MARIA CORREDENTRICE. UNA RISPOSTA A PAPA BERGOGLIO.

15 Luglio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, abbiamo ricevuto questa riflessione, da parte di un religioso, ampia e documentata, su un tema che è emerso anche di recente in alcuni commenti sul nostro blog. E cioè il nodo del ruolo di Maria corredentrice. Buona lettura. 

§§§

Con questo commento, frutto di approfonditi studi, s’intende difendere la dottrina della Corredenzione Mariana, oscurata dalle affermazioni di Papa Bergoglio, rilasciate nel corso dell’omelia del 30 Aprile 2020, nella cappella Santa Marta.

La riflessione presente sulle asserzioni del Pontefice è supportata principalmente dalle dichiarazioni dei santi e dei beati della scuola francescana, come san Bonaventura da Bagnoregio, il Beato Duns Scoto e san Bernardino da Siena, san Lorenzo da Brindisi, santa Veronica Giuliani e san Massimiliano Maria Kolbe, san Leopoldo Mandic, san Pio da Pietrelcina e il Beato Gabriele Maria Allegri; nonché da santi padri della Chiesa come sant’Ireneo.

Essa, altresì, si fa forte degli studi di teologi e mariologi di ogni lingua, impegnati nella più alta docenza presso le Facoltà Pontificie di Teologia e di altri insigni studiosi, tra cui ricordiamo A. Romeo, G. M. Roschini, Manfred Hauke, il salesiano mariologo D. Bertetto, P. Pietrafesa, Bea, Vagaggini, Scheeben, Dillenschneider e altri ancora che, insieme al contributo di san Giovanni Paolo II fino all’umile suor Lucia di Fatima, arricchisce la base dottrinale e teologica della Corredenzione mariana, alla cui luce si esaminano le dichiarazioni di Papa Francesco.

UN FULMINE A CIEL SERENO . . .

A proposito della verità di fede “proxime definibilis”, – che è la Corredenzione Mariana –  ecco un fulmine a ciel sereno,  a sorpresa del tutto isolata e vagolante nel vuoto, che arriva dalle parole esplicite di Papa Bergoglio, il quale, per il posto e le responsabilità di cui è carico, sembra dimostrare invece, ad evidenza, una ignoranza e insensatezza di molto alto profilo.

Ecco le sue parole esplicite:

«La Madonna non ha voluto togliere a Gesù alcun titolo; ha ricevuto il dono di essere Madre di Lui e il dovere di accompagnare noi come Madre, di essere nostra Madre. Non ha chiesto per sé di essere quasi-redentrice o di essere co-redentrice: no. Il Redentore è uno solo e questo titolo non si raddoppia. Soltanto discepola e Madre. E così, come Madre dobbiamo pensarla, dobbiamo cercarla, dobbiamo pregarla. E’ la Madre, Madre nella Chiesa Madre… Nella Maternità della Madonna vediamo la maternità della Chiesa che riceve tutti, buoni e cattivi: tutti».

Altre frasi ancora dell’Omelia del Papa Bergoglio: «La Madonna non ha mai chiesto qualcosa per sé, mai …Mai ha detto: “Io sono la madre, guardatemi: sarò la regina madre”. Mai lo ha detto. . .

Seguiva Gesù.  Fino al Calvario. E lì, in piedi … la gente sicuramente diceva: “Ma, povera donna, come soffrirà”, e i cattivi sicuramente dicevano: “Ma anche lei ha colpa, perché se lo avesse educato bene questo non sarebbe finito così”. Era lì, con il Figlio, con l’umiliazione del Figlio.

A leggere queste parole, si potrebbe subito pensare a un buon parroco anziano che parla con tono dimesso e stanco, conoscendo egli ben poco la Teologia biblica e dogmatica poiché non s’interessa affatto di essa e dei suoi sviluppi di fede e di dottrina secondo il contenuto immutabile della rivelazione divina.

Sono affermazioni di Papa Bergoglio, queste, tutte gratuite e a vuoto, ossia, sono affermazioni anche sballate e superficiali, affermazioni, anzi, persino maliziose impregnate di quel minimismo mariano tutto malsano e malefico: ecco il contenuto perverso di chi vuole negare una verità di fede  –  la “Corredenzione mariana” – che, da lungo tempo, invece, la più sana e grande Teologia l’ha portata ad   essere, oggi,  “proxime definibilis”, e che è stata approfondita e sostenuta soprattutto dalla famiglia francescana, dal suo sorgere fino ai nostri giorni più travagliati[1].

Un breve commento, adesso, alle seguenti affermazioni del nostro Papa Bergoglio:

=  “La Madonna non ha voluto togliere a Gesù alcun titolo”.

Ma non era proprio Gesù a volere sicuramente che la Sua e nostra Madre cooperasse alla missione del Redentore, quale unica Corredentrice per la salvezza dell’umanità?… La Mamma non deve forse cooperare per prima alla salvezza dei propri figli?… Ragionare diversamente sarebbe soltanto un ragionare insensato e contro natura… La cosa più sicura, difatti, è che proprio la Mamma non può non partecipare al vivo, con il Figlio, portando avanti, in prima persona, la missione salvifica per tutti i propri figli.

E quando l’Angelo Gabriele rivelò alla “piena di Grazia” che il suo Figlio sarebbe stato “Gesù”, ossia il Messia divino Redentore, la Madonna non poteva non comprendere che come Mamma di tale Figlio aveva il dovere di assistere e cooperare unitamente al suo Figlio Gesù, il «Primogenito fra molti fratelli»  (Rom 8, 29), con il quale doveva  portare avanti, sino al compimento, la missione della salvezza per tutti gli altri suoi fratelli.

= La Madonna “non ha chiesto per sé di essere quasi-redentrice o co-redentrice: no”.

C’era forse bisogno che la Madonna chiedesse di diventare quasi-redentrice  o  co-redentrice? Per qualsiasi mamma, infatti, non c’è molto da riflettere  quando si tratta di salvare i propri figli. Non c’era nessun bisogno, quindi, che la Madonna, la Mamma dell’intera umanità, dovesse sentirsi impegnata a chiedere di ricevere l’incarico di salvare i propri figli. Sarebbe stato contro natura per una mamma non sentirsi di per sé immediatamente impegnata, in prima persona, a dover salvare i propri figli, soprattutto nel bisogno così grave come quello del pericolo della dannazione nell’inferno eterno per tutti i suoi figli non redenti dalla missione salvifica dell’Incarnazione redentrice.

