PELL È LIBERO. L’ALTA CORTE LO ASSOLVE DA OGNI ACCUSA. INNOCENTE.
7 Aprile 2020
Marco Tosatti
La settimana santa 2020, fra tante notizie tristi, ne porta una buona: l’Alta Corte di Giustizia australiana ha prosciolto il cardinale George Pell da ogni accusa, e ha ordinato che sia rimesso immediatamente in libertà, e che il suo nome venga cancellato dalla lista dei responsabili di abusi sessuali. Pell è già libero, e si trova attualmente in un monastero a Est di Melbourne, Dopo 400 giorni di prigionia, potrà di nuovo celebrare la messa. L’Alta Corte fa così giustizia, infine, di quello che è stato fino adesso, un obbrobrio per un sistema giuridico basato sulle norme più elementari del diritto; una specie di “caccia all’uomo” mirata a trovare un colpevole esemplare da gettare in pasto all’opinione pubblica; una sorta di linciaggio mediatico contro un uomo inviso al mondo liberal, accusato di essere conservatore, e su cui ancora nei giorni scorsi alcune televisioni australiane spargevano menzogne, facendo passare come rivelazioni eclatanti accuse che erano già state lasciate cadere dagli inquirenti perché senza fondamento. E su tutta la vicenda resta pesante il sospetto che la polizia australiana sia stata una dei protagonisti attivi della vicenda, per stornare l’attenzione del pubblico da un caso di corruzione che ne aveva pesantemente offuscato la credibilità
L ‘Alta Corte australiana ha annullato all’unanimità la sua condanna per cinque capi d’accusa di abusi sessuali su minori storici. L’importante decisione, emessa martedì 7 aprile dal giudice capo Susan Kiefel, e pone fine a una battaglia legale durata cinque anni, iniziata quando un uomo sulla trentina si è rivolto alla polizia sostenendo che Pell aveva abusato di lui da bambino a metà degli anni Novanta.
All’epoca, Pell era il tesoriere del Vaticano e il prelato cattolico di più alto rango che sia mai stato pubblicamente accusato di reati sessuali su minori. Pell ha sempre negato strenuamente le accuse, che ha respinto in un’intervista alla polizia del 2016 come “prodotto della fantasia”.
Nella sua sintesi di due pagine della sentenza, l’Alta Corte ha detto che la giuria “avrebbe dovuto nutrire un dubbio sulla colpevolezza del richiedente per ciascuno dei reati per i quali è stato condannato, e ha ordinato che le condanne fossero annullate e che le sentenze di assoluzione fossero inserite al loro posto”.
La sentenza dell’Alta Corte di martedì ribalta la sua condanna per un’accusa di penetrazione sessuale di un ragazzino e per quattro capi d’accusa di aver commesso un atto indecente con un ragazzino. Il nome del cardinale sarà inoltre cancellato dal registro australiano degli autori di reati sessuali su minori.
In una dichiarazione rilasciata dal carcere, Pell ha dichiarato di non nutrire alcuna cattiva volontà nei confronti del suo accusatore.
“Non voglio che la mia assoluzione aggiunga al dolore e all’amarezza che molti provano; c’è certamente abbastanza dolore e amarezza….. Il punto era se avessi commesso questi terribili crimini, e non l’ho fatto”, ha detto nella dichiarazione.
Pell è stato fatto uscire dai cancelli della prigione di Victoria’s Barwon, meno di tre ore dopo la sentenza. Lo si può vedere seduto sul sedile posteriore di un’auto, seguito dagli elicotteri dei notiziari.
Pochissime persone erano presenti nella piccola aula di Brisbane quando è stata emessa la sentenza, in netto contrasto con le precedenti udienze, quando critici e sostenitori hanno formato lunghe code per ottenere un posto in aula o stanze di spillover appositamente allestite per far fronte alla domanda.
Con i confini dello Stato chiusi e le distanze sociali imposte a causa della pandemia di coronavirus, non è stato possibile per molte persone viaggiare verso nord da Melbourne, dove si sono svolti i processi, a Brisbane, a due ore di volo. A un sopravvissuto alle violenze sui bambini, che ha partecipato alla maggior parte delle udienze precedenti, è stato rifiutato l’ingresso all’arrivo all’aeroporto di Brisbane ed è tornato a Melbourne nell’ambito delle misure di controllo della pandemia.
Vi invitiamo a leggere quello che scrivevamo nell’agosto scorso in un articolo intitolato Una vergogna australiana.
E scrivevamo qualche tempo fa su La Nuova Bussola Quotidiana:
Nei prossimi mesi l’Alta Corte australiana esaminerà il ricorso del cardinale George Pell, condannato in primo e secondo grado per presunti abusi, che sarebbero stati commessi in una domenica imprecisata di metà anni Novanta, poco dopo essere stato nominato arcivescovo di Melbourne.
La speranza di molti è che l’Alta Corte renda finalmente giustizia a un uomo che molto probabilmente è stato condannato ingiustamente; e che sicuramente è stato messo al centro di una situazione di linciaggio mediatico e non solo, al colmo di una frenesia anti-cattolica del mondo “progressista” australiano.
È interessante notare, e fa sperare, che negli ultimi mesi diverse voci si sono levate non solo e non tanto in difesa del cardinale, ma anche per muovere dubbi sul corretto funzionamento della macchina giudiziaria australiana (vedi per esempio qui e qui). Quella stessa macchina in cui Pell ha avuto tanta fiducia da scegliere di lasciare il Vaticano (era a capo della Segreteria per l’Economia e le Finanze), dove avrebbe potuto godere di immunità diplomatica, per affrontare a viso aperto un’accusa di cui si è sempre dichiarato innocente.
