GIOVANNI PAOLO II E LA CINA. ATTENZIONE, MA SENZA SCONTI…

18 Maggio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, il M° Aurelio Porfiri dedica questa puntata dei suoi Dispacci dalla Cina a un’analisi del rapporto di san Giovanni Paolo II con quel Paese, ricordando la sua attenzione alla realtà cinese, e il suo affetto per il popolo cinese, ma senza sconti con quella che era la realtà politica e religiosa. Un’analisi tanto più preziosa oggi, quando voci interessate vorrebbero stabilire analogie fra la sua politica e quella espressa dall’attuale governo della Santa Sede, in particolare con l’accordo segreto stipulato con Pechino. Buona lettura.

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San Giovanni Paolo II e la Cina

Quando parliamo del grande papa Giovanni Paolo II, viene spesso fatto riferimento alla sua attenzione per la Cina, un riferimento giusto, in quanto egli tentò un approccio con il gigante asiatico per normalizzare i rapporti, una esigenza di apostolato importante visto il ruolo vitale che si prevedeva la Cima avrebbe giocato sulla scena mondiale. Ricordiamo che all’inizio del pontificato di Giovanni Paolo II la Cina era appena uscita dal dominio esercitato da Mao Zadong, morto nel 1976, e pagava i frutti della lotta di potere che è andata sotto il nome di “rivoluzione culturale”.  La Cina venne lasciata sotto la guida di Hua Guofeng (1921-2008) che cercò di continuare nella scia di Mao ma senza grande successo, ma soprattutto sotto la guida di Deng Xiaoping (1904-1997) che tentò di trasformare la Cina, pur senza allentare la morsa del regime sulla popolazione. Sotto Deng, tanto per dire, avvenne la trattativa per il ritorno di Hong Kong e Macao sotto la sovranità cinese, un ritorno che anche daI democratici dell’ex colonia britannica, era visto con un certo ottimismo, in quanto si pensava che la Cina era in un momento di trasformazione verso un tipo di governo più democratico e più attento alle libertà individuali a cui si è abituati, a grandi linee, nel mondo occidentale. Ma questa trasformazione non c’è stata, pur se è innegabile che la Cina di oggi non è quella di fine anni ‘70.  Giorgio Cuscito, su “Limes online” (https://www.limesonline.com/rubrica/40-anni-riforma-apertura-cina-xi-jinping-deng-xiaoping-discorso?refresh_ce) offre una interessamte analisi di questo fenomeno: “Il presidente cinese tiene le redini del paese in un modo diverso da quello in cui lo fece Deng. La politica di riforma e apertura servì non solo a promuovere lo sviluppo del paese, ma anche a superare le sofferenze sperimentate durante la rivoluzione culturale voluta da Mao Zedong e a favorire l’introduzione della leadership collettiva. Deng era il capo della Commissione militare centrale (Cmc, vertice dell’Esercito popolare di liberazione), ma non era segretario del Partito comunista né presidente della Repubblica Popolare. Queste due cariche erano ricoperte rispettivamente da Zhao Ziyang e Yang Shangkun, entrambi a loro volta vicepresidenti della Cmc, cioè alle dipendenze di Deng. Tale sistema era fragile, ma evitava che un nuovo “grande timoniere” accentrasse nuovamente il potere. Dal 2013 a oggi, Xi ha di fatto rovesciato gli equilibri di potere precedenti, catalizzando su di sé tutte e tre i ruoli e rimuovendo il limite dei due mandati da capo di Stato. Il presidente ha cercato di scardinare le reti d’interessi che si erano formate sotto i suoi predecessori Jiang Zemin e Hu Jintao, anche grazie alla politica di riforma e apertura. Quest’ultima aveva incoraggiato i funzionari locali a stimolare la crescita economica nelle rispettive aree di competenza, ma nel corso degli anni ciò si era tradotto anche in una maggiore corruzione. Xi ha dunque lanciato una campagna per estromettere i suoi oppositori e ha promosso uomini a lui fidati ai vertici del Partito, delle Forze armate e dello Stato. Convinto che solo così sia possibile riformare l’economia del paese”.

Insomma, Giovanni Paolo II si trovò una Cina in trasformazione, ma non ebbe mai timore anche di mostrare l’opposizione della Chiesa a certe politiche del partito comunista, infatti non ebbe problemi nel ricevere il Dalai Lama o nel fare cardinale Gong Pinmei, prigioniero del governo cinese per tantissimi anni ed esempio erorico di opposizione al regime comunista. Nel 1991 ricevette finalmente la porpora cardinalizia che Giovanni Paolo II gli aveva riservato in pectore dal 1979. In quell’occasione Riccardo Cascioli lo intervistò, e quella intervista è stata recentemente pubblicata su “La Nuova Bussola Quotidiana” (https://www.lanuovabq.it/it/lo-spettro-di-kung-pinmei-sullaccordo-cina-santa-sede), da cui riproduciamo un passaggio interessante: “Giovanni Paolo II ha detto più volte che nel suo cuore la Cina occupa un posto particolare: pensa che lui possa fare qualcosa? «Lo spero», dice di getto ancor prima che possa finire la domanda, poi ci pensa ancora un poco: «Il santo Padre – dice commosso – ha teso la mano da molto tempo, ma purtroppo la Cina non ha risposto». Qual è la cosa che le sta più a cuore per l’avvenire della Cina? «Auspico che la Chiesa cinese torni tutta alla fedeltà a Roma». Un desiderio che ha attraversato tutta la vita del cardinale Kung Pinmei, e che gli è costato decenni di carcere. Cosa ha vissuto in quegli anni? «Difficile dire 30 anni in poche parole». Ma a una domanda più precisa risponde: «Non ho mai potuto leggere la Bibbia. Le mie uniche letture erano i classici del tempo – e stavolta quasi ride -: i pensieri di Mao e i giornali comunisti». Poche parole, non ce la fa davvero a dirne di più”. Una fedeltà veramente eroica.