Ecco qui un pensiero sublime del Papa San Giovanni Paolo II che conferma magnificamente questo punto affermando che

«la  sollecitudine  della  Madre  del  Salvatore e’ la

sollecitudine   per  l’opera  della  salvezza:  l’opera

del suo Figlio. E’ sollecitudine  per  la  salvezza, per

la salvezza eterna di tutti gli uomini».

 

=  “Il nostro Redentore è uno solo e questo titolo non si raddoppia”.

Quanta sicurezza di autorità in queste parole di Papa Bergoglio, che paiono davvero parole imperiose di un dittatore assoluto! E tutte le affermazioni al contrario sul mistero divino della Redenzione universale, come si trovano nelle Fonti della Rivelazione divina, –  che sono la Sacra Scrittura, la Tradizione e il Magistero vivo dei Papi lungo i duemila anni di Cristianesimo –  a che cosa dovevano servire se non a salvaguardare sempre la custodia dell’integrità del deposito divino della nostra Fede? Non conosce e non sa proprio nulla di tutto ciò questo Tizio ritenuto e chiamato Vicario di Cristo? E non avrebbe proprio Lui, quale Papa,   – prima di voler parlare e  insegnare  –  il sacrosanto dovere di studiare per conoscere prima, e debitamente, tutto ciò che riguarda e può interessare  una cosa così sacra e grande quale è la fedeltà alla totale e intatta custodia del deposito della nostra Santa Fede, tesoro inestimabile della Chiesa di Cristo?

 

La  Preghiera mariana più antica . . .

Persino la Preghiera mariana più antica  –  il “Sub tuum praesidium”, che risale al secondo e terzo secolo  –   approfondita più accuratamente, di recente, quale “Singolare preconio di misteri mariani”, tratta anche con grande finezza di acume del valore specificamente “Soteriologico” di questo prezioso tropario mariano, che costituisce davvero una valida conferma e sostegno della verità di Maria Santissima quale nostra amatissima Madre Immacolata,  unica  “Corredentrice  Universale”.

=  “ Maria  e’ “Soltanto discepola e Madre. E così, come Madre dobbiamo pensarla, dobbiamo cercarla, dobbiamo pregarla”.             .

Vorrebbe essere bella questa sequenza di parole, da parte di Papa Bergoglio, nell’insegnare  a noi tutti il  comportamento nei riguardi di Maria Santissima… Ma  sarebbe bella solo se non fosse una sequenza di parole che sembrano studiate apposta per tacere (o negare!) più verità sante e preziose della nostra santa Fede in Maria Santissima.

Infatti: ridurre la Madonna a una “soltanto discepola” di Cristo –  come noi tutti  che dobbiamo diventare “discepoli di Cristo” (cf ….. )  –  significa offendere la Madonna e anche l’intera Chiesa cattolica che biblicamente, “ab antiquo”,  ritiene, venera  e invoca la Madonna quale sublime  «Sede della Sapienza» (… ).

 

L a   S a c r a  S c r i t t u r a . . .

 

Le sublimi pagine della Sacra Scrittura  –  Siracide (24, 3-21) e  libro dei Proverbi (8, 22-35), –  dalla santa Chiesa sono stata riferite, liturgicamente a Maria Santissima fin dal secolo VII per la celebrazione della solennità dell’Assunzione e per la festa della sua Natività.

In particolare nella pagina del libro dei Proverbi (8, 22-35), nella sua meraviglia di contenuti altissimi e di mirabile dettato del pensiero eterno di Dio Creatore, come ha scritto il biblista A. Romeo, la “Sapienza” «si traspone per riflesso e partecipazione a Maria , la Madre del Verbo di Dio».

Si tenga anche presente, del resto che Maria Santissima fu da Dio predestinata fin dall’eternità «uno eodemque decreto» con il Verbo Incarnato, come dice luminosamente la Bolla Dogmatica  Ineffabilis Deus, con esplicita applicazione a Maria delle parole della Sapienza.

E ancora, lo stesso biblista A. Romeo continua ad affermare che «a causa della sua intima partecipazione attiva all’Incarnazione del Verbo di Dio, Maria riveste in certa misura la missione  e le prerogative della Sapienza ipostatica che “ha posto la sua abitazione fra noi “ (Gv 1, 14). . . La Sapienza increata, incarnandosi in Maria, fa di essa il centro della Verità e della Vita (Sedes Sapientiae)».

Madre    “D i v i n a” della  Santa  Chiesa

 

Inoltre, se Maria è la Madre naturale che, soprannaturalmente, per opera dello Spirito Santo, ha concepito e generato verginalmente Gesù, che è Dio fatto uomo, non è forse essa, per questo, Madre anche “Divina”? Perché tacere la sua prerogativa suprema della Maternità Divina, definendo Maria soltanto discepola “e Madre”, come ha fatto appunto Papa Bergoglio, mentre il Papa Paolo VI insiste esplicitamente nell’esortare il popolo dei fedeli ad onorare molto più, d’ora innanzi, la MADRE DELLA CHIESA  “con tale titolo soavissimo” ?

 

«A  gloria  dunque  della  Vergine  e  a  nostro  conforto,

Noi proclamiamo Maria Santissima

M A D R E   D E L L A   CHIESA

cioè  di  tutto il  Popolo  di  Dio, tanto  dei  fedeli  quanto

dei  Pastori,  che  la   chiamano   Madre   amorosissima;

e  vogliamo  che con tale  titolo  soavissimo  la  Vergine

d’ora innanzi venga ancor più  onorata  e  invocata dal

popolo  cristiano»

Questa fu, esattamente, la solenne proclamazione di Maria Santissima, quale Madre della Chiesa, fatta pubblicamente a Roma  dal Sommo Pontefice San Paolo VI, il giorno 21 novembre del 1964, alla fine della terza sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II.