Ma il clima in cui si sono svolti i processi – con Pell e i suoi avvocati insultati da una folla urlante di attivisti fuori dal tribunale, e gran parte dei mass media impegnati ad alimentare un clima di odio e di caccia alle streghe – testimonia della difficoltà di ottenere un processo equo in quel Paese.
LE TAPPE GIUDIZIARIE
Nel marzo del 2019, il giudice Peter Kidd ha condannato il cardinale Pell a sei anni di prigione, con la possibilità, dopo tre anni e otto mesi, di ottenere la libertà su cauzione. Pell è stato ritenuto responsabile dalla giuria di cinque atti di aggressione sessuale (quattro dei quali contemporanei) contro due ragazzi del coro che nel 1996, all’epoca della sua nomina ad arcivescovo di Melbourne, avevano 13 anni. Secondo l’accusa, Pell, subito dopo una solenne Messa domenicale, ancora vestito con i paramenti liturgici, avrebbe assaltato sessualmente in una sacrestia non isolata due ragazzini del coro, sorpresi a bere il vino da usare per la consacrazione, obbligandone uno alla fellatio e usando l’altro per masturbarsi. Il tutto in cinque-sei minuti. In un’altra occasione avrebbe spinto una delle vittime contro un pilastro toccandogli i genitali.
Da rimarcare che questi sarebbero stati gli unici abusi commessi dall’imputato in tutta la sua vita. E già questo appare singolare. Chi è esperto di questi casi sa che i responsabili reiterano le aggressioni; anche in luoghi diversi e a distanza di tempo, con diverse vittime. Non si fermano certo a un singolo episodio.
La prima condanna è stata pronunciata da una giuria popolare, composta di 12 persone. Ora, è interessante osservare che la condanna è venuta in un secondo processo (di primo grado). Infatti, una prima giuria si era espressa – dieci contro due – a favore del proscioglimento dell’accusato. Ma il giudice aveva poi scelto, in mancanza dell’unanimità, di aprire un secondo giudizio.
Da ricordare anche che, sin dal 2014, la Polizia dello Stato di Vittoria aveva aperto un’inchiesta “open ended” per cercare testimonianze e prove per eventuali reati di abuso commessi dal cardinale Pell; e questo anche in assenza di denunce o segnalazioni. L’impressione – e anche più di un’impressione – è che nella polemica lanciata contro la Chiesa cattolica per gli abusi si sia cercato un bersaglio eccellente. E che questo sia stato identificato nel porporato, inviso all’opinione pubblica progressista per le sue posizioni in fatto di omosessualità, gender e matrimonio gay.
La squadra legale di Pell ha presentato appello. Ha detto che il verdetto, emanato dalla (seconda) giuria di 12 persone, è “irragionevole”, perché si basa “unicamente sulla parola del denunciante”. E in effetti, vista dall’esterno, questa circostanza appare assolutamente incredibile: che cioè, a circa vent’anni di distanza da un fatto presunto, chiunque possa essere condannato in base a un’accusa priva di testimonianze di appoggio o di qualsiasi altra prova. Il ricorso affermava poi che “in base a tutta l’evidenza, compresa l’evidenza a discolpa e non contrastata di più di venti testimoni della Corona, non era possibile per la giuria essere soddisfatta oltre ogni ragionevole dubbio unicamente sulla parola dell’accusatore”. La difesa aveva preparato anche un filmato per mostrare alla giuria come fosse impossibile compiere attività sessuale nei luoghi e nei modi descritti dall’accusatore – nella cattedrale e in quel momento della mattina – subito dopo la Messa principale celebrata da Pell: ma la proiezione di questo filmato non è stata permessa dal giudice. Una decisione che viste le circostanze – un’accusa senza testimoni – non appare comprensibile, se non nell’ottica di un pregiudizio contro Pell.
Il ricorso di Pell è stato rigettato nell’agosto 2019, con due voti contro uno. Ma uno dei tre giudici, Mark Weinberg, ha scritto una memoria di duecento pagine per spiegare perché secondo lui esiste “una possibilità significativa” che il cardinale non abbia commesso l’abuso per cui è in galera. Weinberg avrebbe liberato Pell, e ha detto di non poter escludere che alcune parti della denuncia dell’ex ragazzino del coro fossero “costruite”.
Da notare fra l’altro che la seconda presunta vittima, morta per overdose di eroina nel 2014, aveva detto a sua madre di non aver mai subito abusi. Se fosse stata in vita, probabilmente, tutta l’accusa sarebbe caduta. Secondo Weinberg c’era tutto un corpo di evidenze che “rendevano impossibile accettare” il racconto del denunciante. “C’erano inconsistenze, discrepanze, e un certo numero di risposte semplicemente non avevano senso”, ha scritto Mark Weinberg. E continua così: “Un elemento inusuale di questo caso era che dipendeva interamente dall’accettazione del denunciante, al di là di ogni dubbio ragionevole, come di un testimone credibile e affidabile. Tuttavia la giuria è stata invitata ad accettare la sua versione senza che ci fosse nessuna conferma indipendente per essa”.
