BXVI: SONO ANCORA PAPA, IN UNA DIMENSIONE SPIRITUALE.

7 Maggio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Benedetto XVI si considera ancora papa, ma in una dimensione spirituale. Joseph Ratzinger interviene nella vexata quaestio delle sue dimissioni e del suo ruolo dsa quando, l’11 febbraio del 2013, annunciò il suo ritiro dal ruolo attivo di governo della Chiesa. Lo fa nel libro che è appena uscito in Germania, scritto dal suo biografo Peter Seewald, e intitolato “Ein Leben”, Una Vita. Maike Hickson, di LifeSiteNews ha scritto oggi un articolo su questo punto, citando appunto il libro. Le domande a cui Benedetto XVI ha risposto datano dall’autunno 2018.

***

Una parte di queste domande riguardava il fatto che si era dimesso l’11 febbraio 2013 dopo quasi sette anni di pontificato. Peter Seewald fa notare a Benedetto che ci sono storici della Chiesa che criticano il fatto che egli si definisca “Papa emerito”, poiché un tale titolo “non esiste, anche perché non ci sono due papi”. Dopo aver detto che egli stesso non capisce perché uno storico della Chiesa debba saperne più di chiunque altro di queste cose – in fondo “stanno studiando la storia della Chiesa” -, Benedetto cita il fatto che “fino alla fine del Concilio Vaticano II non c’erano state dimissioni da parte dei vescovi”.

Dopo l’introduzione della posizione di vescovo a riposo, il Papa a riposo continua dicendo, è sorto il problema che “si può diventare vescovo solo in relazione a una specifica diocesi”, cioè ogni “consacrazione è sempre relativa” e “legata a una sede episcopale”. Per i vescovi ausiliari, ad esempio, la Chiesa ha scelto “sedi fittizie” come quelle dei Paesi ex cattolici del Nord Africa. Dato che con il numero crescente di vescovi in pensione, questi seggi fittizi si stavano rapidamente riempiendo, un vescovo tedesco – Simon Landersdorfer di Passau – ha appena deciso che sarebbe diventato semplicemente un “emerito di Passau””.

È qui che papa Benedetto traccia poi un confronto con il papato. Perché un vescovo in pensione, aggiunge, “non ha più attivamente una sede episcopale, ma si trova ancora in un rapporto speciale come un ex vescovo con la sua sede”. Questo vescovo in pensione, però, “non diventa così un secondo vescovo della sua diocesi”, spiega Benedetto. Un tale vescovo aveva “rinunciato completamente al suo ufficio, eppure il legame spirituale con la sua sede precedente veniva ora riconosciuto, anche come qualità giuridica”. Questo “nuovo rapporto con una sede” è “dato come una realtà, ma si colloca al di fuori della concreta sostanza giuridica dell’ufficio episcopale”. Allo stesso tempo, aggiunge il Papa in pensione, il “legame spirituale” viene considerato come una “realtà”.

“Così – continua – non ci sono due vescovi, ma uno con un mandato spirituale, la cui essenza è servire la sua ex diocesi dall’interno, dal Signore, essendo presente e disponibile nella preghiera”.

“Non è concepibile che un tale concetto giuridico non possa essere applicato anche al vescovo di Roma”, afferma esplicitamente papa Benedetto XVI, chiarendo così che, secondo le sue stesse idee, egli ha completamente rinunciato al suo ufficio papale pur mantenendo una “dimensione spirituale” del suo ufficio.

Papa Ratzinger porta un’altra analogia, basata questa volta sulla vita della famiglia:

Benedetto avanza un confronto con il “cambiamento delle generazioni”, dove il padre di una famiglia rinuncia “al suo status giuridico”, pur mantenendo la sua “importanza umano-spirituale”, che rimane “fino alla morte”. Vale a dire che l’aspetto “funzionale” della paternità può cambiare, non la sua parte “ontologica”.

Qui, l’ex Papa si riferisce alle famiglie contadine bavaresi, dove il padre di una famiglia a un certo punto della sua vita consegna la casa colonica principale al figlio, soggiornando in una casetta più piccola sullo stesso terreno. Il figlio diventa allora responsabile di fornire al padre i suoi bisogni materiali, come il cibo. “Così – sostiene Benedetto – viene data la sua indipendenza materiale, così come il passaggio dei diritti concreti al figlio”. Ciò significa: il lato spirituale della paternità rimane, mentre la situazione cambia per quanto riguarda i diritti e i doveri concreti”.

Nel maggio del 2016, l’arcivescovo Georg Gänswein aveva tenuto un discorso, in cui parlava di Papa Benedetto e di un “ministero petrino ampliato”, una formulazione che ha suscitato un dibattito perché potrebbe indicare che Benedetto non si è dimesso da tutte le diverse parti del papato.
Già nel 2013, spiegando le sue dimissioni al pubblico, papa Benedetto XVI aveva poi affermato che “non ci può più essere un ritorno alla sfera privata”. La mia decisione di dimettermi dall’esercizio attivo del ministero non lo revoca. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze, ecc. Non abbandono la croce, ma rimango in modo nuovo al fianco del Signore crocifisso. Non ho più il potere d’ufficio per il governo della Chiesa, ma al servizio della preghiera rimango, per così dire, nel recinto di San Pietro. San Benedetto, di cui porto il nome da Papa, sarà un grande esempio per me in questo. Egli ci ha mostrato la via di una vita che, attiva o passiva, è completamente affidata all’opera di Dio”.

Benedetto XVI risponde anche alle criitiche di chi vorrebbe che restasse completamente silenzioso di fronte a ciò che accade nella Chiesa.

“La pretesa che io intervenga costantemente nei dibattiti pubblici”, afferma anche lui, “è una malvagia distorsione della realtà”. Chi usa parole sue, come quelle sul capovolgimento di una nave – nata da San Gregorio Magno – per rilevare “un pericoloso intervento nel governo della Chiesa”, agli occhi di Benedetto, “partecipa a una campagna contro di me che non ha nulla a che vedere con la verità”. In un altro contesto, il Papa cita soprattutto la “teologia tedesca”, che, in modo “stupido e malvagio”, ha interpretato le sue parole, cosicché “è meglio non parlarne”.”Preferisco non analizzare le vere ragioni per cui si vuole mettere a tacere la mia voce”, conclude Benedetto XVI.

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100 commenti

  • Elton ha detto:

    Non sono teologo però da cuanto ci viene insegnato dal catechismo della chiesa catolica, essere vescovo è un Sacramento (ciò’è ad vitam aeternam). Ma non il papa però (che trovo strano perché è stato Gesù à instituirlo).
    Del ruolo di papa si dice che :”il Signore ha fatto di SOLO Simone, al quale Egli donna il nome di Pietro, la pietra della sua Chiesa” (articolo 881 del catechismo). E continua à dire che è un “incarico pastorale” (ufficio pastorale)
    E nel articolo seguente 882 si dice che “…puo sempre esercitare liberamente”.
    Detto questo, seccondo me ma posso sbagliarmi, cardinale Ratzinger si sbaglia quando evoca “la dimensione spirituale in tanto che papa” rigurardandolo. Perche semplicemente non esiste. Cè un SOLO papa. Si è vero che è vescovo, e tale rimmarra per sempre ma la funzione di vescovo non è legato al posto in cui uno esercita il suo ministero (ma si è vescovi prima di tutto perché è un Sacramento (Gesù l’ha voluto tale).
    Per essere papa si deve essere vescovo, è no vescovo di Roma. Vescovo ci si puo essere anche senza una diocesi.
    Vescovo emerito, si deve sapere che è una invenzione umana. Ma in realtà non si cessa mai di essere vescovo anche se si possono distiguere i due modi pratici di esserlo (colui che ha un ruolo efficente nell’esercizio, è colui che ha un ruolo “passivo, onorificco”. Ma questo non cambia nell’essere vescovo.
    E Papa è un incarico, anche se esercitato da un vescovo, rimane sempre un incarico. Incarico esercitato liberamente, cio’è se si décidé di dire no, tutti gli effeti vengono annullati, nel senso che non si continua ad essere papa in nessun’ modo dopo che si è dimessi, ma si continua ad essere vescovo. Non esiste e non può esistere, una dimensione spirituale di un ex-papa.
    Purtroppo nel mio essere più profondo, credevo che si era Papa a vita (e che dare le dimissioni in primo era tradire Christo, ma cui nel senso di peccare, e secondo non poteva esistere davanti a Dio, perchè Dio non viene mai indietro alla sua promessa, e perciò una dimissione era invalida di per se) ma consultando il catechismo vedo che mi sbagliavo. O forse mi sbaglio adesso, e pregho a qualunque abbia la bontà dell’anima di corregermi.

  • Maria Grazia ha detto:

    Papa Benedetto si è autodichiarato ” Papa Emerito” mentre per la Tradizione Cattolica chi si dimette da Papa perde qualsiasi funzione relativa al mandato pontificio e torna ad essere vescovo emerito. L’affermazione di Ratzinger di essere ancora Papa “in senso spirituale” quindi, aldilà delle dichiarazioni di Ratzinger, per il Diritto canonico, trova una corrispondenza reale?

  • Alexis Bugnolo ha detto:

    Quindi, il Santo Padre ha amesso che non aveva mai l’intenzione di rinunciare al tutto del papato, e quindi la sua rinuncia non è stata mai.

    Non esiste un altro aspetto del essere papa che lo spirituale.

  • angelo sandrone ha detto:

    Sentirsi papa in modo spirituale,e’ un sentimento piu’ che legittimo.

    • Oreste ha detto:

      In passato pure io ed altri ci siamo sentiti papi e nessuno ci ha mai arrestato. Il piccolo problema e’ CHI E’ IL PAPA? Bonifacio VIII dispiace citarlo do dimostro’.

