CROCIATA DEL ROSARIO. TRE NOVENE ALLA MADONNA DI POMPEI.

16 Aprile 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico mi ha inviato del materiale relativo a una bella iniziativa di preghiera, che mi sembra degna di essere diffusa e partecipata. Buona lettura.

§§§

Dalla pagina Facebook del Coetus fidelium della Campania:

Cari Amici,

Come tutti sappiamo, l’Italia sta vivendo un momento di profonda crisi, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche economico, sociale, politico, religioso. Siamo privati anche della possibilità di accostarci ai Sacramenti, perfino in occasione della Pasqua. Non possiamo fare altro che appellarci al Cuore Immacolato di Maria, implorando la Misericordia divina per l’umanità peccatrice e la cessazione di questo flagello. Per questo motivo i Coetus fidelium della Campania hanno deciso di recitare, a partire da domani, sabato 11 aprile, fino a giovedì 7 maggio, 3 Novene consecutive, come consigliava il Beato Bartolo Longo, alla Regina delle Vittorie, alla Madonna del Rosario di Pompei; il giorno 8 maggio reciteremo la Supplica ed eventualmente proseguiremo con la recita di altre tre Novene di ringraziamento, sempre secondo le indicazioni del Beato Bartolo Longo. Parallelamente decidiamo di impegnarci in una Crociata del Rosario, recitandolo (se possibile anche intero = 3 Corone) quotidianamente con ancora maggior devozione ed assiduità. Invitiamo tutti gli Amici e i lettori ad unirsi a noi e a diffondere questa devozione: la Madonna ci salverà.

 

Novena alla SS. Vergine del Rosario di Pompei per impetrare le grazie nei casi più disperati

Si ponga la prodigiosa Immagine in luogo distinto, e, potendo, si accendano due candele, simbolo della fede che arde nel cuore del credente.

Prima di cominciar la Novena si consiglia di pregare Santa Caterina da Siena che si degni di recitarla insieme con noi; e però si dica:

O Santa Caterina da Siena, mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal Cielo i tuoi devoti allorchè recitano il Rosario di Maria, assistimi in questo momento; e degnati di recitare insieme con me la Novena alla Regina del Rosario che ha posto il trono delle sue grazie nella Valle di Pompei, acciocché̀ per tua intercessione io ottenga la desiderata grazia.

Così sia.

  1. Deus, in adiutorium meum intende: R. Domine, ad adiuvandum me festina. Gloria Patri etc.
  2. O Vergine Immacolata e Regina del Santo Rosario, Tu, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante, hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull’antica terra di Pompei, soggiorno di morti Pagani. E da quel luogo dov’erano adorati gl’idoli e i demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi da per tutto i tesori delle celesti misericordie. Deh! da quel trono ove regni pietosa, rivolgi, o Maria, anche sopra di me gli occhi tuoi benigni, ed abbi pietà di me che ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mostrati anche a me, come a tanti altri ti sei dimostrata, vera Madre di Misericordia: Monstra te esse Matrem; mentre che io con tutto il cuore ti saluto e t’invoco mia Sovrana e Regina del santissimo Rosario.

 

Salve Regina, Mater etc.

  1. Prostrata ai piedi del tuo trono, o grande e gloriosa Signora, l’anima mia ti venera tra gemiti ed affanni ond’è oppressa oltre misura. In queste angustie ed agitazioni in cui mi trovo, io alzo confidente gli occhi a Te, che ti sei degnata di eleggere per tua dimora le campagne di poveri ed abbandonati contadini. E là, rimpetto alla città ed all’anfiteatro dai gentileschi piaceri, ove regna silenzio e ruina, Tu, come Regina delle Vittorie, levasti la tua voce potente per chiamare da ogni parte d’Italia e del mondo cattolico i devoti tuoi figli ad erigerti un Tempio. Deh! ti muovi alfine a pietà di quest’anima mia che giace avvilita nel fango. Miserere di me, o Signora, miserere di me che sono oltremodo ripieno di miserie e di umiliazione. Tu, che sei lo sterminio dei demoni, difendimi da questi nemici che mi assediano. Tu, che sei l’Aiuto dei Cristiani, traimi da queste tribolazioni in cui verso miserevolmente. Tu, che sei la Vita nostra, trionfa della morte che minaccia l’anima mia in questi pericoli in cui trovasi esposta; ridonami la pace, la tranquillità̀, l’amore, la salute. Così sia.

