NOBILE: CORONAVIRUS, IL FALLIMENTO DELLA GLOBALIZZAZIONE.
19 Marzo 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, Agostino Nobile ha voluto condividere con noi una riflessione più che condivisibile sulla crisi – sanitaria, ma non solo, anzi – che il nostro mondo sta vivendo. E ne trae conclusioni evidenti, che però naturalmente i corifei del Nuovo Ordine Mondiale, quello della finanza, dei grandi manipolatori di vite mai votati da nessuno e della reale dittatura dei corpi e delle anime si affannano vocianti a cercare di nascondere. Buona lettura.
§§§
Il Coronavirus non risveglia la fede, aumenta l’imbecillità.
Da anni non pochi romanzieri, compreso chi scrive, hanno pubblicato storie distopiche dove un virus mortale minaccia di annientare gli abitanti della terra. Nei romanzi, come nei film, un piccolo gruppo di persone lottano nella disperazione, fino a sconfiggere il virus. La realtà che ci troviamo ad affrontare supera la fantascienza, perché col Coronavirus i governi di tutto il mondo navigano nel buio assoluto. Gli unici eroi si trovano negli ospedali italiani dove cercano di salvare il salvabile, nonostante i governi progressisti negli ultimi dieci anni abbiano tagliato 37 miliardi di euro alla sanità pubblica, perdendo 70mila posti letto e chiudendo 359 reparti. L’unica “arma”, come sappiamo, è l’isolamento forzato, il divieto di uscire, di incontrare amici e familiari, la chiusura di tutti i negozi, tranne farmacie e supermercati, dove ci si guarda in cagnesco. Peggio di una prigione.
Quello che stiamo vivendo è un segnale forte che dovrebbe far riflettere, evitando di diffondere slogan imbecilli. Oggi16 marzo 2020 sul TG 1, per esorcizzare la strizza causata dal Coronavirus, mostrano alcuni sprovveduti che sotto una bandiera arcobaleno (simbolo gay) scrivono “andrà tutto bene”. Imbecillità mediatica allo stato puro.
Dovremmo capire che i popoli del mondo senza un’etica comune rispettosa dei diritti umani, che include anche la sperimentazione biologica e l’igiene pubblica, non possono convivere. Il collante finanza-economia che dovrebbe unire e supportare il mondialismo si è dimostrato fatale. Tra il 1918 e il 1920 il virus H1N1 (definito Spagnola perché la Spagna fu il primo paese che rilevò la pandemia che tutti i paesi democratici cercarono di nascondere) ha fatto circa ottanta-cento milioni di morti. Speriamo che le strutture e i farmaci attuali siano capaci di fermare il virus partito dalla Cina, un paese ateo dove i più elementari diritti umani vengono, per usare un eufemismo, ignorati.
La pandemia del Coronavirus insegna che nel mondo globalizzato l’economia non è più importante della salute. Non sappiamo, almeno fino ad oggi, se il virus è causato dalle abitudini culinarie di certi cinesi o da un laboratorio di Wuhan. La pandemia più devastante, la peste nera, che dilagò intorno alla metà del XIV secolo in tutta Europa, fu importata, guarda caso, dalla Cina. Arrivando in Medio Oriente si diffuse in Turchia, in Grecia, Egitto e di seguito in Italia e nel resto d’Europa.
Alla luce di questi antecedenti, i nostri governanti dovrebbero chiedersi se sia il caso di continuare a commerciare con paesi dove i più elementari diritti umani e la difesa dell’igiene sono metodicamente disattesi. Il dramma attuale ci dice che non ha senso arricchirsi se poi, per un virus, crolla l’economia e si spendono miliardi di euro per curarsi dalle malattie importate.
Si mormora che dopo il Coronavirus il mondo non sarà lo stesso. Forse. Dubito, comunque, che questo campanello d’allarme, se non campane a morto, possa cambiare esseri umani che, per esorcizzare il virus, cantano l’inno di Mameli, suonano alla finestra la tromba o fanno scongiuri degni delle tribù precolombiane. Dubito di una società dove i personaggi televisivi sparano squallidi slogan privi di contenuti, mentre ogni giorno negli ospedali e a casa muoiono centinaia di esseri umani tra sofferenze atroci. Come non provare una profonda vergogna e ripulsione per l’imbecillità umana?
