XENOFOBIA? LAPORTA SVELA IL TACITO RAZZISMO DELLA SINISTRA.
22 Febbraio 2020
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, Piero Laporta ci ha inviato questa riflessione nata dalla lettura dell’articolo pubblicato ieri da Stilum Curiae e firmato da Agostino Nobile sulle responsabilità vicine e lontane di follie come quella avvenuta ad Hanau, in Germania. Buona lettura.
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Caro Tosatti,
l’ottima analisi d’Agostino Nobile sulle cause della xenofobia, ammesso che la xenofobia esista davvero, è pienamente condivisibile. Vorrei tuttavia aggiungere un poscritto.
Fa davvero bene, Nobile a sostenere, con lucida analisi dei fatti sociali, che la xenofobia non sia affatto diffusa come vogliono farci credere. Basti osservare infatti la pazienza e la sopportazione, nonché gli atti di carità spontanea (fuori dagli affaristici circuiti accattocomunisti) ai quali ogni giorno assistiamo nelle nostre città e in quelle europee. Di questo ai media non interessa, ovvio.
D’altronde non può definirsi xenofobia, per esempio, la ribellione del quartiere Torre Maura, all’estrema periferia orientale di Roma, dove per 30 anni il Campidoglio ha trascurato miglioramenti urbani e sostegni sociali agli anziani e ai disagiati autoctoni. Da Torre Maura non di meno si pretendeva esultanza, regalando un alloggio popolare a una famiglia di nomadi, al di là d’ogni graduatoria di merito. In quel quartiere ho dimorato per un quarto di secolo, lo conosco benissimo. È abitato da gente meravigliosa, di grandissima umanità. Qualcosa deve pur significare se un tempo votavano compattamente Pci e poi PD (dopo aver coperto numerosi covi delle Brigate Rosse) e oggi votano altrettanto compattamente per Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Un episodio può spiegarlo.
Quando Veltroni venne a via delle Rupicole, a Torre Maura, per la campagna del suo secondo turno da sindaco di Roma, il giorno prima del veltroniano comizio, una squadra del comune scavò buche e piantò una ventina di alberi lungo il marciapiedi, altrimenti tristemente spoglio di ornamenti sino a quel momento. Subito dopo il comizio, la stessa squadra tornò, tolse gli alberi, riempì le buche e sparse asfalto. Le cicatrici di quella squallida operazione rimasero sul marciapiedi e sono visibili tuttora. Probabilmente gli alberi furono portati, come le mucche di Mussolini, sulla scena del comizio successivo.
Le cicatrici rimasero anche nelle persone. Il mio amico Catullo, comunista convinto dai tempi di Togliatti, mi confessò mesi dopo d’aver annullato la sua scheda con una falce e martello.
Oggi la servile grancassa mediatica insulta gli abitanti delle periferie romane quando si ribellano all’ulteriore peggioramento delle loro condizioni di vita. Il sindaco Raggi scaccia dal centro i brutti migranti, scaricandoli sulle periferie. Non di meno, dai Parioli, dal quartiere Monti, da via Cortina d’Ampezzo e da Santa Marta, Lerner, Saviano, Anna Foa & C. tromboneggiano d’accoglienza e tolleranza.
Non lo confesserà mai la cricca dei “porti spalancati”, eppure è evidente un retropensiero acidamente razzista nelle loro menti infette di dittatura: «Tu, nero, tu, mussulmano, tu, clandestino, tu, nomade, venite qui col nostro aiuto, per votare come vogliamo noi».
Più d’un nipotino del Pci ha vagheggiato la riconquista del potere perduto attraverso l’immigrazione. D’altronde non c’è altra spiegazione di fronte a tanta apparente dissennatezza. Se consentissimo infatti l’ingresso a 80milioni di africani, sarebbero esattamente quanti ne nascono in un solo anno in quel continente. È quindi evidente che l’immigrazione incontrollata non risolve i problemi dell’Africa, mentre certamente crea ulteriori problemi a chi potrebbe potenzialmente aiutare gli africani a casa loro.