E’ indubbio, dunque, che la proclamazione di Maria Santissima “Madre della Chiesa” fu un evento di grandissima importanza per l’intera Chiesa figlia di Dio e di Maria. Il fondamento del titolo “Madre della Chiesa” si lega alla Eva novella, Madre di tutti i membri della Chiesa, secondo l’espressione di sant’Ireneo, grande Padre della Chiesa, che vede in Maria Santissima la Chiesa quale «grembo materno che fa rinascere gli uomini in Dio». Nella grande Patristica furono molto importanti anche i riferimenti altissimi di Sant’Atanasio, uniti agli scritti sublimi di grandi Santi Padri, quali furono, nel quarto secolo, sant’Efrem, sant’Ambrogio,  sant’Agostino, san Pietro Crisologo.

 

=  “Maria e’ la Madre, Madre nella Chiesa Madre . . .”.

Ma, Maria non è forse la Madre  proclamata e definita solennemente “MADRE DELLA CHIESA”  dal Sommo Pontefice Paolo VI, durante la celebrazione del Concilio Vaticano II?

Perche’ il Papa Bergoglio, invece, definisce la Madonna Madre  “n e l l a”  Chiesa  e non  Madre  “d e l l a”  Chiesa” …?   La ragione c’è, purtroppo, ed è una ragione ben triste, legata alla grande vicenda rovinata da uno dei molti intrecci disonorevoli che furono presenti nello svolgimento del Concilio Vaticano II e che misero il santo Papa Paolo VI in grave difficoltà.

Si sa bene, infatti, che il Papa Paolo VI voleva fare approvare come atto solenne dell’intero Concilio Vaticano II  la verità di fede di Maria Santissima  Madre “d e l l a”  Chiesa, ma non gli fu possibile ottenere il consenso da parte dell’intero Concilio Ecumenico, e dovette perciò rassegnarsi a compiere un atto personale di Sommo Pontefice nel presentare e approvare la verità di fede della Maternità Divina di Maria quale Madre “della” Chiesa.

Contro la Madre “della” Chiesa

Si sa, difatti, che il titolo  ‘Madre “della” Chiesa’  è stato sempre evitato in ogni punto della discussione conciliare, e il padre Meo, mariologo di alto prestigio, ne spiega con chiarezza il vero motivo, ossia:  il Concilio «evitò di nominarla quale madre della Chiesa, perché non si pensasse che Maria avesse in qualche modo generato la Chiesa, che questa fosse nata da Lei (LG 60-62)».

Queste parole del padre Meo sono di particolare gravità e vogliono far ben capire come, secondo il Concilio, la Maternità spirituale di Maria nei riguardi della Chiesa non abbia pressoché nessuna reale consistenza e si riduca, in effetti, ad una maternità solo metaforica, morale, analogica, una maternità che non genera, in sostanza, ossia una maternità ‘sterile’!  Ma questa non può essere affatto una vera “maternità”. Sarebbe, semmai, una maternità in contraddizione con se stessa.

Secondo lo stato delle cose, purtroppo, «il Papa Paolo VI si vide perciò costretto a proclamare Maria “Madre della Chiesa” soltanto di propria iniziativa, il 21 novembre del 1964 –  festa della  Presentazione di Maria Santissima al Tempio  –,  pur avendo, comunque, il favore di molti Vescovi presenti al Concilio. Fu un gesto di immenso valore, in ogni caso, da parte del Papa Paolo VI, e il Padre Bertetto  – altro grande mariologo –  precisa che Papa Paolo VI ha tributato a Maria tale titolo di  “Mater Ecclesiae” «in forza del suo supremo magistero ordinario, che nessun Concilio ecumenico può annullare».

Ed è evidente la portata teologica della proclamazione fatta dal Papa Paolo VI contro il nefasto minimismo mariano di parecchi mariologi modernisti che finiscono col rovinare la realtà più preziosa della Maternità Divina di Maria, che è l’unica vera Madre divina dell’intero Corpo Mistico di Cristo, ossia la vera Madre della Chiesa, –  costituita dal Capo e Corpo con tutte le singole membra –  da Lei misticamente generata per opera dello Spirito Santo, nell’Incarnazione redentrice del Divin Verbo, divenuto Gesù, il divino Figlio «Primogenito» di Maria Santissima, il divino Figlio «Primogenito fra molti fratelli» (. . . . ).

=  La Madonna non ha mai chiesto qualcosa per sé …  Mai ha detto: “Io sono la Madre, guardatemi:  saro’ la regina madre”. Mai lo ha detto …

Quale discorso è mai questo? Il Papa avrebbe voluto forse la Madonna quale egoista come noi che pensiamo solo alle cose nostre e ben poco ci interessano le sofferenze o il bene degli altri?

La Madonna mai ha detto: “Io sono la Madre. Guardatemi: sarò la regina madre”. Queste parole sarebbero state un incredibile pavoneggiamento di prima classe… Ma non poteva Maria  allora dire:  io sono la Madre di Dio, perché sono la Madre Genitrice del Figlio Gesù, che è Dio in Persona del Verbo?…  Perché non l’ha mai detto?… Se Maria non ha detto di essere la regina perché non lo era, ugualmente non ha detto di essere la Madre di Dio, perché non lo era?… : incredibile falsificazione,  questa, di primissima classe …

Ma perché ridursi a questi ragionamenti del tutto fuori posto?… Perché gli evangelisti, nei loro Vangeli, hanno parlato molto poco della Madonna? Si sa bene che la Madonna stessa voleva che si parlasse e si scrivesse soltanto di Gesù-Dio, per l’evangelizzazione cristiana del mondo, mentre il parlare di Lei avrebbe fatto continuare sulla terra l’aberrazione delle numerose false divinità pagane inesistenti,  sia maschili che femminili.

Il silenzio, il nascondimento di Maria con la sua sublime ed eccelsa grandezza  –  che verrà fuori col tempo e con la Tradizione ­–  erano umiltà tutta sapiente e divina della Madre di Dio.

Come disse Gesù: «Chi può capire, capisca» (…  ).

=  Seguiva Gesù.  Fino al Calvario. E lì, in piedi … la gente sicuramente diceva: “Ma, povera donna,  come soffrirà”, e i cattivi sicuramente dicevano: “Ma anche lei ha colpa, perché se lo avesse educato bene questo non sarebbe finito così”. Era lì, con il Figlio, con l’umiliazione del Figlio».

