PEZZO GROSSO SMONTA LE MEZZE VERITÀ DI RICCARDI SUL CORRIERE.

25 Agosto 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, uno dei pochi business fiorenti in questo momento in Italia, (oltre alle mascherine…) è quello della gestione dei clandestini, che come ben sapete costano pro capite oltre quaranta euro a testa quotidianamente; sempre che non sia positivi al Covid, perché allora le spese per le navi da quarantena, sempre pagate da voi, mica da altri, salgono alle stelle. Senza pensare poi all’indotto: forze dell’Ordine ecc. Quindi come sappiamo in questo piatto ricco si sono ficcate sia le Coop di sinistra, che le ONG che la Chiesa. È un business che da sempre si nutre di menzogne; alcune plateali, (“scappano dalle guerre”, poi scopri che sono tunisini o algerini….), ma anche di mezze verità, che sono, come sappiamo, sono le preferite dal nemico dell’umana natura, perché le più efficaci nell’inganno. Pezzo Grosso oggi se la prende esattamente con i prodotti di questo genere letterario espressi nell’articolo di Andrea Riccardi, fondatore di Sant’Egidio e uomo potentissimo alla Corte del Pontefice regnante. Un’ultima noterella, personale, sui lavori che gli italiani non vogliono fare: una mia amica, cameriera in una pizzeria che ha chiuso a causa del lockdown e che non è riuscita ancora a riprendersi in pieno, fa appunto la badante a un signore di 94 anni con tanti problemi. Un’altra giovane donna, rimasta senza lavoro, si occupa di due bambini – e della casa – di una coppia che ha bisogno di aiuto…Quindi almeno la balla colossale degli italiani che non vogliono fare i lavori, consideriamola scoppiata. E ditemi per quanti italiani lo Stato – noi – paghiamo oltre quaranta euro al giorno…Buona lettura. 

§§§

Caro Tosatti, non è piacevole dover indicare le responsabilità di una persona senza dibattito, ma se questa persona ha il privilegio di esporre le sue idee, tesi, valutazioni sul Corriere della Sera, continuamente, trovo doveroso contrappormi a lui da un palcoscenico ben più prestigioso del Corriere: Stilum Curiae.

SC sarà letto da meno persone del Corriere, ma la qualità dei suoi lettori non è paragonabile. Esempio sono i commenti, soprattutto quelli critici dell’articolo postato, che dimostrano lo spirito ed il livello dei lettori di SC.

Posso persino ammettere che molti commenti, anche a miei articoli, mi hanno fatto riflettere e mi hanno dato valore aggiunto, anche o soprattutto se critici.

Bene, perché questa premessa? Perché oggi sul Corriere interviene il “solito” pseudo grillo parlante di Bergoglio, fondatore, animatore, utilizzatore di Sant’Egidio, grande riferimento di potere diplomatico democratico americano presso la Santa Sede.

Ma soprattutto amatissimo ed ascoltatissimo consigliere di Bergoglio: Andrea Riccardi. Titolo dell’articolo è “La civiltà e la legalità della regolarizzazione” (degli immigrati irregolari, naturalmente).

E’ un pezzo sovversivo, che andrebbe “denunciato alla magistratura”. Espongo la mia proposta di “chiave di lettura”, invitando a leggerlo.

1° Chiave di lettura: l’obiettivo (fra le righe) del Riccardi è realizzare detta regolarizzazione perché il business di S. Egidio e delle Ong papaline non sta tanto nel trasporto di esseri umani, ma nel loro inserimento e integrazione, che significa regolarizzazione e lavoro. Ma il lavoro in realtà non c’è; Riccardi però sa inventarlo – In Italia abbiamo un tasso di disoccupazione intorno al 13% (intorno al 30% nel sud), in autunno rischia di raddoppiare. Se gli italiani non lavoreranno scoppieranno rivolte sociali.

Se il lavoro che saranno necessariamente disposti ad accettare verrà loro sottratto e dato a immigrati irregolari, scoppieranno conflitti. Ecco perché Riccardi va denunciato: per istigazione alla rivolta sociale.

