Il Papa Ha un Problema. Scholas Ocurrentes Propaganda il Gender ai Bambini.

7 Febbraio 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, papa Bergoglio ha un grosso problema. Schols Ocurrentes, la Fondazione Pontificia di origine argentina e diffusa in molti Paesi, è accusata di fare propaganda Gender fra i bambini, e di invitare attivi sostenitori dell’aborto ai suoi eventi. Leggete che cosa scrive ACIPrensa (nella nostra traduzione) e un articolo di Tempi, che è stato rimosso dal sito, ma che abbiamo fatto in tempo a riprodurre. Buona lettura.

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Aggiornamento: l’articolo di Tempi è stato rimesso in pagina, con data 8 febbraio. 

La spiegazione fornita è che sembra sia un’abitudine del giornale quella di pubblicare gli articoli sul sito per un breve periodo prima di ri-pubblicarli definitivamente in maniera successiva. Dite che è strano? Non so che rispondere, se non che loro sostengono di fare così da molto tempo.

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Ecco l’articolo di ACi Prensa: 

La fondazione pontificia Scholas Occurrentes, che considera Papa Francesco una “risorsa chiave” per il suo funzionamento, avrebbe utilizzato la figura e la reputazione del Santo Padre per diffondere materiale di indottrinamento sull’ideologia gender ai bambini in almeno una dozzina di paesi dell’America Latina.

Dal 2015, con l’emblema di Scholas Ocurrentes, la collezione di libri “Con Francesco al mio fianco” è stata pubblicata in collaborazione con giornali in Argentina, Messico, Spagna, Colombia, Ecuador, Guatemala, El Salvador, Perù, Nicaragua e Bolivia, includendo tra le sue pagine concetti di ideologia di genere.

Tra le pagine della raccolta c’è un racconto rivolto ai bambini intitolato “Sono un cane!”, che presenta la storia degli sforzi di un “gattino bianco, basso e coraggioso” che ha cercato di essere riconosciuto pubblicamente come un cane.

Alla fine della storia rivolta ai bambini, il gatto riesce a farsi riconoscere dai cani come uno di loro grazie alla difesa di un asino che si identifica come un cavallo.

Spiegando la storia “per genitori ed educatori”, Scholas afferma che “la nostra immagine di sé e il senso di noi stessi si sviluppano durante tutta la vita.

Un altro dei racconti pubblicati da Scholas, intitolato “Chiquillería”, afferma che “ci sono bambini che hanno un padre e una madre. Uno di ciascuno. Altri, due di ciascuno. Altri, uno e due. O due e uno. Il frammento è illustrato con due bambini che si tengono per mano con due personaggi che indossano gonne.

Nella “guida per genitori ed educatori”, Scholas sottolinea che la storia “Chiquillería” insegna che “la diversità va oltre il gruppo sociale o la cultura a cui apparteniamo” e include “i tratti che non siamo in grado di cambiare: include l’età, le caratteristiche fisiche, il genere e l’orientamento sessuale”.

Ognuno dei libri della collezione pubblicata da Scholas Ocurrentes porta un disegno di Papa Francesco e include frasi del Santo Padre nelle prime pagine.

Nell’annunciare la diffusione della raccolta nei vari paesi, è stato suggerito che avevano l’appoggio del Vaticano e di Papa Francesco.

Il giornale ecuadoriano El Universo ha riferito nel 2015 che il suo vice direttore, César Pérez Barriga “era nella Città del Vaticano alla firma dell’accordo proposto con Scholas. Lì è stato presentato il materiale bibliografico e anche i direttori dei media presenti hanno salutato individualmente e personalmente Sua Santità”.

Da parte sua, il giornale argentino Clarín ha utilizzato un breve frammento video nella promozione della raccolta in cui Papa Francesco dice che “il 90% delle lettere dei bambini sono accompagnate da un disegno”.

Oltre all’edizione prodotta in collaborazione con il giornale messicano Milenio, Scholas ha diffuso “Con Francesco al mio fianco” con il sostegno del governo di Città del Messico in occasione della visita del Santo Padre nel 2016.

ACI Prensa ha inviato in ottobre 2020 richieste di trasparenza al governo di Città del Messico per sapere come è stata finanziata questa pubblicazione e quante copie sono state stampate, senza ottenere finora una risposta.

In una e-mail inviata il 12 gennaio 2021 a Virginia Priano, direttrice della comunicazione della fondazione pontificia, ACI Prensa ha chiesto quanto denaro è stato investito e quanto è stato ricevuto in donazioni in occasione della pubblicazione di “Con Francesco al mio fianco”, così come il motivo delle pubblicazioni che promuovono l’ideologia gender. Ha anche chiesto a Scholas Occurrentes se i libri sono stati effettivamente approvati da Papa Francesco e dal Vaticano.

