PEZZO GROSSO: IL VATICANO VA IN DEFAULT? È PERCHÉ LO VUOLE.

7 Giugno 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Pezzo Grosso ci ha inviato una tagliente e tempestiva riflessione sulle ultime vicenda – giudiziarie – avvenute dietro le Mura, partendo da un articolo pubblicato dall’agenzia ADN-Kronos, che trovate a questo collegamento. È un discorso collegato anche all’articolo che forse avete letto pubblicato su Stilum Curiae. Buona lettura.

§§§

Da parte di Pezzo Grosso.

Caro Tosatti, mi riferisco al default finanziario (che io considero voluto), della nostra Chiesa che segue e accompagna il default dottrinale.

Ho pensato di riflettere su ciò che ora potrebbe succedere e come interpretare le azioni che verranno attuate.

Mi son chiesto quali opzioni ha in questo momento la nostra Chiesa per affrontare il problema finanziario (vedi allegato) non solo per capire i gradi di successo, ma per capire cosa vuole attuare sfruttando questa situazione.

Mi spiego: se non dimostrasse di voler individuare il vero responsabile, l’ispiratore del dissesto voluto e annunciato in più occasioni, sarebbe impensabile che possa avere credibilità nelle soluzioni di risanamento.

Ora, il massimo vertice, che è il vero responsabile, non solo ha cambiato la strategia della Chiesa interrompendo l’annuncio delle Verità evangeliche e proponendo una misera dottrina socio-economico-ambientale…, ma ha anche in mille modi dichiarato di volere una chiesa povera perché i soldi e i beni creano conflitti all’interno della chiesa….

Ma ha anche cacciato il card. Pell che aveva capito ciò che non andava nelle finanze e aveva fatto investigazioni sui responsabili.

Ebbene questi tre punti, insieme, alimentano il sospetto che tutto sia stato voluto.

Il sospetto cresce se pensiamo a tutto quello che non è stato mai fatto negli ultimi otto anni, anzi. Dopo la cacciata di mons. Viganò dal Governatorato, mai son state più intraprese azioni orientate alla riduzione dei costi e alla crescita dei ricavi, al fine di cercare un equilibrio economico.

Mai si è Intervenuti sui costi, sia del Governatorato che della CEI.

Quando gli spazi di miglioramento indicati da Viganò erano evidenti e consistenti. Basti pensare che il 50% dei costi del Governatorato sono di manutenzioni, riducibili del 50%. Basti pensare alle decine di milioni di euro sprecati per tenere in piedi i Media vaticani TV, Radio e Cei (’Avvenire).

A occhio e croce solo intervenendo su questi due punti si risparmierebbe un centinaio di milioni di euro all’anno.

Mai si è intervenuti sui ricavi, valorizzando le attività museali, filateliche e numismatiche. Gestendo il patrimonio immobiliare dell’Apsa (cosa che sembra impossibile riuscire a fare, chissà perché….).

Solo si son accresciuti i ricavi grazie alla partecipazione al business migratorio con Ong “vicine”. (cfr VaticanNews del 25-4 CORNECE mons. Barrio Preto).

Il sospetto potrebbe crescere ulteriormente fino a diventare certezza, se ora venissero proposte ed attuate altre azioni di risanamento, che sarebbero per loro natura sospettabili di esser mezzi di perseguimento dell’opera di distruzione economico finanziaria della chiesa.

Certo il Papa potrebbe fare un richiamo forte di allarme ai fedeli e chiedere un contributo straordinario per evitare il default. Ma chi ci crede che possa funzionare? Vediamo le altre opzioni prospettabili.

– Il Vaticano potrebbe chiedere di esser incluso negli aiuti previsti dall’UE con il Mes e il Recovery Fund. Magari a sostegno delle sue attività artistiche culturali e spirituali. Sarebbe un bel messaggio, si potrebbe persino intendere che vuole chiaramente avere la Troika in Vaticano a controllare…Essendo la Troika di cultura rigidamente protestante, finalmente capiremmo il perché della statua di Lutero esposta in Vaticano e la cacciata di Enzo Bianchi da Bose..

– La Santa Sede potrebbe anche imporre un contributo straordinario (una Patrimoniale) sulle ricche istituzioni ecclesiali quali i movimenti (CL, Cammino neocat, Focolarini, OD, ecc). Magari se lo meriterebbero per esser stati sempre compiacenti (per paura…) verso il pontificato anche se in disaccordo dottrinale. Però finiti loro, cosa resta? Sant’Egidio? Cosa ha di “spirituale” Sant’Egidio? Fa per caso un liquore “santegidio” per i paesi africani?