Anche queste parole del Papa Bergoglio non possono che disorientare e amareggiare grandemente, trattandosi della realtà più sublime della nostra sante Fede, ossia dell’atroce  Passione e Morte di Gesù, unito alla sua santissima Madre,  per la salvezza eterna dell’intera umanità.

Nelle parole del Papa Bergoglio, non c’è la minima comprensione della missione materna salvifica di Maria che s’immola con il Figlio Crocifisso per la nostra salvezza. Il Papa si ferma alla più superficiale espressione di pietà della gente verso una mamma che soffre per la condanna [ g i u s t a?…]  del figlio all’orrenda crocifissione sul monte

E qui siamo a quell’infausto  “iminimismo mariano”, che dopo il Vaticano II si è lasciato trasportare in piazza e quasi in trionfo, legato al  “pensiero debole” che trascina al disperato “nichilismo”,  ritenendo che la Madonna fosse realmente soltanto una povera donna come le altre, con i suoi problemi e debolezze anche di fede…, scoronata un po’ di tutto, tutt’altro che «sublimis inter sidera» o «Mulier amicta sole» (Ap 12, 1) come canta la Chiesa nella Liturgia da secoli e secoli

A l me n o   u n  ‘c e n n o’. . .

Se il Papa Bergoglio avesse dato almeno un ‘cenno’  alla reale carità di quella “povera Donna” nel voler soffrire con il Figlio Crocifisso per la salvezza dell’umanità, non sarebbe sceso tanto in basso, riducendosi all’uso della semplice e vaga espressione della povera gente: “Povera Donna, come soffrirà”.

Dov’è, in questa espressione almeno un cenno della tragica missione redentrice operata dal Figlio e dalla Madre, sul Calvario, per la tremenda disfatta del peccato delle origini che ha fatto precipitare l’intera umanità, bisognosa quindi della salvezza eterna dalla condanna terrificante alle pene dell’inferno eterno per tutti?

Nessun cenno del Papa Bergoglio in questo senso che più avrebbe dovuto interessarlo perché anche lui correva lo stesso tremendo pericolo della perdizione eterna nell’inferno, senza la redenzione operata dal Redentore e dalla sua Madre Corredentrice, che era «a Lui unita da uno stretto e indissolubile vincolo», come si esprime lucidamente la Lumen Gentium (53) del Concilio Vaticano II.

Ancora più esplicito, inoltre, è stato il Concilio Vaticano II nel garantire la missione di Maria Corredentrice, unita al Figlio Redentore «da uno stretto e indissolubile vincolo» (LG 53), quando afferma che la Madre di Gesù «abbracciando con tutto l’animo e senza peso alcuno di peccato, la volontà salvifica di Dio, consacrò totalmente se stessa quale Ancella del Signore alla persona e all’opera del Figlio suo, servendo al mistero della redenzione sotto di Lui e con Lui» (LG 56).

Di queste parole così nobili del Concilio, purtroppo, nessun minimo cenno c’è stato da parte del Papa Bergoglio, come avrebbe potuto e dovuto fare, omettendo quelle altre espressioni a misera sconfitta per tutti.

In più, anzi, il Papa Bergoglio ha tenuto a farsi personale  portavoce del pensiero dei “cattivi” contro la Madonna e contro Cristo Crocifisso, affermando che  –  riferisce  appunto il Papa Bergoglio  –  contro la Madonna ai piedi della croce  « i cattivi sicuramente dicevano: “Ma anche lei ha colpa, perché se lo avesse educato bene questo non sarebbe finito così”.

Sembra che il Papa Bergoglio, con queste insane parole, si sia voluto non soltanto scostare, ma anche mettersi direttamente contro le nobilissime parole della Lumen gentium:

Maria Santissima «serbò fedelmente la sua unione col Figlio fino

alla croce, dove non senza un disegno divino se ne stette  (cf  Gv, 19, 25)

soffrendo  profondamente col  suo Unigenito  e  associandosi  con animo

materno al sacrificio di Lui, amorosamente consenziente all’immolazione

della vittima da lei generata» (LG 58).

 

La cosa che più dispiace è la negazione diretta dell’importantissima missione salvifica della Madonna, di cui proprio il Concilio Vaticano II ha parlato e scritto in termini di grazia grandissima e preziosissima per l’intera umanità peccatrice: si tratta, infatti, della missione salvifica svolta dalla divina Madre Corredentrice unita con uno «stretto e indissolubile vincolo» (LG 53) al suo Divin Figlio Redentore. Come è spiegato benissimo in un breve testo della Lumen gentium, la Madonna , sul monte Calvario, in pieno strazio materno,

«soffrendo col Figlio suo morente in croce, cooperò in modo

tutto speciale all’opera del Salvatore […] per

r e s t a u r a r e   l a  v i t a  s o p r a n n a t u r a l e  d e l l e  a n i m e.

Per questo fu per noi madre nell’ordine della Grazia (LG 61).

 

Si vuol comprendere bene, dunque, l’importanza vitale della missione materna di  Maria Santissima Corredentrice, impegnata a  «r e s t a u r a r e   l’ i n t e r a   v i t a  s o p r a n n a t u r a l e   d e l l e   a n i m e »  di tutta l’umanità che è sua figlia, da condurre in Paradiso salvandola dalla perdizione eterna nell’inferno?

E’ stato bene scritto, infatti, che : «Non si può non restare più che convinti che la Redenzione sia stata operata in simbiosi, “per modum unìus”, da Gesù Redentore unico, e da Maria Corredentrice unica, a Gesù associata e consociata «sotto di Lui e con Lui» (LG 61).

Che cosa sente e riesce a dire, invece, il Papa Bergoglio?… Ecco le sue ultime parole che sembrano proprio un  atroce   s f r e g i o   f i n a l e :

La  Madonna  «Era lì, con il Figlio, con l’umiliazione del Figlio»

Ecco a cosa è ridotta la meraviglia sublime e divina della redenzione universale:

E’  SOLTANTO UNA VISIONE MISERANDA DI FALLIMENTO E DI UMILIAZIONE DEL FIGLIO E DELLA MADRE.

