CAVALCOLI: PERCHÉ PECCANDO HO MERITATO I TUOI CASTIGHI…

26 Maggio 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae vi presentiamo l’opera più recente di padre Cavalcoli, “Perché peccando ho meritato i tuoi castighi”, un’opera che naturalmente trae spunto dalla situazione attuale di emergenza legata al coronavirus. Il libro è edito dalla Chorabooks e lo potete trovare:   

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Cartaceo: https://www.amazon.it/Perch%C3%A9-peccando-meritato-tuoi-castighi/dp/988799930X/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1590149946&sr=8-8

Ebook: 

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IBS:

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§§§

Perché peccando ho meritato i tuoi castighi. Un teologo davanti al coronavirus

 «Mio Dio mi pento e mi dolgo dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi». Queste sagge parole ispirate alle Scritture ed alla più genuina ascetica cristiana sono  messe a repentaglio, per non dire respinte dall’ondata fangosa del buonismo, che minaccia di sommergerci tutti, con la sua falsa carità, e invece è un virus ancora più pericoloso del coronavirus, perché questo è stato inventato dalla natura, mentre quello è un invenzione del demonio.

Diciamo allora che nei momenti di pubblica calamità, come questo del coronavirus, momenti nei quali gli animi sono spaventati ed angosciati, momenti che vedono nella natura una dea crudele, dubitano della bontà e dell’onnipotenza divina, pensano che Dio non s’interessi di loro, o si interrogano su quale messaggio Dio vuol darci con questa sventura, i pastori, da buoni medici dello spirito, sono più che mai chiamati, insieme con i medici del corpo, ad approntare ai fedeli e a tutti gli uomini di buona volontà, adeguate cure mediche ricavate dalla prassi di Gesù Cristo, Medico celeste, e da quella meravigliosa e miracolosa farmacia, che è la Sacra  Scrittura.

Hanno pertanto l’obbligo di conoscerla e interpretarla bene, respingendo le false interpretazioni, e facendo attenzione a non scambiare farmaci per veleni e veleni per farmaci. È un compito delicato, perché alcuni farmaci biblici sembrano veleni e alcuni apparenti veleni sono in realtà farmaci; certe cure dolorose in realtà fanno bene, mentre certi palliativi piacevoli o apparentemente saggi lasciano il malato com’è o addirittura peggiorano il male.

In queste circostanze, pertanto,  i pastori sono chiamati, insieme con i medici del corpo, ad un sommo impegno nelle opere della misericordia, i medici in quella corporale, i pastori in quella spirituale. E in particolare sono chiamati  a istruire con la Parola di Dio circa le medicine da assumere e gli espedienti da adottare,  per istruire coloro che non capiscono che cosa sta succedendo o si illudono di poter risolvere tutto con mezzi semplicemente umani.

Sono chiamati a consigliare i dubbiosi, che dubitano della divina Provvidenza, o addirittura della stessa esistenza di Dio, o comunque si sentono abbandonati da Dio, sono tentati di maledirLo e alla disperazione, facendo loro capire che in realtà Dio è sempre presente con la sua misericordia, anche se la sua giustizia esige che ci purifichiamo dai nostri peccati col sangue di Cristo.

Sono chiamati altresì ad ammonire i peccatori, a far loro presente che Dio castiga il peccato, esortandoli quindi a tornare a Lui, con l’approfittare di questo periodo di sofferenza, per scontare i loro peccati, unendosi alla croce di Cristo, ed avvertendoli che se non si convertono, capiterà loro anche qualcosa di peggio ed anzi finiranno nel fuoco eterno.

Sono chiamati altresì a consolare gli afflitti con una medicina che a tutta prima sembra fatta apposta per suscitare l’indignazione contro Dio piuttosto che a favorire la rassegnazione e la confidenza in Lui. Ricordare infatti a chi è già sotto il peso della sventura che essa è un castigo divino dei peccati, può essere troppo per chi, innocente già sofferente, può ricevere l’impressione che ciò che egli patisce è il castigo per i suoi peccati. I predicatori devono avere allora cura di precisare che Dio punisce i peccatori e non gli innocenti e che, se li fa soffrire, è per unirli alla croce di Cristo. La medicina consolatrice è allora appunto la coscienza di patire con Cristo.

Occorre che i predicatori spieghino ai fedeli sofferenti, ma bisognosi di conversione, che Cristo, Medico delle anime e dei corpi, offre a loro per mezzo dei sacerdoti, medici dello spirito, una cura, che a somiglianza di quella del corpo, potrebbe essere chiamata «terapia di supporto», così come in medicina viene chiamata una cura formata da una composizione di più farmaci, tutti finalizzati alla cura di una medesima patologia.

Noi diciamo che un medico è un buon medico non quello che lascia il malato com’è per non somministragli una cura dolorosa, ma quello che lo guarisce con una cura dolorosa. Ebbene, Dio con la presente pandemia, si sta comportando come buon medico, in un modo simile. Dio ci parla e ci cura per mezzo della Scrittura; ed essa, infatti, mediata dalla dottrina della Chiesa, ci offre un insieme organico di farmaci, che sono concetti  di fede, i quali, assunti e messi in pratica dal fedele, costituiscono una cura dello spirito, tale da consentirci di superare la prova presente, senza che ciò debba affatto escludere  l’adozione di tutti i mezzi umani possibili per sconfiggere il male.

Questa terapia di supporto è costituita dalla composizione logica e consequenziale dei seguenti concetti: bontà divina – giustizia e misericordia divine – concetto di peccato – peccato originale – castigo del peccato – pentimento – penitenza – sacrificio di Cristo –  perdono divino – salvezza.