2° Chiave di lettura: se non fosse per gli emigranti molti lavori non sarebbero fatti (dai lavori nei campi, edilizia, badanti ecc.), ma il nostro Riccardi non spiega che chi lui vuole regolarizzare sono i clandestini che lui ha portato con le sue navi ed aerei in Italia e non sono affatto felici di stare in Italia e vogliono andare, che so, in Germania dove sono i loro parenti e si lavora e guadagna. La regolarizzazione acquisita in Italia serve quale passaporto per l’Europa. Perciò l’ottenimento della regolarizzazione frutta molti guadagni…

3° Chiave di lettura: è lo stile infingardo con cui il cattocomunista bergogliano Riccardi presenta questa esigenza. Spiega che, mentre sarebbe logico, opportuno e vantaggioso regolarizzare detti irregolari, la politica è prudente a farlo perché teme (ho detto: teme) la reazione degli italiani che grideranno “all’invasione”, regalando voti ai biechi “sovranisti”. Mentre (dice il Riccardi) ciò non è vero, gli italiani non gridano affatto all’invasione, anzi, sono le famiglie italiane che vogliono la regolarizzazione (solo delle badanti; ma questo Riccardi non lo spiega, perciò andrebbe denunciato per false informazioni via stampa).

4° Chiave di lettura: questo articolo è un esempio paradossale e vergognoso di presa per i fondelli e di vile mascheratura della realtà, di confusione imposta, denso di tranelli insinuati con stile pietistico. Ma attenzione! Ma non tanto verso gli immigrati, bensì verso noi poveri italiani che abbiamo bisogno di badanti, camerieri, autisti e maggiordomi, ma non ce lo permettono i leghisti di Salvini. Pensate come conclude Riccardi: <Se non vogliamo allargare le aree <in nero> dei lavoratori che noi necessitiamo, dobbiamo regolarizzare i flussi di immigrati con processi regolari (e protetti)>.

In pratica dice: se volete le badanti, prendetevi soprattutto gli irregolari clandestini. Dice quello che il segretario ONU Kofi Hannan aveva imposto di fare.

E questo qui è il consigliere di Bergoglio e firma prestigiosa bergoglianica del Corriere della Sera, oltreché capo di chissà quante ONG. Sento ribrezzo.

§§§




 

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43 commenti

  • Fuoriuscito ha detto:

    Ho letto con interesse l’articolo e i commenti. Finalmente qualcuno ha capito qualcosa. Solo chi ha provato ad uscire dalla comunità sa quanto sia doloroso per di più con la consapevolezza di non essere capito perché questa comunità è intoccabile.

  • Ehi ha detto:

    Ho letto con interesse l’articolo e i commenti. Finalmente qualcuno ha capito qualcosa. Solo chi ha provato ad uscire dalla comunità sa quanto sia doloroso per di più con la consapevolezza di non essere capito perché questa comunità è intoccabile.

  • Ezio ha detto:

    Ho letto con attenzione l’articolo e i commenti . Grazie a tutti. Andrea Riccardi e la comunità di Sant’Egidio sembrava fossero universalmente apprezzati. Chi è passato per la fuoriuscita da questa comunità sa quello che ha passato e sa bene che è meglio parlarne solo con chi ha vissuto questa esperienza.

  • .... ha detto:

    Ho letto con attenzione l’articolo e i commenti . Grazie a tutti. Andrea Riccardi e la comunità di Sant’Egidio sembrava fossero universalmente apprezzati. Chi è passato per la fuoriuscita da questa comunità sa quello che ha passato e sa bene che è meglio parlarne solo con chi ha vissuto questa esperienza.

  • Rosa ha detto:

    Riccardi è un FALLITO e tutta la sua congrega è costituita da falliti.
    Si vantano di aver mediato la pace in Monzambico…ed ora li VINCE l’ISIS!

  • Iginio ha detto:

    Curiosamente qui Riccardi non c’è entrato:
    https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2020-08/fondazione-giovanni-paolo-i-parolin-nomine-comitato-scientifico.html
    Chissà se rievocheranno anche quando Luciani era arrabbiato coi gesuiti…

  • Iginio ha detto:

    Riccardi è uno storico universitario molto sopravvalutato. Va confutato su questo terreno.
    Gli piacciono molto le mezze verità. Per esempio in una prefazione pubblicata di recente – al diario di Tardini curato da Pagano, altra lenza – citava en passant un prelato dei primi del Novecento dicendo che era un esponente della lotta contro il modernismo e poi simpatizzava col regime fascista. Il lettore inavveduto trae le conclusioni: Antimodernisti uguale fascisti uguale reazionari uguale cattivoni.
    Peccato invece che diversi tra i principali esponenti del modernismo italiano – vedi Murri, ma non fu il solo – siano divenuti apologeti del regime fascista (anche con la RSI).
    Una volta vidi Riccardi a una conferenza, terminata la quale fece ostentatamente davanti a tutti l’amicone con padre Peter Gumpel, il noto gesuita tedesco postulatore delle cause dei santi: “Caro padre, ci vediamo in Vaticano, mi raccomando”.
    Ovviamente in Vaticano ormai crederanno che Riccardi sia un modello di laico cattolico sia come storico sia come soccorritore di poveri. Del resto, chiedo scusa, ma se l’alternativa è De Mattei, per forza che Riccardi si è affermato così.
    Nota per i motori di ricerca vaticani: Andrea Riccardi – Riccardi- storia della Chiesa – modernismo – Gumpel.