Non bisogna tuttavia confondere la situazione dell’Italia con quella tedesca, come tenta di gabellarci Lerner.
La Germania, distruggendo l’industria italiana ed espandendo la propria, ha effettivamente avuto necessità di braccia nuove e quindi aperto le porte agli stranieri, con filtri etnici ben precisi: siriani sì, turchi sì, cinesi va bene, orientali anche. E africani? No, quelli no, a meno che non siano giovani, sani e disposti a farsi sfruttare, nei campi e nei postriboli. Chi sfugge ai filtri, anche se intercorrono accordi internazionali, lo sedano, lo caricano su un autobus e lo riportano nell’accogliente Italia, ridotta a filtro delle fumosità tedesche e nordeuropee.
La Germania è alle prese tuttavia con un imprevisto drammatico, cui neppure le panzane di Lerner possono rimediare. Nel popolo tedesco, quello sì, è diffuso largamente il razzismo. Il nazismo in Germania ha radici profonde e inestirpabili, anzi alimentate proprio dal IV Reich. La strage di Hanau, per quanto drammatica, è la punta d’una montagna, sommersa proprio dalle panzane della propaganda politico sociale della dittatura UE. È una punta, sì, tuttavia sempre più aguzza e appariscente anche negli esiti elettorali.
L’Italia invece non è razzista bensì crescentemente infastidita dalle fandonie dei Lerner, del IV Reich e dalle loro dispendiose ipocrisie.
Il giorno in cui questa consapevolezza dilagherà anche fra i migranti – e si sta già spargendo – quando i migranti saranno consapevoli di essere stati usati diabolicamente per ignobili scopi che hanno sconvolto le loro esistenze e quelle delle loro famiglie, quando questo accadrà inesorabilmente, quanti hanno propiziato l’immigrazione incontrollata dovranno amaramente pentirsene come, a sua volta, la furba Angela Merkel ha motivo oggi di riflettere sulle proprie ipocrite e spietate politiche immigratorie. www.pierolaporta.it
Piero Laporta
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Tag: migranti, sinistra, xenofobia
Categoria: Generale
Mah, avendo vissuto mio malgrado dalla nascita per quarantacinque anni sulla Casilina (non a Torre Maura, ma la fauna umana è simile), mi chiedo come faccia a giudicare magnifica e ricca di umanità quella gente, che del resto poi votava Pci dando ennesima prova di ignoranza e rimbecillimento come i burini che abitavano attorno a casa mia, gente brava solo a urlare, bestemmiare, mandare a quel paese (eufemismo), tirare calci al pallone e fare rumore col motorino smarmittato. Se poi si sono dovuti beccare gl’immigrati, dopo che già si erano beccati gli zingari, se la prendano con sé stessi: avete votato il Partito? Credevate che “ce danno li sòrdi”, no? E adesso attaccatevi al tram (gli hanno tolto anche quello, con la scusa della metro C).
Del resto ormai Roma è tutto un buriname, un accampamento di bifolchi: nostrani e importati. Il degrado c’era già, se n’è accumulato altro.
Circa il resto, da decenni andavo predicando al vento che l’immigrazione era sponsorizzata da quei geni che credevano così di rifare la rivoluzione del proletariato. Lo dicevo vent’anni fa e nessuno mi dava retta. Le conseguenze le vediamo oggi. Come diceva quel personaggio di un film russo: “Sono stufo di essere intelligente”. Il male dell’Italia sono gli italiani.
Nella società (ma anche in tanti ambienti ecclesiali come il Vaticano), il relativismo sta operando una vera e propria “rivoluzione culturale”.
Una volta, al di là di tanti errori innegabili, l’uomo seguiva dei PRINCIPI rigidi e immutabili, ma leggeva gli eventi della società in modo “liquido”, per cui nell’applicazione dei principi inderogabili, venivano contemplate più opinioni possibili, che solo l’esperienza pratica poteva dire quanto fossero valide.