Giovanni Cavalcoli

***

Sommario

Introduzione

Prima parte

La pandemia è un castigo divino?

Dio manda il male?

Supplica

alla Beata Vergine Maria del Santo Rosario di Fontanellato

Il purgatorio come sconto della pena per il peccato

Suggerimenti per come affrontare la situazione

Alcune riflessioni sul senso cristiano del castigo

Come comportarsi nelle calamità collettive

Seconda parte

Per una preghiera cristiana matura

Presupposti per essere esauditi

Dio onnipotente e misericordioso

Timore di Dio e paura di Dio

Terza parte

Un’offesa al sacrificio di Cristo

La perfezione evangelica

I danni del misericordismo

I modernisti sono i farisei di oggi

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63 commenti

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Per Monica MS. Una certezza e punto:

    8 Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli!
    8 Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli!

    Ebrei 12,1-13
    1 Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, 2 tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio. 3 Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. 4 Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato 5 e avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli:

    Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
    e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;
    6 perché il Signore corregge colui che egli ama
    e sferza chiunque riconosce come figlio.
    7 È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non è corretto dal padre? 8 Se siete senza correzione, mentre tutti ne hanno avuto la loro parte, siete bastardi, non figli! 9 Del resto, noi abbiamo avuto come correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo perciò molto di più al Padre degli spiriti, per avere la vita? 10 Costoro infatti ci correggevano per pochi giorni, come sembrava loro; Dio invece lo fa per il nostro bene, allo scopo di renderci partecipi della sua santità. 11 Certo, ogni correzione, sul momento, non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo però arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
    12 Perciò rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia infiacchite 13 e raddrizzate le vie storte per i vostri passi, perché il piede zoppicante non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Caro Sgre. Oreste, La ringrazio per sua preghiera. Contracambio. Non posso dire un “secondo me” niente al riguardo del supremo momento del trapasso alla Vita Eterna, che può essere della Salvezza o dannazione, o dove vanno moltitudine dell’ anime nel Purgatorio. Ho letto su quel “libro bianco” appunto riferito da Alessandro Gnochi, ma sulle vite di Benedetto XV non so nulla, e su quella di Pio XI poco, ma su questo mi basta l’ aprezzo che per lui aveva Eugenio Pacelli poi SAN PIO XII… e se ci fosse stata la sua una doppia vita l’ avrebbe saputo Pacelli e non credo l’ avrebbe venerato tanto. Ma come morirono BXV E PXI non lo so riguardo loro pentimento.
    Alla signora che mi contestò il bastardo dato all’ impostore argentino, non è un insulto. È la realtà. Dio Trinitario non riconosce figlio quel demente apostata perche eretico. Io non lo ho mandato nell’ inferno, invece ho dato il beneficio che magari si converta. Ma faccia quel che faccia, quello che non è possibile anche se si convertirà, e la vedo difficile appunto perche soffre la demenza, è che non si contano i danni nelle milioni dell’anime per la sua distorzione in tutto; dal Vangelo alla morale, oltre introdurre l’ abominio dell’ idolatria equiparando come eguali tutte l’ invenzioni e menzogne travestite da “religioni” alla Rivelazione di Nostro Signore Gesù Cristo. Si potrà convertire, miracolo volendo, ma dovrà pagare per tutti questi colossali danni alla Vera ed Unica Chiesa Cattolica.

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Caro Sgre. Stefano Raimondo. La ringrazio per sue condoglianze. Dio La Benedice.

  • Maria Grazia ha detto:

    Magari il Sacerdote (autentico) dell’allegato filmato, ritiene di “non peccare” . Il Vaticano, naturalmente, TACE. Ormai la chiesa di Dio non è più casa di preghiera: ognuno si può esibire come vuole, dal momento che Dio non castiga … è misericordioso!!!
    https://gloria.tv/post/kFQU2pBW9HZU4cmWvYavgHkv9

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Grazie Sgra. Paoletta per sue parole. Dio Vi Benedice.

  • Marco Matteucci ha detto:

    “QUESTI SONO TEMPI DI OSCURITÀ E GLI EMISSARI DEL MALE VI STANNO FACENDO CONTAGIARE DI VIRUS E PANDEMIE, CREATI DA LORO”

    Se vuoi leggere tutto:
    https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/05/26/questi-sono-tempi-di-oscurita-e-gli-emissari-del-male-vi-stanno-facendo-contagiare-di-virus-e-pandemie-creati-da-loro/

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Un altro “castigo”?
    Perchè i Gesuiti non sono amati e desiderati?

    https://infovaticana.com/blogs/cigona/los-jesuitas-bajan-y-los-salesianos-suben/

    “Non sono ancora riuscito a procurarmi l’Annuario Pontificio, ma Catholic Hierarchy ci fornisce i dati per l’anno 2020 per i gesuiti e i salesiani. Lasciate che vi dia un’anteprima.

    I gesuiti continuano a diminuire come hanno fatto dal 1966, anno dopo anno.

    Nel 1966 hanno raggiunto le 36.038 unità e il 1° gennaio 2019 erano solo 15.591. 251 in meno rispetto a un anno prima. Hanno perso il 58 per cento di coloro che erano nel fiore degli anni.

    I salesiani sono 14.932, 137 in più rispetto all’anno precedente e la loro diminuzione rispetto al picco di 22.626, sempre nel 1966, è solo del 35 per cento. E poi, quando quasi tutti sono scesi, sono riusciti a risalire. Solo in un anno.

