬ferma natura e delle diaboliche suggestioni”.
    Sulla preziosità di queste Ore della Passione, Nostro Signore così le avrebbe pure detto:
    “Queste Ore sono preziose a preferenza anche di altri esercizi, poiché non è altro questa meditazione che un rinnovare e dilatare continuo dei meriti di tutto ciò che io feci e patii nel corso della mia vita mortale, e di quanto ho operato e opero continuamente nella SS.ma Eucaristia. Quando ascolto queste Ore della mia Passione, ne ascolto la mia stessa voce, le mie stesse preghiere, veggo la mia stessa volontà in quell’anima, cioè di volere il bene di tutti e di riparare per tutti ed io mi sento trasportato a dimorare in essa; e mentre essa in me medi¬ta e riproduce gli effetti dei miei patimenti, io in essa opero e mi compiaccio di fare quello che fa essa stessa”.
    Conchiuse Nostro Signore con queste parole, che risuonarono nell’intimo di quell’anima contemplativa:
    “Oh! Quanto amerei che anche una sola anima in ogni città o paese si applicasse a queste Ore della mia Passione! Allora io sentirei me stesso in ogni Città o paese, e la mia giustizia, in questi tempi grandemente sdegnata, ne resterebbe in parte placata.”

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Carissima Luisa,
      Grazie per la conferma testuale.
      È proprio dallo studio di queste pagine e simili che ho tratto l’introduzione semplificata.
      Ci conosciamo?
      Fai parte di un’orologio?
      Se no è ti interessa ti aspettiamo nel nostro “esercito” per ottenere quanto Gesù promette.
      Che è eccelso e vero.

      Una bella giornata 🙏💖😂

  • Luisa ha detto:

    Un aiuto a conferma di quanto la sig.a Veronica ci propone:

