È CHIARO: YOUTUBE (E FB, E TWITTER…) SONO IL GRANDE FRATELLO.

21 Novembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, le prove che siamo – tutti – vittime di una gigantesca operazione dittatoriale aumentano di giorno in giorno. E dal momento che come tutte le dittature il primo e più importante strumento di cui assicurarsi è la propaganda e i mezzi di informazione, così coloro che tengono i fili dei mass media e dei social stanno continuamente riducendo gli spazi di libertà, e di conseguenza la possibilità per le persone normali di essere informate realmente su che cosa sta accadendo; e in particolare sul Covid 19.

L’ultima vittima in ordine di tempo è LifeSiteNews, un grande sito americano che si occupa di difesa della vita, ma non solo; e appoggia apertamente il presidente Trump. Ma, se parva licet componere magnis, vogliamo ricordare che Youtube ha impedito a “La fabbrica della comunicazione” di Beatrice Silenzi di continuare nella sua opera di informazione dando spazio a voci diverse da quelle propagandate senza sosta dai mainstream media, giornali e televisioni asserviti all’opera di indottrinamento. E se vogliamo componere magnis anche parvulissma, vi sarete forse accorti che ho grosso difficoltà a pubblicare sulla pagina Facebook Stilum Curiae, e ben presto la chiuderò, in modo da non ingannare eventuali visitatori, che pensano che esista e invece…ma ecco cosa scrive LSN:

“In un’altra sconvolgente ma non inaspettata dimostrazione della censura Big Tech, YouTube ha annunciato oggi di aver vietato a LifeSite l’utilizzo dei suoi servizi per una settimana.

Per i prossimi sette giorni, LifeSite non sarà in grado di pubblicare, caricare o livestream alcun video su YouTube.

Ciò significa che i nostri podcast di grande successo e i rapporti sul campo provenienti da tutto il mondo che i nostri 200.000 abbonati a YouTube hanno sottoscritto si fermeranno. Per ora.

Secondo YouTube, un video di LifeSite intitolato “Il medico canadese distrugge l'”isteria pubblica assolutamente infondata” sul COVID-19″ ha violato le loro “Linee guida della comunità”. Hanno detto che il video era “disinformazione medica”.

Questo è palesemente falso, e ci appelleremo a questa decisione. Se vedeste il video prima che venga rimosso, vi accorgereste che si trattava semplicemente di una citazione diretta del medico stesso e non di una vera e propria affermazione.

Inoltre, non solo YouTube ha rimosso il nostro video, ma ha anche dato a LifeSite il suo primo “colpo”.

Come si può vedere, se nei prossimi 90 giorni otterremo altri due “colpi” per altre violazioni delle loro “Linee guida della comunità”, LifeSite sarà definitivamente rimosso da YouTube.

Sappiamo da tempo che YouTube non è una piattaforma affidabile per il nostro messaggio incisivo e sincero. Abbiamo riferito della loro censura nei confronti delle organizzazioni pro-vita e pro-famiglia nel nostro “Uncensored”: Big Tech vs. Free Speech’ il mese scorso. Guardatelo cliccando qui.

Abbiamo deciso di iniziare a pubblicare video su una piattaforma chiamata Rumble. In futuro, il Daily Rosary e altri video si possono trovare lì. Clicca qui per guardare i video di LifeSite su Rumble.

***

Chi sa l’inglese può ascoltare le brevi dichiarazioni del medico, che è un nome noto e importante del mondo sanitario, in Canada e in Gran Bretagna. Diceva fra l’altro: “Non ha basi l’isteria provocata dai media e dai politici. È la più grande bufala perpetrata nei confronti del pubblico che non lo sospetta. Non c’è assolutamente nulla che si possa fare per impedire il diffondersi del virus, se non proteggere le persone più fragili”.

Criticava di conseguenza i lockdown e le misure di distanziamento sociale, oltre alle mascherine: “È semplicemente un’influenza cattiva…quello che si può fare è proteggere i più vulnerabili”.

