CHI È PAPA FRANCESCO? RADIO LINEA INTERVISTA MARCO TOSATTI

13 Agosto 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un post fulmineo giusto per dirvi che questa mattina Radio Linea mi ha intervistato in video per una ventina di minuti sulla situazione della Chiesa, e in particolare sul perché papa Bergoglio appaia così divisivo: idolatrato da alcuni, e visto con sospetto e aperta diffidenza da altri nel mondo cattolico, e sul perché fra quanti non appartengono alla Chiesa appaia così popolare. Se in queste calde giornate di agosto non avete di meglio da fare, e non vi basta leggere quello che scrive Stilum Curiae, potete anche ascoltarlo e vederlo….a voi la scelta!

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66 commenti

  • FRANCESCOMARIA ha detto:

    Son rimasto sconcertato dall’ascoltarla caro Tosatti.
    Dire che Bergoglio è Papa legettimo, che SS Benedetto XVI ha rinunciato al MUNUS, significa mentire sapendo di mentire.
    Non so lei parla liberamente o costretto ma oggi mi è inciampato grossolanamente.
    Lei mente quando parla della DECLARATIO, IN QUANTO BENEDETTO NON MENZIONA MAI LA PAROLA RINUNZIO CON LA PAROLA MUNUS MA BENSI’ CON LA PAROLA MINISTERIUM. Forse lei avrebbe dovuto chiedere perchè il vaticano nella traduzione in italiano sparisce la parola munus e appare solo il ministero.
    Lei sa o dovrebbe saper che il MUNUS è una investitura divina fatta direttamente da GESU’ CRISTO.
    Lei sa o dovrebbe sapere che dal 1983 il CDC pretende che appaia netta e chiara la rinuncia al MUNUS.
    Lei sa o dovrebbe sapere della intervista del card Danneels. lTra l’altro era dal 2014 che la Santa Sede sapeva della possibile esistenza di queste “riunioni” ma non approfondì la questione.
    Lei sa o dovrebbe sapere che il CCC di San Pio X aln. 197 dice che un Papa non può essere eretico. Quindi se Bergoglio è, come lei afferma il vero Papa, Cristo ha mentito quando ha affermato( anche se non c’erano i registratori) che le porte degli inferi non prevarranno.
    Cristo ci dice di parlare con la Verita, per la Verita e in Verità.
    Prego per lei e per tutti quei pastori che non parlano in Essa, con Essa e per Essa.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Ha ragione per quanto riguarda il munus, è stato un errore dato dalla fretta. Sulla legittimità temo invece che sia così: neanche i cardinali più critici dicono cose diverse.

  • Enrico ha detto:

    Ma insomma, si può sapere SENZA OMBRA DI DUBBIO chi è il papa? Bergoglio o Ratzinger?

    Ratzinger si è dimesso oppure no?
    Bergoglio è stato eletto regolarmente oppure no?

    Dopo kilometriche disamine chi può dire finalmente una parola definitiva?

    Non sembra che il metodo democratico-liberale fondato sul “libero pensiero” possa dare un risultato. Anzi il bailamme resta e si consolida.

    E così ognuno si tiene il suo papa e i cattolici sono spaccati in due fazioni.

    Penso con orrore al fatto che anche quando uno dei due sarà passato a miglior vita il tormentone continuerà ab aeterno.

    Che vogliamo fare?

    • Gaetano2 ha detto:

      Enrico! Ma come? Ecchì devèssere papa?
      Chiaro. Quello che dà culto a pachamama e simili, è ovvio.
      Sarebbe lo stesso che rigetta perfino il concetto di Vicario di NSGC. Tutte cose medievali.
      Ti devi aggiornare.
      Contempla l’Amazzonia, il Congo pure… Bisogna aggiornarsi, lo dice pure il conciliovaticanosecondo, insomma bisogna essere accoglioni… molti riescono ad esserlo senza sforzarsi…

      • Enrico ha detto:

        Gaetano2,

        apprezzo il Suo (amaro) umorismo. Forse, non resta che fare dell’umorismo in merito ad una situazione penosa che adesso si “arricchisce” del tormentone “Vicario di Cristo”, che, tanto per cambiare, complica ancor di più la faccenda.

        Però, la domanda resta senza risposta o, il che è lo stesso, con due risposte contrarie:

        CHI E’ IL PAPA? Bergoglio o Ratzinger?

        Inutilissimo continuare ad esprimere ciascuno la propria opinione pro o contro questo o quello.

        Inutilissimo continuare a metter su costruzioni concettuali che lasciano il tempo che trovano!

        CHI E’ IL PAPA? Bergoglio o Ratzinger? La risposta non può risiedere in opinioni contrarie partorite dal “libero pensiero” democratico-liberale.

        • Sergio ha detto:

          Papa Benedetto ha riconosciuto che il suo successore è Papa Francesco, ma nello stesso tempo afferma che lui rimane ancora Papa perché il munus petrino non è rinunciabile. L:unica riflessione possibile sarebbe quella che Mons. Viganò ha fatto in relazione al Vaticano II, in cui afferma che nel “contenitore Vaticano II, vi erano sia i lavori preparatori conformi alla Tradizione (poi sovvertiti), sia la volontà sovversiva che poi ha preso il sopravvento. Trasportando questo ragionamento nell’ambito del Papato, si può affermare che Benedetto è l’esponente della Chiesa Tradizionale, Bergoglio invece rappresenta i sovversivi, ormai giunti al massimo grado di potere. E ancora qui ci viene in soccorso Papa Benedetto nel momento in cui afferma che la Sua condizione di Papa (quindi si ritiene ancora Papa) è simile a quella di un Vescovo in pensione, che rimane Vescovo, anche senza più una diocesi, cioè in una forma solo “spirituale”, ma non meno valida in tema di dottrina .Il fatto che spesso i due Papi dicano cose antitetiche dovrebbe portarci alla conclusione che uno dei due sbaglia. E sbaglia sempre il Papa formalmente eletto da un Conclave in cui la volontà espressa dai Cardinali non si è formata nel Conclave , ma si era già cristallizzata precedentemente attraverso accordi (poi venuti alla luce) miranti a far giungere al soglio di Pietro un soggetto portatore di una eresia (quella modernista). Bisognerebbe quindi distinguere tra Spirito e forma vuota. Lo Spirito della Chiesa è con Benedetto, la forma vuota sta con Bergoglio. Per fare un esempio in un diverso ambito, si potrebbe pensare i(per fare un esempio) ad un mafioso che riesce a farsi eleggere Presidente del Consiglio : è Presidente del Consiglio, ma al contempo è un mafioso che, camuffandosi e comprando voti, occupa la più alta carica operativa dello stato con il fine di sabotare lo stato…. Nel giorno dell’Assunta a Lei ci affidiamo totalmente.

          • Enrico ha detto:

            Questa è la sua tesi o è la verità?

            Non ha risposto: CHI è il Papa? E’ una domanda facile, eppure non c’è ancora una risposta.

