UNA DONNA SCRIVE A STILUM: DOV’È LA CHIESA? DOVE I PASTORI?

23 Marzo 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, ho ricevuto la lettera di una fedele, credo di Roma, e voglio condividerla con voi. Perché la sua voce è quella di tante persone che in questo momento difficile per il Paese hanno scoperto, con angoscia, di essere abbandonati. Nelle mani di un governo inadeguato e incapace, e che usa l’autoritarismo per nascondere la sua mancanza di autorevolezza, e che purtroppo i Pastori seguono pedissequamente, senza tutelare né le ragioni della Fede né quelle del gregge loro affidato. Nella lettera, scritta da una persona colta e professionalmente ben dotata, si elencano alcune delle ipotesi di soluzione ben fattibili che da parte della CEI si sarebbero potute percorrere, invece di adeguarsi supinamente ai diktat dell’esecutivo, e di che esecutivo…Buona lettura. 

§§§

“Egregio Dr. Tosatti,non è l’epidemia che mi annichilisce, ma è la supina accondiscendenza da parte degli Ecclesiastici nell’assecondare i dettami dell’autorità civile in maniera ulteriormente restrittiva rispetto al dovuto, applicando le regole in modo più realista del re.

La Santa Messa è stata quindi frettolosamente equiparata al concetto di assembramento, così svilendola del suo altissimo e assoluto significato e rivestendola invece di pericolosità e fatto da evitare.
L’identificazione ideologica da parte degli Ecclesiastici fra atto pericoloso e Santa Messa, sebbene teoricamente indirizzata al “bene comune”,  ha fatto immediatamente breccia nelle menti dei fedeli, bisognosi di pastori per orientarsi in questo momento di prova, creando così un’epidemia peggiore di quella che stiamo vivendo, un’epidemia che uccide lo spirito degli uomini prima che i loro corpi.
La Santa Messa non è più pericolosa o meno necessaria dell’accesso alle Farmacie o ai negozi di alimentari, tanto meno è più pericolosa o meno necessaria dell’accesso alle Poste o ai Tabaccai.
L’averla quindi frettolosamente abolita per i fedeli, quasi ad affermare incondizionatamente una cooperazione assoluta nell’evitare ogni contagio tramite la sua celebrazione, costituisce un danno inenarrabile alla fede e alla religione perpetrato proprio dalla tiepidezza dei Pastori, più preoccupati per la salute del corpo che dello spirito. La mancanza di fede dei Pastori nel mantenere fermo quello che è il caposaldo della Chiesa è, questo sì, destabilizzante per lo spirito di tutti, credenti e non, in questo momento così grave per l’umanità tutta.
Cosa avrebbe impedito, all’esito di una maggiore fede e riflessione da parte degli Ecclesiastici, di applicare tecnicamente allo svolgimento delle Sante Messe lo stesso contingentamento applicato per usufruire dei beni materiali quali medicine, alimenti, poste e tabacchi?
Sarebbe bastato che i Parroci avessero raccolto in anticipo la richiesta dei parrocchiani a partecipare alle Celebrazioni Eucaristiche, potendoli poi smistare  nelle varie funzioni, eventualmente anche nei giorni successivi in caso di numerose richieste.
In questo momento così straordinario invece, gli unici che non si sono sprecati nel dispiegare energie e forze per accompagnare i fedeli, sono stati proprio gli Ecclesiastici. Cosa ha impedito loro di attivarsi oltre ogni misura così come stanno facendo i sanitari, le forze di polizia, i civili? Non sono più di loro chiamati a “inventarsi” modi per assistere i malati, i moribondi, i soli, i fedeli tutti? perchè il sopperire alla cura delle anime ha comportato la mera frettolosa abrogazione del Sacrificio Eucaristico?
Dov’è la Chiesa? Dove sono i Pastori?
Perchè nelle Diocesi non si prendono provvedimenti altrettanto straordinari come negli ospedali per accompagnare i fedeli? Perchè non si moltiplicano le Celebrazioni Eucaristiche?
Magari all’aperto, nelle piazze, rendendole fruibili dai balconi e finestre?
Perchè non si estende agli altri giorni della settimana la possibilità di adempiere al precetto festivo, anzicchè dispensare tout court?
Non sono convinta che si sia tenuti all’obbedienza, perlomeno i Vescovi non sono tenuti ad un ossequio così reverenziale verso indicazioni che sono esclusivamente di carattere civile o verso indicazioni che, se religiose, non intaccano la loro responsabilità primaria di Pastori. Nè i fedeli sono tenuti in coscienza a prestare ossequio, almeno interiore, a questa resa incondizionata alle leggi degli uomini anzicchè a quelle di Dio. Sarebbe bello che fossero tante le voci che si levino con zelo, con orgoglio di una ritrovata identità cristiana, in difesa di Cristo unico Salvatore del mondo.
La ringrazio per la Sua, di voce”.

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81 commenti

  • capitan Trichetto ha detto:

    Tra le iniziative prese per invocare la protezione dei santi nei confronti della popolazione colpita dal coronavirus mi sembra giusto segnalare la benedizione fatta dal Parroco dal sagrato della chiesa sulla baia di Portofino con le reliquie di San Giorgio, in quella Chiesa custodite.
    Visto nei giorni scorsi sul TG3 regionale.

  • Giorgio D ha detto:

    Concordo con la bellissima lettera della signora. I Vescovi, comunque, non sono tutti uguali. Ma credo che i più devoti siano in minoranza e non avrebbero certo il sostegno dei vertici ecclesiastici

  • Francesco ha detto:

    E Giove tace ancor né le tremende saette ultrici accende

  • salvatore ha detto:

