GESUITI. IL SITO WEB SDOGANA IL DIRITTO ALL’AMORE OMOSESSUALE

30 Giugno 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Infovaticana pubblica lo scritto di un gesuita sulla pagina web della Compagnia di Gesù in spagnolo, in relazione all’assenza quasi ovunque quest’anno di gay pride. Che, non abbiamo bisogno di ricordarlo, spesso presentano attacchi e derisioni al cristianesimo. Oltre a quanto di osceno ovviamente vi si può trovare. Stupisce nelle parole del gesuita la mancanza di qualsivoglia richiamo a quanto la Chiesa afferma, in merito all’omosessualità, e il richiamo alla teoria gender come non a qualcosa di ben presente ogni giorno di più nelle nostre esistenze, ma come a una scusa “per non ascoltare le testimonianze”. Stupisce anche il fatto che non si faccia riferimento a quelle realtà che cercano di seguire la difficile strada dell’accompagnamento delle persone omosessuali senza dimenticare quello che la Chiesa insegna da sempre sui rapporti sessuali, sulla fisicità dell’espressione dell’amore umano. Buona lettura. Tutto questo mentre sembra che a capo della potentissima Congregazione per il Clero il card. Stella sarà rimpiazzato da un gesuita, il vescovo ausiliare di Roma padre Daniele Libanori… (i neretti sono nostri).

§§§

Quest’anno non ci saranno carri allegorici, non ci saranno sfilate, non ci saranno folle… C’è chi ne sentirà la mancanza, e chi invece tirerà un sospiro di sollievo. Anche all’interno del mondo LGTBQ, c’è chi si pentirà della mancanza di questa esplosione di esposizione e visibilità, e chi, al contrario, sarà felice che si debbano cercare altre strade per separare la domanda di dignità delle persone omosessuali dalle sfilate con tutto il loro mix di esposizione, visibilità, allestimento commerciale, frivolezza e sfida.

Un giorno non ci sarà più bisogno del Gay Pride o di qualsiasi altro orgoglio. Il giorno in cui tutti riconoscono la dignità delle persone, di ogni persona, senza che l’orientamento sessuale sia qualcosa che la minacci o la metta in discussione per alcune mentalità. Il giorno in cui si esce dall’armadio di qualcuno non è una novità, perché è pura normalità. Il giorno in cui il disprezzo, il rifiuto o la persecuzione che in un lontano 1969 portò un gruppo di omosessuali a opporsi alla polizia che faceva irruzione nello Stonewall Club perché il solo fatto di essere omosessuali in pubblico era uno scandalo è storia. E il giorno in cui, anche come Chiesa, avremo progredito verso una maggiore e migliore integrazione, accettazione e accettazione della realtà delle persone omosessuali, del loro bisogno e del loro diritto all’amore, e supereremo le dosi di incomprensione che ancora esistono in alcune persone della Chiesa verso la realtà delle persone LGTBQ.

Ma quel giorno non è ancora arrivato. Ci sono ancora molte persone omosessuali che vivono nel tormento perché si sentono giudicate. Molti adolescenti cercano il loro posto ma sentono derisioni e commenti sprezzanti, a volte in un ambiente familiare e tra i loro cari – che non possono nemmeno immaginare che “questo” possa accadere in uno di loro. Ci sono ancora molte mentalità per le quali “avere un figlio gay” è una tragedia, una vergogna, qualcosa da nascondere, ed è per questo che il figlio, la figlia, non ha altra strada da percorrere se non quella di ritrovare il proprio orgoglio senza lasciarsi annullare. Eppure, nella Chiesa, c’è troppo silenzio di fronte ad alcune dichiarazioni e formulazioni che non rispondono alla realtà pastorale delle nostre comunità, parrocchie, gruppi e spazi di accompagnamento. Ci sono troppe persone che riducono l’orientamento sessuale a un’ideologia di genere, e trasformano questa identificazione in un alibi per non ascoltare le testimonianze di tanti cristiani omosessuali che chiedono solo di sentirsi un po’ più a casa quando si tratta di essere una comunità. Troppe calunnie e troppo poca benedizione.

Ogni persona deve essere orgogliosa di essere come Dio l’ha creata. Perché alla fine, l’omosessualità o l’eterosessualità, non è una decisione capricciosa delle persone. È parte (e solo parte) di chi è una persona.

