FILM HOT DAI SALESIANI. CHISSÀ CHE DIREBBE DON BOSCO…

18 Febbraio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un nostro lettore e amico ci ha fornito due segnalazioni interessanti. Ve le sottoponiamo, chiedendoci che cosa avrebbe pensato il fondatore della famiglia – San Giovanni Bosco – delle iniziative.

La prima riguarda Busto Arsizio, in provinca di Varese, dove oggi oggi 18 febbraio sarà proiettato nel Cinema Teatro San Giovanni Bosco il film: “La vita invisibile di Euridice Gusmao” con “violente scene di sesso”(come riportato testualmente nella seguente recensione sul sito specializzato Cineuropa). Questo cinema si trova a Busto Arsizio (Varese) in Via Bergamo 12.

Come si può vedere andando sul loro sito: https://www.cinesgbosco.it/ per il 18 febbraio 2020 è in programmazione il film: “La vita invisibile di Euridice Gusmao”

Sul sito specializzato Cineuropa, riguardo questo film c’è questa recensione specifica

in cui si parla di “violente scene di sesso”: https://cineuropa.org/it/newsdetail/373189/

e sul sito specializzato Internet Movie Data Base, questo film ha valutazione

SEVERE nella sezione Sex & Nudity e si possono leggere le motivazioni specifiche di questa valutazione: https://www.imdb.com/title/tt6390668/parentalguide?ref_=tt_stry_pg

Sempre in questa scheda alla sezione Certification si dice che negli USA questo film

ha valutazione “Rated R for strong sexual content/graphic nudity and some drug use”

Invece  presso il Cinema Busan (di Mogliano Veneto) Sala di Comunità aderente all’ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) c’è un film in programmazione per i prossimi 19 e 20 febbraio 2020 (come si può vedere sul sito del Cinema Busan http://www.cinemabusan.it/) dal titolo “Ritratto della giovane in fiamme” nella cui recensione si parla testualmente di “hot lesbian sex scenes”) e scheda filmica.

Il Cinema Busan è sala di comunità ACEC (basta scorrere quasi fino in fondo la suddetta pagina e compare a sinistra il logo ACEC). Non è chiaro – ma è possibile – che sia di proprietà dei Salesiani. È ubicato in via Don G. Bosco, 39/41 nel centro di Mogliano Veneto, di fronte alla chiesa di Santa Maria Assunta

Il film “Ritratto della giovane in fiamme”, come si può leggere, ha scene di sesso lesbo. Si trova tutto nella prima recensione a questo film presente al link:

https://freepress.org/article/portrait-lady-fire-film-review dove si parla testualmente di “hot lesbian sex scenes”. Inoltre sul sito specializzato Internet Movie Data Base al seguente link: https://www.imdb.com/title/tt8613070/parentalguide?ref_=tt_stry_pg

si può leggere la scheda filmica con la descrizione alla sezione Sex & Nudity.

Come si può vedere sempre sulla suddetta pagina di Internet Movie Data Base alla sezione Certification negli Stati Uniti d’America questo film è classificato come: R: Restricted, Children Under 17 Require Accompanying Parent or Adult Guardian.

Qualche perplessità è legittima, o il dialogo, l’uscita, le periferie ecc. ecc. presuppongono anche una bella spolverata di sesso, etero o omosessuale?

Errata corrige

Carissimi Stilum Curiali, per quanto riguarda la prima segnalazione è veritiera, ma i salesiani non c’entrano. Ho visto che Aldo Maria Valli ha ricevuto una lettera che vi consiglio di leggere, qui. Perché riguarda anche noi. 

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17 commenti

  • Anna ha detto:

    Buonasera! Sul sito ‘DUC IN ALTUM’ di Aldo Maria Valli, una parrocchiana del cinema in questione, ha scritto cercando di chiarire le cose. Anche se la situazione di questi pseudo cinema parrocchiali resta tale.