    Salve Dottor Tosatti,
    sono Salvatore e la imploro di voler leggere e di pubblicare
    questa mia lettera per il bene di tutti e in particolare
    legga la parte finale dove c’è la descrizione di un
    segno astronomico multiplo che nel 2019 ha preceduto
    la pandemia di Covid 19 e questo segno è connesso a Fatima
    e a San Giovanni Paolo II.
    Non mi risulta che Papa Bergoglio abbia fatto richiamo pubblico a tutti
    riguardo quello che invece San Giovanni Paolo II avrebbe sicuramente
    chiesto a tutti oggi per ottenere la fine della pandemia di Covid 19
    al più presto. Non mi risulta che Papa Bergoglio abbia
    visitato il Santuario della Divina Misericordia
    a Roma che è ubicato proprio accanto a via della Conciliazione.
    Non mi risulta che Papa Bergoglio che abbia chiesto la recita
    la coroncina alla Divina Misericordia ad ogni ora a tutte le
    congregazioni religiose, quando invece esistono
    conventi in cui si fa adorazione perpetua di giorno e di notte-
    Per ottenere misercordia dal Signore in questa pandemia,
    Papa Bergoglio non ha chiesto di recitare a tutta la Chiesa
    almeno una volta al giorno la coroncina alla Divina Misericordia
    assieme alla recita quotidiana del rosario.
    Io invece mi sento in dovere di far sapere a tutti quanto segue:
    a pagina 447 del notevolissimo ed esteso libro di Donald Anthony Foley:
    “Il libro delle apparizioni mariane” Ed. Gribaudi (con imprimatur)
    è riportata questa coincidenza:
    1) il 13 settembre 1917 la Madonna di Fatima chiedeva di recitare il Rosario
    per ottenere la fine della guerra mondiale.
    2) il 13 settembre 1935 Gesù chiedeva per la prima volta di recitare
    la Coroncina alla Divina Misericordia tramite Santa Faustina Kowalska
    per ottenere misericordia nonostante i peccati che distruggono la pace.
    E San Giovanni Paolo II è stato canonizzato proprio per il miracolo
    ottenuto il 1 maggio 2011 che era il giorno della Festa della Divina Misericordia.
    Altra cosa importantissima che Papa Bergoglio doveva essere assolutamente
    richiamare alle mente di tutti è il miracolo della beatificazione di San Giovanni Paolo II
    avvenuto proprio il giorno della Festa del Sacro Cuore di Gesù 3 giugno 2005
    come riportato nel libro di Andrea Tornielli:”L’ultimo miracolo” Piemme editore e
    nel libro “Accanto a Giovanni Paolo II” Ares editore a pagina 213).
    Questo perchè il culto del Sacro Cuore di Gesù e del Cuore Immacolato di Maria
    oggi ancora una volta sono il fondamento della pace delle famiglie cristiane
    e delle famiglie religiose secondo le note 12 promesse per il culto del Sacro Cuore
    e secondo i dettami della enciclica Haurietis Aquas del Ven. Pio XII.
    Nel seguente altro libro poi è raccontato minuziosamente anche un episodio del colera
    a Parigi nel 1832 quando la medaglia miracolosa dell’apparizione del
    27 novembre 1830 fu assolutamente vitale per tanti.
    Premetto che la Madonna disse a Santa Caterina Labourè che ci sarebbe stata
    grande devozione al Sacro Cuore nella sua comunità come riporta
    padre Renè Lauretin nel suo libro:
    “Caterina Labouré – la Medaglia Miracolosa” Edizioni Mimep Docete
    (scritto in base alle testimonianze dirette dell’Archivio delle Figlie della Carità
    a Rue du Bac in Parigi) in cui ci sono molti episodi di soprannaturale,
    come due sogni profetici di Santa Caterina che si realizzarono alla lettera,
    oltre la descrizione delle apparizioni inerenti la medaglia miracolosa.
    Durante l’epidemia di colera del 1832 a Parigi, scoppiata proprio
    a carnevale (esattamente come il coronavirus):
    dopo un apparente regresso, l’epidemia riprese violenta a giugno 1832.
    Ma a pag. 88 c’è la parte più importante:
    la piccola Caroline Nenain (alunna della scuola vicino al Louvre)
    colpita da colera era l’unica della sua classe a non aver avuto
    la medaglia miracolosa. Le consorelle di Santa Caterina Labourè le diedero
    la medaglia miracolosa e guarì subito. In quella epidemia di colera a Parigi
    ci furono circa 20mila morti per colera e questa epidemia dilagò in lungo e
    largo in Europa arrivando fino al Regno delle Due Sicilie, al Portogallo e
    alla Svezia con un numero di morti enorme.
    Il corpo di Santa Caterina Labourè è conservato nella cappella delle
    apparizioni del 1830 proprio a Rue du Bac in Parigi.
    Nel 1933 fu riesumato e venne trovato incorrotto.
    Poi c’è questa ultima testimonianza (riguardo la medaglia miracolosa)
    del Venerabile padre John Hardon sj, noto gesuita americano morto nel 2000,
    che è stato testimone oculare del miracolo al bambino in coma
    che si è risvegliato dopo pochi istanti che lo stesso padre Hardon
    gli ha messo al collo la medaglia miracolosa di Santa Caterina Labouré:
    http://www.therealpresence.org/archives/Miracles/Miracles_002.htm
    Aggiungo che San Paolo store online porta a casa i libri senza spese di spedizione:
    https://www.sanpaolostore.it/vetrine/liber2020.aspx?fbclid=IwAR366ImJFQrzAjXqgcNdl8a4ERnKfcPnOdufpNV5emdQsGlv3HjUnpNEC-o
    Dottor Tosatti, la imploro voglia pubblicare questa lettera:
    tutti possiamo pregare quotidianamente la coroncina alla Divina Misericordia
    (io ci metto circa 7 minuti) e anche il rosario.
    Tutti possiamo mettere l’intenzione (quando potremo di nuovo muoverci
    regolamente e senza giuste restrizioni) di andare a comprare
    la medaglia miracolosa, ma intanto come dice la Chiesa,
    visto che siamo impossibilitati, possiamo già spiritualmente
    portarla al collo, consacrandoci subito
    al Sacro Cuore e al Cuore Immacolato per godere delle 12 note
    promesse che Gesù fece a Santa Margherita Maria Alacoque.
    Gesù ha promesso infatti come riportato nel diario di Santa Faustina Kowalska :
    “L’umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà
    con fiducia alla Divina Misericordia”.
    C’è un’ultima questione assolutamente terribile di cui
    devo portarvi a conoscenza: nel 2019 c’è stato un grande segno
    astronomico legato a San Giovanni Paolo II e che ha preceduto il 2020
    anno della pandemia di coronavirus e 100 dalla nascita di
    San Giovanni Paolo II, il Papa che come lui stesso diceva
    pubblicamente in vita era il Papa della terza parte del messaggio di Fatima
    in cui si parla anche di un: “angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra;
    scintillando emetteva fiamme che sembra dovessero incendiare il mondo”.
    Questo grande segno astronomico nel 2019 è consistito in 5 eclissi in date liturgiche
    particolarissime delle messe dell’Epifania, di Natale e di 3 grandi apparizioni riconosciute
    dalla Chiesa e legate a Fatima e a San Giovanni Paolo II.
    Riporto in breve le date delle eclissi nel 2019:
    5 gennaio: prima messa vespertina dell’Epifania
    20 gennaio: apparizione mariana ad Alfonso Ratisbonne a Roma nel 1842
    2 luglio: apparizione di Gesù nel 1674, il primo venerdì del mese di luglio,
    a Santa Margherita Maria Alacoque. Gesù le parla della riparazione dei primi venerdì del mese.
    16 luglio: apparizione mariana di Nostra Signora del Carmelo
    25 dicembre: messa di Natale di cui può leggere questo articolo liberamente dal titolo:
    “How to watch the Christmas ‘Ring of Fire’ solar eclipse from anywhere”:
    https://www.theweathernetwork.com/ca/news/article/how-to-watch-the-christmas-ring-of-fire-solar-eclipse-from-anywhere
    Infatti che le 5 eclissi del 2019 sono avvenute in date liturgiche
    particolarissime è un’evidenza innegabile e questa evidenza va unita
    all’aurora boreale del 25-26 gennaio del 1938
    in cui, come è documentato, la Ven. Suor Lucia,
    ultima veggente di Fatima, aveva identificato il “grande segno”
    di cui aveva parlato la Madonna a Fatima.
    Le connessioni con San Giovanni Paolo II e le eclissi sono queste:
    20 gennaio: apparizione della Madonna a Alfonso Ratisbonne nel 1842
    in Sant’Andrea delle Fratte a Roma dove vicino al busto marmoreo di
    padre Alfonso Ratisbonne c’è anche il busto marmoreo del santo polacco
    martire San Massimiliano Kolbe, grande devoto della medaglia miracolosa,
    che celebrò la propria prima messa proprio in Sant’Andrea delle Fratte
    il 29 aprile 1918. San Massimiliano è un santo cui era legatissimo
    San Giovanni Paolo II che lo definì “il patrono del difficile secolo del ‘900”.
    Proprio San Massimiliano Kolbe aveva fondato la Milizia dell’Immacolata
    proprio il 16 ottobre 1917, lo stesso giorno in cui nel 1978 sarebbe stato
    eletto Papa Wojtyla quando tutta la Chiesa faceva la memoria liturgica
    di Santa Edvige patrona della Polonia e di Santa Margherita Maria Alacoque,
    mistica delle apparizioni del Sacro Cuore di Gesù.
    2 luglio: apparizione di Gesù nel 1674, il primo venerdì del mese di luglio,
    a Santa Margherita Maria Alacoque. Gesù le parlò della riparazione
    dei primi venerdì del mese.
    Per capire fino in fondo questa coincidenza si deve leggere il libro:
    “Il Cuore di Gesù nell’insegnamento del papa Giovanni Paolo II”
    di padre Drazek Czeslaw sj, edizioni Apostolato della Preghiera.
    San Giovanni Paolo II ha ottenuto il miracolo della propria beatificazione
    proprio il giorno della Festa del Sacro Cuore di Gesù 3 giugno 2005
    come descritto nel libro di Andrea Tornielli:”L’ultimo miracolo” Piemme editore
    e nel libro “Accanto a Giovanni Paolo II” edizioni Ares a pagina 213.
    16 luglio: apparizione nel 1251 di Nostra Signora del Carmelo a San Simone Stock
    con le due grandi promesse per lo scapolare carmelitano. Nostra Signora del Carmelo
    apparve nell’ultima apparizione del 13 ottobre 1917. Proprio San Giovanni Paolo II
    dichiarava pubblicamente di aver indossato lo scapolare carmelitano fin da ragazzo
    e andò a ringraziare la Vergine a Fatima di avergli salvato la vita durante l’attentato del 1981.
    Proprio nell’ultima apparizione di Fatima, la Madonna come aveva predetto
    il 13 settembre 1917, apparve il 13 ottobre 1917 come Nostra Signora del Carmelo.
    Ricordo, cosa poco nota, che San Giovanni Paolo II ha subito in tutto 8 attentati
    e di ciascuno di questi attentati ho potuto leggere in un articolo specifico
    sul sito dell’agenzia di stampa Ansa:
    http://www.ansa.it/sito/notizie/speciali/2014/04/18/wojtyla-un-papa-nel-mirino-degli-attentati_a2559c29-2291-48de-a9c9-65057746df6c
    Le ultime due eclissi sono accadute nelle due solennità dell’Epifania
    e di Natale ed hanno in comune ancora la parola APPARITIO:
    5 gennaio: messa vespertina dell’Epifania, manifestazione di Nostro
    Signore Gesù ai pagani tramite i magi (i cattolici latini chiamavano questa
    messa propriamente “apparitio”)
    25 dicembre: Natale del Signore Gesù (apparizione nella carne come viee
    detto nella seconda messa che i sacerdoti cattolici celebrano a Natale)
    Ma i gesuiti della Specola Vaticana potranno smentire tutto questo e
    smentire che Papa Bergoglio non ha scritto alcuna Enciclica sul Sacro Cuore,
    sul Cuore Immacolato e sulla Divina Misericordia nonostante:
    1) i due eclatanti miracoli di San Giovanni Paolo II per la propria
    beatificazione e canonizzazione
    2) nonostante la canonizzazione dei due pastorelli di Fatima nel 2017
    3) nonostante l’eclatante morte della Ven. Suor Lucia, ultima veggente di Fatima,
    nel giorno del 13 febbraio 2005, ricorrenza mensile della apparizioni di Fatima
    4) nonostante l’eclatante morte di San Giovanni Paolo II alle 21:37
    nella sera del 2 aprile 2005, primo sabato del mese dedicato alla riparazione
    dei 5 primi sabato voluta dalla Madonna di Fatima, e già
    liturgicamente Festa della Divina Misericordia.
    Quando Papa Bergoglio vorrà avvertire il mondo intero di tutto questo ?
    Che la Madonna di Fatima voglia illuminarci, custodirci e guidarci sempre,
    Salvatore Carloni