    “Incoraggiata da Gesù, mi diedi a meditare la sua passione, che fece tanto bene all’anima mia, che posso ben asserire, senza timore di errare, che tutto il bene mi è venuto da questa fonte di grazia e d’amore”.
    Così racconta la Serva di Dio Luisa Piccarreta nel manoscritto che, per obbedienza al proprio confessore, cominciò a scrivere nel 1899. Era adolescente, quando si sentì attratta dal mistero della passione di Gesù e sperimentò vivissimo desiderio di immergersi nella carità che spinse il figlio di Dio a dare la vita per noi. In una novena di Natale, quando aveva 17 anni, accolse l’invito di Gesù a fargli compagnia, senza interruzione, nel corso delle 24 ore della sua dolorosissima Passione e Morte.
    L’anima contemplativa domandò al diletto Signore: “Dimmi, o mio Bene, che cosa darai in compenso alle anime che faranno le ore della Passione come tu me le hai insegnate?”
    Nostro Signore diede questa risposta: “Anima, queste ore non le riguarderò come cose vostre, ma come fatte da me; e a te, e a quelli che le mediteranno, darò i miei meriti, e ve li applicherò come se io stessi soffrendo la mia passione ora per ora in quel tempo stesso che essi la meditano. Gli effetti che allora produceva la mia Passione quand’io allora la sopportava, e che può produrre in ogni tempo, saranno rinnovati nelle anime che mediteranno queste Ore, e il tutto a seconda della disposizione maggiore o minore di ogni anima. Maggior premio di questo non può meritarsi in questa vita. Nel paradiso poi queste anime me le porto al mio divino cospetto, dinnanzi al mio stesso Volto, e le saetterò con saette di Amore e di eterni contenti per quante volte hanno meditato le ore della mia Passione, ed esse inebriate del mio Amore, mi corrisponderanno col saettare il mio Cuore di tutta la capacità di amore che avrà l’anima beatificata; il che formerà un dolce incanto a tutti i celesti comprensori”.
    Gesù un’altra volta, avrebbe detto all’anima solitaria:
    “Le ore della mia Passione furono piene di tutte le mie preghiere, di tutte le mie riparazioni e di tutto l’infinito mio Amore. Questo pio esercizio di ripararle meditan¬do è uscito proprio dal mio Cuore. Ah! quante volte in grazia di queste meditazio¬ni che si praticano segretamente in tutta la mia Chiesa da tante anime a me care, non ho io cambiato i flagelli in grazia su tutta la Terra! Esse sono d’un prezzo incalcolabile. Se il pio esercizio che tu hai praticato e scritto, sarà praticato da altri con a¬more, l’amor mio vi troverà il suo sfogo e conforto; e sappi, o figlia, che non è cosa indifferente che la creatura dia sollievo e sfogo all’Amore del Creatore”.
    Altra volta le disse: “Il mondo sta in continuo atto di rinno¬vare la mia Passione, e siccome la mia immensità involge tutte le creature dentro e fuori, così sono costretto dal loro contatto a ricevere chiodi, spine, flagelli, disprezzi, sputi e tutto il resto che soffersi nella mia Passione, ed anche di più.
    Ora, quando un’anima fa queste ore della mia Passione, avviene che dal contatto di quell’anima mi sento togliere i chiodi, frantumare le spine, raddolcire le piaghe, pulire gli sputi, lenirmi il dolore delle percosse, ungermi le piaghe; mi sento contraccambiare in bene il male che mi fanno gli altri; ed io, sentendo che il contatto spirituale di quell’anima che medita le Ore della mia Passione mi apporta tanto sollievo, mi appoggio sempre più su quell’anima.
    Oltre di ciò, chi fa queste Ore della mia Passione, fa suoi i miei pensieri, fa sue le mie riparazioni, fa sue le mie preghiere, suoi i miei affetti, sue le più intime fibre mie; e siccome io, quando volli redimere il mondo, mi presentai al mio Eterno Padre dicendogli: Ecce ego, mitte me. Ecco qua ci sono io, mandami, o Padre, sulla Terra, per patire e morire per gli uomini, così l’anima che a me unita s’interna nella meditazione delle ore della mia dolorosa Passione, e s’immedesima ai miei dolori, alle mie pene, al mio spirito penante, quasi elevandosi tra il Cielo, e la terra, quest’anima con me esclama innanzi al Padre mio: Ecce ego, mitte me; eccomi qua, o Signore, voglio anch’io con Gesù riparare per tutti, rispondere per tutti, patire e mo¬rire per tutti”. L’anima solitaria si effondeva in compas¬sione ed in amore verso Gesù penante, dalle ore 5 del Giovedì alle ore 5 del Venerdì Santo, in cui si conchiude con la Sepoltura del Corpo adorabile di Gesù Signor Nostro e avendo scritto quest’Orologio della Passione, domandava con quella speciale fiducia che lo Sposo celeste le ha donato, se e quanto gli fosse gradita questa operetta.
    Gesù le rispose: “Per compenso che hai scritto le Ore della Passione, ad ogni parola che hai scritto ti darò un bacio della mia bocca alla tua anima e ad ogni parola, ti accorderò un’anima”.
    L’anima contemplativa soggiunse: Signore, questo è quello che Tu a me darai ma questo stesso lo darai anche a chiunque medita queste ore?
    “Sì, rispose Nostro Signore, e ad ognuno darò pure un’anima per ogni i parola, purché le mediti unito a me e alla mia stessa volontà , poiché tutta la maggiore o minore efficacia di queste Ore della mia Passione, sta nella maggiore o minore unione con me; e facendole con la mia volontà, la creatura si nasconde con me nel mio volere, e mettendosi in azione il mio volere, io posso fare tutti i beni che voglio, anche per una sola parola, e ciò tante volte quante volte farete questa meditazione”.
    L’anima solitaria scrive pure:
    Un’altra volta stavo lamentandomi con Gesù che, dopo tanti sacrifici nello scrivere queste Ore della Passione, erano tanto poche le anime che le praticavano. E Gesù mi disse: “Non ti lamentare, o figlia; quand’anche un’anima sola le praticasse, tu sempre dovresti essere contenta. E forse che io non avrei sofferto la mia dolorosa Passione o la morte di Croce anche per la salvezza di una anima sola? Così devi operare anche tu, e giammai si deve omettere il bene perché pochi se ne avvalgono, ma tutto il male è di chi non profitta. E come la mia Passione e Morte fece acquistare il merito alla mia santissima Umanità come se tutti si salvassero, perché tale era la mia volontà e il fine di ogni mio patire e della mia morte, così tu, a secondo che la tua volontà si sarà immedesimata con la mia volontà, di volere e di fare bene a tutti, così ne resterai ricompensata per que¬ste Ore che hai scritto della mia Passione. Tutto il male sarà di quelli che non le prati-cheranno, quando ognuno può farlo o in un modo o in un altro, più o meno, secondo la possibilità, e non secondo i pretesti dell’in¬ferma natura e delle diaboliche suggestioni”.
    Sulla preziosità di queste Ore della Pas¬sione, Nostro Signore così le avrebbe pure detto:
    “Queste Ore sono preziose a preferenza anche di altri esercizi, poiché non è altro questa meditazione che un rinnovare e dilatare continuo dei meriti di tutto ciò che io feci e patii nel corso della mia vita mortale, e di quanto ho operato e opero continuamente nella SS.ma Eucaristia. Quando ascolto queste Ore della mia Passione, ne ascolto la mia stessa voce, le mie stesse preghiere, veggo la mia stessa volontà in quell’anima, cioè di volere il bene di tutti e di riparare per tutti ed io mi sento trasportato a dimorare in essa; e mentre essa in me medi¬ta e riproduce gli effetti dei miei patimenti, io in essa opero e mi compiaccio di fare quello che fa essa stessa”.
    Conchiuse Nostro Signore con queste parole, che risuonarono nell’intimo di quell’anima contemplativa:
    “Oh! Quanto amerei che anche una sola anima in ogni città o paese si applicasse a queste Ore della mia Passione! Allora io sentirei me stesso in ogni Città o pae¬se, e la mia giustizia, in questi tempi grandemente sdegnata, ne resterebbe in parte placata.”