  • LA SOLUZIONE DELL'ENIGMA? ha detto:

    Caro Tosatti,
    Titolo del post ROBOANTE. Aspettando l’ultimo libro lei potra’ -o altri- far calcoli di date su queste dichiarazioni. Io cronologicamente non sono in grado.

    Da ultime conversazioni

    Nessuno si aspettava lui. Io lo conoscevo, naturalmente, ma non ho pensato a lui. In questo senso è stata una grossa sorpresa. Ma poi il modo in cui ha pregato e ha parlato al cuore della gente ha subito acceso l’entusiasmo. La sua cordialità, la sua attenzione nei confronti degli altri sono aspetti di lui che non mi erano noti. Perciò è stata una sorpresa […]. Quando ho sentito il nome, dapprima ero insicuro. Ma quando ho visto come parlava da una parte con Dio, dall’altra con gli uomini, sono stato davvero contento. E felice».

    Mia riflessione 🙄

    Se e’ vero come pare che nel precedente conclave Bergoglio era arrivato secondo, come mai questo stupore di Ratzinger per la sua elezione?
    Ratzinger conosceva Bergoglio. Era insicuro potesse essere un buon papa.

    Ratzinger lasciando il soglio aveva la speranza, ma forse di più , che venisse eletto un conservatore )non dimentichiamo i festeggiamenti per Scola).

    Poi si ricredette su Bergoglio. Disse che lo stupi. Potrebbe benissimo averlo “ingannato” con la sua gentilezza.

    Per cui sara’ essenziale, nel nuovo libro, capire LA DATA del suo ennesimo apprezzamento di Bergoglio. Prima o dopo i DUBIA? Prima o dopo la patchamama?

    Quello che mi sembra indiscutibile son le sue dimissioni. Sono come un vescovo emerito.

    Ma che sia d’accordo con Bergoglio, in comunione?, ancora, lo si può in un certo modo stabilire dalla data dell ultima dichiarazione. Se e’ posteriore alle discusse “eresie” di Bergoglio molti tradizionalisti devono arrendersi, se invece fosse anteriore si potrebbe ancora pensare che in seguito ha cambiato idea ma non scrive o non può scrivere più.
    Ho scritto bene per una volta?
    Cordiali saluti

    • Maria Grazia ha detto:

      @LA SOLUZIONE…. – Ho trovato alcuni stralci della sua intervista relativa al libro in uscita su quotidiani del 2016, quindi, senz’altro la data del suo incontro con il giornalista tedesco è anteriore all’introduzione dell’adorazione della Pachamama in Vaticano.

  • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

    Trovo l’attuale situazione molto ambigua. Intanto, l’accostamento tra il ruolo del papa (unico) e quello delle migliaia di vescovi sparsi per il mondo è una forzatura, anche se, a mio avviso, è del tutto discutibile anche l’introduzione di un limite di età per i vescovi diocesani; bisognava, eventualmente, procedere alla rimozione di quei vescovi manifestamente inabili a svolgere il proprio ministero (e ciò può accadere anche prima dei 75 anni).
    Nel passato, i papi che hanno rinunciato o che hanno pensato di rinunciare (ad esempio, Pio XII ai tempi di Kappler) sono ritornati o pensavano di ritornare nella loro condizione precedente (Pio XII: se mi arrestano, avranno solo il card. Pacelli e i cardinali eleggeranno un altro papa).
    Le posizioni del card. Ratzinger, che passa per essere tanto tradizionale, sono in realtà molto strane tanto nei contenuti quanto nel linguaggio e lo sono diventante via via sempre di più. Ricordate, ad esempio, il Ratzinger di “Rapporto sulla fede”? Era molto chiaro ed ortodosso. Già ne “Il sale della terra”, non lo era più così tanto.
    Passa anche per essere esperto di diritto, ma può un uomo di legge essere così vago ed indeterminato su una questione così cruciale, come quella del papato?
    Del resto, anche altri suoi atti peccano di indeterminatezza o contengono errori: ad esempio, nel celebre Summorum pontificum afferma, della Messa tridentina, che non fu mai abrogata: questa è una colossale sciocchezza, perché Paolo VI, piaccia o non piaccia, intendeva sostituire la Messa di San Pio V con il cosiddetto Novus Ordo. C’è un famoso discorso nel 1976 in cui Papa Montini dà per scontata questa sostituzione. Il fatto che fosse consentita la celebrazione della Messa tridentina in certe zone o per i sacerdoti anziani era, appunto, una concessione. E in tal senso si mosse anche Giovanni Paolo II quando concesse nel 1982 il celebre indulto. Se non fosse mai stata abrogata, sarebbe stato lecito celebrarla e invece non lo era affatto. Mi pare grave che in un documento pontificio vi siano di queste imprecisioni. Ma questo è appunto Ratzinger: molto “poeta”, potremmo dire.

    • Maria Grazia ha detto:

      @ DON ETTORE – Condivido, anche se con molta amarezza, le sue pertinenti e precise osservazioni.

    • Iginio ha detto:

      Sono d’accordo.
      Con tutto il rispetto e la stima per Benedetto XVI, questa faccenda del “papa emerito” è una cosa che non sta né in cielo né in terra.
      Come in generale il dilagare degli “emeriti” in ogni campo… Compreso il “presidente della repubblica emerito” inventato da Cossiga (che, tra parentesi, non era di destra, chi lo diceva o credeva diceva una emerita sciocchezza).
      Ricordo di quando negli anni Ottanta Gaspare Barbiellini Amidei scrisse un articolo di giornale in cui garbatamente chiedeva di eliminare quella norma suo vescovi che a una certa età devono dimettersi. Ma nessuno sarà stato a sentirlo allora, oggi poi chi se ne ricorda più?
      A meno che, come qualche monsignore del Vaticano brontola, B XVI si sia inventato questa cosa del papa emerito per mantenere uno status giuridico che gli consenta di evitare convocazioni in tribunale e inchieste varie a proposito di preti pedofili asseritamente protetti dal Vaticano… Personaggi che peraltro B XVI non protesse mai, a differenza del suo successore in carica che però nessuno accusa pubblicamente, a differenza di quanto capitò a Benedetto XVI.

      • Oreste ha detto:

        A differenza del suo successore non protesse mai.
        ———-

        Marcial Maciel e’ stato segnalato le prime volte sotto il pontificato di Pio XII. Ratzinger e’ stato VENTI anni al Sant’Uffizio che si avocava, in primis, tali segnalazioni.
        Naturalmente si disse non poteva toccarlo era troppo potente. Non so’ un eventuale giudice come potrebbe ritenere questa spiegazione. Posso capire-l ho gia’ detto- come Wojtila non credette perché Maciel aveva una storia tipo la sua, cresciuto in un paese comunista dove i sacerdoti venivano calunniati con questi epitteti. In quanto a Ratzinger esistono filmati dove gli si chiede conto. Non lo ritengo colpevole. Ma in 60 anni…..qualcuno che ha fatto troppi removeatur ut promoveatur ci sara’.

        Detto questo: pragmaticamente potrebbe essere vero (mi pare uso’ gia’ una volta l’immunita’ diplomatica).

        Fatto sta che ora ci si arriva con due “papi”. Però vedremo sto’ nuovo libro….

  • Chi siamo noi per giudicare Ratzinger? ha detto:

    GIOVEDÌ 13 OTTOBRE 2011
    Il Signore verrà e io lo vedo ogni mattina. Sul relativismo cristiano
    «Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Queste parole mi dicono molto, perché dalla mia finestra di Gerusalemme io vedo il Monte degli Ulivi e intravedo il luogo tradizionale della Ascensione, segnato da un piccolo minareto. E sento come di là mi risuonino dentro queste parole: «Gesù tornerà, tornerà, a quel modo in cui l’avete visto andare in cielo». Allora mi sorge nel cuore la preghiera: vieni, Signore Gesù, ritorna a visitarci. Signore Gesù, noi amiamo, attendiamo la tua manifestazione, desideriamo che venga il tuo regno, che siano saziate la nostra fame e sete di giustizia, che si compia la tua volontà in pienezza. Fa’ che cerchiamo anzitutto, come ci hai insegnato nel Discorso della montagna, il regno di Dio e la sua giustizia. Chiedo la grazia che questo regno venga, e non semplicemente che venga quasi impercettibilmente nella storia, ma che venga nella sua manifestazione totale e definitiva, là dove tutto sarà chiaro, tutto apparirà trasparente. E’ a partire da quel momento culminante in cui la storia sarà giudicata da Dio, che noi siamo invitati a leggere la nostra piccola storia di ogni giorno. Il Signore viene, il Signore verrà, per rendere a ciascuno secondo le sue opere.
    Si dice giustamente che nel mondo c’è molto relativismo, che tutte le cose sono prese quasi valessero come tutte le altre, ma c’è pure un “relativismo cristiano”, che è il leggere tutte le cose in relazione al momento nel quale la storia sarà palesemente giudicata. E allora appariranno le opere degli uomini nel loro vero valore, il Signore sarà giudice dei cuori, ciascuno avrà la sua lode da Dio, non saremo più soltanto in ascolto degli applausi e dei fischi, delle approvazioni o delle disapprovazioni, sarà il Signore a darci il criterio ultimo, definitivo delle realtà di questo mondo. Si compirà il giudizio sulla storia, si vedrà chi aveva ragione, tante cose si chiariranno, si illumineranno, si pacificheranno anche per coloro che in questa storia ancora soffrono, ancora sono avvolti nell’oscurità, ancora non capiscono il senso di ciò che sta loro accadendo.
    Il Signore verrà e io lo vedo ogni mattina, perché il sole sorge proprio dal Monte degli Ulivi e col sorgere del sole sento la certezza del venire del Signore per giudicare fino in fondo la nostra vita e renderla trasparente, luminosa, oppure per purificarla là dove essa necessita di purificazione.

