PAPA BERGOGLIO È FIGLIO SPIRITUALE DI RAHNER. È SEMI-UFFICIALE.

22 Maggio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, mons. ICS ha trovato su Vatican Insider, il sito paravaticano de La Stampa, un pregevole spunto per uno dei suoi commenti; e anche un interessante elemento di riflessione e di analisi su quanto sta accadendo ormai da tempo nella Chiesa. Buona lettura.

§§§

Caro dott. Tosatti, allego il link di un articolo comparso su Vatican Insider di tal prof. Alfonso Botti che commenta l’articolo di Galli della Loggia apparso sul Corriere il 9 maggio e analizzato magistralmente su Stilum Curiae da Pezzo Grosso, con un mio successivo commento.

Questo articolo di Botti è manifestamente ispirato “da molto in alto”, direi dalla – Terza Loggia -, altrimenti non meriterebbe il mio commento.

Come son però caduti in basso, stavolta.

L’articolo serve ad accusare Galli della Loggia di fiancheggiare e sostenere i nemici integralisti del Papa e non permettergli di accelerare la religiosità necessaria auspicata da Bergoglio per la Chiesa di oggi, quella di Karl Rahner.

Peraltro, spiega l’autore, questa religiosità è già contenuta in due documenti di Magistero: Evangelii Gaudium e Laudato Sì.

In realtà questo sconosciuto professore di storielle deve esser stato assunto dalla “Terza Loggia” per riscrivere “la nuova Buona Novella Evangelica”, che lui confonde con gli spaghetti alla carbonara, indicandola, secondo il pensiero bergogliano, nel – reddito universale -.

Da non crederci ! Capirete la mia conclusione nell’ ultima riga.

Ho pensato, conseguentemente, con comprensibile costernazione, a come costui spiegherà la storia ai suoi allievi. Magari racconterà che Garibaldi era un eroe puro che ha fatto l’Italia, e racconterà che Romano Prodi ha salvato l’Italia portandola nell’Euro.

È curioso, e merita un pensierino, che Vatican Insider abbia fatto commentare Galli della Loggia da questo prof. Botti, che è presidente della Fondazione Romolo Murri, un sacerdote scomunicato da Pio X (la scomunica fu revocata da Pio XII), un prete-politico (dopo la scomunica, sposato con figli) più vicino al pensiero di Turati che a quello di don Sturzo.

Ma, ripeto, quello che deve interessare in questo articoletto su Vatican Insider, è l’indicazione in Karl Rahner del riferimento della religiosità di Bergoglio.

Non che ne avessimo tanti dubbi (il prof Stefano Fontana ha persino scritto un libro su questo), visto che il consigliere teologico più stimato da Bergoglio, è proprio il card. Walter Kasper, allievo diletto di Karl Rahner, colui che ha aperto al luteranesimo, colui che nega la divinità di Cristo (che non è figlio di Dio e non è risorto).

Ma vediamo chi è invece Karl Rahner; è importante sapere chi ispira l’attuale pontificato. <Rahner è maestro delle moderne eresie e manipolatore di Verità>, cosi venne definito. Tutto un programma.

Era un gesuita tedesco che ebbe il ruolo fondamentale nel Concilio Vaticano II di distruggere la teologia tomistica e sostenere una neo-teologia panteistica, evoluzionistica, pluralistica, antidogmatica (eccetera), nonché quella della liberazione.

Il maggior teologo tomista (neoscolastico) del XX secolo (mori nel 1995), Cornelio Fabro, scrisse di Karl Rahner: “Rahner travisa e contorce la speculazione tomista distruggendo la metafisica dell’Aquinate e mettendo in crisi il pensiero cattolico, portandolo allo squallore di antropologia esistenziale”.

Perbacco! anche Fabro è, in spirito, nemico di Bergoglio ?

Si potrebbe immaginare, dopo un articolo come questo, la beatificazione di Karl Rahner, quella di Teilhard de Chardin e la definitiva riabilitazione di Lutero…

Ma, c’è un ma, che vi prometto di approfondire meglio in un prossimo commento di mons.ICS.

La svolta strategico-politica post Covid 19 vede la necessità di un capo della Autorità Morale, molto diverso da Bergoglio, vuole un Papa che sostenga il processo di unificazione dell’Europa e non si occupi invece di Amazzonia e cerchi alleanze con la Cina. Ciò magari significherà una accelerazione del processo di luteranizzazione, ma certo non è Bergoglio colui che ha credibilità per riuscirci. Magari tra dodici mesi avremo ben tre papi?