In un discorso del 1982 al termine di un congresso su Matteo Ricci, Giovanni Paolo II affermava: “All’inizio il padre Ricci, come gli altri missionari, pensava di conformarsi all’abito e alla condizione sociale dei monaci buddisti, perché era convinto che così facendo sarebbe stato ritenuto per quello che veramente era, vale a dire “uomo di religione”. In seguito, però, si rese conto che la concezione religiosa dell’ambiente in cui viveva era notevolmente diversa da quella occidentale: i monaci infatti erano persone che vivevano, in certo modo, al margine della società; i loro stessi luoghi di culto erano di solito costruiti fuori dai centri abitati. Padre Matteo Ricci, insieme con i suoi compagni, decise allora di portare la sua testimonianza religiosa nel cuore stesso della società e, per far questo, adottò lo stile di vita dei letterati, impegnati come lui nella vita sociale della comunità. Così facendo, intendeva mostrare che la fede religiosa non portava ad una fuga dalla società, ma ad un impegno nel mondo, in vista del perfezionamento della vita sociale fino all’apertura verso la redenzione in Cristo e verso la vita di grazia nella Chiesa”. Ovviamente Matteo Ricci, come Giovanni Paolo II, aveva bene presenti le differenze culturali e capiva che alcuni compromessi potevano essere accettati non come segno di arrendevolezza, ma come mezzi per un fine, cioè portare tutti alla redenzione in Cristo e alla vita nella Chiesa.

In un messaggio del 1996 per il cinquantesimo della istituzione della gerarchia ecclesiastica cinese, il Papa enuncia questo concetto in modo ancora più chiaro: “Anche oggi tutti i cattolici cinesi sono chiamati a mantenersi fedeli alla fede ricevuta e trasmessa, non cedendo a concezioni di una Chiesa che non corrispondono né alla volontà del Signore Gesù, né alla fede cattolica, né al sentimento e alle convinzioni della grande maggioranza dei cattolici cinesi. Ne deriverebbe una divisione capace solo di causare confusione, a detrimento sia della fede stessa sia del contributo che i fedeli possono offrire alla patria come artefici di pace e di progresso sociale.

Io so che la Chiesa, che è nella Repubblica Popolare Cinese, desidera essere veramente cattolica, pur nelle sofferenze e nella peculiarità del suo cammino storico. Dovrà, pertanto, mantenersi unita a Cristo, al Successore di Pietro e a tutta la Chiesa universale anche e specialmente attraverso il ministero dei Vescovi, in comunione con la Sede Apostolica. È questa una verità di fede, vissuta ampiamente nella tradizione cinese fin dalla “plantatio Ecclesiae” in quelle terre: Giovanni da Montecorvino, infatti, fu consacrato primo Vescovo della Chiesa cattolica in Cina per mano di altri Vescovi inviati dal Papa, che portavano il mandato apostolico per la sua consacrazione episcopale”. Quindi, mai era stata considerata possibile l’adesione ad una “Chiesa” che non fosse quella sotto il primato petrino, mai era stato comsiderato come cattolico l’accettazione di istituzioni governative istituite in diretta concorrenza con l’unica vera chiesa di Cristo.

Giovanni Paolo II tentò per molti anni un avvicinamento con la Cina, pur con l’attenzione a non mettere in pericolo gli interessi della Chiesa. La missione verso la Cina è estremamente complicata, ma a mio avviso, e non solo, deve essere sempre compiuta mostrando all’esterno che non si sta cedendo terreno, ma si sta tentando di allargare il terreno della Chiesa per includere nella “plantatio Ecclesiae” tutti i confini della terra.

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31 commenti

  • Nota a margine ha detto:

    Se quanto riportato da papa Giovanni Paolo II corrisponde al vero, dobbiamo credere che gli usi dei monaci buddisti all’arrivo di Matteo Ricci in Cina , fossero più vicini alla tradizione monastica dei primi secoli cristiani di quanto non fossero in Occidente. Infatti se andiamo a vedere dove erano collocati i primi monasteri, troveremo che erano spesso lontani dalle città, in mezzo al deserto, o su speroni di roccia quasi inavvicinabili. Non vi viene in mente la Sagra di San Michele che domina dall’alto la Valsusa ? O i monaci ortodossi che hanno costituito la Repubblica monastica del Monte Athos ?

  • COSIMO DE MATTEIS ha detto:

    E’ realmente impossibile intavolare un qualsiasi dialogo se si hanno dubbi sulla santità di Wojtyla.

    Naturalmente il “DIALOGO” non è per nulla “obbligatorio” tuttavia, ripeto, di fronte a tali palesi divergenze di vedute occorre aver il coraggio di dire che un sedevacantista lefreviano (per intenderci: uno che ritiene Pio XII ultimo vero Papa) è COSA ASSAI DIVERSA da un fedele cattolico.

    Questo lo affermo oggi, a 7 anni dallo sciagurato 2013, e lo affermavo con la medesima convinzione venti anni fa.