    (Card. Carlo Maria Martini nell’omelia per i suoi XXV anni di episcopato)

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      Che schifo !

      • Oreste ha detto:

        Beh si tenga i suoi cardinali di Vienna, i suoi legionari e i suoi papi anteconcilio

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      E questo sarebbe quello che si congregava nel covo a Sankt Gallen prima Gerusalemme, e quello che dopo il “minareto” di Gerusalemme, rientrato a Milano si fecce pratticare l’ eutanasia?…nel suo caso nemmeno “fatte quel che dicono ma non quello che fanno”. E mi pare di capire chi è lo stesso d’ altro nickname che si presenta con questo nuovo per riproporre martini…mamma mia! Invece il 13 ottobre 2016, 5 anni dopo, suo confratello a chi ha gestito questo COLPO DI STATO VATICANO, ci ha messo la statua di lutero dentro il Vaticano, e come se fosse poco, all’indomani costui che vuole il loro confratello gesuita venezuelano loro capo, tale eretico arturo sosa…quell’ APOSTATA che non crede nella Sacra Bibbia…se non c’era registratore per Nostro Signore…figuriamoci nel A.T…e non crede nell’inferno…tutti questi allievi del suo martini…per carità, un po di decenza, grazie.

  • Maria Grazia ha detto:

    Ho trovato su “Settimana news” la presentazione del libro in uscita di Ratzinger “Ultime conversazioni” (che allego).
    Negli ultimi due capoversi dell’articolo viene riportato il rapporto tra i due Papi in cui Ratzinger afferma che l’apparizione di Bergoglio ha restituito al Magistero la sua autorità efficace e dichiara la sua ammirazione per lui non solo per il suo lato attivo ma anche per quello…. riflessivo….
    A questo punto, sapete cosa vi dico? ” Non c’è più religione”!!!!
    http://www.settimananews.it/papa/ultime-conversazioni-j-ratzinger/

  • Donna ha detto:

    Se devo essere sincera l’intervento sulla situazione del “papa emerito ” di Benedetto XVI non mi sembra abbia chiarito, mi sembrano sempre discorsi che non dipana la matassa, tutto è il contrario di tutto, un velare e ri-velate.
    Inoltre cosa che mi lascia ancora più perplessa è l’aver sentito dire in alcuni interventi, che nel libro , al termine, riporta la grande amicizia verso Bergoglio, una ” intesa d’animi” per così dire….ma è vero questo.?
    Perché se cosi, faccio fatica a comprenderla, non riuscendo a conciliare la visione modernista di Bergoglio e la battaglia contro il relativismo/modernismo di Benedetto… due visioni completamente opposte.
    Scusate, sarò brutale, ma alle volte ho l’impressione che “se le dicano ” ma poi al fine è tutto un “volemose bene”, e la verità diventa si e no, forse, pero

    • Maria Grazia ha detto:

      @ DONNA – In attesa che Stefano risponda ai quesiti che gli ho posto, ho cercato le frasi relative all’unione d’anime dei due ….. Papi. Per il momento non le ho trovate, ma ho scovato altro virgolettato relativo al suo libro-inchiesta, nella parte riguardante “Il successore”, . In pratica Ratzinger trova positivo il “piglio pontificio” inaugurato da Francesco “….significa che la chiesa è dinamica, aperta, con davanti a sè prospettive di nuovi sviluppi. Che non è congelata in schemi……”.
      Ti allego il relativo articolo. Ciao.
      https://www.corriere.it/cronache/16_settembre_08/libro-intervista-benedetto-xvi-testamento-ratzinger-85906584-75ca-11e6-8af7-7197ea220eb4.shtml

      • Donna ha detto:

        @Maria grazia
        letto….e ci sarebbe di che rimanere basiti.. se non avessi l’impressione che sia una forzata interpretazione del giornalista pro Bergoglio, almeno così spero.

        • Maria Grazia ha detto:

          @ DONNA – Ho letto diverse testate giornalistiche e sono tutte univoche. Il giornalista tedesco che ha intervistato Ratzinger è un suo stretto amico ed, in precedenza, aveva pubblicato altri due libri su Ratzinger. Benedetto era rimasta l’ultima nostra ….. speranza. Ciao – Buona notte.

    • Dubia ha detto:

      E se le espressioni “amico” e “intesa d”animi” fossero ironici ?
      Non sarebbe una novita’, si veda per esempio la spiegazione
      addotta circa il fatto che non aveva dismesso l’abito bianco “non vi erano altri abiti disponibili”, rispose.

      • Maria Grazia ha detto:

        @ DUBIA – Un conto è rispondere con una battuta ironica ad una domanda che non presuppone una risposta teologica, un altro è rendere dichiarazioni precise ad un giornalista che verbalizzerà le risposte relative alla vita di un Pontefice in un volume che avrà diffusione mondiale e verrà tradotto in moltissime lingue.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Calma. Tranquilli. Fra sette mesi Francesco si dimetterà e verrà eletto Papa il Cardinale Tagle. L’ordine regnerà a Berlino.

    • Adriana ha detto:

      Antonio Cafazzo ,
      immagino che si tratti del medesimo Ordine che già regna nella ” Camera di meditazione ” dell’ONU , dove andarono a meditare , ( o a pregare ) ,Montini , Woityla ,Ratzinger , Bergoglio . Soltanto su un panorama più esteso,
      “globale ” vorrei dire . Si avvicina la realizzazione di quei
      tre cubi a N.Y city….

      • Adriana ha detto:

        Antonio Cafazzo ,
        del resto l’Ordine del silenzio-e della meditazione – è già in vigore . Ieri si sono suicidati 8 Italiani che non ce la facevano più con i pagamenti , ma i TG sono rimasti muti .
        Suppongo anche TV 2000 .

        • Antonio Cafazzo ha detto:

          «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre». (Lc 19, 340)

          • Antonio Cafazzo ha detto:

            «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre». (Lc. 19,40)

      • Enrico ha detto:

        Roncalli non fece in tempo, Altrimenti l’inguacchio postzpncilare massonico sarebbe stato perfettissimo invece di perfetto.

  • Angela ha detto:

    Questo non è lo stile di Ratzinger, non voglio accusare nessuno, ma lui non riesce più a leggere come fa a controllare che non gli facciano dire di tutto?

    • Marco Tosatti ha detto:

      L’intervista è dell’autunno 2018. Seewald è una persona fidata. Gaenswein anche…

      • Angela ha detto:

        Di Seewald sono tentata di fidarmi ma questi toni mi sembrano poco compatibili con il magistero di Ratzinger tutto teso a conciliare fede e ragione, al contrario mi pare ormai indulgere in toni vittimistico fideistici che non gli ho mai conosciuti.

        ultime conversazioni era diversissimo dallo stile delle ultime uscite ratzingeriane.

  • Stefano ha detto:

    Sta emergendo con sempre maggior chiarezza come sicuramente il conclave, e probabilmente pure le dimissioni del 2013, siano stati condizionati da pesantissime pressioni esterne e intrighi di palazzo. Motivo che spiega il crescente nervosismo, anche su questo blog, di chi cerca di sviare l’attenzione tentando di gettare discredito sul Papa (e x Papa intendo Benedetto xvi) accusandolo di creare confusione.. Quando invece la confusione da sette anni a questa parte la sta creando chi, ossessionato dal tema migranti /ecologismo/madre terra/fratellanza /misericordia ma solo con chi mi lecca il fondo schiena, passa buona parte delle sue giornate a lisciare il pelo alle lobby di perversione, depravazione e corruzione (in una parola le lobby gay) e ai più potenti e ricchi centri di potere mondiale e relativi organi di stampa sostenitori.

    • Lucy ha detto:

      @STEFANO e @ LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI.
      Concordo ; è stato centrato il problema.
      Di fronte a quello che sta succedendo nella chiesa è quantomeno perdita di tempo stare a discutere , anzi cavillare su diciture, espressioni ,sostantivi , aggettivi , avverbi circa la posizione nella chiesa di Papa Benedetto, discussioni e polemiche del tutto fuori dal sentire dei comuni fedeli e di cui non importa un fico secco. Importa che il card.Nichols primate della chiesa cattolica d’Inghilterra , lasciando di stucco anche deputati della camera dei Lord del partito conservatore , dia l’imprimatur a corsi di educazione dessuale nelle scuole inglesi , corsi che comprendono tuttal la gamma delle ” affettività ” compresa l’agenda LGBT ; Importa che si ” converta ” facendosi gesuita un politico dem negli USA che si è distinto per il sostegno all’aborto , al matrimonio gay senza rinnegare nulla di questo curriculum ; importa che eminenti vescovi e cardinali sostengano che i comandamenti di Dio sono , nella migliore delle ipotesi semplici ” proposte “. Mi fermo qui ma gli esempi di disfacimento anche negli oratori italiani sono tanti. Insomma chi ha figli adolescenti e vuole educarli ad una sana , serena vita familiare e sente di non avere , se non grazie a santi sacerdoti che ancora ci sono , alcuna rete di protezione , deve stare appresso a queste discussioni bizantine che non servono a niente se non , come è stato detto , a distogliere l’attenzione dal problema gigantesco di dove ci sta portando questo pontificato.Guardatevi intorno e scendete da Marte.

      • Lucy ha detto:

        E.C. educazione ” sessuale “

      • EmmeBi ha detto:

        La cosa che turba tanto non é il fatto di cavillare se il vero papa é BXVI o Francesco… purtroppo il momento della Chiesa é tragico da 7 anni in maniera sempre più grave dal punto di vista dottrinale. Ci si aspettava lume e chiarezza dalla voce del pontefice, che si sperava sotto sotto fosse Benedetto. Con questa uscita ufficiale e altre ha spento definitivamente la speranza che la voce di Pietro si alzasse a conferma i fratelli nella fede. La realtà TRAGICA è questa: NON C’E’ PIU’ LA VOCE FORTE E TUONANTE DI UN PAPA…LA CHIESA E’ AFONA PERCHE’ SEMBRA ADDIRITTURA ACEFALA! Non c’è timoniere umano, speriamo solo nel divino, che … mi dispiace dirlo… ma sembra dorma come sulla barca nella tempesta del brano evangelico. Fino a quando Signore?