    Una differenza di membri che prima era di quasi tredicimilacinquecento è oggi poco più di seicento. E se questo ritmo continua, il prossimo anno, il 2021, i salesiani avranno probabilmente superato i gesuiti e diventeranno la più grande congregazione religiosa della Chiesa.

    Fallimento monumentale di Arrupe, Kolvenbach, Nicolas e Sosa.

    fonte: (La Cigüeña De La Torre | 26 mayo, 2020)

    • Iginio ha detto:

      Calma. Anche limitandosi ai numeri, non è detto che il fatto che una congregazione abbia più membri sia necessariamente un bene. Che i salesiani siano migliori, lo dubito fortemente. Ce ne sono di bravi, ma nell’insieme, specialmente in Italia, sono un disastro, a partire dall’UPS (università pontificia salesiana: spero che i motori di ricerca se ne accorgano). Imbarcano tutti, li diplomano e gli fanno fare carriera. Preti mondanizzati , superficiali e maldicenti. E ignoranti, beninteso. Tanto per loro l’importante è divertirsi. altro che crescita spirituale e ascesi. Non c’è molto da festeggiare coi salesiani se non per chi ama la mondanità e le teologie alla Rahner (che imperavano all’UPS già negli anni Ottanta): niente è profano, tutti siamo cristiani anonimi e così via. Oltretutto adesso saranno ultrabergogliani, dopo che con Benedetto XVI avevano avuto molto spazio grazie a Bertone, mentre in precedenza Ratzinger lo prendevano in giro (e sotto sotto hanno continuato a prenderlo in giro anche da papa).

    • molly ha detto:

      ti basti sapere che il card. Maradiaga è un salesiano….

  • Oreste ha detto:

    Perché peccando ho meritato i tuoi castighi.

    E poi c’e’ l’immagine del coronavirus. Si pecca da 2000 anni e da 2000 anni si prendono castighi che non necessariamente colpiscono solo chi pecca. La leucemia porta via dei bambini, i mafiosi campano 100 anni. O viceversa. Infatti sembra tutto casuale .

    Sicuramente c e’ del vero in questa frase. Il mondo e’ segnato dal peccato originale (altro che NATURA BUONA!!!).

    Ma non sembra che pregando li si evitino. Quindi cosa sono questi mantra? A cosa servono? Se io fossi al capezzale di un bimbo e viene uno a dirmi: soffre orribilmente perché e’ un peccatore. Venisse a farlo ai vostri figli. Vi fareste qualche domanda? Come Giobbe seppur noi non siamo giusti come lui. GIOBBE HA BESTEMMIATO. Ma la sua bestemmia e’ stata “preferita” da Dio agli apologisti suoi amici.

    Pii squallido del male dell’ innocente c e solo chi imputa quel male umanamente INCOMPRENSIBILE all innocente stesso. Per paura, per superstizione. Ma se Dio c e’ ricevera’ severa condanna.

    In provincia di Imperia all’ alba delle ceneri del 1887 venne un forte maremoto e terremoto. Fece una strage perché erano tutti all’ alba IN CHIESA. A Bussana e a Bajardo….dove si schiacciarono verso l’uscita. Esistevano gia’ al tempo atei e pubblici peccatori. Uno all epoca arrivo tardi (a Bajardo) rimase sulla porta E SI SALVO’.
    Allora?

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Si pecca da 2000 anni?????
      Prima di Cristo, per molti millenni l’uomo era una scimmia?
      Ignoranti e prevenuti pregansi astenersi dal rispondere.

      • Oreste ha detto:

        Fermiamoci alla nostra specie. Homo sapiens. Le scimmie sono animali. L’austrolopithecus afarensis non si sa’ bene cos’era (Lucy).
        Si pecca da 200.000 anni, caro stimcuriake emerito e mi spiace dirglielo lei e io arriviamo non solo dalle scimmie ma pure dall’ africa e siamo una specie sola (cavalli sforza). Vi arriva anche un bambino che le razze sono adattamenti. Seppur qualche papa pré conciliare tollerava la schiavitù. L eccesso di melanina protegge dai raggi UV, al contrario la pelle bianca serve a sintetizzare la vit. D. Ecc. Ecc.
        Lei mi fa il leguleio.
        Si pecca da duemila anni nonostante la redenzione…o lei si equipara a un uomo di ro magnon come sacramenti ricevuti?

        • Boanerghes ha detto:

          Caro Oreste
          Noi deriviamo dal dito di Dio, non dalla scimmia.
          La scimmia è era e rimane scimmia.
          L’uomo è era e rimane figlio di Dio.
          Tutto il resto che si voglia dire, appartiene e viene dal maligno.

    • Petrus ha detto:

      La risposta è solo ed esclusivamente in Gesù Crocifisso l’Innocente per eccellenza. Perché secondo Lei, Oreste, ha dovuto soffrire così tanto flagellato e crocifisso e morire con una morte ignominiosa?

