A SUA INSAPUTA. IL VESCOVO GESUITA CHE LAVORAVA CON SOROS (10 ANNI).

24 Luglio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, nella strampalata Chiesa in cui ci troviamo le sorprese non mancano mai. Una che ci è sembrata particolarmente gustosa viene dal Guatemala, e ringraziamo Infocatolica per aver diffuso la notizia. Buona lettura. 

 

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A sua insaputa. Sono cose che succedono in Guatemale, dove l’arcivescovo nominato di Santiago del Guatemala ammette di aver fatto parte della Fondazione Soros senza conoscerne l’agenda ideologica. In un dialogo con l’ACI Prensa del 16 luglio, il vescovo De Villa y Vásquez ha deplorato che i suoi legami con la Fondazione Soros Guatemala dalla metà degli anni Novanta e nei primi anni del nuovo millennio possano essere qualcosa che “può, per buoni o cattivi motivi, per buona o cattiva volontà, mettere in ombra quella che è la mia missione di Pastore della Chiesa in Guatemala, in particolare nell’arcidiocesi di Santiago”.

“Posso dire con molta enfasi che voglio sempre esprimere e difendere le posizioni fondamentali della Chiesa in tutto ciò che ha a che fare con la vita e la dottrina sociale della Chiesa”, ha detto. Il vescovo Gonzalo de Villa y Vásquez è nato a Madrid (Spagna) nel 1954 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983. Ha emesso i suoi voti finali nella Compagnia di Gesù (Gesuiti) nel 1993. È stato rettore dell’Università Rafael Landívar dal 1998 al 2004.

Finora vescovo di Sololá-Chimaltenango (Guatemala), monsignor De Villa y Vásquez si installerà nell’arcidiocesi di Santiago del Guatemala il 3 settembre di quest’anno, succedendo a monsignor Oscar Julio Vian Morales, morto di cancro nel 2018. De Villa y Vásquez è anche presidente della Conferenza episcopale del Guatemala per il periodo 2020-2023.

Dopo la sua nomina a diventare arcivescovo, e forse persino cardinale, De Villa y Vasquez è salito alla ribalta; ed è emerso che circa vent’anni fa, e per un buon numero di anni, il gesuita ricopriva incarichi di alto livello nell’ormai scomparsa Fondazione Soros Guatemala, parte dell’allora Open Society Institute, ora Open Society Foundations.

Infatti, l’archivio del sito web della Fondazione Soros del Guatemala indica che l’allora P. Gonzalo de Villa ne fu il primo presidente. Questa fondazione dichiarava come visione istituzionale: “Una società aperta si fonda su quei valori legati alla validità e al rispetto dei diritti umani, alla partecipazione democratica, alla solidarietà, alla tolleranza, all’inclusione, al rispetto delle differenze e alla ricerca del bene comune attraverso il consenso”.

Il sito web dell’Open Society Institute dichiarava che la Fondazione Soros Guatemala “si concentra sulla formazione della leadership politica e civile, ampliando la partecipazione dei gruppi emarginati alla vita pubblica, migliorando lo sviluppo economico locale e utilizzando l’istruzione e i media per promuovere la tolleranza e facilitare il dialogo tra i diversi settori della società in Guatemala”.

In un rapporto del 2002, che menziona il nome di P. Gonzalo de Villa come Vice Presidente della Fondazione Soros Guatemala, Open Society Institute descrive i suoi sforzi per espandere l’accesso all’aborto in paesi europei come Croazia, Lettonia, Lituania e Slovacchia. Quell’anno, il rapporto ha osservato, “sono stati forniti finanziamenti per rafforzare la capacità di advocacy locale e regionale, specialmente nei paesi della regione dove i diritti all’aborto sono messi a repentaglio”.

Lo stesso rapporto rileva che negli Stati Uniti “OSI ha continuato ad educare il pubblico e i fornitori di formazione sulle nuove opzioni di terminazione anticipata. Il sostegno è andato ai centri di formazione Early Options per la formazione dei medici di famiglia nelle procedure di aborto precoce”. Nello stesso anno, l’Open Society Institute, matrice della Fondazione Soros in Guatemala, ha finanziato la National Action League for Abortion and Reproductive Rights (NARAL).

