Pezzo Grosso: I Blog Strumento della Provvidenza. Lo Dice Mons. Schneider.

12 Dicembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, Pezzo Grosso ci ha inviato una riflessione estremamente gratificante, basata sull’intervista che mons. Schneider ha rilasciato a Chiesa e PostConcilio, in relazione al su ultimo libro, estremamente interessante e di cui ci riserviamo di parlare a breve. Buona lettura. 

§§§

Caro Tosatti, Stilum Curiae è strumento della Divina Provvidenza per dffondere la Verità… Lo spiega implicitamente qui sotto Mons. Athanasius Schneider, nella terza risposta della intervista a Chiesa e Post Concilio (qui sotto riportata parzialmente). Le dichiarazioni non hanno bisogno di ulteriori commenti.

Pezzo Grosso

***

Da Chiesa e Post Concilio :

Mons. Schneider: La blogosfera cattolica, strumento della Divina Provvidenza

Christus Vincit, il trionfo di Cristo sulle tenebre del nostro tempo

Mons. Athanasius Schneider

Vescovo ausiliare della Diocesi di Astana, Kazakistan

(estratti dalle pp. 155-156; 332-333 dell’edizione italiana)

 

Internet costituisce un mezzo importante per la difesa della fede da parte dei laici?

 

Sì, certamente. Vedo internet e i social media come strumenti provvidenziali che offrono ai laici desiderosi di difendere la fede una possibilità unica di aggregazione. Non sarebbe stato possibile 30 anni fa. Adesso vedo dei laici, uomini e donne, che hanno il coraggio di dire al parroco o al vescovo o persino alla Santa Sede: “Vi preghiamo, certe cose ci preoccupano, non corrispondono alla fede dei nostri antenati. Noi vogliamo difendere la fede della Chiesa, nostra Madre”. Tuttavia, l’establishment ecclesiastico progressista – che io definisco la nomenklatura – adesso accusa i laici di interferenza, dicendo: “Non è compito vostro, tacete!”.

 

Puzza di clericalismo, vero?

Certo, un simile atteggiamento di certi chierici nei confronti dei laici dà prova di uno smisurato clericalismo. Ma i fedeli laici devono rispondere a questi chierici arroganti. È quanto ha insegnato il Vaticano II sul dovere dei laici di testimoniare e difendere la fede. Essi possono dire a questi chierici: “Se amate così tanto il Vaticano II, lasciate che vi critichiamo! Lasciate che leviamo liberamente la voce nella Chiesa per difendere la fede dei nostri antenati. Abbiamo il diritto di esprimere la nostra preoccupazione anche al papa poiché siamo una sola famiglia”. In questo nuovo e coraggioso atteggiamento di numerosi laici, vedo realizzarsi l’intenzione del Concilio Vaticano II. Dio ha permesso dei mali dopo il Concilio per servirsene al fine ditrarne un gran bene.

 

Stiamo vivendo nell’epoca di internet. Può offrire dei consigli specifici per i blogger e i siti web cattolici?

La blogosfera cattolica è uno strumento della Divina Provvidenza oggi per diffondere la verità perenne di Cristo e della Sua Chiesa nel pieno di una crisi ecclesiale senza precedenti. Lo considero un aiuto davvero provvidenziale per connettere quanti condividono i medesimi scopi e intenzioni, sentendosi in qualche misura appartenenti a una famiglia di fede. Dio benedica i bravi blogger cattolici! Sicuramente si devono evitare polemiche sterili. Possiamo fornire informazioni su ciò che accade – e talvolta non abbiamo altra scelta che fornire informazioni e fatti negativi, altrimenti vivremmo in un altro pianeta. Tuttavia, bisogna farlo in modo equilibrato, senza fornire di continuo notizie negative, ma offrendo anche informazioni positive sulle cose buone che avvengono nella Chiesa in tutto il mondo, quanto alla promozione della purezza della dottrina, della preghiera e della bellezza della liturgia. È inoltre molto utile presentare esempi di belle vite cristiane nella storia della Chiesa e anche dei nostri tempi. I blogger cattolici faranno un buon lavoro attenendosi a queste linee guida.

