BARBARIE AZERA (ANTICRISTIANA) IN NAGORNO KARABAKH.

8 Ottobre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi amici e nemici di Stilum Curiae, mentre discutiamo di fratellanza e fraternità e di filiazione da un unico Dio, c’è chi nei fatti cerca di sottolineare che qualcuno per lui fratello proprio non è, e nemmeno cugino. Qui di seguito pubblichiamo un comunicato del Consiglio della Comunità armena di Roma, che stigmatizza la guerra che l’Azerbaigian, spalleggiato dalla Turchia e rifornito dei comodi jihadisti che prima martirizzavano la Siria, sta lanciando contro l’Armenia. Buona lettura. 

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BARBARIE IN NAGORNO KARABAKH (ARTSAKH)

BOMBARDATA DAGLI AZERI ANCHE LA CATTEDRALE DI SHUSHI

 

Non contento di bombardare a tappeto gli insediamenti civili della repubblica dell’Artsakh, di lanciare razzi su Stepanakert e le altre città, di costringere la popolazione a vivere nelle cantine come accaduto durante la guerra degli anni Novanta, ora il dittatore Aliyev arriva a colpire anche i simboli religiosi.

Questa mattina è infatti stata colpita da razzi la cattedrale di Ghazanchetsots (san Salvatore) nella cittadina di Shushi.

Per il “Consiglio per la comunità armena di Roma” si tratta di un atto gravissimo e ancora una volta domanda l’attenzione dell’Italia e dell’Europa e la condanna di queste azioni barbare che colpiscono la fede degli individui.

L’Azerbaigian (forse per compiacere i mercenari jihadisti tagliagole che combattono per esso) cerca di spostare il conflitto sul piano di una guerra di religione.

Tutto ciò è inaccettabile; è vergognoso colpire simboli religiosi di qualunque confessione essi appartengano.

La cattedrale di Shushi sorge in luogo piuttosto isolato lontano da qualsiasi edificio che possa avere un minimo interesse strategico.

È stata colpita in quanto simbolo della rinascita del popolo armeno dopo la guerra di trenta anni fa.

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24 commenti

  • Ultime notizie ha detto:

    Ultima ora dell’agenzia Ansa da Mosca.

    NAGORNO : BAKU E EREVAN CONFERMANO COLLOQUI A MOSCA.
    Armenia e Azerbaigian hanno confermato che i loro ministri degli esteri, Zorab Mnatsakanyan e Jeyhun Bayramov saranno oggi a Mosca per colloqui sul Nagorno karabak , dove il 27 settembre si è riacceso il conflitto tra azeri e armeni. Lo fa sapere la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, all’agenzia France Presse.

  • Sergio R. ha detto:

    Mentre scrivevo il mio precedente commento mi è sorto un dubbio di cui credo giusto mettervi a parte.
    Gli armeni sono cristiani, ma una parte è fedele a Roma mentre una parte è, per così dire indipendente.
    Per esempio dei monaci armeni, fedeli a Roma, hanno un bellissimo monastero con una bellissima biblioteca e un altrettanto bel museo in un isola della laguna veneta
    Ma gli armeni dell’Armenia e del Nagorno Karabak saranno uniati, cioè fedeli di Roma, oppure indipendenti ?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Ci sono gli uni e gli altri. E i legami con Roma della Chiesa Apostolica sono forti, e buoni.

  • Enrico Nippo ha detto:

    “ll dittatore Aliyev arriva a colpire anche i simboli religiosi … la cattedrale del San Salvatore”.

    Alivey, grazie alla discendenza comune da Adamo, è un nostro fratello. Però un fratello nemico.

    Ora, poiché Qualcuno ha detto “Amate i vostri nemici”, quale sarebbe il sentimento da nutrire verso Alivey?

    Siccome ho letto anche dell’ipotesi di buttare a fiume l’attuale papa, evidentemente considerato un fratello nemico, la domanda diventa ancor più pressante:

    quale sarebbe il sentimento da nutrire verso Alivey e Bergoglio? Non dovrebbe essere l’amore, come Qualcuno ha detto?

    • Boanerghes ha detto:

      La sua confusione è sempre più grande.
      Esiste il principio, lecito, della legittima difesa.
      Non è che in nome dell’amore stiamo a guardare un massacro contro innocenti civili.
      È anzi un dovere intervenire per evitare le stragi.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Evidentemente lei concepisce l’amore come sentimento delle anime flaccide pacifiste che amano (si fa per dire) soltanto quelli che non rompono le scatole (contravvenendo al Vangelo).

        Adesso le rivelo un gran segreto : si può uccidere solo se si ama.Altrimenti si è degli assassini. E questa è l’etica del Guerriero. Roba per pochi. Dunque incomprensibile ai più.

        Ci rifletta un pochino prima di affannarsi a controbattere con la sua solita evanescenza.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Sorella Maria Michela, sa perchè fratello Bergoglio non ha il coronavirus ? Perchè con la “Fratelli tutti” si è e_virato da solo togliendosi ogni autorità spirituale. Se tutti, di qualsiasi religione , fede, non fede abbiamo un rapporto diretto con Dio, lui a che serve più e chi dovrebbe ascoltarlo? e perchè dovrebbe ascoltarlo?

