APPELLO PER LA CHIESA E PER IL MONDO. A TUTTI, IN SEI LINGUE.

7 Maggio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, riportiamo un grido di allarme – che peraltro condividiamo – lanciato da cardinali, vescovi, e sacerdoti e sottoscritto da nomi noti dell’informazione e della politica, da professionisti e da fedeli e anche da persone che non appartengono alla Chiesa cattolica, per la situazione che stiamo vivendo, per le prospettive che apre e per le legittime questioni che pone. È un appello in sei lingue, e il cui incipit sicuramente basta a trasmettere la drammaticità della preoccupazione di chi l’ha pensato:

“In un momento di gravissima crisi, noi Pastori della Chiesa Cattolica, in virtù del nostro mandato, riteniamo nostro sacro dovere rivolgere un Appello ai nostri Confratelli nell’Episcopato, al Clero, ai Religiosi, al Popolo santo di Dio e a tutti gli uomini di buona volontà. Questo Appello è sottoscritto anche da intellettuali, medici, avvocati, giornalisti e professionisti che ne condividono il contenuto, ed è aperto alla sottoscrizione di quanti lo vogliono fare proprio.

I fatti hanno dimostrato che, con il pretesto dell’epidemia del Covid-19, si è giunti in molti casi a ledere i diritti inalienabili dei cittadini, limitando in modo sproporzionato e ingiustificato le loro libertà fondamentali, tra cui l’esercizio della libertà di culto, di espressione e di movimento. La salute pubblica non deve e non può diventare un alibi per conculcare i diritti di milioni di persone in tutto il mondo, e tantomeno per sottrarre l’Autorità civile al proprio dovere di agire con saggezza per il bene comune; questo è tanto più vero, quanto più crescenti sono i dubbi da più parti avanzati circa la effettiva contagiosità, pericolosità e resistenza del virus: molte voci autorevoli del mondo della scienza e della medicina confermano che l’allarmismo sul Covid-19 da parte dei media non pare assolutamente giustificato.

Abbiamo ragione di credere, sulla base dei dati ufficiali relativi all’incidenza dell’epidemia sul numero di decessi, che vi siano poteri interessati a creare il panico tra la popolazione con il solo scopo di imporre permanentemente forme di inaccettabile limitazione delle libertà, di controllo delle persone, di tracciamento dei loro spostamenti. Queste modalità di imposizione illiberali preludono in modo inquietante alla realizzazione di un Governo Mondiale fuori da ogni controllo”.

Di seguito trovate il testo, nelle diverse lingue, e la lista dei firmatari. Buona lettura.

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Italiano

 
APPELLO PER LA CHIESA E PER IL MONDO

ai fedeli Cattolici e agli uomini di buona volontà
Veritas liberabit vos.

Gv 8:32

In un momento di gravissima crisi, noi Pastori della Chiesa Cattolica, in virtù del nostro mandato, riteniamo nostro sacro dovere rivolgere un Appello ai nostri Confratelli nell’Episcopato, al Clero, ai Religiosi, al Popolo santo di Dio e a tutti gli uomini di buona volontà. Questo Appello è sottoscritto anche da intellettuali, medici, avvocati, giornalisti e professionisti che ne condividono il contenuto, ed è aperto alla sottoscrizione di quanti lo vogliono fare proprio.

I fatti hanno dimostrato che, con il pretesto dell’epidemia del Covid-19, si è giunti in molti casi a ledere i diritti inalienabili dei cittadini, limitando in modo sproporzionato e ingiustificato le loro libertà fondamentali, tra cui l’esercizio della libertà di culto, di espressione e di movimento. La salute pubblica non deve e non può diventare un alibi per conculcare i diritti di milioni di persone in tutto il mondo, e tantomeno per sottrarre l’Autorità civile al proprio dovere di agire con saggezza per il bene comune; questo è tanto più vero, quanto più crescenti sono i dubbi da più parti avanzati circa la effettiva contagiosità, pericolosità e resistenza del virus: molte voci autorevoli del mondo della scienza e della medicina confermano che l’allarmismo sul Covid-19 da parte dei media non pare assolutamente giustificato.

Abbiamo ragione di credere, sulla base dei dati ufficiali relativi all’incidenza dell’epidemia sul numero di decessi, che vi siano poteri interessati a creare il panico tra la popolazione con il solo scopo di imporre permanentemente forme di inaccettabile limitazione delle libertà, di controllo delle persone, di tracciamento dei loro spostamenti. Queste modalità di imposizione illiberali preludono in modo inquietante alla realizzazione di un Governo Mondiale fuori da ogni controllo.

Crediamo anche che in alcune situazioni le misure di contenimento adottate, ivi compresa la chiusura delle attività commerciali, abbiano determinato una crisi che ha prostrato interi settori dell’economia, favorendo interferenze di poteri esteri, con gravi ripercussioni sociali e politiche. Queste forme di ingegneria sociale devono esser impedite da chi ha responsabilità di governo, adottando le misure volte alla tutela dei propri cittadini, di cui essi sono rappresentanti e nel cui interesse hanno il grave obbligo di operare. Si aiuti parimenti la famiglia, cellula della società, evitando di penalizzare irragionevolmente le persone deboli e gli anziani, costringendoli a dolorose separazioni dai propri cari. La criminalizzazione dei rapporti personali e sociali deve

essere inoltre giudicata come inaccettabile parte del progetto di chi promuove l’isolamento dei singoli per poterli meglio manipolare e controllare.

Chiediamo alla comunità scientifica di vigilare, affinché le cure per il Covid-19 siano promosse con onestà per il bene comune, evitando scrupolosamente che interessi iniqui influenzino le scelte dei governanti e degli organismi internazionali. Non è ragionevole penalizzare rimedi rivelatisi efficaci, spesso poco costosi, solo perché si vogliono privilegiare cure o vaccini non altrettanto validi ma che garantiscono alle case farmaceutiche guadagni ben maggiori, aggravando le spese della sanità pubblica. Ricordiamo parimenti, come Pastori, che per i Cattolici è moralmente inaccettabile farsi inoculare vaccini nei quali sia impiegato materiale proveniente da feti abortiti.

Chiediamo parimenti ai Governanti di vigilare perché siano evitate nella maniera più rigorosa forme di controllo delle persone, sia attraverso sistemi di tracciamento sia con qualsiasi altra forma di localizzazione: la lotta al Covid-19, per quanto grave, non deve essere il pretesto per assecondare intenti poco chiari di entità sovranazionali che hanno fortissimi interessi commerciali e politici in questo progetto. In particolare, deve essere data la possibilità ai cittadini di rifiutare queste limitazioni della libertà personale, senza imporre alcuna forma di penalizzazione per chi non intende avvalersi dei vaccini, dei metodi di tracciamento e di qualsiasi altro strumento analogo. Si consideri anche la palese contraddizione in cui si trova chi persegue politiche di riduzione drastica della popolazione e allo stesso tempo si presenta come salvatore dell’umanità senza avere alcuna legittimazione né politica né sociale. Infine, la responsabilità politica di chi rappresenta il popolo non può assolutamente esser demandata a tecnici che addirittura rivendicano per se stessi forme di immunità penale a dir poco inquietanti.

Richiamiamo con forza i mezzi di comunicazione ad impegnarsi attivamente per una corretta informazione che non penalizzi il dissenso ricorrendo a forme di censura, come sta ampiamente avvenendo sui social, sulla stampa e in televisione. La correttezza dell’informazione impone che si dia spazio alle voci non allineate al pensiero unico, consentendo ai cittadini di valutare consapevolmente la realtà, senza esser pesantemente influenzati da interventi di parte. Un confronto democratico e onesto è il migliore antidoto al rischio di imporre subdole forme di dittatura, presumibilmente peggiori di quelle che la nostra società ha visto nascere e morire nel recente passato.

Ricordiamo infine, come Pastori cui incombe la responsabilità del Gregge di Cristo, che la Chiesa rivendica fermamente la propria autonomia nel governo, nel culto, nella predicazione. Questa autonomia e libertà è un diritto nativo che il Signore Gesù Cristo le ha dato per il perseguimento delle finalità che le sono proprie. Per questo motivo, come Pastori rivendichiamo con fermezza il diritto di decidere autonomamente in merito alla celebrazione della Messa e dei Sacramenti, così come pretendiamo assoluta autonomia nelle materie che ricadono nella nostra immediata giurisdizione, come ad esempio le norme liturgiche e le modalità di amministrazione della Comunione e dei Sacramenti. Lo Stato non ha alcun diritto di interferire, per nessun motivo, nella sovranità della Chiesa. La collaborazione dell’Autorità Ecclesiastica, che mai è

stata negata, non può implicare da parte dell’Autorità Civile forme di divieto o di limitazione del culto pubblico o del ministero sacerdotale. I diritti di Dio e dei fedeli sono suprema legge della Chiesa cui essa non intende, né può, abdicare derogare. Chiediamo che siano tolte le limitazioni alla celebrazione delle funzioni pubbliche.