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46 commenti

  • viviana ha detto:

    Due parole sulle emissioni da parte dello Stato della Città del vaticano.
    Mi sembra di ricordare, durante il papato di Ratzinger che una ditta tedesca, in omaggio al papa regnante, avesse ricoperto con un modernissimo tipo di pannelli fotovoltaici l’intero tetto della sala Nervi.
    Un modo serio per ridurre le emissioni.
    C’è chi dice e c’è chi fa.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Si avvicina il Santo Natale.

    Auspichiamo che la cretinosfera planetaria “da la quale nullu homo vivente pò scappare” subisca almeno qualche piccolo buco da parte dell’Ago di Dio.

    Auspichiamo che il cretino di turno si guardi allo specchio prima di dare del cretino a qualcun altro.

    Auspichiamo che le travi sparse su terreno siano molte di più delle pagliuzze.

    Auspichiamo che i sepolcri imbiancati non li si veda negli altri ma in se stessi.

    Auspichiamo che i treni di panini indigesti farciti di Sacre Scritture e spappolano la Verità, deraglino.

    Auspichiamo che non ci si accontenti di mettersi al sicuro dietro le spalle di Cristo per puntare il dito su questo e su quello (anche perché Cristo se ne accorge).

    Auspichiamo, insomma, che risorga l’Ordine.

    Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà.

    Un abbraccio solstiziale (tra sette giorni) a tutti.

  • antonio cafazzo ha detto:

    In Spagna la Messa di mezzanotte della Vigilia di Natale viene chiamata “Misa del gallo”.
    Siccome nella Santa Sede hanno deciso che questa Messa sarà celebrata in anticipo (H. 19,30) gli spagnoli hanno deciso di chiamarla con il nome di un gallinaceo piú giovane: la “Misa del pollo” (galletto).
    (Il BuonUmore sia con tutti voi – blogsferoidi – poiché oggi è la III domenica di Avvento: quella detta del “Gaudete”).

  • Antonio ha detto:

    Temo che le gerarchie ecclesiastiche vivano rinchiuse in un’altra blogsfera che si trova dalle parti della ionosfera. Lassù le nostre voci non arrivano e se arrivano la scarsità di ossigeno non permette di comprenderle. Noi comunque andiamo avanti, pazienza per loro.

  • Nicola Buono ha detto:

    Quello che affermano sia Monsignore Schneider che Pezzo Grosso su Internet come strumento della Provvidenza nello specifico i blog cattolici e’ SACROSANTA VERITÀ. Ed io lo vado dicendo e ripetendo da un pezzo. Infatti sia le tv che i giornali che le riviste che le radio ( tranne pochissime eccezzioni) sono serve del Potere e del Pensiero Unico. Invece internet dà la possibilità ( mirabilis dictu) di raggiungere una infinito maggior numero di utenti IN TUTTO IL MONDO ed a costi di gestione se vogliamo maggiormente competitivi rispetto agli altri mezzi di comunicazione. Detto questo quindi e” importantissimo quindi avere blog o siti internet ( come ad esempio La Nuova Bussola Quotidiana) indipendenti, non allineati e coraggiosi che facciano formazione, informazione, campagne e proclamino la Verità. E danno tanto fastidio questi blog e siti liberi che hanno sempre tentato di istituire la SORVEGLIANZA SU INTERNET PER COLPIRE LA DISSIDENZA CATTOLICA E NON , CHE LORO CHIAMANO FAKE NEWS. E danno tanto fastidio le voci libere su internet che ( mi risulta personalmente sia successo diverse volte) sia su Youtube che su Facebook, blocchino le iscrizioni , blocchino i like , censurino i post o gli articoli dei siti non allineati al PENSIERO UNICO. Tanto per dirne una , un giornalista italiano che risiede in Florida e fa informazione vera sulle Presidenziali americane, oltre a questo boicottaggio, E’ STATO INFORMATO DA YOUTUBE CHE NON VERRANNO PIÙ TOLLERATI ARTICOLI SUOI E COMMENTI DEI LETTORI IN CUI SI DICE CHE CI SONO BROGLI ELETTORALI CHE INFLUENZANO IL RISULTATO ELETTORALE IN AMERICA. Per cui il giornalista adesso sta trasferendo il suo sito suona una piattaforma più libera ( per adesso ) che si chiama RUMBLE. Capite quindi come sia importantissimo avere blog e siti liberi come Stilum Curiae? Vanno quindi sostenuti economicamente con quello che possiamo.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    “La blogosfera cattolica è uno strumento della Divina Provvidenza oggi per diffondere la verità perenne di Cristo e della Sua Chiesa nel pieno di una crisi ecclesiale senza precedenti.”
    Detto da un alto prelato come Mons. Schneider questo è un segnale molto positivo e incoraggiante . Ma c’è di più.
    Marco Tosatti, rispondendo qualche tempo fa ad un commento disse che per certo questo blog riceve giornalmente numerose visite dal Vaticano. Quindi oltre che strumento per diffondere la verità è anche un feedback che dice alla Santa Sede come i suoi detti e fatti sono percepiti e valutati da una parte, sia pure esigua, dei fedeli. Per essere efficace però un feedback deve essere in tempo reale (deve quindi riguardare il presente, non un passato più o meno lontano) e privo di errori. E qui è fondamentale il ruolo del moderatore : il blog deve essere credibile e i messaggi fantasiosi, certi inutili battibecchi e i fatti dati per verità senza essere provati vanno rigorosamente eliminati. E’ un consiglio, non è una critica.

    • Raffaele ha detto:

      Veramente in Vaticano la valutazione che fanno è un po’ diversa, anche perché non vi considerano una parte seppur esigua del popolo cattolico. Scusi la franchezza, ma è bene non si illuda.

      • Marco Tosatti ha detto:

        Caro, ho delle percezioni diverse…dal Vaticano. Non mi illudo – e poi di che cosa? – mi limito a dare notizie. D’altronde da chi paga Osservatore Romano e Avvenire lei si attende sensibilità mediatica? Suvvia. Quanto a considerare chi è cattolico e chi no, oggi come oggi, mi pare un’impresa ardua.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          E poi una Chiesa che dice di lottare contro la cultura dello scarto si contraddice se ci scarta.

          • Marco Tosatti ha detto:

            Vorrebbe tanto, ma non le riesce molto bene. E commenti del genere di quello appena pubblicato ne sono la prova evidente.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Ma se non contiamo niente, perchè ci leggono? Per passare il tempo, per divertirsi , per arrabbiarsi, per sopportarci in segno di penitenza come gli antichi monaci sopportavano il cilicio?
        Di solito le persone che ragionano trascurano le cose che non le interessano. O sbaglio ?

        • A DOMANDA RISPOSTA ha detto:

          Per pura curiosità, é interessante leggere cosa pensa chi ha una visione della vita completamente diversa dalla propria…conferma la validità delle convinzioni personali.

    • Enrico Nippo ha detto:

      “i messaggi fantasiosi, certi inutili battibecchi e i fatti dati per verità senza essere provati vanno rigorosamente eliminati”.

      Insomma, gira che ti rigira, la censura sembra esser un metodo universale.

      Soltanto che se la si subisce è esecrabile ma se la si esercita diventa necessaria.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Non è censura e non è un metodo universale.
        Il filtro contro gli errori di informazione è una necessità per il corretto funzionamento di un sistema. Se quel tragico 4 maggio 1949 il pilota dell’aereo non avesse avuto informazioni sbagliate sulla sua posizione e la sua rotta la tragedia di Superga non sarebbe avvenuta e il nostro caro Marco Tosatti non avrebbe subito la prematura perdita del papà. Tosatti queste cose le capisce perfettamente (e mi scusi se ho fatto cenno a quel doloroso momento della sua vita) ma lei, sig. Nippo, su certe cose tiene proprio una capa tosta.