Oggi avviene esattamente il contrario: sono i principi a essere liquidi (e così a scomparire), ma la realtà viene vista “solida”, cioè in modo semplicista e ideologico, e, di conseguenza, le soluzioni sono vendute a “pacchetti”.
Il risultato è che le opinioni di alcuni che dominano (il politicamente corretto) si impongono non come opinioni (che possono contenere anche tante verità parziali), ma come la stessa legge morale!
Così l’immigrazionismo, che è una sorta di neo nazismo mascherato da buonismo, se pure su qualcosa di relativo e parziale può essere condivisibile, come fenomeno rappresenta un’ideologia satanica e anti umana.
E’ in questo scambio di morale, in cui le opinioni sono chiamate fede e la fede è considerata opinione, e in cui spesso il male viene detto bene e il bene male, che sta il “male assoluto”.
si sa:
https://voxnews.info/2020/02/22/soros-finanzia-le-occupazioni-abusive-degli-immigrati-a-roma-il-pd-regala-case-agli-occupanti/
bisogna vedere se arriva prima il PD a sostituirci, o se noi riusciamo in qualche modo a riempire i nostri grandi vuoti:
http://www.lacrocequotidiano.it/articolo/2017/09/05/politica/ogni-vuoto-viene-riempito
Si può cominciare a Roma, dove il ! marzo si vota alle suppletive della Camera per il Collegio Roma 1. C’è in lizza Mario Adinolfi per il PdF e Gualtieri per il PD.
Meditate, gente, meditate….
Mi scusi, ma abbiamo meditato da tempo su Adinolfi . Bisogna esser pazzi per dare fiducia ad Adinolfi amico mio. Non usi Stilum Curiae per fare campagne elettorali ,, non è opportuno.
mi consenta, qui si parla anche di politica, non solo commentatori, ma spesso anche autori, salvo disposizione contraria del gestore, Dott. Tosatti.
Esempio, si è scritto e commentato tanto, anche recentemente, della Lega e di Salvini. E questo a mio parere è positivo, perché qui abbiamo libera voce tutti, cosa non scontata, basta che ci comportiamo in modo educato.
Dìa pure suggerimenti elettorali anche Lei, meglio se argomentati, come cerco pur imperfettamente di fare io, e li considereremo volentieri. Così diamo vita a un libero dibattito con dei contenuti, sul quale ciascuno mediterà come meglio crede.
Chiaramente in quel collegio, che, se ricordo bene era il collegio di Gentiloni, si votava PD. Ora c’è la possibilità di correggere il tiro. Perchè Gualtieri , come sappiamo bene, non sta dalla parte del popolo. E’ un vetero marxista, che lotta contro le imprese (vedi tasse sulla plastica), contro le partite IVA, da cancellare, perchè sinonimo di libertà, contro perfino le merendine, perchè il popolo deve essere educato. Ma è il nostro capace di scrivere un bilancio ? visto che occupa proprio quel particolare ministero ? Ha fatto carriera politica passando per tutte le tappe del perfetto comunista : istituto Gramsci, cattedra universitaria di storia del pensiero economico, in chiave marxista, ovviamente. Bisogna che il popolo da lui ingannato in nome dell’ideologia, lo mandi a casa.
scusi gererale Laporta , lei non è anche incuriosito dal -razzismo xenofobo- de cosiddetti ex partigiani dell’Anpi ? Dal -razzismo xenofobo- dei centri sociali finanziati dal sempre vivo e vegeto PCI ? Ma soprattutto non è preoccupato dal -razzismo xenofobo- della CEI di Bassetti &co verso gli italiani più indifesi ? . Concludo : ma lei non è turbato dal -razzismo xenofobo- di Papa Bergoglio e della sua corte , verso i cattolici tradizionalisti ( o più semplicenete : dai cattolici ?) . Avvenire , non le pare un quotidiano che diffonde odio razziale ? Lei che è un Generale ed esperto di guerre , Perchè non costituisce una antidiffamationleague dei cattolici ?
