QUANDO VOLLERO AVVELENARE KAROL WOJTYLA. DOCUMENTARIO.

15 Maggio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un caro amico spagnolo, uno scrittore molto famoso José Maria Zavala, ci ha inviato una notizia che di sicuro interesserà molti di voi: l’uscita di una nuova pellicola, legata al Centenario di Giovanni Paolo II.

Questo film ha riscontrato un enorme successo di pubblico e critica in Spagna, dove è stata presentata online l’8 maggio con lo scopo di donare speranza alle migliaia di famiglie che si trovano confinate a causa della pandemia di Covid-19.

A luglio uscirà in Polonia, mentre negli Stati Uniti, in Messico e nel resto del Sudamerica lo farà ad ottobre.

Per la prima volta vengono mostrati i documenti a cui l’équipe ha avuto accesso, le fotografie e i filmati tratti dagli archivi segreti della Polonia comunista che rivelano, oltre ad altri fatti mai venuti alla luce prima, il piano per avvelenare Giovanni Paolo II poco prima dell’attentato compiuto da Alí Agca nel 1981.

Al film partecipano il cardinale Stanislaw Dziwisz, che è stato segretario personale di Giovanni Paolo II per quasi 40 anni, Slawomir Oder, postulatore nella causa di canonizzazione e a Valentina Alazraki, corrispondente di Televisa in Vaticano.

“Wojtyla. L’indagine.” offre anche le testimonianze inedite di persone che hanno ricevuto la grazia della conversione e la guarigione per intercessione del papa polacco.

L’equipe tecnica è composta da alcuni dei migliori professionisti del cinema spagnolo, come Miguel Gilaberte, accademico e direttore della fotografia (Velvet Colección), il montatore Pablo Marchetto (“Es por tu bien”), il direttore di produzione Paco Pavón (“Red de Libertad”) o il compositore della colonna sonora originale, Javier de la Cruz.

Il film sarà disponibile sul sito di European Dreams Factory

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20 commenti

  • carlone ha detto:

    A 6,95 euro qui

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  • Lucy ha detto:

    Grazie infinite , dott.Tosatti, per questa bellissima notizia .Aggiungeremo questo film -documento ai film, video , cassette , libri , documenti magisteriali già in nostro possesso e che riguardano quello che è stato giustamente definito da Carlo ” UN GIGANTE “.Anche lui come Papa Leone fermò gli Unni , i nuovi Unni che sembravano invincibili e senza spargimento di sangue. In Polonia è stato annunciato il processo di canonizzazione dei suoi genitori Se si conosce la loro vita si capisce come sia potuto accadere che da una famiglia così temprata dalla Fede sia potuto venire un uomo , un sacerdote , un santo Papa dal magistero ricchissimo ancorato alla Fede millenaria della Chiesa Cattolica. Saremmo dovuti andare in gruppo a Wadowice – Cracovia ora per il centenario della nascita..Il viaggio – pellegrinaggio è solo rimandato.

    • MARIO ha detto:

      Riguardo a sete di Dio e pozzi inquinati… subito dopo l’attentato di Parigi alla sede di Charlie Hebdo del 07.01.2015, scrissi di getto quattro righe su un foglietto, che qui riporto (sperando di non essere inopportuno):

      ALLAH AL AKBAR
      Cercavano acqua
      nel deserto di Parigi
      ma hanno trovato
      pozzi avvelenati
      dal nostro Dio della terra.

      Così si sono dissetati
      con il sangue dei fratelli
      ringraziando per questo
      il loro Dio del cielo
      -Allah al akbar- (Dio è il più grande)

  • Marco Matteucci ha detto:

    Il suo predecessore Papa Albino Luciani ebbe invece molta meno fortuna!
    Infatti morì (avvelenato?) dopo soli 33 giorni di pontificato.
    …La medesima età di Gesù Cristo quando, anche Lui, fu tradito e Crocifisso.
    “Venne fra la sua gente,
    ma i suoi non l’hanno accolto.” (Pr. Gv.1 , 11)

    LA CRUDELTÀ E L’IPOCRISIA DELL’UOMO NON CAMBIA

    • Marco Matteucci ha detto:

      Lo stesso prologo di Giovanni di cui Bergoglio nell’Udienza Generale del 13 maggio scorso ha citato solo il versetto finale, tralasciando il resto.
      Nemmeno un cenno infatti alla Madonna, nel giorno del 103° anniversario della sua prima Apparizione ai tre pastorelli di Fatima.
      …che Francesco soffra anche di disturbi di “amnesia progressista”