      • Oreste ha detto:

        Caro Petrus,

        Cristo ha dovuto morire così per salvarci. Mi stupisce doverlo ribadire qui ma fa bene…

        I comandamenti li aveva già Mose. Davide poi…ne fece di tutti i colori (adulteri, assassini). Furono giustificati per Cristo anche essendo venuti prima. Non serve uccidere capri o Isacco o far sacrefici per la redenzione. Devemorire Dio.
        Senza Gesù e la misericordia di Dio non si salva nessuno.
        Altrimenti perché Dio ha chiesto questo?
        Ripeto sempre che un marrano (si definiva così) disse: il regno (il messia) verra’ quando TUTTI , TUTTI!!! gli ebrei saranno in grado di osservare perfettamente un sabato.
        Ricordo che si chiamava mi pare Paolo Debenedetti.
        Devo dire che era più umile di molti cattolici. Perché contro la sua religione diceva: DETTA COSI IL MESSIA NON VERRA’ MAI. Così noi. Se basta la nostra etica, la nostra morale a che serve Cristo? I farisei non cercavano forse Dio, non si sentivano dalla parte giusta, a volte non seguivano istruzioni di Mosè? Ma non capirono il dramma di Cristo. Dicevano di vedere ed erano ciechi, non cosi i peccatori. La salvezza non si compra, nemmeno con le opere, senza Cristo.

        Mi ha commosso in questi giorni sapere della salita al calvario di Wojtila. Wojtila era un gigante, un santo, ma non andava bene…ESIBIVA IL SUO DOLORE, DICEVANO. TI DIMETTI NON VA BENE, CONTINUI NON VA BENE…

        E invece lui era così. Senza telecamere, senza dirlo a nessuno: fece il calvario. Contro ogni parere. Ma non aveva forse tanti doni tra cui coraggio e fortezza che mise al servizio del bene? Nessuno si salva senza Cristo. Anche San Francesco aveva una giovinezza da farsi perdonare.

    • creazionista ha detto:

      Caro Oreste,
      non voglio iniziare un dibattito sulla questione che non è semplice ma che non va affrontata semplicisticamente. Non l’ho ancora letto ma sicuramente Lewis- The problem of pain- HarperCollins ne parla da par suo. Al capezzale del bambino ci sarebbe anche Gesù che ha sofferto con noi fino alla fine, e ti potrebbe rispondere forse con fastidio per es. che il bambino va direttamente in Paradiso e che se non fosse morto in anticipo sarebbe diventato un gran criminale, e quindi un dannato. A quel punto sua madre lo ringrazierebbe per la sua morte. Sono troppe le cose che non sappiamo e non è bene giudicare Dio, anche se non è facile sopportare tante cose

      • Oreste ha detto:

        Si ma allora la spagnola che porto via due pastorignos pré conciliari? Io penso, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, pure, non sia così automatico da leggere.

        Tutti moriamo e meritiamo castighi in Adamo ma risorgiamo in Cristo. Non vedo quest’ epoca più strana di altre. La peste, la spagnola, il terremoto di Lisbona del 1700 che fece perdere la fede a Voltaire. Poi padre Cavalcoli ha le sue ragioni. Mi viene in mente il fatto di Abramo a Sodoma, baratta con Dio….(era Sodoma o ninive)….ma forse c e un giusto! Ci fosse stato un giusto Dio si sarebbe fermato. Invece le disgrazie prendono pure i santi. San Rocco morì di peste.

  • Nicola Buono ha detto:

    Per Massimo, Ateo Devoto e Maria Grazia. Anche io ho gia inviato una email di solidarietà che chiaramente sarà letta da don Gianluca chissà quando. Gli ho inoltre esposto la mia disponibilità per un aiuto min qualsiasi forma ( se a ne possibile). Per Massimo accludo nuovamente il link della parrocchia di Don Gianluca perché lo possa contattare attraverso i suoi recapiti esposti .

    http://www.parrocchiacastelletto.it/supplemento-bollettino-n-307/

  • Rafael Brotero ha detto:

    Sono contento di questo opportuno mea culpa del capo del tomismo bergogliano.
    Speriamo che le parole ispireranno finalmente qualche atto in difesa della fede e contro l’opera dell’ antipapa apostata.
    La cosa è arrivata a un punto che neanche Satana poteva sognare. Le monsignorine, che prima per lo meno facevano finta di resistere con le loro ridicole suppliche filiali, ormai non fanno neanche questo. Silenzio totale.
    Che schifo.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    @Massimo. Se vuoi pregare per lui, non stare ad inventare nuove preghiere.
    Prega per lui così : “Preghiera di un perseguitato ” Salmo 142(141) , 6-8.

    [6] Io grido a te, Signore;
    dico: Sei tu il mio rifugio,
    sei tu la mia sorte nella terra dei viventi.

    [7] Ascolta la mia supplica:
    ho toccato il fondo dell’angoscia.
    Salvami dai miei persecutori
    perché sono di me più forti.

    [8] Strappa dal carcere la mia vita,
    perché io renda grazie al tuo nome:
    i giusti mi faranno corona
    quando mi concederai la tua grazia.

    Amen

    • Massimo ha detto:

      Grazie mille. Ho infatti già detto un Santissimo Rosario ed ora aggiungerò anche questo Salmo alle mie preghiere quotidiane.

  • Gaetano2 ha detto:

    “Queste sagge parole ispirate alle Scritture ed alla più genuina ascetica cristiana sono messe a repentaglio, per non dire respinte dall’ondata fangosa del buonismo, che minaccia di sommergerci tutti, con la sua falsa carità…”.

    Tutto torna, da un falso papa una falsa carità.

  • Massimo ha detto:

    Caro Dott.Tosatti,

    nel caso non avesse ancora avuto conoscenza di questa triste e tragica notizia, vorrei segnalare a Lei ed ai suoi lettori, il prelevamento coatto del parroco di Brescia, Don Gianluca Loda, per accertamenti ospedalieri (un probabile TSO ?) con il beneplacito della curia che invece di difendere il parroco evidenzia come da tempo egli avvertisse una sorta di “disagio esistenziale” soltanto perchè in realtà ha osato apertamente esprimere concetti di buon senso che però sono contrari al regime che si sta via via sempre più instaurando.

    https://www.maurizioblondet.it/il-parroco-bresciano-sottoposto-a-tso/

    • Marco Tosatti ha detto:

      Grazie, sì, ho visto che Aldo Maria Valli ne ha parlato, e se ne è parlato nei commenti del blog ieri. Grazie.