Salve Regina, Mater etc.

III. Ah! il sentire che tanti sono stati da Te beneficati, solo perché̀ sono ricorsi a te con fede, m’infonde novella lena e coraggio d’invocarti a mio soccorso. Tu già promettesti a S. Domenico che chi vuol grazie, col tuo Rosario le ottiene; ed io, col tuo Rosario in mano, ti chiamo, o Madre, all’osservanza delle tue materne promesse. Anzi Tu stessa a dì nostri operi continui prodigi per chiamare i tuoi figli a onorarti nel Tempio di Pompei. Tu dunque vuoi tergere le nostre lagrime, vuoi lenire i nostri affanni! Ed io col cuore sulle labbra, con viva fede ti chiamo e t’invoco: Madre mia!… Madre cara!… Madre bella!… Madre dolcissima, aiutami! Madre e Regina del santo Rosario di Pompei, non più tardare a stendermi la mano tua potente per salvarmi: chè il ritardo, come vedi, mi porterebbe alla rovina.

Salve Regina, Mater etc.

 

  1. E a chi altri mai ho io a ricorrere, se non a Te, che sei il Sollievo dei miserabili, il Conforto degli abbandonati, la Consolazione degli afflitti? Oh, io tel confesso, l’anima mia è miserabile, gravata da enormi colpe, merita di ardere nell’inferno, indegna di ricever grazie! Ma non sei Tu la Speranza di chi dispera, la grande Mediatrice tra l’uomo e Dio, la potente nostra Avvocata presso il trono dell’Altissimo, il Rifugio dei peccatori? Deh! solo che Tu di’ una parola in mio favore al tuo Figliuolo, ed Egli ti esaudirà. Chiedigli, dunque, o Madre, questa grazia di che tanto io ho bisogno. (Si domandi la grazia che si vuole). Tu sola puoi ottenermela: Tu che sei l’unica speranza mia, la mia consolazione, la mia dolcezza, tutta la vita mia. Così spero, e così sia.

Salve Regina, Mater etc.

  1. O Vergine e Regina del santo Rosario, Tu che sei la Figlia del Padre celeste, la Madre del Figliuol divino, la Sposa dello Spirito Settiforme; Tu che tutto puoi presso la Santissima Trinità, devi impetrarmi questa grazia cotanto a me necessaria, purchè non sia di ostacolo alla mia salvezza eterna. (Si esponga la grazia che si desidera). Te la domando per la tua Immacolata Concezione, per la tua divina Maternità, per i tuoi gaudi, per i tuoi dolori, per i tuoi trionfi. Te la domando pel Cuore del tuo amoroso Gesù, per quei nove mesi che lo portasti nel seno, per gli stenti della sua vita, per l’acerba sua Passione, per la sua morte di Croce, pel Nome suo santissimo, pel suo preziosissimo Sangue. Te la domando infine pel Cuore tuo dolcissimo, nel Nome tuo glorioso, o Maria, che sei Stella del mare, Signora potente, Mare di dolore, Porta del Paradiso e Madre di ogni grazia. In Te confido, da Te tutto spero, Tu mi hai da salvare. Così sia.

Salve Regina, Mater etc.

  1. Dignare me laudare te, Virgo sacrata;
  2. Da mihi virtutem contra hostes tuos.
  3. Ora pro nobis, Regina sacratissimi Rosarii,

 

  1. Ut digni efficiamur promissionibus Christi. OREMUS

Deus, cuius Unigenitus per vitam, mortem et resurrectionem suam nobis salutis aeternae praemia comparavit; concede, quaesumus, ut haec mysteria sacratissimo Beatae Mariae Virginis Rosario recolentes, et imitemur quod continent, et quod promittunt assequamur. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen

Si dica un’Ave Maria per l’Avvocato Bartolo Longo [per la sua canonizzazione].

Orazione a S. Domenico e a S. Caterina da Siena per ottenere le grazie dalla SS. Vergine del Rosario

O santo Sacerdote di Dio e glorioso Patriarca San Domenico, che fosti l’amico, il figliuolo prediletto e il confidente della celeste Regina, e tanti prodigi operasti per virtù del Santo Rosario; e tu, Santa Caterina da Siena, figliuola primaria di quest’Ordine del Rosario e potente mediatrice presso il trono di Maria e presso il Cuore di Gesù, da cui avesti scambiato il cuore: voi, Santi miei cari, guardate le mie necessità ed abbiate pietà dello stato in cui mi trovo. Voi aveste in terra il cuore aperto ad ogni altrui miseria e la mano potente a sovvenirla, ora in Cielo non è venuta meno nè la vostra carità, nè la vostra potenza. Pregate, deh!, pregate per me la Madre del Rosario ed il Figliuol divino, giacchè ho gran fiducia che per mezzo vostro ho da conseguire la grazia che tanto desidero. Così sia. – Tre Gloria.