Priano non ha risposto a quella e-mail o a un promemoria inviato il 2 febbraio.

ACI Prensa ha chiamato Virginia Priano via WhatsApp il 3 febbraio. Dopo aver risposto e riagganciato la telefonata, il telefono italiano della direttrice di Scholas Occurrentes Communications è diventato non disponibile, quindi i messaggi non vengono più ricevuti e la sua foto non è più visibile, come quando un utente è stato bloccato dal sistema di messaggistica.

Anche le nuove chiamate e i messaggi inviati da un altro telefono sono rimasti senza risposta.

Cos’è Scholas Occurrentes e qual è il suo rapporto con Papa Francesco?

Scholas Occurrentes si definisce nel suo sito web come “siamo un’istituzione e siamo una storia, la storia del nostro viaggio. Siamo ciò che ci raccontiamo e ciò che ci raccontano di noi stessi… un’istituzione aperta all’incontro che ci ricrea. Come un’opera d’arte che custodisce le differenze, stiamo ascoltando ciò che è unico di Scholas.

 

Inoltre, stabilisce la sua origine “nella Città di Buenos Aires quando Jorge Bergoglio era arcivescovo con il nome di ‘Scuola dei vicini’ integrando studenti di scuole pubbliche e private, di tutte le confessioni religiose con l’obiettivo di educare i giovani come cittadini nell’impegno per il bene comune.

Scholas Occurrentes sostiene di avere “filiali in Argentina, Cile, Città del Vaticano, Colombia, Spagna, Stati Uniti, Haiti, Giappone, Italia, Messico, Mozambico, Panama, Paraguay, Portogallo e Romania”; anche se ACI Prensa sa che la presunta sede negli Stati Uniti ha cessato di funzionare ai fini pratici.

Ha anche una presenza “con la sua rete in 190 paesi, integrando più di 400.000 centri educativi e raggiungendo più di un milione di bambini e giovani in tutto il mondo”.

Scholas Occurrentes è stato ufficialmente istituito il 14 maggio 2015 in Spagna “su richiesta della Santa Sede”, e tra i suoi obiettivi ci sono “promuovere, migliorare l’educazione e raggiungere l’integrazione delle comunità, con particolare attenzione a quelle con meno risorse”, oltre a “promuovere campagne di sensibilizzazione sui valori umani”.

Il 15 agosto 2015, la fondazione è stata creata in Argentina. Quello stesso giorno, Papa Francesco ha firmato un chirografo – un decreto pontificio – che erige Scholas Occurrentes “come Fondazione di Diritto Pontificio”, assicurando che si tratta di una “rete mondiale di scuole che condividono i loro beni, avendo obiettivi comuni, con particolare attenzione a quelle di minori risorse”.

Scholas Occurrentes, promotori dell’aborto e milioni di donazioni

Usando anche l’immagine del Santo Padre, la fondazione pontificia Scholas Occurrentes ha lanciato la sua “Università del Senso”, una serie di conferenze virtuali i cui relatori includono noti promotori dell’aborto legale come il filosofo Dario Sztajnszrajber e la scrittrice Luisa Valenzuela.

ACI Prensa ha avuto accesso ai documenti finanziari di Scholas Occurrentes che rivelano come, senza costruire una sola scuola per bambini e giovani poveri in nessuna parte del mondo, la fondazione pontificia riceve milioni di dollari in donazioni e accordi.

Tuttavia, una quantità significativa di quei milioni di dollari verrebbe spesa in tasse, viaggi e uffici.

Solo nel 2016, Scholas Occurrentes ha speso quasi 5,2 milioni di dollari in “onorari professionali” e un altro milione di dollari in “onorari temporanei” per la sua filiale argentina.

Ha anche utilizzato più di 448.000 dollari per “remunerazioni e oneri sociali”. In “affitti di uffici”, Scholas Occurrentes ha speso più di 324.000 dollari quell’anno. Altri 300.000 dollari sono stati spesi per la “telefonia mobile”.

Nel suo “Progetto Agora. Creazione di una rete sociale mondiale basata sull’educazione: Scholas”, la fondazione pontificia assicura che “il Papa è un bene fondamentale per Scholas e quindi è necessario un modello di sviluppo che permetta a Scholas Global di avere un ampio controllo sull’uso della sua immagine in tutti i suoi capitoli/sedi”.