 

E  P  I  L  O  G  O

 

Leggiamo, invece, la visione soprannaturale e radiosa che aveva la Serva di Dio, Suor Lucia di Fatima, la grande veggente di Fatima, che così scrive con penna agile e delicata:

 

«L’opera della nostra Redenzione è iniziata nel momento in cui  il  Verbo

è  sceso  dal  cielo  per  assumere  un  corpo  umano  nel  grembo  di  Maria.  Da

quell’istante e per nove mesi, il sangue di Cristo era il sangue di Maria colto alla

fonte  del  suo  Cuore  Immacolato, i  battiti  del  Cuore  di  Cristo  battevano  all’

unisono  con i palpiti del Cuore di Maria»..

 

«Da  Maria  Cristo ha ricevuto il  corpo e  il  sangue che dovevano essere

Immolato e versato per la salvezza del mondo. Perciò Maria, diventata  una con

Cristo, è  la  Corredentrice  del  genere  umano: con  Cristo  nel  suo grembo, con

Gesù Cristo  fra le  sue  braccia, con Cristo a Nazareth, nella sua vita pubblica»..

 

…  e negli ultimi giorni della Passione e  Morte  di  Gesù  Crocifisso, la  Divina

Madre Corredentrice «con Lui  ha  percorso  la  via  stretta  della  vita, la strada

scabrosa  del Calvario; con  Lui ha  agonizzato ricevendo nel suo cuore  le  ferite

dei  chiodi,  il  colpo  della  lancia  e  gli  insulti  della moltitudine ribelle [. . .] per

realizzare   la   missione   che   Egli   le   aveva  affidato  di   C o r r e d e n t r i c e

d e l l ’ u m a n i t à   con Cristo».

[1]

§§§




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47 commenti

  • Singer Frapp ha detto:

    A parte che già scrivere Papa Bergoglio e non Papa Francesco è un segno di disprezzo verso il Papa e quindi verso la Chiesa, di cui Maria è Corpo Vivo, quindi già ti fai riconoscere per quel che sei, credo che per comprendere certi misteri della Madre ci vogliano ben più di semplici illazioni contro il Papa, che stai certo, ne sa ben più di te, ed è guidato dallo Spirito Santo, non dalla sua arroganza.
    Maria è Madre, come ha detto il Santo Padre e condivide la carne con il Signore per questo..anzi, la carne di Cristo è la SUA carne, la carne della Madre, ma il RE dentore è uno solo.

    • ANGELO ha detto:

      Lasciali “perdere”. Vogliono mettere la spada in mano ad una regina che non è guerriera verso il male ma è una madre fino a comprenderci tutti, noi demoni.
      Il Viscovo vestito di bianco sporco di Roma è più mariano di tutti, nel vero senso della PAROLA. Gesù non viene più come un re terreno ma un Padre, senza spada e corona, proprio per gli insegnamenti della Madre del Cielo.

      • Raffaele Vargetto ha detto:

        La Madonna li mette sotto i piedi i demoni, non sotto il suo manto e non li fa entrare nella sua schiera che è quella di Cristo.

  • Speranza ha detto:

    Circolano su questo sito personaggi che si dichiarano seminaristi. Spero che non lo siano realmente, altrimenti si può ragionevolmente dedurre quanto sia manchevole l’istruzione che ricevono e quanto siano cattivi i loro maestri. D’altronde non è una novità che nei moderni seminari non vi sia formazione cattolica nel vero senso della parola: una rovina che già da molti anni si manifesta nei sacerdoti che conosciamo, tutti così impregnati di modernismo e di teorie astruse che a stento, per chi è cresciuto con l’educazione di un tempo, vi si riconosce la vera santa dottrina. Si criticano i Francescani dell’Immacolata, certo, ma essi davvero sono i difensori della Vergine Santissima, sulla Quale essi esprimono i più bei pensieri e le più belle verità. Per questo sono perseguitati e dispersi. E chi li perseguita e li disperde se non il demonio che più di tutto teme la Madonna perché sa che gli schiaccerà la testa? Chiunque parli contro la Regina del Cielo e della terra, o ne sminuisca il valore togliendoLe i titoli che Le spettano è dalla parte del demonio, dunque. E non meravigliamoci di questa guerra che sta diventando sempre più accanita, siamo alla battaglia finale. Delle scandalose parole di Bergoglio, ai limiti della bestemmia, poi, che dire?
    Che siamo in piena apostasia. E meno male che ogni tanto un articolo come questo venga fuori, ne scaturisce almeno un.sospiro di sollievo.

    • Alessandro ds ha detto:

      Se vuoi parlare seriamente di dottrina cattolica, prima vai a studiare e poi ne riparliamo, altrimenti è inutile parlare con persone che non sanno nemneno che solo ed esclusivamente “Dio si adora”, la madonna si venera, ma non si adora, solo a Dio si deve dare culto.
      I francescani dell’immacolata hanno grosse carenze a livello di formazione, i loro formatori di pre-noviziato e noviziato sono 2 filippini, brave persone, ma non all’altezza.
      E purtroppo in un “eccesso di amore per la madonna” cadono in “eresia” di adorarla invece di venerarla.

      • Speranza ha detto:

        E per rispetto impara a scrivere Madonna con la maiuscola.

      • Speranza ha detto:

        Ti compatisco. E impara a scrivere Madonna con la maiuscola, caro il mio esimio seminarista.

        • Alessandro ds ha detto:

          Ti compatisco perché la cattiveria ti rende cieca e non ti fa nemmeno vedere la verità.
          Spero che prima o poi ti convertirai e che riuscirai a fare qualcosa per quell’odio che ti porti dentro l’anima.
          State negando con tutte le forze una cosa che è molto più di un semplice dogma, state negando il Dio trino e unico, state negando il padre di tutti i dogmi.
          E volete anche avere ragione….mah! Studiate il catechismo per i bambini almeno! Voi nemmeno il catechiamo per i bambini della prima comunione conoscere !

  • Raffaele Vargetto ha detto:

    S.Paolo VI nella Professione di Fede del 30 Giugno 1968, afferma che “Associata ai Misteri della Incarnazione e della Redenzione con un vincolo stretto e indissolubile, la Vergine Santissima, l’Immacolata (…), continua in Cielo il suo ufficio materno riguardo ai membri di Cristo, COOPERANDO ALLA NASCITA E ALLO SVILUPPO DELLA VITA DIVINA NELLE ANIME DEI REDENTI”.