– La Santa Sede potrebbe chiamare una banca superesperta in ristrutturazioni finanziarie e patrimoniali, quale Goldman Sachs, per puro esempio. Così capiremmo in che mani ha deciso di mettersi… e dove andremmo a parare; per esempio i musei vaticani potrebbero diventare succursale della Fondazione Rockfeller?

– La Santa Sede potrebbe, in modo discreto, accettare la carità filantropica di un Soros o di un Gates. Il Vaticano diverrebbe sede europea dell’Unesco e promuoverebbe finalmente la vera e grande religione nel mondo globale post Covid: ”l’ambientalismo – animalista” (per la tutela dei pipistrelli).

Ecco il menù delle possibili azioni che manifesterebbe il reale obiettivo perseguito.

Io personalmente son convinto che tutto quello che è accaduto, e ha portato la chiesa di Bergoglio a questa situazione, sia stato voluto all’interno di un piano strategico apparentemente surreale, che solo Goethe poteva immaginare quando pensava al suo Faust.

Oppure poteva averlo immaginato un altro genio “religioso”, quale Auguste Comte, il “pontefice della fede positiva” che voleva fondare una religione comune per l’intera umanità in accordo con i gesuiti (vedi “appello agli ignaziani” del 1862). Magari oggi centocinquant’anni dopo questo sogno comtiano si avvera?

PezzoGrosso

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29 commenti

  • zuzzurellone ha detto:

    Augusto Comte ? Nei lontani giorni del mio liceo, gli era riservato poco spazio. Però, negli ultimi decenni abbiamo visto che esistono associazioni che si impegnano con fermezza e costanza per fare , almeno annualmente, cerimonie a cui tutte le religioni sono invitate. Al termine si radunano su di un grande palco, e accendono, uno alla volta, cattolici , protestanti, ortodossi , indù, musulmani ed altra gente i lumini di un grande braciere… E’ Sant’ Egidio che organizza queste riunioni, seguendo lo Spirito di Assisi, o è una associazione particolare, “Le religioni per la pace” ?
    Poca importanza ha il nome. Il fatto è che, secondo questo brano che ricopio con cura da Cooperatores veritatis, questo non si dovrebbe fare.
    CHE COSA E’ IL DEPOSITO ?
    cIò che ti è stato consegnato , non ciò che da te è stato inventato ; ciò che hai ricevuto, non ciò che che hai escogitato ; realtà, non frutto di ingegno personale ; non di proprietà privata, ma di pubblica tradizione , realtà a te consegnata, non da te detta, della quale non sei l’autore, ma il custode ; non istitutore, ma il seguace ; non realtà che guidi, ma che segui.
    L’Apostolo ha detto custodisci il deposito .
    Conserva inviolato e illibato il talento della fede.
    Ciò che ti è stato consegnato, questo con te rimanga, ciò da te sia trasmesso.
    Oro hai ricevuto, oro trasmetti .
    (VINCENZO DI LERINS, Commonitorio, cap. 17.)

    • zuzzurellone ha detto:

      dimenticavo : Vincenzo di Lerins è uno dei padri della Chiesa, del V secolo.
      Ultimamente il nostro amato Amedeo, aveva citato Norbert Wiener . Scienziato, inventore della cibernetica. Ma sapete cosa diceva Wiener ? Che un messaggio è tanto più autentico quanto più è vicino alla sorgente. Ovvero Tra Comte e San Vincenzo di Lerins , in base al santo Norbert Wiener, penso si debba scegliere San Vincenzo di Lerins…

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Santo no , ma Norbert Wiener è stato veramente un grande. E’ stato il primo a scoprire l’importanza della comunicazione a due vie, l’importanza della retroazione nella regolazione dei sistemi, e a trovare la soluzione dei problemi di instabilità. Cose difficili, ma talmente entusiasmanti da riempire una vita. Purtroppo non tutti le capiscono. Amen. Ciao Zuzzu… Complimenti.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Querido Padre Luis Rodriguez,

    Usted es un poco diablillo (monello, birbante, una piccola peste, birichino).
    Hoy nos enseña doctrina católica (la SS Trinidad) cuando dentro del Vaticano existe un solo Dios (Mammón) y lloran y suspiran porque su Dios les ha abandonado y han fracasado.
    Pero, por favor, sea bueno. Si nuestro pontífice calla sobre este tema (el desastre económico) no nos diga: “Ese gallo que no canta, algo tiene en la garganta”.