      • Oreste a Lucy ha detto:

        In ultime conversazioni, Ratzinger diceva che l’uso di un preservativo con un PROSTITUTO (O), cioe’ in un RAPPORTO SESSUALE GAY, era un’ inizio di moralizzazione.

        Io invece ho sempre pensato che i preservativi in Africa andavano gettati con gli elicotteri e che saremmo -semno’ stati invasi- purtroppo non vivo su Marte e nemmeno lei Lucy. Il preservativo non si puo’, l aborto non si puo’, l accoglienza non si può . Allora dove li mandiamo su Marte loro?

        • Lucy ha detto:

          @ ORESTE
          Papa Benedetto per aver riaffermato , nell’aereo che lo portava in Africa nell’aprile 2009 ,rispondendo a un giornalista ,che non è con i profilattici che si combatte l’AIDS, fu aggredito , un’aggressione astiosa , incalzante, ben orchestrata mediaticamete venuta dalle solerti burocrazie della UE ; poi è stata la volta di Francia, Germania , Belgio il cui parlamento a Bruxelles arrivò persino a votare una mozione di condanna al Papa in quanto ” indifferente alla vita umana “.Ma siccome la verità si fa strada in chi è intellettualmente onesto ,Ion Berwick giornaliata , sul laico New York Times il 28 aprile 2009 tra le benemerenze di Papa Benedetto ascrive anche l’intervento sui gravi limiti del preservativo nella lotta all’AIDS “…..una dichiarazione contestatissima ma che viene riconosciuta ognii giorno di più come basata sull’evidenza dei fatti , delle analisi non ideologiche .Quello che ha detto il Papa – continua Berwick – non è per nulla “commerciale ” perchè non fa guadagnare soldi a nessuna fabbrica di preservativi; l’unico torto del Papa è averlo detto – coclude Berwick – in omaggio a quel rispetto della ‘ verità che vi farà liberi’ “.

    • Maria Grazia ha detto:

      @ STEFANO – La rassicuro, non cerco di creare nervosismo, non cerco di sviare l’attenzione accusando Ratzinger. Legga bene quello che ho scritto!!! Sto solo cercando di capire l’evolversi della situazione.
      Per lei è chiara? Non genera confusione? Beato Lei!!!
      Lei dice che chi genera confusione è solo Bergoglio e non Papa Benedetto: nel libro appena pubblicato, in lingua tedesca “Ein leben” dal giornalista Peter Seewald, Benedetto dice: “… L’amicizia personale con Papa Francesco non solo è rimasta ma è cresciuta….” “….Mi vogliono silenziare, i veri motivi per cui vogliono silenziare la mia voce non li voglio analizzare.” “Non ci sono due Papi, c’è n’è uno solo: l’altro si limita a fare il vescovo in pensione”.
      E’ tutto chiaro per Lei Signor Stefano? Posso essere libera di esprimere lo stato confusionale in cui mi hanno gettata le dichiarazioni di Papa Benedetto? Posso chiedermi se Ratzinger si ritiene un Vescovo in pensione perchè sta in Vaticano? Le dà proprio così fastidio che io esprima le mie perplessità ? Questo, secondo Lei, è voler gettare fango sul papa tedesco che, comunque, continuo a stimare?
      Se per lei è tutto così chiaro perchè non mi spiega i motivi delle suindicate asserzioni che Ratzinger ha reso alla stampa tedesca?

      • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

        Brava Maria Grazia. Ha tutto il diritto di porgere con femmenile ed insuperabile lucidità il problema, e con esso già in parte offre risposte. Invece Lucy sbaglia puntando solo nei gravi problemi attuali che tutti derivano dallo spalancare le porte a questi lupi rapaci con la fasulla rinuncia BXVI, e non credo sia come pensa la cara Maria Michela che lui lasciava fidato nelle mani (zampe) dei cardinali…magari sottovalutava credendo sarebbe uscito suo delfino Scola…che difatto per un cappello non lo feccero papa. Qui non è suporre l’ intenzioni ma i frutti amari ed incontestabili che abbiamo in evidenzza. Frutti tutti marci, putrefatti. Divolici.
        ET EXPECTO TRIUMPHUS CORDIS IMMACULATI MARIÆ. DONNA VESTITA DI SOLE.

        • Maria Michela Petti ha detto:

          Non per contestare il Suo punto di vista, p. Luis – tanto meno per censurare quello degli altri commentatori, lungi da me! – provo soltanto a chiarire il mio.
          Lo sfascio attuale induce ad ogni interpretazione dei fatti presenti e passati e, dall’esterno, è facile giudicare. Posto che nessun uomo è perfetto – e i papi sono esseri umani – ma che tutti dovremmo tendere alla perfezione (la qual cosa richiede sforzi al limite della natura umana) ricordo che nei commenti, anche su questo blog, non si sono risparmiati giudizi niente affatto benevoli nei confronti dei predecessori di Benedetto XVI. Per cui: a voler essere obiettivi bisognerebbe riconoscere che il primo passo per evitare errori grossolani – per non dire di peggio – sarebbe quello di impegnarsi nel superamento della superbia (peccato comune a tutti i mortali) per permettere alla grazia del proprio stato di agire in noi e attraverso noi per il bene personale e comunitario, tanto più se si è chiamati a ricoprire un ruolo di cruciale interesse per le sorti dell’umanità e, nello specifico, del popolo di Dio.
          E per raggiungere tale obiettivo, determinante è il contributo di tutti. Oggi anche quello di un papa “emerito”, che per disegno divino – per noi non di facile comprensione – rimane in mezzo a noi, nel recinto di Pietro e parla. E lo fa nonostante i tentativi in atto per silenziarlo e che, in termini del tutto sorprendenti per come lo abbiamo conosciuto (sempre gentile e mite, mai sopra le righe), reagisce con una risposta lapidaria.
          In questo, come nelle parole che sono state tratte dalla sua ultima intervista appena uscita, ma non nuove, mi piace intravedere (e non solo perché mi ostino a voler vedere il bicchiere mezzo pieno, sempre) il contributo di un papa che lancia messaggi in bottiglia, non per facile e velata ironia. Vi leggo il suo estremo tentativo di porre un argine alla deriva in atto per salvare il papato e, prima ancora, la testimonianza di un amore per la Chiesa che non gli consente di esimersi dall’esporsi a giudizi negativi.
          E questo… quando l’amore non resta circoscritto ad un esercizio di pura retorica… Non me ne voglia, p. Luis, e spero non me ne vogliano gli altri commentatori. Grazie!

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Ahhh carissima Maria Michela !(auguri oggi per San Michele Arcangelo, nella Sua seconda apparizione a Monte Gargano…sa…dalle parti di P. Pio da Pietrelcina….)…mio intervento ieri qui, perche anche se alludo Voi 3 donne in questi commenti, mio pensiero stà sul dato insolito che di quello che esce del nuovo pastrocchio tedesco a fini commerciali…mi domando quanti euro costerà il volume di 1184 pagine…Lei stessa dice che sono cose già dette e sapute…ma guardi…io apro ogni giorno Stilum Curiæ e dopo l’ articolo proposto che mi risulta come la prima pagina degl’ antichi…ormai…giornali cartaccei, dopo mi sono immancabili alcuni commenti come difatto in quelli sono dei diverssi articolisti, difatto tante volte trovo più luci, informazioni, dati sconosciuti, Storia, nuove persone da conoscere, ecc, che l’ importanza in se dell’ articolo dal caro Marco proposto. Li ho detto altre volte che i suoi sono tra i più importanti. Ma voglio chiarire anche io: per vendere quel pastrocchio di 1184 pagine del poco tirato fuori in anteprima non è mancato dire che l’ amicizia di BXVI verso berORGOGLIO (ben descrive Lei questo peccato, base di tutto gl’altri) ” cresce sempre di più “…non so come lei può conciliare la parte buona che senz’altro il papa tedesco ha, con il delirio distruttore della “nuova chiesa” e mettendo da parte gli sbagli di BXVI, tutto il bene lui stesso.lo calpesta rendendo onori a quell’ERETICO ED APOSTATA. Che dramma apocalittico carissima Maria Michela. La Chiesa NON È PROPRIETÀ DI LORO.

      • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

        Brava Maria Grazia. Ha tutto il diritto di porgere con femmenile ed insuperabile lucidità il problema, e con esso già in parte offre risposte. Invece Lucy sbaglia puntando solo nei gravi problemi attuali perche invece tutti derivano dallo spalancare le porte a questi lupi rapaci con la fasulla rinuncia BXVI, e non credo sia come pensa la cara Maria Michela che lui lasciava fidato nelle mani (zampe) dei cardinali…magari sottovalutava credendo sarebbe uscito suo delfino Scola…che difatto per un cappello non lo feccero pure falso papa. Qui non è suporre l’ intenzioni ma i frutti amari ed incontestabili che abbiamo in evidenzza. Frutti tutti marci, putrefatti. Diavolici.
        ET EXPECTO TRIUMPHUS CORDIS IMMACULATI MARIÆ. DONNA VESTITA DI SOLE.

        • Maria Grazia ha detto:

          @PADRE LUIS EDUARDO – Grazie per la Sua analisi. La Sua costante presenza fra noi ci conforta dal momento che sono pochi i Sacerdoti su cui possiamo fare affidamento.