Invitiamo le persone di buona volontà a non sottrarsi al loro dovere di cooperare al bene comune, ciascuno secondo il proprio stato e le proprie possibilità e in spirito di fraterna Carità. Questa cooperazione, auspicata dalla Chiesa, non può però prescindere né dal rispetto della Legge naturale, né dalla garanzia delle libertà dei singoli. I doveri civili cui i cittadini sono tenuti implicano il riconoscimento da parte dello Stato dei loro diritti.

Siamo tutti chiamati ad una valutazione dei fatti presenti coerente con l’insegnamento del Vangelo. Questo comporta una scelta di campo: o con Cristo o contro Cristo. Non lasciamoci intimidire né spaventare da chi ci fa credere che siamo una minoranza: il Bene è molto più diffuso e potente di quello che il mondo vuole farci credere. Ci troviamo a combattere contro un nemico invisibile, che separa tra di loro i cittadini, i figli dai genitori, i nipoti dai nonni, i fedeli dai loro pastori, gli allievi dagli insegnanti, i clienti dai venditori. Non permettiamo che con il pretesto di un virus si cancellino secoli di civiltà cristiana, instaurando una odiosa tirannide tecnologica in cui persone senza nome e senza volto possono decidere le sorti del mondo confinandoci ad una realtà virtuale. Se questo è il progetto cui intendono piegarci i potenti della terra, sappiano che Gesù Cristo, Re e Signore della Storia, ha promesso che «le porte degli Inferi non prevarranno» (Mt 16:18).

Affidiamo i Governanti e quanti reggono le sorti delle Nazioni a Dio Onnipotente, affinché li illumini e li guidi in questi momenti di grande crisi. Si ricordino che, come il Signore giudicherà noi Pastori per il gregge che Egli ci ha affidato, così giudicherà anche i Governanti per i popoli che essi hanno il dovere di difendere e governare.

Preghiamo con fede il Signore perché protegga la Chiesa e il mondo. La Vergine Santissima, Aiuto dei Cristiani, possa schiacciare il capo dell’antico Serpente e sconfiggere i piani dei figli delle tenebre.

Il sito sarà attivato l’8 Maggio.

8 Maggio 2020

Madonna del Rosario di Pompei

Per aderire all’appello

http://www.veritasliberabitvos.info

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English

APPEAL
FOR THE CHURCH AND THE WORLD

to Catholics and all people of good will

Veritas liberabit vos.

Jn 8:32

In this time of great crisis, we Pastors of the Catholic Church, by virtue of our mandate, consider it our sacred duty to make an Appeal to our Brothers in the Episcopate, to the Clergy, to Religious, to the holy People of God and to all men and women of good will. This Appeal has also been undersigned by intellectuals, doctors, lawyers, journalists and professionals who agree with its content, and may be undersigned by those who wish to make it their own.

The facts have shown that, under the pretext of the Covid-19 epidemic, the inalienable rights of citizens have in many cases been violated and their fundamental freedoms, including the exercise of freedom of worship, expression and movement, have been disproportionately and unjustifiably restricted. Public health must not, and cannot, become an alibi for infringing on the rights of millions of people around the world, let alone for depriving the civil authority of its duty to act wisely for the common good. This is particularly true as growing doubts emerge from several quarters about the actual contagiousness, danger and resistance of the virus. Many authoritative voices in the world of science and medicine confirm that the media’s alarmism about Covid-19 appears to be absolutely unjustified.

We have reason to believe, on the basis of official data on the incidence of the epidemic as related to the number of deaths, that there are powers interested in creating panic among the world’s population with the sole aim of permanently imposing unacceptable forms of restriction on freedoms, of controlling people and of tracking their movements. The imposition of these illiberal measures is a disturbing prelude to the realization of a world government beyond all control.

We also believe that in some situations the containment measures that were adopted, including the closure of shops and businesses, have precipitated a crisis that has brought down entire sectors of the economy. This encourages interference by foreign powers and has serious social and political repercussions. Those with governmental responsibility must stop these forms of social engineering, by taking measures to protect their citizens whom they represent, and in whose interests they have a serious obligation to act. Likewise, let them help the family, the cell of society, by not unreasonably penalizing the weak and elderly, forcing them into a painful separation from their loved ones. The criminalization of personal and social relationships must likewise be judged as an unacceptable part of the plan of those who advocate isolating individuals in order to better manipulate and control them.

We ask the scientific community to be vigilant, so that cures for Covid-19 are offered in honesty for the common good. Every effort must be made to ensure that shady business interests do not influence the choices made by government leaders and international bodies. It is unreasonable to penalize those remedies that have proved to be effective, and are often inexpensive, just because one wishes to give priority to treatments or vaccines that are not as good, but which guarantee pharmaceutical companies far greater profits, and exacerbate public health expenditures. Let us also remember, as Pastors, that for Catholics it is morally unacceptable to develop or use vaccines derived from material from aborted fetuses.

We also ask government leaders to ensure that forms of control over people, whether through tracking systems or any other form of location-finding, are rigorously avoided. The fight against Covid-19, however serious, must not be the pretext for supporting the hidden intentions of supranational bodies that have very strong commercial and political interests in this plan. In particular, citizens must be given the opportunity to refuse these restrictions on personal freedom, without any penalty whatsoever being imposed on those who do not wish to use vaccines, contact tracking or any other similar tool. Let us also consider the blatant contradiction of those who pursue policies of drastic population control and at the same time present themselves as the savior of humanity, without any political or social legitimacy. Finally, the political responsibility of those who represent the people can in no way be left to “experts” who can indeed claim a kind of immunity from prosecution, which is disturbing to say the least.

We strongly urge those in the media to commit themselves to providing accurate information and not penalizing dissent by resorting to forms of censorship, as is happening widely on social media, in the press and on television. Providing accurate information requires that room be given to voices that are not aligned with a single way of thinking. This allows citizens to consciously assess the facts, without being heavily influenced by partisan interventions. A democratic and honest debate is the best antidote to the risk of imposing subtle forms of dictatorship, presumably worse than those our society has seen rise and fall in the recent past.

Finally, as Pastors responsible for the flock of Christ, let us remember that the Church firmly asserts her autonomy to govern, worship, and teach. This autonomy and freedom are an innate right that Our Lord Jesus Christ has given her for the pursuit of her proper ends. For this reason, as Pastors we firmly assert the right to decide autonomously on the celebration of Mass and the Sacraments, just as we claim absolute autonomy in matters falling within our immediate jurisdiction, such as liturgical norms and ways of administering Communion and the Sacraments. The State has no right to interfere, for any reason whatsoever, in the sovereignty of the Church. Ecclesiastical authorities have never refused to collaborate with the State, but such collaboration does not authorize civil authorities to impose any sort of ban or restriction on public worship or the exercise of priestly ministry. The rights of God and of the faithful are the

supreme law of the Church, which she neither intends to, nor can, abdicate. We ask that restrictions on the celebration of public ceremonies be removed.

We should like to invite all people of good will not to shirk their duty to cooperate for the common good, each according to his or her own state and possibilities and in a spirit of fraternal charity. The Church desires such cooperation, but this cannot disregard either a respect for natural law or a guarantee of individual freedoms. The civil duties to which citizens are bound imply the State’s recognition of their rights.

We are all called to assess the current situation in a way consistent with the teaching of the Gospel. This means taking a stand: either with Christ or against Christ. Let us not be intimidated or frightened by those who would have us believe that we are a minority: Good is much more widespread and powerful than the world would have us believe. We are fighting against an invisible enemy that seeks to divide citizens, to separate children from their parents, grandchildren from their grandparents, the faithful from their pastors, students from teachers, and customers from vendors. Let us not allow centuries of Christian civilization to be erased under the pretext of a virus, and an odious technological tyranny to be established, in which nameless and faceless people can decide the fate of the world by confining us to a virtual reality. If this is the plan to which the powers of this earth intend to make us yield, know that Jesus Christ, King and Lord of History, has promised that “the gates of Hell shall not prevail” (Mt 16:18).

Let us entrust government leaders and all those who rule over the fate of nations to Almighty God, that He may enlighten and guide them in this time of great crisis. May they remember that, just as the Lord will judge us Pastors for the flock which he has entrusted to us, so will He also judge government leaders for the peoples whom they have the duty to defend and govern.

With faith, let us beseech the Lord to protect the Church and the world. May the Blessed Virgin, Help of Christians, crush the head of the ancient Serpent and defeat the plans of the children of darkness.

8 May 2020

Our Lady of the Rosary of Pompeii

To add your signature to this appeal, visit www.veritasliberabitvos.info, which will be available online from 8 May.

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Deutsche

 

EIN AUFRUF
FÜR DIE KIRCHE UND FÜR DIE WELT an Katholiken und alle Menschen guten Willens

V eritas liberabit vos. Joh 8,32

In einer Zeit schwerster Krise erachten wir Hirten der katholischen Kirche, aufgrund unseres Auftrags, es als unsere heilige Pflicht, einen Appell an unsere Mitbrüder im Bischofsamt, an den Klerus, die Ordensleute, das heilige Volk Gottes und alle Männer und Frauen guten Willens zu richten. Dieser Aufruf wurde auch von Intelektuellen, Medizinern, Anwälten, Journalisten und anderen Fachleuten unterzeichnet, die dem Inhalt zustimmen; er kann von denjenigen unterzeichnet werden, die sich ihn zu eigen machen möchten.

