USA: I CONTI TAROCCATI (DEGLI OSPEDALI) DEI MORTI DI COVID 19. E DA NOI?…
8 Agosto 2020
Marco Tosatti
Uno dei tanti aspetti discutibili legati all’emergenza dichiarata per il Coronavirus (un altro lo trovate a questo collegamento) è quello del conto delle persone decedute; non solo in Italia, dove molteplici testimonianze rendono indubitabile che persone morte per altre cause siano state assegnate d’autorità – ma perché? – alla lista del Covid 19. L’uso politico dell’emergenza in Italia, la politica del terrore sviluppata dai partiti al potere con la complicità dei mass media è un segreto di Pulcinella. Ma veramente ci vorrebbe una o più inchieste per capire come mai ampie fasce del sistema di salute pubblica si siano prestate a questo gioco. Non abbiamo risposte, purtroppo; ma ci pare interessante offrirvi questo articolo del Washington Examiner, in cui un personaggio importante e ufficiale del sistema sanitario USA ammette che alcuni ospedali hanno un vantaggio economico a iscrivere al Coronavirus decessi per altre cause. Buona lettura, e speriamo che presto anche da noi qualche giornalista si svegli dal torpore di regime…
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Il direttore dei Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie, (CDC) Robert Redfield, ha ammesso che alcuni ospedali hanno un incentivo monetario a conteggiare in eccesso i decessi per Coronavirus, così come i decessi per altre malattie.
“Penso che lei abbia ragione nel dire che abbiamo visto questo anche in altri processi di malattia”. In realtà, nell’epidemia di HIV, qualcuno può avere un attacco di cuore ma anche l’HIV – l’ospedale preferirebbe la [classificazione] per l’HIV perché c’è un rimborso maggiore”, ha detto Redfield durante un’udienza del panel della Camera venerdì, quando è stato interrogato dal parlamentare repubblicano Blaine Luetkemeyer su potenziali “incentivi perversi”.
Redfield ha continuato: “Quindi, penso che ci sia un po’ di realtà in questo. Quando si parla di morte, però, in ultima analisi, è come il medico la definisce nel certificato di morte, e … noi esaminiamo tutti quei certificati di morte. Quindi penso che, probabilmente, sia meno operabilità nella causa della morte, anche se non dirò che non ci sono casi. Penso però che [che] quando si tratta di problemi di rimborso ospedaliero o di persone che vengono dimesse, ci potrebbe essere sicuramente qualche gioco da fare”.
Sono state sollevate domande sul conteggio dei Coronavirus negli ospedali di tutto il Paese, e sono state sollevate conclusioni contrastanti sul fatto che i decessi vengano o meno accuratamente conteggiati.
Uno studio di Yale ha concluso che il numero complessivo di morti per coronavirus negli Stati Uniti è un “sostanziale sottoconteggio” del numero effettivo; il membro del team di risposta al coronavirus della Casa Bianca, la dott.ssa Deborah Birx, ha suggerito in maggio che i decessi sono stati sovracontati del 25%.
Sembrano esserci casi in cui è accaduto il contrario. Un’indagine in Florida ha scoperto che diversi decessi sono stati erroneamente attribuiti al virus, compreso il caso di un uomo morto per una ferita d’arma da fuoco alla testa.
Il sito web del CDC elenca oltre 3.700 morti per coronavirus caratterizzate come “lesioni intenzionali e non intenzionali, avvelenamento e altri eventi avversi”. In Texas, più di 3.000 persone sono state recentemente rimosse dal conteggio complessivo dei Coronavirus perché non sono mai state effettivamente testate ma considerate “probabili”.
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Tag: covid 19, morti, usa, washington examiner
Categoria: Generale
l’articolo parla di una realtà nordamericana, e sembra fare una certa confusione tra causa di morte come rilevata ai fini statistici, e diagnosi ospedaliera registrata ai fini rendicontativi e amministrativi (pagamento).
A mio parere, i numeri sono completamente falsi dappertutto. In nessun modo il cittadino può avere certezza dei numeri che gli vengono rifilati giorno dopo giorno. Il “metodo” di conteggio comprende certamente una componente politica che manovra i dati a suo uso e consumo. Specialmente di questi tempi in cui imperano trucchi, sotterfugi e scandali, ciò non è per niente da escludere.
Sarebbe poi interessante sapere i morti che provano altri virus mai nominati perché non fanno comodo, mentre invece conviene che il covid19 sia una sorta di piaga d’egitto da cui guardarsi da qui all’eternità.
Puzza di bruciato!!! Moltissima puzza di bruciato!!!
La parola d’ordine globale è ben eseguita dappertutto
Tutti parlano ogni giorno di nuovi contagi e non di nuove rilevazioni di positività perché il concetto di contagio implica un pericolo, un’attualità, ovviamente da escludersi per chi magari è positivo da 4 mesi ma completamente asintomatico
La statistica è tarata, non ha senso parlare di “nuovi casi”. Un dato corretto sarebbe dire: oggi su tot mila controlli ci sono state tot decine di positività, di cui tot unità hanno qualche minimo sintomo (eloquente il caso dell’azienda agricola cremonese, sparata come nuovo focolaio per oltre 90 ‘nuovi contagi’, con una sola persona lievemente sintomatica, poco più che raffreddata, e gli altri 90 e passa del tutto asintomatico). Stessa cosa per i dati sui decessi: morti di che, con quale quadro clinico? Senza offesa per il nostro ospite, che costituisce luminosa eccezione, ma se esistessero ancora giornalisti d’inchiesta e editori puri, ci sarebbe da divertirsi nel fare le pulci allo stillicidio dei bollettini…
In Brasile i numeri sono assolutamente falsi, gli ospedali sono vuoti. Gli stessi ragazzi che hanno messo Lula in prigione ora lavorano 24/7/365 per distruggere Bolsonaro tramite il terrore del coronavirus . Se per distruggerlo si deva ridurre alla miseria qualche decina di milioni di brasiliani è irrilevante.