    Mons. Bux con una interessante espressione afferma : “esistono i cattolici e poi esistono i modernisti” sottindendendo essere due cose diverse.
    Mi permetto di aggiungere: esistono i cattolici, i modernisti ed i sedevacantisti. E non si può “appartenere” contemporaneamente a piu di una categoria.
    Si rassegnino, pertanto, modernisti e sedevacantisti: entrambi, in modo diverso DISUBBIDIENTI, ed entrambi in modo diverso OGGETTO di SCOMUNICA.
    Questi i fatti.
    E’ evidente che sono righe storte.
    Ci penserà Lei, la Madonna, a scrivere dritto.

    Ma un cuore ostinato alla fine cadrà nel male….

    • Enrico ha detto:

      Signor Cosimo,

      le Sue considerazioni si snodano, per così dire, lungo il binario della certezza, ma questa certezza è soltanto Sua. “Io affermo”, “Io affermavo”, “don Nicola Bux afferma”: qui tutti “affermate” questo o quello, ma, al dunque, esprimete opinioni, e le opinioni lasciano il tempo che trovano. Altro che appioppamenti di “scomunica” a destra e manca!

      Dal punto di vista dottrinale, cheè quello che conta, la distinzione fra cattolici (ai quali, neanche a dirlo, appartiene Lei) modernisti e sedevacantisti è qualcosa di complicato e drammatico per la vita della Chiesa, e pertanto esposta così brutalmente, come fate voi “cattolici”, non serve a niente.

      “Questi i fatti”? Quali? Quelli che vede Lei? Beh, guardi che non c’è solo Lei che vede “i fatti”.

      Una cosa dottrinalmente giusta l’ha “affermata”: “Ci penserà la Madonna scrivere dritto”. A patto che Lei non pensi che la Madonna scriverà quello che Lei le detta.

      Dopo quanto ha scritto, la “affermazione” finale è preoccupante: “Ma un cuore ostinato alla fine cadrà nel male”.

      Il cuore di chi? Ovviamente non il Suo, perché Lei sì che è un vero cattolico?

    • Adriana ha detto:

      Mah ! Chissà se mons.Bux è d’accordo con il sig.Cosimo nel bannare Dante come non cattolico ,per es. a motivo dei seguenti versi : “” Quegli ch’usurpa in terra il luogo mio, il luogo mio, il luogo mio, che vaca nella presenza del Figliuol di Dio , fatto ha del cimiterio mio cloaca del sangue e della puzza ; onde il Perverso che cadde di quassù, laggiù si placa ” ( Dante, Div.Comm., Paradiso , c.XXVII ,vv.22-27) . A parlare è S.Pietro ,il cimitero è Roma dove , secondo tradizione Pietro trovò sepoltura .
      Nota :” Non dice assolutamente che vachi ,perciocchè seguirebbe che non fosse vero e legittimo papa.e per consequente non varrebbe cosa che facesse , ma vaca nel cospetto del Figliol di Dio ,perchè ha pervertito l’officio suo , e per consequente Cristo lo riprova come apostata .Non vaca adunque tra gli uomini…ma quanto a Dio non tiene tal grado di ragione ,ma lo usurpa ” ( C. Landino ) .

      • Enrico ha detto:

        Dante trova eco nella Tesi Cassiciacum.

        Secondo “La tesi Cassiciacum, dal nome latino di Cassago Brianza, ove Sant’Agostino si ritirò in preghiera e meditazione prima di ricevere il Battesimo […] un “tizio” diventa Papa materialmente se eletto da un conclave di Cardinali, ma può non esserlo formalmente per difetto di intenzione, perché non vuole procurare il “bene” della Chiesa Cattolica”. https://gloria.tv/post/mb1H82VzBs7h1iKnti3HpA6Vz

        • Adriana ha detto:

          Enrico ,
          la ringrazio della istruttiva lettura . Non sono d’accordo con certe interpretazioni che vi ho trovato ( se ho ben inteso il testo ) perchè : A) Fanno risalire la accusa di”difettosa”
          presenza di un Papa esclusivamente a concezioni gnostico-platoniche
          ( ragion per cui anche Dante in questo caso diventerebbe un portavoce della massoneria gnostico-platonizzante mentre fu sommamente aristotelico) .
          B) estendono “grossamente ” il sinolo di materia e forma all’elezione formale e materiale dei Papi .
          Ci sarebbe un altra interpretazione possibile .
          La si trova nella seconda parte del Canto trentatreesimo dell’Inferno ( Tolomea )dove viene ventilata la sostituzione sulla terra dell’anima di un traditore con un demonio .( Si tratta di Frate Alberigo da Faenza e di Branca Doria :entrambi traditori ). Ed è evidente che il tradimento senza rimorso è ,per il Poeta ,imperdonabile .
          Per la leggitimità di tale concezione egli si appellò proprio ad Aristotele (De Anima libro II , in Convivio IV :
          “Ultimamente quando si dice a maggior detrimento -E tocca a tal ch’è morto e va per terra-dico questo cotale vilissimo “. E ancora : “Se l’vivere è l’essere (dei viventi e vivere nell’uomo è ragione usare, ragione usare è l’essere) de l’uomo e così da quello uso partire è partire da essere , e così è essere morto “.

          • Enrico ha detto:

            Adriana,

            Lei incede su di un terreno assai raffinato sul quale io mi ritrovo claudicante e quasi mi sembra di non poterLa seguire. Però … ci provo! 😊

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    comunque, sarà anche bene ricordare che Wojtyla avrà sbagliato a fare Assisi, come anche a lasciare campo libero ai NC, certo, ma ha fatto anche molte cose buone, è stato un grande pontefice…

    https://www.facebook.com/PapaGiovanniPaoloII/videos/274228936956375

    giusto per considerare la cosa “in toto”…

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    100 anni fa mentre la Serva di Dio Emilia partoriva Karol Wojtyla, nel domicilio a Via della Chiesa n. 7, Wadowice, 2 metri separavano il muro del secondo piano del focolare umile, presso in affito, con un grande muro della chiesa parrocchiale, e proprio suonavano le campane per la recita delle litanie Lauretane di maggio. Memoria di San Giovanni I, Papa.