      • Stefano ha detto:

        @ maria grazia.
        Nel mio precedente intervento nomi non ne ho fatti.. Quindi se Lei reagisce così evidentemente è perché si sente chiamata in causa… Detto ciò, le dimissioni di Benedetto, a meno di clamorose quanto improbabili dichiarazioni o testimonianze testamentarie rimarranno un mistero che il diretto interessato probabilmente si porterà nella tomba… Dio solo sa cosa sia successo. Quello che sta emergendo ai nostri occhi, è una situazione inedita a cui si è giunti a causa di persone e poteri che, appare sempre più evidente, hanno lavorato a lungo x far fuori quello che appariva una persona, e un Papa, SCOMODO. Alcuni di questi personaggi sono già defunti (chissà, forse saranno all’inferno… Ha visto che recentemente questo luogo di dannazione è stato “riabilitato”? È al corrente della figura di m.. che bergoglio ha fatto telefonando a quella famiglia con un figlio autistico?), altri invece purtroppo sono ancora attivi.. E rappresentano l’attuale corye pontificia.. Loro sono ad aver creato e creare confusione!! Non Benedetto!!
        Non mi dilungo oltre. Fermo restando che Benedetto x me ha tutto il diritto di parlare… Anzi, in una situazione catastrofica come quella attuale, le sue parole appaiono come un autentico faro nelle tenebre… Quindi ben vengano!!!
        Lei dice di stimare Papa Benedetto… Anche io sa? L’unica differenza è che, a differenza Sua, io non mi chiedo “perché non torna in Baviera”… Lo ha scritto Lei eh!….

        • Maria Grazia ha detto:

          @ STEFANO – Quello che a Lei manca è un po’ di logica nelle dichiarazioni che fa. Dice che nella sua replica non ha fatto nomi? Io invece preferisco le persone che, invece di alludere, come ha fatto Lei, i nomi non hanno paura di farli. Lei dice che senz’altro ci sia stato qualcosa di losco che ha portato Benedetto a dare le dimissioni, ma le ha lette le parole di Benedetto? Dice che le sue dimissioni sono state libere e non causate da alcun tipo di difficoltà, afferma inoltre di non aver un senso pratico per la gestione di qualsiasi funzione. Se crede a Benedetto perchè non crede a quello che liberamente dice tanto d’averlo reso noto (presto in tutto il mondo) tramite libere dichiarazioni? Che bisogno c’è di portarsi nella tomba qualche segreto? A questo punto, data la sua età e la sua autorevolezza, cos’ha da temere nel manifestare una realtà diversa da quella che, invece, ha dichiarato?
          Dal momento che Benedetto è di origine bavarese e ha dato le dimissioni da Papa e considerato che negli ultimi anni di cardinalato aveva espresso il desiderio di lasciare il Vaticano e di tornare in Baviera, la scandalizza se io mi chiedo, dal momento che non guida più la Chiesa, in quanto ha espressamente dichiarato: “Il Papa è uno solo ed è Papa Francesco”, perchè non è ancora tornato in Baviera? Per quanto riguarda la frase poco felice ma da contestualizzare nel discorso che era in corso tra la madre del ragazzo autistico e il Papa relativa al “Ci rivedremo all’inferno” Lei è fra i pochi che ha attribuito a tale espressione un significato autentico. Congratulazioni!!!

          • Stefano ha detto:

            @Maria Grazia.
            Intanto la ringrazio x il complimento finale!.. Detto da Lei è davvero un onore!!!…Invece, riguardo al fatto che “manco un po’ di logica”… Beh, in tutta onestà non avrò forse logica io, ma le assicuro che leggendo i suoi interventi posso dire di essere in ottima compagnia! 😉
            Cosa stia succedendo e sia successo non lo sappiamo con esattezza ne io ne Lei! E le considerazioni sullle dichiarazioni di Benedetto, che a me così scandalose proprio non sembrano, le tengo x me. Ribadisco che sono ALTRE le dichiarazioni che creano e hanno creato confusione nella chiesa. Ma su queste Lei che si è premurata di postare qui decine di commenti su (o contro) Benedetto, curiosamente tace! 🤔🤔🤔
            Dia retta a me, si dia una calmata 😉💪…. E se proprio vuole continuare a postare commenti su tutto e tutti , dedichi altrettanta passione anche verso i veri colpevoli della attuale disastrosa situazione ecclesiale, e NON solo con i capri espiatori!!

          • Maria Grazia ha detto:

            @ STEFANO – Guardi che le congratulazioni che le ho fatte (dal momento che non l’ha capito) erano in senso ironico!
            In certe occasioni tacere è meglio che cercare di arrampicarsi ….. sugli specchi!!!

          • Stefano ha detto:

            Le rispondo qui x l’ultima volta Maria Grazia.. Rispondo al commento delle ore 1.05…Ma crede che non l’abbia capito che il suo era un commento ironico?..suvvia!!!! 🤣🤣🤣 Ma non l’ha capito che la mia risposta era altrettanto ironica? 😁😁😁🤣🤣🤣🤣Ri suvvia!!! Aggiungo anche che d’ora in poi dormirò sonni più tranquilli grazie a lei!!!! Lei dice che mi arrampico sugli specchi.. Ma a evitare di controbattere a quanto dico è lei cara signora!!… Che afferma di rispettare Papa Benedetto, ma poi in perfetto stile bergogliano fa l’esatto contrario 🤔🤔🤔… Mi spiace doverglielo dire… Si è smascherata x quello che è!… Lei è come la persona tutta finzione ed estetiorita’ della foto pubblicata in cima a questo post, che si china a baciare la mano al Papa (vero). Devo specificare oltre???
            D’altronde è questo il vostro modo di agire.. E così fate quando non avete argomenti x controbattere (vale a dire pressoché sempre)!… La saluto! 👋👋E mi saluti il suo amico gaucho x il quale probabilmente lavora! 😊😊👋👋

  • La Verità vi farà liberi ha detto:

    Sono fermamente convinto che il problema del Papa Emerito, più che a questioni canoniche sia legato a questioni dottrinali.
    Mi spiego, se Francesco non fosse stato Eretico, picconatore appassionato della Chiesa di Cristo, saremmo qui a parlare d’altro; invece, vista la situazione tragica, Benedetto XVI è stato posto, suo malgrado, come vessillo contro il presule argentino e la sua nefasta opera.
    Io personalmente, fossi un canonista, un teologo morale o fondamentalmente, impiegherei il tempo ad indagare sull’elezione del Successore (probabilmente invalida) e sul suo Magistero (sicuramente eretico) e con i dati raccolti esporrei una Denuncia formale per il bene della Chiesa Cattolica e delle Anime Immortali.

  • Maria Grazia ha detto:

    Papa Ratzinger più cerca di spiegarci quale sia il suo ruolo e più ci getta nella confusione: cerca di illuminarci con frasi e paragoni contraddittori, sembrerebbe che neanche a lui sia chiara la sua funzione.
    Perchè è ancora in Vaticano? Qual è il Ministero spirituale del papato che ora dice di ricoprire se mai nessuno l’ ha avvertito? Sottolinea spesso di essere amico di Bergoglio e di stimarlo, adesso ci informa anche che non vuole parlare del fatto che alcuni preferiscono che lui non abbia voce ma allora perchè non torna in Baviera? Che aiuto sta dando ai Cattolici che, da mesi, non possono ricevere i Sacramenti?

  • Marco Matteucci ha detto:

    Come dare torto a chi ci dice che d’ora in avanti le nostre vite non saranno più come prima?
    …GOVERNO DEL FUTURO …PAPATO DEL FUTURO … FEDE DEL FUTURO.
    UN FANTASIOSO RITORNO AL FUTURO!!!

    …fessi siamo noi che non ce n’eravamo ancora accorti.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Si perde ancora una volta il nocciolo della questione. La libertà condizione di validità della rinuncia di cui parla il cic non è un sentimento del rinunciante, è una condizione oggettiva di mancanza di costrizione, altrimenti il canone sarebbe inutile, perché non si può giudicare de interioribus. Il punto decisivo sulla validità delle dimissioni è la questione: c’erano forze attive e sproporzionate che impedivano l’esercizio del pontificato e lavoravano per le dimissioni, si o no? La risposta affermativa è certa, le prove sono infinite. Ergo, la rinuncia non è stata valida e l’unico Papa è Benedetto XVI. Qed.

  • Enrico ha detto:

    “Papa in pensione”, “ex papa”, “ministero petrino ampliato” e, tocco finale, l’invenzione “papa emerito”: bastano questi quattro colpi di pennello per completare il quadro alquanto surreale, ossia “che oltrepassa la dimensione della realtà; che offre suggestioni fantastiche, che evoca aspetti profondi della psiche, dell’inconscio” (garzanti linguistica.it).

    Eppure, questa faccenda surreale non cessa di far versare fiumi d’inchiostro, grazie soprattutto allo stimolo dell’abile dialettica ratzingeriana che sa trovare una risposta a tutto, ecumenisticamente e, direi quasi esotericamente, conciliando gli opposti, al punto che, se non si è più che attenti e non si possiede almeno una buona infarinatura circa la cultura (e la cultualità) tradizionale, si rischia di rimanere invischiati nella rete surreal-modernista che Ratzinger tesse con facilità.

    Ratzinger è un inventore: dopo la figura assurda del “papa emerito”, ecco che s’inventa di sana pianta il mantenimento della “dimensione spirituale”. Joseph, insomma, se n’è andato ma non se n’è andato, se n’è voluto andare ma vuole restare, ha lasciato il posto a Jorge che però se lo ritrova “spiritualmente” fra i piedi. Difatti Joseph, surrealisticamente, non si perita di affermare:

    “La mia decisione di dimettermi dall’esercizio attivo del ministero non lo revoca”.

    Avete letto bene? Ratzinger viene a dirci che pur essendosi dimesso vuole continuare a fare il papa!

