USA, CROCIATA DEL ROSARIO PER TRUMP. GUIDATA DA VIGANÒ

9 Settembre 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, ieri LifeSiteNews ha lanciato una crociata del Rosario di 54 giorni in previsione delle elezioni presidenziali americane. Come ha annunciato John Henry Westen, l’Arcivescovo Carlo Maria Viganò si è unito a LifeSite per guidare un Santo Rosario per pregare affinché la santa volontà del Signore si compia nelle elezioni presidenziali di novembre negli Stati Uniti. Ha dato una breve riflessione prima del rosario e la sua benedizione alla fine. “Ci hanno raggiunto anche il dottor Taylor Marshall e Michael Matt di The Remnant, che hanno pregato insieme a Sua Eccellenza” .

Qui trovate il video:

 

E questo è il testo della meditazione di mons. Viganò: 

 Chi crede di poter meritare la gloria del Paradiso con una vita mediocre sappia di esser fuori strada: Regnum caelorum vim patitur et violenti rapiunt illud (Mt 11, 12). Nelle forti parole del Vangelo comprendiamo che solo i violenti possono in qualche modo vincere la Giustizia di Dio e conquistare il premio grazie alla Sua infinita Misericordia. Una violenza, una forza che non è certo quella del mondo, ma che consiste anzitutto nel riconoscere la nostra indegnità – come creature mortali dinanzi all’Essere increato ed eterno e come peccatori dinanzi al Santo dei Santi – e l’onnipotenza di Dio, che si è degnato di redimerci con la Passione e la Morte del Suo divin Figlio. Direi anzi che il primo atto di questa sublime violenza per conquistare il Regno dei cieli fu compiuto da Nostro Signore, che nell’eternità dei tempi volle ripristinare la caduta di Adamo offrendoSi al Padre per riscattarci dal peccato e dalla morte: Tunc dixi: Ecce venio. In capite libri scriptum est de me, ut faciam Deus voluntatem tuam (Ps 39, 8-10). Similmente, anche Nostra Signora rispose Ecce ancilla Domini: fiat mihi secundum verbum tuum (Lc 1, 38) all’Arcangelo Gabriele.

Questa è la violenza che scuote le porte del Cielo: la potenza dell’umiltà e del sacrificio, sull’esempio di Cristo e della Sua Santissima Madre. La Quale, Mediatrice di tutte le grazie, ha saputo ottenere dalla Misericordia di Dio ciò che la Giustizia avrebbe rifiutato. È a Lei, nostra Avvocata, che rivolgiamo la nostra preghiera fervente, certi di essere esauditi: Memorare, o piissima Virgo Maria, non esse auditum a saeculo quemquam ad tua currentem praesidia, tua implorantem auxilia, tua petentem suffragia esse derelictum.

Nella recita del Rosario noi invochiamo la Vergine Santissima con tre preghiere semplicissime, tanto facili da poter esser recitate anche da un fanciullo: il Pater noster, l’Ave Maria e il Gloria Patri. E mentre ripetiamo queste preghiere meditiamo i Misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi, concentrando la nostra mente sulle dolci parole che pronunciamo con le labbra. Tutta la dottrina cattolica è compendiata nelle tre preghiere; tutta la dottrina mariana è proclamata nell’Ave Maria. E a quelle parole, che salgono al trono glorioso sul quale siede Regina la nostra Madre, si commuove l’intera Corte celeste, è toccato di compassione il Cuore Sacratissimo di Gesù, è fermato il braccio della Giustizia divina.

Ricorriamo quindi alla recita del Santo Rosario, cari fratelli e sorelle, in questo momento di tribolazione e di crisi. Facciamo anche noi violenza al Cielo, con la forza infallibile della preghiera che la Vergine Santissima ha insegnato a San Domenico e che nei secoli ha ottenuto la conversione dei peccatori, la salvezza delle Nazioni, la sconfitta del Nemico.