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      ¡Hombre! A los demonios se les tiene a raya con la Verdadera Doctrina …y cómo se espantan si se les nombra la SANTÍSIMA TRNIDAD y la INMACULADA CONCEPCIÓN…si yo fuera un diablillo no podría recomedaros aprender de memoria el Simbolo de San Atanasio…y en cuanto a esos dentro el Vaticano, con su GOLPE DE ESTADO VATICANO, por la fuerza los echará LA SANTÍSIMA TRINIDAD, LA INMACULADA Y EL TRIUNFO DE SU CORAZÓN.
      Aprovecho que abajo me recuerda el hermano GENE, que como Ud. es italiano y también comrprende el español, traducir: berORGULLOSO,berSOBERBIO, berORGOGLIO: sequáz de satanás.

  • Gene ha detto:

    Forse cominciano a mancare gli introiti dell’otto per mille? Già l’anno scorso è mancata la mia firma, così farò quest’anno.
    Così avranno fatto e faranno in tantissimi.
    Vogliono rinunciare ai soldi, allora siamo d’accordo, vivano del poco che serve, ad iniziare da berOrgoglio, come lo chiama Padre Luis. Eduardo. C’è ne faremo una ragione, quando Avvenire non farà più propaganda per i clandestini ed altro😂😂😅😂😂😂😂

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Facciamo un breve ripasso di catechismo.
    Il quinto precetto della Chiesa dice :–Sovvenire alle necessità materiali della Chiesa secondo le proprie possibilità–.
    Penso che colui ( o coloro) che formulò (o formularono) questo precetto era (o erano) convinto ( o convinti) che:
    -la Chiesa non è una azienda con finalità economiche;
    -i servizi che essa elargisce (predicazione del Vangelo, somministrazione dei Sacramenti, celebrazioni liturgiche, educazione religiosa dei fanciulli ecc. ecc.) devono essere disponibili per chiunque li richieda, indipendentemente dalle sue disponibilità economiche;
    – la sua sussistenza richiede però disponibilità finanziarie (ingenti);
    -a queste disponibilità fa fronte la Provvidenza Divina, grazie alla generosità dei fedeli con donazioni, lasciti, elemosine, ognuno secondo la propria volontà, la propria fede, le proprie possibilità.
    Tutto questo ha funzionato finchè i preti hanno avuto fede, i fedeli erano tanti e generosi, valeva il concetto che la carità copre una moltitudine di peccati.
    E adesso facciamo un ripassino di economia.
    Venuta meno la fede nei preti e per conseguenza la fede della gente e l’esercizio della carità è venuta meno la fonte primaria di liquidità e di conseguente solvibilità della Chiesa Cattolica e dello Stato della Città del Vaticano.
    A questo punto le uniche fonti di liquidità possibili sono:
    -le diminuzioni di attività;
    -gli aumenti di passività
    La prima fonte comporta: azzeramento dei risparmi, vendita delle proprietà, con conseguente impoverimento (irreversibile); la seconda fonte comporta aumento dei debiti e, alla fine, in caso di insolvibilità, al fallimento.
    Che tutto ciò sia voluto (come sostiene P.G.) o sia frutto di ignoranza e incapacità (come sostiene il commentatore Paolo Giuseppe) è difficile a dirsi: potrebbe anche essere un micidiale cocktail delle due cose.

  • Diana ha detto:

    Devo dire che mi spaventa un po’ leggere un Pezzo Grosso che si avventura in questa ipotesi delle spericolate operazioni di borsa condotte con il preciso intento di provocare la bancarotta ed annientare l’indipendenza temporale della Santa Sede, una Porta Pia tutta finanziaria, in guanti bianchi (di lattice). Credevo che questa ipotesi fosse un prodotto sgangherato della mia immaginazione (“la pazza di casa”, diceva un dottore della Chiesa), esasperata da sette anni di felix aetate e dalla lunga privazione dai Sacramenti dovuta al gulag sanitario.