  • Enrico ha detto:

    RINFRESCHIAMOCI CON IL DIVIN POETA

    Nel Canto I del Paradiso, versi 124-135, Beatrice spiega a Dante che tutti gli uomini, simili a frecce scoccate da un arco, sono naturalmente diretti verso la suprema fonte di luce e di amore che è l’Empireo, e che nei versi che seguono è indicato come il “sito decreto”, cioè Il luogo designato come fine, e come “segno lieto”, cioè come luogo di letizia.

    “e ora lì, come a sito decreto,
    cen porta la virtù di quella corda
    che ciò che scocca drizza in segno lieto”.

    Ma gli uomini sono liberi di perdersi, così come il fulmine è un esempio di fuoco che anziché salire naturalmente verso l’alto discende verso il basso:

    “Vero è che, come forma non s’accorda
    Molte fiate a l’intenzione del l’arte,
    perch’a risponder la materia è sorda,

    così da questo corso¹ si diparte
    talor la creatura, c’ha podere
    di piegar, così pinta², in altra parte;

    e sì come cadere si può vedere
    fuoco di nube³, se l’impeto primo
    a terra è torto da falso piacere”.

    ¹ da questo corso: la via dell’inclinazione naturale.
    ² così pinta: fatta per il bene
    ³ fuoco di nube: fulmine

    Forse, si peccherebbe di meno, cioè ci si distoglierebbe dal “falso piacere”, se si riscoprisse “la virtù di quella corda che ciò che scocca drizza in segno lieto”. Se ci si abbandonasse senza esitare all’ “impeto primo” che tende al Cielo..

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Al di là del senso sacro di divina rivelazione della Bibbia, una cosa che mi ha sempre molto affascinato è la figura dell’uomo (quasi un’antropologia biblica) che emerge dalla sua lettura. In sintesi: l’uomo di oggi si sposta non più col cavallo ma con la motocicletta, non più con la carrozza o il calesse ma con l’automobile, per arare i campi non fa più trascinare l’aratro dai buoi ma usa il trattore, per comunicare non manda più il messaggero ma usa lo smartfon , ha realizzato mezzi artificiali per volare, motori e turbine per azionare le navi ecc. ecc. ecc. ,ma della sua natura nulla è cambiato. I suoi bisogni primari continuano ad essere: respirare, bere, mangiare, coprirsi, avere un tetto. E dal punto di vista spirituale continua ad essere ribelle alla legge di Dio, ladro, impostore, omicida, mancante di rispetto ai padri, pieno di cupidigia; continua a ripetere gli stessi errori di generazione in generazione e a ripetere lo stesso ciclo che si riscontra molte volte nella Bibbia. L’uomo nella prosperità si dimentica di Dio, ridiventa pagano, idolatra e vizioso e per questo Dio lo castiga; in seguito al castigo l’uomo si ravvede a grida a Dio la sua supplica perché cessi il castigo promettendogli una nuova fedeltà; Dio lo perdona e fa cessare il castigo, ma ritornato il benessere, l’uomo di nuovo si dimentica di Dio e ricomincia un altro ciclo. Ma stavolta c’è una novità: l’uomo non ci pensa proprio a ravvedersi. E Dio come risponderà?

  • Michele ha detto:

    PERCHÉ PECCANDO HO MERITATO I “*TUOI*” CASTIGHI.
    Perdonate ciò che forse vi potrà sembrare un “distinguo” di lana caprina, un “bizantinismo” ( e forse lo è).
    Sarà che sono un meridionale di una certa età, abituato a dare del “Voi” un po’ a tutti, ma mi sembra che i diritti di Dio vanno affermati anche nella sintassi. Non dimentichiamo che Dio è TRINO, quindi, anche sintatticamente, reputo “BONUM &T JUSTUM, AEQUUM &T SALUTARE” rivolgersi a Lui usando il Voi. Il “Tu” confidenziale, nella preghiera, lo uso solo (qualche volta) quando mi rivolgo a San Giuseppe . Un “Atto di dolore”, recitato con il “Tu” , mi sembra una preghiera ” a metà” .

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      L’atto di dolore che hanno insegnato a me recitava : Mio Dio mi pento con tutto il cuore dei miei peccati e li odio e detesto come offesa alla VOSTRA Maestà infinita, cagione della morte del VOSTRO divin figlio Gesù e mia spirituale rovina…….. Non credo che ciò fosse dovuto all’imposizione “dell’italianissimo voi” voluta dal Fascismo, ma ad un giusto rispetto di Dio uno e trino.

    • Catholicus ha detto:

      Bravo Michele, anch’io lo recito così l’Atto di dolore, fin da quando me lo ha insegnato il mio sacerdote, in talare e con il Catechismo di san Pio X, nei primi anni ’50 del secolo scorso. Anche rivolgendosi alla madonna sarebbe bene usare il Voi (mi sembra che le preghiere in francese lo usino…). Purtroppo ho dovuto notare che ultimamente i confessori (preti o frati) non ne richiedono più la recita, prima dell’assoluzione.

    • stefano raimondo ha detto:

      Stavo per scrivere la stessa cosa. Nell’atto di dolore occorre dare del Voi, e non soltanto per la tematica della trinità ma soprattutto per rispetto.