Per cui Pell è stato condannato a sei anni di prigione in base alla testimonianza della stessa persona che ha sporto la denuncia. Di recente Andrew Bolt di Sky News ha svolto un’inchiesta, ricostruendo, in base all’accusa, i movimenti dei personaggi in quella – non specificata – domenica del 1996 ed è giunta alla conclusione, documentata con un filmato, che semplicemente Pell non avrebbe potuto compiere ciò per cui è stato condannato. Ora, dopo il nuovo ricorso del cardinale, la parola spetta all’Alta Corte.
Vi invitiamo a leggere anche questa ricostruzione, fatta da un commentatore televisivo, che dimostrava come non fosse possibile che George Pell avesse commesso i fatti che gli sono stati attribuiti.
Ora, finalmente, dopo tanta sofferenza, la verità dei fatti è stata ristabilita. Un uomo onesto viene ripulito da accuse infamanti, senza che resti nessuna ombra su di lui. E certamente la sua vicenda sarà di insegnamento anche per la Chiesa, in cui il cardinale torna ora ad avere un ruolo che la Passione attraverso cui è stato condotto non potrà che rendere più luminoso e importante. Una voce resa più forte dalla sofferenza ingiusta che gli è stata inflitta.
§§§
Aggiornamento. Grazie alla cortesia di un lettore pubblichiamo la dichiarazione di Pell dopo la sentenza.
“Ho sempre mantenuto la mia innocenza pur soffrendo di una grave ingiustizia. A ciò è stato posto rimedio oggi con la decisione unanime dell’Alta Corte. Attendo con ansia di leggere la sentenza e le motivazioni della decisione nei dettagli. Non ho alcuna cattiva volontà nei confronti del mio accusatore, non voglio che la mia assoluzione aggiunga al dolore e all’amarezza che molti provano; c’è certamente abbastanza dolore e amarezza. Tuttavia il mio processo non è stato un referendum sulla Chiesa cattolica; né un referendum su come le autorità ecclesiastiche in Australia hanno affrontato il crimine di pedofilia nella Chiesa. Il punto era se io avessi commesso questi terribili crimini, e non l’ho fatto. L’unica base per una guarigione a lungo termine è la verità e l’unica base per la giustizia è la verità, perché giustizia significa verità per tutti. Un ringraziamento speciale per tutte le preghiere e le migliaia di lettere di sostegno. Voglio ringraziare in particolare la mia famiglia per il loro amore e il supporto e per quello che hanno dovuto fare attraverso la mia piccola squadra di consulenti, quelli che hanno parlato per me e hanno sofferto e tutti i miei amici e sostenitori qui e all’estero. Inoltre i miei più sentiti ringraziamenti e la mia gratitudine a tutto il mio team legale per la loro ferma determinazione nel far prevalere la giustizia, gettare luce sull’oscurità fabbricata e rivelare la verità.
Infine, sono a conoscenza dell’attuale crisi sanitaria. Sto pregando per tutte le persone colpite e il nostro personale medico in prima linea”
(Cardinale George Pell).
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Tag: pell. alta corte di giustizia, sentenza definitiva
Categoria: Generale
La cattedrale di Melbourne è stata vandalizzata dopo l’assoluzione di Pell. Guardate le immagini e capirete che tipo di gente sta dietro a questi gesti e alla precedente condanna:
https://www.sbs.com.au/news/melbourne-cathedral-vandalised-as-george-pell-leaves-city-after-first-night-of-freedom?fbclid=IwAR2d9MrsIBzT1aSiEAN4NdHSWJkFpGcko_rfLSgIfIwxB6X4c6GT3czcaWc&cid=news:socialshare:twitter
Eh già, per questi signori, Pell è colpevole , a prescindere…..Ed in ogni caso è impressionante l’odio contro Cristo che mostrano dipingendo una Croce alla rovescia….
Deo gratias.
Il miglior cardinale tra quelli chiamati a far da consulenti al Pontefice era stato tolto di mezzo; non una parola è stata spesa in sua difesa da Roma, mentre Marx o Maradiaga vengono coperti sempre, e ignorati dai media, nonostante gli evidenti abusi o addirittura i crimini.
Ma giustizia deve essere fatta fino in fondo, scoperchiando la mafia internazionale che ha voluto Pell in galera.
Calma guaglioni. Pell è stato assolto per ragionevole dubbio, mica perché il fatto non sussiste o per non aver commesso il fatto. Vuol dire che invece di un 100% di certezza, si è raggiunto un 90% con un 10% di dubbio e l’ha fatta franca. Cosa avete da festeggiare? È il modo peggiore di essere assolto!
Legga quello che scrive l’Alta Corte nella sua sentenza. Capirà che i sette giudici – all’unanimità – hanno pur con tutte le cortesie del caso e della casta verso i loro colleghi precedenti detto che semplicemente il crimine non poteva essere commesso. Come anche il buon senso sin dall’inizio faceva capire. Legga, e vedrà.
E cosa ti aspettavi? Che dicessero che i loro colleghi avevano commesso una ingiustizia gravissima? Giustizia è fatta punto.
Quel “l’ha fatta franca” indica inequivocabilmente un altro rosicone, tipico di chi non vuole guardare in faccia la realtà ma pensa che la sua visione onirica sia più forte dei fatti.
Porello…
Esatto , analisi perfetta. Al compagno rode tremendamente l’assoluzione in toto di Pell senza se e senza ma. Ma a qualcosa devono pur attaccarsi.
