LA CROCIATA COMUNISTA DI PECHINO. CONTRO LE CROCI…

13 Maggio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, torniamo ad occuparci di Cina. Dall’inizio di maggio – mese mariano – il governo comunista di Pechino si è lanciato in una crociata tutta particolare: secondo quanto affermato dal giornale indiano Express il governo cinese ha deciso di rimuovere con la forza più di duemila croci dalle chiese di tutta la Cina,  nell’ambito di una campagna governativa nazionale tesa a per “regolamentare i siti religiosi eccessivi”. L’obiettivo sarebbe quello di de-cristianizzare il paesaggio, abbattendo i simboli più visibili del cristianesimo in tutta la Cina.

La crociata, che è già iniziata in diverse province, avrà la durata di due anni, e si iscrive nel quadro più generale di una crescita dei controlli del governo e del partito comunista cinese sulle attività religiose in generale, e su quelle cristiane in particolare.

Secondo notizie raccolte dal giornale indiano, la domenica di Pasqua le autorità cinesi hanno strappato la croce che sormontava il timpano di una chiesa della diocesi di Xinxiang, nella provincia di Henan.

Un sacerdote blogger, padre Shanren Shenfu ha detto che il silenzio di fronte alla distruzione delle croci fa parte del prezzo da pagare per l’accordo del Vaticano con il Partito Comunista Cinese sulla nomina dei vescovi nel Paese.

L’accordo provvisorio permette al papa di dire l’ultima parola (veto compreso) ai vescovi nominati “dal basso” cioè dai fedeli e dall’Associazione Patriottica. L’accordo è segreto , e quindi non se ne conoscono se non alcuni dettagli. Lo scopo dichiarato sarebbe quello di arrivare a una normalizzazione per quanto riguarda le nomine dei vescovi, e di conseguenza di unificare la Chiesa. “Ora, quando una croce viene rimossa, i cristiani devono essere calmi e sorridere”, ha detto padre Shenfu.

E ha aggiunto: “Accettare la rimozione delle croci come un evento quotidiano, quindi, sembra essere l’unico grande contributo che i fedeli cattolici cinesi e tutto il popolo di Dio possono dare alla continuazione dell’accordo [sino-vaticano]”.

Il sacerdote ha detto che se qualcuno fosse stato arrabbiato per la distruzione, sarebbe stato considerato un criminale.

Le autorità hanno rimosso la croce dalla chiesa della Madonna del Rosario nella diocesi di Anhui il 18 aprile, dopo che i responsabili della parrocchia hanno chiesto alle autorità locali, senza successo, il permesso di effettuare le riparazioni dell’edificio. Le autorità hanno negato il permesso, dicendo che il piano è quello di rimuovere tutte le croci dalle chiese cristiane della zona, sia cattoliche che protestanti.

In un altro incidente, il 19 aprile le autorità sono arrivate in una chiesa della città di Suzhou, appartenente alla stessa diocesi di Anhui, e hanno rimosso la croce anche da quella chiesa.

Allo stesso modo, le autorità hanno rimosso la croce da una storica chiesa cristiana di Hefei il 27 aprile. La Hefei Christian Church (HCC), la più grande chiesa cristiana della città di Hefei, è stata fondata dai missionari americani inviati dai Discepoli di Cristo in Cina nel 1896. La Hefei Christian Church è stata la seconda vittima della rimozione della croce nella città di Hefei, poiché le autorità cinesi hanno rimosso la croce dalla chiesa di Feixi Sanhe il 15 aprile.

In genere, le forze di sicurezza sorvegliano tali operazioni, che si svolgono in genere prima dell’alba e si assicurano che la gente non possa entrare in chiesa, riunirsi all’esterno o scattare foto della demolizione.

Un sacerdote di Anhui, identificato come padre Chen, ha detto che le autorità usano la stessa routine e la stessa tattica in tutta la Cina. “Questo non è il caso di una particolare diocesi o provincia. Sta accadendo in tutto il Paese, ma la chiesa del Paese è silenziosa”, ha aggiunto. “Se le chiese non si uniscono per resistere, molte altre croci saranno rimosse”, ha dichiarato il sacerdote. ”I capi delle chiese in Cina non hanno offerto alcuna resistenza alla rimozione delle croci per paura di perdere l’edificio della chiesa stessa”.

Nel 2015, la provincia cinese dello Zhejiang aveva proibito di collocare croci sui tetti delle chiese e aveva ordinato di rimuovere centinaia di croci dai tetti delle chiese protestanti e cattoliche, nel tentativo di impedire ai leader di mostrare il simbolo cristiano in cima agli edifici.

Dall’ottobre 2018, centinaia di croci in tutta la Cina sono state rimosse nella campagna contro il cristianesimo. Le diocesi delle province di Zhejiang, Henan, Hebei e Guizhou hanno assistito alla rimozione di diverse croci; presumibilmente sono state accusate di aver violato le leggi di pianificazione.

Nell’ottobre 2019, una chiesa della contea di Guantao, nell’Hebei, è stata demolita perché accusata di “occupazione illegale di terreni coltivati”. Solo nel 2020 sono state rimosse le croci di due chiese della contea di Qiu in Hebei.

Le autorità hanno stabilito regole secondo cui le croci devono essere poste sulla facciata degli edifici e non sopra il tetto. Inoltre, le croci non devono misurare più di un decimo dell’altezza della facciata. Dall’inizio del 2014, i funzionari dello Zhejiang hanno preso di mira la città di Wenzhou, conosciuta come la “Gerusalemme della Cina”, che ha la metà delle 4.000 chiese della provincia.

