SETTE ANNI DOPO. DI GIUSEPPE PELLEGRINO. SEVEN YEARS LATER.

11 Febbraio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico caro e fedele di Stilum, Giuseppe Pellegrino, ci ha inviato una riflessione toccante sull’anniversario della rinuncia di Benedetto XVI. Giuseppe Pellegrino Giuseppe Pellegrino @pellegrino2020 su Twitter, è anche l’autore della traduzione in inglese del libro che conoscete, Viganò e il Papa, e che in inglese è titolato Vigano vs. The Vatican (https://www.sophiainstitute.com/products/item/vigano-vs-the-vatican).

Buona  lettura, in italiano e in inglese.

§§§

Sette anni dopo: Frodo e Benedict sulla via del vero amore

 Non dimenticherò mai la telefonata che ho ricevuto alle 6 del mattino dell’11 febbraio 2013. “Accendi la TV!” mia madre disse: “Il Papa si è dimesso!” Ancora svegliando, mi stropicciai gli occhi e dissi: “Questo è impossibile, devi aver capito male qualcosa.” Ma in effetti (come sempre!) la mamma aveva ragione. O almeno, così sembrava.

Come tutti sappiamo, 17 giorni dopo Papa Benedetto XVI salì su un elicottero, girò intorno alla cupola della Basilica di San Pietro e si avviò sulle colline, lasciandoci sette anni di domande, confusione e frustrante ambiguità che ne sono seguite.

13 giorni dopo, il Collegio dei cardinali ha eletto Jorge Bergoglio per dirigere la chiesa. Negli ultimi sette anni, Bergoglio ha usato il potere della Sede di Roma per minare e distruggere la Tradizione della Chiesa. Dai Dubia del 2016 alla Correzione filiale del 2017 alla testimonianza del 2018 dell’arcivescovo Vigano Viganò, ogni lodevole atto di resistenza contro il male che ha occupato la Santa Sede si è schiantato contro la roccia del silenzio manipolativo, della confusione intenzionale e del controllo autoritario di Bergoglio. Resistergli direttamente si è dimostrato vano e frustrante.

Oggi, in occasione del settimo anniversario delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, vorrei suggerire una strategia più efficace, anche se paradossale. È davvero molto semplice, come molte cose che lo Spirito Santo ispira.

È un invito a prendere fiato, fare un passo indietro e guardare ciò che è proprio di fronte a noi come un fatto certamente sconcertante ma innegabile: la presenza duratura di Benedetto XVI, indossando l’abito bianco papale, che vive all’interno del recinto di Pietro, ancora firmando il suo nome come “Sua Santità Papa Benedetto”, e impartendo la Benedizione Apostolica.

Chiamate questo approccio, se ti piace, “Riconoscete e rallegratevi!”

Rallegratevi del fatto che abbiamo un vero Santo Padre, uno che non è né offensivo né vendicativo, ma umile e silenziosamente fedele. Rallegratevi del fatto che abbiamo un percorso chiaro da seguire, vale a dire la Tradizione della Chiesa, che Benedetto XVI ci ha indicato restaurando la Messa antica e, più recentemente, parlando eloquentemente in difesa della saggezza e bellezza del celibato sacerdotale con il suo nuovo libro, Dal profondo del nostro cuore. Rallegratevi del fatto che, sebbene possiamo avere molte domande e certamente avere ancora una lunga strada da percorrere, “La storia non è nelle mani di poteri oscuri, della fortuna, o solo di scelte umane … il Signore è l’arbitro supremo dello sviluppo della storia”, come Benedetto ci ricorda con fiducia.

Riconoscere Benedetto XVI per chi e che cosa lui veramente è non significa negare il danno reale e continuo causato dall’ambigua apostasia di Bergoglio. Certo non significa iniziare uno scisma. Non dobbiamo fare qualcosa di più che imitare lo stesso Benedetto: impegnarsi di nuovo nella preghiera intercessoria per la Chiesa, confidando che la Parola immutata di Dio si dimostrerà sempre vera se siamo pazienti e crediamo, arrendendoci con fede alla ancora sconosciuto piano di Dio per la sua Chiesa, come fece Maria Immacolata al momento dell’Annunciazione.