E metteva in risalto le cifre, che come sappiamo non sono tali da giustificare l’isteria collettiva veicolata dai mass media servili; un’isteria, dice il medico – e questo lo vediamo anche in Italia – che provoca effetti estremamente più gravi, con suicidi e distruzione dell’attività produttiva, e danni psicologici gravi. Buona lettura, e diffondete!

§§§




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34 commenti

  • Diritti e doveri ha detto:

    Negli ultimi 2 decenni ci sono state proposte alcune modifiche alla costituzione di cui nessuno sentiva la necessità. Ci provò il Berlusca ed il popolo gli disse no, ci provò Renzi ed il popolo gli disse no. Ci provarono i grillini e, stavolta il popolo disse sì, pensando, secondo me , a torto, che ridurre il numero dei parlamentari sia cosa buona.
    Ma ora Marianna Madia, che deve la sua carriera politica ad aver coltivato con cura l’amicizia con la famiglia Napolitano, ci viene a proporre un un’altro diritto da inserire nella costituzione. Il diritto ad internet.
    E se qualcuno volesse fare veramente l’eremita?

  • Valentina ha detto:

    Per chi vuole, esiste PARLER, un’app. di “free speech”.

  • Marco Matteucci ha detto:

    CONDIVIDETE PRIMA CHE LO CENSURINO!!!
    GRAZIE

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Senz’altro sono il grande fratello.
    Ma il diavolo fa le pentole ma non i coperchI.
    Nel web, così, tra le tante porcate che ci sono, si può anche diffondere il Vangelo.
    Questo blog lo dimostra.
    Il grande fratello, per avidità, sta allevando una serpe in seno.
    Blog come Stilum curiae è un luogo dove si fomenta la “resistenza” contro l’impero del male.
    Mi rendo conto che la cosa più efficace rimane sempre la preghiera, ma se Dio vuole che collaboriamo con lui anche attivamente, non possiamo tirarci indietro

  • Vito ha detto:

    Dobbiamo decidere di fondare nuove piattaforme, o, quantomeno, come ha fatto Life Site, di emigrare su piattaforme più libere e meno ostili.

  • Luca Antonio ha detto:

    Io mai iscritto da nessuna, era evidente sin da principio lo scopo di tali strumenti.
    Pensate veramente che ragazzotti sciapi come quelli che vediamo
    e il Kill Gates , altro mediocre allucinante, siano veramente gli ideatori, i facitori e i dominus di tutta questa roba, che abbiano ottenuto centinaia di milioni di dollari di finanziamento perche’ erano simpatici ?.
    Ci sono dietro forze immani, occulte, naturali e preternaturali, che vogliono ridisegnare l’intera creazione.
    E poi di che lamentarsi ?, se il servizio non piace staccatevi, solo che, temo, non ne siete in gran parte capaci perche’ quel piccolo spazio riempie le vostre ore ; lo stesso discorso per la Tv, pur riconoscendo – tutti, credo, qui – che e’ un letamaio, non la spegnete definitivamente, siete schiavi della piazza, e i padroni della piazza, del discorso, questo lo sanno benissimo.

    • Massimiliano ha detto:

      Beh… discorso semplicistico. Vedo che lei usa internet…. o no? Saluti. Massimiliano.

      • Luca Antonio ha detto:

        Internet ha diversi vantaggi sulla Tv, tutti enormi:
        – in internet le notizie le scelgo io, in Tv no;
        – in internet posso verificare e approfondire le stesse notizie, con la Tv no ( gli “approfondimenti” li’ sono solo conferme );
        – in internet e’ , sopratutto, piu’ difficile la manipolazione emotiva e sub liminale della notizia.
        Comunque , certo , anche internet non e’ privo di difetti, anche questo strumento tende a fare di ogni uomo un’isola, basta staccare la rete e ci si ritrovera’ tutti impotenti spettatori dei capricci dell’ egemone.
        Quello che occorrerebbe, invece, sarebbe una nuova carboneria, una comunione di persone che si conoscono, si fidano e si sostengono l’uno dell’altro in nome di un ideale comune, una specie di massoneria al contrario ….;
        discorso complicato, sicuramente, ma unica via per non essere travolti dal grande fratello.