Nella Venezia del XIV secolo, oltre a imporre la quarantina, pregavano. Per rispetto alle vittime non suonavano il liuto, né gridavano dalle finestre frasi idiote. La fede in Dio permise al popolo europeo di non arrendersi davanti a una pandemia che eliminò il 30% della popolazione europea e asiatica. L’Europa si risollevò, continuando quello sviluppo che il mondo ancora oggi ci invidia. Noi, se per disgrazia avremo le stesse percentuali di morti, cosa faremo? Continueremo a suonare allegramente sui balconi? E il vescovo di Roma cosa farà, un’altra passeggiatina con le guardie del corpo e i fotografi appresso in via del Corso come un laico vestito di bianco? E Dio, lo abbiamo dimenticato?
La globalizzazione ha fallito nella forma peggiore, e la cosa non può finire a tarullucci e vino. Se coloro che hanno sostenuto le frontiere aperte e il libero commercio non vengono allontanati faranno ancora guai. E la colpa sarà degli italiani che continueranno a sostenerli.
Agostino Nobile
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Tag: coronavirus, globalizzazione, nobile
Categoria: Nobile
Avete notato che il bum di contagi e morti lo si ha nelle città i cui sindaci targati Pd qualche settimana fa facevano i sorridenti dicendo che non c’era rischio e l’unico virus era la paura e il razzismo contro i cinesi?
Perché prendervela con il Papa anche in questa situazione? Ha pregato davanti alla Croce e davanti a Maria, ha incoraggiato medici e sacerdoti a stare vicini ai malati. Non vedete come zoppicava? un segno di sacrificio, vero pellegrinaggio.
Gli occhi per vedere e giudicare male a tutti i costi sono condizionati dalle lenti di chi vuole continuare a farci divergere.
Sì. Il problema però è che queste cose le ha fatte dopo che un mare di proteste si era sollevato per la chiusura delle chiese, voluta da lui.
E poi non basta una fede intimistica. Occorre dare pubblicamente le ragioni di ciò in cui si crede. E buttarsi nella mischia. San Luigi Gonzaga – un gesuita – morì in giovane età curando gli appestati. Altro che “andrà tutto bene” o “chiudiamo le chiese, poi le riapriamo per fare un piacere ai piccoli”.
Certo! E prima ancora ha idolatrato pachamama, ha distrutto e perseguitato congregazioni cattoliche (e ancora continua), ha profanato i luoghi sacri… E ora si è fatto la passeggiata per Roma…
ovviamente non si è inginocchiato in chiesa. Mi è piaciuto il segno di Croce con la mano sinistra. Nemmeno io, che pure, devo ammettere, non sono un esempio da seguire, arrivo a tanto
Perché tanta reticenza da parte dell’informazione ufficiale nel dare per primo e in modo chiaro il numero dei nuovi contagiati nelle ultime 24 ore ?
Certamente il numero dei guariti e dei morti è importante, ma per capire l’evoluzione del fenomeno va dato il numero dei nuovi ammalati nelle ultime 24 ore. Fintanto che questo numero cresce con questi ritmi non c’è alcuna luce in fondo al tunnel.
Ma wuesto dato, semplice e fondamentale, è , guarda caso, sempre censurato da Borrelli nella conferenza stampa delle 18. Comunque ieri erano 4207, in sole 24 ore, e mancavano i dati della Campania.
Il buon Borrelli ci dice invece che gli ammalati sono cresciuti di circa 2400, dato veritiero per carità, ma ottenuto facendo il saldo con guariti e morti.
Ragioniamo un po’. Con questo poco significativo e truffalfino criterio (molto italiano) se dovesse succedere che in uno sfortunatissimo giorno ci sono 2000 nuovi ammalati e 2000 morti, ci direbbero che gli ammalati di Coronavirus presenti sul territorio italiano non sono cresciuti. Notizia vera, ma anche un bel modo di prendere per i fondelli la gente….