Le richieste inviate da ACI Prensa a Scholas Occurrentes sulla chiamata di oratori pro-aborto e sull’uso dei milioni di dollari che riceve in donazioni rimangono senza risposta da settembre 2020.

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Ed ecco l’articolo di Tempi, adesso non più disponibile:

 «Asino io? E chi ti ha detto che sono un asino? Galoppo come un cavallo, tiro il carro come un cavallo, e come un cavallo mastico erba e foraggio…». Così un asino che si sente un cavallo aiuta un gatto che si sente un cane a farsi riconoscere pubblicamente come tale dalla comunità di segugi. Questo cucciolo bianco, basso, coraggioso, spiega l’asino, altro non è un cane ma così intelligente da riuscire «a miagolare senza troppa fatica». Del resto anche lui, l’asino, che si acconcia la criniera con nastri colorati, non è che un cavallo ma è così intelligente da sapere anche ragliare «Hi-Haaaa, hi-haaaa, hi-haaaa…».

 

Quanto ha investito e quanto ricevuto in donazioni la pia Fondazione di diritto pontificio Scholas Occurrentes per aver diffuso la raccolta di libretti per bambini “Con Francisco a mi lado”, e davvero il contenuto di quelle pubblicazioni era stato approvato da papa Francesco e dal Vaticano? E perché tra i relatori del ciclo di conferenze della “Universidad del Sentido”, la famosa Università del Senso lanciata dalla fondazione lo scorso giugno per rispondere all’esortazione del pontefice di educare alla vita (oggi ha la sua sede ufficiale nell’Università Cattolica di Valencia), figurano noti e agguerriti promotori dell’aborto come il filosofo Darío Sztajnszrajber e la scrittrice Luisa Valenzuela?

 

 

L’agenzia Aci Prensa sta provando da giorni a ottenere una risposta dal direttore della comunicazione della fondazione Scholas Occurrentes, Virginia Priano, ma ogni mail o telefonata cade nel vuoto: di più, in seguito alle richieste di chiarimento e dopo aver risposto e attaccato il cellulare, il numero italiano del direttore (proprio come era accaduto a ottobre con quello argentino) non risulta più disponibile.

 

CHE C’ENTRA IL GATTO GENDER COL PAPA?

 

«Ci sono bambini che hanno un padre e una madre. Uno di ognuno. Altri, due di ognuno. Altri, uno e due. O due e uno. O solo uno. O uno. O nessuno». L’immagine del racconto “Chiquillería” mostra due bimbi per mano a due adulti, entrambi in tacchi e gonna. Segue una “guida per genitori ed educatori” che insegna la necessità di riconoscere e accettare la diversità di ciascun essere umano inclusa anche «nei tratti che non siamo in grado di cambiare, che includono l’età, le caratteristiche fisiche, il genere e l’orientamento sessuale». Quando nel 2015 i fascicoli sono stati distribuiti in Argentina, Messico, Spagna, Colombia, Ecuador, Guatemala, El Salvador, Perù, Nicaragua e Bolivia in allegato ai quotidiani nazionali (El País, El Mundo, El Tiempo, Free Press), lanciando un concorso di disegni per regalare ai piccoli vincitori un viaggio a Roma, in molti si sono chiesti che c’azzeccassero le Scholas Occurrentes carissime al Papa e i testi di Francesco in apertura di ogni libretto – Francesco, che in materia di gender è sempre stato chiarissimo – con i contenuti di racconti come “¡Soy un perro!” o “Chiquillería”.

DA SCUOLE DEL QUARTIERE A RETE MONDIALE

Fonti vaticane spiegarono allora che il principale responsabile dell’editing dei contenuti era stato il Grupo Clarín insieme alla casa editrice Sol 90 e che i dirigenti di Scholas ne avevano preso atto solo a cose fatte, una volta andata in stampa l’intera collezione: a strumentalizzare l’immagine del Papa sarebbe stata un’operazione editoriale e non la rete di “escuelas de vicinos”, fondate dall’allora arcivescovo Bergoglio a Buenos Aires per salvare una «generazione a rischio scarto» e riconosciute da papa Bergoglio fondazione pontificia con finalità «congruenti con la missione della Chiesa». Da scuoline di quartiere argentine le “escuelas” erano diventate infatti delle vere e proprie “Scholas Occurrentes” o “scuole per il dialogo”, promosse dalla Pontificia Accademia delle scienze e diffuse in quindici Paesi, una rete di cui fanno parte circa 430 mila istituti di tutte le confessioni religiose e laiche, sia pubblici sia privati in circa 190 paesi, una rete scolastica definita dall’Onu la maggiore del pianeta.