    • Iginio ha detto:

      D’accordo, è giusto dare a ciascuno il suo e non prestare falsa testimonianza, resta però il fatto che nelle altre sale teoricamente afferenti ai salesiani i film squallidi si proiettano eccome.
      Inoltre vorrei capire come si fa a scrivere a Valli: non c’è un indirizzo email né la possibilità di fare commenti. Forse gli scrivono via Facebook: e se uno non usa Facebook? Questo mi sembra un punto su cui Valli scivola un po’. Chiede un contributo al blog ma poi non permette di commentarlo. Mi pare un po’ contraddittorio.

  • er ha detto:

    Aldo Maria Valli, che aveva ripreso stamattina la stessa notizia, pubblica ora una precisazione riguardo al cinema di Busto Arsizio.
    E’ opportuno che anche i lettori di Stilum Curiae la leggano:
    https://www.aldomariavalli.it/2020/02/19/aggiornamento-uno-scivolone-non-voluto/

  • Iginio ha detto:

    Premesso che chi segue i miei commenti qui sa che da sempre ho criticato i salesiani e a ragion veduta, aggiungo che anche a Roma il Cinema-teatro Don Bosco ogni tanto proietta film discutibili o peggio (p. es. Almodovar) mentre non proiettano mai quei bei film americani importati da Federica Picchi con la Dominus Production, film prodotti da evangelici ma che esaltano i valori cristiani. Ogni tanto escono nelle sale del circuito Uci Cinemas, ovviamente sbeffeggiati dalla critica di giornali (anche dal “Giornale” berlusconiano, che qui qualcuno continua a citare come oro colato) e siti internet.
    D’altra parte, consideriamo che come modello di cinema cattolico viene citato il Don Matteo della Luxvide… In Italia non si trova di meglio, evidentemente.

  • anonimo verace ha detto:

    Copio con cura : dal libro VIA COL VENTO IN VATICANO
    prima EDIZIONE . FEBBRAIO 1999.
    Da pag 135.

    Nell’ambiente ecclesiastico, e particolarmente nella Curia vaticana, l’omosessualità o è una calunnia che mette fuori uso la vittima per il resto della sua vita, oppure è un tiro al giavellotto che gli sportivi per vincere lanciano più lontano possibile. E’ , comunque, uno sport pesante, coltivato dai meno sofisticati.
    Il fenomeno dell’omosessualità – una condizione dell’essere di fronte alla quale oggi si usano atteggiamenti più blandi e comprensivi – in certi ambienti vaticani serve per i PROmovendi , a farli avanzare più lestamente, per i sommergendi a escluderli da ogni aspirazione, imbrattandoli di tanto sterco, per scoraggiarli a tendere verso mete e aspirazioni promozionali. meschini gli intrighi e i loro protagonisti !

    • Iginio ha detto:

      Sì, però cerchi di calmarsi con queste citazioni. Non sta citando dalla Bibbia. Tra l’altro, se non ricordo male lei citò da quel libro la calunnia di un don Orione infettato di sifilide dai massoni, una scemenza che già don Orione smentì in vita e che gli costò molta amarezza. Evitiamo i pettegolezzi e parliamo di cose concrete.

      • Mi dispiace ha detto:

        Mi dispiace, non sono stato io a citare don Orione. D’altra parte non possedevo il libro in questione fino a qualche settimana fa.
        Ieri l’ho aperto a caso ed è uscita la citazione ricopiata con cura.

  • Nicola Buono ha detto:

    Qui purtroppo non è questione di Salesiani o di non Salesiani ma dell’intero mondo cattolico. Esiste un meraviglioso libretto del Sacerdote Don Ezio Boninsegna che denuncia la resa del mondo cattolico e delle parrocchie I CINEMA PARROCCHIALI in cui denuncia il fenomeno IN TUTTI I CINEMA PARROCCHIALI . Ho scoperto il perché. Telefonai parecchii anni fa in una parrocchia di un paese della provincia di Milano dove nel locale cinema parrocchiale trasmettevano AMERICAN BEAUTY che quanto ad argomenti immorali ed a scene morbose a detta della critica era un film importante…..avvisando il responsabile laico della sala parrocchiale del pericolo ( il parroco non era presente ) . Mi spiegò che le parrocchie ricevono uno stock di 7/8 film di buoni per tutti e per famiglie e di schifosi come quello in questione. Loro dovevano TRASMETTERLI TUTTI pena il non ricevere più films. Il mio interlocutore non riusciva a capire le mie argomentazioni che era meglio chiudere la sala parrocchiale piuttosto che trasmettere roba simile e dare scandalo alle anime e dannazione eterna. Ed inoltre mi sono sentito rispondere che il film se non lo vedevano in parrocchia lo vedevano o nei pubblici cinema oppure in tv. Mi sono cascate le braccia. Ho telefonato pure in un altro cinema parrocchiale della Provincia di Milano dove trasmettevano un film di violenza. Anche lì ho parlato con un responsabile laico e le cose che mi ha detto erano più o meno le stesse. Roba da farmi cascare le braccia. Ecco perché siamo ridotti così nel mondo cattolico e perché noi che frequentiamo siti come questi siam considerati fondamentalismi. Non esiste più il peccato grave con gli annessi e connessi.

