PETIZIONE A SARAH: DICA NO ALLO STATO CESAROPAPISTA.
16 Maggio 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, la questione dell’ingresso del governo – e perciò dello Stato – nelle vicende liturgiche nostrane ha destato reazioni molto vive da parte di fedeli e sacerdoti. Abbiamo ricevuto notizia di un’iniziativa, un appello, rivolto al Prefetto della Congregazione per Culto e Sacramenti, il cardinale Robert Sarah, da parte di sacerdoti e fedeli tramite la piattaforma CitizenGo. Ve ne rendiamo partecipi.
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INTERFERENZA DELLO STATO NELLA CHIESA
Eminenza, il 7 maggio scorso il Ministero dell’Interno italiano ha emanato un Protocollo “concernente le necessarie misure di sicurezza cui ottemperare…per la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo”. In esso vengono trattati questi argomenti: “Accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche”; “Igienizzazione dei luoghi e degli oggetti”; “Attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche”. Vengono poi date delle direttive su come rendere noto il contenuto del Protocollo con una “Adeguata comunicazione” e “Altri suggerimenti”. Praticamente lo Stato, mediante questo documento, che entrerà in vigore il 18 maggio 2020 con il placet della CEI, stabilisce le norme che la Chiesa deve osservare in campo liturgico. Nel paragrafo riguardante le “attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche”, la prima parte del numero 3.4 suona così: “La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti mono-uso”. Poiché l’uso del guanto non rientra nella prassi della Chiesa e nessuna norma liturgica lo impone, considerando che “in reverentiam huius sacramenti, [Panis Eucharisticus] a nulla re contingitur nisi consecrata” (Summa, III, 82, 3), CI OPPONIAMO all’introduzione di questa novità che disturba la sensibilità di tanti sacerdoti e fedeli, e – così come è stata formulata – non garantisce il pieno rispetto del Sacramento dell’Eucarestia. Siccome “regolare la sacra liturgia dipende unicamente dall’Autorità della Chiesa” (can. 838 §1) e mediante il suddetto Protocollo lo Stato si è ingerito illegittimamente – con l’approvazione ingiustificata della CEI – in materie non di sua competenza, violando il Concordato e l’autonomia e la sovranità della Chiesa stessa, le chiediamo di intervenire quanto prima per condannare questo abuso e consentire che i sacerdoti possano distribuire la Comunione semplicemente secondo le norme liturgiche contenute nell’ Ordinamento Generale del Messale Romano, con la precauzione di disinfettare bene le mani in tutti quei momenti che il buon senso lo richiede. Le porgiamo i nostri rispettosi ossequi. Sacerdoti e Fedeli della Chiesa Cattolica
Questo è il collegamento per aderire alla petizione.
(Questa petizione è stata creata da un cittadino o un’associazione non affiliati a CitizenGO. CitizenGO non è quindi responsabile dei suoi contenuti).
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Tag: citizengo, petizione, sarah, stato cesaropapista
Categoria: Generale
Le petizioni non servono a niente o perlomeno vanno accompagnate ad azioni concrete pubbliche. Solitamente hanno l’effetto che chi le firma si senta poi in apparente pace con la propria coscienza.
Un cristianesimo virtuale anche questo!
FACCI QUALCHE ESEMPIO DI AZIONI CONCRETE PUBBLICHE
Il modo migliore per fare sentire la propria voce è arrivare alla Suprema Autorità della Chiesa usando i giusti canali (i Dicasteri competenti) e gli strumenti appropriati (una petizione o istanza formale con la quale si chiede di rivedere e correggere disposizioni ingiuste dell’Autorità inferiore).
La nostra petizione è stata accompagnata da una azione pubblica mediante la pubblicazione della petizione stessa su Stilum Curiae e GloriaTV accompagnata da una raccolta pubblica di firme.
Non abbiamo messo a tacere la coscienza: ne abbiamo ascoltato il forte grido che essa ci ha fatto sentire, e continueremo ad ascoltarla usando gli strumenti adatti e i mezzi leciti. Non viviamo un cristianesimo virtuale. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare.
DOMANDA PER L’ESTENSORE DELL’APPELLO:
USARE I GUANTI SAREBBE MALE PERCHÉ NON PREVISTO DALLA LITURGIA. OK. DISINFETTARSELE INVECE DOVE È PREVISTO DALLA LITURGIA?
Nessuna.
Il n. 278 dell’Ordinamento Generale del Messale Romano stabilisce: “Ogni volta che qualche frammento di Ostia rimane attaccato alle dita, soprattutto dopo la frazione o dopo la Comunione dei fedeli, il sacerdote asterga le dita sulla patena, oppure, se necessario, lavi le dita stesse. Così pure raccolga eventuali frammenti fuori della patena”. Tutto qui. Dunque non si impone uso di disinfettanti. Ma in caso di vero contagio l’utilizzo del disinfettante può essere giustificato da causa grave.