Mons. ICS

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42 commenti

  • Iginio ha detto:

    Botti non è un professore sconosciuto. E’ una specie di storico che ha scritto p. es. sulla guerra civile spagnola, dove ovviamente i cattolici sono cattivoni e Escrivà de Balaguer sarebbe uno che ha scritto sciocchezze…

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Per mettere un freno al relativismo e alle espressioni equivoche, si potrebbe formulare una serie di dichiarazioni in stile Concilio di Trento, ma al “negativo”.
    Cioè: invece di dire, ad esempio: “Chi dice che non occorre evangelizzare, sia anatema”, dire: “Chi NON dice che è NECESSARIO evangelizzare, è eretico”.
    I vantaggi, in questo tempo equivoco, sarebbero che un sedicente cattolico, se parla di evangelizzazione, è obbligato a fare sua questa affermazione nel modo che intende la Chiesa, e chi ascolta intenderebbe come intende la Chiesa.
    Non basta, perché chi non vuol sentire non sente comunque, ma, almeno, un po’ più di chiarezza ci sarebbe.

    • MARIO ha detto:

      Altro esempio eloquente di dichiarazione al negativo “per mettere un freno al relativismo e alle espressioni equivoche” (spacciate per verità di fede):

      invece di dire: “Chi dice che non occorre rispettare il Papa, sia anatema”,
      dire: “Chi NON dice che è NECESSARIO rispettare il Papa, è eretico”.

      Sai che turba di eretici… perché come dice lei “chi non vuol sentire non sente comunque”.

      • Gaetano2 ha detto:

        Altro esempio più attuale:
        Chi NON dice che un impostore che presiede culti idolatrici a pachamame e varie NON è papa, è eretico.
        Tra l’altro sarebbe anche logico!

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Mi astengo da considerazioni teologiche, ma da quello che ho letto sulle polemiche riguardanti Rahner, mi sembra che la teologia rahneriana si giochi sul filo di affermazioni equivoche, che, forse non sempre, ma almeno nella maggior parte dei casi, si potrebbero intendere sia in senso tradizionale, che in senso di rottura con la Tradizione.
    In questo il Papa assomiglia a Rahner.
    Il problema di Rahner è che il suo pensiero era di rottura con la Tradizione, e questo lo comunicava più che con le parole, con un modo esprimersi che induceva all’eresia.
    Faccio un esempio: se si dice per cento volte di fila che non si devono seguire le regole in modo rigido (cosa spesso vera), e non si dice MAI che, però, le regole MORALI vanno seguite (sempre), chi parla non può essere accusato di eresia, ma chi ascolta percepisce un eresia.
    La cartina al tornasole sono gli effetti, che sono stati devastanti.

    • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

      Il mio professore di dogmatica diceva con ironia caustica: “Non ho mai capito se Rahner abbia detto delle eresie o delle banalità con parole difficili”. In effetti, ciò che lei dice è vero: chi ha tirato le conseguenze (ad esempio, Kung) sono stati gli altri. Rahner era ambiguo e scriveva “difficile” perché influenzato da Heidegger e dall’Idealismo tedesco. Ortega y Gasset diceva: “Heidegger è molto profondo e questo è un bene. A volte, però, vuole sembrare profondo e questo non è più tanto un bene!”.
      Paradossalmente, penso che dietro a Rahner e a molto “pastoralismo” del Novecento ci fosse (e ci sia) una distorsione luciferina di un principio validissimo, ossia la salvezza delle anime. Costoro non tolleravano l’insuccesso, l’emarginazione, l’insignificanza culturale e si sono dati da fare per “adattare” il messaggio alla mentalità mondana, nel tentativo vano di renderlo appetibile al mondo. In altri termini, certa teologia novecentesca altro non è che un colossale tentativo di annullare lo scandalo della croce, per riuscire graditi, per essere accolti. Hanno voluto essere superiori a Gesù Cristo che ha vissuto, già nel tempo della sua predicazione, il rifiuto. Il pastoralismo è il clericalismo di sinistra, che pur di mantenere potere e visibilità si prostituisce al mondo. Il clericalismo di destra è quello che sogna il ritorno all’alleanza tra il trono e l’altare. Da notare che molti (gesuiti in primis) sono passati repentinamente da destra a sinistra, perché i due fenomeni sono le due facce della stessa medaglia, che si chiama Potere. Il Cristianesimo autentico è quello che sa che il discepolo non è da più del suo maestro ed è chiamato a salire sulla croce.