“Ciro, ho sentito che lei si è macchiato di abusi su minori negli anni 90. Vuole farla franca anche lei?”
Le piacerebbe questo modo di procedere nei suoi confronti?
Essere assolti all’unanimità perché l’accusa non sussiste non è il modo peggiore di essere assolti. E’ la base della giurisprudenza anglosassone, che non riconosce neanche la presenza di un’accusa se questa non ha prove valide; è il sacrosanto principio di innocenza finché non si provi l’accusa.
Lei sta invocando la delazione alla Robespierre, perché le è antipatico Pell. Lei sta dicendo che io devo provare quello di cui mi si accusa senza alcuna evidenza oggettiva – quello che facevano alla Lubjanka.
Che bella notizia! Sia lodato Gesù Cristo! Questa notte ho pregato per lui.
“C’è del buono in questo in questo mondo, padron Frodo!”
Non tutti i preti son pedofili ne tutti i pedofili son preti.
Non tutti gli inquisiti nel processo di Triora con il malkeus mallefiacrum erano streghe, ne tutti gli inquisitori erano preti.
https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/pedofilia-la-profezia-di-don-giorgio-1.4710915/amp
Solo Dio vede nei cuori degli uomini o ADDIRITTURA anche lboggettivita’ dei fatti. L ingiustizia ed il diritto si sposano perfettamente tra loro (Sergio Quinzio, la speranza nell’ apocalisse).
Mi congratulo per l assoluzione. Se può “consolare” Pell non e’ stato l unico.
Son contento per il cardinal Pell.
https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/don-giorgio-govoni-1.4754086
Per mettere a punto – meglio: a puntino – questo striminzito Comunicato la Sala Stampa della Santa Sede ha impiegato …ore…
Tanto… per un obbligo da assolvere…
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2020/04/07/0208/00464.html
😎6😎6😎6
Impressionante. Da non credere.
Si vede come il Vaticano, con a capo il pontefice, non stia scoppiando di gioia per la sentenza d’innocenza del cardinale Pell. Si congratula con la “giustizia” rudimentare australiana che, dopo due condanne scandalose, decise senza alcuna prova oggettiva o anche solo soggettivamente certa, ora, in ultima istanza, lo dichiara innocente. Quanto al cardinale stesso, il Vaticano non si sbilancia: nessuna espressione di fraterno affetto e soddisfazione, dovutagli in quanto cardinale di Santa Romana Chiesa ingiustamente condannato. Con la coda dell’occhio in Vaticano si guarda alla potente lobby liberal-progressiva-becera-anticattolica australiana. Bergoglio vuole essere amato da tutti, specialmente dai nemici giurati della Chiesa di Cristo, non sua. E Bergoglio riasserisce il suo impegno nella lotta alla pedofilia, tacendo opportunamente sul caso McCarrick, tra molti altri.
In conclusione, “si licet parva componere magnis” c’é per noi cattolici un’altra ragione da aggiungere all'”exultet”
pasquale. Esulti questo insigne figlio della Chiesa anche perché, almeno per lui, la giustizia umana ha compiuto il suo compito! E noi esultiamo con lui!
Ed esultiamo tanto piu’ che il Vaticano e il vescovo di Roma non esultano! Di solito quando esultano e’ per qualcosa o qualcuno che servono al Principe di questo mondo.
Questa è la volta che lo fanno fuori davvero. Spero che non torni a Roma (emergenza virus a parte), ma memmeno resti in Australia.
Che il Signore lo protegga!
Card. Pell, Papa subito
,direttamente al soglio di Pietro dalla prigione
questa si che sarebbe la buona novella!
Sai che rosicamento per La Nuova Chiesa Love&Peace ? Orrore , orrore , orrore….
Mi ha colpito ( negativamente ) come il TG1 ha dato la notizia.
Ha sottolineato che la assoluzione è stata per “ mancanza di prove “, ha fatto seguire le immagini di Pell con quella di gruppi contestatori, ha detto che il Papa si è rallegrato MA (perché “ ma “ ? ) ha ribadito l’impegno della Chiesa a contrastare il fenomeno della pedofilia.
Ma non è solo il Tg1 ad avere questa linea. Sono tutti i media sinistroidi mainstream che sono sulla stessa lunghezza d’onda.
La prima grande disfatta di Jorge Mario Bergoglio.
Speriamo sia il principio della fine.
“George Pell, 78 anni e 404 giorni di ingiusta carcerazione alle spalle, è ora un uomo libero, assolto dall’accusa più infamante per un sacerdote. E potrà tornare anche a celebrare l’Eucarestia dopo più di anno.”
Oltre un anno di CARCERE.
Un uomo di 78 anni.
Un Sacerdote, Cardinale.
L’accusa PIU INFAMANTE.
“Ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili”
Si, l’anima mia magnifica il Signore ed il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore.
Per Adriana
https://m.facebook.com/studiolegalepolacco/posts/?ref=page_internal
Caro Nicola ,
grazie . E’ un sito ” utile e ” corroborante “.
Nel frattempo, c’è il panico in Vaticano per la notizia che
PELL È TORNATO – ED È ARRABBIATO.
Mentre George Pell era finalmente pronto a sistemare le finanze vaticane, ci fu una corsa ai computer per cancellare file incriminanti, un falò di ricevute e fatture e voci di cardinali che proclanavano la frase magica “I soldi stavano solo riposando nel mio conto, pronti per essere spostati “.
dal blog di Ecclesandbosco
Tra le misure prese in Vaticano in previsione del rientro del cardinale Pell, c’è la vendita di tutti i quadri e/o icone di San Giorgio, poiché non ha scelto di schierarsi col papa pro tempore…essendo anche il Bergoglio sotto la sua protezione.