    • Alda ha detto:

      Iginio…. Sei già il secondo (dopo Akessandro DS) che tira una frecciatina a De Mattei… I motivi?

      • Enrico Nippo ha detto:

        Alda,

        non è che non abbia tenuto in considerazione la sua proposta di Enrico 1 ed Enrico 2, ma di fronte all’1 e 2 mi vengono sempre in mente gli squallidi genitore 1 e genitore 2 di genderiana invenzione, e mi sale da dentro un rifiuto di questi due poveri numeri che non mi hanno fatto niente. . 😅

        • Alda ha detto:

          Ehm… Non mi sembra pertinente con quello che ho chiesto… Era in un altro argomento che dicevo (scherzando) di differenziarvi in Enrico 1 ed Enrico 2…tu chi Enrico saresti? Quello in polemica con Iginio? 😜

          • Enrico Nippo ha detto:

            Sì. Per precisare, in ex-polemica con Iginio. Sembra che, anche se non risposto alla mia proposta (con la quale, tra l’altro, gli chiedevo scusa) il mio invito sia stato accolto.

  • luc ha detto:

    Caro Pezzo Grosso, ma mi chiedo come Lei ci saranno tanti altri a Roma e dintorni disposti a fare qualcosa per ostacolare queste manovre ispisrate dalla cupola del meticciato e di San Gallo ???
    O non abbiamo nessuna speranza?
    un caloroso saluto

  • Leo ha detto:

    La manipolazione “rane bollite” sta giungendo al suo acme . Da quando è stato eliminato il ” peccato originale”
    lo si è sostituito con il peccato di esser nati “bianchi ” , soprattutto un po’ Cristiani , discendenti dai kattivi Crociati e dai pessimi Colonialisti . Non basteranno 7 generazioni per purificarci da questa Colpa , fanno eccezione gli accoglioni buonisti e gli amorevoli LGBTQ .
    ( a cominciare da:”Dio ti ama come sei ” e dalla noticina in Genesi nella Bibbia di Gerusalemme ) .
    La barca di Pietro è sempre visibile ,non dentro ma davanti alla Chiesa di S.Pietro : è quella dei “migranti ” che non si muove da lì. I simboli contano …
    La narrazione è cambiata .

  • Gaetano2 ha detto:

    “…in questo piatto ricco si sono ficcate sia le Coop di sinistra, che le ONG che la Chiesa….”

    Chiesa?
    Direi la neochiesa, quella della “miserikordia”…

  • Busiride ha detto:

    Non bastasse tutto il già detto, il nostro uomo è pure presidente della Società Dante Alighieri. Uno che scrive: ” “Se non vogliamo allargare le aree dei lavoratori che noi necessitiamo…”!
    Abyssus abyssum invocat.

  • PG ha detto:

    Attenzione: parla da falso profeta come Bergoglio: “Vengono da voi in veste di pecore ma dentro sono lupi rapaci (Mt 5,15)”!

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Non scopriamo certo oggi che la stampa di casa nostra, con qualche rara eccezione, divulga a profusione tutto ciò che si vuol far conoscere, concorrendo a plasmare una forma mentis recettiva dell’ideologia imperante con fortissime suggestioni emotive e fideistiche.
    Così accade che una notizia riguardante la costruzione di un muro anti migranti in un certo Paese a guida politica di un certo colore venga diffusa con un certo clamore se può fare gioco al governo in carica.
    Mi riferisco alla Spagna, dove l’esecutivo – a guida socialista – ha deciso di erigere una barriera per bloccare l’ingresso degli irregolari. Un muro persino più alto di quello al confine fra l’America e il Messico, con una rifinitura cilindrica in cima, per impedire ogni appiglio agli intenzionati a lanciarsi dall’altro lato della barricata.
    Qualche quotidiano ne ha riferito, ma non se ne è avuta eco nei tg e sui giornaloni organici al governo giallo-rosso. Fra questi, a darne conto è stato solo “Il Fatto quotidiano”.
    Si sa: le sinistre sono per “costruire ponti, non muri” e la sinistra italiana eccelle in questo rispetto a quella spagnola…
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/19/la-spagna-costruira-il-muro-anti-migranti-piu-alto-del-mondo-10-metri-di-altezza-a-ceuta-e-melilla-ong-madrid-mai-cosi-brutale/5903729/