Es sind Tatsachen, dass unter dem Vorwand der Covid-19-Epidemie in vielen Fällen unveräußerliche Rechte der Bürger verletzt und ihre Grundfreiheiten unverhältnismäßig und ungerechtfertigt eingeschränkt wurden, einschließlich des Rechts auf Religionsfreiheit, freie Meinungsäußerung und Freizügigkeit. Die öffentliche Gesundheit darf und kann kein Alibi werden, um die Rechte von Millionen von Menschen auf der ganzen Welt zu verletzen, geschweige denn, um die Zivilbehörden von ihrer Pflicht zu befreien, klug für das Gemeinwohl zu handeln. Dies gilt umso dringlicher, je mehr Zweifel von verschiedenen Seiten an der tatsächlichen Ansteckungsgefahr, der Gefahr, sowie der Resistenz des Virus laut werden: Viele maßgebliche Stimmen in der Welt der Wissenschaft und Medizin bestätigen, dass dieser Alarmismus seitens der Medien gegenüber Covid-19 in keinster Weise gerechtfertigt zu sein scheint.

Wir haben Grund zu der Annahme – und das auf Grundlage offizieller Daten der Epidemie in Bezug auf die Anzahl der Todesfälle – dass es Kräfte gibt, die daran interessiert sind, in der Bevölkerung Panik zu erzeugen. Auf diese Weise wollen sie dauerhaft Formen inakzeptabler Freiheitsbegrenzung und der damit verbundenen Kontrolle über Personen und der Verfolgung all ihrer Bewegungen durchsetzen. Diese illiberalen Steuerungsversuche sind der beunruhigender Auftakt zur Schaffung einer Weltregierung, die sich jeder Kontrolle entzieht.

Wir glauben auch, dass in einigen Situationen die ergriffenen Eindämmungsmaßnahmen, einschließlich der Einstellung kommerzieller Aktivitäten, zu einer Krise geführt haben, die ganze Wirtschaftssektoren niedergeschlagen haben. Dies wiederum fördert eine Einmischung von fremden Mächten und hat schwerwiegende soziale und politische Auswirkungen.

Diese Formen des „Social Engineering“ müssen von denen, die Regierungsverantwortung tragen, verhindert werden, indem Maßnahmen zum Schutz der Bürger ergriffen werden, deren Vertreter sie sind und in deren Interessen sie zu handeln haben, wie es ihre ernste Pflicht ist. Sie müssen der Familie, der Zelle der Gesellschaft, helfen und vermeiden, schwache und ältere Menschen unangemessen zu bestrafen und sie zu schmerzhaften Trennungen von Angehörigen zu zwingen. Die Kriminalisierung persönlicher und sozialer Beziehungen muss als

inakzeptabler Bestandteil eines Projekts beurteilt werden, mit dem die Isolation von Personen gefördert wird, um diese besser manipulieren und kontrollieren zu können.

Wir fordern die wissenschaftliche Gemeinschaft auf, dafür zu sorgen, dass die medizinische Behandlung von Covid-19, in aufrichtiger Sorge um das Gemeinwohl gefördert und daher sorgfältigst vermieden wird, dass zweifelhafte Wirtschaftsinteressen die Entscheidungen der Regierungen und internationalen Behörden beeinflussen. Es ist nicht sinnvoll, einerseits Arzneimittel, die sich als wirksam erwiesen haben und oftmals kostengünstig sind, zu ächten, und andererseits Behandlungen oder Impfstoffen Vorrang einzuräumen, die Pharmaunternehmen höhere Gewinne garantieren, aber nicht gleichermaßen wirksam sind. Damit erhöhen sich die Kosten für die öffentliche Gesundheit. Wir erinnern als Hirten daran, dass es für Katholiken moralisch inakzeptabel ist, sich mit Impfstoffen behandeln zu lassen, zu deren Herstellung Material von abgetriebenen Föten verwendet wird.

Wir fordern die Regierenden außerdem auf, dafür zu sorgen, dass Formen der Kontrolle von Menschen auf Strengste vermieden werden, sei es durch Tracingsysteme, sei es in durch irgendwelche anderen Arten der Lokalisierung. Der Kampf gegen Covid-19, so ernst er auch sein mag, darf nicht als Vorwand zur Unterstützung unklarer Absichten supranationaler Einheiten dienen, die sehr starke politische und wirtschaftliche Interessen verfolgen. Insbesondere muss den Bürgern die Möglichkeit gegeben werden: Einschränkungen der persönlichen Freiheiten abzulehnen, sich straffrei einer drohenden Impfpflicht zu entziehen, sowie Tracingsysteme oder ähnliche Instrumentarien nicht zu benutzen.

Diejenigen, die eine Politik der drastischen Bevölkerungsreduzierung verfolgen, und sich gleichzeitig als Retter der Menschheit präsentieren – noch dazu ohne irgendeine politische oder soziale Legitimierung – befinden sich im offensichtlichen Widerspruch zu sich selbst. Letztendlich kann die politische Verantwortung derjenigen, die das Volk vertreten, auf keinen Fall „Experten“ übertragen werden, die – und das ist fürwahr beunruhigend – für sich selbst Formen der strafrechtlichen Immunität fordern.

Wir wenden uns eindringlich an die Medien, auf dass sie sich sich aktiv um eine korrekte Informationsweitergabe bemühen, in der Dissens möglich ist und nicht, wie mittlerweile in den sozialen Medien, in der Presse und un Im Fernsehen weit verbreitet, mit einer Art von Zensur bestraft wird. Korrekte Informationsweitergabe bedeutet, dass auch anderen, von der allgemein vorherrschenden Meinung abweichenden Stimmen Raum gegeben wird. So gesteht man den Bürgern zu, die Fakten selbstbewußt bewerten zu können und nicht von starken Wortmeldungen derer, die Partei sind, beeinflusst zu werden. Eine demokratische und ehrliche Konfrontation ist das beste Gegenmittel gegen das Risiko subtiler Formen der Diktatur, vermutlich noch schlimmere als jene, die unsere Gesellschaft in der jüngeren Vergangenheit hat entstehen und vergehen gesehen.

Lassen Sie uns abschließend als Hirten, die für die Herde Christi verantwortlich sind, daran denken, dass die Kirche mit Nachdruck Autonomie in der Leitung, im Gottesdienst und in der Verkündigung beansprucht. Diese Autonomie und Freiheit der Kirche ist ein Grundrecht, das der Herr Jesus Christus ihr gegeben hat, damit sie die Ziele verfolgen kann, die ihr eigen sind. Aus diesem Grund beanspruchen wir als Hirten nachdrücklich das Recht, über die Feier der Heiligen Messe und der Sakramente unabhängig entscheiden zu können. Wir fordern ebenso die Anerkennung unserer uneingeschränkten Autonomie in allen Angelegenheiten, die in unmittelbare Zuständigkeit der kirchlichen Autorität fallen, wie z. B. die liturgischen Normen und die rechtlichen Vorgaben zur Spendung der hl. Kommunion und der Verwaltung der Sakramente. Der Staat hat keinerlei Recht, sich aus irgendeinem Grund in die Souveränität der Kirche einzumischen. Kirchliche Autoritäten haben sich nie verweigert,

mit dem Staat zusammenzuarbeiten, aber eine solche Zusammenarbeit darf nicht bedeuten, dass seitens der Zivilbehörden, ganz gleich in welcher Form, Verbote oder Einschränkungen des öffentlichen Gottesdienstes und der Seelsorge aufgestellt werden. Gottes Rechte und die seiner Gläubigen sind das oberste Gesetz der Kirche. Davon kann und will sie nicht abweichen. Wir fordern, dass die Beschränkungen für die Feier öffentlicher Gottesdienste aufgehoben werden.

Menschen guten Willens laden wir ein, sich der Pflicht zur Solidarität und dem Gemeinwohl aller – gemäß ihres Standes und ihrer Möglichkeiten – im Geist der brüderlichen Nächstenliebe nicht zu entziehen. Diese von der Kirche gewünschte Zusammenarbeit kann jedoch weder von der Beachtung des Naturrechts, noch von der Gewährleistung der Freiheiten des Einzelnen getrennt werden. Die zivilrechtlichen Pflichten der Bürger implizieren die Anerkennung ihrer Rechte durch den Staat.

Wir sind alle zu einer Bewertung der gegenwärtigen Tatsachen im Einklang mit der Lehre des Evangeliums aufgerufen. Diese beinhaltet eine Kampfentscheidung: entweder mit Christus oder gegen Christus! Lassen wir uns nicht von denen einschüchtern oder gar erschrecken, die uns glauben machen wollen, wir seien nur eine Minderheit: Das Gute ist viel weiter verbreitet und mächtiger als das, was die Welt uns weis machen will. Wir kämpfen gegen einen unsichtbaren Feind, der die Bürger untereinander, die Kinder von ihren Eltern, Enkelkinder von Großeltern, Gläubige von ihren Seelsorgern, Schüler von Lehrern und Kunden von Verkäufern trennt. Wir lassen nicht zu, dass Jahrhunderte christlicher Zivilisation unter dem Vorwand eines Virus ausgelöscht werden, um eine hasserfüllte technokratische Tyrannei zu begründen, in der Menschen, deren Namen und Gesichter man nicht kennt, über das Schicksal der Welt entscheiden können, um uns in einer nur virtuellen Wirklichkeit einzuschließen. Wenn dies der Plan ist, mit Hilfe dessen uns die Mächtigen der Erde beugen wollen, dann mögen sie wissen, dass Jesus Christus, König und Herr der Geschichte, versprochen hat, dass „die Tore der Unterwelt nicht siegen werden“ (Mt 16,18).