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13 commenti

  • Iginio ha detto:

    Sarebbe carino rimuovere tutti i ritratti di Mao e di Xi Jinping. Sono eccessivi, ingombrano.

  • Adriana ha detto:

    Penso che queste demolizioni facciano parte delle
    ” ristrutturazioni “ideate da S. Marta per rientrare nel business .Adesso potranno vendere ai cristiani cinesi tante copie del crocifisso di Evo Morales .

  • SARLANGUE ha detto:

    Soy politólogo, diplomado en la Pontificia Universidad Católica Argentina. Vivo en Francia y me dedico al comercio exterior.

    Desde que comenzó la famosa “GUERRA” contra el COVID-19, mi sentido común me dijo que la “información” era pura DESINFORMACION. Me dediqué a investigar. 

    Como fruto del trabajo realizado, vengo de terminar un libro. El objetivo de éste, es aportar una herramienta hermenéutica que nos permita entender lo que nos está pasando. Es una respuesta a la locura totalitaria que nos están imponiendo. Presentar los actores de este film, el guionista, sus proyectos. Es un grito desde un laico de a pie que se resiste a cerrar los ojos para no ver el mal, o refugiarse “carismáticamente” detrás del Espíritu Santo… para ver pasar los hechos; de un laico (que son muchos laicos y unos pocos religiosos) que intentan presentar batalla contra el MENSAJE. 

    Quijotesco, ¿tal vez?, pero como decía Castellani, “el galgo iluso volvió con la orejuda en la boca”.

    El libro está siendo distribuido, a través de las redes sociales, en América del Sur, Canadá, EE.UU., España, Francia… etc;, colaboran los movimientos pro vida, algunos pocos sacerdotes… pocos, amigos y círculos universitarios… más algunos blogs.

    El documento está lleno de enlaces que conducen a las fuentes, anexos, conferencias, charlas, pruebas, etc. 

    La versión original fue escrita en español. Existe una traducción al francés. A partir del próximo fin de semana, habrá también una versión en inglés. Ya hay una persona que quiere traducirlo al polaco. A estas versiones se accede haciendo click sobre las banderitas que se encuentran en la primera página.

    Espero que sea de su interés. Que pueda compartirlo con sus feligreses… intentemos ROMPER el CIRCULO.

    ENLACE PARA DESCARGAR EL LIBRO: https://adoratioiesuchristi.blogspot.com/2020/05/la-construccion-del-panico-para-la_7.html

    Sin más, reciba mis más cordiales saludos,

    En Xto. y en María,

    Germán SARLANGUE

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      Gracias D. Germán. Lo leeré. Dios le bendice. Desde Caracas, Venezuela, un parroco diocesano.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    In un tempo, non molto lontano, notizie del genere avrebbero suscitato vibrate e indignate proteste da parte delle comunità ecclesiali, a partire dalla massima Autorità.
    Ora… ci abbiamo fatto l’abitudine!
    Non si tratta della Chiesa di questo o quel paese ad essere “silenziosa”. È il silenzio il linguaggio della neo-chiesa (“c” minuscola), dove si assiste – nell’impotenza dei pochi rimasti sbigottiti a tale involuzione – alla rimozione di tantissime “pietre” diventate di inciampo.

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Ma se da un secolo i massoni, i modernisti, i corrotti e pervertiti cercano distruggere dal di dentro la nostra Chiesa…i cinesi comunisti…figurarsi cinesi che si dicono tutto per la loro cultura…che hanno presso il marxismo occidentale (e con mix del capitalismo selvaggio occidentale)…che mi sa che di cinese non ha niente, che con la “rivoluzione culturale” iniziarono distruggere le Muraglie ed il pezzetino superstite che attrae il turismo e li fecce pentire poi, per fatti appunto dei soldi, d’ averlo distrutto…insomma sono nanni i cinesi ed almeno non ipocriti ma feroci e sinceri comunisti…invece i bergorgogliosi, boffpachamaniaci, ranheriani, kasperiani, e tutto insieme, come giorno dopo giorno, anche confinati, distrugono nostra Chiesa…

    Buono questo video di Silvana De Mari

    https://youtu.be/ouekhD79vkQ

    • Enrico ha detto:

      “Ii corrotti e pervertiti cercano distruggere dal di dentro la nostra Chiesa”

      Caro P. Luis, comprendo è rispetto la Sua speranza che non tutto sia perduto, ma a me sembra che la distruzione sia in stato più che avanzato.

      LORO, i mascalzoni, non stanno “cercando di distruggere” la Chiesa,, la stanno già distruggendo e la distruzione è quasi ultimata.

      • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

        Caro Enrico, è vero, ma non dimenticare e meno oggi 103 della prima apparizione di N. S. del Rosario a Fatima, che tutto questo ci porterà alla PURIFICAZIONE in cui non crede la maggioranza ma obediscono i padroni satanici di questo mondo, e con Essa il TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO. Adesso passo a leggere l’ articolo sopra su Fatima e Garabandal…poco fa ho finito celebrazione del Santo Sacrificio Eucaristico. Buona giornata. (Pure oggi è anniversario della consacrazione della Basilica di Santa Maria dei Martiri, nel 609, e cioè il Pantheon di Roma…secoli dei pagani ed idolatri di tutti i tipi…ma se essiste ancora il Pantheon è grazie a Nostra Signora…)

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    “Ora, quando una croce viene rimossa, i cristiani devono essere calmi e sorridere”, ha detto padre Shenfu.

    grazie a chi ha firmato l’accordo, al suo mandante, e al loro cornuto ispiratore.