LE DONAZIONI DEI VIP E QUELLE RIFIUTATE DEL GOVERNO MACRI

E certamente la più blasonata: molte volte i media si sono occupati dei suoi testimonial d’eccezione, tra ospiti e volti noti di Hollywood (da Richard Gere e George Clooney) o della musica (Bono Vox), e del calcio (da Lionel Messi a Gigi Buffon, ma soprattutto il grande sponsor Maradona. L’anno di riconoscimento dell’opera pia viene inoltre annullato l’accordo con le squadre latinoamericane (10 mila dollari per ogni gol realizzato e per ogni rigore parato) in campo per la Coppa America per non mischiare la Santa Sede con gli scandali finanziari che travolgono la Fifa. E, nel 2016 (anno in cui, in occasione della visita del Santo Padre i libretti vengono distribuiti, dal governo di Città del Messico, le parrocchie usano i fascicoli per la catechesi) Bergoglio ordina di rispedire al mittente una donazione del governo argentino di Mauricio Macri alle Scholas Occurrentes pari a di 16 milioni e 666mila pesos (poco più di un milione di euro), una cifra un po’ inquietante (666 è un numero diabolico) che tuttavia corrispondeva a quella richiesta delle Scholas per ristrutturare la sede centrale della fondazione in Argentina e per l’assunzione di 36 impiegati.

 

UNO SPONSOR DELL’ABORTO ALL’UNIVERSITÀ DEL SENSO

Ma sono moltissimi i club sportivi, istituzioni e organizzazioni pubbliche e private che hanno sostenuto con più che cospicue donazioni la fondazione e diffuso i suoi materiali e progetti a tema gioia, incontro, pace, armonia (la figura di Gesù compare eccezionalmente) fruibili in ogni contesto. Non edificando di fatto scuole ma una valanga di uffici, dopo aver fatto le pulci a entrate e soprattutto uscite della Fondazione, Aci Prensa ha chiesto chiarimenti riguardo anche a materiali della stessa in cui si faceva riferimento al «controllo sull’immagine e la reputazione della Fondazione e del Papa». Ma anche sul panel appunto dei relatori delle conferenze dell’Università del Senso: che senso ha invitare a parlare di “che cos’è la decostruzione” Sztajnszrajber, filosofo e star televisiva argentina autoproclamatasi agnostico, che si è fatto in quattro per depenalizzare l’aborto, ammiccare al gender e affermare che non importa se esiste Dio, vorrebbe chiedere al Papa se ci crede davvero, e tuttavia con Dio vorrebbe restare bloccato in ascensore e farci l’amore?

 

IL PAPA E DOSTOEVSKIJ

Obiettivo delle Scholas è sempre stato promuovere una cultura dell’incontro, utilizzare tecnologia, arte e sport per svilupparla, dire no al bullismo e ad una educazione di élite, abbracciare e non aggredire, usare il linguaggio «della testa, del cuore e delle mani»: ne ha parlato il Papa stesso in occasione dell’inaugurazione della nuova sede vaticana (giugno 2017) e dell’apertura di un nuovo Spazio Italia nel dicembre 2019 (pochi giorni dopo l’inaugurazione di una sede giapponese). Che incontrando virtualmente la comunità, lo scorso 5 giugno, ha significativamente ricordato gli inizi delle Scholas, «due insegnanti, due professori, in mezzo a una crisi, con un po’ di follia e un po’ d’intuizione», tre storie di crisi in cui è stata messa in gioco la responsabilità umana, «La Strada di Fellini, La vocazione di San Matteo di Caravaggio e L’idiota di Dostoevskij», e la necessità di un «buon accompagnamento» per non perdersi nel mondo.

«Non dimenticatevi mai di queste ultime tre parole: gratuità, senso e bellezza. Possono sembrarvi inutili, soprattutto oggigiorno. Chi si mette a fare una società cercando gratuità, senso e bellezza? Non produce, non produce. Eppure da questa cosa che sembra inutile dipende l’umanità intera, il futuro. Andate avanti, prendete questa mistica che è stata donata, che non ha inventato nessuno; e i primi a sorprendersi sono stati quei due matti che l’hanno fondata. E per questo la offrono, la danno, perché non è loro. È qualcosa che è arrivato loro come un dono. Andate avanti seminando e raccogliendo, con il sorriso, con il rischio, ma tutti insieme e sempre tenendovi per mano per superare qualsiasi crisi». Dostoevskij, non esattamente un filosofo da red carpet e un discorso da agendina molto progressivamente aggiornata.

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38 commenti

  • Sherden ha detto:

    Gentile Tosatti, una doverosa precisazione: l’articolo di Tempi non è stato affatto “rimosso”: campeggia bene in vista in home page. “Apòdote oùn tà Kaisaros Kaisari”.