Wir vertrauen die Regierenden und all diejenigen, die das Schicksal der Nationen lenken, dem allmächtigen Gott an, damit Er sie in diesem schweren Moment der Krise erleuchte und führen möge. Sie sollen daran denken, dass, so wie der Herr uns Hirten, denen Seine Herde anvertraut ist, richten wird, so werden auch die von Ihm gerichtet werden, deren Pflicht es war, die Bevölkerung ihres Landes zu regieren und zu behüten.

Wir wollen mit festem Glauben zum Herrn beten, damit Er die Kirche und die Welt schütze. Möge die allerseligste Jungfrau, Hilfe der Christen, den Kopf der alten Schlange zertreten und die Pläne all derer zunichte machen, die Söhne der Finsternis sind.

8. Mai 2020

Unserer Lieben Frau vom Rosenkranz in Pompeji

Um die Petition: www.veritasliberabitvos.info

Die Seite wird ab dem Morgen des 8. Mai aktiv sein

 

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Español

LLAMAMIENTO
PARA LA IGLESIA Y PARA EL MUNDO
a los fieles católicos y a los hombres de buena voluntad

V eritas liberavit vos Jn 8,32

En un momento de gravísima crisis, los Pastores de la Iglesia Católica, en virtud del mandato que hemos recibido, nos consideramos en el sagrado deber de hacer un llamamiento a nuestros Hermanos en el Episcopado, al Clero, a los Religiosos, al pueblo santo de Dios y a todos los hombres de buena voluntad. Suscriben también este llamamiento intelectuales, médicos, abogados, periodistas y profesionales diversos que comparten su contenido, y pueden suscribirlo asimismo cuantos deseen adherirse al mismo.

Los hechos han demostrado que, bajo el pretexto de la epidemia de Covid-19 se ha llegado en muchos casos a vulnerar derechos inalienables de los ciudadanos, limitándose de forma desproporcionada e injustificada sus libertades fundamentales, entre ellas el ejercicio de las libertades de culto, de expresión y de movimiento. La salud pública no debe ni puede convertirse en excusa para conculcar los derechos de millones de personas en todo el mundo, y menos aún para que las autoridades civiles eludan su obligación de obrar con prudencia en pro del bien común. Esto es tanto más cierto cuanto más aumentan las dudas planteadas por muchos en torno a la verdadera capacidad de contagio, peligrosidad y resistencia del virus. Muchas voces autorizadas del mundo de la ciencia y de la medicina confirman que el alarmismo que han manifestado los medios informativos al Covid-19 no parece totalmente justificado.

En base a los datos oficiales sobre la incidencia de la epidemia en el número de fallecimientos, tenemos motivos para creer que hay fuerzas interesadas en generar pánico entre la población con el único fin de imponer de modo permanente formas inaceptables de restricción de las libertades, control de las personas y vigilancia de sus movimientos. Esta forma de imposiciones antidemocráticas preludian de manera inquietante un Gobierno Mundial que escapa a todo control.

Creemos igualmente que las medidas de protección adoptadas en algunas situaciones, incluido el cierre de las actividades comerciales, han desencadenado una crisis que ha hundido a sectores enteros de la economía, favoreciendo con ello la interferencia de potencias extranjeras, con graves repercusiones sociales y políticas. Quienes ejerzan cargos gubernamentales deben impedir estas formas de ingeniería social, adoptando medidas encaminadas a la tutela de sus ciudadanos, a quienes representan y en cuyo interés tienen la grave obligación de realizar sus funciones. Ayúdese igualmente a la familia, célula de la sociedad, evitando penalizar irrazonablemente a los débiles y los ancianos al obligarlos a sufrir dolorosas separaciones de sus seres queridos. La criminalización de las relaciones personales y sociales debe considerarse asimismo una parte inaceptable del proyecto de quienes promueven el aislamiento de las personas para manipularlas y dominarlas mejor.

Pedimos a la comunidad científica que vele porque se promuevan honradamente y con miras al bien común curas para el Covid-19, evitando escrupulosamente que intereses inicuos influeyan en las decisiones de los Gobernantes y los organismos internacionales. No es razonable penalizar remedios que se han revelado eficaces, en muchos casos de bajo costo, para privilegiar curas o vacunas no tan eficaces pero que garantizan ingresos mucho mayores a las empresas farmacéuticas, aumentando los costos de la sanidad pública. Como Pastores que somos, recordemos también que para un católico es moralmente inaceptable inocularse con vacunas en cuya producción se ha utilizado material procedente de fetos abortados.

Pedimos asimismo a los Gobernantes que garanticen que se eviten de la forma más rigurosa los medios de control de las personas sea mediante sistemas de rastreo electrónico o cualquier otra forma de ubicación: a pesar de la gravedad de la situación, el combate al Covid-19, no debe servir de pretexto para respaldar turbias intenciones de entidades supranacionales que albergan marcadísimos intereses comerciales y políticos en este proyecto. En particular, debe permitirse a los ciudadanos la posibilidad de rechazar semejantes limitaciones a las libertades personales, sin imponer forma alguna de penalización para quien no desee beneficiarse de las vacunas, de los métodos de localización y de cualquier otro instrumento análogo. Téngase en cuenta la flagrante contradicción que se observa entre quienes persiguen políticas de reducción drastica de la población y al mismo tiempo se presentan como salvadores de la humanidad sin tener la menor legitimación política ni social. Por último, la responsabilidad política de quien representa al pueblo no puede ser confiada en modo alguno a técnicos que encima exigen para ellos mismos formas de inmunidad personal que resultan como mínimo inquietantes.

Solicitamos enérgicamente a los medios de comunicación que se empeñen activamente en facilitar una información correcta que no sancione el disenso aplicando formas de censura, como está sucediendo de forma generalizada en las redes sociales, la prensa y la televisión. La veracidad de la información exige que se dé lugar a voces no alineadas con el pensamiento único para que los ciudadanos puedan evaluar la realidad con conocimiento de causa, sin ser influidos en gran medida por intervenciones partidistas. Un diálogo democrático y franco es el mejor antídoto contra el riesgo de imponer formas sutiles de dictadura presumiblemente peores de las que ha visto nacer y morir nuestra sociedad en épocas recientes.

Recordemos, para terminar, como Pastores a quienes se ha encomendado la importante misión de guiar la grey de Cristo, que la Iglesia reivindica con firmeza su propia autonomía de gobierno, de culto y de predicación. Dicha autonomía y libertad son un derecho de nacimiento que le concedió Nuestro Señor Jesucristo para que cumpla las finalidades que le corresponden. Por este motivo, los Pastores reivindicamos enérgicamente el derecho a decidir de forma autónoma en lo que se refiere a la celebración de la Santa Misa y los Sacramentos, como también exigimos plena autonomía en materias que están dentro de nuestra inmediata competencia y jurisdicción, como por ejemplo las normas litúrgicas y la manera de administrar la Comunión y otros Sacramentos. El Estado no tiene el menor derecho a interferir por motivo alguno en la soberanía de la Iglesia. La colaboración de las Autoridades Eclesiásticas, que jamás ha sido negada, no supone por parte de las civiles

prohibiciones ni limitaciones al culto público o el ministerio sacerdotal. Los derechos de Dios y de los fieles son ley suprema de la Iglesia que ésta no quiere ni puede abrogar. Solicitamos que nos sean retiradas las limitaciones a la celebración del culto público.

Invitamos a las personas de buena voluntad a no sustraerse a su deber de colaborar al bien común, cada cual según su propio estado y posibilidades y en espíritu de Caridad fraterna. Esta cooperación, auspiciada por la Iglesia, no puede prescindir sin embargo del respeto a la ley natural ni a la garantía de las libertades individuales. Los deberes civiles a los que están obligados los ciudadanos suponen el reconocimiento de sus derechos por parte del Estado.

Todos estamos llamados a valorar la situación actual de forma coherente con las enseñanzas del Evangelio, y ello exige tomar partido: o con Cristo o contra Cristo. No nos dejemos intimidar ni asustar por quienes nos hacen creer que somos minoría: el bien está mucho más difundido y es mucho más poderoso de lo que el mundo quiere que creamos. Nos enfrentamos a un enemigo invisible que hace separaciones entre sus ciudadanos, entre los hijos y los padres, entre nietos y abuelos, fieles y pastores, alumnos y docentes, clientes y vendedores. No permitamos que con la excusa de un virus se borren siglos de civilización cristiana para instaurar una odiosa tiranía tecnológica en que personas sin nombre y sin rostro decidan la suerte del mundo confinándonos a una realidad virtual. Si tal es el proyecto que tienen para dominarnos los poderosos de la tierra, sepan que Jesucristo, Rey y Señor de la Historia, ha prometido que «las puertas del Infierno no prevalecerán» (Mt.16,18).