San Pio V ordinò ai fedeli di recitare il Rosario per impetrare a Dio la vittoria nell’epica battaglia che oppose l’Armata Cristiana al Turco nelle acque di Lepanto: ancor oggi, a mezzogiorno, nelle nostre città risuonano le campane a ricordo del 7 Ottobre 1571. Il Senato della Repubblica di Venezia volle onorare la Regina delle Vittorie facendo incidere queste parole a Palazzo Ducale: Non il valore, non larmi, non i condottieri, ma la Madonna del Santo Rosario ci fece vincitori. Anche noi, che combattiamo senza un esercito schierato una battaglia ancor più cruenta contro un nemico ben più temibile, dobbiamo ricorrere al Rosario, con la stessa fiducia che armò il braccio dei valorosi condottieri di Lepanto.

Preghiamo per gli Stati Uniti d’America; preghiamo per il nostro Presidente; preghiamo per la sua vittoria, che il Signore Iddio degli eserciti – Dominus Deus Sabaoth – gli concederà, se saprà porsi sotto la Sua protezione e vorrà farsi paladino dei giusti e difensore degli oppressi. Preghiamo perché le insidie che il nemico invisibile trama nell’ombra vengano alla luce, e perché sia sconfitto chi vuole promuovere il vizio e il peccato, la ribellione ai Comandamenti di Dio e alle stesse leggi di natura. Preghiamo con la fiducia dei figli che ricorrono gementes et flentes alla loro Regina, affinché interceda presso il suo divin Figlio e ci ottenga la grazia di veder protetta l’amata Nazione americana e il mondo intero, difese le nostre famiglie, sconfitti i nostri avversari. Scriveremo anche noi: Non il valore, non la potenza dei media, non le risorse economiche, ma la Madonna del Santo Rosario ci fece vincitori. E così sia.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

8 Settembre 2020

Natività della Beata Vergine Maria

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48 commenti

  • Rafael Brotero ha detto:

    Trump non è la soluzione, è solo la lama destra della forbice.

  • Paoletta ha detto:

    Mi unisco con piacere. E’ bello leggere gli scritti di un prete che non si e’ lasciato indottrinare dalle solite fregnacce gesuitico/sorosiane.

  • Giov ha detto:

    Che peccato, pensavo fosse in latino, mi sarebbe piaciuto partecipare in diretta. Ma è proprio escluso che mi metta a dire il Rosario in inglese! 😀

  • Luciano Motz ha detto:

    SER Mons. Viganò è il pastore che non teme il lupo e resta saldo a proteggere le sue pecorelle. E, poiché conosce bene gli USA, da di che pasta son fatti i democratici cosiddetti cattolici: loglio macinato e impastato da satana, invita a pregare non per la vittoria di Trump ma per la sconfitta dei suoi avversari. In pratica è la medesima cosa, ma non dimentichiamo che Trump è l’unico presidente americano che ha avuto il coraggio di opporsi al nuovo ordine mondiale.

  • Giuseppe ha detto:

    Il vescovo Viganò si conferma come la mente più lucida del cattolicesimo odierno
    Accoppiato al coraggio morale che lo lascia pressoché in solitudine a testimoniare la vera fede, tiene alta la fiaccola della luce che si tramanda da venti secoli !

    • mariangela birindelli ha detto:

      Condivido il tuo pensiero e credo Dio tramite Vigano’ e altri prelati coraggiosi ne fara’ strumento di lotta e pace x il bene del cristianesimo.

  • Francesco ha detto:

    Preghiamo con tutto il cuore insieme a mons. Viganò per la vittoria di Donald Trump contro il trio anticristiano, nefasto, del male Biden-Clinton-Obama,

  • Iginio ha detto:

    Tosatti, ha sentito del vescovo americano fresco di nomina papale e di dimissioni dopo accuse di molestie da giovane?