        • Enrico Nippo ha detto:

          Nataliziamente:

          essendo uno fuori di testa, non posso avere la “capa tosta”.😊

          “Filtro” è un sinonimo addolcito di censura. L’esempio da lei portato (lo dico con il più grande rispetto) non mi sembra omologo. Un conto è un sistema tecnico e un conto un sistema esistenziale: gli errori di informazione dell’uno sono radicalmente diversi da quelli dell’altro e con implicazioni anch’esse radicalmente diverse.
          .
          Abbia pazienza, ma io sono uno che segue la Via senza testa (che è una cosa seria).

          Pace e bene.😊

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            Mi scusi se insisto, ma l’esempio che ho fatto non vale solo per un sistema tecnico (a parte il fatto che il pilota di una aereo in fase di atterraggio è sempre l’ uomo ) . Lei, probabilmente, non è molto esperto in teoria dell’informazione e sulle sue applicazioni al controllo sia dei sistemi fisici sia dei sistemi sociali. Ma non le posso scrivere qui un trattato. Buon Natale.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Una “perla” post-conciliare.

    « Se è vero che i seguaci delle altre religioni possono ricevere la grazia divina, è pure certo che oggettivamente si trovano in una situazione gravemente deficitaria se paragonata a quella di coloro che, nella Chiesa hanno la pienezza dei mezzi salvifici» (Dominus Iesus, 22).

    Un ottimo esempio, sottilmente discriminante, di “una botta al cerchio e una alla botte”.

    Come si possa ricevere la grazia divina in situazione gravemente deficitaria resta un enigma. La grazia divina, penso si possa affermarlo con certezza, non conosce barriere e, di conseguenza, trascende i mezzi salvifici, o, meglio, la varietà dei mezzi salvifici. L’acqua non scende a valle in un solo ruscello. Ed è la stessa acqua indipendentemente dalla portata del ruscello.

    La parola/passepartout che forza la quadratura del cerchio è “pienezza”. Ma se la Chiesa ha la pienezza dei mezzi salvifici vuol dire che la grazia può essere ricevuta pienamente soltanto nella Chiesa, ciò che rende “gravemente deficitaria” la situazione delle altre religioni e quindi “deficitario” il ricevimento della grazia.

    Quindi la grazia sarebbe quantitativamente condizionata dai mezzi, ossia sarebbe “piena” nella Chiesa e più o meno “vuota” nelle altre religioni? Ossia: nella Chiesa l’otre sarebbe pieno, mentre nelle altre religioni sarebbe mezzo vuoto?

    Ma, anche ammesso che sia così, dove sarebbe la differenza fra la grazia nella Chiesa e la grazia nelle altre religioni? La grazia è una, e la si riceve o non la si riceve. Tirare in ballo la “pienezza” o il “deficit” significa farla scadere (nella mente umana e non in sé) ad elemento quantitativo.

    L’unione con Dio per mezzo della grazia si attua o non si attua. Un’unione deficitaria con Dio, dovuta ad una deficienza di grazia, costituisce un vero e proprio non senso.

    Ma tant’è: questo ci propina la “raffinata” esegesi ratzingeriana.

    • stefano raimondo ha detto:

      “gravemente deficitaria”

      Già il linguaggio fa capire il livello di rimbecillimento. “Deficit” è un sostantivo di origine economica, e allude all’eccedenza del passivo sull’attivo riguardo i beni economici. Mi chiedo cosa c’entri con la Grazia, come se questa fosse qualcosa di quantitativo o di scomponibile… Addirittura alla parola di origine economica viene affiancato l’avverbio “gravemente”, così rafforzando la connotazione quantitativa (“gravemente” si differenzia dal “totalmente”, oppure dal “parzialmente” e dal “poco”, ma si resta in un ambito di misurazione, è come dire: “al 75%”). Ripeto, cosa c’entra questo modo di ragionare con la spiritualità? È proprio vero che il Regno della Quantità ci ha sedotti.