  • Sergio ha detto:

    Noi tutti siamo in un meccanismo tessuto ad arte e con pazienza da chi è molto astuto. Certo che you tube e fb sono gratis, ma chi li ha ideati in principio, oggi può utilizzarli contro o a favore di chi vuole. All’inizio non c’erano i vincoli che adesso invece ci sono. Nel frattempo, però in perfetta buona fede, abbiamo ceduto i nostri dati. Con i nostri dati siamo schedati, catalogati e pure controllati. Sanno anche per quanti secondi guardiamo un’immagine. I gestori di questi social prima ci hanno adescato, ora hanno i nostri dati, cioè le nostre identità, e li gestiscono. Non hanno ancora le nostre teste liberamente pensanti, ma cercano di plasmare le coscienze, soprattutto dei più influenzabili, cioè i giovani. È necessario combattere la buona battaglia anche su questo campo, ma non abbiamo né i mezzi né le disponibilità su cui conta il “grande fratello”. Abbiamo dalla nostra la Madonna. E questo ci rassicura. Preghiamo che agisca presto.

    • Enrico Nippo ha detto:

      “Noi tutti siamo in un meccanismo tessuto ad arte e con pazienza da chi è molto astuto”.

      Fotografia perfetta.

      Ora, come possiamo s-tessutizzarci?

  • Lia ha detto:

    Se qualcuno me lo può spiegare vorrei capire perchè non si può creare un sito come youtube, ecc., cioè perchè questi signori si permettono di oscurare dei siti o dare “punizioni” a destra e a manca. Cosa ci vuole per creare un nuovo youtube, twitter o FB liberi?

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Sottili insidie delle ineffabili delizie dello sviluppo tecnologico, di agevole supporto per chi non riesce a resistere alla tentazione di eguagliare Dio, se non di sostituirsi a Lui. Non essendo capace, però, di leggere la mente e l’animo umano, si abbassa ad ogni genere di mezzucci, pur di prevalere e mantenere il dominio sugli altri per realizzare i suoi sogni di grandezza.

  • Enrico Nippo ha detto:

    L’unica soluzione, non alla portata delle sole forze umane.

    https://www.elicriso.it/it/mitologia_ambiente/perseo/immagini/perseo.jpg

  • Paolo ha detto:

    Non capisco. Chiunque può aprire il proprio sito praticamente gratis (qualche decina di euro all’anno). Youtube non è mica un servizio pubblico: è un sito privato. Avrà pure il diritto di rimuovere ciò che vuole, oltretutto considerato che è un servizio gratuito? Davvero non capisco. E’ come se qualcuno si arrabbiasse perchè rifiuto di invitarlo a casa mia a cena.

    • Vito ha detto:

      Prova almeno a capire queste due cose:
      1) le persone che si lamentano non dicono che Youtube e Facebook vadano chiusi o sanzionati, ma evidenziano che non sono spazi liberi e che sono anticattolici, per questo pensano a delle alternative. O tu vorresti che Youtube e Facebook fossero obbligator, monopolisti del settore e privi di concorrenza.?
      2) se Youtube e Facebook censurano e scelgono i contenuti svolgono il ruolo di editori (non di piattaforme su cui ciascuno può pubblicare ciò che vuole). Se si comportano da editori, devono rispondere (penalmente e civilmente) come editori e, quindi, come responsabili di quanto viene pubblicato.

  • : ha detto:

    Chiedo perdono per la mia assoluta ignoranza in materia di marchingegni mediatici (Youtube, Twitter, Facebook, etc.); ovviamente non sono iscritto a nessuno di questi per istintiva diffidenza nei loro confronti. La mia domanda (che certamente suonerà ingenua agli esperti) è: ma cosa ci vuole a creare una di queste realtà: è questione di soldi? Molti soldi? Il problema è di dover ricevere una certa forma di autorizzazione? Da parte di chi? E perché non si potrebbe avere? Per riassumere: cosa impedisce a chi volesse creare uno strumento simile a quelli menzionati che faccia ad essi da contraltare?