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Una memoria completa, pur nella brevità richiesta dalla formulazione a mo’ di Lettera, sulla figura del Papa Santo tracciata dal Suo successore, Benedetto XVI, nella ricorrenza che si celebrerà lunedì prossimo.
    http://www.korazym.org/43155/lettera-di-papa-emerito-benedetto-xvi-per-il-centenario-della-nascita-di-san-giovanni-paolo-ii/

    • Carlo ha detto:

      Grandissimo omaggio del Papa emerito al suo predecessore, di cui mi e’ stata sempre nota la stima umana (che io non condividevo al 100 per 100).
      Parole soppesate, chiare, facili da leggere, semplici. Forse (e lo dico da “Bergogliano”) pure troppo indulgenti sulla misericordia (quando andai in Polonia dopo il 2000 mi resi conto di un cattolicesimo mai visto. Ad es. dovendo presenziare ad una cerimonia religiosa vollero IL TIMBRO che mi ero confessato in Italia. Penso che nemmeno ai tempi di Pio IX….L uomo Wojtila deve essere cresciuto in un ambiente così o molto più rigido).
      Fatto sta che nacque al cielo proprio la prima domenica in Albis dopo una delle più drammatiche via crucis…sia per il calvario del papa, preso di spalle, sia per le “crudeli” ma giuste parole del cardinal Ratzinger sulla sporcizia nella chiesa e nel mondo.

      Ma e’ sul termine Magno che imparo qualcosa.
      Aggettivo umano. Di chi fermo’ Attila ecc ecc
      Noi ce lo siamo dimenticati ma Stalin rideva: quante divisioni ha il papa?
      L’onorevole Andreotti, che non era certo un emotivo, si spavento dei cortei nei pressi del Vaticano e in Italia. I cosacchi prima o poi sarebbero verosimilmente venuti ad abbeverarsi a San Pietro. Il PCI nel 1976 raggiunse i picchi.

      La figura di Karol Wojtyla a cui la Madonna, il caso o Dio, salvo’ miracolosamente da morte certa. Lo rafforzo’ agli occhi dei popoli. Divenne un testimone. Mi pare pure Reagan riconobbe il suo ruolo nella liberazione dei paesi dell’est.
      Mi piace poi la frase: Dio ha misericordia di tutti. Certo e’ Gesu’ che ci ha redenti ma…non tutti lo hanno ancora capito. Non per questo c e da disperare che Dio non abbia misericordia anche di loro.
      Magistrale, anche per me, questo intervento di Joseph Ratzinger.
      Che come tutte le persona sensibili e umanamente “profetiche” ha colto e ha deliberato in se’ che fu veramente MAGNO.

      • Maria Michela Petti ha detto:

        Per esperienza diretta, signor Carlo, posso affermare che Giovanni Paolo II fu un autentico “testimone” di quanto predicava. È per me e per la mia famiglia un onore aver potuto offrire il contributo di tante nostre rinunce e difficoltà quotidiane al Suo pontificato; contributo modesto, ma non semplice, umanamente parlando.
        Ogni mio commento alla Lettera di Papa Benedetto ne sminuirebbe l’alto valore spirituale e testimoniale. Nel seguente passaggio, in particolare, a mio avviso, si riesce a scorgere la forza propulsiva della Sua missione, la fonte della medesima forza e l’esatta chiave di volta per progredire nel “rinnovamento” della Chiesa. «… il suo grido: “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!” Questo tono caratterizzò tutto il suo pontificato rendendolo un rinnovatore e liberatore della Chiesa».
        Rinnovamento e liberazione che non possono prescindere dal retaggio del Magistero e dell’ordinamento ecclesiastico. E Ratzinger lo esplicita senza mezzi termini, richiamando l’obbedienza di Wojtyla al pronunciamento della Congregazione per la Dottrina della Fede sfavorevole alla Sua proposta di celebrare la Festa della Divina Misericordia nella domenica in Albis per non alterare il significato liturgico proprio di tale domenica.
        «… rinunciò alle sue idee favorite quando non c’era il consenso degli organi ufficiali, il quale – secondo l’ordine classico delle cose si doveva avere». Lo sottolinea nella Lettera Ratzinger evidenziando “l’umiltà” del suo Predecessore che tanto lo ha impressionato.
        Già: l’ umiltà… dote rarissima…oggi più che mai…
        Tanti auguri per la Sua salute, signor Carlo.

  • Carlo ha detto:

    Scusa Tosatti per il link ripetuto. Oggi sono su desktop, ma sono un disastro, tra l’altro non sto bene (pregate per me).

