Burke: Le Forze Del Male Usano Il Covid Per Imporre Il Great Reset Al Mondo

14 Dicembre 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il cardinale Raymond Leo Burke ha tenuto sabato scorso una poderosa omelia sulla situazione generata dal Covid 19, negli Stati Uniti e nel mondo, illustrando l’uso perverso della crisi che i Poteri stanno mettendo in atto usando la paura; e l’inefficacia della Chiesa nel rispondere a questa sfida. Buona lettura. 

 

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In un momento in cui “abbiamo bisogno di essere vicini l’uno all’altro nell’amore cristiano, le forze mondane ci isolerebbero e ci farebbero credere di essere soli e dipendenti da forze laiche, il che ci renderebbe schiavi del loro programma senza Dio e assassino”, ha detto il cardinale Raymond Burke durante l’omelia del sabato.

Burke, il fondatore del Santuario di Nostra Signora di Guadalupe, ha tenuto una potente omelia a La Crosse, Wisconsin, luogo di pellegrinaggio sabato sera.

“Veniamo a Nostra Signora di Guadalupe nel suo giorno di festa con il cuore turbato e pesante. La nostra nazione sta attraversando una crisi che minaccia il suo stesso futuro di libero e democratico. La diffusione in tutto il mondo del materialismo marxista, che ha già portato distruzione e morte alla vita di tanti, e che ha minacciato le fondamenta della nostra nazione per decenni, sembra ora impadronirsi del potere di governo sulla nostra nazione”, ha iniziato il suo sermone Burke.

“Per ottenere guadagni economici, noi come nazione ci siamo permessi di diventare dipendenti dal Partito comunista cinese, un’ideologia totalmente opposta alle fondamenta cristiane su cui le famiglie e la nostra nazione rimangono al sicuro e prosperano”, ha continuato.

Burke ha parlato specificamente degli Stati Uniti, ma “evidentemente molte altre nazioni stanno attraversando una crisi simile, molto allarmante”, ha detto.

“Poi c’è il misterioso virus di Wuhan, sulla cui natura e prevenzione i mass media ci danno quotidianamente informazioni contrastanti. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che è stato usato da certe forze, nemiche delle famiglie e della libertà delle nazioni, per portare avanti la loro malvagia agenda. Queste forze ci dicono che ora siamo i soggetti del cosiddetto ‘Grande Reset’, il ‘nuovo normale’, che ci viene dettato dalla loro manipolazione dei cittadini e delle nazioni attraverso l’ignoranza e la paura”, ha detto il cardinale.

Date queste “gravi” condizioni, agli americani viene ora chiesto di trovare “il modo di capire e dirigere” la loro vita in una “malattia e la sua prevenzione”, piuttosto che “in Dio e nel suo piano per la nostra salvezza”.

“La risposta di molti vescovi e sacerdoti, e di molti fedeli, ha manifestato una dolorosa mancanza di una sana catechesi. Tanti nella Chiesa sembrano non capire come Cristo continui la sua opera di salvezza in tempi di peste e di altri disastri”, ha detto Burke.

“Per di più, la nostra santa madre Chiesa, la nostra santa madre Chiesa, la sposa immacolata di Cristo, in cui Cristo è sempre all’opera per la nostra eterna redenzione, è afflitta da notizie di corruzione morale, specialmente in materia di sesto e settimo comandamento, che sembrano aumentare di giorno in giorno. Nella nostra nazione, i rapporti su Theodore McCarrick hanno giustamente tentato molti cattolici devoti di mettere in dubbio i pastori, che in accordo con il piano di Cristo per la Chiesa devono essere le loro guide sicure, insegnando le verità della fede, guidandoli nel giusto culto di Dio e nella preghiera a Lui, e guidandoli attraverso la perenne disciplina della Chiesa”, ha continuato.

Invece, i fedeli troppo spesso “non ricevono nulla in risposta, o una risposta che non è fondata sulle verità immutabili della fede e della morale”.

“Ricevono risposte che sembrano provenire non da pastori, ma da dirigenti laici”. La confusione riguardo a ciò che la Chiesa ci insegna e ci chiede veramente in accordo con il suo insegnamento genera divisioni sempre maggiori all’interno del corpo di Cristo. Tutto ciò paralizza la Chiesa nella sua missione di testimonianza della verità divina e dell’amore divino in un momento in cui il mondo non ha mai avuto più bisogno di ora che la Chiesa fosse un faro”, ha dichiarato Burke.

“Nell’incontrare il mondo, la Chiesa vuole falsamente sistemarsi nel mondo invece di chiamare il mondo alla conversione in obbedienza alla legge divina scritta in ogni cuore umano e rivelata nella sua pienezza nell’incarnazione redentrice di Dio Figlio”, ha aggiunto.

Il cardinale ha detto che questi problemi “rappresentano una sfida formidabile” per la vita cristiana e hanno prodotto “la sofferenza più dolorosa”.