    Il Sommo Pontefice Benedetto XV, a proposito della Corredenzione di Maria SS., nella Lettera Apostolica “Inter Sodalicia”, insegna in modo esplicito la singolare ed eminente collaborazione della Madonna alla Redenzione operata dal suo Figlio Divino:

    INTER SODALICIA

    Lettera apostolica di Benedetto XV sulla cooperazione di Maria alla Redenzione del 22 marzo 1918. Si tratta di un documento in apparenza minuscolo: una breve lettera rivolta alla romana Confraternita di Nostra Signora della Buona morte in data 22 marzo 1918. In realtà è molto importante perché il papa, facendo eco al suo predecessore Pio X, si pronuncia per la prima volta nella storia del magistero papale in modo chiaro e si direbbe “formale” in favore della dottrina che sostiene la cooperazione di Maria alla Redenzione di Cristo compiuta sulla Croce, con la sua partecipazione mistica alla immolazione del Figlio per placare la divina giustizia. Ecco un brano della lettera: “….Che proprio l’Addolorata venga eletta e invocata come Patrona di una buona morte, corrisponde meravigliosamente alla dottrina cattolica e alla pia tradizione della Chiesa….Perché i Dottori ritengono concordemente che, se la Beatissima Vergine non ha apparentemente avuto partecipazione alcuna alla vita pubblica di Gesù Cristo, e riappare, poi, all’improvviso, sulla via del Calvario e sotto la Croce, Ella non vi può essere stata presente senza un disegno divino. Perché così Ella soffrì e quasi morì con il Figlio suo sofferente e morente, così rinunciò per la salvezza degli uomini ai suoi diritti di madre su questo Figlio e lo immolò per placare la divina giustizia, sicché si può dire, a ragione, che Ella abbia REDENTO CON CRISTO IL GENERE UMANO. Evidentemente per questa ragione tutte le diverse grazie del tesoro della redenzione vengono anche distribuite attraverso le mani dell’Addolorata.…”.

    Bibliografia
    Benedetto XV, Lettera Apostolica Inter sodalicia, 22 marzo 1918, in AAS , X, p. 181.

  • Antonello ha detto:

    Anguera è una pietosa sceneggiata di falsità palesi

  • Antonello ha detto:

    Difendere la dottrina della corredenzione mariana… esiste una dottrina della corredenzione mariana nella Chiesa Cattolica?? Ma quando mai. Articolo pessimo e fuorviante.

    • Alessandro2 ha detto:

      Perché si agita tanto? E’ protestante per caso?

    • Zara ha detto:

      Senza il “Si” di Santa Maria non ci sarebbe stata redenzione!
      Mai riflettuto su questo?
      ‘sti protestanti…

  • Iginio ha detto:

    Comunque a Prato hanno risolto a modo loro un problemino. Stasera nella recita del Rosario trasmessa in tv la ben nota “solacium migrantium” è diventata “aiuto dei migranti”. Traduzione alquanto libera e disinvolta, non so se per evitare il ridicolo del solacium da tradurre oppure se in analogia con altre invocazioni delle litanie lauretane tradotte da molti con discreta fantasia.

    • Anna ha detto:

      ‘Sollievo dei migranti’. Nelle litanie lauretane non ci sono categorie specifiche di persone, ma ci sono gli ‘aflitti’, in cui rientrano tutte le categorie di sofferenti crocifissi dalla vita. Per cui ‘solacium migranti’ è una assurdità bella e buona. Se no dovremmo metterci ogni genere di afflizione specificatamente. Che so: sollievo dei carcerati, dei diversamente abili, dei depressi, dei dializzati, degli oncoligici, dei separati, dei violentati, ecc. ecc. ecc.

  • Marco ha detto:

    In Maria Dio si è voluto comunicare all’intero genere umano. Forse non è più vero? E se è vero perché ha voluto comunicarsi all’uomo proprio in Maria? Credo che la fede sia diventata l’esercizio delle opinioni e se ci sono opinioni esiste solo la nostra volontà e non quella di Dio

  • Michela ha detto:

    Che dolore sempre a cercare il pelo nell’uovo. La Madre è Madre mia madre della famiglia o nella famiglia madre è. Ed il Papa, Papa è il Signore uno è trino l’ha voluto e lo illumina. C’è sempre chi semina discordia chi ne sa più di tutti, un consiglio preghiamo perché nessuno di noi perda la fede in Dio uno è trino che altri vengano attirati da e all’amore di Dio.
    Sempre il maligno cerca di separare mai di unire. Da ciò sappiamo di chi siamo figli. Pace

    • Zara ha detto:

      @Michela parli di pelo nell’uovo? Io vedo una trave!
      Le parole del “papa” sono talmente gravi, che se dovessi seguire i suoi insegnamenti gli dovrei dare un pugno…
      Non è stato lui a dire: “se uno mi offende la madre gli do un pugno”?

    • Zara ha detto:

      @Michela parli di pelo nell’uovo? Io vedo una trave!
      Le parole del “papa” sono talmente gravi, che se dovessi seguire i suoi insegnamenti gli dovrei dare un pugno….
      Non è stato lui a dire: “se uno mi offende la madre gli do un pugno”?

  • franco ha detto:

    Dall’articolo emerge una cosa molto chiara: un grande, appassionato e riconoscente amore per la nostra Madre Immacolata. Leggerlo è un balsamo per l’anima di ogni figlio di Maria. Dobbiamo essere riconoscenti a chi, con firma o senza firma, si impegna a difendere e far conoscere l’immensa carità della nostra celeste Madre, che ci ha generati, soffrendo con il divin Figlio sul Calvario, alla vita della grazia.

    Tante grazie all’autore e grazie anche a lei dott. Tosatti!