  • Elisa ha detto:

    Buonasera, sono Elisa e faccio anch’io parte di questo benedetto gruppo. Solo il Signore sa in quale modo miracoloso ne sono venuta a conoscenza e partecipe.
    All’inizio mi spaventava il pensiero di dover trovare ogni giorno il tempo per una pratica continuativa, visti gli impegni familiari e lavorativi.
    Ma di fatto lo sto facendo da alcuni mesi, e sento che non potrei farne a meno. Quanto tempo inutile dedichiamo alla lettura e all’ascolto di tante sciocchezze che girano sui vari gruppi e social, spesso frivolezze, qualche volta vere deviazioni dalla retta via.
    Invece possiamo toccare con mano, che se diamo qualche briciola del “nostro” tempo a Gesù, quel che ne riceviamo in cambio è incommensurabile. Conoscere e meditare la Passione del Signore, mi aiuta ad immedesimarmi particolarmente durante la Santa Comunione, sia spirituale che sacramentale. Inoltre sto scoprendo piano piano il valore del dolore e della sofferenza, dell’abbandono a Gesù, dell’intercessione e cooperazione alla salvezza della Beata Vergine Maria. Eppure è tanta la mia miseria e l’imperfezione nella meditazione! Spero che il Signore mi faccia comprendere sempre di più. Ma già adesso, in tanta miseria, le grazie che ne ricevo sono enormi.
    Siano sempre lodati e ringraziarti il sacro Cuore di Gesù e l’immacolato Cuore di Maria

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Ciao Elisa.. Ciò che dici è così vero, soprattutto riguardo alle Grazie ricevute, che sono, anche nel mio caso, così tante, da restare imbarazzati.