Martedì 7 aprile 2020
Il cardinale Pell è tornato!
Gli odiatori della Chiesa cattolica erano in armi oggi, dopo la notizia che l’Alta Corte d’Australia aveva annullato all’unanimità la condanna del cardinale Pell per crimini che erano fisicamente impossibili
È un giorno triste per la giustizia australiana, se i giudici inizieranno a guardare le prove, piuttosto che semplicemente dire ‘È cattolico, deve essere colpevole'”, ha detto un critico.
Un altro era altrettanto esplicito. “Un principio della legge australiana è che reclutiamo giudici e giurie di ogni estrazione sociale: i pazzi, gli ubriachi, gli stupidi, i bigotti e gli storpi. Che cosa sta succedendo al mondo se permettiamo che il caso venga deciso da sette giudici che sanno riconoscere che i denuncianti hanno inventando storie sciocche che non hanno nemmeno senso? ”
Dal blog Ecclesandbosco
Di seguito riprendo quanto aveva affermato Bergoglio a proposito del card. Pell, nel corso di un’intervista fiume, del 28 maggio 2019, concessa per la TV messicana “Televisa” (al link seguente): E questo perché non ci si dimentichi di precedenti significativi, nel mentre già si punta – su alcuni organi di informazione – a far risaltare la linea di una “presunzione di innocenza” che sarebbe stata adottata dal Vaticano nei suoi confronti.
Cosa che a me non appare, o almeno non così inequivocabile. Come dimostrano anche le ingiunzioni che gli furono comminate (come da articolo linkato de “Il Sole 24 ore), per non tralasciare l’avvio dell’indagine avviata sul conto di Pell e la sua sostituzione nel ruolo di prefetto della Segreteria per l’Economia, giunta a tamburo battente nel novembre scorso non appena si ebbe notizia che l’Appello del cardinale era stato accolto dall’Alta Corte australiana.
Dall’intervista citata, partendo dalla risposta alla domanda sul C9 ridimensionato a C6.
R. – Il cardinale Pell lavorava qui nella Curia e l’ho scelto io perché me lo avevano chiesto. Stava per essere nominato qui già prima, c’era stato qualche indizio, ma c’era anche stato un processo dal quale era uscito pulito. Prima di tutto perché 9. Erano uno per ogni continente e poi uno per il Governatorato, un coordinatore. Ora 6, perché? Perché tre sono andati in pensione, o meglio sono andati via. Quello del Cile, il cardinale Pell e quello del Congo. Stiamo funzionando bene in sei, per cui perché aggiungere altri se sta funzionando bene in questa fase? È così.
Ha detto che sono andati in pensione. O li ha mandati in pensione Papa Francesco?
R. – Il cardinale Pell ovviamente è in carcere ed è stato condannato. È ricorso in appello, ma è stato condannato. Il cardinale Errázuriz non poteva continuare, era ovvio. E il cardinale Monsengwo aveva compiuto 80 anni. Allora è andato via per motivi di età. È rimasto a 75 anni Rodríguez Maradiaga perché è il coordinatore e Bertello, che ha più di 75 anni perché è il governatore. Non posso prescindere dal governatore e dal coordinatore.
Sul coordinatore è stato detto…
R. – Gli dicono di tutto, ma non c’è nulla di certo, no, è onesto e mi sono preoccupato di esaminare bene le cose. Si tratta di calunnie.
Del cardinale Maradiaga…
R. – Sì. Perché nessuno ha potuto provare nulla. Può essersi sbagliato in qualcosa, può aver commesso qualche errore, ma non del livello che gli vogliono addossare. Questo è l’importante, perciò lo difendo. E poi ci sono gli altri.
Questo riguardo al C9. Parlando sempre della mancanza d’informazione o del fatto che non arriva tutto, in Argentina, per esempio, i media dicono che avevano informato circa monsignor Zanchetta, che voi qui in Vaticano sapevate. Lei lo ha portato qui, lo ha messo in un posto che ha creato praticamente dal nulla per lui. Questo la gente non lo capisce.
https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2019-05/papa-televisa-violenza-contro-donne-migrazioni.html
https://www.catholicworldreport.com/2019/03/13/the-holy-see-and-cardinal-pell/
https://www.ilsole24ore.com/art/pedofilia-colpevole-cardinale-pell-ministro-vaticano-dell-economia-ABQ9mHYB
Sono felice, sia lodato Gesù Cristo
Trovate un articolo on posizione importante , che cita l’assoluzione come fatto importante proprio su Dagospia . Ma guarda un po’ !
«E che cos’è la verità?».
Questa la domanda rimasta irrisolta per Pilato che non era riuscito a cogliere il senso della precedente spiegazione di Gesù: «Chi appartiene alla verità ascolta la mia voce» e preferì lavarsene le mani, dando ascolto all’ urlo del popolo che ne reclamava la condanna.
È la pagina sempre attuale del Vangelo (Gv 18,37-38), propria della settimana santa, anche se meno letta quest’anno.