  • Gian ha detto:

    Andrea Riccardi è il fenomeno che ha ereditato, non si sa come né da chi, la chiave per aprire le molte porte da sempre sbarrate ai comuni mortali.
    Dopo essere stato precettato dall’altro fenomeno Mario Monti, anche lui appartenente alla casta degli illuminati precettabili da qualcuno più in alto per il bene dell’umanità, ha fatto balzi da gigante nella fulminea carriera di faccendiere, consacrato Ministro scavalcando i gradi intermedi.
    Sappia che noi comuni mortali, da tempo temprati alle avversità del vivere quotidiano, in gran parte provocate dalla casta a cui li appartiene, non ci facciamo incantare dalle sue menzognere narrazioni.
    Resisteremo alle sue menzogne e con i fogli delle sue interviste ci riscalderemo nelle lunghe notti d’inverno, nell’attesa dell’alba radiosa.

  • Virro ha detto:

    Pezzo Grosso, sa cosa mi ricorda Andrea Riccardi?
    < l'uomo che non guarda mai in faccia,
    < l'uomo che tiene lo sguardo sempre a terra (non certo
    per timidezza)
    a quel famoso soggetto di nome FROLLO, (cioè, Monsignor Claude Frollo)

  • Enrico Nippo ha detto:

    Carissimi tutti,

    scrive RASSEGNATO: “Poveri noi , siamo sommersi dalla schifezza , dalla spazzatura di questa neomorale innaturale , frutto di menzogne e di eresie. Che cosa possiamo mai fare ? Non possiamo cambiare più nulla , possiamo solo scappare. Dove?”.

    E allora, per qualche minuto cambiamo aria. Ci fa bene. Evadiamo per un po’ dal circolo vizioso di una corsa affannosa dietro lo squallore imperante e ristoriamoci. Fermiamoci. Ormai la valanga del degrado è inarrestabile e guastarsi il sangue non serve a niente, visto che ciò che deve accadere sta accadendo e continuerà ad accadere. Non ci resta che accudire noi stessi, che è poi la cosa che conta.

    E allora deliziamoci con questo bellissima e molto istruttiva parabola zen.

    «Un sera di plenilunio il Maestro Ryokan (celeberrimo monaco nella storia dello Zen in Giappone) si sedette in un campo di patate e si perse nella contemplazione della luna. Il proprietario del campo passò per caso e saltò su tutte le furie, perché ogni notte un ladro a rubargli le patate. “Voi siete il ladro!”, gridò a Maestro Ryokan. Ma costui, imperturbabile, seguitò a guardare la luna in silenzio. Allora il proprietario afferrò un pesante ramo e si mise a picchiare Ryokan: ma questi rimaneva sempre silenzioso e impassibile. In quel momento arrivò un vicino che fermò il proprietario in preda alla collera e lo rimproverò con veemenza: “Perché colpite quest’uomo? Non sapete che è Maestro Ryokan?”. Il proprietario ne fu assai sorpreso e comprese il suo errore. Allora Ryokan compose una poesia: “Le persone che picchiano e quelle che vengono picchiate rassomigliano tutte a una goccia di rugiada, o al lampo: così dovete considerarle».

    Ecco che l’Oriente può aiutare noi Occidentali, tutti presi dalle nostre costruzioni mentali dualistiche (rappresentate dal picchiatore e dal picchiato) con le quali ci identifichiamo e tramite le quali entriamo in conflitto con gli altri (che fanno lo stesso). L’Oriente può aiutarci ad acquisire la consapevolezza che, per quanto giusto noi lo riteniamo, ciò che pensiamo e diciamo non solo è provvisorio come la nostra vita terrena, ma anche relativo, cioè condizionato dai limiti della nostra umanità. A rigore, tutto ciò che pensiamo e diciamo è errato in quanto fatalmente approssimativo: mai il relativo potrà render conto dell’Assoluto; mai i pensieri e le parole potranno render conto del Silenzio. L’Assoluto, il Silenzio, sono sovrumani .