    Questo non fu un bambino prodiggio, ma allevato dalla grande Fede della famiglia e dal dolore nelle perdite ai suoi 9 anni, la mamma, ai 12, suo fratello Edmund (una bambina prima di lui muore subito la nascita), ed infine, ai 21, muore suo padre militare. Era tutta la sua famiglia.

    Seminarista clandestino, Sacerdote 1.1.1946, celebrando suo Primo Santo Sacrificio Eucaristico all’ indomani dei Fedeli Defunti.
    Vescovo, arcivescovo, cardinale e papa.

    Lui stesso disse che caso mai il crollo del comunismo non solo nella Unione Sovietica e paesi satelliti fu a causa della propria fragilità del perverso sistema. Ma la maggioranza ripete che fu lui a farlo abattere.

    Il proprio demonio che tr’ altro è solo divisione e distruzione, tentò costruirlo ma per solo distruggere di più, quello è la natura del comunismo.

    In tanto la Cina, al di là che non sappiamo bene le consequenze del coronaCina19, è un colosso economico grazie alla dittatura comunista…mischio tra capitalismo selvaggio e comunismo selvaggio. E quello che accade nei comunismi europei, che solo cambiarono di maschera, appunto mantenendo i poteri chiamati “democratici” ma restando più che comunisti atei feroci contro la Fede della Chiesa Cattolica.

    L’ impostore berORGOGLIO vuole passare alla storia come un Beato Giovanni Paolo II a chi concedono erroneamente però, la caduta dell’ Unione Sovietica e satelliti, credendo che con amicizie segrete con i cinesi l’ amorbidirà e farà cambiare la Cina, eppure preparandosi un filippino-cinese, tale luis antonio.

    MA DIO HA ALTRI PIANI…
    ET EXPECTO TRIUMPHUS IMMACULATI CORDIS MARIÆ.

    (ENRICO: meno male che Nostra Signora, e con Lei TUTTO IL CIELO, non sono così duri intransigenti come Lei. Lei non vuole capire che perche Vogliono la Salvezza di tutti, Dio perche Padre Amorevolissimo HA PAZIENZA INFINITA…virtù che manca a Lei. Sicuramente l’Immacolata è la prima a ChiederLa. Tale il disastro e disordine anche con il CV II…una guerra che credono vinta i demoni, i massoni del ” nuovo (ma vecchio sogno) ordine mondiale”…invece GIOVANNI PAOLO II, con tutti gli sbagli, sopratutto i meriti eroici per frenare l’ APOSTASIA… e non lo poteva fare come Lei desiderarebbe umanamente con violenza. Io sono nato nel proprio 1962…e tutti tracinati in questa storia; Sacerdote dall’ Anno Santo 2000 e pian piano arrivai scoprendo, studiando, la TRADIZIONE, ma è GRAZIE AD UN GIOVANNI PAOLO II pure. E così stà capitando a moltitudine nel mondo. Dunque meglio vada a girovagare in altri blog e qui non seminare più zizzania di quanto c’è. Ci piacerebbe sapere a chi ha convertito Lei. Peccato, perche tante cose le dice giuste, ma anche se avrebbe tutta la Dottrina, la Scienza, la Verità che vuole, SENZA AMORE, VERA GIUSTIZIA E VERA MISERICORDIA….È ZERO. È NIENTE. E GUARDI, È CON L’ORGOGLIO CHE CI SI ARRIVA PURE NELL’ INFERNO).

    • Enrico ha detto:

      P. Luis,

      prima di tutto non sono io a essere intransigente, semmai è la Dottrina Cattolica ad essere qualcosa di molto preciso da non poter essere facilmente scavalcata o modificata.

      Non sono uso ad inventarmi interpretazioni soggettive e quindi mi rifaccio ai punti cosi detti “non negoziabili”, quindi se qualcuno, chiunque esso sia, afferma che lo Spirito Santo “è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo” fa un’affermazione contro la Dottrina della Chiesa Cattolica e c’è poco da discutere.

      Per non entrare in merito a quel “misteriosamente presente” che ha dato la stura ad una caterva di “mistici” ognuno dei quali se la canta e se la suona come gli pare.

      In quanto a pazienza infinita penso che Lei non possa darmi nessuna lezione: io sono nato nel 1949 e so abbastanza bene come stavano le cose prima del vaticano II, cosa che invece Lei non può nemmeno lontanamente immaginare (e questo è il dramma delle generazioni post-conciliari), e la pazienza per sopportare di vivere essendo costantemente emarginato è considerato un retrivo medievale Lei non sa nemmeno dove sta di casa.

      Donde poi Lei abbia evinto che io “desidererei umanamente la violenza” non saprei, quindi se l’è inventato di sana pianta.

      Infine, lasciando perdere la GIUSTIZIA di Dio, messa in disparte da decenni, AMORE e MISERICORDIA sono parole talmente abusate che è meglio non parlarne.

      Ah, dimenticavo: pure ORGOGLIO è una parola difficile che è … facile buttare addosso agli altri.