    E che dire del riferimento alle famiglie contadine bavaresi con l’insinuazione distintiva insidiosissima fra “lato spirituale” e “situazione che riguarda i diritti e i doveri concreti”, quasi che i due piani siano indipendenti l’uno dall’altro.

    Nonostante tutto ciò (che è appena una pagliuzza del pagliaio), c’è una pletora di cattolici che lo prende sul serio!

    • Boanerghes ha detto:

      Papa Benedetto XVI si può benissimo prendere sul serio, l’ermeneutica di Enrico direi di no

      • Enrico ha detto:

        Dove vede “l’ermeneutica” nel mio intervento? Ma lo sa cosa significa “ermeneutica”? La mia è semplicissima osservazione.

    • Mishima ha detto:

      Cattolici che si dicono tradizionalisti o almeno conservatori, aggiungerei.
      A me sembra VATICANSECONDISMO AL CUBO, altroché….

      • Enrico ha detto:

        Esattissimamente!

      • Oreste ha detto:

        Sarebbe ora di chiedere scusa al cardinale Martini e al suo “relativismo cristiano”. Io ho apprezzato la coerenza di don Minutella. Martini fece quello che predicava.

    • ma che dici? ha detto:

      Forse se evitassi di riportare male le parole del Papa Emerito scriveresti meno cavolate.
      Nell’ultimo discorso Benedetto XVI non ha detto “non revoca questo” riferendosi all’esercizio attivo a cui stava rinunciando (contraddicendosi, come dici tu).
      Il passaggio è il seguente:

      Il “sempre” è anche un “per sempre” – non c’è più un ritornare nel privato. La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso.

      “Non revoca questo” si riferisce alla rinuncia al “privato” (a cui non torna); non all’esercizio attivo, tant’è che subito dopo fa degli esempi di vita privata a cui non sarebbe tornato e parla di un modo nuovo di vivere questa rinuncia al privato.

      Impari a leggere prima di provare a scrivere.

      • Enrico ha detto:

        Ma che dici?

        • Boanerghes ha detto:

          Ha detto quello che è giusto dire e capire. Non ha detto che rimane a fare il Papa.
          Le tue osservazioni, Enrico, abbracciano il relativismo

          • Enrico ha detto:

            A parte il fatto che nell’articolo di Tosatti la citazione dice “non lo revoca” e non “non revoca questo”, ci sarebbe da discutere sulla correttezza dell’esprimersi di Ratzinger poiché “questo” (o “lo”) può essere inteso anche come “quest’ultimo”, quindi riferito all’esercizio attivo del ministero.

            Comunque sia, non cambia nulla, ed anzi, grazie al chiarimento di MA CHE DICI?, si comprende senza ombra di dubbio che con la rinuncia al privato Ratzinger conferma l’intenzione di restare nel pubblico con la scusa della “dimensione spirituale”, quindi in concorrenza con Bergoglio , il quale, in quanto papa è soprattutto il supervisore della … dimensione spirituale.

          • Enrico ha detto:

            E poi, dato che si inventato il ruolo di “papa emerito” perché Ratzinger non ha ideato anche un abito appropriato,(se non proprio quello da cardinale?
            Perché continua a vestirsi da papa?

      • Qui vadis ha detto:

        Si serverebbe un ermeneutica alla farabayend per capire Ratzinger

        QuoVADIS, Petrum?
        Ehm…vado a farmi crocifiggere in un altro modo.

        • Iginio ha detto:

          Eh, che peccato non andare a scuola… farayabend??? Petrum???? Forse crede all’esistenza del latinorum, dove tutto finisce in um.
          Non sanno nemmeno scrivere e poi sentenziano dell’universo. Mah.

      • Agostino ha detto:

        Non sono d’accordo. Mi sono andato a rileggere l’intero discorso che il Papa pronuncio nell’ultima udienza il 27.2.2013. Quel passaggio “la mia rinuncia non revoca questo” faceva parte di una precisa e lunga considerazione del Santo Padre Benedetto XVI con riferimento alla sua accettazione del munus petrino nel giorno della sua elezione. Dunque se le parole hanno un senso la sua rinuncia “all’esercizio attivo” non revoca la sua accettazione del munus petrino pronunciato il giorno dell’elezione. È questo che voleva dire e non altro. Il che significa che non si è dimesso da Papa (il cui ufficio è indivisibile) ma solo da Vescovo di Roma come espressamente e testualmente detto (e scritto nero su bianco) il giorno 11.2.2013. La sua è di fatto una non rinuncia perché chi rinuncia a un mandato ne revoca implicitamente l’accettazione che ha dato luogo all’incarico e non dice “mi dimetto dall’ufficio ma non revoco l’accettazione a quell’incarico perché impegna è un mandato che impegna sempre chi lo pronuncia e quel sempre è un” per sempre”. Ma sembra che tutti, cardinali, vescovi e alti dignitari vaticani facciano finta di nulla. Quelle parole in assenza di un atto canonicamente corretto e preciso che non lasciasse spazio a equivoci e che il Papa non ha firmato (anche se sono convinto che abbiano tentato di farglielo firmare) a mio parere lascia tutto in sospeso, e la definizione di “emerito” non è che un diversivo ingannevole accettato dalla Curia Vaticana per quieto vivere e per dare efficacia a una rinuncia che in realtà è una non rinuncia, nella convinzione (erronea a mio parere perché viziata) che il successivo passaggio del Conclave legittimasse il nuovo pontificato mettendo il vecchio in cantina. Come dire “Basta che ti togli dai piedi…” Il problema sono queste ultime affermazioni del Santo Padre Benedetto XVI che a mio parere sono irriconoscibili. Faccio molta fatica a riconoscerle come sue. Personalmente ho avuto sempre la sensazione che egli con quelle parole pronunciate nell’ultima udienza avesse voluto dirci che il papato cioè il vicariato di Cristo non è rinunciabile, mentre oggi pare considerarlo alla stessa stregua di un incarico vescovile in una diocesi qualsiasi che a fine mandato va in pensione col titolo di emerito. Non ci credo, non è da lui.

        • Boanerghes ha detto:

          Così infatti vanno intese le parole di Benedetto XVI.
          E senza alcun ragionevole dubbio.

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    vedo che l’intervento del Prof. De Mattei, che ho citato in link, ha sollevato un sotto-dibattito piuttosto acceso, nel quale però, come spesso purtroppo accade, si è perso il nocciolo del ragionamento, e si procede per preconcetti, scartando gli argomenti. Questa è una cosa in cui davvero dovremmo evolverci, se vogliamo crescere.
    Nel caso di De Mattei, il nocciolo del ragionamento è il seguente:

    “(…) Dalla vicenda emerge però un ben più grave pasticcio, che è quello della innaturale coabitazione in Vaticano dei due Papi, soprattutto quando uno di loro, Benedetto XVI, dopo aver rinunciato al pontificato conserva il nome, mantiene la veste bianca, impartisce la Benedizione Apostolica, che spetta solo al Sommo Pontefice e rompe ancora una volta il silenzio a cui si era votato dimettendosi. In una parola si considera Papa, sia pure “emerito”.

    Questa situazione è la conseguenza di un grave errore teologico del cardinale Ratzinger. Conservando il titolo di Papa emerito, come avviene per i vescovi, egli sembra ritenere che l’ascesa al Pontificato imprima sull’eletto un carattere indelebile analogo a quello sacerdotale. In realtà i gradi sacramentali del sacerdozio sono solo tre: diaconato, presbiterato ed episcopato. Il pontificato appartiene ad un’altra gerarchia della Chiesa, quella di giurisdizione, o di governo, di cui costituisce l’apice. Quando viene eletto, il Papa riceve l’ufficio della suprema giurisdizione, non un sacramento dal carattere indelebile. Il sacerdozio non si perde neanche con la morte, perché sussiste “in aternum”. Si può invece “perdere” il pontificato, non solo con la morte, ma anche in caso di volontaria rinuncia o di manifesta e notoria eresia. Se rinuncia ad essere pontefice, il Papa cessa di essere tale: non ha diritto a indossare la veste bianca né ad impartire la benedizione apostolica. Egli, dal punto di vista canonico, non è neanche più un cardinale, ma torna ad essere un semplice vescovo. A meno che la sua rinuncia non sia invalida: ma questo, nel caso di Benedetto XVI, dovrebbe essere provato. Di fatto il titolo di Papa oggi viene attribuito sia a Francesco che a Benedetto, ma certamente uno di essi è abusivo, perché uno solo può essere il Papa nella Chiesa.

    La storia della Chiesa ha conosciuto Papi e antipapi che si sono combattuti, ma ognuno di essi scomunicava l’altro e la chiarezza imponeva delle scelte, come avvenne nel Grande Scisma d’Occidente, in cui tutta la Cristianità si trovò scomunicata, dall’uno o dall’altro Papa e i fedeli furono costretta a prendere posizione Ciò che non è mai accaduto è che due Papi si riconoscano entrambi come legittimi e manifestino reciprocamente rispetto e riverenza, salvo combattersi dietro le quinte per interposta persona. Cercare di metterli pubblicamente uno contro l’altro, è un’impresa improba, smentita dai fatti e destinata al fallimento. Non c’è un Papa “buono”, e un “papa “cattivo”. Non ci sono due Papi. C’è solo una grande confusione, destinata ad aumentare”.

  • Roberto Donati ha detto:

    Io mi domando da quale Papa, con quale documento magisteriale e quando è stato istituito il cosiddetto “Papa Emerito”. Sembra che il Santo Padre Benedetto XVI abbia iniziato a teorizzarlo e a parlarne soltanto dopo l’infausto 13 marzo 2013, quando si sarebbero già privato del munus attivo. Ma che valore ha?