“IL MONDO HA BISOGNO DI MOLTE PREGHIERE, PERCHÉ STA PER ESSERE TERRIBILMENTE PUNITO DALLA GIUSTIZIA DI DIO…”
Se vuoi leggere tutto:
https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/05/13/il-mondo-ha-bisogno-di-molte-preghiere-perche-sta-per-essere-terribilmente-punito-dalla-giustizia-di-dio/
emerge non solo la falsità delle apparizioni di Itapiranga, vedi da Gloria.TV, qui
https://gloria.tv/post/m3onjkpJfTJ71aeTMhe7QKUje
“…Nel Decreto divulgato dalla stessa Congregazione, in data 7 febbraio 2017, si legge: “Circa il caso del Sig. Edson Glauber De Souza Coutinho, presunto veggente e mistico, della Prelatura Territoriale di Itacoatiara (Brasile). Valutato attentamente il caso, questo Dicastero ritiene che non risultino indizi di autenticità circa le presunte apparizioni e, di conseguenza, dei messaggi asseritamente ricevuti. Pertanto, la Congregazione per la Dottrina della Fede ritiene che Ella debba adottare tutte le misure necessarie affinché:
I presunti messaggi non siano diffusi ulteriormente.
non si faccia cenno nel culto divino celebrato nel santuario dedicato alla “Madonna della Regina del Rosario e della Pace di Itapiranga” e negli altri luoghi della Prelatura, alle presenti apparizioni e messaggi che il Sig. De Souza avrebbe ricevuto.
il Sig. De Souza e l’Associazione della Regina del Rosario e della Pace di Itapiranga (ARRPI) si astengano dall’ulteriore diffusione di detti messaggi.
Ma lo pseudo veggente non ci sta e disobbedisce alle disposizioni
Per circa un anno Edson Glauber ha cercato di obbedire ma poi, con la scusa che i veggenti sono perseguitati dalla Chiesa, ha ricominciato con le sue pseudo apparizioni…”
ma anche quelle di Medjugorje sono state sconfessate da due Vescovi della Diocesi di Mostar, responsabile per territorio, vedi dall’Isola di Patmos, qui:
http://isoladipatmos.com/medjugorie-e-la-gospa-dei-bugiardi-ragionevoli-dubbi-sulle-apparizioni-e-sui-sedicenti-veggenti/
“Pur sapendo che nulla valgono documenti e prove per chi ha scelto di scivolare nel fideismo e rigettare qualsiasi dato reale; pur sapendo che il fideista ricorre all’arma di difesa dei sofismi e alla falsificazione dei fatti, alla fine di questo articolo riporterò una parte della relazione di S.E. Mons. Ratko Perić, Vescovo della Diocesi di Mostar-Duvno, sotto la cui giurisdizione si trova la Parrocchia San Giacomo di Medjugorje. Sarà il Vescovo stesso a spiegare in che modo i sedicenti veggenti hanno mentito sin dall’inizio della vicenda, manipolato i testi e seguitato a mentire nel corso del tempo…”
e pure quelle di Garabandal, qui, da Radio Spada
https://www.radiospada.org/2014/05/la-falsa-apparizione-di-garabandal/
“Siamo molto stupiti che qualcuno voglia, con tanto di conferenze e video, riportare in auge una delle più risibili false apparizioni mariane che la storia della Chiesa ricordi, quella delle ragazzine di Garabandal.
Senza entrare in ulteriori analisi, perché non serve, essendo chiari i fatti e le vicende – le foto e i filmati ad esempio, parlano da soli – vogliamo e dobbiamo riportare, in dovere di riparazione della Sublime Dignità della Vergine Maria lesa e offesa da tal inganno, una serie di importantissime verità che confermano la falsità di Garabandal: le ritrattazioni delle “veggenti” stesse su tutta la vicenda.
Vediamole insieme punto per punto:….”
In conclusione, non sarà mai troppo presto, per molti di noi, per dismettere l’approccio grossolanamente fideistico-apparizionistico, anche perché di apparizioni vere e certificate ne abbiamo già a sufficienza: diciamo che la sufficienza quantitativa delle apparizioni vere e certificate è stabilita, di certo, dalla Provvidenza.
Ormai siamo cresciuti, e se vogliamo davvero convertirci, sappiamo perfettamente come si fa. Siamo credenti seri e responsabili, non perdiamo il nostro tempo dietro a tante fole,e non lasciamoci infinocchiare dai truffatori.
Per il nostro bene, in primis.