José María Rodríguez Olaizola, sj

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33 commenti

  • Massimo Tessarotto ha detto:

    Il gesuita spagnolo José María Rodríguez Olaizola divaga “a ruota libera” sul gay pride. In particolare menziona il diritto alla pari dignita’ tra tutti gli uomini indipendentemente dal loro orientamento sessuale e vageggia di un possibile futuro in cui la “chiesa” (non si capisce bene quale) possa riconoscere tutti i diritti alle persone LBGTQ (ovvero come Lesbiche, Bisessuali, Gay, Transgender e Queer, l’ultimo termine restando peraltro almeno per il momento indefinito), per modo che tutti abbiano riconosciuto nella stessa “chiesa” il diritto a rapporti e unioni LBGTQ.
    A queste dichiarazioni tuttavia e’ possibile fare alcune obiezioni fondamentali.
    La prima riguarda il fatto che la pari dignita’ tra tutti gli uomini e’ gia’ un dato sostanzialmente acquisito almeno nei paesi occidentali. Tuttavia occorre osservare che gli orientamenti LBGTQ possono risultare, e di fatto lo sono, anche fortemente molesti se esibiti in pubblico, e specialmente se attuati nei confronti di persone indisponbili come per esempio verso i minori (pedofilia).
    La seconda obiezione riguarda le basi scientifiche della cosiddetta teoria gender LBGTQ, che lo stesso autore della teoria (il Prof, Christopher Dummitt) ha ritrattato.
    Vedasi al riguardo:
    CONFUTAZIONE SCIENTIFICA DELLA TEORIA GENDER-LGBT
    https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2944652728880335&id=100000069109306&sfnsn=mo
    Infine la terza obiezione riguarda la Chiesa Cattolica. Il “Depositum fidei” che rappresenta l’insieme dei dogmi di fede e’ immutabile e proibisce categoricamente una volta per tutte il sesso omosessuale (sodomia) nonche’ il sesso naturale esercitato tra uomo e donna al di fuori del matrimonio.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Non ho più voglia neppure di discutere, di argomentare, di dimostrare; allora fatti, non parole:
    -28/7/13: papa francesco: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?”
    -17/12/14: vescovo di Anversa Johan Bonny: “Abbiamo bisogno di cercare un riconoscimento formale per il tipo di rapporto che esiste tra molte coppie gay e lesbiche”.
    – 7/9/16: Don Cosimo Scordato, parroco della chiesa di San Francesco Saverio di Palermo, benedice gli anelli di una coppia gay (due donne).
    – 18/10/16: vescovo di Anversa Johan Bonny: “Troviamo lo stesso amore di un uomo e una donna che vivono insieme anche nei gay e nelle lesbiche”.
    30 Luglio 2017, il vescovo brasiliano Antônio Carlos Cruz Santos dichiara che l’omosessualità è “un dono di Dio
    – 13/1/18: il Vicepresidente della Conferenza Episcopale tedesca, mons. Fraz-Josef Bode ha chiesto che si discuta della possibilità di benedire le relazioni omosessuali, perché crede che in queste relazioni “ci sia molto di positivo”.
    – 15/1/18: La Santa Sede ha conferito l’onorificenza pontificia dell’Ordine equestre di San Gregorio Magno all’ex ministro olandese Lilianne Ploumen nota per essere a favore di aborto e del mondo LGBT.
    – 3/2/18: suor Teresa Forcades (è una monaca di clausura): “(per un bambino) Il fatto di crescere con due donne o con due uomini non rappresenta nessun problema”.
    – 7/5/18: Il cardinale Jozef De Kesel: “La Chiesa deve rispettare di più gli omosessuali, anche nella loro esperienza di sessualità”.
    Credetemi amici, avrei un’altra vagonata di citazioni, ma mi fermo qui. Auguri Santa Madre Chiesa!

    • Lucy ha detto:

      @ Paolo Giuseppe
      A questo tuo terrificante elenco di per sè per forza di cose incompleto aggiungo tra i tanti che ho raccolto anch’io un episodio molto significativo , il commento di un laicissimo giornale , The Guardian , alle parole di Bergoglio al giovane omosessuale Juan Cruz quando il 21/5/2018 gli disse ” Dio ti ha fatto cosī e ti ama così ; devi essere felice di ciò che sei “.Il commento inequivocabile di The Guardian fu ” Il più sorprendente commento di accettazione dell’omosessualità mai pronunciato dal capo della Chiesa cattolica romana “.