    “Le persone che picchiano e quelle che vengono picchiate rassomigliano tutte a una goccia di rugiada, o al lampo”, o, il che è lo stesso, sono come l’erba, come un fiore del campo, come un soffio, come un’ombra che passa:

    «Ogni uomo è come l’erba
    e tutta la sua gloria è come un fiore del campo.
    Secca l’erba, il fiore appassisce
    quando il soffio del Signore spira su di essi.
    Secca l’erba, appassisce il fiore,
    ma la parola del nostro Dio dura sempre».
    (Isaia 40, 6-7-8).

    «L’uomo: come l’erba sono i suoi giorni! Come un fioredi campo, così egli fiorisce. Se un vento lo investe,non è più, né più lo riconosce la sua dimora.
    Ma l’amore del Signore è da sempre.
    (Salmo 103,15-16)
    Signore, che cos’è l’uomo perché tu l’abbia a cuore?
    Il figlio dell’uomo, perché te ne dia pensiero? L’uomo
    è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa».
    (Salmo 144,3-4)

    C’è quindi una dimensione ineffabile che trascende le nostre facoltà umane di comprensione come pure le nostre impressioni per quanto tristi e disastrose possano essere, e che in ogni caso sono provvissorie poiché calate nel tempo che passa. E questa diensione è quella della “parola del nostro Dio”, dell’“amore del Signore” che trascende ogni tempo e ogni spazio.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Bene , allora per coerenza prendo per relativo tutto il suo commento, compreso il pensiero del Maestro Ryokan. O sbaglio?

    • : ha detto:

      Da. «Il silenzio nei Padri del deserto»:

      «Quando ti vedrai sul punto di metterti a fare il teologo, sappi che il silenzio è più ammirabile e più glorioso» (Barsanufio).

      «Il padre Pambone chiese al padre Antonio: “Che debbo fare?” ». L’anziano gli dice: “Non confidare nella tua giustizia, non darti cura di ciò che passa, e sii continente nella lingua e nel ventre”» (Antonio, 6).

      «Raccontavano che il padre Agatone visse tre anni con un sasso in bocca, finché non riusci a praticare il silenzio» (Agatone, 15).

      Un fratello, che viveva con altri fratelli chiese al padre Bessarione: “Cosa devo fare?”. Dice a lui l’anziano: “Taci, e non misurare te stesso” (Bassarione, 10).

      «Il padre Giuseppe chiese al padre Nisteroo: “Cosa devo fare con la mia lingua? Perché non riesco a tenerla a freno”. Dice a lui l’anziano: “Quando parli hai pace?”. Dice: “No”. “Dunque, perché parli se non hai pace? Taci piuttosto. E se capita che vi sia un discorso, presta molto ascolto piuttosto che parlare”» (Nisteroo, 3).

      Il problema è che noi non siamo né in un deserto, né in un campo di patate, ma affoghiamo nel mare della presunzione generale – e per prima la nostra – di insegnare agli altri e di avere l’ultima parola (questo per molti sembra un punto d’onore).

      • Enrico Nippo ha detto:

        Stupendo! Molto … zen 😄 In linea perfetta con il detto del Maestro Ryokan!

        Quanti vagoni di sassi servirebbero per tutti noi? 😄

        • : ha detto:

          D’accordo con Lei, ma mi sembra più cristiano (anche se oggi si ha difficoltà a riconoscerlo) che zen.

          • Enrico Nippo ha detto:

            Mi riferivo allo zen perché anch’esso pone molto in evidenza il silenzio quale panacea del bailamme imperante.

            E lo conferma lei stesso quando conclude: “avere l’ultima parola (questo per molti sembra un punto d’onore)”. Avere l’ultima parola come punto d’onore è esattamente la malattia dell’ego sa cui lo zen invita a guarire. Malattia da cui noi Occidentali siamo particolarmente affetti, abituati come siamo a nutrirci di dialettica, la quale, sempre secondo lo zen, è cosa inutile e dannosa senza la maturazione di uno stato interiore di autentico silenzio (stato più facile a dirsi che a realizzarsi).

      • Boanerghes ha detto:

        Se anche avessi un sasso in bocca, una benda sugli occhi, un macigno sulle spalle, un flagello in mano, e mangiassi una volta ogni tre giorni come S. Pietro d’ Alcantara, penso che per me cambierebbe poco.
        Meglio meditare la perfetta Letizia di S. Francesco, molto dolorosa ma carica di Amore.
        Via più breve e diretta, io come asceta non valgo nulla.