In un rapporto del 2003, il futuro arcivescovo di Santiago del Guatemala è indicato come vicepresidente della Fondazione Soros Guatemala. Nel documento, l’Open Society Institute nota che ha finanziato la Planned Parenthood Federation, una multinazionale dell’aborto accusata negli ultimi anni di traffico di organi e tessuti di bambini abortiti nei suoi centri, e il Center for Reproductive Rights, che promuove la legalizzazione dell’aborto in vari paesi come El Salvador.

A proposito di queste relazioni, il vescovo Gonzalo de Villa y Vásquez ha assicurato che “non ricordo, ad essere sincero, che questi argomenti siano apparsi nelle nostre discussioni”.

“Probabilmente ho letto quella pubblicazione in quell’anno o l’ho vista scorsa, ma non l’ho letta come quella che si prepara a un esame. L’ho visto di scorsa senza entrare nei dettagli”, ha aggiunto.

Il prelato ha detto di non essere a conoscenza di ciò che Soros stava facendo nei vari Paesi in cui aveva delle fondazioni, cosa che ha scoperto “quando anch’io ho cominciato ad essere più coinvolto nel mondo episcopale del Guatemala”.

“Più che rimpiangere (di aver fatto parte della Fondazione Soros Guatemala), quello che direi (è che) in quel momento non ero consapevole o almeno non ho memoria di esserlo stato in quel momento”.

Adesso ovviamente, afferma che di fronte all’aborto e all’ideologia di genere, “la mia prospettiva è quella della Chiesa. Vale a dire, una prospettiva in cui come causa, come progetto, come bandiera, li sentiamo certamente come una colonizzazione, come dice Papa Francesco. Qualcosa che vogliono imporre e che in realtà riescono a imporre in molti Paesi, cambiando la legislazione”.

E Soros? Era sua insaputa..Mah.

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28 commenti

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Tutti non consapevoli, insaputi, smemorati nella gerarchia della Chiesa ?
    Come nella faccenda della “filia” di McCarrick?
    Tutti con l’Alzheimer?
    Anche quelli della Congregazione per il Clero che “valutano” i curriculum dei candidati alle cariche?
    Anche il Firmatario Assoluto delle Nomine?
    Però quando si scopre (stramaledetta internet !!!) che qualche illustre pastore ha messo il dito nella nutella che si fa?
    Si aspetta, si tergiversa, si predica “altrismo”, si fa fede sulla smemoratezza, sulla distrazione del popolo, ci fanno endovene di narcotinina (“misericordia”).

  • alessio ha detto:

    I goullari di Berlusconi ci dicono che
    Conte amico del fenomeno argentino ,
    che non è Batistuta , ci ha fatto
    vincere alla lotteria ,,però il premio
    bisogna ritirarlo !

  • alessio ha detto:

    Spero solo con La Pira non siano
    beatificati anche i guru che ha
    fatto venire a Firenze.

  • Paoletta ha detto:

    ma quest’uomo perche’ si e’ fatto prete?

  • Iginio ha detto:

    E’ probabile che nell’organizzazione di Soros vi siano diversi livelli con diverse consapevolezze.
    Un po’ come la massoneria che piace tanto alla Pellicciari (inciso: l’Unità d’Italia e le guerre d’indipendenza NON furono opera della massoneria. Esiste una vasta letteratura al riguardo, opera di cattolici dei primi del Novecento anche diversi fra loro ma per niente filomassoni. Astenersi da isterismi e piuttosto andare a studiare in biblioteca cercando p. es. Vito Giuseppe Galati, Giuseppe Capograssi, Alessandro Luzio, Cesare Maria De Vecchi).
    E che col passare del tempo e il mutare del contesto – pensiamo anche solo all’avvento di internet – Soros abbia radicalizzato le sue operazioni
    D’altra parte negli anni Novanta l’organizzazione di Soros poteva presentarsi come anticomunista (persino Orban ebbe una borsa di studio da loro) e quindi in certi contesti magari sembrava una opzione praticabile anche per cattolici desiderosi di liberarsi da regimi oppressivi, come quelli sudamericani anche di sinistra.
    Paradosso: in Guatemala l’aborto fu vietato completamente dal sinistrorso Ortega una quindicina di anni fa!

  • alessio ha detto:

    scusi Tosatti , l’amato Giovanni Paolo II
    parlava di purificazoone della storia ,
    e visto che personaggi come Soros
    si presentano in giro per il mondo
    come ebrei , non sarebbe il caso che
    visto che tra un pò non ci saranno più
    testimoni ,ma solo fotografie , non
    sarebbe il caso di verificare se tra
    tutti quelli scappati in Svizzera e
    Israele il prezzo del biglietto non
    sia stato consegnare le liste della
    Sinagoga o il vendere i fratelli ?