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Lei non ammette che ci possano anche essere contingenze del tutto casuali?
      Esempio: passeggio in un prato di trifoglio osservando il terreno. Con mia sorpresa vedo una rarità: un quadrifoglio. Mi chino per osservarlo e, guarda caso, lì a fianco trovo una busta contenente del danaro.
      Ergo: il quadrifoglio porta fortuna.

      • Milli ha detto:

        Per favore, dica a Scarpe Grosse che nei prati ho trovato tanti quadrifogli, ma buste con soldi mai. Potrebbe indicarmi il prato dove crescono le suddette buste??

    • Milli ha detto:

      Ho controllato e le ultime due eclissi sono avvenute il 26 dicembre e il 10 gennaio. Non è stato molto preciso.

    • stefano raimondo ha detto:

      Grazie Salvatore per il contributo. Ricco e minuzioso.

  • Sandro ha detto:

    Vorrei far sentire anche la mia voce, in questo continuo rimbalzare di notizie e di responsabilità. Sono un sacerdote, parroco in Svizzera in una parrocchia ben piccola: circa 1300 abitanti di cui alcuni cattolici, altri protestanti e molti, con una religione dichiarata (cattolica il più delle volte), ma non vissuta.
    Non voglio puntare il dito su nessuno, ma devo dire che la situazione che stiamo vivendo, oltre ad essere tragica dal punto di vista civile (con tutte le restrizioni che ci sono state imposte), lo è anche e forse di più dal punto di vista religioso.
    Se capisco molto bene le regole di distanza, di sicurezza, di igiene…, faccio una grande fatica a comprendere la chiusura delle chiese.
    Qui da noi, in Svizzera, c’è il divieto assoluto di celebrare anche all’aperto: non ci si può riunire in più di 5 persone per volta. Per chi ha compiuto i 65 anni di età (ci sono dentro anch’io) c’è il divieto assoluto di uscire di casa, anche per fare la spesa: si può andare solo dal medico e anche in questo caso, solo per motivi seri.
    Mi sono dovuto adattare a questo e con estrema sofferenza devo celebrare la messa da solo: non si tratta di viltà, da parte del prete, ma di impossibilità. Vi assicuro che celebrare in questo modo è estremamente deprimente: è vero che la Chiesa tutta è presente nel cuore del prete che celebra, ma… non è la stessa cosa: anche se so che qualche teologo mi darebbe contro!
    Vorrei dire che non ho condiviso questa scelta delle nostre autorità: sono proprio questi momenti difficili che avrebbero dovuto richiamare la comunità a vivere l’Eucaristia con fede e forza di testimonianza. Qualcuno dirà che non siamo più nel Medioevo e quindi anche la chiesa deve adattarsi ad una mentalità più elastica e, in casi come questi, è giusto guardare al bene comune: tanto ci si può unire anche spiritualmente alla celebrazione e alla comunione! È vero, nessuno lo mette in dubbio: ricordo però che esistono tre virtù “teologali”, che si chiamano fede, speranza e carità.
    San Paolo dice che più grande di tutte è la carità, perché è Dio stesso, ma un po’ di fede e di speranza in più non avrebbe guastato, in questi momenti così duri: anche nei nostri vescovi.
    Non credo che questo momento della nostra Chiesa sarà ricordato come molto “profetico”. Ricordiamoci che “se il sale perde il suo sapore, a null’altro serve che ad essere gettato via”!.

    • stefano raimondo ha detto:

      Grazie, Padre, per il bel commento.

    • Milli ha detto:

      Caro padre, mi perdoni l’ardire, ma la correggo: quando celebra la messa Lei non è solo, c’è Gesù ! Approfitti del momento per rafforzare il dialogo con Dio. Grazie per le sue preghiere.