La scelta di Benedetto fatta sette anni fa, fraintesa e diffamata da molti, era in effetti anche profetica, anche liberatrice. Profetica nel modo in cui ha ricordato ai vertici della Chiesa che aggrapparsi al potere non dovrebbe essere l’obiettivo finale della vita cristiana. Liberatoria nel modo in cui ha liberato Benedetto nel fare ciò che la Parola di Dio ci dice è l’aspetto più importante della vita di fede: fiducianell’amore del Padre.

La notte del giovedì santo, quando il traditore di Gesù si avvicinò per arrestarlo, molti dei suoi discepoli erano certi che quella fosse l’ora in cui Gesù avrebbe combattuto per la verità. “Vedi, Signore, ecco due spade!” (Lc 22,38). Gesù rispose: “Basta!”. Disse loro di smettere di pensare in termini umani a una realtà divina – li invitò a imparare la via della fiducia.

Dal punto di vista umano, Gesù si è consegnato al potere degli uomini malvagi che intendevano distruggere il tempio; ma, visto da una prospettiva divina, quello che stava veramente facendo era consegnarsi nelle mani dell’Amore di suo Padre. Allo stesso modo, l’11 febbraio 2013, Benedetto XVI ha invitato i cristiani a smettere di pensare in termini umani alla crisi senza precedenti della Chiesa. La sua scelta di abbandonare la Chiesa nelle mani dei “lupi” non ha senso se pensiamo all’autorità della Chiesa come ricerca umana del potere. Ma ciò che Benedetto ha fatto e continua a fare è affidare la Chiesa alla cura dell’Amore del Padre. Piuttosto che attaccare le porte di Mordor, Benedetto ha scelto la strada intrapresa da Frodo Baggins: umile sacrificio di sé che confida – impossibilmente – che solo la misericordiosa Provvidenza di Dio può condurci alla vittoria.

Nel romanzo classico di J.R.R. Tolkien, i generali di Gondor derisero il piano di inviare un piccolo hobbit nel cuore della roccaforte del nemico, ma alla fine Frodo riuscì dove tutti gli altri erano destinati a fallire. La genialità di Tolkien rivela la bellezza del Vangelo: vinceremo soltanto diventando bambini piccoli. *

Questo è quello che ha fatto Benedetto XVI sette anni fa proprio oggi: ha scelto di diventare come un bambino, credendo che questo fosse l’unico modo efficace per guidarci attraverso l’oscurità travolgente verso una nuova primavera per la Chiesa, il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria predetto a Fatima.

Se stai ancora dicendo: “Ridicolo!” –  annuisco in accordo con te: è veramente ridicolo! È ridicolo come il racconto di un bambino che salva il mondo, ridicolo come il racconto di Gesù che dice a Pietro che anche lui potrebbe camminare sull’acqua, ridicolo come la storia che il Messia doveva soffrire per rivelarsi come il vero Re e Signore. Forse, caro amico, non hai mai notato quanto sia veramente ridicolo il Vangelo.

La vera Chiesa sta vivendo il ridicolo Vangelo proprio ora più che mai, guidata dal suo fedele Santo Padre Papa Benedetto XVI. È il grande difensore della Tradizione della Chiesa ai nostri giorni e ricordiamo che la parola traditio significa letteralmente “consegnare”. Sette anni fa proprio oggi, Benedetto XVI ha consegnato se stesso e l’intera Chiesa nelle mani dell’Amore del Padre, e possiamo giustamente concludere che siamo ancora nelle stesse mani amorevoli. Una volta che lo riconosciamo, possiamo davvero rallegrarci!

* Sono in debito con Antonio Socci per l’intuizione che collega Il Signore degli Anelli di Tolkien alla situazione attuale della Chiesa, come contenuto nella conclusione del suo ultimo libro, Il Dio Mercato, La Chiesa, e L’Anticristo (Rizzoli, 2019) .

Giuseppe Pellegrino @pellegrino2020

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Seven Years Later: Frodo and Benedict on the path of True Love

 I will never forget the phone call I received at 6 a.m. on February 11, 2013. “Turn on the TV!,” my mom said, “The Pope resigned!” Still waking up, I rubbed my eyes clear and said, “That’s impossible, you must have misheard something.” But in fact (as always!) Mom was right. Or at least, so it seemed. As we all know, 17 days later Pope Benedict XVI boarded a helicopter, circled the cupola of St. Peter’s Basilica, and headed off into the hills, leaving us with seven years of the questions, confusion, and frustrating ambiguity that have followed.