            Chi è il Papa? Bergoglio o Ratzinger?

  • Ludovico ha detto:

    Prendendo come riferimento la similitudine Chiesa-Club vorrei dire, semplificando, che il presidente di questo Club lo deve amministrare in continuità con i suoi predecessori, senza poterne modificare le decisioni. Ovviamente quando queste hanno un valenza teologica e dottrinale. Sto parlando in poche parole della tanto vituperata Tradizione. E l’attributo di Vicario di Cristo, a quanto mi risulta, ha la sua formulazione teologica risalente a circa 1500 anni fa. Quindi si tratta di un valore acquisito, di cui non può disporre alcun pontefice.Tra parentesi dispiace ( ma non stupisce) che sacerdoti anche con molta esperienza alle spalle non tengano in considerazione questo aspetto, preferendo parlare di esempio di umiltà…. Si tratta invece dell’ennesimo, vigoroso attacco che Bergoglio sferra alla sua nemica preferita:la Tradizione cattolica.
    La cosa però anche più grave è che i componenti di questo “club” non protestano, non fanno sentire la loro voce. Dopo i Dubia chi sono stati i vescovi o cardinali a mettere nero su bianco la loro contrarieta’ a certe decisioni o atti compiuti da Bergoglio?Perché questo silenzio?Continuo a chidermelo perché non voglio pensare sia vero quello che disse un tale:”La verità vi farà liberi…. anche dalle poltrone “. Buona Solennita’ di Maria Vergine Assunta in cielo

  • Sergio ha detto:

    Grande intervista, caro dr. Tosatti. Con una postilla. Anche io credo che Papa Francesco sia il successore legittimo di Papa Benedetto, ma per la figura di Paola Francesco, Padre Thomas ha individuato una dicotomia tra il Papa (custode della Fede) e Bergoglio, primo tra gli scismatici della Chiesa Cattolica in quanto portatore di valori antitetici alla Chiesa di Cristo. In più Mons Viganò ha chiarito come l’errore dottrinale sia di fatto indotto dalla doppiezza del contenitore “Vaticano II”, inteso come Pastorale, ma che andando ad incidere sulla prassi di fatto incide sula dottrina stessa, sviandola dalla vera ed unica Fede. Nella stessa maniera, rispondendo anche ad un Sacerdote che definisce Francesco come successore di Benedetto, ritengo che un conclave, in cui un accordo di Cardinali eretici in quanto modernisti i, all:esterno dello stesso e quindi non in obbedienza allo Spirito Santo, abbia portato alla elezione,, di un successore di Pietro che in realtà è contro Pietro, anche se formalmente valida non sua conforme allo Spirito della Santa Madre Chiesa. E Papa Benedetto pare proprio voler sottolineare questo : io rimango Papa in forma spirituale, sostanzialmente dice, pur riconoscendo la forma della nomina di Francesco. Gli uomini possono anche aggirare le regole del diritto canonico, ma non possono prendere i giro Dio. Questo è il punto focale che tormenta molti Sacerdoti : devono obbedire ad uno che sembra Papa, perché formalmente lo è, ma non lo è in Spirito. Si ripropone l’antico errore dei farisei, legulei e privi di carità, a cui Gesù rivolgeva spesso dure parole :”razza di vipere, sepolcri imbiancati, ciechi ipocriti”. Solo alcuni, particolarmente ispirati, riescono a capire la direzione, ma altri (molti altri) piuttosto che guidare il gregge, lo assecondando. Non sono più uomini di Dio, ma uomini del mondo. Questa è la tragica situazione della Chiesa, con un nemico interno che, per paradosso, ne è il capo(formale). Lunga vita a Papa Benedetto.

  • Carlo ha detto:

    Papa Francesco non è il vero Papa. Infatti il vero Papa è ancora Benedetto XVI: https://gloria.tv/post/9cLmMaXC1SYR3t63wu79dXDn9

  • IPM ha detto:

    Egregio dott. Tosatti, sebbene mi rendo conto della brevità dell’intervista e non conosco la sig.a che l’ha intervistato e quindi il target della trasmissione, la Chiesa cattolica NON è un club – del resto le regole di un club possono essere cambiate, può essere sciolto ecc. Mi pare un confronto alquanto zoppicante…

  • PG ha detto:

    Pentiti Bergoglio finché sei in tempo, chiedi perdono a coloro che a causa tua vacillano nelle fede cattolica, rinnega le tue posizione autoritarie di vecchio peronista, non fare il politicante, guarda, come dice S. Paolo, alle cose di lassù, riconosci che solo da Cristo viene la salvezza. Sarai giudicato per tante nefandezze e tanti discorsi a vanvera, prega e stai in religioso silenzio.

    • Claudius ha detto:

      A Bergoglio interessa solo il potere. E’ troppo ottenebrato non dico per pentirsi ma anche solo per rendersi conto delle sue vere motivazioni. Perche’ la cosa assolutamente tragica, tanto tragica da sconfinare quasi nel ridicolo, e’ che lui e’ convinto di essere in cammino verso la santita’.

  • Gaetano2 ha detto:

    Ad ogni modo, sono sicuro che perfino ora che don Ciccio ha ammesso di non essere e di non voler essere Vicario di NSGC ci saranno accoglioni che lo considereranno “papa”. Evidentemente se lo meritano.

    • Don Pietro Paolo ha detto:

      Gaetano 2: Vicario di Cristo lo è ogni cristiano. Questo titolo lo è stato dato per antonomasia al papa. Si è papa solamente perché si è vescovo di Roma. Non che mi scandalizzi, ma certi termini non stanno bene sulla bocca di un “cristiano”

      • Gaetano2 ha detto:

        “…Si è papa solamente perché si è vescovo di Roma. Non che mi scandalizzi, ma certi termini non stanno bene sulla bocca…”

        Don Pietro Paolo, immagino che non sei un prete, altrimenti sapresti benissimo che “II Papa è il successore di san Pietro nella sede di Roma e nel primato, ossia nell’apostolato ed episcopato universale; quindi il capo visibile, Vicario di Gesù Cristo capo invisibile, di tutta la Chiesa, la quale perciò si dice Cattolica-Romana.”
        Formulazione chiarissima fino a tempi non molto lontani.