Encomendamos al Dios Todopoderoso a los Gobernantes y a cuantos rigen el destino de las naciones para que los ilumine y oriente en estos momentos de grave crisis. No se olvide que del mismo modo que el Señor nos juzgará a los Pastores según por la grey que nos ha confiado, también juzgará a los Gobernantes por los pueblos a los que tienen la obligación de defender y gobernar.

Roguemos con fe al Señor para que proteja a la Iglesia y al mundo. La Virgen Santísima, Auxilio de los Cristianos, aplaste la cabeza de la vieja Serpiente y frustre los planes de los hijos de las tinieblas.

8 de mayo de 2020

Virgen del Rosario de Pompeya

Para firmar el llamamiento: www.veritasliberabitvos.info

El sitio estará activo desde la mañana del 8 de mayo.

 

§§§

Français

 

APPEL
POUR L’ÉGLISE ET POUR LE MONDE

aux fidèles Catholiques et aux hommes de bonne volonté
V eritas liberabit vos.

Gv 8:32

En ce temps de très grave crise, nous, Pasteurs de l’Église Catholique, en vertu de notre mandat, considérons comme notre devoir sacré de lancer un Appel à nos Confrères dans l’Épiscopat, au Clergé, aux Religieux, au Peuple de Dieu et à tous les hommes de bonne volonté. Cet Appel est également signé par des intellectuels, des médecins, des avocats, des journalistes et des professionnels, qui en partagent le contenu. Il est ouvert à la signature de ceux qui voudront en partager le contenu.

Les faits ont montré que, sous prétexte de l’épidémie de Covid-19, en bien des cas les droits inaliénables des citoyens ont été violés, en limitant d’une manière disproportionnée et injustifiée leurs libertés fondamentales, y compris l’exercice de la liberté de culte, d’expression et de mouvement. La santé publique ne doit pas et ne peut pas devenir une excuse pour bafouer les droits de millions de personnes dans le monde, et encore moins pour exonérer l’autorité civile de son devoir d’agir avec sagesse pour le bien commun; cela est d’autant plus vrai que les doutes croissent quant à l’effective contagiosité, à la dangerosité et à la résistance du virus: de nombreuses voix faisant autorité dans le monde de la science et de la médecine confirment que l’alarmisme à propos du Covid-19 amplifié par les médias ne semble absolument pas justifié.

Nous avons des raisons de croire – sur la base des données officielles relatives à l’incidence de l’épidémie, et sur celle du nombre de décès – qu’il existe des pouvoirs fort intéressés à créer la panique parmi la population dans le seul but d’imposer de façon permanente des formes de limitation inacceptables de la liberté, de contrôle des personnes, de suivi de leurs mouvements. Ces formes de limitions liberticides sont un prélude inquiétant à la création d’un Gouvernement Mondial hors de tout contrôle.

Nous croyons aussi que dans certaines situations les mesures de confinement prises, y compris la fermeture des activités commerciales, ont conduit à une crise qui a submergé des secteurs entiers de l’économie, ce qui favorise l’ingérence des puissances étrangères, avec des répercussions sociales et politiques graves. Ces formes d’ingénierie sociale doivent être empêchées par ceux qui ont la responsabilité du

gouvernement, en adoptant des mesures pour protéger les citoyens, dont ils sont les représentants et pour les intérêts desquels ils ont l’obligation de s’engager. Il est également nécessaire d’aider la famille, cellule de base de la société, en évitant de pénaliser déraisonnablement les personnes faibles et âgées par la séparation forcée et douloureuse de leurs proches. La criminalisation des relations personnelles et sociales doit également être jugée comme une partie inacceptable du projet de ceux qui favorisent l’isolement des individus afin de mieux les manipuler et les contrôler.

Nous demandons à la communauté scientifique de veiller à ce que les soins pour le Covid-19 soient promus honnêtement pour le bien commun, en évitant scrupuleusement que des intérêts iniques influencent les choix des gouvernements et des organismes internationaux. Il n’est pas raisonnable de pénaliser des remèdes qui se sont révélés efficaces, souvent peu coûteux, uniquement parce qu’on veut donner la priorité à des traitements ou des vaccins qui ne sont pas aussi fiables mais qui garantissent aux sociétés pharmaceutiques des bénéfices bien plus importants, qui pèsent sur la santé publique. Nous rappelons également, en tant que Pasteurs, que pour les Catholiques, il est moralement inacceptable de recevoir des vaccins dans lesquels du matériau provenant de fœtus avortés est utilisé.

Nous demandons également aux Gouvernements de veiller afin d’éviter de la manière la plus rigoureuse toute forme de contrôle des personnes, à la fois par le biais de systèmes de suivi et par toute autre forme de localisation : la lutte contre le Covid-19 – aussi grave soit-il – ne doit pas être le prétexte pour approuver des projets douteux d’entités supranationales nourrissant de très forts intérêts commerciaux et politiques. En particulier, les citoyens doivent avoir la possibilité de refuser ces limitations de la liberté personnelle, sans qu’il soit imposé aucune forme de sanction à ceux qui ne veulent pas recourir aux vaccins, ni accepter des méthodes de suivi et tout autre instrument similaire. Il faut considérer également la contradiction flagrante dans laquelle se trouvent ceux qui poursuivent des politiques de réduction drastique de la population et qui se présentent en même temps comme des bienfaiteurs de l’humanité sans aucune légitimité politique ou sociale. Enfin, la responsabilité politique de ceux qui représentent le peuple ne peut absolument pas être confiée à des techniciens qui vont jusqu’à revendiquer pour eux-mêmes des formes inquiétantes d’immunité pénale.

Nous demandons instamment aux médias de s’engager activement dans une information objective qui ne pénalise pas la dissidence en recourant à des formes de censure, comme cela se produit couramment sur les réseaux sociaux, dans la presse et à la télévision. L’information correcte exige qu’un espace soit accordé aux voix qui ne sont pas alignées sur la pensée unique, permettant aux citoyens d’évaluer consciemment la réalité, sans être indûment influencés par des interventions partisanes. Une confrontation démocratique et honnête est le meilleur antidote au risque de voir imposées des formes subtiles de dictature, vraisemblablement pires que celles que notre société a vu naître et mourir dans un passé récent.

Enfin, Nous rappelons, en tant que Pasteurs responsables du Troupeau du Christ, que l’Église revendique fermement son autonomie dans le gouvernement, dans le culte, dans la prédication. Cette autonomie et cette liberté sont un droit inhérent que le Seigneur Jésus- Christ lui a donné pour la poursuite de ses propres fins. Pour cette raison, en tant que Pasteurs, Nous revendiquons fermement le droit de décider de manière indépendante de la célébration de la Messe et des Sacrements, tout comme nous exigeons une autonomie absolue dans les questions qui relèvent de notre juridiction immédiate, telles que les normes liturgiques et les méthodes d’administration de la Communion et des Sacrements. L’État n’a pas le droit de s’ingérer, pour quelque raison que ce soit, dans la souveraineté de l’Église. La collaboration de l’Autorité ecclésiastique, qui n’a jamais été refusée, ne peut impliquer de la part de l’Autorité civile des formes d’interdiction ou de limitation du culte public ou du ministère sacerdotal. Les droits de Dieu et des fidèles sont la loi suprême de l’Église à laquelle elle ne veut ni ne peut déroger. Nous demandons que les limitations à la célébration des fonctions publiques du culte soient supprimées.

Nous invitons les personnes de bonne volonté à ne pas se soustraire à leur devoir de coopérer en vue du bien commun, chacune selon son état et ses possibilités et dans l’esprit d’une sincère Charité fraternelle. Cette coopération, souhaitée par l’Église, ne peut cependant être dissociée du respect de la Loi naturelle, ni de la garantie des libertés des individus. Les devoirs civils auxquels les citoyens sont tenus impliquent la reconnaissance par l’État de leurs droits.

Nous sommes tous appelés à évaluer les faits actuels conformément à l’enseignement de l’Évangile. Cela implique de choisir son camp : avec le Christ, ou contre le Christ. Ne soyons pas intimidés ou effrayés par ceux qui nous font croire que nous sommes une minorité : le Bien est beaucoup plus répandu et puissant que ce que le monde veut nous faire croire. Nous nous trouvons en train de lutter contre un ennemi invisible, qui sépare les citoyens entre eux, les enfants des parents, les petits-enfants des grands-parents, les fidèles de leurs pasteurs, les étudiants des enseignants, les clients des vendeurs. Ne permettons pas que des siècles de civilisation chrétienne soient anéantis sous le prétexte d’un virus, en laissant s’établir une tyrannie technologique haineuse dans laquelle des personnes anonymes et sans visage peuvent décider du sort du monde en nous confinant dans une réalité virtuelle. Si tel est le plan auquel les puissants de la terre entendent nous plier, sachez que Jésus-Christ, Roi et

Seigneur de l’Histoire, a promis que « les portes des Enfers ne prévaudront pas » (Mt 16, 18).

Confions à Dieu Tout-Puissant ceux qui gouvernent les nations, afin qu’ils les éclairent et les guident dans ces moments de grande crise. Qu’ils se souviennent que, tout comme le Seigneur jugera les Pasteurs pour le troupeau qui leur a été confié, de même Il jugera ceux qui détiennent le pouvoir et qui ont le devoir de préserver et de gouverner leurs peuples.