      • stefano raimondo ha detto:

        Beh, è chiaro che con la locuzione “da solo” il sacerdote ha inteso dire: “senza altre persone fisiche, mortali”.

  • marco ha detto:

    Non sono assolutamente d’accordo.Stiamo assistendo ad una tragedia tale che ogni misura restrittiva è d’obbligo.
    Casomai alla lunga sequela di eresie e apostasia di Bergoglio si è aggiunto l’invito a come pregare. Mi sembra ovvio che si preghi in tono sommesso,con umiltà.Essendo tutti peccatori chiediamo a Dio il perdono. No.Secondo il tizio dovremmo pregare con grinta. “Quasi minacciando” !!! Cioè da bulli come è lui.Dio non è perfetto.Va pregato minacciando.A che livello arriverà lo schifo?

  • Trollino ha detto:

    Il comportamento dei vescovi però è da un certo lato comprensibile: hanno paura, e il coraggio se uno non ce l’ha non se lo può dare. Chi va a messa sono soprattutto anziani e liro sono i più soggetti al virus. Se anche una sola persona si fosse scoperta malata dopo essere stata in chiesa, sarebbe scoppiato un pandemonio. E visto che una persona ne contagia tante altre, contro la chiesa si sarebbe scatenata una caccia alle streghe pazzesca. Media a gridare contro gli untori cattolici, magistrati pronti ad accusare dei reati più infamanti il povero parroco e il vescovo, richieste di risarcimenti, processi a non finire…

  • Trollino ha detto:

    Un aspetto positivo è che con l’abolizione della lavanda dei piedi non assisteremo alla solita buffonata di bergoglio a favore di telecamere con lui che ritrova una volta l’anno miracolosamente la capacità di inginocchiarsi per fare un lavaggio politicamente corretto gradito all’intellighenzia di sinistra.

  • Lucy ha detto:

    Questo periodo di una nuova peste avrebbe potuto generare schiere di emuli dei Santi delle pestilenze, come san Carlo Borromeo , san Luigi Gonzaga , san Rocco, solo per citarne alcuni , che avrebbero generato nuove e numerose conversioni sul loro esempio , come succede nei momenti della storia segnati da ogni genere di tragedie .Ma Bergoglio invece che ricordarli e additarli urbi et orbi come esempio di abnegazione cristiana verso i fratelli che fa?…..cita Fabio Fazio.

    • carmela ha detto:

      Purtroppo è inutile lamentarsi. Penso che tutti avremmo voluto altri esempi ed altri comportamenti. Preghiamo affinché il Signore abbia pietà di tutti noi, preghiamo per coloro che non hanno conosciuto l’amore di Dio, come dice la Madonna, e preghiamo per i nostri Pastori.
      Offriamo penitenze e suppliche per la salvezza eterna dei morenti e per la conversione di coloro che guariscono.

      • Margherita ha detto:

        Cara Carmela, condivido la sua richiesta di preghiera per superare questo momento tanto buio. Tra i tanti morti ci sono anche 50 sacerdoti.
        Quindi non solo chiese chiuse, ma anche la sottrazione di tanti consacrati. Tra loro, in particolare, don Giuseppe Berardelli, 72 anni, colpito dal coronavirus ha rinunciato al respiratore, offerto dalla sua comunità, per lasciarlo ad una perona più giovane che neppure conosceva. Questo gesto d’eroismo deve farci riflettere prima di giudicare.
        Poiché i sacerdoti sono il dono prezioso che il Signore ha affidato alle nostre cure, senza di loro non sarebbe possibile il pane eucaristico.

  • Sconsolata ha detto:

    Un’altra voce – questa volta femminile, in evidenza – si unisce al coro che continua a gridare al vento.
    La chiusura delle chiese è la rappresentazione plastica di una Chiesa che ha smesso l’“asciugatoio” con il quale il Maestro si cinse i fianchi prima di lavare i piedi ai discepoli, siglando con quel gesto il senso della missione loro affidata di trasmettere in spirito di servizio l’autenticità del messaggio evangelico.
    Cancellato anche il rito della Lavanda dei piedi per il prossimo giovedì santo per il coronavirus, che – se resta il nemico invisibile da combattere – ha fatto emergere in tutta chiarezza i sintomi di un’epidemia da altri virus trascurati, nonostante i vari campanelli d’allarme.
    Degni di apprezzamento sono gli sforzi di numerosi preti, lontani dai riflettori, che fanno quel che possono fra le ristrettezze imposte; alcuni risultano essere destinatari di denunce per presunte violazioni dei decreti governativi. Senza dimenticare quanti, in numero considerevole, sono fra le vittime di questa pandemia. E ciò non fa che gravare ulteriormente sulla scarsità di sacerdoti, anche per la crisi di vocazioni.
    Fra inviti a rispettare le decisioni delle autorità civili – che sono state adottate alla lettera senza opporre o proporre alcuna alternativa alla cancellazione di ogni cerimonia pubblica e collettiva – e esortazione ai preti a “non fare come don Abbondio”, faccio fatica a capire quale sia in concreto la soluzione pratica, univoca, suggerita e supportata.

  • Monica MS ha detto:

    Aggiungo MS in firma per distinguermi da altre commentatrici omonime di cui non condivido il ragionamento.
    Ho due risposte per la signora.
    La prima segue il consiglio di s. Neri e s. Bosco sul tenersi allegri. In questo periodo, evitare di sentire certe omelie di taluni sacerdoti é una grazia al fegato.
    La seconda segue una visione di fede. Ci sono tanti buoni sacerdoti, vescovi, cardinali, che operano bene, come pure molti che lasciano amarezze.É difficile generalizzare in situazioni complesse e territorialmente diffuse . La Chiesa é sempre stata composta da servi che moltiplicavano i talenti, e da servi che li nascondevano. Ognuno ne renderà conto, per sé e per quelli che doveva seguire. A Lei auguro di trovare almeno un bravo sacerdote.

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      Scusi. Grazie per distinguersi con le sigle dall’ altre “Monica” che invece appunto ci piaciono loro commenti. “C’e un tempo per ridere ed altro per piangere”. “Uno per rallegrarsi altro per lamentarsi”. Dunque non citi dai santi quel che li conviene. La Donna della lettera non stà generalizzando. Riferisce puntuale su questo dramma di cui non c’è niente per rallegrarsi o ridere. Subito mi classificherà tra quei sacerdoti che dice è meglio non ascoltarne le prediche traendo un vanto in questa situazione senza il Santo Sacrificio per voi; con questo mostra sua superficialità che piace una Santa Messa più per prediche che per quello che in primis è: ricevere il Corpo, Sangue, Anima e Divinità del Nostro Signore che fa niente se è il caso, soffrire una predica non piaciuta. E questo è l’ argomento della Donna che lo spiega admirevolmente qui. Ed è gravità inaudita lasciare quelli che credono nella PRESENZA REALE DI DIO NOSTRO SIGNORE GESUCRISTO IN OGNI CONSACRAZIONE EUCARISTICA. Questo è clericalismo al massimo. Non si contano i sacerdoti che volontieri lasciano la celebrazione se sono in vacanza o altre robbe. Ma ci sono dei laici admirevoli che sarebbero disposti a morire per difendere la Reale Presenza; e che vivono veramente d’ Essa; Comunicandosi ogni giorno poi sono irradiatori di quel Corpo di Cristo perche rimane in loro, e non ci sarebbe migliore anticorpo per combattere PURE questa fabbrica delle menzogne con il coronavirus19.