    • Marco Tosatti ha detto:

      É stato rimesso oggi, 8 febbraio 😀

      • Sherden ha detto:

        Non avevo avuto modo di constatarne la “sparizione” ma non è per forza detto che sia avvenuta per chissà quali oscuri motivi. In ogni caso mi sembra cosa buona che ora ci sia.

        • Marco Tosatti ha detto:

          La sparizione c’era stata, constatata personalmente e da altri. Singolare essa e la riapparizione.

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Tre o quattro anni fa, quando si inizio a parlare di gender, introdotto ufficialmente nel ddl sulla buona scuola al comma 16, dell’art 1,parlai con un sacerdote chiedendogli di intervenire contro questo scempio.
    Egli rispose che la Chiesa non sarebbe intervenuta contro e che si sarebbe proposta per “aggiustare i pezzi, dopo il danno”.

    Come dire, fate pure?

  • Antonella ha detto:

    Un articolo che come in una lente di ingrandimento analizza le infinite reti che ruotano intorno alla Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes, tutte virtualmente coinvolte in attività promotrici di cultura, educazione, integrazione…..
    Ho iniziato a leggerlo un po’ frettolosamente, credendo di trovare i fatti ormai risaputi di un papato sdoppiato tra la versione mediatica che lo pennella quotidianamente come esige la facciata di memoria cattolica e quella globalista, molto più scaltra e mimetica, investita sul riformismo, cavalcato per santificare anche le scelte più estreme in quella visione spudoratamente sincretica chiamata fratellanza.
    Il gatto che diventa un cane, il cane a sua volta potrebbe sentirsi un rinoceronte, l’asino un cavallo, il cavallo un camaleonte …..
    Hanno riscritto la Fiera dell’Est ( a me tanto cara ) sulle mutazioni di un evoluzionismo bizzarro che farebbe ridere anche Darwin, la formula sembrerebbe di ordine psichico, ma forse sta evocando solo la lampada di Aladino, basta infatti esprimere un desiderio…..
    Mi ritornano le sagaci battute di Padre Pio quando rispondendo a chi voleva ricondurre le sue stimmate a chissà quali patologie isteriche, invitò l’eminente personaggio a pensare intensamente di essere un bue, allora forse avrebbe presto visto spuntargli le corna.
    Ma quelle erano battute di spirito, queste invece sono inventate per mortificare l’infanzia, barando con l’identità ridotta a un gioco di trasformismo !
    Rileggendo ci si sofferma su aspetti inquietanti come il numero esponenziale di scuole presenti nel mondo con l’obiettivo della formazione condivisa ma senza uno straccio di scuola concretamente costruita per i bambini in difficoltà….
    I poteri paranormali di formatori in conferenze virtuali fino a che punto possono arrivare? Uno stile manageriale che moltiplica centri e raccordi globali divulgando le stesse dottrine che piacciono a Biden?
    Donazioni che proliferano al minuto secondo per tramutarsi sempre magicamente in fondi finanziari che fanno invidia a Rockefeller…..
    Fondi a quanto pare ripuliti in Vaticano.
    Sono cresciuta con i salesiani, di cui porto il ricordo meraviglioso di un fermento evangelico che sapeva tradursi in cultura, teatro, sport…. fino al servizio reso ai quartieri abbandonati, solidale con i sofferenti di ogni classe, senza distinzioni ideologiche; e dico che Don Bosco tutto questo non avrebbe esitato a buttarlo in aria, come Cristo nel mercato del tempio.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Mentre la dragoscopia è ancora in corso, il vescovo di Roma fa una terrificante diagnosi sulla nostra povera e vilipesa patria: –In Italia le nascite sono calate e il futuro è in pericolo.–
    Ma lui non era quello che in uniforme da papa aveva detto che non siamo conigli? Mah!

    • Luca ha detto:

      Diciamo che c’è una via di mezzo

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        I preti di un tempo dicevano ai novelli sposi: vogliatevi bene e per il resto non preoccupatevi: i figli è Dio che li conta…… sembra un’eternità ma da allora è trascorso meno di un secolo.

        • Luca ha detto:

          Sì ma sono i genitori a doverli sfamare vestire educare. I preti dicono sempre gran cavolate.

        • Zuzz ha detto:

          Ci fu un santo parroco che quando una coppia arrivò in Parrocchia per battezzare il quinto figlio, affermò: ” Crescete, moltiplicatevi, riempite la terra, ma non fate tutto da soli !”