Prions avec foi le Seigneur pour qu’Il protège l’Église et le monde. Que la Très Sainte Vierge, Auxiliatrice des Chrétiens, écrase la tête de l’ancien Serpent, confonde et déroute les plans des enfants des ténèbres.

8 Mai 2020

Vierge du Rosaire de Pompéi

Pour signer l’appel: www.veritasliberabitvos.info

Le site sera actif à partir du matin du 8 mai

 

§§§

Português

 

APELO

PARA A IGREJA E PARA O MUNDO


aos fiéis Católicos e aos homens de boa vontade
V eritas liberabit vos.


Jo 8, 32

Num momento de grave crise, nós, Pastores da Igreja Católica, em virtude do nosso mandato, consideramos que é nosso dever sagrado dirigir um Apelo aos Nossos Irmãos no Episcopado, ao Clero, aos Religiosos, ao Povo santo de Deus e a todos os homens de boa vontade. Este Apelo é subscrito também por intelectuais, médicos, advogados, jornalistas e profissionais que concordam com o seu conteúdo, e é aberto à subscrição de quantos desejem fazê-lo.

 

Os factos demonstraram que, com o pretexto da epidemia do COVID-19, se chegou, em muitos casos, a violar os direitos inalienáveis dos cidadãos, limitando, de modo desproporcional e injustificado, as suas liberdades fundamentais, entre as quais o exercício da liberdade de culto, de expressão e de movimento. A saúde pública não deve e não pode tornar-se um álibi para desprezar os direitos de milhões de pessoas em todo o mundo, e muito menos para que a Autoridade civil negligencie o seu dever de agir com sabedoria para o bem comum; isto é ainda mais verdadeiro à medida que crescem as dúvidas, levantadas por diversas partes, sobre a efectiva contagiosidade, perigosidade e resistência do vírus: muitas vozes autorizadas do mundo da ciência e da medicina confirmam que o alarmismo sobre o COVID-19, por parte dos media, não parece absolutamente justificado.

Temos razões para crer, com base nos dados oficiais relativos à incidência da epidemia no número de mortes, que existem poderes interessados em criar pânico entre a população com o único objectivo de impor permanentemente formas de inaceitável limitação das liberdades, de controlo de pessoas, de rastreamento das suas deslocações. Estes métodos de imposição arbitrária são um prelúdio perturbador da criação de um Governo Mundial isento de qualquer controlo.

 

Acreditamos também que, em algumas situações, as medidas de contenção adoptadas, incluindo o encerramento das actividades comerciais, determinaram uma crise que prostrou sectores inteiros da economia, favorecendo a interferência de poderes estrangeiros, com graves repercussões sociais e políticas.

 

 

Estas formas de engenharia social devem ser impedidas por aqueles que têm responsabilidades governamentais, adoptando as medidas destinadas a proteger os seus cidadãos, de quem são representantes e em cujo interesse têm uma séria obrigação de agir. Da mesma forma, ajude-se a família, célula da sociedade, evitando penalizar injustificadamente as pessoas débeis e os idosos, forçando-os a dolorosas separações dos seus entes queridos. A criminalização dos relacionamentos pessoais e sociais também deve ser julgada como parte inaceitável do plano daqueles que promovem o isolamento dos indivíduos, a fim de melhor manipulá-los e controlá-los.

 

Pedimos à comunidade científica que esteja atenta para que os tratamentos para o COVID-19 sejam promovidos com honestidade para o bem comum, evitando escrupulosamente que interesses iníquos influenciem as escolhas dos governantes e dos organismos internacionais. Não é razoável penalizar medicamentos que se mostraram eficazes, geralmente baratos, apenas porque se pretendem privilegiar tratamentos ou vacinas que não são igualmente válidas, mas que garantem às empresas farmacêuticas lucros muito maiores, agravando as despesas da saúde pública. Recordamos igualmente, como Pastores, que, para os Católicos, é moralmente inaceitável tomar vacinas nas quais seja usado material proveniente de fetos abortados.

 

Do mesmo modo, pedimos aos Governantes que estejam vigilantes para que sejam rigorosamente evitadas as formas de controlo dos cidadãos, seja através de sistemas de rastreamento, seja com qualquer outra forma de localização: a luta contra o COVID-19, por mais grave que seja, não deve ser o pretexto para favorecer intenções pouco claras de entidades supranacionais que têm fortíssimos interesses comerciais e políticos neste plano. Em particular, deve ser dada a possibilidade aos cidadãos de recusarem estas limitações da liberdade pessoal, sem impor qualquer forma de penalização para aqueles que não pretendem fazer uso de vacinas, métodos de rastreamento e de qualquer outro instrumento análogo. Considere-se também a óbvia contradição em que se encontram aqueles que adoptam políticas de redução drástica da população e, ao mesmo tempo, se apresentam como salvadores da humanidade sem terem legitimidade alguma, seja política ou social. Finalmente, a responsabilidade política de quem representa o povo não pode absolutamente ser confiada a técnicos que até reivindicam para si mesmos formas de imunidade penal no mínimo inquietantes.

 

Apelamos energicamente a que os meios de comunicação se empenhem activamente para uma exacta informação que não penalize a discordância, recorrendo a formas de censura, como está a acontecer amplamente nas redes sociais, na imprensa e na televisão. A exactidão da informação exige que seja dado espaço a vozes que não estejam alinhadas com o pensamento único, permitindo aos cidadãos que avaliem conscientemente a realidade, sem serem fortemente

influenciados por intervenções parciais. Um confronto democrático e honesto é o melhor antídoto para o risco de impor subtis formas de ditadura, presumivelmente piores do que aquelas que a nossa sociedade viu nascer e morrer no passado recente.

 

Recordamos, por último, como Pastores responsáveis pelo Rebanho de Cristo, que a Igreja reivindica firmemente a própria autonomia no governo, no culto, na pregação. Estas autonomia e liberdade são um direito inato que Nosso Senhor Jesus Cristo lhe concedeu para a prossecução das finalidades que lhe são próprias. Por este motivo, como Pastores, reivindicamos firmemente o direito de decidir autonomamente sobre a celebração da Missa e dos Sacramentos, assim como pretendemos absoluta autonomia nos assuntos que sejam da nossa imediata jurisdição, como as normas litúrgicas e os métodos de administração da Comunhão e dos Sacramentos. O Estado não tem direito algum de interferir, por qualquer motivo, na soberania da Igreja. A colaboração da Autoridade Eclesiástica, que nunca foi negada, não pode implicar, por parte da Autoridade Civil, formas de proibição ou de limitação do culto público ou do ministério sacerdotal. Os direitos de Deus e dos fiéis são a lei suprema da Igreja, que esta não pretende, nem pode, derrogar. Pedimos que sejam eliminadas as limitações à celebração pública dos serviços religiosos.

 

Convidamos as pessoas de boa vontade a não se esquivarem do seu dever de cooperarem para o bem comum, cada um segundo o próprio estado e as próprias possibilidades e em espírito de fraterna Caridade. Tal cooperação, desejada pela Igreja, não pode, contudo, prescindir nem do respeito pela Lei natural, nem da garantia das liberdades dos indivíduos. Os deveres civis, aos quais os cidadãos estão vinculados, implicam o reconhecimento, por parte do Estado, dos seus direitos.

Somos todos chamados a uma avaliação, coerente com o ensinamento do Evangelho, dos factos presentes. Isto implica uma escolha de campo: ou com Cristo ou contra Cristo. Não nos deixemos intimidar nem assustar por aqueles que nos fazem crer que somos uma minoria: o Bem é muito mais difundido e poderoso do que aquilo que o mundo nos quer fazer crer. Estamos a lutar contra um inimigo invisível, que separa os cidadãos entre si, os filhos dos pais, os netos dos avós, os fiéis dos seus pastores, os estudantes dos professores, os clientes dos vendedores. Não permitamos que, com o pretexto de um vírus, se apaguem séculos de civilização cristã, instaurando uma odiosa tirania tecnológica na qual pessoas sem nome e sem rosto possam decidir o destino do mundo, confinando-nos a uma realidade virtual. Se este é o plano a que se pretendem curvar os poderosos da terra, saibam que Jesus Cristo, Rei e Senhor da História, prometeu que «as portas do Abismo nada poderão» (Mt 16, 18).

 

Confiamos os Governantes e aqueles que regem o destino das Nações a Deus Omnipotente, para que os ilumine e os guie nestes momentos de grande crise. Lembrem-se de que, tal como a Nós, Pastores, o Senhor julgará pelo rebanho que nos confiou, também julgará os Governantes pelos povos de que têm o dever de defender e governar.

Peçamos com fé ao Senhor para proteger a Igreja e o mundo. A Virgem Santíssima, Auxílio dos Cristãos, possa esmagar a cabeça da antiga Serpente e derrotar os planos dos filhos das trevas.