“non perdiamo il nostro tempo dietro a tante fole,e non lasciamoci infinocchiare dai truffatori.”: caro Pier Luigi, la sua conclusione mi può stare anche bene, ciò che però non me la fa accettare è il fatto che Lei la basi sui pronunciamenti di Prelature, Congregazioni ed altre autorità della falsa “chiesa” conciliare e vaticansecondista, che tutto è fuorché cattolica e Chiesa di Cristo. Aa bugiardi e impostori non accetto nessun pronunciamento, e mi affido al sano discernimento degli spiriti, dono dello Spirito Santo. Lascio a Lei il piacere di affidarsi a questa falsa chiesa ed ai suoi impostori travestiti da religiosi. Pace e bene., LJC
@Catholicus
ti faccio notare che, quantomeno nel caso Medjugorje, sono i due vescovi della Diocesi interessata, che si sono succeduti nell’incarico, che han denunciato che quella dei veggenti era una truffa, mentre il problema sta piuttosto nel fatto che, dopo trent’anni dai fatti, è proprio quel Vaticano che tu accusi di
“autorità della falsa “chiesa” conciliare e vaticansecondista, che tutto è fuorché cattolica e Chiesa di Cristo”,
non è stato capace di dire una parola finale sulla questione.
Quindi, ben ti si attaglia dove il P. Ariel dice
““Pur sapendo che nulla valgono documenti e prove per chi ha scelto di scivolare nel fideismo e rigettare qualsiasi dato reale; pur sapendo che il fideista ricorre all’arma di difesa dei sofismi e alla falsificazione dei fatti, alla fine di questo articolo riporterò una parte della relazione di S.E. Mons. Ratko Perić, Vescovo della Diocesi di Mostar-Duvno, sotto la cui giurisdizione si trova la Parrocchia San Giacomo di Medjugorje. Sarà il Vescovo stesso a spiegare in che modo i sedicenti veggenti hanno mentito sin dall’inizio della vicenda, manipolato i testi e seguitato a mentire nel corso del tempo…”
E quindi credi pure quello che ti pare, nella chiesa che ti sei fatta a tua immagine e somiglianza, in questo Paese libero ;-)))
Aggiungerei tra l’ altro , che molti di questi “madonnari ” che considerano la Chiesa Cattolica come la falsa chiesa , facciano carte false per essere ” approvati” dalla stessa Chiesa.
Ma lasciate in pace il cardinale!
https://il360.it/wp/2020/05/10/sarah-meglio-stare-zitti/
per amore alla Chiesa di Cristo,
per rispetto all’ufficio del Card. Sarah,
Papa Gregorio (che amava il silenzio) diceva “quando la verità viene compromessa bisogna parlare”,
S. Pio da Pietralcina diceva “il silenzio dei giusti fortifica i nemici di Dio”
Chi sta dietro a questo sito?
Per noi fedeli della Chiesa militante conversione personale, preghiera e sacrifici sono il principale strumento di lotta. Ovvio.
Per politici e amministratori il consenso è fondamentale, saperci unire può essere utile. Non è facile ma se partiamo dalle tre armi di sempre la Provvidenza illuminerà ciascuno secondo il suo ruolo e secondo i suoi talenti.
Il pontefice è interessato al consenso solo mondano, i fedeli possono essere accontentati con qualche parola volubile (cfr messe in tv) o con rosari di affidamento presentati come diretta assai devota ma registrati.
Per voi Ministri di Dio scoraggiati dalla decadenza del clero e di noi fedeli: il metodo del Santo curato d’Ars e di San Carlo Borromeo funziona sempre; le anime si conquistano con le ginocchia, avete il Santissimo che non aspetta altro che le vostre preghiere, non vi deluderà.
NON PREVALEBUNT.
Voglio capire quale difficoltà si trova nell’usare guanti multiuso
Per distribuire l’Eucarestia come nella Messa usiamo il Corporale o ancora di più il purificatoio dove sempre rimangono i sacri frammenti…. certamente è una situazione grave e temporanea…. Dimostratemi dove si compie un sacrilegio… non sono le cose che rendono sacrileghe le nostre azioni, ma il cuore
Ti spiego: quando vuoi sapere qualcosa, basta che fai una ricerca in rete, usando una chiave di ricerca adeguata tipo “problemi guanti con l’Eucaristia”, e mediamente trovi SUBITO quello che cerchi, nel caso specifico, tra le varie opzioni, la Silvana De Mari, che essendo chirurgo, dell’uso dei guanti di lattice se ne intende:
https://www.silvanademaricommunity.it/2020/05/12/guanti-di-lattice-per-toccare-cristo-la-fine-del-cattolicesimo/
e comunque c’era stato un articolo su SC pochi giorni fa, che di certo potrai trovare facilmente.
Chi le risponde è un sacerdote.
Premetto che nel Protocollo sono prescritti guanti monouso, non multiuso, che sarebbe ancora peggio.
