RIPRISTINARE SUBITO LE MESSE A PINEROLO. CAMPAGNA DI CITIZENGO

20 Novembre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi stilumcuriali, avrete saputo della singolare – per non dire altro – iniziativa del vescovo di Pinerolo di chiudere le chiese alle messe per solidarietà con chi ha chiuso. Vi offriamo qui un’iniziative di Citizengo, che ci sembra interessante, e condivisibile. Buona lettura, e partecipazione. 

§§§

Richiudono le chiese in Francia, in Austria, in Germania… e in Italia arrivano i primi segnali.

Non so se lo sai, ma nella diocesi di Pinerolo, Mons. Olivero ha deciso di sospendere ogni celebrazione in Chiesa per due settimane, nonostante, anche nelle zone rosse, la partecipazione alla Messa e alle forme cultuali delle altre comunità religiose, continui ad essere permessa.

Un precedente unico e inquietante.

Mons. Olivieri ha giustificato la chiusura definendola come “un segnale di solidarietà e vicinanza a tutti coloro che sono stati costretti a limitare drasticamente la propria attività lavorativa”. Limitare la dimensione comunitaria come un impegno per non sovraccaricare gli ospedali.

No Eccellenza, lei non ci sta togliendo soltanto la dimensione comunitaria, lei ci sta privando del corpo e del sangue di nostro Signore in un momento in cui, mai come prima, la Chiesa e i suoi figli hanno il bisogno di sentirsi uniti a Cristo.

Hai sentito parlare di focolai scoppiati nelle messe?

Io no. E i dati lo dimostrano (nessun caso di focolaio nelle chiese dalla riapertura). Si può accedere alle messe in tutta Italia in totale sicurezza.

Ma soprattutto, di quale solidarietà parla il Vescovo?

Sono rimasto sconcertato dal comunicato, perché temo non rimarrà un caso isolato. I media di sinistra stanno aspettando come avvoltoi il momento opportuno per richiedere il lockdown nazionale delle messe in tutta Italia, perché ritenute inutili e pericolose.

Come cristiano, ti chiedo di aiutarmi.

La Chiesa siamo noi, uomini e donne. Come parti di un unico corpo possiamo sostenere i timori e le incertezze dei nostri pastori, incoraggiandoli a rimanere coraggiosi e zelanti al servizio della comunità, sostenendoli nella loro missione che è quella di condurre i fedeli a Cristo.

Come puoi aiutarmi? Ti chiedo di chiamare la Diocesi di Pinerolo e di chiedere che si ristabiliscano le messe per i fedeli. Qui di seguito puoi trovare il numero:

Tel: 0121.37.33.21 (dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:00)

Clicca qui per dei suggerimenti su come puoi iniziare la telefonata e su come far sapere alla Diocesi la tua opinione, in modo pacifico e rispettoso. Quoi puoi anche farci sapere che cosa ti hanno risposto! Insieme ci faremo sentire!

Voglio confessarti una cosa personale… Da uomo cristiano, in questi tempi difficili, una delle più grandi consolazioni che ho sperimentato di fronte alla crisi che stiamo vivendo è stata la Santa Messa.

In un tempo che ci ha costretti a confrontarci con le nostre precarietà, fragilità, dove tutto intorno a noi sembra essere stato abbandonato al caos e all’incertezza, l’Eucaristia è rimasta l’unica consolazione, l’incontro con l’Amato, l’Eterno.

Abbiamo sperimentato l’assenza di questo dono della Chiesa durante il lockdown… ed è stato difficilissimo. E quando durante la riapertura volevano negarci ancora l’Eucarestia, abbiamo combattuto, ed abbiamo vinto!

Sappiamo che alcuni dei nostri pastori sono in difficoltà: temono gli attacchi e le ingiurie dei media, che non aspettano altro che accusare la Chiesa di produrre focolai. Io e te sappiamo che questi tipi di ingiurie non sono giustificabili.