      • Enrico ha detto:

        Per togliere ogni dubbio, leggiamo dal Catechismo della Chiesa Cattolica.
        SEZIONE SECONDA:
        LA PROFESSIONE DELLA FEDE CRISTIANA
        CAPITOLO TERZO
        CREDO NELLO SPIRITO SANTO

        683 « Nessuno può dire: “Gesù è Signore” se non sotto l’azione dello Spirito Santo » (1 Cor 12,3). « Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre! » (Gal 4,6). Questa conoscenza di fede è possibile solo nello Spirito Santo. Per essere in contatto con Cristo, bisogna dapprima essere stati toccati dallo Spirito Santo. È lui che ci precede e suscita in noi la fede. In forza del nostro Battesimo, primo sacramento della fede, la vita, che ha la sua sorgente nel Padre e ci è offerta nel Figlio, ci viene comunicata intimamente e personalmente dallo Spirito Santo nella Chiesa.

        È quindi Dio che MANDA lo Spirito del suo Figlio. Quindi tale Spirito non si trova GIÀ nel cuore dell’uomo: ce lo deve MANDARE Dio. Inoltre, bisogna essere TOCCATI dallo Spirito Santo che CI PRECEDE e suscita in noi la fede: la PRECEDENZA e il TOCCO dicono, ancora una volta, che lo Spirito Santo non si trova già nell’uomo; Esso trascende l’uomo, è fuori dell’uomo che, se vuole, lo fa entrare.

        «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui» (Gv 14,23).

        Dice VERREMO a lui, e PRENDEREMO DIMORA presso di lui.

        E poiché lo Spirito Santo è l’Amore reciproco tra il Padre e il Figlio, ecco che anche lo Spirito Santo VERRÀ e DIMORERÀ presso l’uomo. Quindi, nessuna scontata “misteriosa presenza dello Spirito Santo nel cuore di ogni uomo”, espressione di sapore new age che non corrisponde alla fede della Chiesa Cattolica.

        Fede che è Unitrinitaria, quindi esclusiva, non suscettibile di mischiamenti e accomodamenti ecumenisti.

      • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

        La violenza sua stà nel modo di sprimersi. Appunto mi da dell’ imbecile perche secondo lei non potrei sapere niente, nemmeno per miei amati genitori nati 1931 e 1932, cosa c’ era prima il 1962. Come se non studiamo la Storia.

        Appunto riguardo la Liturgia, se non si conosce, studia, chi fu e cosa fecce annibale bugnini in complicità con montini, non sappiamo come si arrivò al 1969 e lo stravolgimento del Santo Sacrificio.

        Non perche lei sia nato nel 1949 ha autorità per sapere di più. Mio vescovo pure è nato nel 1949 ed è passato come se niente al modernismo, Sacerdote dal 1976. Ma perchè non mi ricchiama con autorità per proibirmi di celebrare il Santo Sacrificio Tradizionale? Perche non solo il VERO SPIRITO SANTO mi porta come migliaia nel mondo intero alla completa Verità per esempio della Liturgia.
        Appunto dice lei “lasciamo perdere la giustizia”…e vuole critticare i berORGOGLIOSI?…lasciando da parte la Giustizia e quando diventa storta e falsa la misericordia e l’ amore.
        Ha letto San Francesco di Sales, come pure combatteva gl’ eretici…ma con quale dolcezza ed esempio li richiamava…quanti tornarono alla Vera Fede…?

        Lei è ingiusto faccendo credere che prima il CV II tutto andava bene…banali ricordi…tutta la decada dei ’50 lei era un bambino, e chi lo sa se da giovane 19enne non fu tra quelli mascalzoni del ’68 ed oggi vuole, certo nascosto dietro nickname ed inni d’ Enrico V da film parziale, passare come il grande tradizionalista. Altre volte dice che è un fanatico (poveri i fanatici anche se è un santo) di mgr. Marcel Lefebvre…in parte studiando bene la storia di questo eroe della Vera Fede, è pure in parte che ci sono ben arrivato alla Vera Tradizione, e mi dispiace che il Beato Giovanni Paolo II non seppi affrontare giustamente, con giustizia, questo dramma. Ma non importa di tanto, gl’ appartenenti della congregazione di San Pio X, crescono sempre di più…in USA un seminario nuovo con un capienza per centinaia dei seminaristi che nemmeno in quella magnitudine c’erano prima il CV II. Già in altro commento li ho detto che Lefebvre partecipando agl’ inizi del CV II era d’accordo che bisognava fare aggiustamenti nella Liturgia…e dunque è lei che non conosce bene il passato. La Storia. Guardi se sapessi di quali anni sono i miei Breviari Romani…

        Dunque tr’ altro, il vescovo qui non mi proibisce niente perche non invento niente. Qui è solo Dottrina e Liturgia di sempre. Qui tra FAVELAS…potrebbe admirare come i fedeli parrocchiani senza urli, senza imporre, senza costringere, senza forzature, pian piano arrivavo io, pian piano li spiegavo a loro. Qui sono state le donne laiche che volero usare il velo, senza io comandare; hanno capito tutti quelli che frequentano, la differenza tra veramente Adorare nel Santo Sacrificio e la bellezza della Liturgia, anche non capendo il latino…e questo sempre di meno…perche con i messalini hanno a doppia colonna tutto in spagnolo; ma li sentisse come pronunciano perfettamente bene il latino ad ogni risposta e preghiera.

        Insomma sua violenza inoltre stà credendo che solo presentando l’ esigente Dottrina che è diverso al suo giochino di parole chiamandola intransigente, invece quello che è lei, è rimanere “fedele”. È per questo che piace l’ impostore argentino, perche diffonde una “misericordia” tutta falsa, perche senza giustizia, e lei e tanti altri una giustizia senza misericordia.