Dal punto di vista igienico ci sono virologi che affermano: “Il loro utilizzo oltre che essere inutile può essere dannoso. Non impediscono la trasmissione di microbi da un oggetto all’altro. Bisognerebbe cambiarli tutte le volte che si sporcano. Possono essere un reale rischio infettivo. Il loro utilizzo è uguale alle mani e non ne sostituisce l’igiene”. Dal punto di vista del rispetto verso le Specie Eucaristiche, non sembrano assolutamente essere adatti, perché possono facilmente rimanere frammenti di Ostia attaccati al tessuto, e per purificarli sorgono difficoltà pratiche di vario genere. È difficile per esempio purificarli subito, non è opportuno immergere le dita nell’acqua con i guanti per disinfettarli, non è possibile fare l’abluzione delle dita di volta in volta con i guanti dopo aver dato l’Ostia al fedele, se è necessario disinfettarle. Dal punto di vista delle norme liturgiche, non ne esiste una che prescriva l’uso dei guanti monouso nel dare la Comunione, non è mai stata una prassi nella Chiesa, e l’introduzione di questa novità disturba la sensibilità di sacerdoti e fedeli, perché qualcuno ha l’impressione che Gesù venga trattato come un oggetto qualsiasi che ci sporca. Tenga presente poi quanto è stato scritto nella petizione: “In reverentiam huius sacramenti, (Panis Eucharisticus) a nulla re contingitur nisi consecrata). Le parole sono di S.Tommaso. Il Pane Eucaristico sia toccato solo da ciò che è consacrato: le mani del sacerdote sono consacrate, non i guanti. La norma contenuta nel protocollo non specifica se e come bisogna trattare i guanti dopo il monouso, come lavarli, di che stoffa devono essere(uno può usare quelli usa e getta di plastica? Sarebbe ciò conveniente?). Sembra propria una norma fatta da persone incompetenti circa la materia liturgica che stiamo trattando. È sacrilegio usare I guanti monouso nel distribure la Comunione? Nella misura in cui si profanassero le Specie Eucaristiche per negligenza, dispersione dei framnenti dovuta a incuria, e altre simili ragioni, sì.
Voglio capire quale difficoltà si trova nell’usare guanti multiuso
Per distribuire l’Eucarestia come nella Messa usiamo il Corporale o ancora di più il purificatoio dove sempre rimangono i sacri frammenti…. certamente è una situazione grave e temporanea…. Dimostratemi dove si compie un sacrilegio… non sono le cose che rendono sacrileghe le nostre azioni, ma il cuore
Padre esistono dei fatti oggettivi oltre alle intenzioni del cuore, si finisce per credere come si prega e come si agisce, mica siamo esseri incorporei. I Sacramenti sono segni oggettivi, concreti e reali di Cristo. Non si può toccare la Santa Eucarestia con dei guanti di gomma usa e getta, in primo luogo per la viltà del materiale, in secondo luogo perché praticamente impossibili da purificare, in terzo luogo per l’evidente intenzione degli estensori del documento di offendere, svilire e denigrare Nostro Signore nel Santissimo Sacramento.
Se non ci arriva da solo…..
Non è un protocollo emanato dal Governo, ma un accordo tra Governo e CEI conforme al Concordato.
Che appelli fate se non sapete nemmeno di che parlate? Dai ragazzi, qualche volta sforzatevi di non fare ridere!
Un accordo alla pari, si scrive su carta intestata, non usa toni imperativi imponendo norme liturgiche che spettano solo alla Chiesa; se proprio deve dare disposizioni imperative che non gli competono evidenzia il nome del dirigente che si assume la responsabilità di tali ordini/concessioni…
SE ha degli argomenti concreti risponda puntualmente all’avvocato Maria Stella Lopinto, tra i tanti avvocati intervenuti con competenza giuridica in questo blog.
SE vuole provocare provi con l’avvenire, la civiltà cattolica, famiglia cristiana…
Se dobbiamo o no firmare l’appello lo valuteremo in scienza e coscienza senza ruffiani consigli paternalistici, siamo più che maggiorenni.
Per ultimo, ragazzi lo dice ai suoi compari.
Riguardo i precedenti interventi, condivido le perplessità sul coinvolgimento del cardinale Sarah: non si è dimostrato un cuor di leone, forse ci sono serie motivazioni a noi sconosciute che gli hanno impedito maggiore risoluzione e coerenza. Forse.
Mi sembra almeno una persona di fede consapevole della sacralità e del valore dell’Eucarestia (in questi tempi di amoris laetitia non è poco), altri sembrano totalmente insensibili alla gravità delle profanazioni e dei possibili sacrilegi.
Fosse solo un problema di loro responsabilità personali, pazienza, se la vedranno col giudizio divino e non ci sarà Cesare a loro difesa; il fatto è che, vista la diversità di comportamento di vescovi e sacerdoti, talvolta più realisti del re; possono coinvolgere anche noi.