Ecco perché ti chiedo di chiamare la Diocesi di Pinerolo e di chiedere che siano riaperte le messe. Ecco un esempio di quello che potresti dire al telefono:

“Vi prego di riaprire le chiese e di sostenere la comunità cristiana con il Sacramento dell’Eucarestia. Possiamo fare la spesa in sicurezza, andare a lavoro in sicurezza e possiamo vivere la messa in sicurezza. Voglio ricordare a Mons. Olivero che l’Eucarestia è un bene assoluto! Abbiamo bisogno di Vescovi che la difendano.”

Sono sicuro che che dopo aver ricevuto tante chiamate e tante testimonianze cambieranno idea.

Clicca qui per farci sapere com’è andata la chiamata che hai fatto

L’eucaristia è il cuore, la fonte ed il culmine della fede cristiano-cattolica. Che ciò risulti incomprensibile a molti, poco importa. Rimane comunque un diritto fondamentale di tutti, uomini e donne, quello di esprimere la propria fede.

Nell’Eucarestia il cristiano, nella sua povertà, si incontra con Cristo, che ha il potere di curare l’anima. Forse bisogna ricordarlo ai nostri pastori

Puoi chiamare anche tu l’ufficio della Diocesi per protestare contro la chiusura delle messe in modo fermo e rispettoso?

Ecco il numero da chiamare:

Tel: 0121.37.33.21 (dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 12:00)

 Poi clicca qui e scrivici due righe su com’è andata (cosa ti hanno risposto…).

Grazie della collaborazione! Insieme difenderemo l’Eucarestia!

Matteo Fraioli e tutto il team di CitizenGO

P.S: Una volta chiamata la Diocesi, facci sapere cosa ti hanno detto cliccando sul link che trovi nell’email. Per rendere più efficace la campagna, condividila con i tuoi amici e parenti.

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14 commenti

  • Fabio ha detto:

    Non è ancora chiaro che la nomenklatura della neokiesa sta provando in tutti i modi a distruggere la Chiesa? È come appellarsi a Dracula per abolire le trasfusioni

    • luca francesco persico aka pesce d'acqua dolce ha detto:

      Ella ha ragione, ma farlo non costa nulla o quasi nulla; in tal modo un domani, quando verrà chiesto loro di rendere conto di simili abominii e della loro totale mancanza di Fede, non potranno rispondere dicendo: “Non lo sapevamo, nessuno ci ha detto alcunchè”. Anche il monito di Giovanni dato a Erode affinchè ponesse fine al suo adulterio con Erodiade era manifestamente “inutile”, nondimeno doveroso da parte di San Giovanni. Ce lo insegna anche la Scrittura: se un peccatore muore per il suo peccato e tu non lo hai ammonito in tempo, della sua morte sarà chiesto conto a te. E in ogni caso, pur senza illusioni, sperare è comunque lecito.

  • Marco ha detto:

    Una bella arrampicato sugli specchi quella del mons.vescovo e del teologo Gallo . Con i martiri che non potevano vivere senza la domenica come la mettiamo?? Saranno stati dei fondamentalisti e dei rigidi….
    Lo zelo per la mia casa mi brucia …

  • Enrico Nippo ha detto:

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Ricordo a chi lo avesse dimenticato, che il vescovo di Pinerolo Derio Olivero, a commento della “Amoris laetitia”, ha proclamato ai quattro venti che “il matrimonio continua a essere indissolubile, ma non è infrangibile”.
    Credo che non ci sia bisogno di commenti.
    Naturalmente si tratta di un vescovo nominato da Bergoglio.

    • Alda ha detto:

      …… ed è quello che non dice il Credo perché non ci crede 👿👿👿

      • Lucy ha detto:

        No ! Quello si chiama Fredo Olivero ( stesso mefistofelico cognome ) ed è un parroco ” di strada ” nella chiesa di dan Rocco di Torino .La cosa finì anche dal vescovo Nosiglia che prese un provvedimento che si può riassumere cos8 :” Non farlo più “.

      • Grog ha detto:

        No, quello era un altro. Il “vescovo” lo pensa ma non lo dice.