  • Tina777 ha detto:

    Tendenze innate?? Come Dio li ha creati??? Questo gesuita, e la Chiesa tutta, hanno dimenticato ormai da troppo tempo che esiste il PECCATO ORIGINALE. Dio ha creato il mondo e l’uomo in modo MOLTO diverso da come essi sono ora…

    • Paoletta ha detto:

      Tendenze innate? Per caso questi preti hanno fatto studi psicologici? Che ne sanno loro delle tendenze? Parlano di tutto e non sono competenti in nulla.

  • Speranza ha detto:

    Non a caso nell’articolo dell’ineffabile gesuita vi è un riferimento alla rivolta di Stonewall del 1969, l’evento che proprio ieri Google ha celebrato con un doodle dedicato a Marsha P. Johnson, un’attivista statunitense per i diritti LGBTQI+, noto per la sua partecipazione alle rivolte di Stonewall del 1969 e per aver dato l’avvio ai famigerati “pride”.
    Mi spiace dirlo, ma le parole così partecipate del P. Ridriguez Olaizola mi danno contemporaneamente un senso di pietà e di nausea per come non solo si è ridotta la Compagnia di sant’Ignazio, ma la chiesa intera che tacendo, ovviamente acconsente.

  • Boanerghes ha detto:

    Faccio presente che la prima edizione del Catechismo della Chiesa Cattolica uscì, riguardo alle persone omosessuali, con la dicitura:
    tendenze innate
    ma con allegato un fascicoletto contenente le varie correzioni e integrazioni, e al riguardo la correzione da tendenze innate a profondamente radicate.
    E comunque sempre si è parlato di rispetto della persona

    • Boanerghes ha detto:

      Quindi è una legge che discrimina le persone eterosessuali, ma il fatto grave è il silenzio della chiesa regnante.

  • Elton ha detto:

    I have a dream !
    Qualcuno deve spiegare al padre che l’orientamento sessuale non si limita all’heterosessualità o all’omosessualità! Che la pedofilia, zoofilia, e altri che tacerò sono altrettanto orientamenti sessuali ?
    E che un atto sessuale si chiama soltanto quello che implica i genitali dell’uomo e della donna ? È grazie a questa realtà che possiamo parlare di biologia, di vita, di scienza.
    Il giorno che il padre auspica deve arrivare con tutte le altre forme di sessualità, sennò sarebbe giudicare.
    Ma il padre a quanto pare ha un conto sospeso con la Bibbia, e non con Dio. Sarà tradotta male, o la versione da noi arrivata non è quella d’origine (perché non c’erano registratori). Che Dio non ha creato Adamo e Eva, ma Adamo e Stefano. E ha detto loro, moltiplicatevi !
    Lo sa il padre che il primo peccato è quello dell’orgoglio? Che è un peccato di spirito ? Perché in tutta questa storia è di orgoglio che si tratta.

  • Martina ha detto:

    Gesuiti in caduta libera, compreso il cervello!

  • Dino Brighenti ha detto:

    Fate sapere al vescovo Daniele Libanori di leggere cosa che non ha mai fatto, La lettera ai Romani in particolare il (26) cosi si schiarisce le idee.

  • Michele ha detto:

    “Maschio e femmina li creò ” non è soltanto parola di Dio rivelata e vera per i credenti (ebrei e cristiani). La legge naturale vale per chiunque.
    Dio non crea uomini e donne omoerotici.

    Esempio pratico che smentisce questo ministro di Dio molto confuso: non esistono gemelli omozigoti che siano entrambi omosessuali (meglio omoerotici). Poiché hanno lo stesso patrimonio genetico risultano identici nelle loro caratteristiche fisiche e fisiologiche; se l’attrazione omoerotica fosse naturale, e quindi scritta nei geni, i gemelli identici dovrebbero essere entrambi omoerotici, ma al massimo lo è uno dei due.