  • sonia ha detto:

    scrive Lorenzo Bertocchi su LaVerità di oggi, pag 12 che – il 26dicembre 2018 il ( faccendiere ) TORZI , ( quello appena arrestato) e la sua famiglia furono ricevuti in udienza da Bergoglio – Secondo l’Adnkronos c’è l’ipotesi che il ricatto sia avvenuto anche in presenza di Bergoglio. E la Chaouqui ( buona quella…) in una intervista sul Corriere .it dice che il Papa è innocente . appunto è un Alice in wonderland ….
    signori miei, volete vedere che Pignatone firma un ordine di arresto per Beroglio ?

    • Tontolone ha detto:

      Non visto l’articolo citato. Ma mi è sembrato strano il nome della società del suddetto faccendiere. Gutt.
      Secoli fa, ovvero circa 50 anni fa, mi fu detto che esisteva un cardinale, a me totalmente sconosciuto, con quel cognome. Era un cardinale appartenente all’ordine benedettino.
      Mi domando : è possibile che possa esistere una società con quel cognome che stia all’ordine benedettino come Villa Nazareth sta a Tardini Silvestrini, Parolin ?

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Sostengo da sempre che i preti, di ogni ordine e grado, non capiscono niente, ma proprio niente, di politica e di soldi. Del resto sono due mestieri che non spettano ai preti. Ma hanno la presunzione di saperci fare e cadono regolarmente in mano ad avventurieri della peggior risma.
    Se a questo aggiungiamo che una parte dei cattolici (io tra questi) non offre più un lirino con l’otto per mille, oltre agli oggettivi mancati introiti dovuti al covid19, il risultato finale è il default.
    Quanto al papa, brava persona e basta, essendo totalmente inadeguato a governare i problemi di fede (che sarebbe il suo mestiere), figuriamoci se riesce a districarsi nei problemi di soldi.

    • sonia ha detto:

      Paolo Giuseppe , “il Papa è una brava persona e basta ? ” Legga articlo di Bertocchi su LaVerità di oggi , pag 12 .

    • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

      Caro Paolo Giuseppe, mi pare che Don Sturzo si intendesse abbastanza sia di politica che di soldi e Don Gianni Baget Bozzo anche, tanto per fare due nomi, anche se, ovviamente, si possono non condividere le loro idee e le loro scelte. Il suo atteggiamento è da ascrivere ad un atavico anticlericalismo tutto italiano, che ce l’ha col prete ogni volta che mette fuori i piedi dalla sacrestia. Se fosse vero quello che dice lei non dovrebbe nemmeno esistere una Dottrina sociale e i Papi non avrebbero dovuto scrivere nulla che riguardasse società, politica ed economia.
      Il prete o il vescovo si intendono o meno di qualcosa nella misura in cui onestamente la studiano e la conoscono, come ogni altro essere umano.
      E per fare un altro esempio, pensa che il Card. Siri, quando era presidente della Cei, sotto Pio XII e Giovanni XXIII, non si intendesse di politica ed economia?
      Oggi abbiamo un clero largamente formato da ignoranti ed eretici (in molti casi materiali, perché non sanno nemmeno quel che dicono) e perciò i risultati, in ogni campo, sono quello che sono, ossia deludenti. Però, per favore, evitiamo generalizzazioni che non hanno alcun senso e lasciamo il laicismo anticlericale ai Montanelli & C. di turno. Grazie.

      • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

        E aggiungo: in un precedente commento avevo scritto che lo stato attuale di disordine economico della Santa Sede risale alla improvvida idea di Paolo VI di concedere l’autonomia allo IOR, mettendovi a capo Mons. Marcinkus, il cui unico merito era quello di aver salvato il papa da una pugnalata durante il suo viaggio in Terra Santa, se non ricordo male. E da lì sono venuti fuori gli intrallazzi con Calvi e Sindona. Si tratta solo di incompetenza o anche di disonestà? Mio padre mi raccontava che quando l’Ambrosiano di Calvi, nei primi anni Settanta, offriva interessi altissimi, lui, senza essere economista, ma semplicemente un uomo di buon senso, non si era fidato. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. Perciò, caro Paolo Giuseppe, non sono solo incompetenti, ma anche ingordi e disonesti, ossia ladri. E questo succede anche nelle parrocchie, dove se il parroco è onesto non si mette in tasca soldi non suoi, ma se non lo è lo fa.

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Imparate a memoria questa MERAVIGLIA !

    ADORANDO LA SANTISSIMA TRINITÀ OGGI SPECIALMENTE NELLA SUA SOLENNITÀ, IL SIMBOLO DI SANT’ ATANASIO:

    . Quicúmque vult salvus esse, * ante ómnia opus est, ut téneat cathólicam fidem.
    – Chiunque voglia salvarsi* deve anzitutto possedere la fede cattolica.