Thirteen days later, the College of Cardinals elected Jorge Bergoglio to run the church. For the last seven years, Bergoglio has used the power of the See of Rome to undermine and destroy the Tradition of the Church. From the 2016 Dubia to the 2017 Filial Correction to the 2018 testimony of Archbishop Viganò, every laudable act of resistance against the evil that has occupied the Holy See has smashed itself against the rock of Bergoglio’s manipulative silence, intentional confusion, and authoritarian control, to no avail. Resisting him directly has proven both futile and frustrating.

On this seventh anniversary of Pope Benedict XVI’s resignation, I would like to suggest a more effective, if paradoxical, strategy. It is quite simple really, like many things the Holy Spirit inspires. It is an invitation to take a breath, take a step back, and look at what is right in front of us as an admittedly bewildering but undeniable fact: the enduring presence of Benedict XVI, wearing the white papal cassock, living within the enclosure of Peter, still signing his name as “His Holiness Pope Benedict,” and giving the Apostolic Blessing.

Call this approach, if you like, “Recognize and Rejoice!”

Rejoice that we have a true Holy Father, one who is neither abusive or vindictive but humble and quietly faithful. Rejoice that we have a clear path to follow, namely, the Tradition of the Church, which Benedict XVI has pointed out to us by restoring the Traditional Latin Mass and, more recently, by eloquently speaking in defense of the wisdom and beauty of priestly celibacy with his new book, From the Depths of Our Hearts. Rejoice that, while we may have many questions and certainly still have a long way to go, “History is not in the hands of dark powers, chance, or only human choices…the Lord is the supreme arbiter of the unfolding of history,” as Benedict confidently reminds us.

Recognizing Benedict XVI for whom and what he really is does not mean denying the real and ongoing damage caused by Bergoglio’s ambiguous apostasy. It certainly does not mean starting a schism. It does not require “doing” anything more than imitating Benedict himself: committing ourselves anew to intercessory prayer for the Church, trusting that the unchanging Word of God will always be proven true if we are patient and believe, surrendering in faith to the still-unknown plan of God for his Church, as Mary Immaculate did at the moment of the Annunciation.

Benedict’s choice made seven years ago today, misunderstood and vilified by many, was in fact both prophetic and liberating. Prophetic in the way it reminded the leadership of the Church that “holding power” should not be the ultimate goal of the Christian life.  Liberating in the way it set Benedict free to do what the Word of God tells us is the most important aspect of the life of faith: Trust in the Father’s Love.

On the night of Holy Thursday, when Jesus’ betrayer approached to arrest him, many of his disciples were certain that this was the hour when Jesus would fight for the truth. “See, Lord, here are two swords!” (Lk 22:38). Jesus reply, “Enough!” told them to stop thinking in human terms about a divine reality – he invited them to learn the way of trust.

From the human point of view, Jesus handed himself over to the power of evil men who intended to destroy the temple, but, seen from a divine perspective, what he was really doing was handing himself over into the hands of his Father’s Love. In the same way, on February 11, 2013, Benedict XVI invited Christians to stop thinking about the unprecedented crisis of the Church in human terms. His choice to abandon the Church into the hands of the “wolves” makes no sense if we think of Church authority as a human pursuit of power. But what Benedict did, and continues to do, is entrust the Church to the care of the Father’s Love. Rather than assault the gates of Mordor, Benedict has chosen the path taken by Frodo Baggins: humble self-sacrifice that trusts – impossibly – that only God’s merciful Providence can lead us through to victory.

In Tolkien’s classic story, the generals of Gondor scoffed at the plan of sending a tiny hobbit into the heart of the enemy’s stronghold, but ultimately Frodo succeeded where everyone else was doomed to fail. Tolkien’s brilliance reveals the beauty of the Gospel: we will only win the victory by becoming like little children.*

This is what Benedict XVI did seven years ago today: he chose to become like a child, believing that this was the only effective way to lead us through the overwhelming darkness into a new springtime for the Church, the Triumph of the Immaculate Heart of Mary foretold at Fatima.