  • Creazionista ha detto:

    Quello che nessuno dice è che gli israeliani stanno fornendo missili proprio agli islamici. A futura memoria

    • Boanerghes ha detto:

      Sicuramente non danno missili a chi glielo può tirare in testa.
      Ma anche tra i paesi musulmani, c’è una forte divisione e Israele appoggia quelli che sono contro gli sciiti, per esempio l’Iran.

      • Boanerghes ha detto:

        Cioè appoggia coloro che sono contro il paese sciita per eccellenza,. l’Iran

        • Sergio R. ha detto:

          Per chi non lo sapesse l’Iran vuole distruggere Israele: come nel romanzo di Orwell, in Iran sembra esistano dimostrazioni in cui si incita all’odio nei confronti di Israele . In concreto l’Iran combatte nel mediooriente con lo scopo di giungere ai confini di Israele per poterlo affrontare ed arrivare così alla sua distruzione. In parte ha raggiunto l’obiettivo riuscendo a condizionare con il partito fedele dall’Iran, il partito degli Hezbollah, il governo libanese. Gli Hezbollah non sono semplicemente un partito: sono una milizia armata che pone le sue basi nel sud del Libano, con i relativi missili e, sottoterra dei tunnel, piccoli capolavori di ingegneria per raggiungere , dal basso i villaggi israeliani prossimi al confine libanese.
          MI stupisce la notizia che siano di origine israeliana i missili utilizzati nella guerra suddetta.
          A Gerusalemme esiste , almeno stando ai documentari del National geografic, un un’intero quartiere armeno, con tanto di scuole, dall’asilo al Liceo , il cui preside è anche il vescovo, cristiano, ma non cattolico, della comunità armena. (almeno così diceva il documentario del National geografic).

    • Mekitar ha detto:

      Quello degli ebrei che forniscono le armi (anche gratis per testarle in guerra) all azerbeijian, è l’esempio di come una vittima di un olocausto si possa trasformare in cinico sostegno
      all’operoso carnefice di turno.

  • Boanerghes ha detto:

    Volevo quasi fare un O.T. in altro post, perché questa situazione di guerra, ignorata o classificata forse come un conflitto come c’è ne sono tanti nel mondo, è in realtà molto grave.
    Quando si porrà fine alle ingerenze dirette o indirette di Erdogan e della Turchia?
    È evidente la mira espansionistica di questo stupido dittatore, prima Siria, poi Libia, Armenia. È necessario che qualcuno ponga fine a tutto ciò, ma non vedo altra misura se non una di forza, perché tutte le altre vie sono impraticabili.
    Quindi la via militare diventa non solo auspicabile, ma anche moralmente lecita, qualora la situazione degenerasse in modo molto grave.
    Le grandi potenze, però, sono assenti, ma non si rendono conto che conflitti mondiali possono iniziare da situazioni locali che fungono da detonatore.
    Chissà se Papa Bergoglio dirà qualcosa all’angelus…

    • MARIO ha detto:

      Papa Francesco ne ha già parlato all’angelus del 27.09.2020:
      “Sono giunte preoccupanti notizie di scontri nell’area del Caucaso. Prego per la pace nel Caucaso e chiedo alle parti in conflitto di compiere gesti concreti di buona volontà e di fratellanza che possano portare a risolvere i problemi non con l’uso della forza e delle armi ma per mezzo del dialogo e del negoziato”.

      • wisteria ha detto:

        Un auspicio buono per tutte le guerre…

      • GP ha detto:

        “..e chiedo alle parti in conflitto di compiere gesti concreti di buona volontà e di fratellanza” Se una parte lancia le bombe e l’altra le riceve, come può il politico che sta in Vaticano fare l’equidistante? Fra l’altro il politico del Vaticano è anche papa. Un tempo, prima della conversione ecologica, il papa parlava a nome e in difesa dei cristiani. Dato che sono i cristiani a ricevere le bombe, non potrebbe il politico vaticano fare uno sforzo ulteriore e distinguere fra vittime e persecutori?

        • Ateo Devoto ha detto:

          “Come può il politico che sta in Vaticano fare l’equidistante ?”
          si chiede lei ?
          Provo a dare una risposta, osservando che la parte che tira bombe è islamica, quella che la riceve invece è cristiana.
          A buon intenditor poche parole !!!

  • Lacrima ha detto:

    Non ci sarà voce più chiara del SILENZIO di Bergoglio e Parolin a dire “ma non è niente sono giuochi da bambini”!!!

    Questi Signori arrecano tanta tristezza, si nutrono alla Mensa del Signore, la Santa Eucarestia!!!!,

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Dopo gli innumerevoli atti vandalici ai danni di edifici di culto e simboli religiosi, passati sotto silenzio, per non dire di attacchi anche cruenti a comunità e persone che hanno fatto registrare qualche laconica frase di circostanza cin l’eco di una vicinanza virtuale, sarebbe da salutare come derivato concreto di una fratellanza fin troppo teorizzata una condanna forte, chiara e corale di episodi che meriterebbero un’attenta riflessione per un’ efficace operazione culturale dall’ampio respiro.