  • Adriana 1 ha detto:

    O-o-oh ! Finalmente un piccolo segno di Chiesa Militante…
    Se ne erano perdute le tracce .

  • Gian ha detto:

    Ogni botte dà il vino che ha.
    Dal suo ritiro Mons. Carlo Maria Viganò guida la crociata del Rosario pro Trump lanciata da LifeSiteNews.
    In Italia padre Alessandro Zanotelli, detto Alex, riprende lo sciopero della fame per protestare “contro il razzismo di stato”.
    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/migranti-zanotelli-riprende-sciopero-fame-puro-razzismo-1888664.html

  • Mac ha detto:

    Ho appena visto il video dell’aggressione a Salvini con rabbiosa e ripetuta maledizione e Rosario strappato.

    Da meditare.

    Saluti.

  • Antonella ha detto:

    Viganò ha capito che Trump è la pietra d’inciampo per i successori della “setta di Baal” che vogliono impadronirsi delle nostre vite manipolandole!
    Mi auguro che vinca e mi unisco a questa cordata di Rosari.

  • Virro ha detto:

    “…..L’Arcangelo Michele quando, in contesa con il diavolo, disputava per il corpo di Mosè,…… disse: Ti condanni il Signore…” (lettera di Giuda 9)

    Anche noi insieme alla Vergine Maria, possiamo dire, in contesa con il nuovo ordine mondiale (luciferino) : “Ti condanni il Signore”.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Mons. Viganò ci parla di “una violenza, una forza che non è certo quella del mondo, ma che consiste anzitutto nel riconoscere la nostra indegnità – come creature mortali dinanzi all’Essere increato ed eterno e come peccatori dinanzi al Santo dei Santi”.

    Mi sembra che vi sia un’analogia con quanto proponevo in precedenza a proposito dei sepolcri imbiancati e che non ha ricevuto nemmeno un contributo dai commentatori.

    Voglio dire che il doveroso stare all’erta per denunciare le diavolerie che “questo mondo” produce in quantità industriale, può comportare un eccessivo proiettarsi all’esterno di sé con discapito dell’esame interno di sé, che è di gran lunga più importante.

    La violenza richiesta da Cristo è quella del’ascesi, del superamento di sé, o, se si vuole, dello svuotamento di sé, per offrire la propria anima e il proprio corpo all’influsso della Grazia.

    L’argomento ascetico (una volta la teologia ascetica era indispensabile al Cristiano) sembra non rientrare nel programma di questo poderoso blog, e ciò, a mio avviso, né rappresenta un punto di debolezza.

    Dopo di che Rosari come se piovesse in favore di Trump, che però, non possiamo dimenticarlo, non è nel il Re né l’Imperatore.

    • Bastian contrario ha detto:

      Non sarà né il re, né l’imperatore, ma è colui che ha in mano le sorti del mondo libero e che sembra stia cercando la pace e non la guerra.
      Preferisce forse, Enrico nippo, avere come padrone la Cina che usa disinvoltamente i grillini per i suoi scopi ? O forse Putin che si considera l’erede dell’impero russo, ma che permette che l’unico oppositore politico venga avvelenato ?

    • Iginio ha detto:

      L'”argomento ascetico” non entra nemmeno nei tuoi, di piani, dato che passi il tempo a insultare e a fantasticare di supereroi superuomini che si credono divinità in terra.
      In altre parole, sei troppo pieno di te stesso, il contrario esatto dell’ascesi.
      E tanto meno entra nelle “palle” che ti piacciono tanto.
      Capitanul Palla… 🙂

    • stefano raimondo ha detto:

      Ciao Enrico, ti rispondo io. Sarò semplice, al limite del grossolano, per capirci meglio. Farò un discorso quasi preliminare, metodologico, che non entrerà nel merito di talune questioni nominate (ascesi).