    • : ha detto:

      La mia domanda è seria e speravo che qualcuno che se ne intende rispondesse. Vorrei veramente capire: se non ci sono grossi problemi, né c’è da spendere una montagna di soldi (quelli in qualche modo si possono trovare se l’intenzione è seria), come mai nessuno tra coloro che sono collocati “dall’altra parte” (in quella cioè politicamente scorretta, ovvero la nostra) ha mai pensato di creare una di quelle piattaforme informatiche (si chiamano così?) tipo Twitter o Facebook?

      • Claudius ha detto:

        Perche’ e’ il solito vecchio problema, da parte dei tradizionalisti, conservatori etc, della mancanza di una strategia nelle culture wars (a parte il fatto che c’e’ perfino chi, come Bergoglio e compagni, nega l’esistenza delle culture wars stesse…). Fare un sito come Youtube, Google, Facebook etc non e’ difficile in se’, almeno nelle sue fasi iniziali. E’ difficile capire che devi fare questo tipo di cose se vuoi essere preparato nelle culture wars, per rispondere colpo su colpo alla propaganda massiva degli anticristi dell’altra parte, quelli che stanno nella Silicon Valley, e che invece le hanno ben chiare.

        • : ha detto:

          Capisco. ma visto che siamo ridotti all’ultima trincea, con chi ne è capace e conosce bene la materia (tra “i nostri” ce ne sarà pur qualcuno!) e coinvolgendo tutti quelli di buona volontà, un tentativo del genere si potrebbe anche fare: creare una di quelle basi e ribattere colpo su colpo alle porcherie che passano attraverso quei canali nefandi: ospitare le voci di coloro che vengono da quelli censurati (per esempio, in questo periodo, di medici e scienziati che vengono censurati quando dicono cose vere in materia di Coronavirus).

          • Paoletta ha detto:

            beh, di blog “contro” ce ne sono: ad esempio gloria.tv, blondet, come don chisciotte…

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Attenzione però: Twitter è evidentemente ammanicato con la Santa Sede. Ogni giorno pubblica un twit attribuito a Papa Francesco. In passato ve ne ho fornito qualche desolante campione con commento. Oggi ad esempio leggiamo:
    –Oggi ricordiamo la Presentazione di Maria al Tempio e celebriamo la Giornata #ProOrantibus. Grazie, sorelle e fratelli contemplativi, perché siete sostegno per i deboli, fari che segnalano il porto, fiaccole che illuminano la notte, sentinelle che annunciano il nuovo giorno.–
    Non importa se qualche tempo fa hanno fatto chiudere in Francia un convento di clausura di suore perchè “troppo contemplative” dedicavano troppo tempo alla preghiera.

    • Micky ha detto:

      Non è twitter che pubblica di sua iniziativa tweet del Papa perché “ammanicato” con la Santa Sede; è un impiegato del Vaticano che li pubblica come qualsiasi utente di quel social.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Ma va! dici davvero? Noi poveri ignoranti al tuo livello di conoscenza non ci eravamo arrivati. Menomale che ci siete voi!

      • Vito ha detto:

        Dobbiamo decidere di fondare nuove piattaforme, o, quantomeno, come ha fatto Life Site, di emigrare su piattaforme più libere e meno ostili.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      E’ una supposta opinione, ma credo che S.S. non sappia usare il computer. Per questo accade che i suoi numerosi twitteriali non sappiano l’uno che cosa ha precedentemente scritto l’altro. Ma l’importante è essere presenti e avviare pro_cessi.
      Miserere mei domine, secundum magnam misericordiam tuam.

    • Mah... ha detto:

      Ma lei è seriamente convinto che chiudano un monastero perché pregano troppo?