IL GRIDO DI UN MEDICO IN LOMBARDIA. SUL VIRUS, LA MORTE E DIO.

21 Marzo 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico mi ha segnalato questa storia drammatica e struggente, riportata dal sito True Love in Jesus. Ve la diamo così come l’abbiamo avuta. Mi ha fatto venire in mente quello che mi disse un colonnello delle forze speciali russe, veterano della guerra in Afghanistan, e istruttore dello Spetsnaz: “Atei? in prima linea non ne ho mai incontrati…”. Buona lettura.

 

Julian Urban 38anni · Dottore in Lombardia:

“Mai negli incubi più oscuri ho immaginato che avrei potuto vedere e vivere quello che sta succedendo qui nel nostro ospedale da tre settimane. L’incubo scorre, il fiume diventa sempre più grande. All’inizio ne arrivavano alcuni, poi decine e poi centinaia e ora non siamo più dottori ma siamo diventati sorter sul nastro e decidiamo chi deve vivere e chi dovrebbe essere mandato a casa a morire, anche se tutte queste persone hanno pagato le tasse italiane per tutta la vita.
Fino a due settimane fa, io e i miei colleghi eravamo atei; era normale perché siamo medici e abbiamo imparato che la scienza esclude la presenza di Dio.
Ho sempre riso dei miei genitori che andavano in chiesa.

Nove giorni fa un pastore di 75 anni venne da noi; Era un uomo gentile, aveva gravi problemi respiratori ma aveva una Bibbia con sé e ci ha impressionato che la leggeva ai morenti e li teneva per mano.
Eravamo tutti dottori stanchi, scoraggiati, psichicamente e fisicamente finiti, quando abbiamo avuto il tempo di ascoltarlo.
Ora dobbiamo ammettere: noi come umani abbiamo raggiunto i nostri limiti di più non possiamo fare e sempre più persone muoiono ogni giorno.
E siamo sfiniti, abbiamo due colleghi che sono morti e altri sono stati contagiati.
Ci siamo resi conto che dove finisce ciò che l’uomo può fare abbiamo bisogno di Dio e abbiamo iniziato a chiedere aiuto a Lui, quando abbiamo qualche minuto libero; Parliamo tra di noi e non possiamo credere che da feroci atei siamo adesso ogni giorno alla ricerca della nostra pace, chiedendo al Signore di aiutarci a resistere in modo che possiamo prenderci cura dei malati. Ieri è morto il pastore 75enne; che fino ad oggi, nonostante avessimo avuto oltre 120 morti in 3 settimane qui e fossimo tutti sfiniti, distrutti, era riuscito, malgrado le sue condizioni e le nostre difficoltà, a portarci una PACE che non speravamo più di trovare.

Il pastore è andato dal Signore e presto lo seguiremo anche noi se continua cosi.

Non sono a casa da 6 giorni, non so quando ho mangiato l’ultima volta, e mi rendo conto della mia inutilità su questa terra e voglio dedicare il mio ultimo respiro ad aiutare gli altri. Sono felice di essere tornato a Dio mentre sono circondato dalla sofferenza e dalla morte dei miei simili “.

Testimonianza raccolta da: Gianni Giardinelli

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38 commenti

  • Sergio Rastello ha detto:

    Sono Valdese e conosco i protestanti come i cattolici, perché ero cattolico. I Pentecostali non sono una setta, ma sono una parte di quel corpo cristiano mondiale. Chi ne ha sentito parlare indirettamente senza conoscerli, sarebbe meglio che stia zitto. Leggete la Bibbia prima di criticare le confessioni che non sono cattoliche, perché sareste sorpresi come le pratiche cattoliche a volte siano distanti dal credo cristiano apostolico evangelico (il Papa, i santi, la madonna, il sacerdote nella messa è una autorità cristiana illegittima, per esempio). Non per niente c’è stata la Riforma. Ho ricevuto questa testimonianza e l’ho letta con interesse. Sono convinto che è vera anche se in poco tempo non posso risalire alla fonte. Conversioni di questo tipo nel mondo evangelico protestante esistono da secoli, Lutero ne era uno. Per quanto riguarda Julian, non so cosa dire , se non che potrebbe essere un collaboratore esterno come ce ne sono in questo momento di emergenza (cinesi, cubani, americani, ecc.) Questo è il collegamento per il nome del medico italiano
    https://www.inail.it/cs/internet/docs/ammt-giardinelli-giovanni-cv.pdf .
    Un saluto e se siete credenti pregate Cristo risuscitato e Dio padre per nostro paese.

    • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

      Peccato che quando è arrivato Lutero la Chiesa cattolica faceva già da più o meno 1500 anni ciò che egli ha condannato, ossia dal tempo di Cristo e degli Apostoli. Basta studiare un po’ di Patristica o di storia della Chiesa o di archeologia cristiana. In altre parole, tutti si sarebbero sbagliati per 1500 anni, lo Spirito Santo avrebbe lasciato la Chiesa in balia di sé stessa per quindici secoli per poi mandare il Riformatore. Basterebbe questo per inficiare tutto il protestantedimo.

    • Milli ha detto:

      Scusi, cosa c’entra il curriculum vitae di un medico di Cosenza? Urban Julian non esiste, almeno io non l’ho trovato.

  • perplesso ha detto:

    Il parere della comunità è che si tratti di una fake-news.
    Potrebbe anche non essere così.
    Possono esistere conversioni a Cristo solo al vedere qualcuno che creda veramente e profondamente.
    Non dimentichiamoci che viviamo in un mondo profondamente scristianizzato, dove si cerca di sostituire delle feste consumistiche a quelle liturgiche od alla commemorazione dei santi.

  • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

    Non vorrei deludere, ma penso si tratti di una “bella storia” inventata da una comunità pentecostale: infatti, si trova su una pagina facebook intitolata “Vite trasformate” che fa riferimrnto, appunto, ai pentecostali e viene riportata anche dal blog della “Chiesa cristiana evangelica ADI di Guidonia”.
    L’impianto del racconto sa molto di propagandistico e melenso, con i medici rigorosamente atei da una parte (e poi perché?), il bravo pastore protestante che se va in giro a leggere la Bibbia e poi muore anche lui (ma non c’è traccia di pastori protestanti morti per coronavirus in Lombardia), il medico rumeno che lavora in un ospedale della Lombardia, ma che non è iscritto all’albo dei medici di quella regione che si commuove e si converte: mi pare proprio un coarcervo di stereotipi .Al 99% è una bufala . Lo stile è simile a quei racconti in cui lo stesso medico che cambia nome a seconda che si trovi in Francia, Spagna o Italia ha trovato qualche terapia “miracolosa”.

    • Milli ha detto:

      Anche perché chi viene ricoverato ha una grave insufficienza respiratoria e gli mettono il respiratore o , peggio, lo intubano. Sennò ti spediscono a casa. Non torna

  • Nicola Buono ha detto:

    OT FUORI TEMA ma a sostegno di chi ha bisogno. Ricorrono isei anni dalla morte del Dott Mario Palmaro , grande cattolico, intellettuale , difensore della Chiesa Cattolica e della nostra Fede attraverso i suoi scritti e battaglie e firma del Timone. Ha lasciato moglie e 4 figli .Sosteniamoli ( meglio se mensilmente e non una tantum per chi può). Allego l’appello di Rino Cammilleri con gli estremi per le donazioni. Aiutiamoli anche perché nel corso di questi sei anni qualcuno non ha potuto più sostenerli.

    http://www.rinocammilleri.com/2020/03/palmaro-5/

    • Lucy ha detto:

      Grazie Nicola che ti interessi ancora a questo grande uomo vissuto e morto da vero cattolico.Io contribuisco dal 2014 , anno della morte , due volte all’anno e così amici che lo hanno apprezzato e conosciuto tramite i Timone , e devo dire anche grazie a Giuliano Ferrara che spesso ha pubblicato articoli a firma Gnocchi Palmaro e contribuito al loro libro “Questo Papa non ci piace ” scritto nel 2013 dopo le prime esternazioni di Bergoglio cogliendone da subito le ambiguità e la forza eversiva della dottrina della Chiesa.

  • Luca ha detto:

    È evidente che si tratta di una storiella inventata da qualche gruppo appartenente alla setta protestante.