      A mio avviso, prima d’intraprendere certe discussioni, occorre sempre ricordare che c’è una differenza di approccio tra “occidentalisti” e “orientalisti” (e da quel che ho capito, tu appartieni alla seconda schiera). In occidente diamo troppa importanza al mondo esterno, tralasciando il mondo interno della persona, questo comporta un maggior efficientismo ma al contempo una minore introspezione; ciò può produrre anche infelicità, sebbene non vi sia assenza di beni materiali: non si comprende che il benessere è dentro di noi, pensarlo all’esterno è solo una proiezione. In oriente viceversa si dà troppo spazio al mondo interno, così trascurando i problemi della “realtà fattuale” che devono comunque essere affrontati. L’optimum forse sarebbe adottare una terza via; *usare* il mondo esterno ma consapevoli che la guerra principale avviene dentro di noi. Un esempio sciocco per capirci: il bambino in un primo momento abbisogna del mondo esterno, egli ha bisogno del fiore da odorare per scoprire che possiede una capacità olfattiva, poi però deve anche realizzare che questa capacità è propria e non fa parte del mondo esterno (peraltro capacità olfattiva unica, diversa da quella degli altri, che lo caratterizza e lo rende peculiare). Insomma “ab origine” abbiamo bisogno del mondo circostante, ma una volta scoperte le nostre attitudini dobbiamo cessare di dipendere dall’esterno, è sano operare una netta separazione tra interno ed esterno.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Risposta che condivido al 100%. L’Oriente, nel mio caso di più l’Estremo Oriente, ha risvegliato in me, ormai da molto tempo, la necessità della “terza via”, ossia, un vivere equilibrato fra esteriorità ed interiorità che sono distinte ma non separate. Quindi, quel che tu dici giustamente: “è sano operare una netta separazione tra interno ed esterno”, va integrato con una nuova unione tra interno ed esterno, ed è proprio questa seconda operazione che l’Oriente/Estremo Oriente evidenzia e propone, cioè comportando dapprima un superamento della cerebralità, in cui gli Occidentali sono campioni, quindi un ritorno ad essa che costituirà, però, una facoltà del tutto diversa sa quella di prima del superamento suddetto, diciamo una facoltà relativa e non più assoluta come si pretende in Occidente.
        Se ci sarà occasione si potrà sviluppare l’argomento. Per ora, grazie per il tuo contributo.

        • Ezechiele ha detto:

          Nippo ti segnalo che c’è un orientalismo cattolico o comunque cristiano ben più utile della robaccia orientalistica e anticristiana che continui a sponsorizzare qui. Comprati un manuale di teologia spirituale e vedrai che lo zen è una boiata.

  • Iginio ha detto:

    ” potenza dell’umiltà e del sacrificio”.

    Così parlò Viganò, non dicendo niente di nuovo per chi è veramente cristiano (e non guenoniano, evoliano e via annisettanteggiando).

    Altro che Capitanul.

    • Enrico Nippo ha detto:

      «Fede e Amore, non le ho perdute, ma sento che a un tratto si è disseccato il filo della speranza. Sono 60 giorni che dormo vestito sul tavolato e su questa stuoia, 60 giorni e 60 notti che le mie ossa succhiano, come una carta assorbente, l’umidità che trasuda dalle pareti e dal pavimento.[27]»
      (Diario dal carcere del Capitanul)

      «Era sobrio fino all’astinenza. Digiunava il martedì e il venerdì fino alle cinque del pomeriggio (…) Non si curava delle donne. E anche per questo, forse, non si curava dei suoi vestiti (…) Non aveva nessuna idea del denaro (…) Sua moglie doveva sottrargli di nascosto il denaro, quando ce n’era, per impedirgli di farne dono ai poveri e agli amici, che erano poveri anch’essi.
      (Indro Montanelli)

      SILENZIO E RISPETTO!!!