Mai come in questo “caso”, che riguarda un membro dell’alta gerarchia ecclesiastica, in questo periodo più che opaco per le vicissitudini in cui si trova sballottata la Chiesa, una risposta così chiara e netta che arriva da una delle aule in cui si esercita la giustizia civile, dimostra che alla fine la “verità” trionfa sulle menzogne e da sola restituisce la “libertà” a chi, come avviene troppo spesso, resta incastrato fra le maglie di errori umani. Errori che, se sono spiegabili – senza adito a giustificazioni di sorta – a livello di organi giurisdizionali, restano del tutto inaccettabili e ingiustificabili per sentenze di condanna decretate da chi esercita arbitrariamente il potere di giudicare, condannare, senza appello, nel segreto di una stanza, e con l’aggravante di permettere la diffusione di notizie atte a far scattare processi mediatici, senza concedere il diritto di difesa da accuse mai nemmeno pronunciate (men che meno formalizzate).
Sono immensamente felice per il card. Pell che, dopo aver celebrato per 400 giorni quelle messe che gli sono state negate nell’offerta della sua sofferenza, contribuendo ai patimenti di Cristo, potrà celebrare a pieno titolo la Pasqua di Resurrezione.
Per la giostra è arrivato finalmente lo stop.
Questa vicenda dovrebbe far capire che non si combatte il “clericalismo”, cui semplicisticamente si ascrivono le conseguenze dei mali che attanagliano la Chiesa, a colpi di sterili condanne verbali, le quali concorrono invece a favorire ondate di anticlericalismo. E un perito chimico, quale è il papa, dovrebbe avere bene in mente quella legge che in Fisica recita: «Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria».
Non mi meraviglierei se, adesso, una pelosa dichiarazione dalla Santa Sede segnasse il non luogo a procedere per quell’ atto che si era lasciato intendere avviato in Vaticano (ne dubito) nel mentre si professava completa fiducia nella magistratura australiana, in attesa delle conclusioni dell’iter processuale.
Invece: resta sospeso ai canonici tempi biblici il pronunciamento su McCarrick…
Giubilo per il Card. Pell !! Lode a Dio Padre Onnipotente!
….a proposito di Pilato e della sua domanda a Gesù “Cosa è la Verità? in latino ” Quid est veritas?
Gesù rimane in silenzio perché la risposta è insita nella stessa domanda.
Sono state anagrammate le parole latine ed è venuta fuori la frase: “Est vir qui adest”.
Tradotto:
” È l’Uomo che ti sta davanti ! “
Grazie per l’ opportuna precisazione.
Dio sia Lodato!
Con Pell non sono riusciti a fargli il servizio perché era un processo affidato alla giustizia civile, sulla quale contavano i suoi detrattori visto il clima molto anticattolico che c’è oggi, ma hanno fatto un buco nell’acqua! È chiaro come il sole che è stato un processo organizzato. Bisognerebbe sapere chi sono stati i mandanti! Poi ci sono i processi solo canonici che organizzano in Vaticano per far fuori chi è inviso a qualche potente di turno, ma questa è un’altra storia.
Onore a Pell!
Alle 10.30 di stamani trovo la bella notizia dell’assoluzione piena del Card. Pell solo sulle edizioni on line di Repubblica e del Corriere, con due trafiletti il cui contenuto pare ne faccia una “brutta” notizia.
Su Avvenire … silenzio assoluto !
No, la notizia c’è su Avvenire, solo mi sembra che anche qui sia riportata in maniera molto asettica, dando un colpo al cerchio ed uno alla botte. Con molto distacco.
https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/il-cardinale-pell-prosciolto-dalle-accuse-di-abusi-verdetto-unanime-dei-giudici
forse “stanno a rosica’…”
Ringraziamo, lodiamo e ringraziamo Gesù Cristo, nostro Signore, Re di giustizia, di pace, amore, infinita bontà e misericordia. SIA LODATO GESÙ CRISTO!
Il Card. Pell è un grande e la sua dignità si è manifestata davanti a tutti coloro che hanno un minimo di buonsenso!
Commento asettico de La Repubblica online, senza entrare nel merito della totale infondatezza delle accuse. E poi la notizia data in fondo, in fondo, in fondo …all’edizione online.
Quanto gli rode…
https://www.repubblica.it/esteri/2020/04/07/news/pedofiia_il_cardinale_pell_prosciolto_dall_alta_corte_australiana-253341017/?ref=RHPPLF-BH-I253341018-C8-P3-S1.8-T1
Pare esprimere lo stesso atteggiamento di don Ciccio che non a caso disse: “Leggo solo Repubblica”; al che io pensai che si vedeva benissimo.
https://www.repubblica.it/esteri/2015/05/25/news/il_papa_non_guardo_la_tv_leggo_repubblica_-115198336/
RENDIAMO GRAZIE AL SIGNORE
Mi unisco alla gioia di quanti gli hanno creduto.
Caro Tosatti , ecco la dichiarazione del card,Pell
I have consistently maintained my innocence while suffering from a serious injustice. This has been remedied today with the High Court’s unanimous decision. I look forward to reading the judgment and reasons for the decision in detail. I hold no ill will toward my accuser, I do not want my acquittal to add to the hurt and bitterness so many feel; there is certainly hurt and bitterness enough. However my trial was not a referendum on the Catholic Church; nor a referendum on how Church authorities in Australia dealt with the crime of paedophilia in the Church. The point was whether I had committed these awful crimes, and I did not. The only basis for long term healing is truth and the only basis for justice is truth, because justice means truth for all. A special thanks for all the prayers and thousands of letters of support. I want to thank in particular my family for their love and support and what they had to go through; my small team of advisors; those who spoke up for me and suffe
Grazie, ho aggiunto.
parafrasando un noto detto:
sul (presunto) cadavere di un leone hanno festeggiato i cani. Ma il leone è rimasto un leone (e vivo, per giunta), i cani sono rimasti cani.