      Qualcuno disse che la povertà di linguaggio riflette la povertà delle idee che la povertà di linguaggio non riesce ad elaborare. Assodato che c’è anche un problema di povertà di linguaggio, diciamo di rozzezza culturale, ma il problema decisivo per noi cristiani è che con la succitata terminologia non siamo più in un ambito spirituale, con una certa terminologia si esorbita dal sacro e si sconfina nel profano, dove qualsiasi cretino può dire la sua.

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Enrico Nippo,
        Mi dispiace contraddirla, ma il brano della Dominus Iesu (22), da lei citato, non collima per niente con le conclusioni che lei ne trae. L’autore della Grazia è Gesù Cristo che l’amministra solamente attraverso la Chiesa, suo Sacramento universale di Salvezza ed è anche autore delle grazie che distribuisce a chi vuole. Questa è la dottrina invariata della Chiesa Cattolica ribadita dal Concilio Vat. II e ribadita più chiaramente dal prezioso documento in questione. Visto che la salvezza è per tutti gli uomini e, quindi, anche per chi appartiene ad altre religioni, un non cristiano POTREBBE anche salvarsi. Che vogliamo mandare tutti all’inferno? L’apostolo dice che se per il peccato di uno solo tutto siamo peccatori,” molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia di un solo uomo, Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti gli uomini” ( Rm 5,15). Lei scrive: “dove sarebbe la differenza fra la grazia nella Chiesa e la Grazia nelle altre religioni?”. Innanzitutto bisogna chiarire che il testo da lei citato non parla di Grazia donata ad altre religioni perché Dio non concede nessuna Grazia divina ad esse, ma che i “seguaci di altre religioni POSSONO” riceverla. Sottolineo “POSSONO”, ma a certe condizioni che il testo in questione spiega in altre parti. Ne riporto alcune: “per coloro i quali non sono formalmente e visibilmente membri della Chiesa “la salvezza di Cristo è accessibile in virtù di una grazia -( NOTI: Parla di grazia e non di Grazia)- che, pur avendo una misteriosa relazione con la Chiesa, non li introduce formalmente in essa….. Questa Grazia proviene da Cristo, è frutto del suo sacrificio ed è comunicata dallo Spirito Santo. Essa ha un rapporto con la Chiesa….Circa il modo in cui la grazia salvifica di Dio, che è sempre donata per mezzo di Cristo nello Spirito ed ha un misterioso rapporto con la Chiesa, arriva AI SINGOLI non cristiani, il Concilio VatII si limitò ad affermare che Dio la dona attraverso vie a Lui note” (20-21). Ma visto che lei è allergico al Vat. II e riconosce come ultimo papa veramente cattolico Pio XII, le voglio sottoporre un brano della MYSTICI CORPORIS CHRISTI che precede come germe quello che poi svilupperà il Vat.II: “Anche coloro che non appartengono al visibile organismo della Chiesa, come voi ben sapete, Venerabili Fratelli, fin dal principio del Nostro Pontificato, Noi affidammo alla celeste tutela ed alla celeste direzione, protestando solennemente che, sull’esempio del buon Pastore, nulla Ci stava più a cuore che essi abbiano la vita e l’abbiano in sovrabbondanza (cfr. Lett. Enc. Summi Pontificatus: A.A.S. 1939 p.419). E quella solenne Nostra affermazione, dopo aver implorate le preghiere di tutta la Chiesa, intendiamo ripetere in questa Lettera Enciclica, con la quale abbiamo celebrato le lodi “del grande e glorioso Corpo di Cristo” (Iren. Adv. Hær., 4, 33, 7; Migne, PG, 7, 1076); con animo riboccante di amore, invitiamo tutti e singoli ad assecondare spontaneamente gli interni impulsi della divina grazia e a far di tutto per sottrarsi a quelle attuali condizioni, sulle quali non possono certo sentirsi sicuri della propria salvezza (Pio IX Jam nos omnes, 13 Sett. 1868: Act. Conc. Vat. C. L., 7, 10), perché, sebbene da un certo INCONSAPEVOLE DESIDERIO E ANELITO SIANO ORDINATI al mistico Corpo del Redentore, tuttavia sono privi di quei tanti doni ed aiuti celesti che solo nella Chiesa Cattolica è dato di godere. Rientrino perciò nella cattolica unità e tutti uniti a Noi nell’unica compagine del Corpo di Gesù Cristo, si accostino con Noi all’unico Capo nella società di un gloriosissimo amore (cfr. Gelas. I, Epist. 14: Migne, PL, 59, 89). Senza mai interrompere di pregare lo Spirito dell’amore e della verità, Noi li aspettiamo con le braccia aperte, non come estranei, ma quali figli che entrino nella loro stessa casa paterna”