  • TomFT ha detto:

    aderisco immediatamente , anche perchè se gli USA crollano , crolla il mondo intero ,mancando una forza di equilibrio fondamentale , ora , post recovery e Cina in ruolo di leadership . Dopo aver minato la Chiesa Romana , il secondo obiettivo è minare il ruolo degli USA . Io non mi eccito certo a pensare a Trump , anzi ho tante perplessità , ma è l’alternativa che mi atterrisce , sapendo di che parlo ( ho vissuto quasi 20anni negli USA lavorando all’ONU ) , se penso a chi è destinato a sostituire Trump mi eccito subito e scariche di adrenalina mi fanno vibrare di paura . In Biden vedete pure la Clinton . E pregate . Anzi preghiamo.

    • Adriana 1 ha detto:

      Infatti ora i DEM vanno all’assalto di Trump accusandolo di non aver rivelato “immediatamente” ciò che sapeva in anticipo sul virus . Sperano di eliminarlo come Nixon .Battaglia dura .

  • W Viganò ha detto:

    caro Tosatti , vedo che segue i consigli dei suoi lettori. Un pezzo di StilumCuriae su Viganò e si accende un battaglia di idee che produce fino a 100 interventi in una giornata . Se poi un commento è quello di tal don Pietro Paolo , gli interventi su StilumCuriae arrivano a 150 ..Se interviene poi il ” figlio del tuono” ribattezzato da un suo lettore “figlio del fumo senza arrosto” , arrivamo a 151 ( +1) .

    • Boanerghes ha detto:

      Se poi interviene un cretino come lei, si arriva anche a 200.
      Intervenga a dire il suo parere, e lasci stare le altre persone.

    • Michel Berthoud ha detto:

      A proposito, mi sembra che strada facendo abbiamo perso don Pietro Paolo. Antonio Cafazzo con la sua ”ultima lettera” del 7 settembre l’ha demotivato nel continuare a commentare in questo blog. Dommage !

      • Boanerghes ha detto:

        Egregio lefebriano
        Le cose non stanno così.
        Penso che don Pietro Paolo abbia cose più importanti che seguire i vostri interventi e cioè fare il prete della chiesa cattolica apostolica romana, di cui voi siete un corpo estraneo. Se lei pensa che una banalissima lettera sia la causa di tutto ciò, è proprio uno sprovveduto

        • Michel Berthoud ha detto:

          Carissimo Boanerghes,
          Mi auguro che Lei abbia ragione, spero vivamente che il silenzio stampa (auspico momentaneo) di don Pietro Paolo sia causato nell’adempiere al suo Ministero sacerdotale nella Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana di cui io mi sento parte sebbene in comunione con 262 papi e venti secoli di storia, io rifiuti gli errori dello spirito liberale, conciliare ed ecumenico del Concilio Vaticano II, causa della spaventosa situazione in qui si trova la chiesa di Cristo.

        • Michel Berthoud ha detto:

          Boanerghes,
          La invito fraternamente ad unirsi a noi in questa “crociata del Santo Rosario” affinché la volontà del Signore si compia nelle elezioni presidenziali americane.

        • Enrico Nippo ha detto:

          “abbia cose più importanti che seguire i vostri interventi ”

          prego correggere con “i nostri interventi”.

        • Enrico Nippo ha detto:

          “di cui voi siete un corpo estraneo”.

          E così il Grande Trio è completo: Boanerghes, Iginio e Alessandro DS.

          Complimenti!😎

          • wisteria ha detto:

            Tra gli eroi cattolici mi permetto di segnalare Joszef Mindszenty.

          • Boanerghes ha detto:

            Mah
            noi forse saremo in tre.
            Lei invece Enrico da solo basta e avanza, purtroppo.
            Il fatto positivo però è che molti suoi interventi manco li leggo, tempo sprecato a leggere lunghe solfe orientaleggianti con un po’ di Lefebre qua e la.
            Nel calcio si dice: è una palla persa

          • Enrico Nippo ha detto:

            Il fatto è, Boanerghes, che lei, come si dice in gergo calcistico, è un panchinaro. 😄