Un Gloria in onore di S. Vincenzo Ferreri, ed un Gloria in onore di S. Tommaso d’Aquino per ottenere il dono della purità.

[Si aggiungano tre Gloria in onore del Beato Bartolo Longo].

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3 commenti

  • Raffaella ha detto:

    Dott. Tosatti scusi l’OT ma oggi è il compleanno di Sua Santità Benedetto XVI e mi chiedevo se è possibile, tramite il blog, fargli avere i nostri sinceri auguri, il nostro affetto e la nostra devozione filiale.
    Grazie.

  • Sconsolata ha detto:

    Sì; è proprio il beato Bartolo Longo a definire, nella Supplica alla Madonna di Pompei, la recita del Santo Rosario «catena dolce che ci rannoda a Dio».
    Catena dolce; non una delle tante catene delle “prigioni” di questa terra, compresa quella che ci costringe quasi “prigionieri” nelle nostre case, che in questo periodo – per una comprensibile reazione psicologica che influisce sulla ragione – si stenta a percepire come posti di protezione, per eccellenza.
    Il Rosario: una catena che riunisce, nella preghiera, le pecorelle scollegate dalla comunità ecclesiale di base.

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    NOVENA ALLA DIVINA MISERICORDIA

    Settimo giorno (Giovedì in Albis)

    Meditare sul S. Cuore di Gesù e sull’immagine di Gesù Misericordioso, sui due fasci di luce bianca e rossa, simbolo di purificazione, di perdono e di sollievo spirituale.

    Inoltre riflettere attentamente sulla tipica caratteristica messianica di Cristo: la Divina Misericordia (cfr. Lc 4,16-21; 7,18-23; Is 42,1-7; 61,1-6.10), soffermandoci sulle opere di misericordia spirituale e corporale ed in particolare sullo spirito di disponibilità verso il prossimo comunque bisognoso.

    Parole di nostro Signore: “Oggi portami le anime che onorano e glorificano particolarmente la mia Misericordia. Sono anime che più di ogni altra hanno partecipato alla mia Passione e penetrano più profondamente nel mio Spirito, trasformandosi in copie viventi del mio Cuore Misericordioso.

    Esse splenderanno nella vita futura di un particolare fulgore, e nessuna di loro cadrà nel fuoco dell’inferno; ciascuna avrà la mia assistenza all’ora della morte”.

    Preghiamo per quelli che venerano la Divina Misericordia e diffondono la sua devozione.

    Misericordiosissimo Gesù, il tuo Cuore è Amore; accogli in esso le anime che onorano e diffondono in modo speciale la grandezza della tua Misericordia. Dotate della potenza stessa di Dio, sempre fiduciose nella tua imperscrutabile Misericordia e abbandonate alla santa volontà di Dio, esse portano sulle loro spalle l’intera umanità, ottenendo continuamente per essa dal Padre Celeste perdono e grazie. Che esse perseverino fino alla fine nel loro zelo iniziale; nell’ora della morte non venire loro incontro da Giudice, ma da Redentore Misericordioso.

    Pater… Ave… Gloria…

    Eterno Padre, volgi uno sguardo di benevolenza sulle anime che adorano e glorificano specialmente il tuo principale attributo: l’infinita Misericordia. Rinchiuse nel Cuore Misericordioso di tuo Figlio, queste anime sono come un Vangelo vivo: le loro mani sono piene di atti di misericordia e la loro anima esultante canta l’inno della tua gloria. Noi ti preghiamo, Dio benigno, di manifestare loro la tua Misericordia secondo la speranza e la fiducia che hanno riposto in te, affinché così si adempia la promessa di Gesù, cioè che proteggerà durante la vita e nell’ora della morte chiunque adorerà e propagherà il mistero della tua Misericordia”. Amen.

    Segue coroncina alla Divina Misericordia

    https://youtu.be/FsZltEk47q8