    • CLAUDIO GAZZOLI ha detto:

      c’è poco da aggiungere…. fanno semplicemente SCHIFO, come questo annuncio, vomitevole ed esilarante insieme, di una scuola gesuita (dal blog di Sabino Paciolla):
      “Vogliamo che le persone queer e le persone queer di colore del Gonzaga sappiano che il Centro LGBTQ+ è un luogo in cui possono rilassarsi con persone che non solo le accetteranno, ma faranno anche il possibile per aiutarle a svilupparsi in modo olistico nel periodo che trascorreranno al Gonzaga, nello spirito delle basi gesuite della nostra università…. ”
      … al prossimo papa vero la SOPPRESSIONE DELL’ORDINE DEI GESUITI e, con tali premesse, almeno il commissariamento dei Salesiani….

  • TITTOTAT ha detto:

    Non c’è niente da discutere, lo fanno solo per accalappiare qualcuno/una per potere soddisfare le loro perversioni.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Preghiera irriguardosa ma un tantino sentita.
    “Signore, quando questa canaglia senza grazia si presenta al tuo cospetto non mandarli all’inferno perché il fuoco brucia e fa male (se poi è eterno fa venire i brividi il solo pensarci). Ma prima che vengano mettigli un po’ di paura pedagogica. Che so, un fuocherellino sotto le poltrone del cinema. Tutti sappiamo che il fuoco purifica”.

  • Adriana ha detto:

    I Salesiani perdono il pelo ma non il ” vizietto ”
    Sulla nuova bussola quotidiana un vecchio articolo :
    https://www.lanuovabq.it/coppia-gay-fa-capolino-nel-catechismo-per-bambini/
    art.del 09/04/2018

    • Adriana ha detto:

      https://www.lanuovabq.it/it/coppia gay-fa-capolino-nel-catechismo-per bambini/
      Catechismo delle edizioni Salesiane con un bellissimo Gesù uguale uguale a Conchita Wurst .

      • Lucy ha detto:

        @ Adriana.
        C’è anche di molto peggio. A Rivoli per il mese di novembre 2018 fu programmato al cinema dei salesiani il famoso film di Guadagnino “Chiamami col tuo nome ” che racconta in maniera anche sconcia una storia di pederastia cioè tra un adulto e un ragazzo .Quando si chiesero le motivazioni le risposte andarono da quelle stizzite ” non vi diciamo chi ha preso la decisione perchè così ci state infangando ” , passando per la messa in discussione della dottrina cattolica ” non si può decidere a priori se la pederastia è un peccato” , fino alla frase passepartout “Il papa ha detto – chi sono io per giudicare ?”; per finire con l’accusa di voler ” dividere la chiesa” .Allora inorridimmo oggi ci limitiamo a constatare che c’erano fin da allora tutte le premesse per la normalizzazione dell’omoeresia .

        • Adriana ha detto:

          Lucy ,
          si vede che i Salesiani recitano ogni giorno le giaculatorie di Mario Mieli , quelle che cominciano così : ” Noi sì possiamo amare i bambini .Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros…” .
          Certamente Bergoglio ha dato loro un grosso assist !

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Non è cosa pensarebbe San Giovanni Bosco, ma come vive nella VISIONE BEATIFICA CON DIO, ci dice ” sono visioni della pachaimmonda infernale, e non ho parte con questi tenebrosi che si dicono salesiani”.