“Sì, i nostri cuori sono comprensibilmente pesanti, ma Cristo, per intercessione della sua Vergine Madre, solleva i nostri cuori al suo, rinnovando la nostra fiducia in Lui, che ci ha promesso la salvezza eterna nella Chiesa. Egli non sarà mai infedele alle sue promesse. Non ci abbandonerà mai”, conclude Burke. “Non lasciamoci ingannare dalle forze del mondo e dai falsi profeti. Non abbandoniamo Cristo e non cerchiamo la nostra salvezza in luoghi dove non si può mai trovare”.

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Per chi capisce l’inglese, ecco il video dell’omelia.

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21 commenti

  • GMZ ha detto:

    Colgo l’occasione per segnalare a tutti questa pagina del Charlotte Lozier Institute:
    https://lozierinstitute.org/what-you-need-to-know-about-the-covid-19-vaccine/
    Un utilestrumento per identificare e rigettare i vaccini prodotti o testati su linee cellulari ottenute delittuosamente.
    I nostri pastori, a tal proposito, avranno qualcosa da dire?!
    Ossequi.

  • Rosario ha detto:

    Sotto il manto dela Madonna Santissima di Guadalupe continuano a risplendere i Cristeros di ogni epoca contro tutti i devastatori.

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Nell’incontrare il mondo, la Chiesa vuole falsamente sistemarsi nel mondo invece di chiamare il mondo alla conversione”.

    Questa diagnosi inquadra bene la malattia, che viene dalla non molto lontana “primavera” del concilio.

    Dalla Ecclesiam suam di Paolo VI.

    «La parola, resa ormai famosa, del nostro venerato predecessore Giovanni XXIII di felice memoria – la parola “aggiornamento” – sarà da noi sempre tenuta presente come indirizzo programmatico; lo abbiamo confermato quale criterio direttivo del Concilio Ecumenico, e lo verremo ricordando quasi uno stimolo alla sempre rinascente vitalità della Chiesa, alla sua sempre vigile capacità di studiare i segni dei tempi, e alla sua sempre giovane agilità di tutto provare e di far proprio ciò ch’è buono, sempre e dappertutto (…)
    … Sul mondo: non si creda di giovargli assumendone i pensieri, i costumi, i gusti, ma studiandolo, amandolo, servendolo».

    Dunque un “aggiornamento” senza assumere le istanze del mondo che però, guarda caso, va studiato, amato e, addirittura servito!

    Hai capito l’ossimoro cavallotroiesco del santo?

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Per prudenza mi sono autocensurato. Però mah, posso dire mah?

      • Enrico Nippo ha detto:

        Ma no! Perché autocensurarsi? Esprimere liberamente e democraticamente il proprio pensiero! Non è questa la cosa più importante?

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Il problema è che se avessi espresso liberamente e democraticamente il mio pensiero sul suo commento non l’avrei potuto esprimere educatamente e civilmente come si addice a questo blog.

        • Adriana 1 ha detto:

          Enrico Nippo ,
          si studia per conoscere…pertanto la frase conclusiva del discorso montiniano appare come un capovolgimento totale dell'”istruzione” che si leggeva nel Catechismo di
          Papa Sarto :” conoscere ,servire ed amare Dio in questo mondo ,per goderLo poi nell’altro ” .
          Date le premesse montiniane ,non mi meraviglio più dell’attuale Presepe , anzi , stavolta per Paqua mi attendo un
          “evento” cruento di Marina Abramovich (che il modernizzato Introvigne ha assicurato non essere affatto una adepta del diavolo ).
          Non c’è più Fede nell’Arte , così come non c’è più Arte nella Fede mentre la Speranza si allontana sempre di più .

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            La parola di Dio è sempre stata letta in modo duplice sincronico e diacronico. Nei primi temi, quelli di sant’Agostino le differenze tra il mondo del tempo e quello di Cristo erano minime, ma trascorsi 2000 anni le differenze sono notevoli. Basta pensare a ciò che esiste oggi nell’ambiente in cui si sviluppa e si forma un uomo e quello in cui si formava e si sviluppava un uomo ai tempi di Cristo. Non vi è nulla di scandaloso nelle parole di Paolo VI per un uomo che abbia un minimo di senso della storia. Questo principio evolutivo è criminale se viene applicato al testo della eterna Parola di Dio , non lo è affatto se viene applicato alla sua interpretazione nella realtà odierna.

          • Adriana 1 ha detto:

            Stilumcuriale Emerito ,
            la stessa cosa allora vale per S. Paolo e per tutti i Padri della Chiesa .
            Dubito che sia una risposta del vero Stilumcuriale Emerito

          • Enrico Nippo ha detto:

            Effettivamente, resto un po’ sorpreso anch’io. Un Anziano (con la A maiuscola, ovvero una persona che ha molta esperienza di vita e di cultura) come SE che non si accorge dell’insidia nascosta, neanche troppo, nel brano montiniano ( e non solo)?