Ripeto il dato importante è il numero dei nuovi contagiati giorno per giorno.
Caro Nobile,
Caro Nobile,
cerco di integrare qualche elemento, per quello che ci capisco, ripetendo cose che ho già detto molte volte. Ebbene,
1 – presumo che dopo il virus i commerci con la Cina totalitaria riprenderanno con rinnovata energia, per recuperare il tempo perduto, e che “coloro che hanno sostenuto le frontiere aperte e il libero commercio” non verranno per nulla allontanati, perché il presupposto centrale è che, anche nel nostro Occidente “libero e democratico”, i regimi di democrazia solo rappresentativa, senza sussidiarietà, senza Dottrina sociale e senza autentica partecipazione popolare alla gestione della cosa pubblica, sono GIA’ diventati da un pezzo delle oligarchie stato-totalitarie hegeliane, vedi, esempio, qui
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2018/12/10/lettera-aperta-a-matteo-salvini-su-tav-progresso-sviluppo-droga-e-aborti/
In pratica, dietro i finti parlamenti, un paio di cento massoni comanda tutto il mondo. Chi sono questi, per non prendercela sterilmente con generici “poteri forti”?… hanno un nome e un cognome, facciamone alcuni, e un incarico preciso: Antonio Gutierrez, segretario generale dell’ONU, il direttore del WTO, Roberto Arzevedo, il presidente dell’OMS pro-gender, Tetros Adanom, la presidente del FMI, Christina Georgeva, la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel.
Ora, vediamo che nella sua affermazione “Se coloro che hanno sostenuto le frontiere aperte e il libero commercio non vengono allontanati”, manca però il soggetto operante. Chi è il soggetto che dovrebbe allontanare, ecc. ecc.?
Posto che coloro che “hanno sostenuto le frontiere aperte e il libero commercio” sono i signori di cui sopra, è chiaro che essi, di loro sponte, non si allontaneranno MAI. L’altro enorme corno del problema è quello anticipato prima: il popolo, che dovrebbe andare, attraverso i suoi rappresentanti in parlamento, espressi dai partiti politici, a cambiare questo status quo, è però totalmente inconsapevole, perché abilmente, estesamente e orwellianamente mentalmente manipolato dalle istituzioni statuali di cui sopra. Tale regime lavora scientificamente, nell’ambito della società dei consumi, specie con la scuola di Stato, TV e media, pubblicità, agenzie diseducative nazionali e sovra-nazionali. Nel suddetto contesto, il sistema dei partiti è consenziente a tale regime, poiché ne è la logica espressione. E’ solo una questione di potere. Come si diceva, non c’è sussidiarietà e non c’è autentica partecipazione popolare alla gestione della cosa pubblica, e quindi tutto questo è fatale.
2 – E ora, la pars construens: diciamo che, come idea, la nostra mission può essere quella di rendere il popolo consapevole di questa situazione, e, una volta fatto questo, possa divenire soggetto operante per la sua evoluzione. Capire, quindi, le ragioni del perché ci troviamo in questo brago è il primo passo, per poi prendere le mosse per la soluzione, che esiste, e può essere, come ho detto molte volte, la “Società partecipativa” secondo Dottrina sociale cattolica, la proposta del grande pensatore cattolico Pier Luigi Zampetti, nel solco della lezione del popolarismo di don Luigi Sturzo:
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/i-maestri-2/pier-luigi-zampetti/
3 – La parte operativa. Il punto 2 non si può fare meccanicisticamente, perché – ovviamente – coscientizzare e educare un popolo, è un lavoro lungo e laborioso.
Ho detto prima che i partiti nell’arco parlamentare sono consenzienti al regime descritto, e questo è logico e normale, poiché essi sono essenzialmente, in vario grado, socialisti o liberali. Queste sono ambedue, storicamente, scuole di pensiero razionaliste-materialiste, eredi dell’illuminismo anticristiano, e sono quindi del tutto alternative e incompatibili con la Dottrina sociale. Dunque è un sereno dato di fatto che non ci possiamo contare.