        Affermare la verità sta bene sulla bocca di chiunque, anche di un peccatore e miscredente come me (che però non rende culto a pachamama ecc).
        Se concetti del genere non fossero chiari, oggigiorno, a persone ordinate, allora significherebbe che forse sarebbe il caso di procedere, appena possibile e dopo accurato esame, alla riordinazione sub condicione, dei preti. Amen

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          Gaetano 2. Sono prete da 33 anni e parroco da 31. Concordo perfettamente con quello che ha scritto su chi è il papa. Obiettivavo semplicemente che se il papa depenna il titolo di Vicario di Cristo non cessa di essere papa. E non cessa neanche di essere il Vicario di Cristo. Il titolo di Vicario di Cristo non è di origine divina e fu dato al papa nel medioevo. Anche se la cosa mi porta un certo turbamento, non mi allarma tanto il fatto che il papa non lo usi per lui. Sarebbe al contrario molto inquietante se dicesse di non essere il successore di Pietro in quanto vescovo di Roma. Molti degli stilumcuriali dicono che Bergoglio sia l’anticristo, almeno così ho letto. Non mi sembra proprio…. e una delle prove è il disagio che prova perfino a definirsi Vicario di Cristo. Gustiamocii questa vigilia dell’Assunta, ancoriamoci sempre piu al Signore Gesù e buona festa della nostra Mamma elevata alla Gloria del cielo in anima e corpo

          • Claudius ha detto:

            Scusi ma faccio veramente fatica a capire la sua logica. “Molti degli stilumcuriali dicono che Bergoglio sia l’anticristo, almeno così ho letto. Non mi sembra proprio…. e una delle prove è il disagio che prova perfino a definirsi Vicario di Cristo.”

            Cioe’ sta dicendo che il fatto che provi disagio a farsi definire Vicario di Cristo e’ una “prova” che non e’ l’anticristo? E quindi tutti i papi precedenti, che evidentemente non provavano questo terribile “disagio” erano probabilmente l’anticristo? Ma come ragiona?

          • Gaetano2 ha detto:

            “Obiettivavo semplicemente che se il papa depenna il titolo di Vicario di Cristo non cessa di essere papa”.

            Nessuno può depennare titoli o funzioni di origine “superiore”, tantomeno un adoratore pubblico di pachamame ed altre divinità sataniche, che in quanto tale non è nemmeno “Papa”.

            “E non cessa neanche di essere il Vicario di Cristo. Il titolo di Vicario di Cristo non è di origine divina e fu dato al papa nel medioevo.”

            I titoli, anche se formulati successivamente, corrispondono sempre a funzioni che vi erano già in precedenza:
            Pietro era già “Vicario di Cristo”, in un senso specifico, prima ancora di giungere a Roma.

            “Molti degli stilumcuriali dicono che Bergoglio sia l’anticristo.”
            Non credo, penso che l’anticristo sia più serio ed intelligente.

            “Gustiamocii questa vigilia dell’Assunta, ancoriamoci sempre piu al Signore Gesù e buona festa della nostra Mamma elevata alla Gloria del cielo in anima e corpo…”
            Dati i tempi è meglio specificare: si tratta della Madre di Dio, letteralmente.

            Constato che c’è un divario tra la dottrina precisa e rigorosa dei preti che ho conosciuto fino ad una certa epoca ed altri di epoca successiva.

      • Claudius ha detto:

        Evidentemente le piace pensare che ogni cristiano sia il Vicario di Cristo. Come dire, ognuno e’ papa di se stesso. Fantastico.

        • Don Pietro Paolo ha detto:

          Claudius, ritorno a casa a notte fonda, dopo una lunga veglia di preghiera a Dio. Nostro Padre per l’Assunta in cielo in anima e corpo, Maria la Madre di Dio. Potrei rispondere a lei con una sola frase: ad intelligenti pauca, ma Non voglio inveire.contro di lei nonostante trae dalle mie parole conclusioni di pensiero che io non ho e manco penso. Non giochi sulle parole: io non ho mai detto e neanche lo penso che il papa non sia il Vicario di Cristo né tanto meno che gli altri, che lo hanno preceduto, siano stati anticristi. Questo lo può pensare lei e non io. Che il titolo di Vicario di Cristo dato per antonomasia al papa dedotto per l’alto ministero dato da Cristo a Pietro e ai suoi successori possa applicarsi ad cristiano , anche se con caratteristiche e funzioni diverse, scaturisce dal fatto che con il battesimo si diventa figli di Dio nel Figlio. Dice S. Paolo: “E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.” (2 Cor 13, 18) , oppure “non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Quindi ognuno, secondo la sua funzione deve essere, per certi aspetti Cristo che parla, Cristo che lavora, Cristo che ama…. o se le sembra azzardata questo, sei Vicario di Cristo. Il papa è il Vicario di Cristo per il ministero universale della Chiesa; tu devi essere Vicario di Cristo nel campo di azione in cui Dio ti ha posto, ma non sei papa (magari sarai papà, un bravo papà che incarna l’amore paterno di Cristo) .Buona notte e buon lavoro nel tuo campo

          • Claudius ha detto:

            @ Don Pietro Paolo
            caro Don Pietro Paolo, ricambio con affetto il suo saluto e anch’io penso che anche lei sara’ certamente bravo nel suo campo, cioe’ un bravo prete e parroco che cura con amore il suo gregge. Ho simpatia per lei perche’ dalle sue parole sento la sincerita’. Per onesta’ devo pero’ ribadirle che trovo la sua logica alquanto zoppicante, e temo che lei, forse per troppa onesta’ interiore, “voglia credere” (per usare la sua espressione) cose che corrispondono poco alla realta’. Anch’io “vorrei credere” un sacco di cose, ma purtroppo spesso devo constatare che le mie speranze si infrangono contro la realta’ dei fatti, una volta che questi vengono ammessi senza troppi sofismi e pie illusioni. Alla fine a me interessa una cosa sola, la verita’. Perche’ si ricordi che Amicus Plato, sed magis amica veritas. Un caro saluto.

  • Roberto Donati diacono ha detto:

    Dottor Tosatti io non ho potuto ascoltarLa. Sono fra quanti invocano la pubblicazione della intervista! Grazie.

  • Ivan ha detto:

    Mi scusi Dr. Tosatti, ma al min. 7:50. afferma che Papa Benedetto ha rinunciato al munus, mentre nel testo della Rinuncia Papa Benedetto scrive “dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro…”. Parrebbe che Munus e Ministerium non siano la stessa cosa e che pertanto la Rinuncia, nella sua imprecisa ed ambigua formulazione, sia invalida da un punto di vista del diritto canonico. Pertanto, se la sede non è vacante, non si può indire un Conclave e, se si procedesse su questa strada, l’elezione del nuovo Papa sarebbe invalida e tutti i suoi atti sucessivi sarebbero nulli. Qualcuno afferma che la “pacifica universalis ecclesiae adhaesio” è segno ed effetto infallibile di un’elezione valida e di un papato legittimo.
    Ma è proprio questo il problema: non sono così certo, che sul papato di Papa Francesco ci sia una adesione universale.