Trovo comunque positivo che alcuni sacerdoti abbiano preso questa iniziativa (efficace o meno, provano a reagire, in futuro potranno fare tesoro anche degli errori) e non antepongano la convenienza del quieto vivere alla loro coscienza di Ministri di Dio e pastori d’anime.
https://www.marcotosatti.com/2020/05/16/eucarestia-guanti-monouso-assurdo-igienico-e-profanazione/
Solitamente una Petizione viene vista come un affronto diretto al “destinatario” della stessa, ma non è così. Lo scopo di una Petizione è quello di richiamare, suggerire, proporre, richiedere esplicita rettifica o chiarimento, offrire un pensiero, una riflessione, perché il “destinatario” si possa arricchire, confrontarsi, riflettere, ritornare sui suoi passi, rivedere il proprio operato, in un clima di fiducia e di stima reciproca. Lo scopo primo di ogni Petizione è quello di edificazione reciproca,per un “BENE MAGGIORE”!!! Dunque ben venga un “AIUTO SINCERO” verso il card. Saraha . Ne sono certa che lo apprezzerà e lo considererà come “voce di Dio”, poiché egli sa che spesso la “voce del Popolo è voce di Dio”
Se non è un protocollo emanato dal governo, perché l’intestazione del protocollo porta la scritta “Ministero dell’Interno”? Perché il protocollo porta alla fine la firma del Presidente del Consiglio e del Ministro dell’Interno? Chi obbietta alla petizione ha letto il protocollo? Lo ha visto? Secondo il Diritto Canonico spetta alla Chiesa regolare la liturgia, non al Primo Ministro della Repubblica italiana e al Ministro dell’Interno. Gli accordi tra Stato e Chiesa vanno fatti con modalità diverse e soprattutto senza sottomettere l’Autorità della Chiesa allo Stato.Secondo poi il parere di qualche magistrato della Repubblica italiana, se il celebrante non usa il guanto mono-uso per distribuire la Comunione, può essere denunciato e multato centinaia di euro dalle forze dell’ordine. Ma dove siamo arrivati? Siamo ritornati al tempo di Giuseppe II d’Austria, che contava perfino le candele in chiesa?
Il protocollo non ha l’intestazione del Governo e porta anche la firma di Bassetti.
Negare che il protocollo porti l’intestazione del Ministero dell’Interno è una bugia.
Perché lei fa delle obiezioni false?
Quanto alla firma di Bassetti poi, sì, è vero che c’è, ma – come ha fatto osservare un eminente giurista – “il fatto stesso che la CEI (mediante la firma di Bassetti) abbia consentito ab origine un’ingerenza dello Stato nella normazione liturgica e interna costituisce una aberrazione”.
in realtà quella apposta dal presidente della CEI sull’accordo è una firma apocrifa e indebita, nel senso che ha tradito l’autonomia e l’indipendenza della Chiesa rispetto allo Stato – cosa che, in quanto fatta volontariamente, non ha precedenti in 2000 anni di storia della Chiesa.
E il parodosso è che questa firma sia stata apposta, nonostante il Concordato in Italia tra Stato e Chiesa, al quale tu fai riferimento, garantiva giustappunto quella sacrosanta libertà, della quale Bassetti non si è voluto giovare, e di questo risponderà al Creatore.
Tra l’altro, rivendicare l’autonomia della Chiesa rispetto allo Stato, è fatto di ossequio alla sovranità di Cristo, e non a quella dello Stato totalitario di turno, fatto per il quale, nei secoli, migliaia e migliaia di cristiani sono morti, avendo dato testimonianza.
Quindi la firma apposta da Bassetti ha calpestato anche questa memoria.
Ma siccome questo è un Paese libero, ;-))) e tu puoi dire quello che vuoi, concludo rammentando che per me, per Bassetti, per Bergoglio e pure per te, per ciascuno di noi, di certo verrà il Giorno del Giudizio, e allora li, di certo, sapremo qual era la risposta giusta. Speriamo non sia troppo tardi.
mi devo correggere da solo… ;-))) in realtà uno sventurato precedente ce l’ha, ed è il recente, infausto accordo “segreto” Cina-vaticano.
Però anche questo è recente… in 2000 anni la sottomissione VOLONTARIA della Chiesa allo Stato totalitario, non si era mai vista.
“un giurista risponde”
La domanda è mal posta perché da per scontata la legittimità del protocollo e dell’accordo iniziale. Il fatto stesso che la CEI abbia consentito ab origine un’ingerenza dello Stato nella normazione liturgica e interna ha posto le condizioni ed e’ una risposta ..cioè una vera e propria“aberratio”.
Scopo di queste inutili polemiche sul guanto: fare in modo che si torni a non ammettere il popolo all’eucarestia. Satana comanda, i lupi travestiti da agnelli eseguono.
La petizione a Sarah non è una polemica inutile, ma un legittimo appellarsi all’Autoritá Suprema della Chiesa per risolvere un problema creato dai Pastori della Chiesa italiana nella coscienza e nella sensibilità di molti. Lo scopo della petizione è che tutti i fedeli possano indistintamente accostarsi all’Eucarestia.
Ma perché proprio a Sarah?
C’è appena stata una diatriba, non si lascia certo coinvolgere in un’altra..
Non è un protocollo emanato dal Governo, ma un accordo tra Governo e CEI conforme al Concordato.
Che appelli fate se non sapete nemmeno di che parlate? Dai ragazzi, qualche volta sforzatevi di non fare ridere!