  • Alessandro ds ha detto:

    Discutere e fare relazioni o documenti su argomento così futile, in un momento così critico per la chiesa e con tutte le cose veramente importanti che ci sono da “fare e pensare”, non è proprio cosa intelligente.
    È allo stesso livello dei vescovi riuniti nel Concilio di Costantinopoli che divattevano su quale sesso avevano gli angeli, e se il Figlio alla destra del Padre era seduto oppure in piedi, mentre i mussulmani assediavano la città, fino a riuscire a conquistarla e a uccidere tutti. Loro dentro la città discutevano di queste cose futili mentre intorno a loro si stava consumando una tragedia.
    Ecco , con questo gesto su Maria corredentrice in questo momento abbiamo toccato lo stesso livello.
    ( con l’amore e la venerazione che Maria nadre nostra e di tutta la chiesa merita, che non basta mai ovviamente.. )

    • Alessandro2 ha detto:

      Il suo intervento, caro omonimo, lascia il tempo che trova, e il paragone storico non regge.

      Impetrare grazie dalla Madre di Dio anche riconoscendola come corredentrice, in questo momento storico, è importantissimo. A meno che lei non creda impossibile l’intervento divino nel mondo.

      • Alessandro ds ha detto:

        Impetrare grazie è un conto, corredentrice è un po’ differente.
        Bisogna vedere come vuene spiegata e motivata la scelta del “titolo”.
        Poi vorrei ricordare che per essere una verità di fede non c’è bisogno che sia dichiato solennemente da nessuno.
        Per esempio l’infallibilità papale era una verità di fede vecchissima al quale tutti hanno sempre creduto.
        È stata dichiatata solennemente solo nel C. Vaticano I.
        È sempre esistita, doveva solo essere dichiarata pubblicamente per il bene della chiesa per bloccare i movimenti eretici.
        In modo che chi contraddisse ciò fosse scomunicato subito.
        Maria corredentrice già esiste anche senza dichiarazione solenne per le scomuniche.

        • Alessandro2 ha detto:

          Dal tono dei suoi messaggi, non si capisce se lei è d’accordo o meno su questo attributo importantissimo per la Vergine Maria. Se lo è, perché non vuole che lo si ufficializzi? Se non lo è, forse leggere con attenzione le motivazioni nei molti articoli che ne parlano con favore potrebbe aiutarla a cambiare idea?

          • Alessandro ds ha detto:

            Sono a favore, certo certi, sono anche seminarista di un ordine mariano, figuariamoci..
            Però penso che farne una battaglia sia pressoché inutile.
            Anche perché mi sembra quasi evidente che il “frate in questione” è un Francescano dell’Immacolata.
            Lo si evince dai santi che cita e dalla tantomissa importamza che da alla questione, quasi come se nella chiesa fosse solo quello il problema.
            I Francescani dell’Immacolata hanno quel difetto, che non di rado “adorano’ la Vergine allo stesso livello di Gesù, se non di più a volte…

    • Iginio ha detto:

      Peccato che quando i musulmani conquistarono Costantinopoli, non era in corso nessun concilio… Anzi, in teoria la Chiesa di Costantinopoli era unita a quella di Roma a seguito del Concilio di Firenze, malgrado la contrarietà di molti ortodossi, tenuti a freno dall’ultimo imperatore Costantino XI.

  • LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI ha detto:

    La Madonna non ha neppure mai chiesto di essere la Madre di Dio, o di essere concepita Immacolata quindi, secondo l’assurdo e sulfureo ragionamento di Bergoglio, come fa ad esserlo?

    Corredenzione :”…anche a Te una spada trafiggerà l’anima”.

    Oltretutto, non dimentichiamo che quando i Modernisti utilizzano parole proprie del linguaggio Cattolico, la loro è un’adesione puramente formale, strumentale, non sostanziale.
    Quando Kasper, ad esempio, parla di Resurrezione di Cristo, lo fa senza credere al Dogma, la sua è fede in una resurrezione meramente spirituale, transignificante. (In teologia una volta si definiva tale processo eresia, oggi, con l’adozione della dialettica Hegeliana, è una semplice e legittima differenza di vedute che non perverte, ma anzi arricchisce la comprensione della fede)
    Lo stesso possiamo osservare nel suo allievo Jorge Mario; quando egli accenna alla Redenzione cosa avrà nella mente e nel cuore?
    Come può comprendere lo stesso fatto redentivo uno che non crede al Peccato e all’Inferno (Dogma)?

  • Iginio ha detto:

    Il punto è che solo il Magistero può definire una verità di fede di tale portata.
    Il resto sono opinioni private. Esattamente come quando un certo Tommaso d’Aquino opinava che Maria non fosse nata immacolata.
    Bergoglio ha fatto il solito pastrocchio suo abituale, cioè ha sparato qualche frasetta confusa e abborracciata – un po’ come del resto fanno certi commentatori di questo blog, i quali però non sono il Papa – su un tema che merita invece profonda preghiera e riflessione. E ha dato l’impressione che basti una qualsiasi paroletta in libertà del Papa per risolvere e dichiarare. Il che non è, ma lui fa sempre così: per superficialità, per ignoranza, per faciloneria, per essere “uno di noi” (del genere “parla come mangia”)… Vai a capire.

    • silvano ha detto:

      CONCEPITA immacolata, non NATA immacolata. Anche tu fai qualche pastrocchio a quanto pare.

      • Iginio ha detto:

        Può darsi che io per la fretta faccia qualche pastrocchio. Di sicuro per nascere occorre essere concepiti. E’ presumibile che io, scrivendo “nata”, dessi per implicito “concepita”.

  • Natan ha detto:

    La firma Tosatti. In questi casi la firma vale più delle cose scritte. Nascondersi non è da pastori. Per lo meno papa Bergoglio con mette la faccia.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Credo che più della firma sia opportuno esaminare lo scritto. Dice cose giuste, o no? E se fossero delle scemenze, la firma le salverebbe? E se fossero sacrosante, che cosa aggiungerebbe la firma, se non farne un bersaglio per chi gronda misericordia e dialogo dai canini? (semicit.)

      • Alessandro2 ha detto:

        E’ pur vero, caro Tosatti, ma se tutti i suoi collaboratori – da Mons. X a Pezzo Grosso, da Osservatore Marziano a quelli più occasionali – ci mettessero la faccia, il nome ed il cognome, magari sapremmo come si suol dire a che santi ci siamo votati. Così è sfogo anonimo, come il nostro di semplici credenti per i quali mettere nome e cognome non significherebbe nulla, poiché siamo dei signor nessuno.