    • Physicus ha detto:

      Validità delle dimissioni da esaminare con attenzione. Certi termini hanno un peso.. Bergoglio non è papa, comunque: le riunioni della mafia di san gallo e quelle all’ambasciata britannica di cardinali per convincerne altri sono in contrasto palese col regolamento emanato da Giovanni Paolo II. Per me resta solo da stabilire se siamo in sede vacante o con papa Benedetto regnante

  • Sebastian A ha detto:

    Egregio Dr. Tosatti,
    mi permetto di osservare che quando la giornalista Le chiede sulla differenza fra Giovanni Paolo II e Bergoglio si riferisca piuttosto al modo di applicare la libertà religiosa del Vaticano II.
    Il primo con l’incontro ad’Assisi, l’altro con l’affemazione sulla volontà di Dio della diversità di religioni. La matrice è la stessa, ma Bergoglio è stato più conseguente e sfacciato. Che GP II abbia detto di aprire le porte a Cristo e poi abbia convocato un incontro interreligioso è una contraddizione inespiegabile in apparenza, perché se poi pensiamo che Cristo ha salvato tutti indipendentemente della consapevolezza o meno dell’uomo, allora la contraddizione sparisce e s’intende la dicchiarazione di Abu Dabi come qualcosa logico.

    • marco ha detto:

      Sono stati tutte e due ,Assisi ed Abu Dhabi,la negazione del cristianesimo.GPII con il baciare il Corano,con gli atti pagani che vi furono compiuti.Abu Dhabi con la ripetizione di quanto contenuto nella prima sura del Corano,che gli stessi islamici condiderano obsoleta come le altre sure medinesi,perché poi,nelle sure meccane,è tutta un’altra musica .Non tutte le religioni rispondono alla volontà di Dio.L’Islam così feroce e che considera tutte le altre infedeli e i loro credenti da convertire con tutti i mezzi o uccidere o sottomettere? L’induismo con i suoi infiniti dei? Il buddismo con il suo nichilismo?L’animismo?
      Gesù ha portato la Buona Novella. E per un cristiano non c’è altro.

  • Don Pietro Paolo ha detto:

    Carissimo dott. Tosatti, ho ascoltato la sua lineare e chiara intervista e, rispettando le sue personali vedute su Papa Francesco, le chiedo che mi permetta di dire anche la mia. Premetto che io mai avrei avrei firmato un documento simile a quello di Abu Dhabi, mai avrei fatto entrare nella mia chiesa parrocchiale un idolo, neanche un corno portafortuna con cui molti si ornano, e così via… Sono a volte perplesso, Ma non sono d’accordo con le conclusioni di tanti che sono rimasti scandalizzati da tutte quelle cose con cui accusano il papa. Veniamo al famigerato documento di Abu Dhabi. L’evento parla da se’ e, giustamente, si può dedurre che tutte le religioni sono da considerare strade che portano a Dio, cosa inaccettabile non solo per noi cristiani ma anche per l’Islam. E allora che valore ha una tale dichiarazione visto fra l’altro che, oltre ad Abu Dhabi, mai il papa ha fatto una dichiarazione simile? Voglio pensare che l’intento primario del papa era quello di avere l’appoggio fermo di un “pezzo grosso” del mondo islamico per condannare il fondamentalismo, il terrorismo ed evitare le persecuzioni perpetrati nel Nome di Dio. Certamente non mi aspettavo che quell’incontro pacifico tra leaders religiosi si trasformasse un ring tra il seguace di Cristo, che più volte ha detto che Gesù Cristo è l’unico mediatore tra Dio e gli uomini e l’unico Signore e Salvatore ( cfr ad es. S. Marta lunedì 9 gennaio 2017), e il seguace di Maometto che lo crede il più grande dei profeti. Voglio pensare che il tentativo di dialogo del papa fosse più che teologico comportamentale, che evitasse ogni discorso sui Rivelatori delle due religioni e si basasse unicamente su ciò che si ha in comune e cioè il Dio creatore delle religioni monoteiste e sulla dottrina patristica dei “semi del Verbo”, ” Lógos spermatikòs”. Per quanto riguarda la pachamama (scrivo il nome minuscolo perché mi urta), voglio pensare che sia stato un maldestro tentativo di captatio benevolentia, accattivarsi la simpatia delle popolazioni pagane dell’Amazzonia. Forse un tentativo infelice di imitare il comportamento, anche se in forma diversa, di S. Paolo ad Atene (cfr. At. 17,23). Ci aiuta a capire meglio un aforisma su S. Giovanni Bosco, citato da don Tarroni, il quale recita che il Santo non avrebbe avuto difficoltà a levarsi il cappello al diavolo perché lo lasciasse passare per andare a salvare un’anima ( XIII, 415). E come non pensare alla sostituzione e cristianizzazione del paganesimo romano? In altre parole, il fine giustifica i mezzi, di machiavellica memoria. Lo stesso gesto del Pontefice che benedice l’idolo amazzonico prima di prenderlo in mano, disparatamente letto e interpretato a secondo delle proprie posizioni, a me ha ricordato lo stesso gesto che faccio quando mi viene dato un oggetto o un amuleto da benedire per togliere il demonio. Per quanto riguarda gli oggetti emblema, che rappresentano simboli di ideologie combattute dalla Chiesa, dati dai dittatori al papa, definisco questi eventi atti di scortesia nei confronti del pontefice e della Chiesa. Il papa educatamente e, voglio credere con sofferenza interiore, li ha presi. Tralascio altre cose per ovvi motivi.
    Come vede, anche i gesti e le espressioni ambigue del papa si prestano a svariate interpretazioni… e poiché io non voglio fare il processo alle intenzioni del papa, finora posso dire che il papa è cattolico. Mi è difficile pensare un papa che remi contro la fede è la Chiesa. Semmai, urgono nuovi studi teologici e approfondimenti su come il cattolico si deve comportare davanti al magistero ordinario vista la disparità e la confusione che regna nell’orbe cattolico. Qui mi fermo perché il discorso diverrebbe lungo. Grazie

    • Boanerghes ha detto:

      Il testo di Abu Dhabi parla chiaro e sono inutili altre interpretazioni del tipo : è da intendere così, il Papa voleva condannate i fondamentalisti, e così via.
      È un testo gravemente erroneo se non eretico, e mi sembra fuorviante girargli intorno cercando di giustificarlo.
      Le ricordo che l’obbedienza, ad immagine di nostro Signore, è in tutto fuorché nel peccato
      Tale testo è da considerare come peccato e lei non è tenuto ad obbedirgli.