      Cosa possiamo dare in cambio a Gesù perquesta generosità che non ha pari, oltre ai Suoi stessi meriti, osservabili proprio nel martirio della Sua Passione?

      Grazie carissima.
      Una splendida giornata. 🙏💖🕰️😇

  • Paolo ha detto:

    ..Che sia un’angelo mandato sulla Terra questa Veronica Cireneo non lo sapremo mai..
    Che sia una “pescatrice” di anime che si sono allontanate da Dio?…SI !! Senza ombra di dubbio.
    Ha pasturato con tanto amore fino a farmi “abboccare” e portarmi sulla Via che ormai avevo abbandonato..Parlandomi di Luisa Piccarreta,dell’orologio della passione fino ad allora a me sconosciuti.
    Insieme a Laura M. hanno creato un gruppo meraviglioso di “lancette” di cui oggi orgogliosamente ne faccio parte.
    Chiunque voglia farne parte sarà il benvenuto,un’ora al giorno,la si può dedicare a chi ha dato la Vita per noi..
    Inoltre,colgo l’occasione,per ringraziare,la voce narrante del “nostro orologio vivente” nella persona di Cosimo..autentica guida che ci accompagna in questa meravigliosa opera.
    Dio vi benedica.

    Volevo aggiungere, per gli interessati all’approccio con la meditazione dell’orologio, che tra le versioni possibili oltre ai libri cartacei e quelli in pdf esistono diversi audio-libro da ascoltare.

    Chi vuole farsi un’idea dello spessore di quest’opera ascolti questa voce http://www.fiatvolunt.it/ che è il mio sito preferito.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Ciao Paolo.
      Confermo che ti tenevo d’occhio da tempo.
      È tanto sprecato vedere un’anima bella come la tua, non inanellata nel Cuore di Gesù.

      Sei un pesce buono.

      Molto felice delle tue parole, soprattutto se anche Gesù pensasse lo stesso..
      Grazie fratellino. 🙏💖🕰️😇

      • Veronica Cireneo ha detto:

        A proposito degli audio-libri condivido che quello di Cosimo Cisternino, ancora in costruzione, dal momento che si accinge a registrare la 17’ora,sia il migliore in assoluto,innanzitutto perche dal punto di visto spirituale la sua voce pacata e appassionata, apre il cuore all’intelligenza e compassione della Passione di Cristo, mentre dal punto di vista tecnico è, per mia conoscenza, l’unico audio libro completo di : preghiera di preparazione, lettura dell’ora, riflessioni e pratiche e preghiera finale di ringraziamento. Davvero consigliato l’ascolto http://www.fiatvolunt.it/

    • Cosimo C. ha detto:

      Paolo, come fratelli in Cristo Gesù, ed essendo nello stesso gruppo Vivente Perpetuo , ringraziando anche la fondatrice dello stesso gruppo le signora Veronica , nella Divina Volontà diciamo sempre: Grazie ti sian rese o Gesù, per me e per tutti!!
      Nel Libro di Cielo, Volume 20, 11 Febbraio 1927 Gesù mostra a Luisa delle corde da Lui suonate con tanto gusto. Quelle corde sono simbolo dell’anima che vive nella Divina Volontà e compongono una sinfonia divina delle più belle virtù, che tanto è gradita al Signore e lo conforta e consola di tanti mali presenti nel mondo.
      Con questo bellissimo dettato di Gesù a Luisa, volevo semplicemente dire… Lasciamo che sia il Maestro Divino a suonare le corde della nostra anima, abbandonandoci completamente nelle sue Mani, in modo che Gesù possa dire: “Qui è il mio cielo”! Fiat Voluntas Tua!

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Buonasera, Boanerghes, le opere di Valtorta e Piccarreta sono due strumenti utili, diversi tra loro e complementari.

    Splendida la collana della Valtorta. Possiedo tutti i dieci volumi.
    Con quello stile descrittorio-pittorico disegna le scene come in un film e diventa così immaginare che sembra di stare lì nei luoghi e con i personaggi descritti e narrati.