    2. Quam nisi quisque íntegram inviolatámque se1váverit, * absque dúbio in Ïtérnum peribit.
    – Colui che non la conserva integra ed inviolata* perirà senza dubbio in eterno.

    3. Fides autem cathólica hÏc est: * ut unum Deum in Trinitáte, et Trinitátem in unitáte venerémur.

    – La fede cattolica è questa:* che veneriamo un unico Dio nella Trinità e la Trinità nell’unità.

    4. Neque confundéntes persónas, * neque substántiam separántes.
    – Senza confondere le persone* e senza separare la sostanza.

    5. Alia est enim persóna Patris, ália Fílii, * ália Spiritus Sancti.
    – Una è infatti la persona del Padre, altra quella del Figlio* ed altra quella dello Spirito Santo.

    6. Sed Patris, et Fílii, et Spiritus Sancti una est divínitas, * æquális glória, coatérna maiéstas.
    – Ma Padre, Figlio e Spirito Santo hanno una sola divinità,* uguale gloria, coeterna maestà.

    7. Qualis Pater, talis Filius,* talis Spiritus Sanctus.
    – Quale è il Padre, tale è il Figlio,* tale lo Spirito Santo.

    8. Increátus Pater, increátus Fílius,* increátus Spíritus Sanctus.
    – Increato il Padre, increato il Figlio,* increato lo Spirito Santo.

    9. Imménsus Pater, imménsus Filius, * imménsus Spíritus Sanctus.
    – Immenso il Padre, immenso il Figlio,* immenso lo Spirito Santo.

    10. Aetérnus Pater, atérnus Fílius, * ætérnus Spíritus Sanctus.
    – Eterno il Padre, eterno il Figlio,* eterno lo Spirito Santo.

    11. Et tamen non tres atérni, * sed unus ætérnus.
    – E tuttavia non vi sono tre eterni, * ma un solo Eterno.

    12. Sicut non tres increáti, nec tres imménsi, * sed unus increátus, et unus immensus.
    – Come pure non vi sono tre increati né tre immensi,* ma un solo Increato e un solo Immenso.

    13. Simíliter omnipotens Pater, omnípotens Fílius,* omnipotens Spíritus Sanctus.
    – Similmente è onnipotente il Padre, onnipotente il Figlio,* onnipotente lo Spirito Santo.

    14. Et tamen non tres omnipoténtes, * sed unus omnípotens. – Tuttavia non vi sono tre onnipotenti,* ma un solo Onnipotente.

    15. Ita Deus Pater, Deus Fílius, * Deus Spíritus Sanctus.
    – Il Padre è Dio, il Figlio è Dio,* lo Spirito Santo è Dio.

    16. Et tamen non tres Dii, * sed unus est Deus.
    – E tuttavia non vi sono tre Dei,* ma un solo Dio.

    17. Ita Dóminus Pater, Dóminus Filius, * Dóminus Spiritus Sanctus.
    – Signore è il Padre, Signore è il Figlio,* Signore è lo Spirito Santo.

    18. Et tamen non tres Dómini,* sed unus est Dóminus.
    – E tuttavia non vi sono tre Signori,* ma un solo Signore.

    19. Quia, sicut singillátim unamquamque persónam Deum ac Dóminum confitéri christiána veritáte compéllimur:* itatres Deos aut Dóminos dícere cathólica religióne prohibemur.

    – Poiché come la verità cristiana ci obbliga a confessare che ciascuna persona è singolarmente Dio e Signore,* così pure la religione cattolica ci proibisce di parlare di tre Dei o Signori.

    20. Pater a nullo est factus:* nec creátus, nec génitus.
    – Il Padre non è stato fatto da alcuno:* né creato, né generato

    21. Fílius a Patre solo est:* non factus, nec creátus, sed génitus.
    – Il Figlio è dal solo Padre:* non fatto, né creato, ma generato

    22. Spiritus Sanctus a Patre et Fílio:* non factus, nec creátus, nec génitus, sed procédens.

    – Lo Spirito Santo è dal Padre e dal Figlio:* non fatto, né creato, né generato, ma da essi procedente.

    23. Unus ergo Pater, non tres Patres: unus Fílius, non tres Filii:* unus Spíritus Sanctus, non tres Spiritus Sancti.
    – Vi è dunque un solo Padre, non tre Padri; un solo Figlio, non tre Figli, * un solo Spirito Santo, non tre Spiriti Santi.