  • Boanerghes ha detto:

    Ho meritato i tuoi castighi?
    Per rimediare è necessario aderire pienamente alle prossime iniziative di Bergoglio come sotto riportato.
    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it

    • Marco Tosatti ha detto:

      Carissimi, è venuto a mancare il papà di don Luis. Ricordiamolo nella preghiera.

      • Maria Grazia ha detto:

        Certamente, affiderò l’anima del padre del nostro DON LUIS a Dio, durante il giorno e nel mio Rosario quotidiano.
        Una sentita vicinanza, da parte mia, in questo momento di dolore che il Sacerdote sta attraversando.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Mi associo, anche perchè sono debitore a Don Luis di una sua spontanea novena offerta per la morte di mio cognato Andrea.

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Grazie caro. E già una novena programmata dei Santi Sacrifici per suo prossimo compleanno il 3 di luglio. Dio Vi Benedice.

        • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

          Grazie carissima Sgra. Maria Grazie. Per Donne come Lei è per cui mi sono tanto affezionato a Stilum Curiæ, Dio Vi Benedice.

    • Maria Grazia ha detto:

      BRAVO Boanerghes. Hai allegato un importantissimo articolo che compendia tutte le iniziative in programma da parte della Santa Sede.
      Nel documento si anticipa che dal 1° settembre al 4 ottobre prossimi troveranno compimento atti di riparazione per le nostre relazioni con gli altri ed il Creato. In pratica Bergoglio intende sostituire la Quaresima (ormai troppo antiquata e ripetitiva) con questa …. entusiasmante iniziativa, sostituisce il “viola” della quaresima col “green” dell’ecologia!
      Ho letto che Bergoglio intende coinvolgere diocesi, parrocchie, famiglie, aziende, …. in un percorso di sette anni in modo da giungere alla realizzazione del suo ambizioso sogno di società. Per i più meritevoli sono previsti ricchi premi e cotillons: chissà perchè la mia fantasia mi dice che fra questi non saranno inclusi i testi della tradizione cattolica!
      Dal “Laudato si” al “Laudato tree” il passo è stato breve: infatti l’organizzazione ( nata su ispirazione del “laudato si”) ha appreso solo la vocazione ecologistica dell’enciclica papale.
      Non vedo l’ora di vedere gli effetti del programmato concorso mondiale sulla Bibbia, riletta alla luce del “Laudato si” promosso dalla Santa Sede.!!!! Ne vedremo delle belle!!! Non sarà adesso che Bergoglio deluderà le nostre aspettative!!!
      Tutto è stato programmato con l’assenza totale di specificità cristiane.
      Domenica scorsa Bergoglio ha annunciato una preghiera mondiale, compilata dal Vaticano, affinchè tutti “sappiano ascoltare e rispondere al grido della terra e dei poveri”.
      L’ultimo atto che ha compiuto Gesù sulla croce, prima di morire, è stato quello di emettere “UN FORTE GRIDO”: quel grido, da secoli, sta ancora attraversando l’universo, ma in Vaticano, attualmente, è pervenuto solo quello della terra e dei poveri.

      • Boanerghes ha detto:

        Siamo all’impoverimento totale delle fede come l’abbiamo sempre conosciuta.
        È un disastro senza precedenti.
        Non so fino a quando sarà trattenuto il braccio della giustizia divina.
        Perché Dio è anche giustizia infinita.

        • Boanerghes ha detto:

          P. Luis
          a suo padre sono state risparmiate le grandi pene che arriveranno…
          È misericordia del Padre.

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Tale e quale. Così la vedo anche io. Grazie e la Benedizione.

        • Maria Grazia ha detto:

          @ BOANERGHES – Sono d’accordo con te. Penso che il braccio divino sia già orientato verso la terra e che presto ne saggeremo tutta la sua potenza devastatrice. Il fatto che,anche di fronte all’efferatezza del coronavirus, Bergoglio abbia reagito con cecità, sordità e ottusità mentale affermando che …. la natura non perdona, mi fa temere che la reazione di Dio, questa volta, potrebbe essere peggiore di quella che fu di fronte agli scandali di Sodoma e Gomorra.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Posto che il tema su cui riflettere, offerto da SC – messo al bando da noti “non lettori” – è esposto non in un articolo “riservato” ad una ristretta cerchia di frequentatori del blog, ma in una pubblicazione dal titolo ampiamente rinnegato con “interpretazioni” più rassicuranti a alla portata dell’ intelligenza umana che si vorrebbe omologata al pensiero unico, non resta che augurare all’ autore-teologo la degna considerazione che l’argomento trattato esige,
    Tanto per restare alla cronaca degli ultimissimi giorni, al “Regina Coeli” di domenica scorsa – due giorni fa – ricordando il quinto anniversario della pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ , il papa è tornato a ribadire la sua preoccupazione. Va ricordato – tra l’altro – quanto aveva categoricamente affermato, in riferimento all’ emergenza da coronavirus, in una precedente occasione: «la natura non perdona!».
    «Grazie all’iniziativa del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, la “Settimana Laudato si’”, che abbiamo appena celebrato – ha annunciato domenica scorsa – sboccerà in un Anno speciale di anniversario della Laudato si’, un Anno speciale per riflettere sull’enciclica, dal 24 maggio di quest’anno fino al 24 maggio del prossimo anno».
    Quindi l’ invito [a un’autocelebrazione in piena regola ] a: «tutte le persone di buona volontà ad aderire, per prendere cura della nostra casa comune e dei nostri fratelli e sorelle più fragili», rafforzando tale impegno con la recita di una preghiera composta ad hoc, in cui si invoca l’aiuto divino per riuscire «ad ascoltare e rispondere al grido della terra e al grido dei poveri» e «a mostrare solidarietà creativa [aggettivo ricorrente ad abundantiam nella sua predicazione] nell’affrontare le conseguenze di questa pandemia globale».