4 – La scelta. C’è però un nuovo partito, non ancora presente in parlamento, che è nato nel 2016, dopo che le attese del popolo del Family day a Circo Massimo sono state o disattese o tradite da tutti i partiti presenti all’epoca in parlamento. Questo nuovo partito è il “Popolo della Famiglia”, e si propone giustappunto di riprendere, dopo cent’anni, il filo interrotto del popolarismo sturziano:
https://ilpopolodellafamiglia.net/
A questo punto è sufficiente andare a vedere il programma del nuovo partito, e ci si trovano le proposte concrete per levarci dall’impasse, esempio:
a) la proposta di legge del “Reddito di Maternita”, una scelta in più per la donna, al fine di battere la prima emergenza, che è la crisi demografica e al tempo stesso pure l’aborto. Ovvero “primum vivere”;
b) il quoziente familiare dal punto di vista fiscale, ovvero dare, intanto, un minimo di respiro alla famiglia fondata sul matrimonio, fino ad ora sacrificata ideologicamente dal regime orwelliano;
c) il buono scuola secondo costo standard per la libertà effettiva di educazione, per dare la scelta alle famiglie circa la scuola alla quale mandare i loro figli, Per far sì che, in sinergia con la famiglia, vengano educati a diventare veri uomini e vere donne, credenti, liberi, e responsabili, dotati di senso della vita, desiderosi di essere protagonisti della gestione della polis, invece che passivi individui, monadi consumatrici, destinati alla disperazione nichilista e all’estinzione. Quindi, no – come è adesso -esaltazione del nichilismo, del relativismo, del gender, del sesso libero, dell’ambientalismo gretino, eccetera eccetera.
d) sostegno ai giovani che vogliano aprire imprese familiari, per partire dal basso a occuparsi della cosa pubblica e del bene comune. Impresa come sussidiarietà.
5- Conclusione: ho cercato, in questa mia proposta, di essere costruttivo. Quella che ho prospettato è una grandissima sfida, per il nostro presente. Può piacere, può non piacere, interessare oppure no. Anche perché si va ad arare su un terreno durissimo, e per ora i numeri sono modesti. A Roma, alle recenti suppletive, Adinolfi ha preso l’1,30%, dopo una campagna elettorale che i militanti hanno fatto pancia a terra. Vediamo cosa ci riserverà il futuro, vediamo se il popolo sarà interessato al suo proprio bene. Tutto ciò premesso, non diamo quindi tutta la colpa agli italiani, cerchiamo piuttosto di educarli… e di educarci.
Caro Nobile , desiderei proporre una riflessione , che non corregge quello che lei dice, solo , spero, lo perfeziona. Non è fallita -la globalizzazione- , è fallito questo modello di globalizzazione che fu stabilito negli anni ’70 con il Nuovo Ordine Mondiale di Kissinger. E questo modello è fallito perchè HA NEGATO LE LEGGI NATURALI , prima fra tutte sulla vita , sulle nascite , il che ha comportato conseguenze evidenti . Di per se la globalizzazione è un fenomeno naturale e neutro . Grazie . EGT
Gentile EGT. Il problema non è la globalizzazione in sé, che in altre forme esiste da secoli ed ha già fatto guai con la peste nera, asiatica, spagnola, ecc. Ma non si può, scrivo nell’articolo: “continuare a commerciare con paesi dove i più elementari diritti umani e la difesa dell’igiene sono metodicamente disattesi.” La cosa è molto semplice. Se non vogliamo nuove emergenze catastrofiche come quella attuale, è assolutamente necessario chiudere il commercio e i viaggi con quei paesi che non adottano quella politica sociale che la dottrina cattolica definisce Bene Comune. Ovvero il senso cristiano della vita.
La globalizzazione non è naturale. Non è naturale far viaggiare alimenti, piante e animali da un continente all’altro, che al supermercato trovi le arance sudafricane e gli zucchini spagnoli, non è naturale che tutti debbano prendere un aereo per andare in vacanza, non è naturale che in Italia le imprese siano sommerse di tasse e adempienze e alla fine si va a comprare il prodotto estero che costa meno.
