INDELICATO: STUPITI (MA NON TROPPO) DI NON STUPIRCI. PIÙ.
28 Ottobre 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, Alfonso Indelicato, che voi conoscete bene perché è già stato presente sul nostro sito, ci ha inviato questa mesta riflessione sull’ultima uscita di papa Bergoglio, quella sulle unioni civili fra omosessuali. Buona lettura.
STUPITI (MA NON TROPPO) DI NON STUPIRCI
Col più grande rispetto per la Chiesa Corpo Mistico di Cristo, e per il Suo Capo visibile in terris, propongo alcune considerazioni a caldo in margine alle recentissime dichiarazioni di Papa Francesco circa il diritto delle coppie omosessuali a un riconoscimento e a una tutela giuridici, nonché a essere membri di una famiglia.
Una prima considerazione riguarda ciò che definirei lo “stupore di non provare stupore”.
In realtà le parole del Pontefice sarebbero tali da suscitare qualcosa di ben maggiore di questo: un vero e proprio sbigottimento. Eppure le registriamo oggi nient’ altro che come l’ evoluzione naturale di una materia in divenire, la quale non ha ancora terminato la sua metamorfosi e chissà a quali esiti potrà arrivare.
Pertanto non era necessaria l’ ennesima interpretazione edulcorante, fornita questa volta da Sua Eminenza Mons. Semeraro: ormai il fedele è assuefatto e pronto al passo successivo, qualunque esso sia.
La finestra di Overton ancora una volta ha avuto i suoi effetti, e il meccanismo è stato azionato dallo stesso Papa Francesco con le sue frequenti dichiarazioni che hanno abituato il pubblico ad una marcata originalità rispetto a quanto il popolo cristiano aveva sempre recepito dai presuli e creduto vero.
Nulla, invero, oramai stupisce. E così anche l’ invito papale a una coppia di omosessuali a portare in parrocchia i propri bambini (non so a quale titolo tali) viene a sembrare un riconoscimento del diritto di queste coppie all’adozione, il che sposterebbe ancora più in là il nastro del traguardo, quale che sia quest’ ultimo.
È stato autorevolmente sostenuto che l’ esternazione del Pontefice potrebbe costituire un tentativo di evitare lo scisma di buona parte del clero tedesco che malauguratamente si profila all’orizzonte, facendone sue almeno in parte le posizioni teologicamente progressiste e di conseguenza rendendo superfluo lo scisma medesimo.
In questa interpretazione può esserci del vero, ma accanto ad essa sorgono due difficoltà. In primo luogo, per evitare lo scisma in terra luterana si rischia di alimentare lo scisma strisciante dalle nostre parti, di tutt’altro segno. In secondo luogo si bypassa la questione, invero capitale, se per la Chiesa sia più importante evitare gli scismi o rimanere fedele alla Parola di Cristo.
L’ ha affrontata e risolta da par suo il filosofo Vattimo, ultimo della lunga serie di estimatori atei del Papa, parlando sulle ali dell’ entusiasmo di un “nuovo cristianesimo” che avrebbe superato “limiti antichi e illogici”. Insomma di un terza fase nella relazione fra il Dio cristiano e gli uomini, dopo quella dell’Antico e quella del Nuovo Testamento. Uomini di Chiesa pur favorevoli alle prese di posizione di Papa Bergoglio non potrebbero oggi dire la stessa cosa: si tratterebbe di una troppo grave eresia o – giudichi il lettore come meglio crede – di una troppo frettolosa anticipazione dei tempi.
Vattimo, che non è uomo di Chiesa e neppure cristiano, invece può dirlo. E in fondo potrebbe anche avere ragione, se non fosse per due antiche e oggi dimenticate parole: non praevalebunt (Matteo 16, 18).
Alfonso Indelicato
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Tag: indelicato, omosessuali, unioni civili
Categoria: Generale
Non escludo che da parte del ” Pontefice” possa esserci “l’intenzione” di ammiccare a certe posizioni dell’episcopato tedesco ed a frange del mondo cattolico. Bergoglio non ha , forse, detto di essere un po’ furbo?
Ma agendo in questo modo, scontenta tutti: perché esternazioni in liberta’ e non una chiara presa di posizione? Questo vale per i ” progressisti”. E’ come tirare un sasso e nascondere la mano
Gli altri non possono certo accontentarsi della rassicurante tiritera che la dottrina non cambia, certo la si oblia! E poi ci si stanca di prendere schiaffi.
Per ragioni personali, in questo periodo mi sono dedicata a studiare un po’ la figura di Carlo v e la storia , drammatica, della prima metà del XVI secolo.
So che non possono essere fatte facili comparazioni, ma una figura di Pontefice salta alla mente: Clemente VII che , da un punto di vista politico, sbagliò quasi tutto, appoggiandosi, ora ai francesi, ora agli imperiali, arrivando quasi ad essere alleato di Solimano, non fronteggiò , spiritualmente e da un punto di vista dottrinario, con la dovuta energia la protesta luterana, temporeggiò, lasciandola incancrenire, nella situazione inglese.
Né bisogna dimenticare una data, ricordata da un altro frequentatore del blog: 6 maggio 1527, Dio non voglia che niente di simile abbia ad accadere.