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Senza alcuna pretesa di saperne più di un teologo, esprimo comprensione e rispetto per un Papa che arrivò ad una tale decisione – dopo aver a lungo meditato e pregato – con la consapevolezza dei gravi problemi che interessavano (ed oggi interessano in grado sommo) la Chiesa e delle sue limitate energie fisiche.
    Senza lasciarmi coinvolgere nel processo alle intenzioni, mi limito a leggere una lezione su temi e in termini di alta spiritualità, oggi completamente scomparsa dai radar. Non pretendendo di prevedere il futuro, certamente allora Benedetto XVI ha dimostrato fiducia nell’integrità e fedeltà alla Chiesa dei membri – tutti – del collegio cardinalizio, chiamati ad eleggere il suo successore.
    Facile immaginare la sofferenza che provi nel dover costatare, giorno dopo giorno, che i frutti della sua sofferta rinuncia siano maturati su un terreno arido ed incolto. Di sicuro non è sua la responsabilità di azioni altrui.
    Un plauso per non essere sceso al livello delle discussioni banali per il gusto di assecondare un dibattito mediatico che non fa onore a tutti i relatori del momento.

  • Sherden ha detto:

    ”Preferisco non analizzare le vere ragioni per cui si vuole mettere a tacere la mia voce”

    Da brivido.

      • Lucy ha detto:

        È proprio così . La vere ragioni oer cui si tenta di imbavagliare la voce della Verità dell’ “Ultimo Papa d’occidente ” ,,(titolo del recente libro di Giulio Meotti),sono quelle che si prospettano con lo scenario da incubo di cui ci informa Magister nel suo bolg circa la chiesa tedesca .Altro che ” chiesa contraffatta ” , arriverà , sta già arrivando , la ” chiesa cattolica liquefatta ” con l’Alto Comitato per la Fratellanza Umana , la Global Education Alliance ( rimandata ad ottobre ) e l’Economia di Francesaco anch’essa rimandata ad ottobre .Un bel programmino di devastazione della povera Chiesa cattolica sul quale la rivoluzione dottrinale della chiesa tedesca sarà la ciliegina sulla torta.

        • Oreste ha detto:

          La chiesa cattolica si suicida da sola. L ordine mondiale e’ il male minore. Dirò di più. Non ci fu tanto schifo nella chiesa cattoliche che durante il più grande papa e in severo inquisitore del sant uffizio.
          No i mussulmani non sono arrivati a tanto. Saranno adsassini ma lì lapidavano Mons Charamsa, che potete pensarne quello che volete ma e’ coerente e ben conosce le cose, MA TACE PER RISPETTO, lo dice chiaro: un papa su due e’ omosessuale. Scegliete voi.

  • Francesco ha detto:

    Non ne ho mai dubitato. Il vero Vicario di Cristo è Benedetto XVI. L’altro, eletto dalla mafia di San Gallo, esercita la sovranità per dirla breve il principato civile, gestisce i palazzi, i beni del Vaticano, sempre impelagato nelle cose terrene..

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Un nuovo volumonumento per magnificare Ratzinger. E fare, ancora, altri quattrini. Nemmeno si sa come continuerà quest’ epidemia del terrore mediatico coronaChina19, con cui non si conttano quante perdite economiche hanno sofferto e soffrirano famiglie e piccoli imprenditori, ecc, invece costui ancora altra biografia su Ratzinger, Benedetto XVI, di 1184 pagine…e dopo uscirà in altre lingue. I quattrini ci saranno per questo.

    Io considero BXVI ancora unico papa, anche se umanamente non lo merita, e difatto li è capitato di troppo quest’ elezione tradita. Ma lo considero tale per il Papato stesso e perche lui non ha ricevuto da Nostro Signore nessun potere per inventarsi questa schifossa soluzione davanti il COLPO DI STATO VATICANO che a tavolino programmato a Sankt Gallen e Roma, accetò.

    Uno che dovrebbe diffondersi di più, invece non conta con questo immeritato giro mediatico il biografo tedesco, è il grande ENRICO MARIA RADELLI, che ha avuto il coraggio di demittificare il suposto grande teologo Ratzinger che non si può dimenticare fu a fare il professore della teologia nella sua Germania, tra i sacerdoti modernisti che lasciarono la talare nera e si presentava con la cravata. Poi è vero che iniziò sua “conversione” fin arrivare e riprendere le pantofole rosse del papato tradizionale, ma pure queste, come le cravate, “rinnunciò”, ma non lasciando la talare bianca.

    E questo nuovo pastrocchio tedesco, per finire dicendo con la nuova biografia che è sempre in crescendo la sua “amicizia” con berORGOGLIO ICEberg.

    Parlando di lui, di BXVI, e cenando noi due soli per festeggiare suo compleanno 58, l’ ultimo che passò come nunzio qui in Venezuela, il pure traditore parolin, un mese prima questa nulla rinnuncia e vero e proprio COLPO DI STATO VATICANO, li ho detto “quello che fa con la testa, lo distrugge con i piedi”.

    Senza dimenticare tutto il bene che in parte con parte di buona testa che ha avuto, oggi pure in delirio…deliranti i “due papi”, come per esempio riprestinare il Santo Sacrificio di sempre e tentare riavvicinare la FSSPX, che appunto accelerò sua caduta, è parte dell’ abominio di questo delirio, che ancora cerchi passare come grande amico dell’impostore destruttore, ed al contempo come costui abituati a buttare pietre e nascondere la mano. Le mani. Infami.

    https://cooperatores-veritatis.org/2018/01/21/enrico-maria-radaelli-gesu-dice-bianco-ratzinger-dice-nero/

  • Gian ha detto:

    Bergoglio è vescovo di Roma, carica dalla quale BVI si è dimesso, mantenendo però il “munus petrino” (che resta sempre, ebbe a precisare nel suo annuncio di dimissioni).
    Prima del CVII nessun vescovo si dimetteva, dice…
    Dopo il CVII è arrivato il vescovo emerito e quindi lui sarebbe il vescovo di Roma emerito, ma rimane il Sommo Pontefice, carica dalla quale non ci si può dimettere.
    Così mi par di capire…

    • tola'at ha detto:

      Guardi Gian…se legge quest’estratto che prendo dall’ultimo posto di Valli, capisce tutto.

      Inizio citazione…
      “Nicola Bux, già collaboratore di Ratzinger come consulente della Congregazione per la dottrina della fede, il quale osserva: “Secondo me, uno degli aspetti più problematici sta nell’idea, implicita nell’atto di papa Ratzinger, che il papato non sia un ufficio unico e indivisibile, ma, al contrario, un ufficio divisibile, che può essere spacchettato”.

      Secondo Bux, “il parallelo tra l’ufficio papale e l’ufficio episcopale, per quanto riguarda l’abdicazione dall’ufficio papale, non è corretto”. Infatti, “l’ufficio episcopale è conferito da una ordinazione o consacrazione episcopale, il che imprime un carattere indelebile nell’anima del vescovo. Pertanto, sebbene possa essere sollevato da una particolare responsabilità pastorale, il vescovo rimane sempre un vescovo. L’ufficio papale invece è conferito dall’accettazione della elezione alla Sede di Pietro, cioè da un atto della volontà della persona eletta, con il quale la persona accetta la chiamata a essere il Vicario di Cristo sulla terra. Dal momento in cui la persona eletta acconsente, ha la piena giurisdizione di romano pontefice. ” fine citazione

      Se la persona eletta non è un vescovo, prosegue monsignor Bux, deve essere immediatamente consacrata vescovo perché il papato comporta l’esercizio dell’ufficio episcopale, ma è papa dal momento in cui acconsente alle elezioni. “Se la stessa persona, a un certo punto, dichiara di non poter più adempiere alla chiamata di essere il vicario di Cristo sulla terra, perde l’ufficio papale e ritorna alla condizione in cui si trovava prima di dare il consenso a essere il vicario di Cristo sulla terra”.

      • Physicus ha detto:

        Concordo in pieno con Don Bux. Non capisco Benedetto XVI, dice cose strane e poi continua ad impartire benedizioni apostoliche. Poi, aggiungo, che nella mia diocesi ci sono due emeriti: nessuno abita vicino al vescovo ed uno è tornato a casa sua. E parlano poco. Sarebbe opportuno che B XVI dicesse l’unica cosa che conta: il terzo segreto di fatima. Da lì capiremmo tutto.

  • tola'at ha detto:

    Concordo con il sig. Tossani, aggiungendo un commento dell’ stesso prof. De Mattei in risposta alle opinioni di Antonio Socci sulle dimissioni di Ratzinger. Copio qui parte di quel commento:

    “La decisione di papa Benedetto ha creato una situazione senza precedenti. Agli occhi del mondo si è trattato di una desacralizzazione del ministero petrino che viene considerato come un’azienda da cui il presidente può dimettersi in ragione dell’età e della debolezza fisica. Il prof. Gian Enrico Rusconi ha osservato che Benedetto XVI “con la sua decisione di dimettersi dice che non c’è nessuna particolare protezione dello Spirito Santo che può garantire la saldezza mentale e psicologica del Vicario di Cristo in terra, quando è insidiata dalla vecchiaia o dalla malattia” (Teologia laica. La rivoluzione di Benedetto, La Stampa del 12 febbraio 2013).

    I Papi nella storia furono eletti sempre in tarda età e spesso in pessime condizioni fisiche, senza che la medicina del tempo potesse aiutarli, come è invece in grado di fare oggi. Eppure non rinunciarono mai ad esercitare la propria missione. Il benessere fisico non è mai stato un criterio di governo della Chiesa.”. fine della citazione…

    Questo giudizio di De Mattei è perfetto, secondo me.

    Ratzinger può dire mille cose per infiocchettare la sua decisione e il suo status attuale. Di fatto crea solo confusione e alimenta situazioni surreali (vedi il fenomeno don Minutella).