      • Iginio ha detto:

        Lei suggerisce spunti molto interessanti, che io preciserei. Non è tanto questione di timore dell’insuccesso, quanto del fatto che si notava come la secolarizzazione della società continuava. I vari tentativi di “riconquista cattolica” o di “nuova cristianità” del Novecento uno dopo l’altro fallivano o si arenavano. Sicché evidentemente a qualcuno è venuto in mente di teorizzare che non ci fosse più distinzione tra sacro e profano, che dobbiamo “camminare insieme”, che bisognava “collaborare nella legittima autonomia delle realtà terrene”, che tanto alla fine siamo tutti simpatici e bravi ecc. ecc. (ho mischiato diverse espressioni non tutte di pari livello, ma così ci capiamo prima). Con in più la ridicola convinzione che sia necessario mostrarsi “di sinistra” perché così saremmo a favore dell'”uguaglianza” e della “democrazia” che sarebbero cose ipso facto cristiane…
        Insomma, un bel pasticcio, che in realtà potrebbe e dovrebbe essere confutato, ma chiaramente i vari pseudointellettuali cattolici, università pseudopontificie ecc. non hanno per niente la volontà né la capacità di farlo. Anche perché, se uno prova a ragionare e a confutare questo pastrocchio, gli viene sbattuto in faccia il feticcio del Concilio per chiudergli la bocca. Però ciò non toglie che una riflessione seria e un tentativo di raddrizzare la barca andrebbero fatti.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Scusate il “fuori tema”. Ma: se una telefonata del papa val bene l’interruzione di una messa – con un applauso a “scena aperta” – a maggior ragione un intermezzo sulla riflessione in corso ci può stare.
    E accusatemi pure di aver malignato, accetto. Perché il celebrante non ha lasciato il cellulare in sagrestia o, almeno, non l’ha portato spento sull’altare???
    https://gloria.tv/post/ds9YXGF3nwnM6rNrfwnmLj6FH

    • Maria Grazia ha detto:

      Povero Bergoglio, è da capire!!! Il coronavirus gli ha portato via la ribalta e lui cerca di sopravvivere cercando di recuperare popolarità usando la sua arma preferita e più comoda … il telefono!!!
      Visto che il parroco in questione è amico di Bergoglio, non mi meraviglierei (visto che aveva il cellulare aperto …. guarda caso, proprio sul leggio….) che si fossero messi d’accordo prima per far scattare la telefonata …. INTERCONTINENTALE…. proprio in quel preciso momento della Santa Messa. Chissà perchè il Sacerdote andando via dall’altare, s’è portato dietro il microfono per far sentire ai fedeli la voce ….. del PAPA!!!
      Oltretutto Bergoglio non aveva neanche bisogno del traduttore …. parlano la stessa lingua!!! E su suggerimento del parroco …. è scattato l’applauso per il nostro Pontifex Maximus!!!

      • Lucy ha detto:

        È proprio così ormai è diventata quasi una fissazione , agire in favor di telecamera e/o di microfono ma il giochiino così scoperto gli si sta ritorcendo contro.

    • Valentina ha detto:

      E il Soglio Petrino diventa ancor di più una pagliacciata!!!

  • Boanerghes ha detto:

    Tre papi sarebbero veramente troppi.
    Se l’ultimo fosse veramente un restauratore della fede cattolica autentica, gli altri due, emeriti, devono andarsene da S. Pietro e togliere il disturbo.

  • Enrico ha detto:

    Di ben altra statura Ugo, il fratello maggiore di Karl.

    Ugo Rahner è autore, fra l’altro, di un testo di valore assoluto come “L’ecclesiologia dei Padri”.

    Riporto qui, traendolo dalla mia raccolta di frasi illuminanti, questi stupendi versi dell’inno Prooimion (Proemio) della festa dell’Epifania nella liturgia greca, riferito al battesimo di Gesù nel Giordano, che Ugo Rahner cita nel suo “Miti greci e misteri cristiani”:

    “Venite a vedere come il Sole pieno di luce è battezzato nelle onde di un miserabile fiume … Venite dunque anche voi a ricevere la luce …”.