      • Don Pietro Paolo ha detto:

        Se avete letto quello che ho scritto, dico che io non avrei mai sottoscritto il documento di Abu Dhabi, né accogliere un idolo pagano nell’edificio sacro ed altro ed altro. Oggettivamente, sono eventi che cozzano e urtano la sensibilità dei cattolici ortodossi e, quindi, mi addolorano sia per il fatto che siano potuti avvenire, sia per le conseguenze scandalose che effettivamente sono state prodotte in alcuni cristiani. Non ho quindi detto che questi gesti ed atti, ripeto oggettivamente fuori dall’ottica Cattolica, sia buoni. Mi guarderei dal peccare contro lo Spirito Santo. Tuttavia, volendo spezzare una spada a favore del papa, mi pare strano che il pontefice possa contemporaneamente dire che Gesù è l’unico Signore e Figlio di Dio e poi ridurre il Salvatore alla stregua di una delle tante vie che portano a Dio. Per cui ho scritto: “VOGLIO PENSARE…”, ed ho cercato di interpretare il tutto alla luce di altri episodi quasi analoghi già avvenuti nella storia della Chiesa e alquanto discutibili. Non voglio essere e non voglio farmi l’avvocato del papa; ma chi può con certezza dire quale spirito ha mosso il papa nel dire e fare queste cose? Certamente mi risponderete: “non lo Spirito di Dio”. Va bene, ma se è stato lo spirito dell’uomo Bergoglio, anche con le più nobili intenzioni, credo che possa sbagliare come sbagliamo tutti. Per questo, giudico l’oggettivo dire e fare, ma non la persona il cui giudizio appartiene a Dio. Qualcuno può giustamente ribattere che l’albero si vede dai frutti… ma è anche vero che una rondine di inverno non fa primavera. Diamo tempo al tempo; vedremo se tali gesti e parole (frutti) si ripeteranno. In questo caso vi darei pienamente ragione e spero, questa volta, che non sia io, o voi, o qualche sparuto numero di cardinali (penso ai “dubbia”) o vescovi, fra l’altro in pensione, ad intervenire ma, se non tutto, almeno gran parte dell’episcopato ( compreso Benedetto XVI) che saggiamente fino ad ora guarda, medita fa discernimento e aspetta che cose siano più chiare per intervenire senza strappi . Nel frattempo preghiamo per il papa (che credo ne abbia molto bisogno) e preghiamo perché non avvenga nulla di tutto ciò e la Chiesa, pacificata nel suo interno, ritorni ad essere Colonna e fondamento della Verità, luce dei popoli e soprattutto la Sposa resa pura dal Sangue dell’Agnello, che vive unicamente per dare gloria a Gesù, l’unico Figlio di Dio e dell’Immacolata Vergine Maria, il solo Signore e Salvatore.

        • Adriana ha detto:

          Caro don Pietro Paolo ,
          “una rondine in inverno non fa primavera…” . Mi pare un errore ornitologico : queste non sono rondini ma avvoltoi.
          Avvoltoi che “fanno ” inverno , quello che Obama e Killary si erano proposti di realizzare dandogli l’appellativo “buonista ” di primavera vaticana .( Utile per non spaventare le pecore .)

      • Lucy ha detto:

        Sandro Magister in suo articolo circa due anni fs scrisse che tra Papa Benedetto e Bergoglio non c’era differenza ma un ABISSO .Nel concordare su questo giudizio aggiungo che l’abisso si estende a Pspa Giovanni Paolo II e , dato che mi sono stancata di scrivere a difesa di Papa Wojtyla e del suo magistero , basti pensare all’abisso che intercorre tra la Veritatis Splendor e Amoris Laetitia ,mi appoggio sinteticamente a quanto su questo argomento scrivono altri , tra cui Boanerghes , col quale concordo sempre , compreso quest’ultimo suo post.

    • Elia ha detto:

      Caro Don Pietro Paolo, l’ostinazione può condurre a peccare contro lo Spirito Santo. Giustificare sempre e comunque non aiuta nessuno, tantomeno chi commette peccato (di idolatria). Io ho visto portare in processione, e non solo benedire, la pachamama. Nei giardini vaticani è stato consumato un vero e proprio rituale pagano idolatrico e tutte le azioni svoltesi durante il rituale sono state programmate prima del rituale.
      Continuiamo pure a chiudere gli occhi.

    • Claudius ha detto:

      Caro amico, lei “vuole pensare” troppe cose. Saluti.

    • Rafael Brotero ha detto:

      100% d’accordo con Don Pietro. Povero Santo Padre, troppo assorto nella mistica contemplazione dello strato di ozono… L’hanno ingannato ancora una volta a Abu Dhabi… Povero Santo Padre…

    • Agostino ha detto:

      Anche per me è difficile credere (e non solo pensarlo) che un Papa non sia Cattolico o possa remare contro la Chiesa, o che possa essere eretico. Ma questo vale per un vero Papa, vero Vicario di Cristo che gode dell’assistenza speciale dello Spirito Santo, oltre che delle preghiere particolari di N.S. Gesù Cristo affinché non perda la Fede e confermi i suoi fratelli. Ma la situazione attuale nella chiesa e nel suo vertice ci rivela una realtà sconvolgente e mai vista prima. Mi perdoni, ma… credo che lei dovrebbe pontificare meno e imitare di più la Madre di Dio e Madre nostra Maria Santissima, la quale non si è mai sentita tradita da Dio, nemmeno ai piedi della croce (come invece è stato spudoratamente detto, indovini da chi?). Faccia come Lei che ha sempre osservato tutte le cose che man mano si disvelavano ai suoi occhi meditandole nel suo cuore.

    • FRANCESCOMARIA ha detto:

      Non so se lei sia sacerdote o meno, ma di una cosa sono certo:
      CHIEDA UN BUON DISCERNIMENTO.
      Arrampicarsi sugli specchi per trovare una giustificazione per le sue malefatte è ridicolo e irresponsabile.
      Bestemmiare la Santa Vergine,
      concedere la Santa Comunione ai divorziati e risposati,
      dire che i dogmi mariani sono “sciocchezze”,
      parlare di madre terra come genitrice,
      dire che Gesù si è fatto diavolo,
      che faceva lo scemo,
      non esiste un Dio cattolico,
      Maria sotto la croce ha detto ” mi hai ingannata”
      che i ragazzi gay hanno bisogno dello psichiatra
      Soino solo alcune eresie senza contare quelle indirette riportate da Scalfari e mai smentite.
      Ora vede lei, io rimango con San Paolo nella 1 ai Galati e alla seconda lettera di San Giovanni. Sappia però che Dio non addossa la colpa solo se si è nell’ignoranza e noi non lo siamo.
      Ho lasciato per ultimo la chicca finale: ” parla di nuovo umanesimo come Conte e la massoneria mondiale” (basta cercare i video in internet.

  • nipass39 ha detto:

    Dr Tosatti,
    perchè non pubblica il tutto in forma scritta?
    Sarebbe molto utile. E non solo perchè scripta manent, ma anche perchè lo scritto consente di fermarsi a riflettere, di tornare indietro, di fare raffronti. E soprattutto di tornarci su più facilmente.
    Grazie!

  • Dino Brighenti ha detto:

    la conclusione: bergoglio È una incarnazione di satana

  • Simona ha detto:

    Nella parrocchia che frequentò ho sentito citare Lutero come un esempio prima della benedizione e anche “omettere” Gesù Cristo, in alcuni frangenti: ad un funerale il celebrante ha chiesto per il defunto non la resurrezione in Cristo, l’incontro con Dio, ma semplicemente …il riposo. Mah! Io a volte rimango allibita, senza parole, mi sento sola perché il mio sbigottimento viene scambiato per una posizione iper critica e retrograda.
    Quasi tutti i sacerdoti si sono omologati su queste posizioni e tanti saluti alle battaglie sulla bioetica e sulla famiglia.