Non è naturale far approdare in Italia migliaia di migranti clandestini, molti dei quali senza nessuna intenzione di integrarsi, che hanno pagato fior di soldi e rischiato la vita con l’illusione di venire vivere a gratis per poi finire per strada o nei centri, mentre potevano venire in aereo purché avessero intenzione di mantenersi da soli. Non è naturale buttare la propria identità culturale in nome della globalizzazione, tant’è vero che storicamente dove ci sono forti gruppi etnici si creano ghetti, le Little Italy, i quartieri cinesi o mussulmani.
Io credo che questo sia un tempo di Grazia, che il Signore ci stia concedendo un tempo favorevole alla conversione. Come i 120 anni nei quali Noè costruì l’arca. Dobbiamo pregare perché chi è nelle tenebre sia raggiunto dalla luce di Cristo. Per tutti coloro che stanno morendo senza i sacramenti. Credo anche però che il tempo si sia fatto breve. Ieri la Regina della Pace a Medjugorie ha detto che non apparirà più il 2 del mese, giorno nel quale richiamava gli increduli alla conversione. Dobbiamo invocare la Misericordia di Dio sulle nostre miserie, chiedere incessantemente la conversione dei peccatori.
@DIANA – Anch’io, come Lei, ritengo che dopo il Coronavirus, molte cose cambieranno. Secondo la mia personale opinione, penso che l’epidemia attuale segnerà un spartiacque fra il prima e il dopo. Come Lei, anch’io sono dell’idea che questo sia un tempo provvidenziale per la conversione, dove il termine “conversione” da “convergere” esprime l’opposto di ” divertimento” da “divergere”. Convergere in noi stessi, nel tempo opportuno della quaresima, convergere in quello che è il senso della nostra esistenza e del rapporto con Dio. Tutto ciò che si riferisce al “divergere”, invece, oltre al noto e diffuso divertimento che è diventato, in generale, il “modus vivendi”, c’è anche la frenesia, lo stress, l’attivismo sfrenato che ci portano a “guardare fuori di noi” al distrarci da noi stessi, da chi ci è più vicino, da Dio. Il coronavirus, volenti o nolenti, ci sta costringendo a “convergere”.
@ Maria Grazia
È riuscita ad esprimere quanto avevo in mente pensando alle canzonette dal balcone etc etc, grazie.
Ma lei crede ancora ai veggenti di Medjugorie? Prima neanche una parola sulla catastrofe imminente, adesso riduce le apparizioni, sia mai che si ammali la veggente.
Prima anche io credevo, adesso..mah!
a proposito delle veggenti di Medj suggerisco leggere quello che scrive Sivana deMari.
L’esperienza di Medjugorie è stata radicale per la mia vita spirituale, quindi per me negarla sarebbe un insulto a Dio e alla Grazia che gratuitamente e senza alcun merito da parte mia Egli mi ha concesso. Senza voler con questo prendere il posto di chi nella Chiesa ha l’onere di stabilirne la veridicità.
Come contadina , è da un pezzo che ho capito che la globalizzazione srnza controllo è dannosa per gli esseri viventi (piante e animali) e che presto sarebbero stati guai anche per gli esseri umani.
Ha presente quante fitipatologie sono arrivate in Italia dall’estero? La Xilella che sta distruggendo gli ulivi, il coleottero che distrugge le palme, quell’altro cinese che distrugge i castagni (e noi dobbiamo importare castagne dalla Cina!), per non parlare delle patologie zootecniche, che si diffondono per il mondo perché c’è gente che vuole portare in giro animali o carne senza controlli.
E gli uomini sono ancora più stupidi. Niente quarantena per chi arrivava dalla Cina (italiano o no) , anzi a insultare chi chiedeva controlli. Quelli che adesso sostengono Conte dovrebbero ricordarselo. E che dire degli italioti che già a marzo partivano ancora in crociera o per mete caraibiche? Salvo poi ammalarsi o rimanere bloccati e frignare per richiedere il volo militare che andasse a prenderli.