      Per favore indichi il nome di solo UN VESCOVO di tutta la CEI che non si sia piegato all’ ordine. Essendo che come tale la CEI non ha nessun potere d’ obbligare a fare in nessuna diocesi niente se non consigliare. Se poi tutti si piegano è perche sono come sono. E guardi anche se io sono, vivo e sto nel mio paesse Venezuela, esattamente i vescovi qui subito imitarono i vostri…

      • Monica (MS) ha detto:

        Sono la Monica di sempre, quella che scrive ogni tanto un commento che a volte Lei ha gradito. Mi volevo distinguere da una Monica che ha commentato con un post su don Abbondio e che non mi trovava daccordo. Non le piace questo mio commento ed ha la libertà di esprimerlo. Ma ribatto su due aspetti. 1. sono sensibile alla sofferenza della signora ed ho qui più volte espresso la mia sul tema delle chiese chiuse e delle Messe senza popolo. L’ironia sulla sopportazione delle omelie pseudo eretiche di certi prelati non significa che non sappia il valore del Sacrificio incruento, altrimenti non le avrei sopportate per anni. 2. la signora generalizza. É un fatto non una opinione. Quando scrive di “Chiesa, pastori, diocesi” parla in generale e non della sua diocesi o della sua parrocchia. Non é giusto generalizzare in tal modo come se non vi fossero nella Chiesa sacerdoti, vescovi, cardinali che ci sono vicini, che continuano a ravvivare la fede e a portare i sacramenti. Alcune persone, nei post, hanno offerto esempi concreti vissuti in Italia. Io vivo in Francia e ne ho altri. Ho solo augurato alla signora di trovare (e cercare) bravi sacerdoti.

        • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

          Grazie a Dio non è un’ altra e solo se in questa no mi trova d’ accordo, non viene a meno l’ aprezzo sincero verso Lei. Ieri dalla bravissima Milli ho imparato un nuovo verbo, sinceramente nei miei 25 anni della lingua italiana, non mi ricordo d’ averlo sentito o letto…e magari si tratta d’ una espressione dalla Lombardia…comunque la metto in prattica dicendoVi che pure come io alla cara Mili Lei Monica ieri “mi scombussolò”…certo bussola so cosa è (eppure la Nuova Bussola Quatidiana…) quindi perfettamente capisco il contrario. Perche adesso mi chiarisce che si tratta della stessa Signora, e meno male, perche credevo si trattava d’ una per caso. Dunque ancora sono del parere che le generalizzazioni che fa la Signora di questa lettera, sono sempre in riferimento al caso eccezionale della postrazione di TUTTI i vescovi, come pure il CARO FRATELLO PARROCO IN SVIZZERA SOPRA INTERVENUTO, dice che noi sacerdoti siamo stati obbligati appunto dalla pressa dei vescovi (dalla resa meglio dire). E Lei non mi risponde segnalare un vescovo d’ Italia, visto che la lettera di questi tratta e non di Francia dove e Lei o Venezuela dove sono io. Lo stesso sorella, non scombussoliciamoci più ed indireziamoci nell’ amore fraterno vero nel Nostro Signore e Sua Vera Chiesa. Lui La benedice. Grazie per chiarire. Era meglio dire la sua ieri così.

  • Ugo Bazzotti ha detto:

    Solo una breve considerazione a commento del grido di dolore del fedele, che condivido.
    Un sacerdote: don Camillo – Un sindaco: Peppone. Il fiume che supera gli argini ed allaga il Paese, le persone che scappano portando appresso le povere cose recuperate. don Camillo che in barca ritorna alla sua Chiesa e dal sacro pulpito implora la grazia di Dio benedicendo da lontano il suo gregge.
    Siamo oggi in attesa di tanti don Camillo che, di fronte alla tragedia del nostro tempo, sappiano curare lo spirito con lo stesso amore e dedizione con cui sanitari, forze dell’ordine, volontari sostengono e curano i nostri corpi.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Dov’è?… Dove?… Perchè?… Perchè?…
    Perchè è da 60 anni che queste scimmie addomesticate da satana hanno stravaccato con prebende e privilegi senza sudori e senza calli alle mani. Dopo aver protestantizzato la Messa sputando sul sacrificio di Cristo e rendendola un teatro da avanspettacolo, ora -vigliacchi, codardi e proni al DIO-STATO – ci hanno tolto pure l’UNICA VIA alla salvezza (per il dopo) e la FORZA SPIRITUALE (per la drammatica ora presente). Pagheranno, pagheranno.
    Ora, morendo come mosche e senza sacramenti il Primate ci regala un’indulgenza plenaria. Ma falla finita con queste tue APPARIZIONI – OSTENTAZIONI e DONI a cui non crede piú nessuno perché ci hai rubato la FEDE con il tuo qualunquismo ecologico!. A questo tuo generoso dono di indulgenza non ci credi nemmeno tu perché – si sa – la lingua stà dove stà il tuo cuore (Amazzonia, ponti e balle terrene). S.S., condivido quello che i tuoi interessati servi ci hanno fatto sapere: che il tuo pontificato è contrassegnato dal tema della Misericordia. Infatti senza questa FACOLTA’ di DIO non si SALVA NESSUNO, perché ormai nessuno si battezza, nessuno ha fede, nessuno sente il peccato, nessuno muore con il viatico. E questo grazie alla tua chiesa “aperta”.
    Ma allora che ci state a fare ancora se le chiese sono chiuse? Perchè pagarvi il vitalizio se la cosiddetta “chiesa istituzione” non fa il suo COMPITO (in pratica non fa una beata MAZZA)?
    Chiudete, chiudete tutto. Se le chiese non amministrano i “sacramenti” voi curiali romani che ci state a fare? A che serve la pletora di uffici del vaticano e dintorni, i vescovati stracolmi di uffici “pastorali” (pastorali per quali “pecore”?)?. Se per la DOTTRINA dobbiamo arrangiarci noi, voi, voi, defensor fidei che ci state a fare? A esercitare l’ugola? A apparire in TV?
    Ritiratevi là dove “batte” il vostro cuore (Amazzonia). Donate le vostre ricchezze (IOR e ben-di-dio immeritati e accumulati senza sacrifici) al DIO-STATO al quale ora ubbidite. Il vostro amato DIO-STATO potrà -cosí- dar da mangiare ai prossimi milioni di affamati-disoccupati (italiani) per un’economia che il covid19 ucciderà senza pietà. Mi dia retta, ultimo Pontefice. Chiuda la saracinesca. Sarebbe un’uscita di scena GLORIOSA. Conforme del resto con il suo “stile” pastorale TEATRALE.

    • Francesco ha detto:

      L’immagine del Romano Pontefice che cammina da solo senza fedeli in via del Corso è drammatica. Il Vaticano II , una torta avvelenata, si propose di levare la polvere di Costantino peccato che continuino a trafficare con i beni di Costantino. L’ultimo atto della tragedia: l’abolizione della Messa e dei funerali: è la finis Ecclesiae!