    24. Et in hac Trinitáte nihil prius aut postérius, nihil maius aut minus:* sed totÏ tres persónÏ coÏtérnÏ sibi sunt et coæquáles.

    – E in questa Trinità non v’è nulla che sia prima o poi, nulla di maggiore o di minore:* ma tutte e tre le Persone sono l’una all’altra coeterne e coeguali.

    25. Ita ut per ómnia, sicut iam supra dictum est,* et únitas in Trinitáte, et Trinitas in unitáte veneránda sit.
    – Cosicché in tutto, come già è stato detto,* va venerata l’unità nella Trinità e la Trinità nell’unità.

    26. Qui vult ergo salvus esse, * ita de Trinitáte séntiat.
    – Chi dunque vuole salvarsi, * pensi in tal modo della Trinità.

    27. Sed necessárium est ad ætérnam salútem,* ut Incarnatiónem quoque Dómini nostri Iésu Christi fidéliter credat.
    – Ma per l’eterna salvezza* è necessario credere fedelmente anche all’Incarnazione del Signore nostro Gesù Cristo.

    28. Est ergo fides recta ut credámus et confiteámur,* quia Dóminus noster Iésus Christus, Dei Filius, Deus et homo est.
    – La retta fede vuole, infatti, che crediamo e confessiamo* che il Signore nostro Gesù Cristo, Figlio di Dio, è Dio e uomo.

    29. Deus est ex substántia Patris ante sæcula génitus:* et homo est ex substántia matris in sæculo natus.
    – È Dio, perché generato dalla sostanza del Padre fin dall’eternità;* è uomo, perché nato nel tempo dalla sostanza della madre.

    30. Perféctus Deus, perféctus homo:* ex ánima rationáli et humána carne subsístens.
    – Perfetto Dio, perfetto uomo:* sussistente dall’anima razionale e dalla carne umana.

    31. Aequális Patri secúndum divinitátem;* minor Patre secúndum humanitátem.
    – Uguale al Padre nella divinità,* inferiore al Padre nell’umanità.

    32. Qui, licet Deus sit et homo, * non duo tamen, sed unus est Christus.
    – E tuttavia, benché sia Dio e uomo,* non è duplice ma è un solo Cristo.

    33. Unus autem non conversióne divinitátis in carnem, * sed assumptióne humanitátis in Deum.
    – Uno solo, non per conversione della divinità in carne,* ma per assunzione dell’umanità in Dio.

    34. Unus omníno, non confusióne substántiÏ, * sed unitáte persónæ.
    – Totalmente uno, non per confusione di sostanze,* ma per l’unità della persona.

    35. Nam sicut ánima rationális et caro unus est homo:* ita Deus et homo unus est Christus.
    – Come infatti anima razionale e carne sono un solo uomo,* così Dio e uomo sono un solo Cristo

    36. Qui passus est pro salúte nostra: descéndit ad ínferos:* tértia die resurréxit a mórtuis.
    – Che patì per la nostra salvezza, discese agli inferi,* il terzo giorno è risuscitato dai morti.

    37. Ascéndit ad cælos, sedet ad déxteram Dei Patris omnipoténtis:* inde ventúrus est iudicáre vivos et mórtuos.
    – È salito al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente, * e di nuovo verrà a giudicare i vivi e i morti.

    38. Ad cuius advéntum omnes homines resurgere habent cum corpóribus suis:* et redditúri sunt de factis própriis ratiónem.
    – Alla sua venuta tutti gli uomini dovranno risorgere nei loro corpi* e dovranno rendere conto delle proprie azioni.

    39. Et qui bona egérunt, ibunt in vitam ætérnam:* qui vero mala, ingnem ætérnum.
    – Coloro che avranno fatto il bene andranno alla vita eterna:* coloro, invece, che avranno fatto il male, nel fuoco eterno.

    40. Hæc est fides cathólica,* quam nisi quisque fidéliter firmitérque credíderit, salvus esse non póterit.
    – Questa è la fede cattolica,* e non potrà essere salvo se non colui che l’abbraccerà fedelmente e fermamente.