If you are still saying, “Ridiculous!”– I am nodding my head in agreement with you: it is ridiculous! It is as ridiculous as the tale of a child saving the world, as ridiculous as the account of Jesus telling Peter that he could walk on water too, as ridiculous as the story that the Messiah needed to suffer in order to reveal himself as the true King and Lord. Perhaps, dear friend, you have never noticed how truly ridiculous the Gospel really is.

The true Church is living the ridiculous Gospel right now more than ever, led by her faithful Holy Father Pope Benedict XVI. He is the great defender of the Tradition of the Church in our time, and we recall that the word traditio literally means “handing over.” Seven years ago today, Benedict XVI handed himself and the entire Church over into the hands of the Father’s Love, and we may rightly conclude that we are still in those same loving hands even as we speak. Once we recognize this, we can truly rejoice!

*I am indebted to Antonio Socci for the insight connecting Tolkien’s Lord of the Rings to the present situation of the Church, as contained in the conclusion of his newest book, Il Dio Mercato, La Chiesa, e L’Anticristo (Rizzoli, 2019).

Giuseppe Pellegrino @pellegrino2020

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84 commenti

  • Anna ha detto:

    “Dio ci benedica e la Madonna ci protegga”. Ho sognato Benedetto XVI, osteggiato, ricattato, perseguitato, ma dopo lunghi anni di strenue battaglie, solo contro lobby sempre più forti, come quella gay, sentendo venir meno le forze, ma potremmo sostituire con: essendo circondato da lupi rapaci degni di ogni cosa (negli alti vertici di comando quasi tutti massoni o mafiosi) capaci anche di farlo andare contro la sua volontà (come fecero già con altri Papi, uno ucciso e l’altro addirittura avvelenato e sostituito da un sosia che faceva ciò che il vero Papa, mai avrebbe fatto: a questo proposito leggere le testimonianze di autorevoli sacerdoti che parteciparono a lunghi ed estenuanti esorcismi in cui Dio obbligò il Nemico numero uno della Chiesa a fare confessioni importanti, nel link aggiunto) e ritenendo di non poter più contenere la marea nera, dopo l’ultimo avviso, lo swift che bloccava ogni transazione bancaria nello stato del Vaticano, prende la decisione delle dimissioni. Non avrebbe mai consentito di farsi manipolare e di risultare come l’artefice di nuove dottrine contrarie al depositum fidei (il rischio era elevato, vista l’età: bastano poche goccie e ti rincitrulliscono e forse glie lo hanno anche paventato.” Se non te ne vai tu ti facciamo fare la fine di Paolo VI”). Lui conosce il terzo segreto di Fatima e sa che sul soglio di Pietro arriverà un traditore: spera vivamente che non sia ancora giunto quel tempo, lui ha sempre difeso la Chiesa di Cristo e farà preghiere e penitenze per il popolo di Dio, perché quando giunga quel tempo, non si faccia trovare impreparato e dopo aver interrogato Dio e la sua coscienza, sa che non gli rimane altro da fare.

    Le notizie della prigionia di Papa Paolo VI e delle sue enormi sofferenze le ho tratte da un libretto davvero interessante, degli anni 70, quando la fede del clero e dei fedeli era pervasa dal falso rinnovamento che tentava di negare anche l’esistenza del demonio.

    Secondo il parere unanime di tutti gli esorcisti che si sono occupati del presente caso, sotto esposto, qui si tratta di una POSSESSIONE ESPIATRICE per il compimento di una missione superiore indirizzata al nostro tempo. Si riconosce la riflessione di sant’Agostino: “Come un artista, e un grande artista, DIO SI SERVE ANCHE DEL DIAVOLO”.

    http://www.devozioni.altervista.org/testi/opuscoli_vari/avvisi_dall_altro_mondo.pdf

  • Gaetano2 ha detto:

    Dato che siamo in argomento, penso sia da notare che nonostante quello che Papa Benedetto XVI abbia detto in precedenza per fare capire la situazione, pochissimi, e forse (molto forse) giusto qualcuno si sarà reso conto della situazione. La situazione è diventata chiarissima a tutti con la mossa delle sue “spontanee dimissioni”.

  • Carmela Mastrangelo ha detto:

    Riflessione bellissima che condivido appieno. Dobbiamo continuare a pregare per la Chiesa e per i Pastori; dobbiamo affidarci a Maria e a San Giuseppe e non dubitare che alla fine il Signore ascolterà la nostra supplica.