La petizione a Sarah non è una polemica inutile, ma un legittimo appellarsi all’Autoritá Suprema della Chiesa per risolvere un problema creato dai Pastori della Chiesa italiana nella coscienza e nella sensibilità di molti. Lo scopo della petizione è che tutti i fedeli possano indistintamente accostarsi all’Eucarestia.
Dopo quello successo con l’appello Viganò, questa petizione mi sembra solo una provocazione. Gratuita ed evitabile.
Chi ha scritto la petizione a Sarah, e tanti di coloro che l’hanno sottoscritta, appoggiano pienamente l’appello Viganò. Lo scopo della petizione a Sarah è completare e dare maggiore forza all’appello Viganò.
L’appello di mons Viganò ha raccolto 40.000 firme in tutto il mondo, ha fatto discutere e conoscere i problemi della Chiesa anche ai non cattolici.
Lei saprebbe fare di meglio?
Non sono interessato a fare di meglio.
Fico solo di lasciare stare il card. Sarah
Dico
Al di là delle considerazioni che ciascuno di noi può fare, dobbiamo ora impegnarci tutti, spiritualmente uniti, a difendere Gesù realmente presente nel SS Sacramento dell’ Eucarestia , con i mezzi a nostra disposizione.
Il card. Sarah ha perso ogni credibilità ed autorevolezza, soprattutto per la motivazione addotta per il ritiro della firma all’ Appello: il ruolo ricoperto in Curia che sarebbe di impedimento per alcune iniziative (non ne ha rinnegato la sostanza). E, purtroppo, il suo comportamento non ha brillato per coerenza e determinazione in troppe occasioni.
Poiché il mutismo è l’unico dato innegabile e inconfondibile che accomuna le alte sfere ecclesiali, la risposta indiretta alla petizione potrà essere letta – credo – nelle misure precauzionali (???) che adotterà Bergoglio a partire dalla celebrazione di lunedì… e poi chissà, forse, fornirà qualche arzigogolata spiegazione alle ultime “novità”.
dopo lo sgangeo sulla petizione di Mons. Viganò, mi pare improbabile.. ;-)))
povero Sarah, sarà rimpiattato da qualche parte :-)))
Tanto lo ha già fatto fuori, nonostante tutta la sua prudenza. A giugno piazzerà mons Viola al Culto Divino. Per intenderci: porta l’anello di Bugnini.
Prima o poi verrà la giustizia di Dio.
francamente molto, molto tempo fa lo stimavo, e mi pareva adatto, eventualmente, a fare il papa – long live Bergoglio, eh! – ma da quando scrisse la prefazione a quel libro, mi pare di Buttiglione, su AL, ho preso le distanze.
Può darsi.
Noi facciamo la nostra parte.
Perché a Sarah e non a Parolin e Bergoglio cui compete la responsabilità relativamente ai patti Stato-Chiesa?
Chiedete una “firma” per una firma ritirata?
Bello spettacolo!
Paolo Montagnese
Perché la questione riguarda, nelle intenzioni di chi ha scritto questa petizione, la liturgia, quindi il Dicastero competente è quello di cui Sarah è il Prefetto.
Sì può fare eventualmente un’altra petizione a Parolin, Segretario di Stato, e a Bergoglio, il Pontefice, denunciando la non osservanza dei Patti Stato-Chiesa.
Nella riflessione che segue la parola “Chiesa” dovrebbe riferirsi all’Istituzione divina ideale voluta da NSGC. Istituzione il cui regno, sulle orme del Fondatore, “non è di questo mondo”, mentre il potere dello Stato riguarda esclusivamente questo mondo.
Il condizionale (“dovrebbe”) è d’obbligo poiché l’attuale relazione Chiesa/Stato risponde al Nuovo Concordato del 1984, firmato dall’allora presidente del Consiglio Bettino Craxi per lo Stato italiano e dall’allora cardinale Agostino Casaroli per la Chiesa, per il quale è stato rimosso il Cattolicesimo come Religione di Stato, risultandone quindi soppressa la complementarietà, per la carissima Italia, fra regno celeste e regno terrestre grazie alla quale il secondo è illuminato e consigliato dal primo che è illuminante.
La massima montalembertiana-cavouriana “Libera Chiesa in libero Stato” o anche “Libera Chiesa e libero Stato” significa che la Chiesa e lo Stato sono in … risorgimentale combutta, altrimenti non ci sarebbe bisogno di affermare per principio la libertà di ciascuna istituzione nei confronti dell’altra. Or dunque, se la Chiesa deve essere libera non deve subire ingerenze da parte dello Stato, e se lo Stato deve essere libero non deve subire ingerenze da parte della Chiesa, e, d’altronde, la parola “ingerenza” la dice lunga in quanto all’impossibilità di una vera indipendenza della Chiesa dallo Stato e viceversa, posto che l’ingerenza può assumere indefinite forme del tutto incontenibili.