        • Adriana ha detto:

          ” La violenza sua sta nel modo di esprimersi …” Gran sentenza !!! Caro padre Luis , se lei riesce a individuare la “violenza” in questo Blog , dove diamine vuole individuarla se non nell’espressione ? Non pretenderà di trovare qui il resoconto autobiografico delle prodezze di un tagliagole islamico ?
          ” Rem tene , verba sequentur “. Ahimè ! Comincio a credere che certe assurdità logiche e certi morsi rabbiosi e soddisfatti che abbondano nei suoi interventi non siano dovuti alla ignoranza lessicale ,morfologica e sintattica della lingua italiana ma a refoli” di lirismo tropicale ” e umorale che le impediscono di leggere e comprendere le cose per il verso giusto .
          Da quando il gentile Tosatti ha creduto opportuno rispondere con cortesia alla sua profferta di diventare
          ” il capellano” metaforico di questo Blog ,pare che lei si sia affrettato con impegno a diventarne il Papa concreto.
          Ahimè…un altro papocchio.

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Come li canta Adriano Celentano a Mina…” non è che ti sei sbagliata di cantante?”…

        • Enrico ha detto:

          Caro P. Luis,
          sull’argomento in questione non ho altro da dire, o , meglio, non ho altro da ripetere, giacché ciò che ho esposto non è farina del mio sacco bensì è parte del Deposito della Fede che va preso per intero o lasciato.

      • Lucy ha detto:

        @ Enrico.
        Macchè guastafeste ! Un sentito ringraziamento per averci fatto conoscere elementi di basilare importanza per la nostra vita di fedeli.E pensare che noi abbiamo impostato la nostra vita concreta personale e familiare sulla base degli insegnamenti di un Papa che credeva nell” imminenza vitale ” .Orrore !
        Pazienza ! Ce ne faremo una ragione e comunque ancora grazie per la notizia.

        • Lucy ha detto:

          E C immanenza vitale.
          Ero così presa dalla notizia che ho sbagliato termine.

          • Lucy ha detto:

            A scanso di equivoci preciso che questo post a Enrico è ironico .Del resto il mio pensiero su Papa Wojtyla è noto e all’ 80 % coincide con quello di padre Luis.

          • Enrico ha detto:

            Signora Lucy,

            proprio l’ironia del suo commento mostra come Lei non sospetti minimamente l’enormità della deviazione dalla fede della Chiesa rappresentata dalla concezione woitiliana dell’’immanenza vitale.

            D’altra parte è noto (ma forse non così noto) come la massa dei fedeli , in questi ultimi decenni, sia stata indotta, nei confronti dei papi (?), a valersi più di un vago sentimentalismo che della conoscenza dei fondamenti inalienabili della fede. E così tutti a dire “che grande papa” di qua e che “grande papa” di là, nella più completa incoscienza dell’allontanamento dalla fede della Chiesa.

            Se fossi in Lei, non prenderei la faccenda con troppa ironia.

    • Adriana ha detto:

      Padre Luis ,perdoni ,ma lei non è l’ideatore , il proprietario , il conducator e neppure lo scaccino di questo Blog .Ritengo questo suo intervento una brutta caduta di stile . Inoltre…secondo la sua logica , Woytila
      sarebbe riuscito,
      (nonostante errori e confusioni ), a convertire un numero notevole di anime , perchè pieno di Amore (come Bergoglio evidentemente ) ,mentre il povero Enrico …
      Che razza di paragone è questo ?!?, un paragone tra un papa reso notissimo dai media e un privato cittadino che non vive alla ribalta ??? In ipotesi Enrico potrebbe aver convertito un numero di anime maggiore di quante ne ha affascinate Woytila…Lei che ne sa ?
      I dettagli agiografici sulla nascita di Woytila ,( che hanno il tono ” grazioso” di certi episodi sull’infanzia di Gesù nei Vangeli non canonici) ,devono forse servire a confermare la santità “a-priori ” del medesimo e perciò , a dare a lui sempre e comunque ragione ( qualunque cosa abbia detto o abbia fatto o abbia baciato )?
      Le servono forse per anatemizzare chiunque si permetta di sollevare qualche eccezione a proposito del di lui “abbagliante” magistero con l’intento -non papolatrico -di salvare la Chiesa
      di sempre ? Misero anatema ! Troppo simile nella sostanza e nella sua imprecisa motivazione a quelli di certi ” strani” Vicari di Cristo .

      • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

        Non l’ avrei aspettato da lei, Adriana. Certamente non sono lo scaccino, ne il resto di quanto m’ adossa. Sono come lei un participante in più. E come Sacerdote dicevo ieri al caro Marco che mi sento un cappellano di SC…perche mi lo prendo sul serio e prego ed offro ogni giorno il Santo Sacrificio anche per lei, in quanto giornalera commentatrice.
        Non so in quale “stilo” m’ inquadrava, e sono lieto che grazie al mio commento ad Enrico lei si faccia avanti rispondendomi così, mentre ricordo tanti suoi gentili commenti ai miei commenti fino poco fa.