      • : ha detto:

        Dire nella situazione attuale che c’è una via di mezzo, è come dire che c’è una via di mezzo tra 0 (zero) e -1 (meno uno).

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Approfitto di questo spazio, voglia scusarmi, dott. Tosatti – grazie al riferimento alle battaglie condotte dalle “femministe”, nell’articolo da un modello esaltato da Bergoglio (e non solo) – per esprimere la mia solidarietà a Giorgia Meloni, attaccata sul piano personale su “La Stampa” in un articolo poi modificato nella parte che ha scatenato prevedibili polemiche, tanto da indurre il direttore a formulare pubbliche scuse alla leader di FdI.
    Più che allergica agli attacchi personali, senza se e senza ma, sempre, e all’indirizzo di ogni essere umano e di qualsiasi connotazione politica, mi pongo una domanda. I giornalisti – almeno loro! – che si ispirano a Bergoglio, esaltandolo sempre per la sua difesa della donna quando inizieranno a rispettarla veramente e a tradurre in pratica gli insegnamenti di un papa che li galvanizza? Un papa che ha dedicato alla donna addirittura l’intenzione di preghiera per il mese corrente e che ha suscitato la òla proprio ieri per la nomina significativa di due donne: una suora come sottosegretaria al Sinodo dei Vescovi, con diritto di voto (unica donna, quindi, ad esercitare tale diritto) alla prossima assemblea sinodale, e l’altra quale promotore di Giustizia della Corte di Appello dello Stato della Città del Vaticano.
    E vada per quegli esponenti politici e quei giornalisti pronti a stracciarsi le vesti nei casi in cui attacchi simili vengono rivolti a donne di un certo schieramento!!!
    Le chiacchiere stanno a zero.
    https://www.ilgiornale.it/news/politica/giorgia-meloni-definiscono-sua-figlia-prodotto-e-fdi-fa-1922285.html

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Dice l’articolo di Tempi: “Francesco, che in materia di gender è sempre stato chiarissimo”. E certo, su tutti gli argomenti è sempre stato chiarissimo.
    Si dichiara contro le teorie gender, poi va negli Stati Uniti e riceve in udienza personalissima un amico argentino accompagnato dal suo compagno con baci e abbracci (ho le foto).
    Si dichiara contro le teorie gender, poi riceve in udienza un gruppo di omosessuali dichiarati (ho le foto).
    Si dichiara per l’indissolubilità del matrimonio, poi arriva Amoris Laetitia.
    Ma sappiamo che non bisogna essere farisei, legati alla pratica ossessiva delle regole senza amore verso il prossimo. Sappiamo che una cosa è la dottrina, ma un’altra è la pastorale condita con la misericordia. Chi sono io per giudicare?

    • Lucy ha detto:

      Dice Tempi che Francesco sul gender è stato chiarissimo “.
      Non direi , la cosiddetta condanna del gender da parte di Bergoglio è piuttosto evanescente e banale ” Il gender è uno sbaglio della mente umana “, come sbagliare un compito di matematica cioè. Di ben altro spessore è la condanna totale , chiara e senza appello di Papa Benedetto :” Il gender è una RIVOLUZIONE ANTROPOLOGICA SCONVOLGENTE .LA PIÙ GRANDE SFIDA CHE ATTENDE LA CHIESA ” .

  • stefano raimondo ha detto:

    Grande è il disordine sotto il cielo, la situazione è dunque ottima. (Mao)

  • Lucy ha detto:

    Alle parole ” Scholas Occurrentes ” mi si è accesa la memoria e ho ritrovato un art.del giugno 2016 del bolg di S.Magister intitolato “Scholas Occurrentes ,la rivoluzione pedagogica di papa Francesco “.Ne riporto alcuni significativi stralci .
    ” Insegnamento cattolico addio .La rete mondiale di scuole che il papa cura e promuove con grande fervore ha un paradigma educativo totalmente secolarizzato .Al posto dei santi i divi dello spettacolo e dello sport.Ultimo incontro domenica 29 maggio con premiati ospiti del papa nientemeno che George Clooney e Richard Gere .Questa sua amatissima creatura nata a Buenos Aires quando era arcivescovo ora ha più di 400.000 siti presenti in tutti i continenti, ma se si va a esplorare il sito ufficiale delle Scholas con i programmi , gli obiettivi ,le attività non si scopre nulla ,ma proprio nulla di specificamente cristiano , tanto meno di cattolico. Questo con l’evidente consenso del papa perchè a scorrere gli innumerevoli discorsi rivolti da lui alle Scholas il silenzio sul Dio cristiano , su Gesù , sul Vangelo è quasi tombale . A farla da padrone nei discorsi alle Scholas come pure nel botta e risposta con gli studenti sono invece parole e concetti come ” dialogo -ascolto – appartenenza – integrazione -ponti- pace -patto educativo – cultura dell ‘incontro – nuovo umanesimo “…….A leggere le raccomandazioni ufficiali dei cnvegni risulta introvabile qualsiasi traccia di cristianesimo. Ha invece un posto ben visibile il papa in una collana di libretti per studenti pubblicata da Scholas.Nell’Aprile 2016 la studiosa cattolica Maike Hickson ha commentato alcuni di questi libretti .In quello dedicato al tema della “diversità “ha notato che diverse forme di “famiglia ” sono messe tutte alla pari, comprese le coppie omosessuali con bambini .In un altro libretto intitolato “stima di sè “ha trovato la nozione di scelta della propria identità anche sessuale .Alla richiesta scritta di spiegare questa linea educativa così lontana dal Magistero della Chiesa la Hickson riferisce di non aver ricevuto risposta da alcun dirigente di Scholas Occurrentes ”
    Questo in sintesi l’art.di Magister .Come si può notare era già tutto chiaro già da allora.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    dite che “il Papa” ha un problema ? Diciamo invece che “El Papa” E’ un problema.