  • Milli ha detto:

    Ma Julian Urban è un nome vero? Perché non ci sono notizie su di lui, a parte questo articolo.
    Ho il dubbio che questa non sia una storia vera.

  • Federico ha detto:

    Francamente penso che sia un fake. Avrebbe potuto scrivere dove si trova e in quale ospedale, in realtà si dice genericamente “Lombardia”. Il nome del medico è evidentemente non italiano e non compare inquadrato da nessuna parte. In genere i nomi dei medici sono rinvenibili in rete nel loro distretto con il tipo di specializzazione, l’ospedale,
    il reparto, qui nulla. Strano

    • Bastian contrario ha detto:

      Non è detto che i nominativi siano rinvenibili tutti in rete..
      Sapevo di un medico della mia regione che aveva, tempo fa, avuto un un’infarto. Ma non sapevo se fosse sopravvissuto. Prima dell’infarto il suo nome era rinvenibile nell’elenco degli iscritti all’ordine della nostra provincia, dopo no. Ho temuto per la sua sopravvivenza. Poi ho scoperto che aveva un suo blog e che continuava a scrivere i suoi pensieri. Evidentemente, dopo l’infarto aveva cessato la sua attività medica e non aveva più pagato i contributi all’ordine, contributi piuttosto pesanti.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Caro sconosciuto medico trentottenne, un suo predecessore, medico come lei, con la sola differenza che lui ebbe il premio Nobel per la medicina nel 1912, si convertì al cattolicesimo nel 1903 dopo aver assistito e constatato una miracolosa guarigione di un’ammalata terminale avvenuta a Lourdes nello stesso anno.
    Costui ebbe a scrivere, circa un secolo fa:
    -A noi occidentali la ragione sembra molto superiore all’intuizione. Noi preferiamo di gran lunga l’intelligenza al sentimento. La scienza risplende mentre la religione si spegne. Noi seguiamo Descartes, mettendo da parte Pascal.
    Così, noi cerchiamo a bella prima di sviluppare in noi l’intelligenza. Quanto alle attività non intellettuali dello spirito, come il senso morale, il senso del bello, e, soprattutto, il senso del sacro, esse sono quasi del tutto neglette. L’atrofia di queste attività fondamentali fa dell’uomo moderno un essere spiritualmente cieco.-
    Come vede, per capire certe cose, non c’era proprio bisogno dello stress da coronavirus.

    • Adriana ha detto:

      BRAVO ,
      però il Premio Nobel di cui parli aveva un vantaggio :
      non era ” collegato “.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Cara Adriana sei sempre, per me, un po’ sibillina. Nel tuo gergo che cosa significa “collegato”?

  • Gian ha detto:

    Penso continuamente che quello che stiamo vivendo è un chiaro avvertimento di Dio, che nel suo immenso amore ci vuole far capire quanto fragile sia la nostra condizione, in questo mondo sempre più avanzato e superbo, che pensa di aver raggiunto traguardi fino a ieri irraggiungibili, e per questo credeva di poter fare senza di Lui. E’ bastato un virus invisibile, parente di quelli del raffreddore, per fermare TUTTO, e costringerci a restare in casa, mentre il sistema va in tilt. Da questa esperienza sì che ne possiamo ricavare un salvifico discernimento, parola tanto di moda e abusata.

  • Nicola Buono ha detto:

    A tutti i lettori e lettrici. L’indirizzo email di Giuseppe Conte è presidente@pec.governo.it Io ho gia’ inviato una email di protesta affinché non venga firmato il MES. Inoltre ho scritto che nessuno gli ha dato il mandato e che deve riferire IN PARLAMENTO. Fate anche voi lo stesso.