        • Enrico Nippo ha detto:

          Un conto è ciò che lei pensa, e un conto è quello che le succederebbe se davvero mettesse un sasso in bocca, una benda sugli occhi, un macigno sulle spalle, un flagello in mano e mangiasse una volta ogni tre giorni, un altro conto. In base a che lei già sa che cambierebbe poco?

          Sono le esperienze corporee che cambiano la mente, non i pensieri, attraverso i quali si può fantasticare a piacimento. Ma un conto è immaginare di stare sulla cima è un conto è mettere gambe in spalla e andarci davvero, con tutto il corpo.

          Si tratta di ciò che afferrmavo più sopra: noi Occidentali “pensiamo” che col … pensiero possiamo risolvere tutto. Invece lo zen avverte che col pensiero non si risolve niente (ovviamente riguardo all’evoluzione interiore).

  • Protestantesimo ha detto:

    Protestantesimo è la trasmissione quindicinale delle varie denominazioni protestanti italiane. Trasmessa ogni 15 giorni da RAI 2 la domenica mattina. Se volete capire in cosa consistano i corridoi umanitari di Sant’Egidio potete rivedere qualche trasmissione su Raiplay.
    La mia personale impressione è che Riccardi e i suoi abbiano trovato il modo di espropriare metodisti e valdesi di quell’otto per mille dato dagli italiani alle opere caritative dei protestanti, nella speranza che fossero utilizzati bene.

  • Creazionista ha detto:

    Ricordatevi di cardinali, vescovi, tirapiedi come questo riccardi quando verrà la resa dei conti, quando le gang islamiche andranno in giro per scannarci e per scannarli; sarà tutto senza pietà, come fece Elia quando disse “non ne scappi uno!”

  • exMinistro ha detto:

    Non dimentichiamo che Riccardi fu chiamato nel 2011 a fare il ministro da Mario Monti , nell’omonimo governo cui dobbiamo il fallimento del nostro paese. Ci metta anche questo quale capo di imputazione .

  • ats ha detto:

    caro Pezzo Grosso , lei lo sa che il riferimento di Riccardi è mons Paglia ? Quello dell’affresco nella cattedrale di Terni – Quello dello scandalo finanziario della diocesi di Terni ? A..T. S:

    • Virro ha detto:

      SI, è proprio LUI
      Secondo il Santo Vangelo di San. Giovanni,
      Giuda da bravo cassiere prendeva quel che voleva

  • ipercritico ha detto:

    e che dire del legame tra Riccardi e mons.Paglia , che era capo spirituale di sant’Egidio ?

  • N.O. ha detto:

    ma è possibile che si tollerino all’interno di questa chiesa organizzazioni guidate da personaggi come costui ? Mi spiegavano che il mandato di S.Egidio era quello di controllare i governi africani attraverso i rapporti con le nunziature africane e riferire al governo americano. Mi avevano anche spiegato che Benedetto XVI stava “spegnendo” il potere di costoro. Potere accresciuto invece con il successore. bah !

    • Perplesso ha detto:

      Gli USA non sono una nazione cattolica: come potrebbe il governo americano affidare compiti come quelli citati ad una organizzazione di matrice dichiaratamente cattolica, anche se connotata ecumenicamente ?

      • most perplesso ha detto:

        che domanda “bizzarra” ! per non dire di peggio. Gli americani di qualsiasi governo ,per raggiungere i loro scopi hanno usato chiunque , dalla mafia ai traditori . Probabilmente , anzi certamente , per americani PezzoGrosso intende i servizi segreti americani. Questi , faticando a controllare possibili conflitti in Africa , si sono , negli ultimi decenni , direi intorno al ’80 , appoggiati alle nunziature africane coordinate da S.Egidio . Domandi pure ai suoi amici quanti incontri annuali fa S.Egidio con i vescovi africani …

      • Boh ? ha detto:

        scusi ,ma per dare incarichi di “intelligence ” su vescovi cattolici gli USA , secondo lei, guardano se l’incaricato va a messa ?

      • simona ha detto:

        Non ho capito la risposta di Perplesso a proposito degli USA

  • rassegnato ha detto:

    Ribrezzo., esattamente . ben detto .Significa impressione di repulsione , di schifo . Poveri noi , siamo sommersi dalla schifezza , dalla spazzatura di questa neomorale innaturale , frutto di menzogne e di eresie. Che cosa possiamo mai fare ? non possiamo cambiare più nulla , possiamo solo scappare . Dove ?