Giochino facile facile:
quanti quotidiani, compresi quelli nostrani, metteranno la notizia in evidenza prima pagina e non in un oscuro trafiletto ventesima? E quanti di quelli che hanno soffiato sul fuoco del “dalli al pedofilo” (di qua e di là del tevere) gli chiederanno scusa per un’accusa manifestamente infondata e assurda, oltreché per una detenzione che neanche i peggiori gerarchi nazisti?
A scanso di equivoci: non si vince niente, la soluzione è troppo facile.
Sicuramente saranno in prima pagina de La Verità, Libero Quotidiano, il Tempo di Roma e forse , ma non ne sono sicuro, de Il Giornale. Gli altri non pervenuti e sicuramente rosicamento mega galattico.
Caro Nicola ,
tu che sai dare gli ” estremi ” giusti e le sigle giuste , puoi
riportare qui quella dell’Avv.Edoardo Polacco ? Tiene su fb. una serie di interventi in favore dei diritti costituzionali e sugli abusi commessi dalla casta contro i medesimi – compreso quello contro i fedeli che vanno alla Messa- .(Ultimo intervento )
Grazie , ciao .
Grazie per la dritta, Adriana !!!
https://m.facebook.com/studiolegalepolacco/posts/?ref=page_internal
Un prezioso raggio di sole nelle tenebre.
Notizia bellissima .
Che Dio sia lodato.
Giusto, una buona notizia, ogni tanto!… Eravamo certi dell’innocenza di Pell, tanto era fantascientifica l’accusa. Si dimostra in modo clamoroso la mala fede della Corte che a suo tempo condannò Pell. come pure della polizia, dei media, eccetera. Era un sistema, che francamente mi stupisco stavolta si sia inceppato.Ma poiché tutto il mondo è paese, come non pensare alla nostra povera Italia, nella quale sia Salvatore Cuffaro, presidente Regione Sicilia,
https://www.tempi.it/farina-cuffaro-vive-una-condanna-ingiusta-pressioni-senza-precedenti-sui-magistrati/
che Renato Formigoni, presidente Regione Lombardia
https://lanuovabq.it/it/la-condanna-di-formigoni-e-un-avvertimento
sono stati condannati senza prove (attendibili ;-)))))
E che dire di Silvio Berlusconi, che non mi sta simpatico per nulla, ma che ha subìto tre processi Ruby
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2013/04/06/ruby-e-diventata-grande-e-noi-gli-facciamo-i-complimenti/
con evidenti costi stellari a carico del contribuente, perché faceva una cosa che in Italia fanno tutti i potenti, e non solo, ma guarda caso i processi li hanno fatti solo a lui? L’uso strumentale del potere giudiziario è evidente, ma d’altronde è cosa che si è vista in tutti in regimi oligarchici e totalitari. E’ una questione di pura gestione del potere. Questo vulnus della democrazia si potrà risolvere solo nella misura in cui potrà crescere la “Società partecipativa” secondo Dottrina sociale:
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/i-maestri-2/pier-luigi-zampetti/
…vale a dire solo nella misura in cui potrà crescere la sovranità del “Popolo delle Famiglie”. A oggi, abbiamo ancora da incominciare.
Cioè, pur di giustificare i tuoi spot, riesci perfino a mettere assieme Pell con Berlusconi (e le sue performance ottuagenarie di Arcore…).
Un po’ più di rispetto per il Card. George Pell, per cortesia.
E anche per Formigoni, che si chiama Roberto (non Renato).
grazie per darmi la possibilità di esercitare la sesta opera di misericordia spirituale
Papa: “Prego per chi soffre sentenze ingiuste”
Il Papa a Santa Marta apre la celebrazione della messa quotidiana con un pensiero per le persone contro le quali ci si accanisce con sentenze ingiuste. “In questi giorni di Quaresima – dice Bergoglio alla messa – abbiamo visto la persecuzione che ha subito Gesù e come i dottori della legge di sono accaniti contro di lui”. Le sue parole arrivano nel giorno in cui l’Alta Corte australiana ha prosciolto dalle accuse di pedofilia il cardinale George Pell, accuse per le quali era stato condannato a sei anni di prigione.
Grazie a Bergoglio che se lo è tolto dai piedi dopo che Pell aveva chiesto la Commissione di Inchiesta su movimenti oscuri sull Obolo di san Pietro ( sotegno elettorale alla Clinton) ? Peraltro , anche se ciò non fosse , cosa ha fatto Bergoglio per aiutarlo, difenderlo , sostenerlo , in tutto questo tempo ? Ce lo racconterà Tornielli ??
Don Ciccio formaggio non è credibile sulla ingiustizia e sulla Verità! Lui è uno di quelli che ci sguazza nella ingiustizia e nella falsità. Ve lo posso garantireeeeee! La falsità si addice al suo essere.
Ottimo, don Gaetano.
Come già scritto una volta non ho mai creduto alla colpevolezza del Cardinale. Oltre alle accuse palesemente false c’era a sostegno anche il pesantissimo silenzio del Vescovo di Roma
La pazienza e l’umiltà con cui il Cardinale Pell ha affrontato questo calvario sono un fulgido esempio di cristiana rassegnazione alla volontà di Dio. Il Signore non abbandona i Suoi, e ripristina sempre la Giustizia.