    41. Glória Patri, et Fílio, * et Spiritui Sancto.
    – Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

    42. Sicut erat in principio, et nunc, et semper,* et in sæcula sæculórum. Amen.
    – Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

    (Presso da Cooperatores Veritatis)

  • Maria Michela Petti ha detto:

    A leggere l’ampia Rassegna Stampa sullo scandalo che ha iniziato ad imporsi in tutto il suo squallore solo ieri l’altro – ma non scoppiato come un fulmine a ciel sereno – si viene a conoscenza di interessi coltivati da “operatori” finanziari d’ Oltretevere, impegnati abitudinariamente in azioni non proprio consone allo spirito della missione sacerdotale cui dovrebbero sentirsi votati.
    Default? Sì, no, forse… Pianificato o conseguenza di azzardi degni di spericolati affaristi? Chissà…
    Se risponde a verità qualche resoconto riportato dalle cronache, pare che la disponibilità economica in capo alla Segreteria di Stato vaticana si aggiri intorno alla stratosferica cifra di 500 milioni! Non proprio bruscolini; cui si aggiungerebbero investimenti – a più riprese emersi da notizie di stampa – in immobili in vari Paesi e di capitali affidati a diverse banche estere, solo recentemente ricondotti ad una certa concentrazione, per garantire – si è lasciato filtrare – maggiore trasparenza.
    Per inciso: al papa causa l’orticaria il solo pensiero di “beni” posseduti da chiunque altro… al mondo…
    Quanto alla tanto declamata e bistrattata trasparenza: soltanto un ingenuo può continuare a credere che il malaffare sia stato “scoperchiato” dall’interno, se è vero – come è vero – che da tempo organi di informazione (ad es. un’inchiesta de “L’Espresso” di qualche anno fa) avevano richiamato l’attenzione su quanto ora sta emergendo in forza di una verità che non si può comprimere all’infinito.
    E come si fa a credere ancora alla “leggenda” che il papa – quasi un Alice nel Paese delle meraviglie – abbia autorizzato, sempre con la finalità della “trasparenza”, l’indagine che (per ora) ha portato ad emettere “un mandato di cattura” nei confronti del Torzi che sarebbe in stato di fermo (o di arresto, come i media hanno riportato?). Avrebbe forse avuto altra scelta? E non solo perché notizie non certo edificanti circolavano da tempo, ma anche – si legge fra le righe di qualche report pubblicato ieri – perché lo stesso Bergoglio (pare) abbia incontrato già nel 2018 sia Torzi che Michione, dal quale il primo avrebbe rilevato le quote relative alla compravendita del palazzo londinese. A tal proposito l’Huffpost riferisce di pressioni che sarebbero state esercitate persino in presenza del pontefice.
    Mentre si continua ad offrire una chiave di lettura taroccata degli eventi emersi, nella spasmodica arrampicata sugli specchi in difesa di un teorema indifendibile, non si può non rilevare che il tutto si sia svolto dal 2014 ad oggi. Facile immaginare attacchi concentrici, da esponenti politici e da giornalisti, a qualche predecessore di Bergoglio se il tutto si fosse verificato in anni antecedenti…
    Forse sul piano economico-finanziario una qualche soluzione al problema non certo insignificante si troverà. Difficilmente sarà recuperata la credibilità quanto mai richiesta e dovuta nel portare avanti il mandato “pasci le mie pecore” ricevuto da Cristo.

  • don Z ha detto:

    credo proprio che Bergoglio stia pensando ad una imposta patrimoniale straordinaria da imporre ai movimenti,prelature ,ecc per dissanguarle . Magari teme da possano sopravvivere alla chiesa che lui sta distruggendo . Faccio un esempio : anche con carismi e spiritualità diverse , all’interno di queste organizzazioni ecclesiali ( Cammino neocatecumenale, Cielle , OpusDei, Carismatici,,) vi è fede vera , vissuta . Sono questi che fan paura questo ponficato. Parlando con responsabili dei movimenti ho notato molta preoccupazione . Questo spiega perchè sono così deferenti .pensate che ognono di essi ha persino strutturato un organo che tiene le relazioni con la santa sede , opportunamente scelto secondo i gusti del papa …

  • anonimo verace ha detto:

    I rapporti del Vaticano (o forse meglio dire dello IOR) con gli stati islamici datano , a mio avviso da alcuni decenni.
    Comunque avevo visto, nei giorni scorsi la pubblicità di un libro
    QATAR PAPERS
    iL LIBRO NERO DELL’iSLAM
    tutti i documenti sui finanziamenti dell’Emirato in Italia e in Europa.
    Gli autori sono
    Cristian Chenot e Georges malbrunot
    L’editore è Rizzoli.
    Quando però ho cercato questi riferimenti in internet mi sono accorto che detto libro è uscito circa un anno fa.
    Curioso che se ne sia sentito parlare piuttosto poco.
    E poi potrebbe essere datato, cioè mancare degli ultimi sviluppi.
    Però, chissà, forse potrebbe essere un buon punto di partenza.
    Mi ricordo, di aver letto di un’operazione congiunta Vaticano Qatar per quanto riguarda un ospedale in Sardegna, dalle parti di Olbia….