    • Marco Tosatti ha detto:

      Carissimi, è venuto a mancare il papà di don Luis. Ricordiamolo nella preghiera.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Grazie, dott. Tosatti.
        Ho manifestato in forma strettamente privata a p. Luis la mia cristiana partecipazione al Suo lutto.

      • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

        Grazie carissimo Marco Eugenio, per annunciarlo qui nella tua e nostra SC e sotto commento della carissima Maria Michela, sempre brillante…siccome mio Papà è mancato ieri 25 (di Sant’ Urbano I; 425° Dies Natalis di S. Filippo Neri -co-patrono di Roma e della Cattedrale della mia qui diocesi-, 155° di quello di S. Maddalena Sofia Barat – le sue suore a Trinità dei Monti, Roma, acanto Hotel Hassler- eppure 133° del natale di San Pio da Pietrelcina) non mi sfuggì, che tra ieri e l’ 11 marzo ci furono 75 giorni dall’ alone solare sopra Roma…fenomeno assai raro…ma sempre dalla Provvidenza Divina che mantiene perche ha Creato tutto l’ universo… e fu occasione di lodare veramente Dio ma con il senso del vero SAN FRANCESCO D’ ASSISI, non la pagliacciata pseudo ecologica dell’impostore argentino, con tipica arroganza incensare se stesso con il documento massone e fasullo; come straordinariamente pure ci fu uno qui, altro’ alone solare 25 giorni dopo quello di Roma, la Domenica delle Palme 5 aprile, senza palme però…come senza FEDE quella falsa chiesa di questo Colpo di Stato Vaticano, dunque qui tra Caracas ed altre città vicine, quel giorno 50 giorni fa, (ieri 25) abbiamo avuto pure lo stesso prodiggio naturale.

        Mio Papà fu un uomo di profonda Fede e uomo profondamente buono. Amava veramente, rettamente il Creato; fu grande artista faccendo i Bonsai. Finì sua vita con 88 anni, ed era nato nella nostra solennità della patrona di tutta America, N. S. di Guadalupe…come nell’ ultima 12.12.19 berORGOGLIO ha inflitto altro dolore al mio Papà disprezzandola come “metticcia” e chiamandoci stupidi a chi crediamo per Vera Fede è pure CORREDENTRICE. Altro dolore come pure il precedente 4 ottobre di S. Francesco, essendo suo papà, mio nonno, chiamato Francesco…quando profanò il Vaticano e S. Pietro con pachaimmonda e pene eretto. Dunque berORGOGLIO…ti posso assicurare: mio Papà è in Cielo. Dove almeno per secoli a misura di tempo umano, non andrai te. Se non è che non andrai mai…se continui così. Bastardo: perche ERETICO ED APOSTATA. NON TI RICONOSCE IL VERO DIO TRINO ED UNICO.

        • Marco Tosatti ha detto:

          Grazie a te per la tua amicizia e vicinanza, padre Luis. E ti rivelerò un segreto: che il mio nome in realtà è Marco Eugenio Maria, perché mia mamma, che non avrebbe più dovuto avere figli dopo mio fratello a causa di una malattia che avrebbe potuto mettere a rischio la sua e la mia vita, se fosse rimasta incinta, ci affidò e mi affidò alla Vergine, promettendo che se tutto fossa andato bene avrei portato il Suo nome.

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Scusa carissimo MARCO EUGENIO MARIA ! ieri mi sono dimenticato ringraziarti questo bel regalo raccontandomi questo fatto STRAORDINARIO DELL’ AMORE DIVINO VERSO TUA FAMIGLIA, VERSO TUA MAMMA E TE. Ed in contracambio anche ti dico che d’ ieri ci unirà questo particolare, mutatis mutandis, oltre che come voi siete stati due fratelli e tua sorella Mirella, anche io ho solo un fratello (+ 5 sorelle..) eppure la notte dopo sua nascita mia mamma stava morendo insanguinata, e se non fosse che “qualcosa” svegliò mio padre che dormiva nel letto acanto, nella camera nella clinica, e rendendosi conto chiamò in urgenza ed i medici la pressero in tempo, e poco dopo iniziò mia vita…in quel stesso grembo.

        • Monica MS ha detto:

          Una persona può sbagliare, pure chi varca il soglio di Pietro. Ma tale linguaggio (bastardo ecc) é ben contrario alla carità cristiana. Attenzione padre a non cadere nella superbia del giudizio sulle persone. Io non la conosco ma é il suo linguaggio che fa’ trasparire l ‘errore. Padre Pio, santo stigmatizzato, diceva di far dire Messe dopo la sua morte. Un santo stigmatizzato. Non sta a noi sapere il destino post morte dei nostri fratelli. Detto questo, le porgo le più vive condoglianze e ricorderò suo padre nel Rosario di questa sera.

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Giudizi? Fatti reali guardi. Poi si vede che non conosce il Vero San Pio da Pietrelcina, e nemmeo il Vero Dio Trinitario. Ribadisco: berORGOGLIO impostore e bastardo.

          • Monica MS ha detto:

            prima Corinzi tredici.