    • Nicola Buono ha detto:

      Errata Corrige. Lourdes.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      E scusate se mi permetto di ricordare, prima di tutto a me, che i tag della Madonna di Lourdes sono principalmente due: conversione ed Ecaristia. Eucaristia non solo nel senso di celebrazione eucaristica ma in qualità di offerta di ogni nostra sofferenza a Dio come sacrificio per la salvezza dell’umanità tutta intera. Le guarigioni e i miracoli sono soltanto un plus : se non ricordo male i miracoli accertati (sulle migliaia di dichiarati) sono una settantina.

    • stefano raimondo ha detto:

      Ieri Santa Messa vetus ordo (a cura dell’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote), dopo processione e Santo Rosario dedicato all’apparizione di Maria Santissima a Lourdes. Bella giornata. Un saluto a te, Nicola Buono.

  • Adriana ha detto:

    Badi alla sua salute ! Auguri ” interessatissimi ” da me , come Stilumcurialista e ” disinteressati ” dalla sottoscritta , come persona .

  • Franco ha detto:

    Sono commosso da questa testimonianza che ricostruisce con una intuituione frutto di profonda analisi dei fatti quello che non avevo ancora capito sulle vere ragioni del farsi da parte di Benedetto XVImo. Ora, almeno per me, so che è inutile continuare a pormi tante domande e che occorre bbandonarmi alla fiducia del Padre Celeste seguendo l’esempio di questo grande papa che parla con la voce dello Spirito.

  • Patrizia Beltrame ha detto:

    Concordo in pieno con te, Lucidator!

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Dr. Tosatti. Si beva un bicchierone di vin brulè e presto a letto. Auguroni.
    Accetti, comunque, questo “appasionato” commento.
    Facciamoci un bel nido e coviamoci le nostre uova fresche di giornata secondo la nostra effimera condizione umana. Forse, però, dovremmo pensare un po’ piú alla grande e secondo una “prospettiva divina”. Prospettiva divina RIVELATACI (Bibbia) e iperstudiata in tutto il suo Dna.
    Leggo nel MANUAL DE TEOLOGÍA DOGMÁTICA di LUDWIG OTT (1966) che il piano divino si articola in un Dio Creatore, in un Dio Redentore, in un Dio Santificatore e, infine, in un Dio Consumatore. Incommensurabili anni e inspiegabili ragioni. Quanti anni, ad esempio, dal re David e il suo discendente Gesú? Il Salvatore che discende (umanamente) da un poco di buono come era stato David? Quanti anni dalla 1^ venuta alla 2^ venuta di Cristo?
    Il fatto “drammatico” è che nell’ora presente c’è l’andazzo di DIMENTICARE questa seconda venuta di Gesú cioè tutta l’Apocalisse (Anticristo, Apostasia e compagnia cantando) e ci accapigliamo su due papi. Ci comportiamo, cosí, come gli Ebrei che se ne fregarono delle profezie, disconobbero il Messia, lo ammazzarono, si beccarono la distruzione di Gerusalemme ed ancora oggi pagano la colpa. Voi credete che al Dio Consumatore – nella sua “lunghissima economia” – gli importi molto il Bergoglio sfascista e alquanto antipatico che ci sta tormentando in questi 7 anni? Perchè Dio Padre – per esempio- non “frenò” il Giuda traditore di suo Figlio?
    Misterioso ma non SCONOSCIUTO disegno come il Rivelato disegno apocalittico che COMUNQUE si realizzerà.
    Per questo forse è meglio ripeterci come si suol dire a Napoli: “lascia fa’ a Dio”.

  • deutero.amedeo-quello vero ha detto:

    OT urgente.
    Amico Tosatti per cortesia potrebbe verificare l’indirizzo e-mail del clone di stilumcuriale emerito e comunicamermelo? Si può fare un esposto contro questo individuo? Grazie se mi risponderà . Altrimenti, amen.