        • Gabriele ha detto:

          Bravo don Pietro Paolo, avrei voluto anche io scrivere le cose che ha scritto Lei, ma ho rinunciato perché è tutto tempo perso.

      • Gabriele ha detto:

        È proprio vero: ogni cretino può dire la sua. C’è perfino gente che non è in grado di comprendere ciò che dice un testo, eppure emette giudizi su di esso.

        • stefano raimondo ha detto:

          Siamo tutti un po’ cretini, sia quelli che si affannano a comprendere un testo e sia quelli che il testo lo hanno scritto (evidentemente in modo non chiaro, se questo dà modo a interpretazioni plurime). Ma a parte l’oggettiva cretineria di tutti noi umani, la mia non è un’opinione ma la semplice presa d’atto che viene usato un linguaggio intrinsecamente quantitativo, o addirittura economico. Questo a prescindere dalla tematica relativa alla Grazia.

          NB – Non sono affatto un esperto di encicliche (sono specializzato in filosofia del diritto) ma ne so quanto basta per capire dove si vuole andare a parare, con un determinato linguaggio… Comunque, nel merito delle encicliche, non essendo un esperto, mi rimetto alle opinioni degli altri commentatori.

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      ” La grazia è una, e la si riceve o non la si riceve. Tirare in ballo la “pienezza” o il “deficit” significa farla scadere (nella mumana e non in sé) ad elemento quantitativo

      L’unione con Dio per mezzo della grazia si attua o non si attua. Un’unione deficitaria con Dio, dovuta ad una deficienza di grazia, costituisce un vero e proprio non senso.”
      La Grazia certamente è una, ma c’è chi come la Vergine Maria ne è piena, a differenza di altri che non lo sono. Anche le anime dei trapassati che si stanno purificando hanno ricevuto la grazia giustificante ma l’avranno in pienezza in paradiso

  • Claudius ha detto:

    Splendide considerazioni. Bello anche l’accenno al Concilio Vaticano II: dai suoi mali Dio ne ha tratto un gran bene. E non e’ finita.

  • Lc 11,23 ha detto:

    in tema di blog e blogger, pensando di far bene, chiedendo venia al Tosatti per l’irruzione impropria, linko Blondet che arringa a preghiere assembleari per le 15,30 di ogni dì. lui pensa di essere in due e invece è già in tre.
    magari detto qua si aumenta.

    https://www.maurizioblondet.it/una-scialuppa-per-il-diluvio/

    e buona Santa Domenica e viva Maria la Morenita.

  • paolo deotto ha detto:

    Visto che nel mare magnum di Internet ci sguazzo da una vita, cercando di fare qualcosa di buono (spero…), le parole di Mons. Schneider sono di conforto e contengono anche utili indicazioni. Non posso che ringraziarlo. E coltivo la speranza che si trovi – o almeno si faccia il possibile per trovare – quella unità che sarebbe necessaria tra chi ancora ama veramente la Chiesa (dovunque Essa sia attualmente nascosta). Troppe volte in questi anni si sono viste gare poco edificanti per stabilire “che io sono più cattolico di te”. Cerchiamo di lavorare con comunità di intenti, ricordandoci che la battaglia tocca a noi, e la gloria a Dio.