    Sino agli inizi degli anni 2.000 la teoria gender era poco conosciuta ed elitaria persino nel mondo gay.
    Sino ad allora gli attivisti e le principali riviste gay riponevano grandi aspettative nella mappatura del DNA umano e sostenevano che si nasce omosessuali (omoerotici) così come si nasce con gli occhi azzurri piuttosto che castani, verdi o neri.
    Su due tematiche si ponevano grandi aspettative in seguito alla mappatura del DNA (la mappatura in sé consisteva nel mettere in ordine la sequenza dei geni senza necessariamente conoscere l’informazione codificata dal singolo gene, un po’ come mettere in ordine milioni di libri senza necessariamente leggerli tutti): l’omosessualità e la “pazzia “. Ebbene al termine della mappatura tutti gli scienziati esclusero che ci fossero geni che esprimessero l’attrazione omosessuale e la “pazzia ” come naturalmente codificate da qualche gene.
    Ad oggi, nonostante annunci vari e vani, non si conoscono geni che codifichino l’attrazione per lo stesso sesso, si è trovato da poco un singolo gene (1!) la cui funzione è discussa e incerta (cfr Enzo Pennetta per i dettagli). L’argomento sui gemelli omozigoti rimane valido e inconfutabile.

    Venuta a mancare l’argomentazione biologica (naturale), con grande coerenza ideologica (se la realtà non corrisponde all’ideologia tanto peggio per lei) si viro`prepotentemente sulla percezione di sé, sulla scelta personale…al diavolo la realtà biologica provata.

    Sempre negli anni 2.000 uno studio sul cervello umano ha stabilito che esistono due soli tipi di cervello: maschile e femminile, sono diversi anatomicamente e fisiologicamente, hanno attitudini complementari e, soprattutto, sono immodificabili. (Le femministe più oltranziste hanno mistificato la ricerca sostenendo che le donne sarebbero più “intelligenti “, cosa che la ricerca non sostiene affatto né per gli uomini né per le donne, semmai parla di talenti complementari).

    Chi viene concepito con un cervello maschile o femminile se lo porta appresso per sempre, mutilare i genitali o i caratteri sessuali secondari non porta alla modifica del cervello: non esistono oltre 100 tipi di genere, si peggiora soltanto la sofferenza di chi ha problemi di identità di genere.

    Riguardo all’influenza dell’ambiente sociale e della famiglia si può consultare su internet la tragica storia di “Brenda” e dei criminali esperimenti del dott. Money (professore alla John Hopkins University, autore di una quarantina di studi clinici finiti malamente e rinnegato dal professore che gli è succeduto).
    In sintesi “Brenda” era un gemello cui era stato evirato il pene a causa di una “maldestra” e inutile circoncisione chirurgica (siamo agli inizi degli anni ’70), I genitori disperati videro in tv l’intervento del criminale professore che sosteneva che il genere non dipende dal sesso ma dall’ambiente in cui si cresce per cui si può far crescere come femmina un maschio e viceversa.

    I genitori dello sventurato bambino si rianimarono, contattarono l’epigono di Mengele il quale fu entusiasta di avere come cavia un giovanissimo bambino da trasformare in bambina, perdipiù gemello di un altro maschio (non ricordo se fossero omozigoti o eterozigoti).
    Il bambino fu completamente evirato dei testicoli che aveva meno di due anni, fu chiamato col nome femminile di Brenda, vestito come una bambina, trattato come tale sino all’adolescenza avanzata senza che fosse consapevole del tragico ruolo di cavia e della sua vera identità maschile.

    Purtroppo “Brenda” ebbe da subito gravissimi problemi relazionali con i bambini dai quali era esteriormente diverso e con le bambine dalle quali differiva intimamente.
    Le liti e le incomprensioni erano continue, disperate e dolorose.
    Regolarmente il novello Mengele lo visitava, gli palpeggiava i posticci genitali femminili provocandogli ulteriore disagio e terrore delle viste.
    Dopo l’ennesima disperata lite, ormai adolescente, i genitori gli raccontarono la verità. Fu una rivelazione sconvolgente: da un lato capì perché non riusciva a relazionarsi con le bambine e le ragazze, dall’altro lato realizzò di essere stato usato come cavia per un esperimento criminale e fallimentare.
    Si suicidò per primo il fratello gemello e poi lui.

    Dalle foto di questo povero cristo si percepisce la disperazione che traspare dal suo sguardo angosciato (malgrado l’evirazione totale in giovanissima età si può notare in alcune foto il pomo di Adamo: la natura maschile faceva capolino, anche fisicamente, nonostante tutto).
    La rivista “Rolling stone” (sesso, droga e rock’n’roll) ebbe tra i pochi meriti di divulgare tale tragica storia molti anni fa, dubito lo rifarebbero oggi.