  • EX VAT ha detto:

    prego scusare il mio intervento forse inappropriato. Son stata dipendente del vaticano per molti anni. Ho seguito l’attacco portato al prof Gotti al fine di trovare motivi per cacciarlo. E volevano cacciarlo non solo perchè difendeva l’applicazione della legge antiriciclaggio, ma anche perchè voleva attuare criteri di Governance nelle strutture della Santa Sede .Come Papa Benedetto gli aveva chiesto di fare. .So di intercettazioni, pedinamenti, microspie , ecc. So che chiese una Commissione di Inchiesta , proprio prima della cacciata . So che chiese più volte una inchiesta alla Commissione card.Farina, dopo la cacciata .So che fece arrivare un dossier al card.Pell perchè sapesse dove investigare . ma mai è successo qualcosa ,Mai.

  • mons ICS ha detto:

    vorrei commentare questo eccellente PezzoGrosso con una semplicissima considerazione. La Chiesa di Cristo potrebbe perdere tutti i suoi beni e risorse ,ma potrebbe ricostituirle in un attimo . Basterebbe che un Papa santo ,che volesse rinnovare la volontà – di ricostruire tutto in Cristo – lo chiedesse . Ad un Papa santo siam pronti a dare tutto. inclusa la vita . Ora si tratta solo di capire se,come e quando lo Spirito Santo crederà opportuno per noi, darcelo. A volte negli ultimi sette anni ho pensato che lo SpiritoSanto ci abbia voluto far capire cosa diventa la Chiesa e l’intera umanità , senza la guida di Pietro , senza Autorità Morale. .Forse ci ha voluto mostrare che cosa potrebbe significare diventare protestanti .. mons X

  • Dino Brighenti ha detto:

    L’arma, che terrorizza satana e i suoi demoni, è così umile e semplice il Santo Rosario nelle mani di chi ama Gesù e la sua Mamma Maria Santissima.

  • Gaetano2 ha detto:

    “Certo il Papa potrebbe fare un richiamo forte …”

    L’adepto di pachamame e di altre varie divinità sataniche cerca solo scuse per dissolvere e o alienare il patrimonio della Chiesa, non suo, per questo è stato piazzato lì, pensando così di distruggere la Chiesa sulla terra.
    Il tutto con la connivenza di fatto dei neocattolici (ottimo prodotto soprattutto del conciliovaticanosecondo) incapaci di riconoscere un Papa vero da un impostore e che credono che per conoscere la dottrina della Chiesa sia necessario essere “teologi” mentre tutto è spiegato nei catechismi elementari che la Chiesa diffuse nei tempi in cui poteva farlo.

  • Carlos ha detto:

    Bergoglio non voleva una Chiesa povera per i poveri? Ecco fatto…

    • magozurlì ha detto:

      no , amico mio , Bergoglio vuole una chiesa fallita in tutto, povera economicamente solo per poterla chiudere .

      • Fata turchina ha detto:

        E se volesse invece deprezzare la chiesa per poterla acquistare in blocco per i suoi amati gesuiti? Non dimentichiamo che questi sono bravi nel divorare i beni di coloro che sono troppo deboli per potersi difendere.

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    《Dio mio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Io Vi domando perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, non Vi amano. »

    《Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in ripazione degli oltraggi, dei sacrilegi, delle indifferenze da cui Egli medesimo è offeso. Per i meriti infiniti del suo Sacro Cuore e del Cuore Immacolato di Maria io Vi domando la conversione dei poveri peccatori. »

    Le due preghiere dell’ Angelo del Portogallo ai veggenti di Fatima (1916).

    Solennità della Santissima Trinità, 2020.

  • Adriana ha detto:

    Da non dimenticare : i petroldollari islamici .Ci sarà un motivo per cui-quatto ,quatto -il nostro sgoverno vuole censurare le nostre opere d’ARTE per non offendere i maomettani .