    Per il resto come sai nessuno è tenuto a credere alle profezie, giacché la rivelazione è compiuta.

    Ma a nessuno è vietato credere alle profezie che sono in perfetta sintonia con il Vangelo.

    Ma l’opera della mistica Valtorta è ottima per la formazione, mentre quella della Piccarreta è uno strumento di preghiera incessante.

    Una bella serata. Grazie

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    “Essendo Dio Eternità: passato, presente e futuro sono in Lui perfettamente corrispondenti, quindi la Sua Nascita, la Passione e la Sua Resurrezione sono sempre attuali.”
    E’ illuminante per quanti si genuflettono a Nostro Signore, insopportabile per chi Lo odia. E’ una immensa speranza per quanti Lo cercano, sia pure inconsapevolmente.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Eh, sì.
      Questa risposta me la dette anni fa un sacerdote, quando gli chiesi se Gesù essendo Risorto, continua a soffrire, oppure no.
      Fu molto illuminante anche per, che non dimentico.

      Per il resto mi sembra che proprio sant ‘AGOSTINO, riferendosi a Gesù, disse:”NON TI CERCA, CHI NON TI HA GIÀ TROVATO!”

      Avanti, fratellino.. Siamo in cammino… 🙏💖

  • Cosimo C. ha detto:

    Grazie, signora Veronica Cireneo, per questo esaustivo articolo che ci illustra brevemente i vari punti dell’importanza di meditare sempre più queste benedette e sante Ore della Passione di N.S.G.C.
    E’ da diverso tempo, ormai, e rendo grazie a Dio per avermi fatto conoscere questa meravigliosa Opera Celestiale che “rumino” quotidianamente portando nella mia anima e nel mio cuore tanta pace e serenità di spirito.
    Mettiamoci umilmente alla scuola di Maria, la Vergine Maria: la Silenziosa.
    Chi vuole udire qualcosa deve prepararsi con il silenzio alla capacità di udire.
    “Maria, da parte sua, conservava tutte queste cose, meditandole nel suo Cuore”. (Lc. 2,19).
    La Vergine Maria, eccola la grande, dolce Silenziosa! Infatti in questa breve espressione l’evangelista ce la presenta nel suo atteggiamento più vero di raccoglimento e di silenzio; par di vederla tutta presa e compenetrata dal Mistero che viveva e di cui era la grande protagonista. Era la Silenziosa, perché colma di Dio ed era troppo grande il Mistero che viveva per sciuparlo in parole.
    <>; noi conserviamo nel cuore, signora Veronica, gli avvenimenti più grandi e più importanti che hanno avuto un ruolo decisivo nella nostra vita… ne conosciamo con esatta precisione e in modo dettagliato le date, i ricordi, le circostanze… conserviamo in noi i grandi dolori, le poche gioie…
    Il cuore umano è come un grande registratore in cui è tutto segnato, tutto inciso ed impresso in modo indelebile… più è grande ciò che viviamo dentro di noi, più diventiamo silenziosi.
    Se questa è esperienza nostra, cosa sarà stato di Lei, la Vergine Maria, Madre dei dolori, che viveva un Mistero grandioso, unico, divenuto realtà e alla cui presenza viveva giorno e notte? Il suo Cuore era lo scrigno d’oro, in cui conservava il Tesoro d’immenso Valore, il Mistero di Dio fatto Uomo, Carne della sua Carne e Sangue del suo Sangue…
    Come era possibile parlare?
    Se Cristo è la Parola… Lei è il Silenzio, ma un silenzio che è vuoto di Sé e pienezza di Dio, quel silenzio che si mette da parte per lasciare tutto lo spazio al Figlio diletto, nella dimenticanza di Sé, per cui il suo era… santo silenzio, fatto di stupore e meraviglia, ammirazione, adorazione, estasi dello spirito… una vita interiore ricca e feconda, in cui era impegnato mente, cuore e spirito e tutto il suo essere.
    Il silenzio di questa Madre raggiunge vette vertiginose nella SS. Passione del Figlio.
    <> è l’espressione che scandisce il racconto della sua Passione… Gesù taceva e.. taceva anche Lei, la Madre desolata.
    Non ci sono parole di fronte ai grandi dolori.. e il dolore di questa Madre era profondo come un abisso, immenso come il mare, amaro come e più dell’assenzio..
    Una mente umana potrebbe mai misurarlo? Una madre? Ma Lei era la Desolata, unica di quel Figlio unico, che era anche suo Dio.
    Il suo martirio era un martirio d’Amore e di Dolore, vissuto nel più profondo del suo essere e in desolato silenzio. Era come la Pecorella muta, che seguiva il Figlio, l’Agnello immacolato che si lasciava condurre al macello senza un lamento.
    Quell’ “Eccomi” detto all’Angelo dell’Annunciazione divenne offerta concreta, Offerta di lacrime e di sangue, infatti mentre il Figlio suo agonizzava e moriva sulla Croce, piagato e sanguinante, la spada predetta da Simeone, trafiggeva il suo Cuore di Madre dei Dolori..
    Per davvero, come ci ricordava San Pio X, dovremmo inginocchiarci quando meditiamo queste s. Ore!
    Grazie, Gesù, che in questi ultimi tempi ci hai donato, attraverso Luisa, queste s. Ore.
    SALVARE un’anima è rendere una volta a Gesù Cristo il prezzo della Sua vita e del suo Sangue;
    salvare migliaia di anime è renderglielo migliaia di volte.
    Deo Gratias.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Buonasera Cosimo.
      Che belle queste parole sulla Mamma Celeste.
      La stessa parola SILENZIO è splendida nel suo ricco e misterioso contenuto.
      Condivido in toto ed aggiungo che c’è un tempo per parlare e uno per tacere.