    Altro criminale e falsario osannato contro ogni evidenza è l’entomologo (studioso di insetti) kinsey, autore agli inizi degli anni ’50 del famigerato rapporto alla base degli “studi di genere “…cosiddetti.

    Kinsey prese come campione rappresentativo della società americana un campione rappresentato esclusivamente da volontari (metodo non corretto e non condiviso dai sociologi ), il 25% di tale campione era rappresentato da carcerati condannati per reati sessuali, come unica scuola superiore ne scelse col lanternino una in cui il 50% degli studenti avevano rapporti omosessuali e vi erano 200 “prostituti”, infine eliminò 1.000 casi che non concordavano con le sue teorie senza dare spiegazioni.

    L’esecuzione dello “studio” avvenne con metodi criminali in particolare sui bambini e bambine di pochi mesi fino alla pubertà: venivano sottoposti a rapporti sessuali con pedofili regolarmente filmati, si cronometravano i tempi per raggiungere l’orgasmo, i numeri degli stessi nell’arco della giornata… (tale metodo sarà colpa del “clericalismo ” di molti sacerdoti cosiddetti tradizionalisti?)
    Secondo tale falso rapporto la percentuale di omosessuali negli USA sarebbe stato del 10% (dato tutt’oggi citato a sproposito). Può darsi che col martellamento mediatico attuale il valore sia aumentato, ma la vera percentuale si attestava poco sopra 1%.

    Per ultimo, casualmente, money e kinsey erano amiconi del più famoso satanista americano aleister cowley…

    Caro gesuita Jose Maria Rodriguez Olaizola si rende conto non solo delle eresie evidenti (di cui dovrà rendere conto a Dio senza che i potenti del nuovo ordine mondiale la possano difendere), ma delle conseguenze drammatiche per le persone che lei pensa di aiutare?
    Si è mai informato sulle terribili sofferenze interiori che omoerotici e trans soffrono nei paesi cosiddetti “gayfriendly” nonostante vengano continuamente ammirati ed esaltati?

  • djfswd ha detto:

    In reatà l’affermazione “si nasce omosessuali” non è mai stata provata in alcun modo, né esiste alcun esame obbiettivo (sangue, siero, DNA etc.) che permetta di rilevare di un individuo l’omosessualità o l’eterosessualità (al contrario di altri caratteri congeniti).

    Ad ogni modo la domanda è:

    se nascere omosessuali esonera dal dovere di evitare la fornicazione omosessuale…

    …nascere lussuriosi esonera dal dovere di evitare la fornicazione eterosessuale?

    E nascere taccagni (ce ne sono intere famiglie) esonera dal dovere di evitare la avarizia?
    E se uno nasce bugiardo, è esonerato dal dovere di dire la verità?

    E nascere iracondi esonera dal dovere di evitare l’ira e magari l’omicidio?

  • Francesco ha detto:

    La metamorfosi da gesuiti a diaboliti. Gridiamo anche noi loos von Rom, via da Roma, se vogliamo salvarci.

  • cattolico ha detto:

    qualcuno abbia la pazienza di spiegargli che la vulva e la prostata sono due cose ben diverse

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Le finestre di Overton.
    Dopo la storica “Chi sono io per giudicare?” il gesuitismo ha aperto un’altra finestra.
    Prossima finestra: Un’enciclica redentrice: Tabulae novae sodomiticum.

    • stefano raimondo ha detto:

      Tutto quello che volevamo evitare del farisaismo, lo abbiamo avuto dal gesuitismo.

    • Fortuna ha detto:

      Quella risposta gravisdima ha aperto la porta alla cultura omosessuale legalizzata con gravi conseguenze sulle generazioni future.Chi si compiace del propio peccato non entrerà nella vita eterna.Va da se che l’orientamento omosessuale non è peccato in se,ma è la pratica compiaciuta rivendicata che lo trasforma in abominio a gli occhi di Dio è la gerarchia della chiesa ha una responsabilità ancora più grave del peccatore.Evidentemente in vaticano non si ricordano le lettere di San Paolo che è parolaccia Dio ispirata a tale riguardo.La chiesa ha sfrattando Gesù Cristo . Il peccato contro li Spirito Santo non sarà perdonato ha detto Gesù.