  • Sconsolata ha detto:

    È una testimonianza struggente, come tante che ci vengono in questi giorni. In presa diretta per quei pochi minuti di una breve intervista che si riesce a strappare a chi fa esperienza di vicinanza alla sofferenza e, in troppi casi, di assistenza all’ ultimo respiro dei contagiati. Più numerose quelle scritte o riferite da familiari di operatori sanitari impegnati in prima linea lì dove si combatte per strappare vite alla morte. Voci dai tanti lazzaretti: di alcune corsie di ospedali e di presidi allestiti per rispondere alle esigenze del momento.
    È una delle lezioni che ci viene dall’unica fonte sicura al momento: la realtà che stiamo vivendo in tutta la sua drammaticità e ne prendo l’insegnamento che è di un grande predicatore, il teologo Jacques Bossuet: «Dio è capace di scrivere dritto anche sulle nostre righe storte».
    E che rende riscontrabile il Proverbi 16,9: «La mente dell’uomo pensa molto alla sua via, ma il Signore dirige i suoi passi». Abbiamo difficoltà a capire il senso del Suo modo di guidare i nostri passi in questo cammino ad ostacoli di oggi, attraverso un tunnel di cui non riusciamo ad intravedere l’uscita, e quindi la luce. Ma: abbiamo anche la certezza che, avendoci amato “sino alla fine”, non smetterà proprio ora di amarci, sebbene nella nostra miseria non riusciamo a corrispondere al Suo amore.

  • TITTOTAT ha detto:

    Medici e resto dei fedeli che vi sentite oppressi, durante il rosario recitate salmi inerenti ad ogni annuncio di mistero.

  • Enzo ha detto:

    Senza giudizio per la persona, ho trovata sciocca la frase: “Fino a due settimane fa, io e i miei colleghi eravamo atei; era normale perché siamo medici e abbiamo imparato che la scienza esclude la presenza di Dio.”
    Dove l’hanno imparato? Chi gliel’ha insegnato? Evidentemente io che sono medico non ho frequentato un’università “normale”. Ringraziamo Dio per questo collega che ora si è convertito.

    • stefano raimondo ha detto:

      Concordo. Non mi risulta che a Medicina si allontani le persone dalla fede, i libri sono ovviamente scientifici e non entrano nel merito dell’esistenza o meno di Dio, diciamo che siamo proprio su un altri piano. In verità, io ho grandi dubbi sulla solidità di certe conversioni veloci, conversioni dovute ad eventi eclatanti ed eccezionali. Naturalmente auguro a questo neo-convertito di proseguire sulla via intrapresa.

    • Iginio ha detto:

      Infatti dev’essere opera di qualche gruppetto protestante “fondamentalista”, di quelli che credono che la Fede prescinda dalla Ragione. Fanno più danni che altro. Ciò non toglie che le conversioni possano avvenire in qualsiasi circostanza, a Dio piacendo.

      • Maria Cristina ha detto:

        Concordo anche io sono medico e specialmente qui in Lombardia direi che la maggioranza dei colleghi medici che conosco sono cattolici praticanti.

  • alberto giovanardi ha detto:

    Mia figlia, medico in una clinica di Sesto San Giovanni, sta vivendo la medesima esperienza nell’assistere i contagiati più gravi. Io e sua madre (unico, immenso Amore della mia vita che Iddio mi strappò diciassette anni or sono per portarsela con sé fra gli angeli), quantunque entrambi credenti ed osservanti (per quanto mi concerne consentitemi di aggiungere, diciassette anni dopo, “nonostante Bergoglio”), rispettando la sua libertà di coscienza non l’ abbiamo mai influenzata in alcun modo, ignorando quindi come la pensi al riguardo. Ora mi auguro, per il suo stesso bene, che questa sconvolgente esperienza di contatto diretto e prolungato con la morte le apra gli occhi, e per questo prego l’Onnipotente, oltre ad impetrare da Lui l’immensa grazia di resttuirmela sana e salva.

  • Iginio ha detto:

    A proposito: un mio amico che lavora a Milano (e va a messa di nascosto) mi ha riferito che molti preti “progressisti” hanno preso il pretesto della situazione attuale per non celebrare affatto la messa, che secondo loro va celebrata solo col popolo.
    Ecco perché le disposizioni della Cei erano tanto ambigue: per non scontentare quel numeroso clericume convinto di questa roba. Dovremmo fare rumore su questo e costringere i “pastori” a chiarire una buona volta il punto.

    • Guglielmo da Baskerville ha detto:

      Sarebbe interessante verificare se quei sacerdoti hanno
      anche smesso di pregare, o chi stanno pregando (la pachamama ?)