      La stessa Maria Santissima, la Silenziosa, quando parla è di un’audacia insopprimibile.
      Non fu Lei a chiedere a Gesù di iniziare con i miracoli, alle nozze di Cana?

      Grazie. Una splendida serata 🙏💖

  • Rosa ha detto:

    Mi chiamo Rosa e faccio parte, da quasi un anno, del gruppo costituito dall’amica Veronica per meditare quotidianamente, con gli altri amici presenti nel gruppo, “Le 24 Ore della Passione di Nostro Gesù Cristo” lasciateci in eredità dalla Serva di Dio Luisa Piccarreta. Non è facile spiegare questa particolare esperienza…. molti hanno scritto su questo santo tema …. molti santi hanno sperimentato le piaghe di Gesù sul proprio corpo…. Tutti coloro che credono in Gesù Cristo conoscono la salvifica, dolorosa ed unica esperienza del Salvatore nei due giorni della sua Passione ( giovedì e venerdì santo ) e la sua ricchezza teologica in quanto alla gratuità e alla forza rigenerante dell’ Amore di Dio per tutte le sue creature.
    Luisa, con queste Ore, ci dona la possibilità di collaborare concretamente, tutti i giorni, con Gesù per RIPARARE mettendo insieme la nostra povera partecipazione e il suo acerbo e radicale dolore per riparare tutte le atrocità passate, presenti e future che hanno abbruttito che abbruttiscono e continueranno ad abbrutite la nostra umanità voluta a sua immagine e somiglianza.
    Vi invito ad unirvi a questo gruppo e a conoscere la piccola figlia della Divina Volontà: Luisa Piccarreta

    Un fraterno saluto
    Rosa Lorenzini

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Grazie per la tua testimonianza Rosa.
      Sei stata da subito una lancetta fedelissima e puntuale.
      Avrai anche tu le tue buone ragioni, per permanere Nell’orologio Perpetuo..
      Rendiamo sempre grazie, per grazie a Dio.
      Nostro amato Sole

  • Enrico Nippo ha detto:

    Con tutto il rispetto e profonda considerazione per l’iniziativa della signora Veronica, mi permetto di suggerire, specialmente di questi tempi , l’esercizio del DISTACCO a mezzo SILENZIO in quanto esercizio quotidiano – di almeno venti minuti – da TUTTE le situazioni e da TUTTI i pensieri che hanno come contenuto il DOLORE sotto qualsiasi forma . Se poi si aggiungessero letture amene sarebbe meglio.