    • alessio ha detto:

      P.S.
      Mi correggo :se tra tutti quelli
      scappati in Svizzera e in Israele
      non vi sia stato qualcuno che
      abbia venduto i fratelli.

  • RINTOCCHI DI CAMPANA A MORTO ha detto:

    “in quel momento non ero consapevole o almeno non ho memoria di esserlo stato in quel momento”.
    La lanterna in mano ai ciechi! E si allunga a dismisura la lista degli smemorati per antonomasia.
    Qualche particolare interessante è ripescato da “Il Messaggero” di ieri, 23 luglio, in un articolo sotto il titolo: “Abusi, le nuove accuse contro l’ex cardinale McCarrick mettono in imbarazzo il Vaticano”, col quale si informa di una denuncia presentata da ragazzi di un tempo, abusati in una casa al mare, che – si legge ancora – sarebbe stata “acquistata da McCarrick con fondi diocesani”!!!
    “…Papa Francesco dopo reiterate richieste di intervento (anche da parte di monsignor Viganò) ha riconosciuto McCarrick colpevole di abuso con minori e adulti, con l’aggravante dell’abuso di potere e lo ha cacciato dal collegio cardinalizio imponendogli l’ultimo periodo della sua vita in isolamento in una struttura ecclesiastica.
    Prima di essere cardinale a Washington è stato arcivescovo di Newark.
    L’arcivescovo Viganò – il conservatore che da 5 anni ha ingaggiato una battaglia senza quartiere contro la visione liberal di Papa Francesco – in più occasioni ha ricordato di avere personalmente informato il Papa del brutto vizio di McCarrick, all’epoca potente arcivescovo progressista di Washington e munifico finanziatore di tante opere umanitarie promosse dalla Santa Sede.
    Il Papa però, durante una intervista alla tv messicana Televisa disse che non era stato avvisato. «Altrimenti non avrei taciuto» . In un altro passaggio dell’intervista aggiunge però che non si ricorda se qualcuno gli avesse o meno parlato del problema («E quando dice che mi ha parlato quel giorno, che è venuto … e io non mi ricordo se mi ha parlato di questo, se è vero o no. Non ne ho idea!»). Di fatto il Papa – sebbene in ritardo – punì pesantemente l’ex cardinale solo tre anni più tardi, cacciandolo dal collegio cardinalizio. L’arcivescovo Viganò, tuttavia, ha sempre insistito sulla stessa versione, di avere informato il Papa.
    «Fa finta di non ricordare cosa gli ho raccontato di McCarrick e fa finta che non sia stato lui a chiedermi di McCarrick in primo luogo»”.
    E non basta. Sempre ieri, sempre “Il Messaggero” riporta un’altra notizia, che dovrebbe imbarazzare (???) e parecchio (!!!) le Alte Sfere vaticane: “Monsignor Luigi Ventura, ex diplomatico del Papa in Francia, sarà giudicato per molestie sessuali” [il prossimo 10 novembre].
    Questo il un sol giorno, su un organo di stampa tutt’altro che … ostile… È tutto dire!!!

  • emma ha detto:

    Caro Tosatti , lei sa che lavoro in uffici “fuori mura ” della Santa Sede, anche io ho avuto la medesima informazione ,ma formulata in modo diverso . E’ stata la Open Society di Soros che ha collaborato con il vescovo Gesuita ,non il contrario. E’ stato Soros che si è avvalso del pensiero e delle esperienze dei gesuiti , che lui considera da sempre i suoi maestri.
    Si , la Open Society è la fondazione che ha sostenuto Renzi. Ogi tanto Soros non ci becca . Ma non si meravigli , questa fondazione ha finanziato per decenni i bilanci del partito radicale di Pannella , ed ora dell’amichetta di Bergoglio che porta il mio nome. Forse ha avuto ruolo nel sostegno della mafia di SanGallo , e chissà quante altre .

    • roth ha detto:

      interessantissima ipotesi . Originale e stimolante . Bisogna rifletterci , grazie Emma

  • Sherden ha detto:

    Trovato con le mani sulla marmellata, accampa scuse incredibili (“non so, non sapevo, non ricordo, ho letto di fretta”).
    Se al suo posto ci fosse stato Viganò, i tromboni di Avvenire avrebbero titolato a nove colonne per nove giorni di fila.
    Che schifo.