    • Boanerghes ha detto:

      Riguardo al riposo, a volte la preghiera la dico così:
      L’eterna beatitudine
      Dona a loro o Signore
      e risplenda ad essi la luce del tuo Volto
      Nella tua Pace. Amen

      Sembra che si vada a riposare dopo le fatiche umane, ma si va incontro alla beatitudine, dopo un po’ di purgatorio.

  • Michel Berthoud ha detto:

    Dott. Tosatti grazie mille, chiaro e ineccepibile come sempre.

  • Donba ha detto:

    Grazie Tosatti,ha dato voce al pensiero dei più!

  • Valentina ha detto:

    Se Soros si “vestisse di bianco”, nessuno si accorgerebbe delle differenza.

  • luciano badesso ha detto:

    Purtroppo Marco Tosatti ha tremendamente ragione su tutto

  • PIERO LAPORTA ha detto:

    Grazie, sei stato nitido. Il paradosso: mentre ci interroghiamo sulle ragioni che inducono Bergoglio a fiancheggiatore il laicismo, i suoi compagni di strada ci tolgono la libertà. Accade cioè quanto di cui gli illuministi accusavano falsamente la Chiesa.
    Tanto succede mentre Bergogloo opera.

  • paolo deotto ha detto:

    Caro Tosatti, grazie! Chiarissimo e condivisibile al 100%!

  • Boanerghes ha detto:

    Egregio sig. Tosatti
    ho ascoltato l’intervista e devo francamente dire che lei è un miserabile integralista e fondamentalista cattolico…..come me. :-))
    Condivido la sua visione storica e cattolica e le confesso con un po’ di commozione di sentirmi un po’ meno solo.
    Siamo umani e c’è anche bisogna di una comune condivisione della realtà.
    Spero che in questa grande confusione ecclesiale, emerga finalmente qualche luce che ci conduca fuori da questa crisi.

  • Antonio ha detto:

    Faccio sommessamente notare che anatema significa maledizione; S Paolo di fronte a Bergoglio gli direbbe che racconta balle o che è fuori dalla Chiesa? E probabilmente non sarebbe così diplomatico. Due più due fa ancora quattro? Il Padreterno le cose le fa semplici perché i semplici, i suoi prediletti, non siano confusi. Sveglia, non c’è più tempo…

  • Antonella ha detto:

    Bella intervista Dott.Tosatti, restituisce al giornalista, che porta sempre avanti l’inchiesta secondo quelle regole che fanno la sua professionalità, il pensiero libero di un uomo che ha deciso di non barare con la verità, raccontandola anche nelle pieghe più scomode. Interessante la sua considerazione della “cultura controcorrente” osata nei precedenti Papati a sfida delle visioni mondane che mal registravano la difesa di certi valori evangelici, un impegno che si è fatto “sale” e di cui nutriamo ancora la memoria. Altrettanto importante quello che riporta su certe “aperture” da non confondere con quelle odierne, intraprese con l’inganno di continuare sulle stesse svolte quando invece si vuole destabilizzare l’equilibrio impresso nel modo di intendere le relazioni, orientandole agli interessi e speculazioni della Fratellanza Mondiale.
    “Aprite le porte a Cristo!” Si è fatto anche mio quel grido e mi regalato un nuovo sguardo sulla contemporaneità, disonesto sarebbe interpretarlo male per avvalorare accordi che invece rinnegano quella storia di fede, tradendola nel suo più profondo significato e orientamento.
    Lei ha servito quella Chiesa sul “campo” e se ne apprezzava il commento con cui l’accompagnava, la forza dell’esperienza che continuerà a nutrire nelle vie controverse di oggi.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Ben spiegato: inconciliabilità SOSTANZIALE dei due “mondi” in campo, giocatori e allenatori della partita, effimero che sta vincendo sul duraturo (anche tralasciando la metafisica), connotazione della vera posta in gioco, il “vero” Francesco …
    Ma a ben vedere è proprio la “distrazione” permanente dell’umanità (ora il coronavirus e ieri il “benessere” materiale) a fare il gioco dell’immagine simpatica del regnante, a far passare nella società la sorosite, il qua. Non so quanto “sincera” sia la sua claque e quanto consistente sia la “loro” fede. Quello che vedo, ascolto e annuso è che questa umanità – con o senza l’applaudito Francesco – vive con un’infelicità sotterranea, non aspira e non teme l’eterno.
    Miseranda lei. Miserando lui. Miserandi quelli che gli danno retta.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Intelligenti pauca! E con stile. Grazie, dott. Tosatti.

  • giulia anna anna meloni ha detto:

    mi scuso per la lunghezza ,ma sono tre paginette che Gesù ha dettato a Maria Valtorta di vitale importanza per i sacerdoti,le pubblichi se lo ritiene ,grazie.

    27 – l – l944.
    Dice Gesù:
    «È una pagina dolorosa a dettarla, a scriverla, a leggerla. Ma è verità e va detta. Scrivi. È per i sacerdoti.
    Molto si accusano i fedeli d’esser poco fedeli e tiepidi molto. Molto si accusano gli uomini d’esser senza carità, senza purezza, senza distacco dalle ricchezze, senza spirito di fede. Ma come i figli, salvo rare eccezioni, sono come li formano i genitori, non tanto con le repressioni, quanto con l’esempio, altrettanto i fedeli sono, salvo le sempre esistenti eccezioni, quali li formano i sacerdoti, non tanto con le parole quanto con l’esempio.
    Le chiese sparse fra mezzo alle case dell’uomo dovrebbero essere come un faro ed un purificatoio. Da esse dovrebbe sprigionarsi una luce dolce e potente, penetrante e attirante, che, come è della luce del giorno, penetrasse, nonostante tutti i serrami, nel fondo dei cuori.
    Guardate una bella giornata d’estate. Una gloria di luce s’effonde dal sole e abbraccia la terra. Così vittoriosa e potente che anche nella stanza più chiusa l’oscurità non è mai completa. Sarà un raggio sottile come capello di bambino, sarà un punto tremolante su una parete, sarà un pulviscolo d’oro danzante nell’atmosfera, ma un piccolo segno di luce sta in quella stanza a testimoniare che fuori vi è lo l sfolgorante sole di Dio.
    Ugualmente nei cuori più chiusi, se dalle chiese sparse fra le case si effondesse una “luce” quale io ve l’ho indicata come vostro segno, o sacerdoti che io chiamo “luce del mondo” 2- ho chiamato così quando vi ho creati – un filo, un punto, un pulviscolo di luce penetrerebbe, quel tanto da ricordare che vi è sul mondo “una Luce”, quel tanto da metter fame di luce, di “quella Luce”, nei cuori.
    Ma quante sono le chiese dalle quali emana una così viva luce da forzare le chiuse porte dei cuori e penetrarvi e portarvi Dio, Dio che è Luce? Ma quante sono le anime delle chiese, voi parroci e curati, voi sacerdoti e monaci, voi tutti che io ho vocati ad esser portatori di Me ai cuori, che siano talmente accesi dalla Carità da riuscire a vincere il gelo delle anime ed a portare nei cuori degli uomini l’amore di Dio e l’amore a Dio, a Dio che è Carità?
    Gli uomini nei loro dolori, ed io solo so se sono tanti, nei loro dolori, diversi dai vostri – o almeno i vostri dovrebbero esser diversi dai loro, perché i vostri dovrebbero essere solo pene che vengono dallo zelo per il vostro Signore Iddio non sufficientemente amato, per i fedeli che si perdono, per i peccatori che non si convertono, questi e non altri dovrebbero essere i vostri dolori perché io, chiamandovi, non vi ho additato una reggia, una tavola, una borsa, una famiglia, ma una croce, la mia Croce, sulla quale morii nudo, sulla quale spirai solo, sulla quale salii dopo essermi staccato, spogliato di tutto, anche della mia povertà che era ricchezza rispetto alla mia miseria di giustiziato al quale non resta che il patibolo fatto di poco legno e di tre chiodi e un pugno di spine tessute a corona, e questo per dire a tutti, a voi in specie, che le anime si salvano con il sacrificio, con la generosità nel sacrificio che va sino allo spogliamento totale, assoluto, degli affetti, dei comodi, del necessario, della vita – gli uomini, nei loro dolori, dovrebbero poter guardare alla loro chiesa come ad una mamma sul cui grembo si va a piangere e ad ascoltare parole di conforto, dopo aver narrato i propri affanni, con la certezza d’esser ascoltati e compresi. Gli uomini, nei loro oscuramenti dati da tante cause, non sempre originate dalla loro volontà, ma imposte da altrui