C’è però da tenere presente che, tanto per la Chiesa quanto per lo Stato, il soggetto è il medesimo: il popolo. Ed il popolo vive tanto la vita della Chiesa quanto la vita dello Stato.
Tanto la Chiesa quanto lo Stato hanno qualcosa da dire al popolo, e questo qualcosa, stando alla massima in esame, dovrebbe essere libero. Sennonché il qualcosa che la Chiesa dice al popolo molto spesso non combacia con il qualcosa che lo Stato dice al medesimo, e, all’inverso, quel che lo Stato dice al popolo non combacia con il qualcosa che la Chiesa dice al medesimo.
La Chiesa parla dall’Alto, ispirata dalle Sacre Scritture per illuminare la vita terrestre del popolo. Al contrario, lo Stato parla dal basso grazie alla Costituzione e alle istanze del popolo che si esprime attraverso il suffragio universale, sicché, in fondo, il popolo sente dallo Stato parole che già conosce, dunque nessun messaggio davvero nuovo, com’è invece quello che reca la Chiesa in quanto Parola di Dio, cioè di Gesù Cristo.
La situazione si complica (ed è complicata non da oggi) quando la libera Chiesa comincia a “dialogare” con il libero Stato, e poiché quest’ultimo, in quanto liberale e democratico, quindi con decise tinte materialiste e antisacrali, non accetta ciò che dice la Chiesa, ecco che quest’ultima finisce per convertirsi allo Stato. E la prova di ciò risiede nel diverso linguaggio che la Chiesa adotta rispetto a quello che dovrebbe impiegare quale annunciatrice della Parola di Dio.
“Dialogando” con lo Stato la Chiesa non annuncia più (non può più annunciare) il Regno di Dio che è nei Cieli, bensì scende sul piano umano-terrestre della dialettica e del compromesso, smarrendo il senso della sua missione celeste, tal ché la corruzione del suo linguaggio e quindi dell’agire, giacché linguaggio e azione sono strettamente intrecciati, la rende simile ad ogni altra istituzione terrena, cioè una fra le tante.
E questa è la drammatica, anzi tragica situazione contemporanea. Una chiesa non più cattolica i cui notabili occupano i Sacri Palazzi per “dialogare” con “questo mondo” il cui principe, com’è noto (ma forse non è più così noto) è Lucifero. Malgrado, anzi, PROPRIO PERCHÉ Cristo ha avvertito “il mio regno non è di questo mondo” la chiesa non più cattolica continua ad essere connivente con “questo mondo” ricevendone, SOLO IN APPARENZA (giacché apparenza e connivenza vanno a braccetto), dei sonori schiaffi, ciò facendo parte di un gioco perverso mirante all’annientamento della Chiesa Cattolica.
La realtà diabolica, per chi sa e vuol vedere, risponde ad un vero e proprio PROGRAMMA: lo sfacelo non è dovuto alla guerra fra milizie celesti e accoliti luciferini di “questo mondo” bensì all’invasione incontrastata della Chiesa stessa da parte degli accoliti luciferini, moltissimi dei quali, occorre dirlo, sono ciechi e inconsapevoli servitori di Lucifero.
Occorrerebbe chiedersi se l’impegno mediatico reazionario nei confronti dei guastatori abbia davvero un senso, ricordando che “senso” significa “direzione”, e che dirigere un’azione verso qualcuno significa giungere a TOCCARE davvero questo qualcuno e costringerlo a ritirarsi.
Ma ormai le parole “Chiesa militante”, hanno perso di significato, e avendo perso significato ne è andata perduta anche l’AZIONE. Di fatto, soltanto la Chiesa Cattolica può essere militante, mentre oggi impera la chiesa “dialogante”, la chiesa invertita, contraffatta, desacralizzata, connivente con “questo mondo”.
Che senso ha questa supplica dal momento che Sarah invita ad obbedire comunque-senza condizioni- a Bergoglio ?
Quel Bergoglio che manifesta nel suo linguaggio e nel suo modo di esprimersi un eccesso di dimensione che fa pensare alla teologia della Rivoluzione dell’America Latina. Un eccesso di politica ,una visione globalista del mondo che ricorda troppo da vicino le impostazioni di Soros e del grande Globalismo Finanziario . Guardando ai fatti e non ai discorsi e alle speculazioni ,Bergoglio è-si spera- un “accidente” della Chiesa ,legato anche alle modalità con cui il Pontificato di Ratzinger si è concluso
in modo tralumatico – per i laici, non per i Cardinali come Sarah-, ammesso e non concesso che si sia trattata di una legittima conclusione sia sul piano teologico , sia sul piano canonico .
LJC – Gentile signora Adriana, leggo tutti i commenti (o quasi) e quanto lei scrive spesso mi trova assai in sintonia. Ed è il caso di questo commento: fa bene a rilevare il comportamento del Cardinale Sarah. Io credo che agli occhi di molte persone abbia perso molta credibilità avendo rivelato una certa ambiguità. Aggiungo: in quanto Prefetto del Dicastero Vaticano preposto, ha commesso a mio avviso una omissione grave almeno quanto la irrituale (ed illegittima) supina accettazione da parte della Cei ( che è sempre bene ricordare: NON è la Chiesa) di una Circolare o Documento (poco importa in questo caso) proveniente da in oscuro Dipartimento ministeriale.