Adesso il Porporato dovrà esser rimesso in tutte le sue funzioni, inclusa quella concernente la commissione di controllo delle finanze vaticane, dalla quale fu estromesso con un atto di codardia e di pavidità da parte del Sedicente.
Immagino i volti lividi di Maradiaga & C. per la notizia.
Ci sarà da ridere, nelle prossime settimane.
Mi associo all’auspicio che il cardinale Pell sia rimesso nella posizione che occupava prima del suo congedo temporaneo affinché potesse difendersi dalle infamanti accuse.
e comunque se dovesse ritornare in Italia, mi permetto di suggerirgli una visita a Portofino per venerare le reliquie del suo santo patrono, lì conservate.
Un raggio di sole consolante in queste giornate buie!
Grazie Signore!!
Signor, te ne ringrazio!
Temo piuttosto male. Avevo letto il libro di Francesca Immacolata Chaoqui e mi era sembrato che la suddetta signora avesse in una certa antipatia il cardinale australiano. Ne descriveva con malcelato disprezzo l’abbigliamento, accusandolo di indossare camicie hawaiane. Ovvero la promozione di Pell a capo della Segreteria per l’economia non era stata accolta con gioia dalla lobby filo omosessuale in Vaticano.
La mia risposta è finita in un punto sbagliato. Voleva essere una risposta a Non metuens verbum.
Ma lei pensa davvero che Francesca Immacolata(?) Chaouqui meriti un qualsiasi tipo di citazione?
“…camicie hawaiane…lobby filo omosessuale…”: mi sembra che il suo ragionamento andrebbe semmai letto al Contrario, sig. Bastian.
Frase di Pell mancante dalla citazione del dott. Tosatti:
“non è un né un referendum sulla Chiesa cattolica e né un referendum su come le autorità della Chiesa in Australia affrontano i casi di pedofilia”
Grazie! Non c’era nei reportage australiani che avevo visto.
Sia lode a Cristo.
E un augurio che ora possa ritrovare pace e serenità.
Non credo le abbia mai perse. Aiutava, per lettera, i detenuti che gli scrivevano.
Ora E’ INDISPENSABILE una inchiesta che faccia luce sui fatti occorsi . Basta menzogne ! . Che ruolo ha avuto la Curia Vaticana in questa farsa ?
… non so come siasuccesso, ma sai sti giornalisti hanno naso e orecchie più grandi degli elefanti…
https://www.marcotosatti.com/2020/04/01/george-pell-il-rinvio-del-verdetto-puo-non-essere-un-male/
Ho sempre creduto sull’innocenza del cardinale Pell, il clima di odio che in Australia ha avvolto la sua incredibile passione ricade sui suoi carnefici.
Finalmente ha avuto giustizia.
Dio sia lodato sempre. Il gigante australiano sarebbe un grande Papa.
“Il gigante australiano sarebbe un grande Papa.”
Magari!
PS. Ma come fa? Copia quello che penso…
Caro Gaetano con il cuore e l’occhio dei piccoli si vede bene e lontano.
Rendiamo grazie a Dio
SIT POSITIS CRUX INVICTA !
Ed oggi 7 aprile data più probabile del vero giorno della MORTE IN CROCE DEL NOSTRO SIGNORE.
Grazie all’ informazione VERA da questo Stilum Curiæ e Marco Tosatti è che ho avuto la certezza dell’ innocenza del cardinale eppure qui diversse volte manifestato unendomi nella preghiera.
Gioia!
La ringrazio molto per l’articolo su il nostro caro Cardinale Pell, lo conosco personalmente uomo di grande umiltà , certo l’Australia è un paese anticattolico, adesso la verità è venuta a galla , Praise The Lord
Una grande notizia, che rischiara questa Settimana Santa così piena di oscurità!
Immagino che Bergoglio chiamerà subito Pell per manifestargli la sua solidarietà e per aver sempre creduto nella sua innocenza e che lo ha sempre ricordato nella preghiera etc etc
AH AH AH
Il papa sara’contento come una pasqua!
🤣
Felice per il cardinal George Pell e per la giustizia ripristinata.
Domanda inevitabile:
Come la prenderanno in Vaticano, a tutti i livelli ?
Il Papa gli ha dedicato la messa di questa mattina.
In che senso? Su Vatican News ho visto che ha commentato il Vangelo citando in genere quelli accusati ingiustamente.
No. Ha introdotto la messa parlando di “sentenza ingiusta per l’accanimento”. Ovvio che non ha fatto il nome di Pell: 1) il suffragio si fa per i morti e la messa non è un comizio 2) Pell ha subito un’ingiustizia condivisa da migliaia di altre persone di ogni tempo e luogo.
Perché ovvio? A questo punto poteva accennare. C’è una sentenza.
un “ovvio” comodissimo…
A dire il vero sembra che parlasse dei carcerati, sui quali da giorni non fa altro che discettare.
Di altri “carcerati” (per esempio “in odium fidei”) non mi risulta che impieghi tanto del suo tempo.
Vedo che Tosatti stamane ha dato una prima eloquente risposta sulla Bussola Quotidiana, la quale bussola tuttavia si è ben guardata dal mettere la notizia in prima pagina.
Dio sia benedetto !!!