    • Virro ha detto:

      Dott. Cafazzo condivido dolore e rabbia, ma non dimentichiamo che questi Gesuiti da strapazzo sono gli eredi dei vari Roca, Stanilas de Guaita, Saint-Yves, Mago Papus, Teilhard de Chardin, Congar…..
      Noi oggi viviamo il martirio, ma guai a colui (coloro) che ci martirizza(no) perché il nostro Dio è fedele alle sue parole, e non ha mai detto una bugia.
      Sia lodato Gesù Cristo ora e Sempre

    • MARIO ha detto:

      @ Antonio Cafazzo. A parte i suoi insulti, a cui purtroppo ci siamo abituati ormai, mi auguro anch’io che qualcuno si ritiri in Amazzonia.
      Così, almeno lì, risolvono il problema delle Messe, non per il Coronavirus ma per la mancanza di preti.
      Potrebbe farci un pensierino anche lei, visto che i preti fanno una bella vita…

      • Antonio Cafazzo ha detto:

        Si. Cercherò di espatriare per salvarmi dal Covid19 implorando la venerata Pachamama.

      • Leon ha detto:

        Gentile Mario, la invito a fare lo stesso. Con la sua ignoranza camuffata da saccenza, forse potrebbe fare ancora colpo su qualche semplice anima in Amazzonia. Qui, fra molti bergoglioni come lei, ha troppa concorrenza. Il sig. Cafazzo ha drammaticamente ragione. Comprendo umanamente la difesa psicologica di un individuo poco attrezzato per comprendere e accettare la realtà, ma ignorare o banalizzare la drammaticità (per non dire molto peggio) della situazione in cui versa la Chiesa postconciliare è da irresponsabili. Non ho intenzione di convincerla, torni pure a fare lo struzzo magari nella sua nuova terra promessa: l’Amazzonia

  • Nicola Buono ha detto:

    Mi sono posto la domanda e la pongo anche al dott Tosatti ed ai lettori e lettrici. Ma se le chise sono state riaperte SOLO per la preghiera dei fedeli (in condizioni di sicurezza) come posso io andarci a pregare senza prendermi la multa od essere arrestato , visto che per lo Stato, non è un motivo di stretta necessità personale, motivo di salute , lavoro , ecc ?

  • EGT ha detto:

    Lettera questa ,non solo genericamente solo bella, ma soprattutto vera ,stimolante ,ma anche preoccupante.
    In questi momenti di solitudine forzata nelle circostanze di questo virus , il nostro cuore e intelletto sono obbligati a meditate e pregare . Così scoprono tutte le nostre mancanze ,errori , peccati (soprattutto quelli di omissione che dimentichiamo spesso). vedono la luce da lontano, ma non tutti hanno la grazia per seguirla , se non accompagnati . .Nascono così turbamenti nel nostro cuore ,che necessitano un confronto , un colloquio con il sacerdote, necessitano soprattutto una confessione.Che in questa situazione non si può avere o è quasi impossibile avere. Perciò l’utilità della sofferenza che siam costretti a sopportare non è per tutti , me incluso, valorizzata , come a parole si auspica. EGT

    • MARIO ha detto:

      Segnalo che il perdono dei peccati si può avere anche senza confessione, quando non c’è la disponibilità del sacerdote, purché la richiesta a Dio del perdono sia accompagnata dal proposito di confessarsi non appena possibile.
      E’ una norma in vigore da molto tempo e l’ha ribadita anche il Papa in questi giorni.
      E’ una cosa importantissima di questi tempi, per dare un po’ di pace alle anime, già così turbate.

  • licia ha detto:

    Siamo un piccolo gregge, che crede ancora in Dio Padre e in suo Figlio Gesù Cristo Unico salvatore del mondo, centro del cosmo e della storia; un resto d’Israele che crede nell’azione dello Spirito Santo nella vita concreta degli uomini.
    E’ questo che ci rende un cuor solo e un’anima sola.
    Le parole appena lette sono anche le nostre.

  • Mikhael ha detto:

    La cosa più grave sarebbe dimenticare il tradimento perpetrato dalle gerarchie e dagli ignavi esecutori. Nulla deve essere come prima anche per loro che già prima dell’emergenza col primo decreto hanno lasciato senza la benedizione delle Ceneri e la S. Messa della I domenica di Quaresima il popolo di Dio.
    Vergognatevi!

  • de matteis cosimo ha detto:

    Si, concordo.

    Se l’abbandono del Governo fa soffrire
    quella da parte dei nostri Pastori è assai peggiore.

    Una ferita mortale

    • MARIO ha detto:

      Per lei che crede a Medjugorje, la Madonna ha ripetuto per anni, soprattutto dopo l’elezione di Papa Francesco: “Non giudicate i vostri pastori.”
      Ma mi sa che lei crede molto di più alle sue elucubrazioni o alla sua pubblicità.

      • stefano raimondo ha detto:

        Beh, bisogna vedere se trattasi di vero pastore o falso pastore…

        • MARIO ha detto:

          Se la Madonna non ha fatto distinzioni, forse ne saprà più di lei probabilmente… Speriamo almeno!

  • carlone ha detto:

    Sono più di 50 i preti morti per la malattia in corso.
    Quanti ce ne sarebbero avendo tenuto le porte aperte ?
    Nella mia parrocchia il prete è a casa intubato e nella parrocchia vicina è morto .
    Chi rinnoverà il Sacrificio ? Lei ?
    Se amo la Chiesa non devo tutelare in primis colui che è il tramite della mia salvezza ?

    • Antonio Cafazzo ha detto:

      Niente paura. Ci sta pensando l’Illuminato che con un motu propio (e quindi senza un Sinodo-bis amazzonico) risolverà la nostra fuoruscita dal mondo istituendo le diaconesse.

      • carlone ha detto:

        Mister Banderuola , cerca di non cambiare il discorso.
        Se il Papa avesse lasciato le chiese aperte allora tu avresti gridato allo scandalo , ” il Papa lascia morire i poveri Pastori per sostituirli con i viri probati ed il sacerdozio femminile.”
        Non è vero?

        • Antonio Cafazzo ha detto:

          Complimenti, Frate Indovino. E grazie per avermi dato il suggerimento. Cosí potrò strillarlo all’occorrenza perché il suo Adorato non è una Banderuola. Sono 7 anni che spira nella stessa direzione: far spirare la fede di molti sacerdoti e degli ultimi fedeli.

          • carlone ha detto:

            Beh..guardi un po’ , nonostante tutte le sue rimostranze verso questo Papa non può certo dire che a Bergoglio manchi l ironia !!!…
            Vede che l’ha messa nelle stesse condizioni dei divorziati-risposati ?
            🤘

    • Milli ha detto:

      Sig. Carlone, a me sembra che la maggior parte dei commentatori non capisca la tragedia che sta succedendo in Lombardia. Forse non si può capire se non si vive.

      • carlone ha detto:

        Milli , Mòla mia ! Ci sono sempre un 20% di coglioni conclamati ,con i quali è inutile intavolare un dibattito.
        Lo vedi anche con i divieti in vigore.

  • Milli ha detto:

    Pochi giorni fa a Piacenza è morto don Paolo Caminati, caduto nel suo servizio per aiutare i malati. Aveva 53 anni.
    Mi è giunta questa riflessione, la condivido con voi.