    volontà, da un complesso di circostanze che li inducono a credere all’errore o a dubitare di Dio, dovrebbero trovare voi, portatori di luce, della mia luce, voi pietosi come il samaritano 3, voi maestri come il vostro Maestro, voi padri come il Padre vostro.
    La terra, corrotta da tante cose, fermenta come corpo che imputridisce e contamina col suo lezzo di peccato le anime. Ma se le chiese sparse fra le case fossero incensieri dove un sacerdote vive ardendo e si arde amando, il lezzo del mondo sarebbe bilanciato dal profumo di Dio traspirante dai cuori dei sacerdoti viventi in totale “fusione” con Dio, annullati in Dio sino a non essere più che simili a Me che sono nel Sacramento a disposizione dell’uomo ad ogni ora – io, Dio, ci sono senza stanchezze, senza superbie, senza resistenze – ed i cuori verrebbero purificati.
    I sacerdoti così, perfetti, sono come il sole. Aspirano le anime al Cielo come fossero gocce di acqua, le purificano nell’atmosfera del Cielo e poscia sono come nubi che si sciolgono leggere in benefica rugiada, durante la notte, nel nascondimento, per portare refrigerio alle ferite ed alle arsioni dei cuori, poveri fiori feriti da tante cose.
    Aspirano: per aspirare a sé occorre avere una grande forza. Solo l’amore vivissimo per il Signore e per i fratelli ve la possono dare. Fissi in Dio, in alto, molto in alto sulla terra, voi potete, se volete, attirare a voi, ossia a Dio in cui vivete, le anime. È un’operazione che richiede generosità e costanza. Anche il battere del ciglio deve servire a questo scopo. Tutte le vostre azioni devono aver questo per mèta. Vi sono sguardi che possono convertire un cuore quando da quegli sguardi traluce Dio.
    Sciogliersi: sacrificarsi, con tutti i modi, nel nascondimento, portando alle anime arse il refrigerio celeste che si effonde così dolcemente che esse non sanno quando si è effuso ma se ne trovano roride. Proprio come fa la rugiada che, silenziosa e pudica, scende mentre tutto riposa: gli uomini, gli animali ed i fiori, e deterge l’aria dalle impurità diurne, e disseta e imperla gli steli e le fronde.
    Sacrificio, sacrificio, sacrificio, o sacerdoti. Preghiera, preghiera, preghiera, o pastori.
    Vi ho chiamato “pastori” 4. Non vi ho chiamato “solitari” e non “capitani”. Il solitario vive a sé. Il capitano marcia alla testa dei suoi. Ma il “pastore” sta in mezzo al suo gregge e lo sorveglia. Non si isola perché il gregge si disperderebbe. Non cammina alla testa perché gli svagati del gregge rimarrebbero seminati per via, preda ai lupi ed ai ladroni.
    Il pastore, se non è un pazzo, vive in mezzo al suo gregge, lo chiama, lo raduna, instancabile va su e giù lungo di esso, lo precede nelle cose difficili, saggia lui per il primo le difficoltà, le appiana più che può, rende sicuri i passi maleagevoli con la sua fatica, poi resta nel punto difficile per sorvegliare il passaggio delle sue pecorelle e, se ne vede qualcuna paurosa o debole, se la prende sulle spalle e la porta oltre il punto pericoloso, e se viene il lupo non fugge ma si butta contro esso, avanti alle sue pecore, e le difende, anche a costo di morirne pur di salvarle. Si immola per esse, per saziare la fame della belva, di modo che questa non senta più bisogno di sbranare. Quante belve ci sono contro le anime! Il pastore non si perde in inutili discorsi coi passanti, non si divaga dietro a cose che non sono di sua competenza. Si occupa del suo gregge e basta.
    Ora guardate. Non sembra di leggere il capo 8° di Ezechiele?
    Primo idolo: la Gelosia.
    Dovreste essere carità, non è vero? Carità per indurre altri alla carità. Che siete? Gelosi l’uno dell’altro. Vi offendete se un laico vi critica. Ma non vi criticate, e spesso ingiustamente, l’un l’altro? il superiore critica gli inferiori. L’inferiore critica i superiori. Siete gelosi se uno di voi è notato, se uno di voi riesce meglio, se uno di voi diviene più ricco. Questo poi, che dovrebbe farvi orrore, è invece quello che più vi fa gola. Ma ero ricco io, Sacerdote eterno? Siate perfetti e sarete notati e lodati, per quanto dovrebbe solo premervi la lode del vostro Dio. Siate perfetti e riuscirete nell’unico scopo degno della vostra veste: quello di portare anime a Dio.
    Secondo idolo, anzi molti idoli: le diverse eresie che sostituiscono in voi il culto che dovreste avere.
    Anche voi, come i settanta anziani nominati da Ezechiele 5, state incensando ognuno l’idolo che