    Per questo i i primi cristiani chiamavano il battesimo photismos , cioè illuminazione.

    Consiglio vivamente la lettura delle opere di Ugo Rahner.

    • Adriana ha detto:

      ENRICO ,
      grazie dell’informazione ! Siamo forse davanti alla antica coppia di Romolo e Remo ? O di Abele e Caino ?
      Ma senza delitti materiali da “Parenti-serpenti ” ?

      • Enrico ha detto:

        A mio parere, Adriana, rifarsi a Romolo e Remo o Caino e Abele è un po’ esagerato. Più semplicemente, penso che la famiglia Rahner non sia stata diversa da altre famiglie i cui figli prendono strade radicalmente diverse. E accaduto in passato, accade ne presente e accadrà nel futuro. In fondo, viste gli imperscrutabili meandri della mente umana, a me non sembra neanche qualcosa di eccezionale. Poi, ovviamente, ognuno raccoglie i frutti delle sue specifiche scelte.

    • MARIO ha detto:

      Enrico:
      “Miti… misteri…”.
      “Per questo i primi cristiani chiamavano il battesimo photismos , cioè illuminazione.”

      Cioè vorresti dire che i battezzati sono “gli Illuminati”?
      Mi sa che tu sei un infiltrato…

      • Enrico ha detto:

        Mamma mia, Mario! Mamma mia!

        Non riesco a trovare a parole per definire il funzionamento della Sua macchinetta mentale senza cadere di stile.

        Ma che cavolo s’inventa? Che c’entrano gli “Illuminati” a cui lei si riferisce (appunto: a quali)?Ma ha letto bene o mentre legge la Sua mente sfarfalla?

        Le faccio notare che stiamo al terzo epiteto offensivo: 1) accolito di satana; 2) guerrafondaio; 3) infiltrato.

        Vediamo un po’. Resto in attesa del quarto.

        Beato Lei che si sente vivo sfarfallando!

        • MARIO ha detto:

          @ Enrico
          Il quarto epiteto arriva come conseguenza della sua risposta: i “fanatici” non solo non hanno alcun senso dell’umorismo, ma nemmeno percepiscono quello degli altri.

          Conclusione: se lei non riesce nemmeno a distinguere un ragionamento serio da una battuta ironica, quale pretesa potrà vantare di saper distinguere il vero dal falso?

          • Enrico ha detto:

            Mario, mi aiuti a fare chiarezza:

            accolito di satana e guerrafondaio erano anch’essi epiteti ironici?

            A me sembra di no, ma potrei sbagliarmi. Mi dica Lei.

            Infiltrato: per quanto ironico è un termine che a che fare con le spie e i guastatori. Quindi mi dica: da quale setta o loggia sarei stato incaricato di infiltrarmi?

            Sarò anche un fanatico (se lo dice Lei chi oserà dubitarne?) ma il Suo umorismo mi sfugge.

            La prego, mi dica qualcosa.

          • MARIO ha detto:

            Enrico,Enrico… lei mi dice: “il Suo umorismo mi sfugge.”
            Conclusione del sottoscritto: come volevasi dimostrare…

          • Enrico ha detto:

            Se la “conclusione” è “dimostrata” di Mario, allora stiamo tutti tranquilli di stare nel vero.

    • Iginio ha detto:

      Peccato che il primo ad associare Photismòs al Battesimo sia stato Giustino… Non proprio un “primo cristiano”…
      Cfr. https://ttu-ir.tdl.org/bitstream/handle/2346/16227/31295017220186.pdf?sequence=1
      e peccato che l’uso di quel termine significasse il passaggio dalla tenebra del peccato alla luce…
      Altro che Hugo Rahner (!).

  • Gian ha detto:

    Non so se bergoglio sia un allievo di Rahner, so che anche lui appartiene alla setta gesuitica 2.0 (quella ripristinata dopo la soppressione) e che il suo arrivo il 13 marzo 2013 ha costituito per la Chiesa l’atto finale di una distruzione che al confronto la peste è una benedizione.
    Come si fa a far finta di niente, come si fa a non vedere, non sentire e non parlare, da parte di chi avrebbe il dovere di gridarlo ad alta voce, a cominciare dai cardinali che lo hanno insediato, sull’onda delle suggestioni della Mafia di San Gallo (card. Danneels)?
    Lo so che confessarlo pubblicamente dopo sette anni è quasi impossibile (significherebbe anche escludere tutti i cardinali di nomina bergogliona da un nuovo conclave riparatorio e risolutorio).
    Almeno ci fosse stato qualche coraggioso in più, oltre ai 4 cardinali dei Dubia, e qualche residuo vagito di dignitoso risveglio davanti alle innumerevoli bestialità che ci siamo dovuti sciroppare in questi sette anni; davanti allo stato di inedia nell’attuale situazione causata dal VIRUS CINESE; per quanto riguarda l’Italia davanti alla vile sudditanza della CEI, sottomessa al volere politico in merito alle norme liturgiche.
    Invece niente, zero assoluto.
    Non solo i politici, ma anche questa gerarchia di ecclesiastici sarebbe da cacciare a bastonate.

  • Maria Grazia ha detto:

    Penso anch’io, come Gian Piero, che Bergoglio non abbia fatto un’analisi approfondita della Teologia di Karl Rahner, pur essendo un suo confratello; magari ne ha assorbito le idee da un certo ambiente che dominava all’interno delle mura gesuitiche.
    I discorsi di Francesco, e soprattutto le sue dinamiche comportamentali, tradiscono, comunque, una condotta allineata sulle teorie rahneriane.
    Per quanto riguarda l’ipotesi finale di una prospettiva di tre papi non è poi così fantasiosa: gira voce che la permanenza di Papa Benedetto come “emerito” sia da imputare al suo coinvolgimento in processi, negli Stati Uniti, per non essere intervenuto in merito alla segnalazione di reati di pedofilia a carico di alcuni ecclesiastici. Dal momento che come Capo della Chiesa Cattolica, Ratzinger, godendo dell’immunità contemplata dalla carica, non poteva essere processato, mantenendola come Emerito, tale esenzione viene confermata.
    Analoga situazione si potrebbe prospettare per Bergoglio che, in Argentina, è stato accusato dalla Magistratura di Buenos Aires di non essere intervenuto su fatti analoghi. Nel caso di dimissioni anche da parte di quest’ultimo, per non incappare nelle maglie della Giustizia argentina, potrebbe succedere che, anche lui, si dichiari “Emerito” e quindi…. sì, dopo due emeriti, con l’elezione di un altro Papa regnante è probabile che possiamo trovarci con la compresenza di …. tre papi in Vaticano!

    • Adriana ha detto:

      Nello Stato del Vaticano -aggrappandosi a un lacerto di trinitarismo -diranno che :” Omne trinum est perfectum”.

    • Gian Piero ha detto:

      Non c’è due senza tre dice il proverbio.
      Una volta rotta l’unità, l’UNO ,con il dualismo , il due,
      poi il tre , il quattro ecc ne derivano di conseguenza.
      Uno è Dio Padre , UNO il Signore Salvatore Gesù Cristo. Noi nel Credo proclamiamo di credere “UNAM” la santa Chiesa Cattolica, UNO il battesimo per perdono dei peccati, ,
      . Non ci possono essere due papi anche se emeriti. se ce ne sono due ce ne possono essere anche tre o quattro .
      Ed è l’inizio della frantumazione…

      • Enrico ha detto:

        Beh, l’inizio della frantumazione è cominciato da un pezzo. Forse siamo alla fine della frantumazione o quasi, insomma alla resa dei conti.

  • Natoieri ha detto:

    A suo tempo il Sant’Uffizio aveva avviato una procedura contro Rahner. Purtroppo l’oltraggista Roncalli diede retta al Cardinale König che era il prottetore di Rahner e la procedura fu interrotta. Se la chiesa deve ritrovare la propria identità cattolica e indispensabile di ammettere che fu Roncalli a commettere l’adulterio, Montini a pronunciare il divorzio e Woytila a legalizzare il concubinaggio con il mondo moderno

    • Enrico ha detto:

      Nella lista va messo anche Ratzinger, che con la sua contorta esegesi malata di novità (molti lo chiamano fine teologo) di danni ne ha fatti parecchi.

      “Innanzitutto occorreva definire in modo nuovo la relazione tra fede e scienze moderne … In secondo luogo, era da definire in modo nuovo il rapporto tra Chiesa e Stato moderno … Con ciò, in terzo luogo, era collegato in modo più generale il problema della tolleranza religiosa – una questione che richiedeva una nuova definizione tra fede cristiana e religioni del mondo. (Discorso alla Curia del 22 dicembre 2005).