    • Marco Tosatti ha detto:

      Ecco, questa è la mail che mette: mailto:actuositas@gmail.com non credo che sia autentica. Sa, non facendo insulti o minacce…ma starò attento io. il problema oggi è che sono a letto con un raffreddore epico, e i riflessi si rallentano…

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        OK . Allora riprendo il mio nick affidando la sua per noi preziosa salute alla Madonna di Lourdes.
        E che sia un semplice raffreddore con quello che gira nell’aria!
        Ma lei riesce a spiegarsi perchè un povero diavolo come me debba essere così perseguitato dai troll di Sua Santità ?

        • Marco Tosatti ha detto:

          Perché diamo fastidio. Sapesse quanti ne banno!

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            La capisco! Purtroppo contro certa gentaglia non serve nemmeno il ban per IP perchè lo cambiano in continuazione.
            I dolori del web sono infiniti.
            DI NUOVO, AUGURI PER LA SUA SALUTE.

        • stefano raimondo ha detto:

          “…troll di Sua Santità…”

          Sono sempre meno e sempre più incattiviti, è di tutta evidenza che si aspettavano molto di più dal loro idolo. Poi il fatto che questo pontificato stia volgendo al termine li rende particolarmente nervosi. A me divertono. 🙂

      • Boanerghes ha detto:

        Di ritorno dalla Cina? ,😁😁😁

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          No. Lo stato modello di applicazione della dottrina sociale della chiesa esporta gratis …..

      • Raffaella ha detto:

        Dott.Tosatti, auguri di cuore per una pronta guarigione!!
        Grazie per tutto quello che fa!! 😀

      • Maria Grazia ha detto:

        @MARCO TOSATTI – Ho preso nota anch’io dell’ e-mail del soggetto che si nasconde dietro svariati nickname solo per infastidire i soggetti più impegnati di questo blog.
        Contrariamente da quanto sostiene Lei, il tipo in questione di insulti ne lancia abbastanza, sotto nick diversi ma sempre riconducibili alla medesima persona, per cui La invito a vigilare con la massima attenzione su chi interviene solo per offendere ed attaccare.

    • deutero.amedeo-quello vero ha detto:

      Amen. Grazie lo stesso.

  • stefano raimondo ha detto:

    L’articolo non mi convince, mi perdonerà Giuseppe Pellegrino. A parte che al momento non sappiamo le vere ragioni della rinuncia di Ratzinger, e chissà quando ne verremo a conoscenza. Tuttavia mi riesce difficile pensare che Benedetto non sapesse che la sua rinuncia avrebbe potuto comportare un nuovo pontefice praticamente non cattolico. Benedetto, se non si sentiva nel pieno delle forze, avrebbe potuto circondarsi di bravi e giovani aiutanti, ma l’imperativo primario doveva essere quello di salvare la cattolicità. Tra l’altro io ero convinto che Ratzinger si sentisse molto male all’atto delle dimissioni, invece è ancora vivo, quindi qualcosa non torna. L’articolo di cui sopra conduce alla passività, i romani che andarono a prelevare Gesù erano molti, non si va da uno sparuto gruppetto di “persone amorevoli” con molti soldati, ciò significa che un combattimento ci fu, Gesù e gli altri hanno lottato, non restarono con le mani in mano, rimettersi alla volontà di Dio non significa rimanere passivi, la preghiera non basta. Frasi quali “Benedetto ha scelto di farsi bambino” significano inerzia, con in più la buona coscienza. Perché non si fa bambino Bergoglio? Veramente pensiamo che in questa situazione drammatica Dio voglia che non facciamo nulla? Veramente pensiamo che basti la preghiera? Non mi sembra che i cosiddetti “modernisti” si limitino alla preghiera…