  • io ha detto:

    w stilum curiae ! lunga vita a Stilum Curiae , ed al pochi altri: NBQ . AM Valli , Rusconi .De Mari Chiesa e post Concilium,e Magister .

  • Marco Matteucci ha detto:

    Nel giorno della Venerazione Liturgica di Nostra Signora di Guadalupe, a 125 anni dalla sua Consacrazione a Patrona e Regina delle Americhe, sul giornale della CEI non c’è alcun riferimento a questa sublime apparizione venerata da secoli da milioni di credenti cattolici in ogni angolo del pianeta.
    Si parla di tutto dal covid che la fa da padrone alla solita denigrazione dell’odiato Trump, passando per il calendario delle Messe in diretta streaming per il periodo natalizio.
    …Ma della Virgen morenita si sono perse le tracce solo un un misero accenno didascalico nell’occhiello “il Santo del giorno”
    ROBA DA MATTI!

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    ” offrendo anche informazioni positive sulle cose buone che avvengono nella Chiesa” dice Mpns. Schneider.
    Ma a questo provvede già abbondantemente il bollettino della Sala Stampa Vaticana. Vedi qui:
    http://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/pont-messages/2020/documents/papa-francesco_20201212_videomessaggio-climate-ambition-summit.html
    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/12/12/0662/01546.html

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      “lo Stato della Città del Vaticano s’impegna a ridurre a zero le emissioni nette prima del 2050”.
      E’ importante, quando si fanno dei piani, che abbiano una scadenza così lontana da essere sicuri di non esserci più quando si verificherà che in realtà nulla di ciò che si era promesso è stato realizzato.

      • Alex ha detto:

        Ah, ci riusciranno anche prima, dal momento che lo stato del Vaticano era uno strumento della Provvidenza alla Chiesa. Ma proprio in quanto strumento, se usato male, Chi lo ha dato può anche toglierlo e secondo me non manca molto…quindi non azzereranno le emissioni, ma il Vaticano!

        • Gian Piero ha detto:

          C’e’stato un errore di stampa: volevano dire che il Vaticano si impegna a ridurre a zero il numero dei credenti e praticanti cattolici entro il 2050. Quelli piu’vecchi,si estingueranno per l’eta’ , altri li porta via il Covid, sui giovani stanno lavorando gli amici islamici .

  • Davide S ha detto:

    E’ vero quel che afferma monsignor Schnedider circa la bellezza e l’utilità di blog cattolici. Purtroppo vi è la sensazione -credo condivisa- che essi, ad oggi, siano paragonabili ad una riserva indiana in un mondo in cui spadroneggiano i cowboy dell’informazione che spesso governano i contenuti con le armi dell’inganno e della censura. Purtroppo viviamo tempi difficili: questa settimana io stesso ho ascoltato all’interno di Radio Maria una conduttrice che affermava che la stessa era stata censurata da Facebook. Tutto ciò rappresenta un invito- dovrei dire un onere, perchè nessuno lo farà al posto nostro- a difendere i pochi spazi di libera informazione rimasti.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Non sarei così euforico riguardo alla “blogosfera cattolica”, che costituisce una presenza non propriamente poderosa.

    La blogosfera è un minestrone oceanico in cui bolle di tutto e di più, quindi anche il ravanello cattolico.