    Tu sai che non mi e’ mai piaciuto il cardinalare Ratzinger poi, passo dopo passo, ho preso ad apprezzarlo veramente e infine a non giudicare nessuno.

    Su Avvenire c’e’ un articolo. Ma so’ che qui e’ “sospetto”. Metto allora un altro link. Ratzinger avrebbe scritto su Wojtila. Sicuramente quella lettera avra’ diritto a un post, perche’ parla del concilio (cose che io non conosco).

    Vorrei solo dire al papa emerito o cos’altro sia……che gli voglio bene come lui mette nell’ultima frase su Karol Wojtila.

    E di pregare per me.

    https://www.acistampa.com/story/quando-ratzinger-e-wojtyla-insistevano-per-la-giusta-interpretazione-del-concilio-14195

    • Marco Tosatti ha detto:

      Caro Carlo, per quello che può valere la mia povera preghiera è assicurata. Ti abbraccio.

  • Carlo ha detto:

    Son 100 anni dalla nascita di questo grande uomo, prima che santo. Dio gli aveva dato la grandezza. La forza e tante doti (pure la simpatia, che non arrivo’ a tutti…..ma nemmeno Gesu’ Cristo!!! cioe’ Dio….!!! anzi Dio stesso pure delle altre religioni non e’ simpatico a tutti!!! Esistono atei anticlericali ecc.).

    Forse dico cose banali, perche’ le percepite anche voi: ERA UN GIGANTE.

    mi viene sempre in mente quel pezzo dei promessi sposi in cui si racconta del cardinal Federigo (puro usci dalla fonte, puro usci’ in mare).

    Eppure aveva avuto una vita dura. La mamma morta a 9 anni, il fratello a 25, il padre quando lui aveva 21 anni. Non ricordo una sua ribellione verso Dio ma nemmeno un irrigidirsi in un “terrore” divino di Lutero prima dlela riforma.

    No, Wojtila mi piace ricordarlo come quello che durante l’olocausto rispetto gli ebrei (gia’ prima del concilio). C’era un suo caro amico, eppure era ebreo. Un medico.

    In quanto alla Russia lo sappiamo. Erano tempi forse peggiori dei nostri. Erano peggiori dei furori nazisti? Non lo sappiamo. (per questo lascio un inquietante specchietto’ in link sugli psicopatici: perche’ e’ facile dire Hitler e Stalin erano psicopatici, dovremmo capire chi ci governa oggi, nel mondo, cos’e’).

    Come non vedere un intervento divino, o per gli atei fortuito, nell’elezione di questo Wpjtila (che a me decenne stava sulle scatole perche’ non era italiano). Nome impronunciabile di uno stato che per me era oltrecortina.

    E penso che pure il kgb (vedi specchietto sotto) sbaglio’ con Wojtila. Era il male minore. Ricordo che il cardianle Siri si scandalizzo’ quando seppe che sciava!!!

    Invece il male minore scappo’ di mano. Cercarono di avvelenarlo? Son tutte cose che lui sapeva. Lui li conosceva. Non ha mai odiato, che mi rislulti. Quando accolse Gorbaciov in vaticano, chissa’ quanti sotto di lui c’erano responsabili.

    Pero’ il colpo di teatro fu l’attentato. Il killer era professionista. E’ matematicamente impossibile volesse solo ferirlo. Voleva ucciderlo. Ma lo sbigottimento, E QUESTO FORSE MAI PROVATO NELLA STORIA DELLA CHIESA, soprattutto un papa, assaltato in piazza san Pietro che perdona l’assalitore (invece che appenderlo come sarebbe stato anche giusto come faceva il mastro Titta). scandalizzo’ il mondo.

    Per alcuni troppo conservatore, per altri troppo progressista…….ha dimostrato una cosa soprattutto che puoi tentare di essere perfetto quanto vuoi: non piacerai mai a tutti. Ci sara’ qualcuno che ti tradisce. E iil suo tradimento fu uno dei peggiori. Perche’ finche’ e speriamo non esca mai? il libro bianco di Brunatto, Wojtilia verra’ considerato protettore di Maciel. Senza contare che fu un peccato veniale perche’ colposo, non doloso. Lui non diede conto alle “voci” perche’ in Polonia i preti erano tutti considerati pedofili, come in messico: dai comunisti.

    Cjhe dire? San Giovanni Paolo !! intercedi per noi.

    http://unmondoimpossibile.blogspot.com/2015/11/psicopatici-al-potere-parola-dordine.html

  • Iginio ha detto:

    In Italia non uscirà.