  • antonio cafazzo ha detto:

    Recenti (2 febbraio) Notizie dalla Spagna sul “gender”.
    “Il Ministero dell’uguaglianza prevede l’autodeterminazione del genere senza un referto medico a partire dai 16 anni.

    Il Ministero dell’uguaglianza ha già pronto il progetto di legge per l’uguaglianza reale ed effettiva delle persone trans, una norma inclusa nell’accordo di governo tra Unidas Podemos e PSOE che ha aperto un’aspra spaccatura nel movimento femminista e tra i partner dell’esecutivo e che prevede modifiche di progetto per il collettivo. La più importante è la libera autodeterminazione del genere, il che significa che chiunque può cambiare nome e sesso nel registro civile solo con una dichiarazione espressa, a partire dai 16 anni.”

    https://elpais.com/sociedad/2021-02-02/igualdad-preve-el-cambio-de-sexo-legal-sin-informe-medico-y-los-tratamientos-hormonales-desde-los-16-anos.html

    Dunque:
    – a 16 anni mi sfrizzola il ganzo del 4° piano, vado all’anagrafe e mi faccio “femmina”.
    – a 17 anni l’occhiona del 6° piano mi piace un fracco, vado all’anagrafe e chiedo di tornare “macho”;
    – a 19 anni mi faccio onnivoro perché piaccio e mi piace ogni sesso.

    E la chiesa? Che dice e fa la chiesa?
    Guarda le stelle…

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Stando alla lettura quotidiana, per quanto stringata e/o un po’ “infiocchettata”, di cronache non proprio esaltanti e rassicuranti – cui non si può non riconoscere un minimo di veridicità – direi che almeno qualche lettore attento e responsabile, fra quelli delle alte sfere, obiettivamente, dovrebbe lanciare l’SOS: Houston abbiamo [più di] un problema! Invece che demandare al “tempo” (di là da venire) la soluzione di processi controversi, lanciati con il paracadute dei buonisti, procedendo al ritmo del ritornello: «Finché la barca va, lasciala andare…», senza volere – con questa citazione – offuscare quella della “grande Mina”.
    Si procede, secondo copione, fra equivoci, smentite e chiarimenti che non arrivano, tardive e frequenti ammissioni di fraintendimenti, accuse di estrapolazioni di frasi da contesti molto – ma molto – enigmatici (spesso e volentieri contraddittori) e di addebiti a innominati destinatari di aver fatto dire cose mai dette o di aver presentato libere interpretazioni di pensieri non meglio formulati (???)
    Una curiosità: l’articolo di “Tempi” non è più disponibile in obbedienza al recente invito – se non ricordo male formulato nel corso dell’udienza a Santa Marta, di lunedì scorso, concessa ad una delegazione dell’agenzia di stampa dei vescovi statunitensi – a preferire il canto corale nella Chiesa, cercando di evitare le “note stonate” che si sentono di frequente?