  • silvio ha detto:

    Cosa aspettano cardinali e vescovi veramente cattolici a lasciare la falsa chiesa gesuitica di Bergoglio ed entrare nella Vera Chiesa cattolica apostolica romana? Tanto se non ve ne andate voi vi manderanno via loro. Si spera che il “Re nudo” si accorga degli adulatori e capisca la miserabile sorte dei coloro che amano essere adulati.

  • Silvio ha detto:

    Tutti quelli (pochi) che in Vaticano hanno responsabilità gerarchiche importanti e delicatissime i quali vivono santamente il loro ministero, debbono prendere atto che è meglio dare subito le dimissioni, evitando di cadere in apostasia, eresia e idolatria: Voi siete martiri di quel sistema e perciò sarete cacciati comunque. Più dignitoso e meno esposti alle tentazioni se il passo lo fate adesso. Così Bergoglio potrà realizzare il sogno di una gerarchia nepotista, composta in maggioranza di gesuiti. Una falsa chiesa che dovrà essere combattuta sull’ortodossia dalla Vera Chiesa Cattolica Romana, e il popolo cattolico potrà aprire gli occhi. Si spera che pure il “Re nudo” ( che molti incensano) si rivolti contro chi lo adula.

  • giulia anna anna meloni ha detto:

    “uomo e donna li creò” Dio ,Creatore di tutto ,della vita dell’amore fra madre e figlio,padre e figlio,fratelli e sorelle ,FRA UOMO E DONNA PER IL PERPETUARSI DELLA VITA.Se ne facciano tutti una ragione.Poi ognuno fa le sue scelte ” di amore”.Ma il Buon Dio quello ha creato e sempre sarà cosi finchè il Signore non fermerà l’attimo.

  • Alessandro ds ha detto:

    Ne ha fatta di strada il gesuita Daniele Libanori, fino a 2 anni fa era un semolice sacerdote nella Chiesa del Gesù a Roma.
    Con Bergoglio è diventato Vescovo ausiliare di una diocesi come Roma, e adesso addirittura avrà in mano la congregazione per il clero…alla faccia del clientelismo….
    Ma dopo tutti questi Gesuiti nominati Cardinali, Vescovi, presidenti….non sarà il caso che prima o poi si apra un inchiesta per “Simonia” ? La simonia non è solo con scambio di soldi, per simonia si intende anche scambi di favori, baratti, oppure scambio per interesse.
    Direi che con tutti questi gesuiti fatti vescovi e cardinali, sinceramente è difficile non vederci clientelismo e simonia, e lo scambio di interessi è anche abbastanza evidente… tutti gesuira, è un baratto che sta facendo con l’ordine dei gesuiti. Lui li fa potenti e li mette nei posti chiave, e loro lo appoggiano, anzi magari è proprio grazie a loro che è stato eletto.
    L’unica cosa buona è che almeno il Vescovo Daniele Libanori è un esorcista, essendo esorcista si spera che almeno lui all’inferno e al demonio ci creda…a differenza del generale Sosa.

    • Boanerghes ha detto:

      Ricordo bene Don Daniele Libanori rettore del seminario di Ferrara. Vocazioni in calo, per poi entrare nei gesuiti. Commissario della congregazione fondata da Mons Negri, e fatta chiudere.
      Nei gesuiti ha fatto carriera.
      Alla Bergoglio

  • poverIgnazio ha detto:

    quando faranno il GESUITA PRIDE ?

  • Enrico ha detto:

    Lo spirito del concilio (unitamente al concilio che il medesimo ha ispirato) è indubbiamente anche il suggeritore dell’affermazione filosofica in Evangelium Gaudium 231: «La realtà è superiore all’idea». Vale la pena di leggere l’intero periodo:

    «La realtà semplicemente “è”, l’idea “si elabora”. Tra le due si deve instaurare un dialogo costante, evitando che l’idea finisca per separarsi dalla realtà. (…) La realtà è superiore all’idea. Questo implica di evitare diverse forme di occultamento della realtà».

    Ora, è lecito pensare che per “realtà” si intenda, per usare le parole di Francesco Lamendola, “la dimensione fisica e materiale delle cose”.

    Sennonché, secondo lo spirito del concilio, il “dialogo” (parola che mi fa venire l’orticaria)a è una trappola. Ossia: siccome è reale ciò che accade, l’idea ha da conformarsi alla realtà.

    Di qui il lassismo, il dilagare della perversione, dell’anarchia e il dissolversi del senso del Sacro che sta finendo di dilaniare la Chiesa: “Dio ti ama così come sei” è la macroscopica menzogna.