    • Lucy ha detto:

      @Paolo Giuseppe
      Ci sono altre eclatanti iniziative del vescovo Olivero tutte , guatda caso , in linea col nuovo corso del pontificato di Bergoglio come quella del gennaio scorso quando durante la Messa dell’Epifania , da lui ribattezzata ” Festa dei popoli ” (sic!!!) omise platealmente la proclamazione del Credo .Perchè ?Per il solito mistifucante motivo ” dato che ci sono in chiesa anche non credenti o di fedi diverse ognuno lo dice IN SILENZIO (!!!).Ora il Credo non si omette quando è prescritto dal messale e soprattutto non si pronuncia in silenzio dato che , lo dice la parola stessa, la Professione di fede è quanto di più pubblico possiamo manifestare come cristiani essendo il condensato delle verità della fede cattoluca Oggi continua a essere coerente con la nuova Chiesa del silenzio ( ora ad ovest della nuova cortina di ferro ) con la sua recente inuziativa di chiudere le Messe e con quanto dice un Carneade come un certo teologo Marco Gallo secondo cui ” la libertà di culto non è un bene assoluto e non coincide con il culto pubblico.
      Evviva le nuove catacombe ci aspettano ! A quando un nuovo Costantino ?

  • Antonio ha detto:

    Basta vedere cosa scrive questo vescovo nella lettera ai fedeli del 10 novembre in cui ha comunicato la “serrata” di due settimane (chi vuol leggersela tutta: https://www.vitadiocesanapinerolese.it/chiesa/in-una-lettera-il-vescovo-derio-spiega-la-decisione-di-sospendere-le-messe-festive-chiudiamo-per-aprire). Vere perle di saggezza pastorale: “Essere cristiani non significa innanzitutto difendere i propri diritti, quanto lottare per i diritti di tutti”. “Sogno una Chiesa meno ripetitiva, meno individualistica, meno autocentrata; sogno una Chiesa che si fa dialogo, che si fa relazione, che vive di relazioni, che è capace di celebrare con genuina creatività la risurrezione del Signore sempre”. Poi cita il teologo Marco Gallo che “dice saggiamente”: “La libertà di culto non è un bene assoluto, ma vive in equilibrio con una presenza evangelica nei territori e nei contesti. Soprattutto, per riportare alla questione liturgica, la libertà di culto non coincide con il culto pubblico ad ogni costo. Bisogna aver fiducia nella liturgia, che sa aspettare i tempi opportuni, trasformarsi in gesti ancor più discreti, in contatti differenti”. Infine, “aiutiamoci a creare una Chiesa capace di parlare non solo a noi praticanti (e di una certa età, come me), ma ancora capace di parlare ai giovani e a chi non crede”. Pur nell’enfasi da supercazzolabrematuratacomesefosseantani si coglie chiaramente che per questo vescovo la Messa è roba vecchia, superata, confessionale, da sostituirsi con la “creatività” e con attività pratiche che incontrino il consenso generale. Ben vengano, in fondo, gli scandali, e che i lupi escano alla luce dopo essersi presentati a lungo travestiti da agnelli.

    • Boanerghes ha detto:

      Semplicemente si tratta di persone, e per giunta di vescovi e sacerdoti, che hanno perso la fede.
      D’altronde, la via della santità è quella stretta, ma c’è sempre chi preferisce quella larga.
      Dovrebbero ogni tanto pensare che un giorno si va incontro al giudizio di Dio.
      Ma hanno perso la fede in Dio e si aggrappano agli idoli.

  • Marco Matteucci ha detto:

    LA GRANDE CONFUSIONE DELL’UOMO
    Rivelazoni e profezie date a Luz de Maria

    NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO – Lunedì 09 Luglio 2018

    “I Miei sacerdoti devono mantenersi al servizio del Mio Popolo di modo che i Miei figli continuino ad essere guidati ed il male non li confonda, devono essere persone di preghiera ed esortare tutti al bene, segnalando il peccato come peccato, di modo che la Mia Parola non diventi uno scherno per coloro che vivono in peccato.

    I Miei sacerdoti non devono tacere il male, non devono stare in silenzio, ma devono stare attenti ed essere continuamente dei portavoce che svegliano le anime.”

    Se vuoi leggere tutto:
    https://reginadelcielo.wordpress.com/la-grande-confusione-delluomo/

  • carlo angeletti ha detto:

    Il vescovo di Pinerolo ha commesso un gravissimo abuso e i sacerdoti della diocesi hanno l’obbligo di disattendere questa disposizione.