        Io non so quanti si sono convertiti per aiuto di Giovanni Paolo II. Ma a me si aiutò e dunque lo difendo al mio VERO PADRE. E certamente tutta sua vita fu solo predicare il Vero Dio e Vero Uomo Gesù Cristo Nostro Signore. Io solo ho domandato al sgre. Enrico quanti si sono convertiti grazie al suo discorso da poco entrato in questa, come chiamò un giorno “Sconsolata” e mi piace molto, “comunità virtuale”, dove commenta dietro tanti, ogni giorno, con quella prepotenza credendo la sa tutta solo lui ed il resto di questa “comunità” dobbiamo cambiare secondo lui. E non è il solo…

        I dati sulla nascita di Karol Wojtyla, BEATO GIOVANNI PAOLO II, se li sembrano vicini a quelli del Nostro Signore, mi fa grande piacere, e sarà perche il VERO SPIRITO SANTO lo presse come Suo sin dalla nascita perche già aveva un precisso proggetto futuro su di lui…e lui che li risposse come pochi…

        Ma non sono io ad inventarli, esagerarli, o cercare di descriverli sublimi. Non si contano in 25 anni le volte che ho visitato mia amatissima (pure) Polska, Polonia…capisco molto il polacco…prego pure parte del Santo Rosario in polacco. Ho fatto solo un riasunto minimo per inquadrare come la vedo e credo riguardo l’ articolo di cui si parla sopra che capita oggi nel centenario della nascita.

        Perche la PROVVIDENZA VUOLE sviluppare e dare al mondo la FORMA PIÙ ELEVATA DI CAPIRE LA VERA MISERICORDIA SUA, DIVINA, e perche scelsse Santa Maria Faustina del SANTISSIMO SACRAMENTO Kowalska come docile istrumento e VUOLE Karol Wojtyla il suo più STRAORDONARIO DIFUSSORE, appunto da Sacerdote, vescovo, cardinale e papa, non fecce altro che consommare sua vita per questo. Anzi definì il suo pontificato come della Misericordia Divina.

        Io ho fatto ricordo sopratutto del giorno quando e come è nato ed un semplice asegno sul resto della sua vita, perche l’ oggetto di questo articolo non è in se il 100 della sua nascita, e perche non è una favola e bisognarebbero tanti libri per raccontare la sua vita modellata nel dolore, NELLA CROCE, NELLA VERA FEDE.

        Solo i fanatici nascondono le cose che non sono buone dai suoi idoli.
        Perfino un Davide quelle che combinò con la sposa infedele d’ un ufficiale ed amico…
        Nessuno può non vedere gl’ errori di Giovanni Paolo II se vorrebbe mostrare meglio le MERAVIGLIE FATTE DAL VERO SPIRITO SANTO IN LUI E PER TUTTA LA VERA CHIESA. Bastarebbe mettere nella bilancia e vedrai che le vostre cose pesanti fanno vedere che sono pagliuzze quelle di lui. Ma se vuole vedere le meraviglie…basta solo tutto riguardo la VERA MISERICORDIA DIVINA…non ha capito ancora perchè e tra le paroline giornaliere dell’ impostore berORGOGLIO?…perche è quello che vuole in extremis (perche arriva la PURIFICAZIONE…) il demonio…cancellare tutto quanto di grande e buono ha fatto e farà il VERO SIRITO SANTO con la VERA MISERICORDIA DIVINA…mentre quella dell’ impostore è tutta e solo kant, rahner, kasper, soros, hell’s gates, boffpachaimmonda, ecc.

        Io mai mi sono messo a criticare lei per suo basso stile verso l’ apparizioni della Regina della Pace a Madjugorje, per esempio. Ma quello è del tutto suo personale.
        Guardi si lega solo la VERITATIS SLENDOR e riconosca l’ incredibie miniera che ne risulta dal Diario di Santa Faustina…tutto è Misericordia e Giustizia. Conversione e Vita Sacramentale. Anche attraverso la mediazione del SACERDOTE.

        E guardi quella vita colossale di Karol Wojtyla, che fu dopo docile e degno all’ altezza del Servizio Petrino, come un vero grande, non siate meschini…la propria Provvidenza lo portò con Se, nella solenne FESTA DELLA MISERICORDIA DIVINA il 2 per occidente, ma già 3 per l’ oriente, dunque “IL MONDO INTERO” del 4.5….così di precisso (2/3.4.5) suo fine come le campane che suonarono per le Litanie Lauretane, mentre usciva dal grembo di sua mamma un 18.5.20.

        • Lucy ha detto:

          Padre Luis il suo post è bellissimo e commovente da vero sacerdote che difende un gigante della fede che ha cambiato la storia. La stimo molto e le voglio bene

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Grazie carissima Sgra. Lucy. Anche io Vi voglio bene! E la BENEDICO con questo dono tremendo del SACERDOZIO che il Padre Karol Wojtyla, come pochi mi fa imparare ad amarLo, ringraziarLo, servirLo !(e cioè amare, ringraziare e servire questo supremo dono del SACERDOZIO!).

        • Adriana ha detto:

          Caro padre Luis,
          non mi sono mai pronunciata su Medjugorie proprio per il rispetto che nutro per i sentimenti altrui e per desiderio di non ferirli , anche se -personalmente- l’affaire Medjugorie lo giudico un imbroglio .
          Quindi di quali mie prese di posizione sull’argomento va cianciando ? Il resto del suo messaggio è dello stesso tono. Le sue dimostrazioni ,poi ,consistono in un misto di affermazioni apodittiche e mozioni degli affetti devozionali : quel “fritto misto” di argomentazioni inesistenti che incoraggiano gli atei a dire che:” la religione non è altro che una filosofia con un braccio legato
          dietro la schiena ” . Ahimè ! Quanto cretini volete siano i cristiani ?