    Emetto una sorta di giudizio, e Dio mi perdoni e corregga se sbaglio: ma questo tradire la missione, da parte di Ratzinger, viene castigato da Dio coll’essere lui testimone, giorno per giorno, agli scempi dell’attuale Chiesa, compreso ovviamente quelli venienti da colui che ha preso il suo posto, cose tutte che sono venute perchè ha lasciato.

    Infatti, se non lasciava, Bergoglio non ci sarebbe stato…ora gli tocca, a Ratzinger, vivere i suoi ultimi giorni vedendo quello che ha causato…troppo severo?

    • Alessandro2 ha detto:

      Non è assolutamente troppo severo, anzi concordo parola per parola col suo intervento, del quale la ringrazio. Aggiungo uno spunto del quale tutti, compreso Ratzinger, sembrano essersi convenientemente dimenticati: parte dell’eroismo e della santità del grande Giovanni Paolo II stava proprio nell’affrontare a testa alta e parole chiare – spesso ostiche ai cattolici adulti della sua epoca – precisamente la vecchiaia, che nel suo caso non ebbe la fortuna di vedere coronata dalla salute come per Benedetto, bensì dalla corona di spine di una malattia terribile ed ingravescente. Per questo le parole con le quali Ratzinger si dimise nel 2013 suonavano e suonano ancora alle mie orecchie come false e codarde.

      • Boanerghes ha detto:

        False e codarde?
        Quando riaprono le chiese, vedi di confessare questa affermazione. Rifletti su cosa hai detto

  • roth ha detto:

    f orse è Papa spirituale , ma noi non lo sentiamo. Lo è per se stesso ? ha ragione Tossani , la cosa più sensata in proposito l’ha detta DeMattei

  • Alessandro ds ha detto:

    Ma guarda un po’…. esattamente le stesse cose che ho sempre predicato io e per il quale tutti quanti mi hanno sempre offeso….
    Benedetto Xvi allo stesso livello di un Vescovo emerito, con dimissioni più che valide , ma comunque guida spirituale…..
    Tutto ciò che io ho sempre cercato di far capire a parecchi, che invece di intavolare un ragionamento serio preferivano offendere e aggredire..
    Poi si può discutere la sede vacante per invalidita dell’elezione di Bergoglio….ovviamente.
    Benedetto xvi guida spirituale della chiesa in un momenti di sede vacante.
    Il tempo è galantuomo e chi ha la ragione e all’intelligenza alla fine ha sempre ragione.
    Poveri Minutelliani…..ora chi glielo spiega che sono 3 anni che predicano scemenze?

    • tola'at ha detto:

      …infatti don Minutella ha fatto un proclama via video molto duro a riguardo delle sue opinioni. Praticamente ha detto che le dichiarazioni di Ratzinger uccidono don Minutella e tutto quanto ha fatto.
      Ed è significativa, se non altro, l’onestà intellettuale di ammettere una cosa che può addirittura cancellare l’intera sua opera, buona o cattiva che sia…

  • Gianni Lodrini ha detto:

    L’immensità non è dell’uomo….ma sentire e leggere le parole di Papa Benedetto ci fa immaginare che il Signore abbia fatto un’eccezione per queso Uomo!

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    secondo me la cosa più sensata sui due papi l’ha detta De Mattei

    https://www.robertodemattei.it/2020/01/15/il-vero-pasticcio-e-la-coabitazione-dei-due-papi/

    • Alessandro ds ha detto:

      E l’ha detta prima o dopo i decreti legge fatti per favorite gli evasori fiscali e le intercettazioni telefoniche dei giudici sui criminali durante il governo Berlusconi del quale lui fa parte e di cui è ancora personaggio di spicco?
      Dovreste scegliere meglio i vostri “idoli” e “portabandiera”.
      Che almeno non abbiano favorito il crimine con leggi che impedivano ai giudici di intercettare i criminali e di favorire l’evasione fiscale.
      Rendendo l’evasione fiscale un reato meno grave e meno condannato di una parolaccia al vicino di casa.

      • tola'at ha detto:

        scusi, ma che cavolo sta dicendo? Idoli? Portabandiera?

        Noi stiamo riportando alcuni commenti o opinioni che uno può sottoscrivere o meno. Che c’entra la cosa che menziona? Fa dipendere la bontà di una opinione dalla vita di una persona? Se così, chi potrebbe parlare? E lei, quindi?

        Su, sia ragionevole e…coerente!

        • Alessandro ds ha detto:

          Perché lei si basa solo sull’articolo in questione, perché lei è
          una persona limpida e non maliziosa, e le faccio i complimenti per questo.
          Tuttavia nel quadro generale, non si può far a meno di prendere atto che si è formata una “ristretta cerchia di potere a sfondo tradizionalista”, del quale fanno parte alcuni soggetti, fra cui il prof. De Mattei.
          Questa “ristretta cerchia di potere” non ha scopi molto nobili… e questo si evince anche da una sorta di pubblicizzare solo determinate persone appartenenti alla stessa cerchia, e fare della battaglia contro i progressisti nella chiesa una “cosa nostra”, dove sembra che gli altri non debbano entrare.

          • tola'at ha detto:

            capisco le sue motivazioni…ma ribadisco che l’opinione non può essere inficiata da una presunta malefatta del passato (ammesso e non concesso che la malefatta sia veramente tale).
            2+2 fa 4, o che lo affermi san Francesco o che lo affermi Hitler.

            Vero: l’opinione non è matematica, ma appunto opinione. Ma il principio vale: un’opinione è valida indipendentemente dall’onesta o dalla disonestà di una persona…ammessa e non concessa la disonestà, però. Perchè acusare una persona di essere abbietto è cosa assai grave per un cristiano perchè non pecca solo per aver giudicato (senza sapere concertezza) ma si fa uguale a Dio perchè reputa pari alla verità quello che sta giudicando, come se conoscesse il cuore della persona giudicata.

    • Alessandro ds ha detto:

      Roberto De Mattei.
      Dal 2002 al 2006 consigliere per gli affari internazionali del governo Berlusconi.
      Dal 2007 al 2011 vice presidente del consiglio nazionale per la ricerca, co delega per il settore delle scienze umane.
      Come uno che prima fa il ministro dell’agricoltura e il mandato dopo lo fa dell’infrastrutture….2 uffici che cozzano conpletamente fra di loro….ma si sa come funziona il valzer delle poltrone….
      Negli anni che ha fatto parte di quel governo, sono gli anni che l’Italia ha fatto una serie di leggi anticostituzionali e momte che favorivano addirittura la criminalità.
      Senza contare che sono gli anni dove il paese ha fatto il crack economico e il debito pubblico si è impennato e i soldi sparivano senza lasciare traccia.
      Buona parte del debito che noi italuani abbiamo oggi viene da quel decennio di governo scellerato, dove non si capiva più se si tutelavano gli onesti o i disonesti.
      Ovviamente lui essendo stato personaggio di spicco di quel governo avrebbe dovuto opporsi e dimettersi per non associare il suo non a quell’abominio che si stava compiendo a danno dei cittadini italiani.
      E costui si è permesso di giudicare il Vicario di Cristo in terra, Benedetto XVI??
      Non scherziamo….
      https://it.m.wikipedia.org/wiki/Roberto_de_Mattei

      • tola'at ha detto:

        wow!! wikipedia…fonte autorevole per quanto riguarda la reputazione della gente.

        Lei è un giornalista nato! Ha un futuro in questo settore: basta che si presenti a un giornale. Il piglio e l’attitudine sono appropriati…

        • Boanerghes ha detto:

          Solo perché si chiama De Mattei tutto quello che dice è sacrosanto?
          Altre volte parlò dei due papi e non condivisi le sue parole. Bisogna ascoltare con un buon spirito critico, senza pregiudizi.

      • Alessandro ds ha detto:

        Prende anche il vitalizio…. 9 anni di politica, per prendere il citalizio basta un solo mandato.
        Chissà che pensioncina d’oro che si pappa alle nostre spalle per quei pochi anni di valzer delle poltrone.
        Sul sudore della gente che ha lavorato e sudato e che adesso sta morendo di fame dentro casa e non ha da dare da mangiare ai propri figli.

        • Chiara ha detto:

          Condivido le sue osservazioni. Sono figure discutibili, ma per rilevarlo bisogna essere onesti e soprattutto senza preconcetti. Un saluto e si faccia leggere più spesso.

      • Michele ha detto:

        Per ammissione degli stessi tedeschi, impauriti del possibile crollo del marco sottovalutato denominato euro, il debito pubblico italiano e schizzato alle stelle a causa degli astronomici e ingiustificati interessi pagati sui Btp.

        Pochi giorni fa il tesoro ha venduto titoli per 15 mld, la richiesta del mercato è stata per più di 120 mld; in base alle leggi di mercato sarebbe dovuto aumentare il valore dei titoli richiesti e sarebbe dovuto diminuire l’interesse che paghiamo alle banche d’affari speculative estere (ma non eravamo uno stato poco affidabile? Come mai tutti si fidano dei nostri titoli valutati quasi “spazzatura” dalle insindacabili agenzie di rating?).
        Come mai il Tesoro non fa valere le leggi di mercato a nostro vantaggio? Come mai non si valorizza l’enorme risparmio italiano vendendo bot e cct ai nostri risparmiatori e dando liquidità all’economia senza drenare all’estero i nostri risparmi?

        Negli ultimi 26 anni (posso sbagliarmi di poco) lo stato italiano ha speso più di quanto incassato solo in DUE anni!
        Abbiamo pagato 100 e ottenuto servizi pari a 98-99… un affare per cittadini!
        Riguardo ai problemi dell’euro è interessante leggere gli interventi del dott. Paolo Tanga (ex di Banca d’Italia) su questo sito.

        Sulle considerazioni riguardo il prof De Mattei concordo totalmente con quanto scritto da TOLA’AT.
        Niente da aggiungere a parte che siamo tutti maggiorenni e sappiamo che i migliori siti cattolici sono infestati da agenti provocatori…