            “Principio evolutivo” mi sembra un’espressione alquanto bizzarra. Un principio non è evolutivo per definizione. E’ la realtà che ha da rifarsi al principio, e quest’ultimo non può essere “interpretato” per essere adattato (leggi corrotto o abbandonato) alla realtà.

            E poi i risultati del “principio evolutivo” ce li abbiamo davanti agli occhi. Che altro deve accadere per aprirli, gli occhi?

            E poi quel ribadire che il commento che avrebbe voluto esprimere sarebbe stato, se non glielo avesse impedito l’educazione, violento e da trivio …

        • Don Ettore Barbieri ha detto:

          La parola “mondo” può essere intesa in un senso positivo, ossia mondo creato da Dio di cui Egli vuole la salvezza: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio”, il quale non è venuto per essere servito, ma servire; oppure nel senso di “mondanismo”, ossia lontananza da Dio e opposizione a Lui: è il mondo del demonio e di chi lo segue. Vede, caro Enrico Nippo e Adriana 1 e molti altri, io penso che vediate molta mala fede e malvagità, laddove c’era, molto probabilmente, soltanto molta illusione, in particolare che fedeli e clero cogliessero nel migliore dei modi e all’improvviso una serie di mutamenti nel modo di proporre e di vivere la fede: la prudenza avrebbe voluto che si andasse molto di pìù con i piedi di piombo. Così non è stato e i tentativi successivi di porre alcuni correttivi sono falliti perché la situazione era ormai esplosa.
          Ciò non toglie, ovviamente, che alcuni di quei mutamenti potessero essere evitati del tutto.
          Vi è poi il fatto che dal Concilio in avanti si è voluta presentare una Chiesa perennemente sorridente, forse in contrapposizione ad una Chiesa ritenuta (o effettivamente tale, in certi casi) sempre “arcigna”: anche qui il bene e il male sono mescolati: è pur vero, infatti, che si attirano più mosche con un cucchiaino di miele che con un barile di aceto (e questo vale soprattutto per le anime più semplici), ma è altrettanto vero che se questo tentativo di “andare incontro” diviene prostituzione al mondo, come di fatto è diventato in molti casi, allora c’è qualcosa che non funziona.
          Sapete che cosa farei se fossi papa? (Lo dico per ridere perché non diventerò mai nemmeno vescovo) Imporrei alla Chiesa un lungo periodo di preghiera, silenzio e, compatibilmente con le possibilità di ciascuno, penitenza, per purificarla dalla profluvie di parole spesso inutili di questi anni.

          • Adriana 1 ha detto:

            Don Ettore Barbieri ,
            il suo modo di esprimersi è cordiale e tranquillizzante:
            di ciò La ringrazio . Concordo sul biasimare la profluvie di parole che
            da 60 anni in qua devono aver superato tutte quelle dell’Antico e del Nuovo Testamento .
            Penso però che il guaio maggiore consista proprio nell'”Illusione” di certi Papi e di certa Curia ;”illusione” che è servita a rendere manifestamente”illusoria” la loro religione e poveri illusi coloro che ,nel passato o nel presente ,le si fossero o le si siano affidati .
            P.S. Cristo “servitore” del Mondo ,mi pare un’affermazione un pochino fuorviante .

          • Enrico Nippo ha detto:

            Caro don Ettore,

            apprezzo il suo intervento, soprattutto laddove invita al silenzio.

            Però mi consenta: malafede e malvagità non hanno effetti diversi dall’illusione, fatto salvo che le prime sono perpetrate, per dirla col Catechismo, con “piena coscienza e deliberato consenso”, mentre la seconda è dovuta a dabbenaggine e/o distrazione.

            Se un palazzo viene fatto saltare in aria da un criminale o da una persona distratta che cambia?

            Ora, non sarei così deciso nello stabilire se sia peggio che un papa, per di più riconosciuto santo, sia stato malvagio e in malafede oppure un illuso. Quale che sia la risposta, gli effetti devastanti sono stati e sono quelli che sono.

  • nipass39 ha detto:

    “Nell’incontrare il mondo, la Chiesa vuole falsamente sistemarsi nel mondo invece di chiamare il mondo alla conversione”.
    Finalmente una parola chiara e forte!
    Nessun’altra espressione potrebbe rappresentare meglio il dramma che sta vivendo il popolo di Dio.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Per vincere la sfida della pandemia e uscirne migliori è essenziale ma non sufficiente confidare teoricamente nelle promesse del Padre. Questa crisi sta rilevando l’urgenza dell’azione, della collaborazione globale al piano di salvezza, a partire dalla riscoperta dei valori fondanti e decisivi per le sorti dell’umanità.
    Bisognerebbe innanzitutto intendersi sul significato da attribuire – e da tradurre in azioni che tengano conto dell’ integrità dell’uomo, di ognuno e di tutti – allo slogan ripetuto a destra e a manca: «nessuno si salva da solo», incominciando dal non escludere Dio e il codice di comportamento che ha dettato (e testimoniato) dai programmi e progetti che si vanno approntando. Purtroppo con approssimazione e spocchia, non disgiunte da incompetenza acclarata!