Quanto a Bergoglio non dobbiamo stupirci di nulla. Cattivo maestro, pessimo pastore.
Fuori tema -ma non troppo- ho notato che, almeno dalle mie parti, è stato cambiato il canone delle Messa: il sacerdote dice più “Giuseppe, suo CASTISSIMO sposo”, ma “Giuseppe, suo sposo”. C”è un po’ di differenza, anzi ce nì’è abbastanza da far saltare il “Credo” e quindi il fondamento della Chiesa cattolica.
Dalle mie parti va anche peggio, il “povero” San Giuseppe non viene più nemmeno nominato.
E’ il soggettivismo creativo instillato dallo spirito del concilio e che il novus ordo permette.
Si sente anche “Preghiamo, fratelli e sorelle, perché questo NOSTRO sacrificio” invece che “il MIO e VOSTRO sacrificio”: una chiara protestantizzazione secondo la quale siamo tutti sacerdoti, con conseguente azzeramento del Sacramento dell’Ordine e quindi della distinzione fra sacerdozio gerarchico e sacerdozio comune.
Un messaggio subliminale per i fedeli per lo più sprovveduti e forse pure per il prete ignorante che non conosce la propria identità di Alter Christus sull’Altare e quando amministra gli altri Sacramenti.
Quello che stupisce è che ci siano tanti cattolici che lo seguono ancora.
« Non praevalebun » è vero in una ottica divina, nella quale mille anni sono come un giorno solo.
1) la Chiesa non è la gerarchia e la gerarchia non è la Chiesa, altrimenti quest’ultima non esiterebbe più da secoli.
2) Non facciamo come gli gnostici che pensano che a sistemare le cose siano gli uomini; per fortuna c’è ben altro che opera.
Meno male che ogni tanto qualcuno si ricordi che Gesù è vivo e opera nella storia.
Sempre più spesso, per togliermi di dosso la crosta di zolfo ecclesiatico-governativo che ci avviluppa tutti, mi lavo con il Sapone della Sapienza.
In questa occasione il Sapone di Ildegarda di Bingen che mi (ci) dice:
.
“osservati: tu hai in te il cielo e la terra.”
Capito? Forse non ci stiamo troppo facendo fregare dallo squallore putrescente che dilaga?
Nessuna iniziativa umana potrà risolvere la situazione. Meglio pensare a se stessi.
NOSTRA SIGNORA DI ANGUERA – REGINA DELLA PACE
Messaggio N. 5.037 | Martedì 27 Ottobre 2020
“Cari figli, state andando verso un futuro di grande battaglia tra il bene e il male. I nemici agiranno sempre di più per tenervi lontano dalla verità. In questa grande battaglia, la vostra arma di difesa è l’amore per la verità. Nelle vostre mani il Santo Rosario e la Sacra Scrittura; nel cuore, l’amore per la verità. Non permettete al diavolo di vincere. Voi appartebete al Signore. Egli vi ama e vi aspetta a braccia aperte. Confidate fermamente nel potere di Dio. Niente è perduto. Datemi le vistre mani e Io vi condurrò sulla via della salvezza. Avanti senza paura…”
Se vuoi leggere tutto:
https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/10/28/nostra-signora-di-anguera-regina-della-pace-143/
Chiedo scusa per gli errori di trascrizione.
“Cari figli, state andando verso un futuro di grande battaglia tra il bene e il male. I nemici agiranno sempre di più per tenervi lontano dalla verità. In questa grande battaglia, la vostra arma di difesa è l’amore per la verità. Nelle vostre mani il Santo Rosario e la Sacra Scrittura; nel cuore, l’amore per la verità. Non permettete al diavolo di vincere. Voi appartenete al Signore. Egli vi ama e vi aspetta a braccia aperte. Confidate fermamente nel potere di Dio. Niente è perduto. Datemi le vostre mani e Io vi condurrò sulla via della salvezza. Avanti senza paura…”
Circa la sacra scrittura, egregio, mi pare che cominci a scricchiolare, dato che: 1) a quei tempi non c’erano i registratori; 2) se anche fosse perfetta quella che abbiamo, ci penseranno i biblisti a la page a rimettere a posto le cose per adeguarle ai tempi.
Infatti, caro Alfonso, nulla di nuovo sotto il sole. Il pontificato attuale è coerente con se stesso. Il vero stupore sta nel fatto che Bergoglio sia ancora al suo posto. Forse quella che era Santa Madre Chiesa, quella vera, non esiste più?
se per la Chiesa sia più importante evitare gli scismi o rimanere fedele alla Parola di Cristo ?
Beh in fondo è una scelta fra due alternative. Ma evitare gli scismi è una precisa richiesta più volte formulata nella Parola di Cristo. Quindi al primo posto va messo il rimanere fedele alla Parola di Cristo. Non ci possono essere dubbi in proposito. Chi non mette più al primo posto la Parola di Cristo, può tranquillamente dire con papa Francesco che gli scismi non gli mettono paura.
La Chiesa se ne ride di questa commedia. Ne esce più forte, perché il bergoglismo è la dimostrazione per assurdo della verità della fede.
Quello che veramente stupisce è che lo chiamano ancora Papa Francesco.