Questo commento mi fa venir voglia di postare il mio di qualche giorno fa, all’articolo ” RVC A BIANCHI: NON FACCIA PROSELITISMO ECOLOGICO PLEASE… , ” :
“di proselitismo fanatico ossessivo-compulsivo Bergoglio ed il suo clan sono l’esempio vivente ed eclatante: proselitismo all’odio anticattolico (ha, questi bigotti tradizionalisti!), al sinistrume cattocomunista, all’immigrazionismo islamica alla Kalergi, al luteranesimo, all’ecologismo farlocco (riscaldamento globale d’antan, superato dalla vera scienza), al tribalismo sciamanico satanista…e mi fermo qui. La loro battaglia contro il proselitismo cattolico è solo un cavallo di Troia per far passare tutto questo marciume, sterco del diavolo. Anatema a loro !!!”
cosa ne dite, sono in tema? grazie, Pace e bene
Mi perdoni, la ringrazio davvero per la fiducia che m’accredita generosamente, non farò tuttavia nulla di “anti”, se non contro i miei stessi limiti. Non solo è una perdita di tempo – pensi alla Lega contro la diffamazione degli ebrei, tanto doviziosa quanto inutile allo scopo – ma serve solo a suscitare odi e contrapposizioni ulteriori.
Noi siamo cattolici, orgogliosamente cattolici; dobbiamo quindi gridare dai tetti la verità, costi quello che costi. Né dialogo né contrapposizione, la verità, solo la verità rende liberi, come ben sappiamo.
Tutto corretto egregio Laporta, mi sfugge però quando i bellaciao avrebbero perso il potere che agognano riprendere col voto della vasta umanità in accoglimento. Mi sembrava che non si facesse più questione di voti, con un tale ineffabile PDR dalla propria.
Cara Diana, non mi impicchi alle parole. Non posso fare qui la storia del declino del Pci e della condizione di “intrusi” nelle istituzioni dei nipotini di Berlinguer, più fedeli oggi all’insegnamento del Segretario di quanto essi stessi siano in grado di comprendere.
Il governo abusivo che dal 1991 ci affligge in varie forme (incluse le mattane di Berlusconi) sarebbe più telegenico se Zingaretti & C. conquistassro la maggioranza grazie agli schiavi autodeportati.
Rilievo per rilievo, cara Diana, suggerirei uno sforzo: impariamo a dire quel che pensiamo con nome e cognome, nostro e altrui.
Ha ragione generale, la ringrazio per l’osservazione e per le sue sempre preziose analisi.
Grazie a lei, davvero
O.T. ci avete fatto caso ? Sui media di sinistra c’è la cronaca puntuale del disastro ( annunciato) che il Corona Virus sta causando in Italia. Ma non c’è alcun colpevole . Immaginiamo se ci fosse stato un Governo con il Male Assoluto ( cioè Salvini) come Ministro o Presidente del Consiglio ……Ed invece ora non ci sono colpevoli. …..Tutti zitti i media…
Ogni qual volta infatti Salvini annuncia che vuole andare al governo, mi sovviene una massima confuciana: “Guarda dal desiderare troppo qualcosa, potresti ottenerla”. 🙂
Perfetto. Un plauso a chi tiene ancora aperti gli occhi. Aggiungiamo alle parole dell’articolo la considerazione puramente fattuale che, a fronte dell’entrata di milioni di stranieri, da quarant’anni si fomenta la morte in utero degli italiani.
Aborto e porti spalancati sono due facce della stessa medaglia
Tutto giusto ciò che è stato detto nell’articolo. Aggiungo inoltre che la UE ha istituito da tempo un premio.
IL PREMIO KALERGI…….Uno dei vincitori è Angela Merkel. Meditate gente meditate.
L’obiettivo è la ricchezza, non il meticciato.