  • alessio ha detto:

    scusi l’ignoranza Tosatti , ma mi può
    dire se è collegata con la fondazione
    open sostenitrice di Renzi ?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Sono ignorante anche io, ma credo che in maniera più o meno diretta dipendano dalla stessa matrice…

  • Marco Matteucci ha detto:

    I PICCONATORI

    Due figure: il padrino e la madrina, a cui la tradizione cattolica ha sempre, insieme ai genitori, assegnato il ruolo primario di testimoniare la nascita al Cielo di una nuova vita in Cristo tramite due fra i più solenni Sacramenti dell’Ordine: il Battesimo e la Cresima, hanno ormai fatto il loro tempo diventando desuete e superflue e quindi vanno sicuramente abolite, difatti una chiesa che si definisce ospedale da campo dentro i suoi armadietti ha bende …non orpelli!

    Al via quindi dalla diocesi di Sulmona-Valva l’esperimento pilota, sua eccellenza il vescovo Michele Fusco sta facendo da apripista, l’alto prelato ha infatti emanato un decreto che sopprimerà di fatto tali inutili eccedenze a partire dal 1° agosto prossimo venturo.

    La demolizione della tradizione cattolica, dalla liturgia al magistero prosegue senza tregua, anzi a dire il vero si ha la netta sensazione che da un po’ di tempo a questa parte si facciano addirittura dei turni straordinari! Picconando … picconando, alla fine sotto le macerie ciò che rimane sarà solo uno squallido e gelido deserto.

    “Io verrò. Non troverò né amore, né fede, né speranza, la Mia Casa sarà in rovina, i Miei gloriosi pascoli saranno sterili a causa della grande apostasia infiltratasi nel Mio Santuario.” (Nostro Signore – Avola, 30 Maggio 2004)

    “Vi sarà nel mondo una rivolta politica dei senza Dio, in quel tempo in Italia si vedrà l’odio dei senza Dio, al suo posto insedieranno un falso profeta della gente del male. Questo evento ed altri eventi si verificheranno prima che venga introdotto il Trionfo di Mio Figlio, che nella Sua gloria verrà in mezzo a voi, poi tutto il male scomparirà.” (la Santa Vergine – Avola, 28 Settembre 2008)
    https://reginadelcielo.wordpress.com/2019/12/01/le-incredibili-rivelazioni-della-madonna-del-pino/

  • Marco Matteucci ha detto:

    IL PICCONATORE

    Due figure: il padrino e la madrina, a cui la tradizione cattolica ha sempre, insieme ai genitori, assegnato il ruolo primario di testimoniare la nascita al Cielo di una nuova vita in Cristo tramite due fra i più solenni Sacramenti dell’Ordine: il Battesimo e la Cresima, hanno ormai fatto il loro tempo diventando desuete e superflue e quindi vanno sicuramente abolite, difatti una comunità che si definisce chiesa da campo dentro i suoi armadietti ha bende …non orpelli!

    Al via quindi dalla diocesi di Sulmona-Valva l’esperimento pilota, sua eccellenza il vescovo Michele Fusco sta facendo da apripista, l’alto prelato ha infatti emanato un decreto che sopprimerà di fatto tali inutili eccedenze a partire dal 1° agosto prossimo venturo.

    La demolizione della tradizione cattolica, dalla liturgia al magistero prosegue senza tregua, anzi a dire il vero si ha la netta sensazione che da un po’ di tempo a questa parte si facciano addirittura dei turni straordinari! Picconando … picconando, alla fine sotto le macerie ciò che rimane sarà solo uno squallido e gelido deserto.

    “Io verrò. Non troverò né amore, né fede, né speranza, la Mia Casa sarà in rovina, i Miei gloriosi pascoli saranno sterili a causa della grande apostasia infiltratasi nel Mio Santuario.” (Nostro Signore – Avola, 30 Maggio 2004)

    “Vi sarà nel mondo una rivolta politica dei senza Dio, in quel tempo in Italia si vedrà l’odio dei senza Dio, al suo posto insedieranno un falso profeta della gente del male. Questo evento ed altri eventi si verificheranno prima che venga introdotto il Trionfo di Mio Figlio, che nella Sua gloria verrà in mezzo a voi, poi tutto il male scomparirà.” (la Santa Vergine – Avola, 28 Settembre 2008)
    https://reginadelcielo.wordpress.com/2019/12/01/le-incredibili-rivelazioni-della-madonna-del-pino/