    I MARTIRI DEL NOSTRO TEMPO

    Anche don Paolo Caminati non ce l’ha fatta, così tra labbra serrate diciamo e pensiamo. Infatti se noi leggiamo tutto questo solo in un’ottica di morte è solo via di disperazione. Ma don Paolo e i nostri nonni , le nostre nonne, le nostre mamme e i nostri papà sono i martiri del nostro tempo. Sono caduti nel compimento del loro dovere quotidiano di servire la vita. Contagiati, a loro insaputa hanno combattuto la buona battaglia per la Vita, e senza lamentarsi, senza scomporsi si sono consegnati come agnelli.
    A tutti loro va il nostro Grazie commosso e sincero. A loro va la nostra preghiera di suffragio, perché riposino nella pace delle braccia di Dio. Perché è lì che finisce ogni vita umana, nelle braccia di Dio e allora l’ultima parola non è della morte, ma dell’Amore.
    E Amore è l’Eucarestia. Tutti ricordano quello che don Paolo ha fatto detto.. ecc eppure la parte più importante del suo essere sacerdote di Cristo Signore è stato l’essere i mezzo al suo popolo celebrando con il suo stesso corpo la S. Messa, lì dove in terapia intensiva non poteva arrivare nessuno. Noi vediamo solo con gli occhi della carne, siamo ciechi, ma se apriamogli occhi della fede rimaniamo stupidi di come Dio arriva dove l’umano si ferma. Sentiremo domani nel Vangelo : “Tuo figlio vive”. Sì vive, vive nella carità che ha espresso nella sua vita umana e ora vive nella pienezza di Cristo. Non abbiamo ottenuto il miracolo, ma abbiamo un martire della Carità, spezzato come il suo Signore, a cui possiamo rivolgerci.
    Se comprendessimo allora che non dobbiamo scherzare con la vita, che il tempo si è fatto breve e che rimangono solo i piccoli atti d’amore quotidiani che intessano la nostra vita metteremmo da parte il protagonismo e l’individualismo. E’ tempo di scoprire per cosa e chi batte il nostro cuore. I nostri cari fratelli defunti ci richiamano con urgenza a una risposta di vita.

  • Milli ha detto:

    Credo che sia necessario distinguere tra i vertici della chiesa e i singoli sacerdoti, non penso sia giusto fare di un erba un fascio. Qui nelle zone più colpite, sono già 28 i sacerdoti caduti e i miei dati non sono aggiornati. Perciò, smettetela per cortesia, di affibbiare loro il nome di Don Abbondio, fate qualche cristiana distinzione! E a questo punto, penso sia inutile continuare a ribattere sulla mancanza della Santa Messa: praticamente possiamo uscire di casa solo per fare la spesa, come potremmo andare in chiesa? Il mio parroco fa la messa in streaming tutte le mattine,tranne giovedì che la fa alle 17, se volete unirvi, cercate il canale Youtube di Don Edmondo Massari.
    Ci vuole rassegnazione e accettazione, perché la situazione è seria.

    • MARIO ha detto:

      Sig.ra Milli, ma non ha ancora capito che la sospensione della Messa è solo un pretesto per attaccare la Chiesa e il Papa?
      Purtroppo c’è qualcuno che non ha ancora imparato a distinguere tra amore e odio, e “fa di ogni erba un fascio”, come dice lei.

      • Milli ha detto:

        Guardi,sig.Mario che a me non è ancora andata giù quella pachamama in Vaticano.
        Il Papa dovrebbe spingere tutti alla conversione, alla penitenza,alla preghiera, chiedere scusa per gli aborti, l’eutanasia, le politiche lgbt, lo sfruttamento economico degli immigrati, ma questo non sta accadendo.
        Rischiamo che questa prova passi inutilmente per tante anime lontano da Dio che rimarranno lontano da Dio..

        • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

          Grazie Principessa. E veda che Li tolgo il “contessa”. E non mi dica di togliere pure questo titolo che merita non per saggia contadina, e grazie a questo maestra di pratticità, ma perche l’ unica Regina, la Santa Madonna, ed essendo Lei sua degna figlia, certo principessa. Grazie e la benedizione. Pure per Lei da domani offrirò 9 Santi Sacrifici Eucaristici per sua Persona ed intenzioni. Continui a dire la sua e non lasciarsi manipolare.

          • Milli ha detto:

            Padre Eduardo, lei mi scombussola, le voglio tanto bene, ma mi ritengo poco più di niente, una piccola anima. Il più bel regalo che potrebbe farci è continuare darci testimonianza della sua Fede e darci la Speranza di Cristo, nella perseveranza dell’Adorazione che voi laggiù potete continuare a fare anche per noi. Grazie di tutto.

  • Dino Brighenti ha detto:

    la Chiesa che frequento tutti i giorni sono presenti solo i sagrestani non i sacerdoti

  • mons.ICS ha detto:

    perchè con Bergoglio ,la chiese privilegia la cura del CORPO verso la cura dell’ANIMA , semplice . E’ un messaggio fondamentale , chiarissimo , senza bisogno di interpretazioni. Demoniaco però !

    • carlone ha detto:

      Demoniaco per chi considera la carne e il sangue figli del Male….

    • stefano raimondo ha detto:

      Concordo. E il grottesco è che proprio in giorni in cui si dovrebbe pensare alla cura dell’anima, visto che la morte non pare così lontana, si pensa più che altro alla cura del corpo. Non mi pare che il clero parli di anima in questo periodo. Naturalmente ci sarà anche qualche sacerdote che ci ricorda quanto siamo fragili, e quanto dobbiamo affidarci a Dio, ma il messaggio complessivo che passa, da parte della Chiesa di Roma, non ha alcunché di spirituale (non soltanto non cattolico ma proprio non spirituale tout court).

  • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

    ovviamente condivido tutto. Si spera che questa situazione, tragica e paradossale, possa fa aprire gli occhi, anche ai meno attenti, sul fatto che ci stanno propinando un’altra religione, nella quale hanno collettivizzato l’anima individuale in una contro-rivelazione diabolica.

    • stefano raimondo ha detto:

      Condivido. Attenzione perché nelle situazioni eccezionali o apri gli occhi e ti ribelli, oppure finiscono di fregarti e non hai più scampo. Tutti i regimi hanno cominciato dicendo: “ora non è il momento delle polemiche”, “bisogna essere tutti uniti”, “è da pazzi criticare adesso”, ecc.

  • AGOSTINO FASULO ha detto:

    È vero che ci si è piegati ad una decisione che non compete allo stato riducendo e quasi vanificando la libertà religiosa . Certe affermazioni anche venute dal Vaticano es. confessione, rischiano di scivolare verso una deriva pericolosissima che rasenta il protestantesimo. Bastava organizzarsi appunto..con tutti gli strumenti che abbiamo ci si scriveva alle messe aumentate di numero e diminuite di tempo nelle omelie divenute spesso noiose elucubrazioni mentali o pietose sollecitazioni al buonismo. Non di solo pane vive l’uomo…. e questa prova (se si chiama castigo quasi si fa peccato assumendo la mentalità buonista ) fa riflette dolorosamente sulla domanda di Gesù: ” Quando il figlio dell’uomo tornerà troverà la fede?” Sia lodato Gesù Cristo

  • Enrico ha detto:

    Allo staro “umanista”, laicista e lgbt sta prima di tutto a cuore il salvare la pelle. Il fatto che prima o poi la dovrà comunque lasciare non lo scalfisce minimamente. Non dobbiamo scandalizzarci più di tanto. La Religione Cattolica non è (più) religione di stato. Secondo lo spirito modernista giacobino bolscevico libertino essa è niente più una delle tante sette religiose che, oltretutto, sarebbe bene relegare nel privato. E ciò non vale solo per l’Italia.
    D’altra parte, la connivenza fra “libero stato” e “libera chiesa” non poteva dare che questi risultati.