    E’ vero che Il Salve Regina ci ricorda che siamo “gementi e piangenti in questa valle di lacrime” – chi lo può negare? – ma, a mio avviso, tenere la mente costantemente impegnata sul dolore e sull’obbrobrio spirituale e morale che spazza l’Italia (e non solo), può risultare defatigante e inducente ad una forma mentis in cui regna una pericolosa passività.

    Già, per esempio, ci si possono rifare gli occhi contemplando l’icona del Cristo del Beato Silenzio, che certamente ci presenta il trascendimento del dolore.

    e230cf58679e8a20f1a07796bcd01d66.jpg (736×1051) (pinimg.com)

      • Boanerghes ha detto:

        Padre Pio desiderava soffrire senza avere alcuna consolazione. Per amore del Signore e delle anime.
        Come ho scritto, il Signore dona la partecipazione e conoscenza della sua sofferenza ai suoi amici, li rende partecipi della sua intimità e del suo amore.
        Il silenzio cristiano fa anche parte della vita di preghiera e di contemplazione. Ma non ha nulla a che vedere con eventuali tecniche orientali che lei pratica con assiduità.

        • Veronica Cireneo ha detto:

          Non solo padre Pio desiderava soffrire.
          Sono così Tanti sono i santi che hanno dichiarato ed espresso questo desiderio che si può affermare con certezza che chi non ama la sofferenza, santo non può essere.
          Non è certo questione di masochismo, ma la santità si genera, a misura che si accetta con calma, pacatezza, pazienza, mitezza e offerta, tutto ciò che crediamo male, dopo aver ovviamente tentato di risolverlo, senza riuscirci.

          Abbiamo avuto in dono infinite virtù, tra cui l’intelligenza che gode nel cimentarsi sul campo delle soluzioni, ma nel momento in cui si sperimenta il limite, stop.
          Sì accetta e con gioia.

          C’è poi chi per amore della sofferenza non prova nemmeno a risolvere il fastidio.
          Santa Teresina ad esempio soffriva terribilmente il freddo ed aveva soventi mal di stomaco.

          Ma mai nulla fece per coprirsi di più e solo Lei mangiava tra le consorelle i cibi scaduti da giorni.

          Che fosse nella Verità si comprende dal fatto che tale determinazione al gioco del ribasso di se stessi commuove.

        • Veronica Cireneo ha detto:

          Buonasera signor Enrico, non ci conosciamo, ma l’esperienza fa sentire fratelli.
          Sono stata buddista per 4 anni e il nanyohorenghekio devo dire che funzionava per la quiete interiore.
          Anche l’Om ha i suoi effetti.

          Ma la Croce di Cristo su cui è salito sanguinante è sceso morto, per lasciarci l’OSTIA , non è paragonabile a nessuna tecnica psicologica o di rilassamento.

          La invito di cuore a scrivermi in privato..
          Una buona serata. Grazie per il contributo

          • Enrico Nippo ha detto:

            Grazie a Lei, Veronica.

            Brevemente: in un certo senso il mio percorso è inverso rispetto al Suo. Inverso non nel senso che da cattolico sono diventato buddhista, ma che avendo iniziato la disciplina della Spada Giapponese (ormai più di 40 anni addietro) sono entrato un pochino (un pochino!) nel merito tanto dello Zen quanto del Shinto, e, assumendone necessariamente alcune pratiche connesse allo spirito della Spada giapponese, ho constatato l’aiuto che esse mi hanno fornito nel maturare sempre di più il VIVO sentimento della Trascendenza, e, paradossalmente, a sentire tanto più vicino quanto più chiuso nel Mistero il Dio Uno e Trino (chiedo scusa, ma come Lei certamente sa, il linguaggio umano non è sufficiente a descrivere certi accadimenti interiori).