        Lei la faccia l’ha messa e ne ha subìto le conseguenze; loro che fanno, gettano il sasso e nascondono la mano?

      • Natan ha detto:

        Alcuni pastori hanno subito persecuzioni ” interne” ,qualcuno come il card arcivescovo Caffarra è stato pubblicamente umiliato.Perche’,dunque,questo ” pastore” dicendo e scrivendo cose sante non deve uscire allo scoperto? Siamo stanchi ,ormai, di vedere tanti sacerdoti,lagnarsi,e apprezzare gli scritti di Mons Ics,Osservatore Marziano etc etc e poi ubbidire a Roma. Per lo meno Tornelli e Company hanno fatto una scelta: cambiare casacca e rimanere ben in vista. Ma se davanti a certe dichiarazioni del vescovo di Roma ( es: la Madonna non è nata santa) questi pastori stanno zitti o peggio si nascondono non pensa che saranno anche loro vomitati nel giorno del giudizio. Anche se hanno scritto o si appelleranno alla virtù dell’ obbedienza ,il Signore richiederà da loro il prezzo del loro silenzio. Cosa diversa per lei dott. Tosatti.

  • Giuseppe ha detto:

    Magistrale questa Riflessione chiara ed esaustiva!
    Grazie a Dio, non mancano sacerdoti di fede a cui cattolici disorientati possono riferirsi

  • marco ferrerio ha detto:

    uno solo è il Papa, l’altro l’eretico usurpatore

  • Raffaella ha detto:

    Un articolo bellissimo che riscalda il cuore e consola annullando le scemenze di Bergoglio.
    Grazie!!

    • pasquale ha detto:

      Mah…l’autore dello scritto sembra non sapere che Bergoglio ha istituito la festività universale di Maria Madre della Chiesa e crede che se Bergoglio attribuisce delle parole ai “cattivi” stia facendo il loro “portavoce”. Ho letto cose più sensate, francamente. Il resto delle dissertazioni non aggiungono nessun supporto alla tesi della Corredentrice, perché si sostanziano nel dogma di Maria Madre di Dio e nella Mediatrice delle Grazie.

      • Raffaella ha detto:

        Tra le amenità di Bergoglio, ricordo:
        la Madonna postina, non è nata Santa, sotto la croce ha dubitato, Gesù e Maria litigavano, ha meticciato Dio, era una laica etc…
        Mah….

        • pasquale ha detto:

          Stavo commentando l’articolo che avevi positivamente qualificato, non altre amenità papali. Diciamo che entrambi hanno le loro amenità….

      • Valentina ha detto:

        Bergoglio riesce a dire, e fare, tutto ed il contrario di tutto. Nel frattempo ha trovato il modo di togliere la festa della Traslazione Miracolosa della Santa Casa di Loreto (https://www.marcotosatti.com/2019/11/03/loreto-via-la-festa-della-traslazione-ma-perche-card-sarah/). Un colpo al cerchio e un colpo alla botte.
        Che dire, un grand’uomo.
        In ogni caso, ridurre Maria a “utero in affitto” per fare nascere il Salvatore, non è un po’ la visione protestante della questione? Almeno, così mi ha spiegato l’altro giorno un’italianissima evangelica.

        • pasquale ha detto:

          Sa com’é…a Maria Madre della Chiesa è doveroso crederci; alla traslazione della santa casa, ci si può anche non credere.

          • Alessandro2 ha detto:

            Ha ragione caro Pasquale, ma vede, oltre alla fides c’è anche la ratio, come ben insegna(va) Benedetto XVI. E’ la ragione che ci dice che la Santa Casa è finita tutta intera (malta originale compresa!) a Loreto, che la Sacra Sindone si è formata in seguito a fenomeni fisici del tutto eccezionali, che i vari miracoli eucaristici di tutte le epoche hanno prodotto vero sangue e/o tessuti cardiaci tutti identici fra loro… poi sta all’uomo moderno, accecato dalla sua superbia, voltarsi dall’altra parte e far finta di non vedere.

      • andrea venuta ha detto:

        Secondo me non avete idea quanto ai cristiani ordinari non gliene frega nulla di questa discussione

  • Marco Matteucci ha detto:

    Miracle of the Rosary, inno alla Madonna scritto da Jesse Lee Denson e meravigliosamente interpretato da Elvis Presley.

    Elvis non era cattolico e non fu un certamente modello né castità né di fedeltà, ma non abbandonò mai la sua sincera fede in Gesù Cristo, professandola con umiltà di fronte al mondo intero.
    Nel cantare questo inno alla Madonna ha di fatto professato la sua fede in Maria Santissima Madre di Dio e dei cristiani.
    PER ALTRI VIDEO:
    https://reginadelcielo.wordpress.com/preghiere-di-liberazione/

  • Boanerghes ha detto:

    Di primo acchito, posso dire che è un semplice e bellissimo articolo.

  • Marco Matteucci ha detto:

    NOSTRA SIGNORA DI ANGUERA – REGINA DELLA PACE
    Messaggio N. 4.992 | Martedì 14 Luglio 2020

    “Cari figli, Io sono la vostra Madre Dolorosa e soffro a causa delle vostre sofferenze. Siate del Signore e Egli vi concederà grazia per il tuo cammino. Siate onesti nelle vostre azioni per essere grandi agli occhi di Dio. Imitate Mio Figlio Gesù nell’essere difensori della verità. Non dovete permettere a niente e a nessuno di allontanarvi dal Mio Gesù. Io sono venuta dal Cielo per aiutarvi, ma ho bisogno del vostro Sì sincero e coraggioso. I nemici di Dio agiranno e il dolore sarà grande per gli uomini e le donne di fede. Non dovete indietreggiare. Il paradiso sarà la vostra ricompensa. Non vivete attaccati alle cose del mondo. Voi dirette del Signore e Lui solo dovete seguire e servire. Non allontanatevi dalla preghiera. Solo attraverso il potere della preghiera potete capire i disegni di Dio per voi. Avanti a difesa della verità.. Solo attraverso il potere della preghiera puoi capire i disegni di Dio per voi. Avanti in difesa della verità…”

    Se vuoi leggere tutto:
    https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/07/15/nostra-signora-di-anguera-regina-della-pace-98/