Già che mi trovo provo a dire qualcosa riguardo al commento di Enrico che rievoca la celebre “libera Chiesa in Libero Stato”. In linea di massima mi sembra il tuo scritto abbastanza condivisibile. Non sarei però così severo: addirittura ai tempi dell’università ricordo che un docente cattolico di storia definiva la formula (Libera Chiesta eccetera) come equivalente a “LIBERO UCCELLO IN LIBERA GABBIA”. No, io non credo che il sia pur massone Cavour pensasse questo.
E comunque i Patti Lateranensi ed il successivo Concordato (e qui occorre riconoscere, secondo me, le capacità politiche di Craxi e la sua onestà intellettuale. E parlo da cattolico per nulla simpatizzante di Forza Italia e tanto meno di Berlusconi) hanno rettificato quella presunta interpretazione del “Libera eccetter” che Enrico legittimamente “contesta”.
Semmai, ma credo che su questo siamo tutti d’accordo, la recente scandalosa vicenda (si, ho scritto proprio SCANDALOSA) rimette tutto in discussione. La Cei ha clamorosamente fallito e penalizzato noi cattolici in modo abnorme e, credo, inaudito.
Si potrebbe –o forse si DOVREBBE- allargare il discorso alla Santa Sede e non solo alla Cei . Quella Cei che, ripeto, ha tradito noi fedeli in modo clamoroso. E parlo della Istituzione Cei, non dei preti italiani–tanti o pochi- che non si sono piegati al corrotto Conte servo della satanica elite globalista.
Ed infine come non ribadire – ancora e poi ancora: repetita iuvant – la codardia di Sarah.: bello il suo l’articolo ma dal Prefetto del Culto Divino e Disciplina dei Sacramenti non può venire soltanto un articolo. E comunque i nodi verranno al pettine. Quanto alla “carriera” dell’Africano (se è quella che gli stava a cuore e che ha motivato il suo agire) essa è oramai compromessa.
Come è già stato rilevato presto riceverà il benservito dal rancoroso e livoroso (“vendicativo” è troppo poco) caudillo pupazzo . E parlo di “pupazzo” perché lo ha piazzato lì l’anima dannata di Martini ed è oltremodo pupazzo poiché crede di agire per conto suo ma è una pedina della già menzionata elite globalista satanica (nel senso letterale del termine: prostrata a satana, il diavolo).
E comunque l’Immacolata vincerà.
Ma dovremo passare attraverso una dolorosissima tribolazione che purificherà il mondo. Ed allora altro che disquisizioni teologiche: la Vergine Santa sarà proclamata CORREDENTRICE “a furor di popolo”, dalla Cina al Cile, poiché TUTTI vedranno che è la Madre di Gesù, la Vergine Maria ad aver salvato il mondo.
Signor Cosimo,
Lei dice che sono troppo severo ma, come diceva il grandissimo Attilio Mordini, la storia è linguaggio, ed il linguaggio della Chiesa (?) oggi e non da oggi è quello che è, e si traduce in un agire, cioè si traduce in storia.
Il massone Cavour, il massone Garibaldi et. etc. etc. avevano un programma ben preciso. Ancor oggi si può vedere il bersagliere con baionetta innestata che corre contro – non incontro, contro – la bellissima immagine della Vergine Maria. E questa è storia, è azione, è linguaggio. Oltre che segno funesto.
Che ne dice? Grazie.
“addirittura ai tempi dell’università ricordo che un docente cattolico di storia definiva la formula (Libera Chiesta eccetera) come equivalente a “LIBERO UCCELLO IN LIBERA GABBIA”. No, io non credo che il sia pur massone Cavour pensasse questo.”
Invece è proprio quello, diciamo, non che il Cavour pensava, in quanto il suo pensiero non possiamo saperlo, ma esattamente quello che i suoi atti HANNO DIMOSTRATO. Che è poi quello che conta.
Tanto che quando Cavour, in punto di morte, si pentì e volle confessarsi, ci fu un prete che incautamente volle dargli l’assoluzione, e quando Papa Pio IX lo venne a sapere… ridusse quel prete allo stato laicale!…
COSIMO NON DICA ERESIE. IL MONDO LO SALVA GESÙ E NESSUN ALTRO. SI COSPARGA IL CAPO DI CENERE E SCRIVA IN TUTTI I SUOI BLOG “NON DIRÒ PIÙ ERESIE” 100 VOLTE PER BLOG!
Risponderà all’appello il nostro eroe? Ormai papi, vescovi, cardinali e preti non hanno più alcuna autorità morale.
Sarah così parlò : NI NI , SO SO . il resto viene da Viganò…