    preferite. E lo fate nelle tenebre sperando che l’occhio dell’uomo non vi veda. Ma vi vede. E lo scandalizzate. Perché i fedeli, e gli uomini in genere, sono come i bambini che sembra non osservino, ma non lasciano mai di tenere d’occhio e d’orecchio i più grandi di loro.
    Ma non sapete che, se anche l’uomo non vedesse, Dio vi vede? E perché dunque spargete i vostri incensi davanti alla potenza dell’oro o a quella dell’uomo? Non osservo Io dall’alto del mio trono troppi miei sacerdoti occupati a dedicare il loro tempo – quel tempo che do loro perché lo spendano nella loro missione sacerdotale – in commerci umani, atti ad aumentare il loro benessere? Si, lo vedo. Non osservo Io – ed i1 cuore mi si rivolta – troppi miei sacerdoti abiuranti la mia Legge per ubbidire alla legge di uomini disgraziati, sperandone onore e lucro? Si, lo vedo.
    Oh! i sacerdoti politicanti! I sinedristi di ora! Ricordino però questi quale fu la fine del Sinedrio proprio per mano di coloro ai piedi dei quali avevano prosternata la loro coscienza e infranta la mia Legge. E non dico di più. Questo per parte degli uomini. Il resto poi verrà dal Giudice eterno e giusto.
    Terzo idolo: il senso.
    Si, vi è anche questo. E non dico di più per rispetto del mio “portavoce”. Ma ognuno esamini se stesso per vedere se, al posto dove uniche creature femminee lecite da 6 ricordare con amore da un sacerdote – mia Madre e la loro madre – non sia una dea pagana. Pensate che toccate Me, che ricevete Me. E basta. Non mettete il Purissimo a contatto con una carne maculata di lussuria.
    Quarto idolo: l’adorazione dell’oriente.
    Le sètte. Si, anche questo. E non dovrei guardare molti di voi con sdegno ed avere per molti le apostrofi che ho avuto per i farisei ed i dottori del mio tempo 7?
    E non dovrei suscitare delle “luci” fra i laici che mi amano come molti di voi non m’amano, per pietà delle anime che voi lasciate nel gelo, nel buio, nell’impurità, per le anime alle quali non siete via a Dio ma sentiero che porta al basso? E come osate ripetere la mia Parola e predicare la mia Legge quando Parola e Legge sono a voi condanna? Chi è mondo divenga ancor più mondo, chi non è mondo si mondi.
    L’umanità si trova ad un grande bivio. Da esso si dipartono due strade: l’una porta salendo a Dio, l’altra conduce scendendo a Satana. Al bivio è un masso. Siete voi. Se farete di voi baluardo e spinta verso la prima, Satana non irromperà e le anime saranno spinte a Dio. Ma se voi per i primi rotolate verso la china di Satana, trascinerete l’umanità, con anticipata ora, verso gli orrori dell’Anticristo.
    E se costui deve venire, guai a quelli che ne anticipano la venuta e la prolungano, perché esso cesserà d’essere all’ora in eterno fissata, e più lungo sarà il tempo della sua dimora e più numeroso il numero delle anime che si perdono. Non una di esse passerà invendicata, ricordatevelo. Ché, se il vostro Dio vede il passero che muore, come non può vedere un’anima che muore? Agli uccisori della stessa, quali che siano, chiederò ragione e darò condanna.»

    1 lo è nostra correzione da il
    2 Matteo 5, 14-16.
    3 Luca l0, 29-37.
    4 Giovanni l0, l-2l. 5 Ezechiele 8, ll.
    6 da è nostra correzione da a
    7 Matteo 23, l-32; Luca ll, 37-54.

    http://www.scrittivaltorta.altervista.org/quaderni/q44014.pdf

    • Boanerghes ha detto:

      È sempre un piacere leggere le parole del Signore, sia pur in una rivelazione privata.
      Perché il Signore richiama, talora con vigore e forza, ma con un amore che solo Lui è in grado di dare

  • giulia anna anna meloni ha detto:

    grazie dr.Tosatti ,lei è una di queste luci laiche al quale il Signore ha fatto dono del coraggio della Fede…”E non dovrei suscitare delle “luci” fra i laici che mi amano come molti di voi non m’amano, per pietà delle anime che voi lasciate nel gelo, nel buio, nell’impurità, per le anime alle quali non siete via a Dio ma sentiero che porta al basso? …http://www.scrittivaltorta.altervista.org/quaderni/q44014.pdf

  • don Sandro ha detto:

    Grazie Marco, ho seguito la breve, ma intensa intervista che hai rilasciato e sono in piena sintonia con quello che hai detto.
    Purtroppo spesso si confonde la fede cristiana con “quello che penso io” e ci si sente cristiani perché da piccoli abbiamo ricevuto il battesimo, ma ormai il confronto con il Vangelo e con la voce della Chiesa, quella vera, non sono più una ricerca personale della Verità, ma solo una “verifica” (senza contare che proprio la parola stessa è in questo caso una contraddizione, perché non “fa vero” proprio nulla) di come, appunto, la vedo io.
    Questo bisognerebbe farlo capire anche a chi guida la Chiesa, Papa e Vescovi che, purtroppo, tranne qualche lodevole caso, non brillano proprio di luce propria né di illuminazione dall’alto.
    Peccato per loro, ma anche per noi!

    • Enrico ha detto:

      Caro don Sandro,

      mi sembra che Lei abbia centrato il bersaglio con ben due frecce:

      1) “purtroppo spesso si confonde la fede cristiana con “quello che penso io”;

      2) “non più una ricerca personale della Verità, ma solo una “verifica” (senza contare che proprio la parola stessa è in questo caso una contraddizione, perché non “fa vero” proprio nulla) di come, appunto, la vedo io.

      Quello che penso IO, come la vedo IO. Questa storia è vecchia quanto l’uomo: IO … IO … IO … Questo IO che pensa e parla e scambia quel che pensa e dice per la verità. Altrimenti non si spiegherebbe l’impegno instancabile e irresistibile nell’esprimere ciò che si pensa e col quale, peggio ancora, ci si identifica.

      Il punto di vista (uno dei tantissimi) e la relativa prospettiva (fatalmente limitata) del soggetto singolo diventano per il medesimo l’unico punto di vista e l’unica prospettiva, che inevitabilmente entra in conflitto con la “verità” di altri punti di vista ed altre prospettive.

      Come se ne esce?

  • Milly ha detto:

    Buongiorno Dr Tosatti ho ascoltato la sua intervista a Radio Linea relativa a Papa Bergoglio.
    Condivido pienamente quanto lei ha detto.
    Una cosa mi ha colpito e mi ha fatto poi riflettere e cioè se Papa Bergoglio dice, agisce e fa “cose non cattoliche o meglio non cristiane nel senso della Tradizione secolare della Chiesa (Dichiarazione di Abu Dabi, pacha mama varie, se non esiste un Dio cattolico, se tutte le religioni sono volute e benvolute da Dio, che senso ha nel vestirsi di bianco e nell’essere il Vicario di Cristo sulla Terra?….ecco appunto! ..detto fatto!…ha tolto immediatamente dalla pagina che lo riguarda dell’Annuario Pontificio la dicitura VICARIO DI CRISTO!
    (SIC!)

  • alberto ha detto:

    Bravissimo.Più chiari di così non si può essere.