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Poco fa lei scherzava rimandando alla “postina” sull’ argomento Medjugorje. Ma lasciamo perdere. Mi è difficile capire il suo altissimo livello della sintasis, grammatica, ecc, italiana. Io sono nel livello più basso innadiritura pieno del lirismo tropicale. Con tutto io non participo per lei qui a SC, come difatto si è immischiata nel mio commento ad un altro; ma mio italiano serve ad altro tipo dell’ anime umili…per esempio, per restare in questo spot, mi capisce la Sgra. Lucy anche con la precissione che e d’ accordo con me con l’ 80% sul tema del colossale Giovanni Paolo II. Dunque sorvoli i miei commenti e così non prenda un’ indigesta. So benissimo che mio italiano è mediocre, ma non ho nessuna ferita al riguardo; da 20 anni non vivo in Italia, ma l’ amo e non ho complessi d’ inferiorità. E so bene che ad alcuni faccio del bene. Lei continui nelle visioni dei suoi film (li cita abbastanza) che magari li fanno perdere il senso della realtà e tutto lo vede astratto, come mi descrive oggi, e non lo dico con ironia sennon con ringraziamento e con la BENEDIZIONE ! (È un classico: quando non ci sono argomenti si va al disprezzo del contrario).

          • Adriana ha detto:

            Padre Luis ,
            sia cortese :mi dimostri dove avrei scritto una cosa simile !
            Tutto può darsi , anche che me ne sia dimenticata…ma, se per caso l’avessi scritto , sarebbe stata una citazione della frase ,poco rispettosa e poco intelligente , dello stesso Bergoglio . E lasci perdere Celentano : mi ricorda quel prete che celebrava cantando :” Azzurro “.
            Con quale diritto sono entrata nella ” mischia” tra lei ed Enrico ? Col diritto di chi vede la scorrettezza che vuole sopraffare – violentemente – la correttezza .Enrico non aveva certo bisogno di me .

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    A volte penso: sette anni fa, Zen era disponibile per fare il papa?… sarebbe stata la persona giusta, mi dico. Ma non è con i “se” e i “ma” che si fa la Storia. La Provvidenza lavora in modo molto diverso da quello che noi immaginiamo. Anche perché, vivaddio, ha una visione globale ;-))))

  • Enrico ha detto:

    A proposito di Giovanni Paolo II, e fedele al mio compito di guastafeste, non posso esimermi dall’evidenziare come egli sia stato un papa squisitamente modernista in quanto propalatore del principio di immanenza vitale stigmatizzato da san Pio X, ciò che nell’articolo del Maestro Porfiri è del tutto ignorato.

    Nell’articolo viene citato quanto GP II dice nel messaggio del 1996:

    “Anche oggi tutti i cattolici cinesi sono chiamati a mantenersi fedeli alla fede ricevuta e trasmessa, non cedendo a concezioni di una Chiesa che non corrispondono né alla volontà del Signore Gesù, né alla fede cattolica …”.

    Ebbene, proprio l’immanentismo vitale non corrisponde alla fede cattolica.

    Già nel Discorso alla Curia romana per gli auguri di Natale del 1986 GP II affermava:

    «Possiamo ritenere infatti che ogni autentica preghiera è suscitata dallo Spirito Santo, il quale è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo».

    Quindi, non azione dello Spirito Santo sul cuore umano come grazia attuale secondo la fede cattolica, bensì presenza nel cuore di tutti gli uomini, secondo, appunto, il principio dell’immanenza vitale.

    Dunque lo Spirito Santo era presente nel cuore di tutti i partecipanti all’incontro di Assisi? Dunque, a rigore, ad Assisi erano tutti automaticamente cristiani poiché lo Spirito Santo è una delle Tre Persone della Santissima Trinità?

    A meno che, come è più probabile, per GP II più che di Spirito Santo si trattasse del generico “spirito universale” buono, per così dire, per tutte le stagioni.

    Del resto, non è un caso che gli incontri e gli accordi ecumenisti sotto l’egida dello “stesso Dio” per tutti si siano moltiplicati. Lo “stesso Dio” o “spirito universale” per gli uomini che sono “tutti fratelli”.

    Ovviamente secondo un peculiare principio massonico.

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      E’ il discorso del neo-modernismo che sta cominciando a venir fuori. Ne parla spesso anche Baronio, che qui cita Radaelli

      https://opportuneimportune.blogspot.com/2019/04/la-sorgente-spiega-alla-foce-come-mai.html

      e ovviamente non coinvolge solo Wojtyla, ma anche Ratzinger, e indietro, fino a GXXIII.

      Se mi chiedete a me che ne penso, dico: capisco. Mi si presentano degli argomenti ai quali non so replicare con sicurezza, in modo categorico, come su altri temi. Allora, direi: non cassiamo con sufficienza questo pacchetto, seguitiamo a tenerlo presente, e che il Creatore ci voglia donare discernimento, perché ci consenta di capire questi passaggi difficili, nel modo giusto.

      Intanto, par di capire che siamo andati troppo avanti con l’ecumenismo, mentre stavano franando le basi della nostra fede.

    • Pier Luigi Tossani ha detto:

      Ci sto ancora riflettendo.

      «Possiamo ritenere infatti che ogni autentica preghiera è suscitata dallo Spirito Santo, il quale è misteriosamente presente nel cuore di ogni uomo».

      Questo, di per sé, non mi pare sbagliato. E’ diverso dal fare l’incontro ecumenico di Assisi. Mi piacerebbe sentire, su questo, il parere di Baronio, che è un po’ che non interviene. Gli mando, da qui, un saluto.

    • carlone ha detto:

      Terreno scivoloso .. anche per lei..

      Firenze 1442

      ….Crede fermamente, confessa e predica che nessuno di quelli che sono fuori della chiesa cattolica, non solo pagani, ma anche Giudei o eretici e scismatici, possano acquistar la vita eterna, ma che andranno nel fuoco eterno, preparato per il demonio e per i suoi angeli (94), se prima della fine della vita non saranno stati aggregati ad essa; ….

      Colombo 1492
      Scoperta America

      E questi ….?