8 de maio de 2020
 Santíssima Virgem do Rosário de Pompéia

Para assinar o apelo: www.veritasliberabitvos.info

O site será ativado em 8 de maio

§§§


LIST OF SIGNATORIES TO THE APPEAL

PRELATES

Mgr. Carlo Maria Viganò, Archbishop, Apostolic Nuncio
Cdl Robert Sarah, Prefect of the Congregation for Divine Worship (first assense later retired)
Cdl Gerhard Ludwig Mueller, Prefect emeritus of Congragation of the Doctrine of the Faith Cdl Joseph Zen Ze-kiun, Bishop emeritus of Hong Kong
Cdl Janis Pujats, Archbishop emeritus of Riga

Mgr Luigi Negri, Archbishop emeritus of Ferrara-Comacchio Mgr Joseph Strickland, Bishop of Tyler, Texas
Mgr Thomas Peta, Metropolitan Archbishop of Astana
Mgr Athanasius Schneider, Auxiliary Bishop of Astana

Mgr Jan Pawel Lenga, Archbishop emeritus of Karaganda Mgr Rene Henry Gracida, Bishop emeritus of Corpus Christi Mgr Andreas Laun, Auxiliary Bishop of Salzburg
Father Serafino Lanzetta, Theologian
Father Alfredo Maria Morselli, Theologian
Father Curzio Nitoglia, Theologian

+Robert Mutsaerts
Vescovo Ausiliare  Den Bosch, Paesi Bassi

JOURNALISTS, EDITORS, WRITERS

Dr Aldo Maria Valli, journalist
Dr Magdi Cristiano Allam, writer
Dr Giulio Meotti, journalist
Dr Marco Tosatti, journalist
Claudio Messora, director Byoblu.com
Dr Robert Moynihan, writer, journalist
Dr Jeanne Smits, journalist
Dr Olivier Figueras, journalist
Dr Cesare Sacchetti, journalist
Prof. Giorgio Nicolini, director of Tele Maria
Michael J. Matt, editor The Remnant
John-Henry Westen, co-founder, editor-in-chief LifeSiteNews.com Vittoria Alliata di Villafranca, journalist and writer
Maria Guarini, editor
Prof. Francesco Lamendola
António Carlos de Azeredo, editor
José Narciso Pinto Soares, editorial counselor
Dr Massimo Rodolfi
Riccardo Zenobi, writer
Danilo Quinto, writer
Olivier Valette, writer

DOCTORS, IMMUNOLOGISTS, VIROLOGISTS, RESEARCHERS

Dr Stefano Montanari, scientific director Nanodiagnostics laboratory, Modena Dr Antonietta Gatti, research manager, Nanodiagnostics laboratory, Modena Prof. Alessandro Meluzzi, psychiatrist
Dr Anna Rita Iannetti, doctor, PNEI and biointegrated medicine

Dr Fabrizio Giudici, orthopedic traumatologist Dr Rosa Maria Roccaforte, cardiologist
Dr Silvana De Mari, doctor
Dr Maria Grazia Sordi, psychologist

Dr Roberto Marrocchesi, nutritionist Dr Mario Sinisi
Dr Antonio Marcantonio

LAWYERS

Dr Angelo Giorgianni, judge João Freire de Andrade, jurist Lawyer Francesco Fontana Lawyer Luigi Valenzise Lawyer Fabio Candalino Lawyer Luca Di Fazio

Lawyer Massimo Meridio
Dr Lawyer Gianni T. Battisti Lawyer Piero Peracchio Lawyer Paola Bragazzi
Lawyer Luís Freire de Andrade Lawyer Heitor A. Buchaul Lawyer Maître Olivier Bonnet

LECTORS, TEACHERS AND PROFESSIONALS

Hon. Prof. Vittorio Sgarbi, art critic, essayist Prof. Matteo D’Amico
Prof.ssa Mafalda Miranda Barbosa
Prof. Francesca Maimone

Prof. Martino Mora, philosopher
Prof. Massimo Viglione, historian and essayist
Prof. Elisabetta Sala, teacher and writer
Dr Ing. Alessandro Peracchio
Dr Luca Scantamburlo
Prof. Rosa Maria Bellarmino
Steven Mosher, president Population Research Institute
Prof. Emeterio Ferrés Arrospide, Coimbra University
Prof. Ibsen Noronha
Prof. ing. Amadeu Teixeira Fernandes, Georgetown University Dr José Filipe Sepúlveda da Fonseca
Dr Alfonso Martone,  Italy
Dr Luís Ferrand d’Almeida
Ing. Roberto Imparato

ASSOCIATIONS

Atman Association – President Manuela Baccin
Riprendiamoci Il Pianeta Association – President Magda Piacentini Movimento 3V – Vaccini Vogliamo Verità – Secretary Luca Teodori Libera Scelta Association – President Alessandra Bocchi
Iustitia in Veritate Association- Directors
Una Vox Association – President Calogero Cammarata
Comitato Famiglia e Vita – President Franco Rebecchi
Confederazione dei Triarii
AURET, Autismo, Ricerca e Terapie – President Lawyer Roberto Mastalia Vita al Microscopio Association – President Nino Ferri
Texas Right to Life – Jim Graham
Cleveland Right to Life – Molly Smith




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47 commenti

  • Jean Blanquart ha detto:

    Bel initiativo, da agnostico ho capito subito il problemo: per la priam volat nella storia tutte le gradne religione sono stato muselati, cosi, con un CLICK! chiese e tempii sono stati chiusi, senza discordo, senza protestazuione. pero abiamo visto la prima e la seconda guerra mondiale, le crise economice, eppur el’influenza spaniola.. ma mai le chise furono sospesi.

    ALorra lo sapimo tutto; tutto questo non c’entra un virus, c’entro un piano crudele che prova a transformare l’umanità, cioè à annihilare l’umanita .. questo semplice fatto, il silenzio di tuute le gradne religione dovrebbe essere abastanza per capire : la trappola finale c’è, adesso dobiamo resistere, tutti insieme…

    auguri

  • Benedetta ha detto:

    Sono una cristiana e sono anche un medico. Ma come può sottoscrivere un appello del genere? Ma quanta ignoranza si nasconde dietro a queste parole? A quali delle tante teorie complottistiche avete dato ascolto?? Ascoltiamo la scienza, i veri scienziati non quei personaggi che compaiono su YouTube per inventare teorie cospiratrici senza capo né coda. Mioddio. È imbarazzante. Ma perché invece di perdere tempo dietro a queste cospirazioni DELIRANTI non parlate con i medici che affrontano tutti i santi giorni i malati di COVID? Perché non ascoltate le parole del Papa? Perché sottoscrive un documento indecente come questo? Mi vergogno che sia firmato da persone che si proclamano cattoliche.

  • Miki ha detto:

    Tosatti, lo sa che questa pagina è condivisa da andrea grillo che vi dà dei reazionari SEDIZIOSI congiurati? Sarebbe ora che gli rispondesse per le rime. È vero che vorrebbe dire dargli dell’importanza che non si merita, ma farsi insultare da quel tipo…

    • Marco Tosatti ha detto:

      Poveretto! Sta alla teligione e alla liturgia come i Centri sociali alla politica. Ignorarlo è doveroso.

  • Jorge Mirande ha detto:

    Suscribo plenemente este llamado.

  • Rocco ha detto:

    non si riesce ad accedere ala pagina http://www.veritasliberabitvos.info/

  • Raffaello ha detto:

    Ho provato varie volte per sottoscrivere l’appello ma mi esce la schermata sito non disponibile, capita solo a me?

  • wisteria ha detto:

    Ho firmato con piacere l’appello, assolutamente condivisibile, che trovo speculare ad altre considerazioni squisitamente politiche avanzate da opinionisti di centrodestra. In sintesi, con l’aliibi del virus, ci stanno imponendo.una dittatura atea e globalista Non vedo peraltro la Chiesa sottomessa allo stato, ma complice di essi nel disegno perverso, che comprende anche la sistituzione etnica. Per questo il virus non è stato combattuto in tempo. La morte di tanti anziani soprattutto nella Lombardia, serve a sgravare il welfare e a giustificare la regolarizzazione dei migranti. Di questo fenomeno la chiesa purtroppo è complice. Mi dispiace dire anche che la chiesa sta avallando la propria sostituzione con una nuova religione. Per questo le Samte Messe sono state sospese. Questo è tradimento.

  • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

    pare che è stata ritirata la firma del card. Sarah…
    http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/05/posizione-del-card-sarah-sullappello.html

  • Cesare Baronio ha detto:

    Ho visto con piacere che ha firmato l’Appello anche Robert Francis Kennedy Jr

  • Fabiola Elizabeth ha detto:

    Jesús dijo la Iglesia prevalecera hasta el final, Señor Tu tienes el poder y tuya la gloria, no dejes que el error avance te necesitamos deseamos recibírte eres nuestro alimento y vida
    Hermano católico no guarde los silencio como los 1eros cristiano todos a la batalla Viva Cristo Rey y Santa María

  • ALEKSANDAR SOLTYSIK ha detto:

    Ma dove si puo firmare???

    LA cosa e urgentissima!!!!!!

    Aleksandar

  • Carmen Huerta ha detto:

    I agree. Jesus is with us always. We need to receive him in the mouth, there is not contagious says The Lord because He is God, he heals, liberate. He is the life, the way and the truth. The Lord says that we do not know who we receive or who we give. Laudate Jesus Christ!