    Come si dice, le chiacchiere stanno a zero e i frutti ce li abbiamo davanti agli occhi. E chi vuol continuare a tapparseli, prego si accomodi.

    • Toma ha detto:

      “La realtà è superiore all’idea”…dice tutto e nulla, proprio alla gesuita.

      Infatti opporrei questa affermazione: se la realtà è la chiesa del 2020 e l’idea era quanto Cristo sognava che la sua chiesa fosse, allora l’idea è immensamente più grande della realtà, che fa ridere i polli!

    • newman ha detto:

      “la realtá é superiore all’idea”
      San Tommaso ci incoraggia: distingue frequenter! e la scolastica ci impone per prima cosa la “definitio terminorum”. La parola realtá, direbbe Aristotele, “legetai pollachos”. A quale significato di realtá si riferisce il detto miracoloso che la realtá é superiore all’idea?
      Se la realtá di una cosa é, com’é, la sostanza della stessa, allora il detto miracoloso significa che la sostanza é superiore alla sua causa formale, cioé all’idea secondo cui la sostanza si evolve.
      Ma questa asserzione, che la realtá sia superiore alla (sua) idea, cioé alla sua causa formale, é una grande stupidaggine. Si rilegga Aristotele!

    • Enrico ha detto:

      Così conclude il gesuita:

      “e supereremo le dosi di incomprensione che ancora esistono in alcune persone della Chiesa verso la realtà delle persone LGTBQ”.

      Ecco di nuovo la realtà (delle persone LGBT) che è superiore all’idea, ed il gesuita si adopera per far sì che l’idea si plasmi dalla realtà.

  • salvatore ioime ha detto:

    Non so come i Gesuiti siano potuti cadere così in basso;erano i custodi dell’Ortodossia e della Tradizione e sono diventati degli eretici,non c’è altra parola!Sant’Ignazio si starà rivoltando nella tomba,ma,tant’è,Tutto era già scritto:il Maligno avrà una vittoria effimera,il Piede Santo della Beata tra le genti gli schiaccerà il capo!

    • Bastian contrario ha detto:

      La visione dei gesuiti come custodi della Tradizione è sbagliata.
      Per informazioni rivolgersi a un certo Blaise Pascal, che , poco tempo dopo la nascita dell’ordine gesuita, nelle sue lettere provinciali affermava che la morale propagandata dai gesuiti era più morbida e accondiscendente di quella tradizionale. Venivano quindi accantonati gli insegnamenti dei Padri della Chiesa e sostituiti da insegnamenti meno rigorosi.
      Poiché questo commento è in perfetto stile Bignami, si consiglia la lettura diretta di Blaise Pascal.

    • newman ha detto:

      La deviazione dei gesuiti é cominciata con il preposito generale Padre Arrupe. Questo é certo.

      • bastian contrario ha detto:

        non credo sia necessario attendere l’arrivo di Padre Arrupe per accorgersi della pericolosità dei gesuiti, se se ne era accorto Blaise Pascal.
        Blaise Pascal è nato a Clermont ferrand, in Francia il 19 giugno del 1623 ed è morto sempre in francia il 19 agosto del 1662, a Parigi dove è sepolto nella Chiesa di saint’Etienne du Mont, chiesa in cui è sepolta anche santa Genevieve di Parigi. Si trova non lontano dal Pantheon.
        Inigo di Loyola è nato il 23 ottobre 1491 in Spagna ed è morto il 31 Luglio 1556 a Roma dove è sepolto nella Chiesa del Gesù.
        Ovvero le informazioni di Pascal erano più vicine all’origine della compagnia di Gesù, e quindi, in base alla teoria dell’informazione, più attendibili delle nostre.

        • newman ha detto:

          Qui si parla della deviazione contemporanea dell’ordine.
          Per comprenderla, purtroppo, non basta Pascal, ma ci vuole dalla parte ideologica un Teilhard de Chardin e dalla parte istituzionale un Pedro Arrupe. E’ un fenomeno eccezzionale che nell’ordine gesuita non si possa parlare solo di una corrente deviata in un corpo sano, ma che sia il corpus che l’elite regnante dell’ordine stesso vivano la loro deviazione corrompendo, specialmente quest’ultima, per la sua potenza, intelligenza e astuzia, la gerarchia cattolica e la chiesa stessa.