    • Alda ha detto:

      Veramente era Orietta Berti😂😂😂😂

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Senza volere offuscare, con la mia, la citazione “della grande Mina” (testuale ) fatta da Bergoglio all’Angelus di domenica scorsa…

  • emmebi ha detto:

    E’ ormai impossibile stare dietro alle continue contraddizioni di Bergoglio: qui pare non accorgersi della propaganda “gender”, mentre altrove ha condannato tale teoria; in un’altra intervista “aerea” pareva scagliarsi contro la Massoneria, per poi caldeggiare iniziative che puzzano da lontano di squadra e compasso (quella del capitalismo “inclusivo” è solo una delle tante, per non parlare del presepe “alieno”). Viene ogni tanto da domandarsi se Bergoglio non sia uno strano e inspiegabile enigma fatto di astuzia da foro boario da un lato, e dall’altro della sprovvedutezza indifendibile di chi non capisce la portata di certe contraddizioni

    • Acido Prussico ha detto:

      Nessun enigma. Astuto e scaltro È lui il problema. Dovunque e sempre. Lui HA CREATO, CREA, CREERÀ problemi. Intenzionalmente. (Lo sanno anche le docili suorine che gli fanno il manicure e pedicure).

    • Dice Bergoglio ha detto:

      Ma se io sono papa, posso dire quello che voglio …
      Perché dovreste correggere il vostro capo ?

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Il papa ha un solo grande problema: quello di essere papa.

  • graeme taylor ha detto:

    Pray that Our Lord grants His appalling Vicar a Pauline Conversion soon.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    So solo che il Papa Francesco ha tuonato contro la Civiltà Gender… Lessi questa notizia. Se qualcuno mi dimostra che era falsa con prove alla mano, ne prenderò atto…
    Il guaio di papa Francesco è che chiacchiera troppo, con chiunque, spinto da spirito evangelico: il Maestro Gesù, non faceva lo stesso? Solo che Egli era Dio e Papa Francesco è un uomo. Che ha una mente, che può sbagliare. Che può essere vittima di suoi e nostri nemici, che utilizzano parti di ciò che dice per rivolgerle contro di lui e contro la chiesa. Ecco perché è sempre buona norma scrivere e pubblicare il pensiero scritto.

    • : ha detto:

      «Il guaio di papa Francesco è che chiacchiera troppo, con chiunque, spinto da spirito evangelico»

      Veramente non chiacchiera soltanto, scrive pure, e firma anche. Come ha firmato il documento di Abu Dhabi in cui è scritto che «il pluralismo e la diversità di religione […] sono una sapiente volontà divina». Sembra che più che «spinto da spirito evangelico («Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato», Mc 15 s), lo sia da spirito abudhabico.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Forse è bene aspettare un po’ per vedere se per il papa questo è davvero un problema.

    • Claudio ha detto:

      Forse prima ancora bisognerebbe chiedersi se uno che fa propaganda gender scriverebbe mai questo: “i tratti che non siamo in grado di cambiare: include l’età, le caratteristiche fisiche, il genere e l’orientamento sessuale” (preso dall’articolo).
      Temo che, come di prammatica, il nostro Tosatti stia facendo da megafono alla solita bufala di cui non si parlerà più nel giro di due giorni (con scholad occurrentes ci aveva già provato anni fa……ovviamente a vuoto).

      • Marco Tosatti ha detto:

        Come di prammatica? Se è dell’umorismo le riesce male. Se parla sul serio, il commento è altamente offensivo. Bastava leggere l’articolo per capire che semplicemente riportavo due articoli di due fonti diverse, entrambe piuttosto autorevoli. Ma forse non è in grado di leggere; e se legge non capisce. Pazienza. Continui a provare, è meritorio lo sforzo invano.

      • Marco Tosatti ha detto:

        E un’altra piccola domanda: perché si nasconde dietro un indirizzo mail fasullo? Quando uno critica dovrebbe avere, almeno, la decenza di non nascondersi. Se no dimostra di essere un uomo (o una donna) di quella sostanza invocata da Cambronne…

      • Enrico Nippo ha detto:

        Sembra che il cambronnico CLAUDIO legga spizzicando qua e là per poi abbandonarsi alle sue cambronniche osservazioni.

        Per esempio, non deve aver fatto caso a dove è scritto:

        “Scholas Occurrentes ha lanciato la sua “Università del Senso”, una serie di conferenze virtuali i cui relatori includono noti promotori dell’aborto legale come il filosofo Dario Sztajnszrajber e la scrittrice Luisa Valenzuela …
        …Le richieste inviate da ACI Prensa a Scholas Occurrentes sulla chiamata di oratori pro-aborto e sull’uso dei milioni di dollari che riceve in donazioni rimangono senza risposta da settembre 2020”.

      • Veronica Cireneo ha detto:

        Signor Claudio,
        anni fa quando una scrittrice gender, di cui non ricordo il nome, ma può cercare in rete, inviò i suoi testi in Vaticano, ricevette una mail, da parte dello stesso che, in sintesi diceva:”Bene, continui così!”

        Ah, come sarebbe bello fosse stata una bufala!