    Non poteva mancare il solito riferimento alla cosiddetta chiesa profetica (ovviamente post-conciliare) : “vedo realizzarsi l’intenzione del Concilio Vaticano II”. Quale concilio? Quello che doveva essere una “primavera”? Bah …

    Ed ecco, infine, l’immarcescibile ratzingeriana “ermeneutica della continuità”:

    “Dio ha permesso dei mali dopo il Concilio per servirsene al fine di trarne un gran bene”. Capito? Non la “primavera” mancata del concilio è stata la causa dei mali, bensì questi son venuti fuori “dopo” il concilio. Bah …

    Siamo alla solita formula automatica auto-consolatoria che si vale del consueto paradosso: un Dio che permette lo sprigionarsi della puzza per poi pensarci Lui a trarne il profumo. Bah …

    • Boanerghes ha detto:

      Certamente al prossimo Concilio Vaticano, lei sarà chiamato a partecipare come padre conciliare, forte della sua ermeneutica e del suo cavallo di battaglia: Cosa è la verità?

      • Enrico Nippo ha detto:

        Apprezzo la sua battuta che, voglio dirlo, mi ha strappato anche un sorriso (benevolo).

        Ci avviciniamo al Santo Natale: pace in terra agli uomini di buona volontà.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          No! Pace agli uomini che Dio ama. E quelli che Dio non ama (come ad esempio quelli che hanno un volto sofferente ) si arrangino.

        • Boanerghes ha detto:

          Pace in terra agli uomini di buona volontà.
          Proprio così, questa è la traduzione giusta, S. Girolamo ha reso in latino il senso della versione greca. Dio infatti ama tutti, nessuno escluso, ha amato fino alla fine, cercando di salvarlo, anche Giuda, sapendo fin dall’inizio che era il suo traditore e anima persa.
          Ma è anche vero che il Signore “si compiace”, pone il suo compiacimento in coloro che seguono la legge e il comandamento nuovo che ci ha lasciato.
          E questi devono avere una buona volontà.
          PS: sto cercando una bibbia, presumo anni 60 o 70, che riporti questa traduzione.

          • wisteria ha detto:

            Grazie. Sono reduce da una Messa non solo NO ma con la liturgia aggiornata. Mi ha lasciato una grande tristezza e il dubbio di non aver assolto davvero al precetto domenicale.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Winsteria,

            abbandoni il novus ordo e lo rimpiazzi con un Santo Rosario che vale molto, molto di più.

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      “Quale concilio? Quello che doveva essere una “primavera”? “,
      Le fa proprio impressione che dopo il Concilio la “primavera” attesa della Chiesa non sia avvenuta come si aspettava? A me, no! Chi l’avrebbe detto che dopo la Domenica delle palme l’ Osannnato Re, qualche giorno dopo, sarebbe diventato il Crocifisso, un Re di burla? “E noi credevamo…”, dicevano i discepoli di Emmaus! Ci si aspettava una glorificazione “diversa”, e invece…. La colpa di chi è stata dell’evento Domenica delle palme o del clan sacerdotale aronnitico, dei farisei, dei sadducei ed erodiani, che certamente non hanno osannato, e sono riusciti ad insinuare nella folla, prima giubilante, l’idea di gridare ” crucifiggi”? Provi a ricordare: chi ha lanciato saette e fulmini, insieme a chi ne ha dedotto riflessioni e comportamenti non secondo lo spirito conciliare, su quel grande evento di Chiesa cercando di oscurarlo e di crocifiggerlo a morte?

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Un rosario vale più di una Messa? Sarà scismatico ma anche blasfemo e istigatore a infrangere il precetto festivo.

  • brontolo ha detto:

    Mi è sembrato di vedere stamani su quell’aggeggio infernale che fa tutto il possibile per darti le più assurde informazioni sulle attricette di moda e i loro cicisbei , di vedere, dicevo la notizia che un Babbo Natale,fosse stato censurato dal padrone del blog. Quale era la colpa del Babbo Natale ? Essersi seduto accanto alla culla di Gesù Bambino per adorarlo.
    Sembra che l’esistenza stessa di Gesù Bambino debba essere occultata di questi tempi.
    O forse era la commistione ecumenica tra sacro e profano che non doveva avvenire ?

  • Maria Michela Petti ha detto:

    “Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
    Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti”.(Lc 6,26)