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            È lei che da un tempo a questa parte fa trasparire tanti errori …a cominciare del suo verdetto duro contra la signora che qui a SC pubblicò tempo fa suo scritto riguardo la chiusura delle chiese, e siccome mi sono permesso di dire la mia, lei è rimasta ferita tale e quale berORGOGLIO e poi andate per prendere con pinze brani come cita giù Corinzi 13, perche sono voi che a tutti costi dovete avere ragione, e basta che qualcuno ossi dire altre e correte feriti a far credere che siete il Vangelo in persona. Lei creda quel che voglia e lasci a me dire la mia. Se per lei sono niente le moltitudini che per berORGOGLIO morirano in peccato MORTALE affari suoi; vada a dare lenzioncine sotto anonimato là in Francia dove abita. So che sono in tanti che si sentono incoraggiati leggendo quanto scrivo chiamando le cose come stanno. Lei ripeta come berORGOGLIO “chi sono io per giudicare” e mandi i gays, adulteri, ecc, senza conversione nell’ inferno. Lei darà conto come quel perverso scattenato, non riconosciuto da Dio, quindi BASTARDO, APOSTATA ED ERETICO. Io non ho la mimima paura di dire come sono le cose. Ultima che li rispondo, perche è altra berORGOGLIOSA. E non scrivo così per la morte del mio Papà, che già è in Cielo…e dunque ho grande pace e cresce il coraggio per difendere il Vero Dio nella Vera Chiesa.

          • Oreste ha detto:

            Padre,

            Lei ha diritto di dare del bastardo a Bergoglio. Capisco la sofferenza e prego per il suo buon papa’. E per lei.
            Ma se cita padre pio e vogliamo andare a fondo chiedo a colui che ha il libro bianco di Brumatto (mi pare Gnocchi) di farlo uscire. Due papi pederasti praticanti perseguitarono il frate e tanti ecclesiastici (ed era forse più grave perche era un peccato violentemente colpito dal vecchio catechismo). Ecco, secondo lei morirono in peccato mortale o si convertirono?

          • Gian ha detto:

            Chi ha grandi responsabilità per la posizione che occupa ha grandi colpe. Meglio subire che infliggere, ma la colpa del potente è visibile a tutti e proprio perché commessa da chi è in alto è immensamente più grave.
            Dargli del bastardo non è giudicare, è il grido di dolore davanti a tanta protervia e cattiveria che non può che venire dal Maligno.
            Se tu mi calpesti tutti i santi giorni ti posso invitare a togliere il tuo piede dal mio callo perché mi fai male, te lo ripeto anche il giorno dopo, e dopo ancora. Ma se tu ti ostini e continui ad opprimermi allora sbotto e se riesco ti faccio anche male. Se arrivassi ad ucciderti la colpa ricadrebbe su di te, che ti sei ostinato a torturarmi forte del tuo potere immeritato.

          • Monica MS ha detto:

            Padre Luis, Lei può’ solo giudicare il peccato ma non il peccatore. Ripeto (catechismo) : lei può’ giudicare il peccato ma non il peccatore. Dare del “bastardo” e’ giudicare la persona ed insultarla profondamente e gratuitamente. La sua azione é stata sbagliata. Innegabilmente. Inconfutabilmente. E ripeterla e perseverare e’ ancora più’ grave. In questo mio commento io non giudico lei, non la conosco neanche, ma la sua azione. Innegabilmente immorale. Una certezza. Punto.

  • Marco Matteucci ha detto:

    IL CAOS INCOMBE QUANDO DIO VIENE RIFIUTATO, ANTEPONENDO A LUI CHI NON FA PARTE DEL VERO MAGISTERO DELLA SUA CHIESA

    Se vuoi leggere tutto:
    https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/05/26/il-caos-incombe-quando-nella-sua-chiesa-dio-viene-relegato-anteponendogli-chi-non-fa-parte-del-suo-vero-magistero/

  • Nicola Buono ha detto:

    O.T. fuori tema. Carissimi tutti. Ho trovato in rete l’ultimo bollettino parrocchiale (presumo) di Don Gianluca Loda , che allego. Qui troverete : il suo numero di cellulare ed indirizzo email ( per esprimergli la nostra solidarietà) , il numero della parrocchia (per esprimere la nostra contrarietà a questo atto di forza e per esprimere la nostra personale solidarietà a don Gianluca) e poi l’indirizzo internet della parrocchia. Il comunicato parrocchiale di Don Gianluca Loda è durissimo , leggendolo si capisce perché gli abbiano fatto il tso ( ha detto cose durissime che non piacciono a STATO e CHIESA). Facciamoci sentire e solidarizziamo e protestiamo.

    http://www.parrocchiacastelletto.it/supplemento-bollettino-n-307/

    • Maria Grazia ha detto:

      Grazie NICOLA per il messaggio di Don Gianluca, in merito a Silvia Romano, che ci hai permesso di conoscere. Ho già mandato una e- mail di solidarietà al Sacerdote in questione: spero che quanto prima, insieme a molti altri, abbia la possibilità di leggerlo.

    • Ateo Devoto ha detto:

      Ti ringrazio…. lo chiamerò il più presto possibile, anche se non credo attualmente sia raggiungibile, per potergli esternare personalmente la mia solidarietà, comprensione e vicinanza.

    • Iginio ha detto:

      Sì. A parte però la ridicola frase nell’home page: “Il don celebra tutti i giorni…”. Un sacerdote è un sacerdote, un parroco è un parroco, non un “DON”. Credo basti questa ridicola parolina per mandare in fumo tutte le retoriche qui presenti.