  • Monica ha detto:

    Condivido pienamente. Don Abbondio ha generato schiere di emuli. Temono (non so in quale ordine) per:
    -la denuncia
    -la carriera
    -la malattia e la morte (propria)

  • Francesco ha detto:

    Gerusalemme piange desolata, ne ha ben donde. I suoi pastori col Sommo Sacerdote novello Alcimo hanno invocato obbedienza per le leggi di Antioco IV Epifane e non per quelle del Dio Altissimo.

  • Antonio ha detto:

    Il Coronavirus ha reso evidente a tutti qualcosa che in molti già sentivamo da tempo: questa Chiesa non ha più niente da dire, non sa più chi è e cosa vuole. Tutto quel blaterare di Amazzonia e di Pachamama era solo un penoso tentativo di nascondere anche a se stessi questo vuoto. Ma di fronte a qualcosa di serio non si può più menare il can per l’aia.

    • Bastian contrario ha detto:

      Amazzonia ? Pachiamama ? Erano solo una vana ricerca di novità. Il motivo ? La dottrina cristiana è obsoleta e quindi sono necessarie delle novità per sostituirla e mettersi così al passo coi tempi.
      Evidentemente questo modo di pensare manifesta chiaramente la mancanza di una fede autentica. Ma se uno non la possiede, non può andare ad acquistarla al mercato .

    • stefano raimondo ha detto:

      In primo luogo certi eventi ci permettono di vedere le cose con chiarezza e fanno venire a galla i cristiani che sono tali solo formalmente (nel momento di difficoltà se la fanno sotto). In secondo luogo quando si comincia ad attingere da fedi diverse, significa che non si crede più nella propria. Naturalmente le precauzioni relative a questo virus sono doverose, ma un cristiano dovrebbe primariamente pensare a cosa lo aspetta dopo la morte, non dovrebbe agire come se fosse immortale. Quindi, riassumendo, siamo di fronte a un mix di vigliaccheria e di mancanza di fede. Intendiamoci, nessuno può darti il coraggio se non ce l’hai, e può succedere di perdere la fede, il problema sorge se non ne prendi atto e continui a fare il sacerdote…

  • Raffaella ha detto:

    La mia Parrocchia si è affrettata a chiudere al primo colpo di tosse:chiesa, catechismo, centro anziani e sportivo. Persino le campane non suonano più.
    L’oratorio ha un grande giardino su cui affacciano molte case.
    Volendo e sottolineo volendo con il megafono ,che tanto usano in estate, si poteva ,a scelta, recitare l’Angelus, il S.Rosario, qualche preghiera, l’Ave Maria…o addirittura la S.Messa.
    Avremmo seguito dai balconi o dalle finestre, invece NIENTE.

    • Maria Cristina ha detto:

      Io mi chiedo perche’ A Milano non suonino almeno le campane delle centinaia di chiese, parrocchie e santuari. Silenzio di morte Si sentono solo le sirene delle autoambulanze.
      Cosa ci vuole per suonare le campane la mattina, all’ Angelus, al Vespro,cosicche’ ’ i fedeli all’ unisono dicano una preghiera dalle loro case ? Vorrei suggerirlo al mio parroco, ma e ‘ sparito, irreperibile. E il Vescovo Delpini dopo la performace con telecamere sulla guglia del Duomo, anche lui sparito. Faccia suonare le campane di Milano, Arcivescovo, , che il contagio non si propaga con le onde sonore !!

  • Marco Matteucci ha detto:

    SIETE ANCORA IN TEMPO!
    “Santa Chiesa e popolo dell’Amazzonia, Io vi supplico: chiedete perdono dei vostri peccati e pentitevi sinceramente di questi, per aver gettato discredito sulla presenza della Regina del Rosario e della Pace in Itapiranga, dopo che questi sono stati accolti e riconosciuti dal Vescovo Carillo Gritti e così facendo aver allontanato tante anime dal Cammino Santo di dio, spingendole a perdere la fede…”

    LEGGI TUTTO:
    https://reginadelcielo.wordpress.com/2020/03/23/siete-ancora-in-tempo/

  • VA IL PREMIO "ROTÆ FRANCISCÆ ROMANÆ" A: ha detto:

    A LEI GENTILISSIMA ROMANA, PER IL CONTRIBUTO DELLA SUA SAGGEZZA, FEDELTÀ AL VERO DIO, NELLA SUA VERA CHIESA, ILLUMINANDOCI CON QUESTA LETTERA.

    Oggi OFFRIRÒ IL SANTO SACRIFICIO, QUESTO IL “PREMIO” , CORONA INSUPERABILE DEI DONI SACRI CHE SCATURISCONO DAL CUORE TRAFFITO DEL NOSTRO IMPERATORE dei re, ATTRAVERSO CUORE IMMACOLATO DI MARIA, CASTISSIMO DI SAN GIUSEPPE, E TUTTI I SANTI ED I NOSTRI ANGELI CUSTODI.

    IN PIÙ L’ OFFRIREMO DA QUESTA AMATISSIMA PARROCCHIA SPIRITO SANTO E NOSTRA SIGNORA DELL’ ANTICA, nella periferia di Caracas, 3 altre corone:

    CORONA DEL SANTO ROSARIO
    CORONA DELLA VERA MISERICORDIA DIVINA
    CORONA DELLA FIAMMA D’AMORE.

    23 MARZO 2020
    San Turibio di Mogrovejo. P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez. Parroco.

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      http://www.santiebeati.it/dettaglio/26500

    • Gederson Falcometa ha detto:

      Secondo Leonardo Boff il Coronavirus è una punizione della Pachamama. Forse, lá gerarchia sta aspettando delle istruzione della Pachamama…

      La epidemia es una represalia de gaia la madre tierra

      https://infovaticana.com/2020/03/17/para-leonardo-boff-la-epidemia-es-una-represalia-de-gaia-la-madre-tierra/

      • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

        Vôce é um brasileiro? O solo è un nickname? In ogni caso fratello già sono uscito con mal di pancia la settimana scorsa cascando leggendo questa, e non ho l’orgoglio d’ andare per cercare penitenze perche con quelle che arrivano da sole ogni giorno, almeno a me che sono così poco, me ne bastano. Allora nel caso fosse Lei brasiliano, potrebbe darmi un parere di come mai sia in Brasile che in Messico invece seguire il coppione imposto dai padroni massonici in tanti pagati da soros, di rinchiudere le popolazioni a casa, invece loro chiedono d’ uscirne più del solito, passeggiare sotto il sole, ecc, perche così il proprio corpo è stimolato per provvedere gl’ anticorpi per combattere il coronavirus19, seguendo il consiglio di veri virologhi non inginocchiati alla globalizzazione del terrore. Come mai non saranno a rischio il colosso nostro vicino Brasile e la terra della nostra patrona d’ America tutta, N. S. di Guadalupe? Invece qui il dittatore bananero coppia ed incolla per aterrorizarne più del solito, in questo nostro clima caldo credendo l’ avrebbero imprestato dal FMI 5 milla milioni $ ma l’ hanno rifiutato anche se loro sono dalla parte di soros…obrigado per sua resposta. Se non è brasiliano mi scusi.

  • Gian ha detto:

    Si poteva fare, ma non l’hanno fatto, per piaggeria verso l’inquilino di Santa Marta. Sono della stessa pasta.

  • Raffaella ha detto:

    Condivido al cento per cento; a tutti è apparsa strana la fretta con cui si è chiuso tutto persino Lourdes.

  • gabriella ha detto:

    Grazie per aver espresso con chiarezza il sentimento che porto nel cuore: condivido in toto!