            Per quanto mi riguarda, le pratiche comportamentali e di silenzio/immobilità connesse alla disciplina della Spada (strumento squisitamente ascetico ed esorcistico) sono state e tutt’ora sono qualcosa di più che tecniche psicologiche e/o di rilassamento, avendovi trovato un collegamento (ormai non più) molto sorprendente con la teologia negativa, per esempio di un Maestro Eckhart, di un Giovanni Taulero e di un Dionigi Aeropagita.

            A ciò aggiungendo la contemplazione soprattutto dei Misteri Gaudiosi del Santo Rosario, che ci presentano il traguardo del vivere quotidiano, seppur da guadagnarsi superando le difficoltà che riserva il pellegrinaggio terreno.

            Mi fermo qui. Quando sentirò il chiaro impulso a scriverle in privato, certamente lo farò.

            Un caro saluto.

          • Enrico Nippo ha detto:

            pardon, Misteri Gloriosi

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Ringraziamo di cuore il dottor Tosatti sempre attento e tempestivo nella divulgazione delle opere e ispirazioni celesti, tanto necessarie in questi tempi tenebrosi.
    Chi fosse interessato a far parte di queste meditazioni scriva pure alla mail riportata in fondo a questo articolo.
    Dio ci benedice!!! ❤️❤️❤️🙏😇

  • Laura ha detto:

    Buongiorno sono coamministratore nel gruppo delle 24 della Passione di Veronica Cireneo. Io da parte mia fra un mese sono 2 anni che medito ininterrottamente le Ore della Passione, posso dire che sono in pieno accordo con tutto ciò che Veronica ha scritto. Aggiungo che la meditazione giornaliera delle 24 ore della Passione sia una vera benedizione, cambia la tua vita in tutti i sensi. Questa meditazione continua ti consente di rimanere totalmente aderente alla croce ed alla grandezza di ciò che Gesù ha fatto ed ancora fa per noi. La mia vita spirituale è profondamente cambiata , ho imparato ad accettare qualsiasi cosa mi si pari davanti con la pace, quella Pace che Gesù ha avuto per tutta la Sua vita e durante la Sua Passione, e tutte le difficoltà, anche le più grandi sento di viverle assieme a Lui. Di fronte a ciò che Lui ha passato tutto mi sembra piccolo ed insignificante. Posso assicurarvi che la vostra vita, prende un’altra dimensione, ed aumenta il desiderio di essere sempre aderenti a Lui. Posso solo dire “Grazie Gesù ti adoro e ti Lodo in ogni mio respiro ed in ogni momento della mia vita, e grazie a Te sempre per averci donato Luisa “.

    • Veronica Cireneo ha detto:

      Grazie per la tua testimonianza Laura..
      Certo che un orologio non potrebbe stare in piedi se non fosse custodito da anime attente, appassionate e generose come la tua.

      La prova che questi Orologi sono Volontà di Dio, consiste nel fatto che Egli dona sempre le persone giuste.

      Con affetto e gratitudine 🙏💖🕰️😇

  • Boanerghes ha detto:

    D’accordo.
    Ma se c’è un’opera che descrive in modo completo ed esaustivo la passione di nostro Signore, non solo nei giorni particolari della Passione, ma anche in tutta la sua vita, che è stata un crescendo di passione, veramente terribile, è l’Evangelo come mi è stato rivelato, dettato da Gesù a Maria Valtorta.
    Negli scritti troviamo anche la passione particolare del Getsemani, causa di tanto versamento di sangue, da meditare in particolare la sera del giovedì.
    Tutti i santi si sono soffermati a meditare la passione di nostro Signore, dono che Dio concede ai suoi amici .