  • Rafael Brotero ha detto:

    Impossibile immaginare che quel pastore fosse invece una monsignorina bergogliana. È umiliante, ma quando l’antipapa vuole l’unione con i luterani, gli indignati devono essere i luterani. Lutero era infinitamente superiore a Bergoglio, come quel pastore ai nostri prelati supplicanti.

  • Iginio ha detto:

    Anche se realistico, non vorrei fosse una storia inventata p. es. da qualche gruppetto protestante non italiano (come farebbe pensare il riferimento al pastore e il nome del dottore).
    Invece è triste che non sia stata segnalata questa commovente iniziativa:
    https://twitter.com/Cesare_Baronio/status/1237964137470312448
    I militari Italiani portano in elicottero il Santissimo Sacramento e la Madonna di Fatima per sorvolare le zone colpite dal virus

    • Gabri ha detto:

      Francamente anch’io ho immediatamente sentito puzza di bruciato, mi fa piacere non essere stato il solo… un nome inglese, un pastore, una conversione così rapida, il sito che la riporta ha un nome inglese. E soprattutto nell’albo dei medici lombardi non c’è nessun julian urban. C’è un nome italiano simile ma è uno psicoterapeuta. Mah. E poi “pastore” di quale chiesa? E questo julian urban in quale ospedale lavorerebbe? Ci vorrebbe un po’ di serietà. Invece di riportare una storia “così come l’abbiamo ricevuta” sarebbe meglio assicurarsi prima che non sia una bufala.

    • Micha ha detto:

      È una bufala. In nessuno degli albi dei medici delle province lombarde esiste julian urban. Per rendere la cosa più credibile potevano inventarsi un prete e un nome italiano.

  • Sandro ha detto:

    Vorrei regalare, a chi può interessare, una preghiera/riflessione su quanto stiamo vivendo tutti. Vedete voi se è il caso di pubblicarla o no! Grazie di cuore per tutte le vostre notizie che ci mandate.

    PREGHIERA NELLA PROVA
    Signore, siamo tutti con il fiato sospeso,
    il nostro cuore si stringe per l’angoscia:
    da qualche giorno viviamo nell’incertezza,
    nella paura di sentire che qualcuno a noi caro
    è stato toccato dalla malattia
    o che ne siamo stati contagiati noi stessi.
    Ognuna di queste possibilità
    ci riempie il cuore di ansia e confusione.
    Signore, non riusciamo a capire
    che cosa stia succedendo:
    stiamo assistendo giorno per giorno
    ad una situazione sempre più difficile,
    ad un ingigantirsi dei problemi.
    Di fronte a tutto questo ci sentiamo impotenti:
    grandi ma piccoli, forti ma deboli,
    poveri uomini e donne che non sanno più dove rifugiarsi.
    Eppure sentiamo anche che tutto questo
    diventa occasione per aprire il cuore,
    per ricordarci che conta solo l’amore,
    per avere il coraggio di gesti di solidarietà,
    di attenzione maggiore a chi ci sta intorno.
    Donaci di trasformare la paura in forza,
    l’angoscia in fiducia,
    l’incertezza in determinazione,
    l’ansia in gioia di vivere,
    il pensare a noi stessi in apertura agli altri.
    Aiutaci a FARE DEL NOSTRO MEGLIO
    per essere SEMPRE PRONTI
    a SERVIRE te in ogni fratello,
    soprattutto chi ha più bisogno di noi.
    Come Tu sulla croce hai provato l’abbandono,
    così aiutaci a sentirti vicino nella prova
    e abbandonarci alla misericordia del Padre
    che sempre sa suggerire al nostro cuore
    le parole della consolazione.
    E quando tutto sarà passato,
    perché siamo certi che tutto passerà,
    aiutaci a ricordare questi momenti
    come uno stimolo a sentirci sempre
    figli del Dio dell’amore.

  • Paola ha detto:

    Che triste leggere che derideva i suoi genitori che vanno in chiesa!
    Proprio loro che gli hanno permesso di diventare medico.
    Speriamo che non sia una conversione temporanea….

    Comunque io sostengo che agli atei dovrebbe essere preclusa la facoltà di medicina. Se fossero tutti veri cattolici non esisterebbe neppure l’aborto!