Personalmente invece capisco quelli che cantano dai balconi, al centro sud non si rendono conto di cosa sta veramente accadendo, lo si capisce quando cominciano a cadere parenti e amici attorno a te , come le foglie d’autunno. Però se tra una tamburellata e una tombola ci scappasse anche un rosario comunitario di condominio, sarebbe un bene per tutti.
Bergoglio, poverino, non avendo un cane da portare a spasso, ha trovato la scusa di andare a pregare per potersi fare un giretto all’aperto.
@MILLI – Condivido appieno quanto da Lei esposto. A Bergoglio manca il fatto di non essere più al centro dell’attenzione e delle telecamere. A causa del coronavirus ha dovuto rinunciare ad andare in Piemonte per visitare il paese di origine di suo padre, all’ ” Economy of Francesco” al programmato incontro di maggio sull’educazione, probabilmente, anche in vista delle celebrazioni della Settimana Santa e pasquali, la sua immagine non sarà più centrale.
Facendo ogni tentativo di essere oggetto di attenzione, come dice Lei, si è inventato anche la passeggiatina verso la chiesa di San Marcello al Corso, guarda caso, sorge proprio nella zona centrale di Roma e, anzicchè farsi portare dalla macchina proprio davanti alla chiesa, ha chiesto di essere lasciato un po’ prima per ….. fare un percorso a piedi come se andasse in pellegrinaggio…. ma a chi vuole darla da bere!!!! Ha chiesto di andare a piedi solo perchè le telecamere avessero modo di inquadrarlo meglio e a più a lungo oltre al fatto che sperava di incontrare gente festante ed applaudente, cosa che invece, per fortuna,…… non si è verificata!!!
Non voglio unirmi al processo alle intenzioni, però la notizia di Bergoglio che voleva andare a Torino al capitolo generale dei Salesiani è sufficientemente agghiacciante, per quanto mi riguarda 🙂
Cara sorella, contadina? CONTA DI PIÙ. Conte? Conta di meno, conte dracula massone. Auguri nella Solennità di San Giuseppe.
Grazie, auguri anche a Lei caro padre e a tutti i nostri pastori che sono padri nella fede.
Nel silenzio generale in IRAN sta accadendo questo. È nel resto del mondo non se ne parla. Ma soprattutto i cattolici ed una importante rappresentanza della Chiesa Cattolica dice ancora che questi NON SONO CASTIGHI. Signori, come giustamente molti lettori in questi giorni hanno scritto sui loro post, SIAMO ENTRATI NELLA GRANDE TRIBOLAZIONE. per uscirne dovremo CONVERTIRCI. Il peggio non è ancora arrivato.
https://youtu.be/KeEByPkoZsY
https://profezie3m.altervista.org/ptm_profx_taigi.htm
Condivido tutto. Mai vista tanta imbecillità. Ma è la tv la causa di tutto, è la tv che lava il cervello alla gente. Anche qui al mio paese suonano l’inno di Mameli (anche con le campane), fanno i disegni con l’arcobaleno e appendono tricolori alle finestre. Preghiere niente, la chiesa è chiusa. Fortuna che abbiamo due edicole votive con la statua della Madonna ai due estremi dell’abitato, possiamo far visita a quelle e lasciare un lumino.
Ma cari miei, l’importante è divertirsi. Anzi, fintantoché cantano l’inno di Mameli va anche bene, il problema è quando attaccano con Bella Ciao o canzonette varie e sbattono le pentole. E l’applauso collettivo alle 18 dove lo mettiamo? Insomma, l’importante è divertirsi, lo si sa da decenni, chi non si diverte è un rigido che deve andare dallo specialista, quando tutto sarà finito perché “andrà tutto bene” potremo finalmente ricominciare a divertirci tutti quanti insieme. Se poi uno, povero sfigato, dovesse morire, morirà imprecando “vaffa virus”. Questo è lo stile di vita di oggi.