  • Osvaldo Moya ha detto:

    Cuenten con mi apoyo total

  • Osvaldo Moya ha detto:

    Estoy de acuerdo

  • Sulcitano ha detto:

    Cristo Signore ha già vinto e noi con Lui. Gloria a Dio.

  • Orgoglio padano ha detto:

    Allarmismo esagerato?

    Boh…venite a raccogliere firme coi banchetti qui in Lombardia. Vi aspettiamo alla fine del lockdown!

  • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

    A parte il minestrone che si fa con le carote, il sedano, la cipolla, il prezzemolo, la patata, la pancetta, ma se uno ci mette il pompelmo, o la cioccolata… ma “che c’azzecca ?”. Solo due considerazioni. la prima riguarda le eminenze ed eccellenze che lo hanno firmato. Ma perché un analogo appello, della medesima forza, non lo hanno rivolto alle più alte autorità della Chiesa, alla CEI, ai vescovi servili che hanno ubbidito ad un organo politico, non alla loro fede (sich!), alla loro missione primaria che non dovrebbe conoscere il senso dell’opportunità e ne sa qualcosa Pietro che si è visto redarguire in maniera energica solo per aver suggerito che non fosse “opportuno” recarsi a Gerusalemme…
    La seconda riguarda l’appello “Non permettiamo che con il pretesto di un virus si cancellino secoli di civiltà cristiana, instaurando una odiosa tirannide tecnologica in cui persone senza nome e senza volto possono decidere le sorti del mondo confinandoci ad una realtà virtuale…”. NOHO !! NON È COSÌ ! I SECOLI di CIVILTÀ CRISTIANA non li ha cancellati il virus! La nostra tradizione cattolica è stata abbattuta lentamente, gradualmente, inesorabilmente, soprattutto negli ultimi scellerati 60 anni, con la complicità, il silenzio, il favore di larghi settori della Chiesa che hanno assecondato il disegno del potere, di qualunque colore, di cancellare la nostra storia, che è anche e soprattutto storia del Cristianesimo, a partire dalla storia romana alla quale vengono dedicate, ormai, alcune misere paginette in un qualsiasi libro di testo, al punto che se uno chiede chi fosse San Benedetto, ad un qualsiasi studente, risponderebbe tranquillamente che è stato il fondatore della nota località balneare a pochi chilometri da casa mia.
    I secoli di civiltà Cristiana li hanno cancellati nei seminari dove non si insegna più la liturgia tradizionale, al punto che il nostro vescovo rispondendo ad una persona che chiedeva di far celebrare la messa tridentina nella nostra diocesi ha risposto “ma io di quella roba lì non ne so proprio nulla….”.
    I secoli di civiltà Cristiana li hanno cancellati negli ultimi 60 anni con l’insegnamento della “religione cattolica” nelle scuole dove, ormai si vergognano di parlare di Gesù, al punto che ho dovuto esonerare mia figlia dall’insegnamento della religione alla sua iscrizione in prima media di quest’anno. E mi fermo qui……
    Per favore dott. Tosatti non ci prendiamo in giro.

    • VINFE ha detto:

      Ha perfettamente ragione. Non prendiamoci in giro. Prendiamo, invece atto che, finalmente, la goccia ha fatto traboccare il vaso. E’ ora di reagire, anche se si poteva fare prima. Ma chi ha resistito è sempre rimasto sulla breccia. Magari da solo. Oppure lei pensa che, siccome è da 60 anni che succede quello che lei descrive con precisione, abbondando per difetto e non per eccesso, ormai non ci sia più nulla da fare ? Se è così nessuno la obbliga a combattere da questa o da altre trincee. Continui a lamentarsi. Forse qualcosa ne uscirà. Chissa ? Se invece ritiene che il mondo che hanno costruito lo continuano a strutturare, incrementando la velocità di distruzione delle Libertà (TUTTE LE LIBERTA’ – NON SOLO QUELLA RELIGIOSA CHE E’ LA CAPOSTIPITE), Allora è bene smetterla di lamentarsi e passare all’azione. E’ bene finirla con il dichiararsi puri e più puri dei puri. Perchè ci sarà sempre qualcuno più puro di te, ma intanto si crea scompiglio, litigiosità e rottura del fronte comune. Il nemico ci attacca da ogni lato (sociale, culturale, scientifico, tecnologico e, purtroppo, anche teologico, dottrinale, pastorale, ecc.). Quindi anche la nostra risposta deve essere a 360 gradi. Ma evitiamo che ci si debba difendere, anzitutto, dal fuoco amico. Penso che chiunque abbia proposte serie da avanzare lo debba fare in modo costruttivo. Se lei non condivide la battaglia ce ne faremo una ragione, Se la condivide si rimbocchi le maniche. L’ora è arrivata.

      • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

        la nostra non è la religione del “compromesso”. “chi non è con me è contro di me”, Lc 11,14-23. Punto. Il fatto, ad esempio, che tra i firmatari ci sia il prof. Giorgio Nicolini, che tanto si sta dando da fare, per difendere la storia, il culto del trasporto miracoloso della Santa Casa di Loreto e il cardinale Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, che quel culto ha contribuito ad interrompere contribuisce a rendere questo documento oltre che inopportuno, fuori tempo massimo, ambiguo, non corretto nell’individuare le cause, non rivolto ai giusti interlocutori, anche politico.

        • Federico ha detto:

          Lei ha perfettamente ragione sulla situazione della Chiesa.
          Però dal mio punto di vista questo è un appello squisitamente politico, si è venuto qui a creare un fronte compatto per avversare una concezione politica e sociale, non religiosa e dottrinale, quindi il “minestrone” di cattolici, atei devoti e novax (che sarebbe meglio definire scettico-vax) sembra inevitabile e finanche opportuno.

          Mi chiedo perché manchi la TFP.

        • Vito ha detto:

          Siamo i soliti cattolici!
          Invidiosi ed egocentrici.
          Quando vediamo una firma che non ci piace, quando notiamo la presenza di una persona poco simpatica, o quando non siamo noi i protagonisti, siamo subito pronti a condannare qualsiasi iniziativa (anche la più bella e la più buona).

          • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

            sì e vero, ci metto la faccia solo perché voglio stare al centro dell’attenzione….

        • Vito ha detto:

          Io credo che sia una buona iniziativa e firmerò.
          Se qualcuno riesce a fare di meglio, lo dica e lo faccia.
          Sosterrò anche lui.

      • Enrico ha detto:

        “E’ ora di reagire … chiunque abbia proposte serie da avanzare lo debba fare in modo costruttivo”.

        Ancora con questo ritornello stantìo del “fare in modo costruttivo”. E poi tali proposte “costruttive” a chi? Ai demolitori?

        Ma per favore!

      • Grazia Maria ha detto:

        Grazie signor Vinfe. Qui si tratta di lottare con tutti gli uomini di buona volontà e di ricordarci che la perfezione, per tutti, non è di questo mondo.

    • Enrico ha detto:

      “La nostra tradizione cattolica è stata abbattuta lentamente, gradualmente, inesorabilmente, soprattutto negli ultimi scellerati 60 anni, con la complicità, il silenzio, il favore di larghi settori della Chiesa etc etc.”

      Ineccepibile.

  • Adriana ha detto:

    Dove si può firmare ? La situazione è gravissima .

  • Nicola Buono ha detto:

    A proposito della contestazione riguardo la ( cattiva e sciagurata) gestione del covid 19 e le sue conseguenze SOCIO ECONOMICHE ed a proposito de ” i diritti inalienabili dei cittadini ” ripropongo ( mi scuserà il dott Tosatti) il link postato nel precedente articolo di Stilum Curiae. Nel link si evidenzia il monitoraggio della rete per controllare la contestazione che sta aumentando nella rete internet nei riguardi del governo e della sua gestione covid 19. Siamo molto vicini al Grande Fratello. Leggetevi soprattutto LE ULTIME 5 RIGHE DELL’ARTICOLO che sono quelle importanti.

    https://www.poliziadistato.it/articolo/155ea1533f4b0b9646398041

  • Alfonso Martone ha detto:

    Buonasera, la prego di correggere nell’elenco dei firmatari, il sottoscritto non è in alcun modo legato al CNR: si tratta di un caso di omonimia.

    Grazie.

    Alfonso Martone

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    “Solo in una società teocratica che ha il carattere universale della massoneria, Islam e cristianesimo, ebrei e buddisti, Europa e Asia, si incontreranno un giorno nello stesso ideale e nella stessa speranza. In una parola, alla massoneria corrisponde formare la chiesa universale “.
    Pignatel, “Battaglie massoniche”.

    COLPO DI STATO VATICANO DIXI

  • Serena ha detto:

    Ma intanto la CEI ha già permesso che il Corpo di Cristo venga trattato come una pizza da asporto. Questo è ancora più grave del fatto pur gravissimo e inaccettabile delle libertà negate a tutti i livelli.

    • Roberto Ceccarelli ha detto:

      Concordo. E’ inaccettabile e direi anche blasfemo. Ribelliamoci coinvolgendo i nostri parroci.
      x Adriana, clicchi su italiano e le comparirà l’intero testo.
      Cristo regni!