      Modi nuovi e nuove definizioni: una vera ossessione.

      E poi ci si meraviglia di Jorge e lo si elegge a unico capro espiatorio quasi fosse spuntato con un fungo nella notte?

  • Lucy ha detto:

    Anche attraverso sunti e bignami vari la cosa non cambia. Che Bergoglio sia seguace di Ranher ormai l’hanno capito tutti , i pro e i contro di lui.Rahner ha inaudurato i ” cambio di paredigma ” ( non è l’uomo che deve adeguarsi ai Comandamenti di Dio ma Dio che deve essere rapportato alle situazioni concrete dell’uomo) .Ora questo è già presente fin da subito , nella prima intervista a Scalfari del 1/10/2013 , intervista prima messa trai documenti ufficiali poi tolta ( allora c’era ancora qualche cattolico a santa Marta) poi rimessa .Lì c’era già tutto : il salto voluto di parola da “conversione ” a ” proselitismo ” da condannare in quanto divisivo e inutile perchè tanto tutti si salvano.Poi la famigerata frase sulla coscienza”ciascuno ha una SUA visione del bene e del male e noi dobbiamo aiutarlo verso quello che LUI PENSA SIA BENE”. Un inno al soggettivismo rahneriano.
    Questo cambio di parafigma non viene natiralmente teorizzato ma profuso goccia a goccia come veleno in una flebo inserita nel corpo della Chiesa attraverso interviste , encicliche , nuove nomine , omelie…..tattica perfetta per arrivare piano piano nel modo più indolore alla meta finale ; ci doveva essere questa’anno una accelerata che però il Covid19 ha bloccato , per ora.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    «Io credo in Dio, non in un Dio cattolico, non esiste un Dio cattolico, esiste Dio».
    Dopo questa affermazione attribuita (!!!) a Bergoglio nell’intervista a Scalfari e pubblicata su “Repubblica” il 1.mo ottobre 2013, ha fatto seguito – fra le altre – una “chiacchierata” fra i due “amici” il 9 ottobre dello scorso anno, della quale è stata resa nota un’altra “perla” (virgolettata) del “credo” papale, a commento di alcuni episodi evangelici: «Sono la prova provata che Gesù di Nazareth, una volta diventato uomo, sia pure un uomo di eccezionali virtù, non era affatto un Dio».
    Quand’anche il fondatore di “Repubblica” abbia dato una sua “libera interpretazione” di quanto ascoltato – come fu detto dal direttore della Sala Stampa vaticana del tempo – in mancanza di una smentita ufficiale di queste ed altre “parole” che hanno alimentato equivoci e confusione, mi pare del tutto ininfluente andare a ricercare la figliolanza spirituale di Bergoglio in Rahner o in qualsiasi altro “maestro”.

  • Gian Piero ha detto:

    Ma siamo sicuri che Bergoglio abbia studiato ed approfondito i testi originali di Karl Rahner? in confronto al quale leggere Heidegger e’come leggere Topolino?
    Non credo che l’attuale pontefice abbia le doti intellettuali per farlo. Forse i suoi con fratelli gesuiti gli hanno fatto un bigino o un sunto ad Usum delfini degli illeggibili e farraginosi testi del gesuita tedesco. Del quale tutti citano due o tre frasi tipo quella sul “cristianesimo anonimo” ma nessuno che io conosco ha mai letto davvero.
    Un po’ come fra gli studenti di sinistra si citava Hegel e Marx negli anni 70 , solo per sentito dire…

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Carissimo Marco, scusa, permettemi includendo questo link, rivolgermi al carissimo DON ALBERTO SECCI, che ringrazio questi suoi video che ricevo ogni giorno dal suo blog “RADICATI NELLA FEDE”, pillole straordinarie, inoltre perche brevi. Ma non trovo nessuna forma di contatto con lui, SE PER FAVORE DON ALBERTO SE LEGGI QUESTO PER PROVVIDENZA, SE MI PUÒ SCRIVERE ALLA MIA MAIL: marinourbano@gmail.com

    https://www.radicatinellafede.com/2020/05/il-rovesciamento.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+blogspot/KFZnF+(Radicati+nella+Fede)&m=1

  • Paolo ha detto:

    Rahner è uno dei teologi più controversi, più contorti e meno cattolici che la nostra Chiesa abbia mai avuto.