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      Allora lei non ha capito. Deve ripassare tutti gl’ 8 anni del Pontificato completo, e cioè pure con il potere matteriale, di BXVI, e non solo l’ Autorità che ne resta ancora, come giù scrivevo tra i primi commentatori oggi; ed il proprio Giuseppe Pellegrino ribadisce come risposta sotto il mio. Un esempio colossale qui in Venezuela: maduro ha il potere grazie ai militari ed i cubani comunisti criminali, ma non è presidente legittimo. berORGOGLIO ICEberg si mantiene con il potere matteriale della Chiesa, grazie alla APOSTASIA, ma non è legittimo. Basta solo il documento che in parte liberò, e fu che scattenò la più grande furia modernista comunista massone, del 07.07.07, Summorum Pontificum, sul Santo Sacrificio di sempre, per paragonare come ben fa Giuseppe, Nostro Signore lasciandosi prendere perche arrivata Sua ora. Bastarebbe il 13 maggio 2010 durante l’ ANNO SACERDOTALE, nella propria Fatima, BXVI ci consacrò al Cuore Immacolato noi Sacerdoti. Io ero al contempo, pregando davanti la salma incorrotta di S. Bernardette a Nevers…oggi 162° N.S. di Lourdes…anche sono stato con Lui nella chiusura del medesimo anno, in Piazza S. Pietro, nella Solennità del Sacro Cuore 11.6.10. Mentre ci s’ aspettavano 5 milla, siamo stati spontanei da tutto il mondo, 15 milla Sacerdoti. Lei non credo sia un Sacerdote. Una volta Nostro Signore ha detto “Andate a dire a quella
      volpe: «Ecco, io scaccio i demoni
      e compio guarigioni oggi e domani.
      Il terzo giorno la mia opera
      è compiuta»”. 
      (Luca 13,32). Ebbene potrebbe ripassare anni di BXVI, e guardi che ancora ci defende, a noi Sacerdoti, e questo non è “clericalismo” ma li rispondo da Sacerdote, parroco nella “periferia” di Caracas, e quindi considerò che era arrivata l’ ora per dare passo a questa carneficina compiuta dall’ APOSTASIA…la Sgra. Paoletta qui giù cita i passaggi del Catechismo al riguardo. Ma in vista alla Resurrezione che con il TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO, avrà la Vera Chiesa. Il Signore lo fecce in 3 giorni, tra morte e risurrezione. Ma noi siamo uomini….mentre Lui VERO UOMO E VERO DIO. DIGMA DI FEDE IN CUI NON CREDE berORGOGLIO ICEberg e tutta l’ Apostasia. Saprà Dio fin quando durerà questa fase della Passione. La volpe era Erode Antipa. Questo il tempo dell’ antipapa…

      • stefano raimondo ha detto:

        “Allora…”

        Ho letto fin qui.

        • Alessandro2 ha detto:

          Ha fatto male. Non è chiudendo occhi ed orecchie che si risolve la questione ben riassunta da don Rodriguez.
          Invito lei e tutti ad imitare Papa Benedetto XVI nel silenzio, nella preghiera, nell’esercizio della riflessione e della ragione illuminata dalla fede, e se serve anche delle poche ma incisive e coraggiose parole di testimonianza (in greco: martirio).

          • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

            Grazie Alessandro. Lasciamo perdere con chi non sa cosa è il potere più grande, LA PREGHIERA. Appunto sempre prego per te perche c’ arrivi presto al SACERDOZIO.

          • Valentina ha detto:

            “Se questi taceranno, grideranno le pietre”. Come P. LUIS EDUARDO RODRÌGUEZ RODRÍGUEZ ben capirà: a Dios rogando y con el maso dando (detto spagnolo). Il clero ha perso il vigore della lotta (umanamente capibile, viste le rappresaglie verso chi non la pensa come Bergoglio), ma a noi fedeli laici, comuni, semplici e soprattutto, piccoli, serve la Virilità dei preti che con coraggio alzano la voce per affermare il lapidario ed evangelico: Si-SI NO-NO di Cristo, a costo del martirio del silenzio, perché il “rumore” di un prelato messo a tacere, è la medesima strada dei martiri che versano il proprio sangue per amore di Cristo.
            Certamente la preghiera, ma quanto noi fedeli abbiamo bisogno di una pastore che ci guidi e difenda dai lupi è evidente dal vociare incessante di opinioni sempre più disparate e di pensieri illuminati dell’ultimo minuto!
            E quindi, no, non sono d’accordo con quanto detto in questo articolo. Ha il sapore della giustificazione alla vigliaccheria dominante, della resa al Nemico; che per altro al momento sta sghignazzando beffardo al Timone della Barca di Pietro.

          • stefano raimondo ha detto:

            Cercate di porvi in modo non arrogante e non offensivo (“lei non ha capito”, ecc.), cercate di essere umili nel confrontarvi con gli altri. Prima di rispondere ad un commento riflettete bene, senza farvi prendere dal nervosismo, altrimenti lo scritto diventa illeggibile, oltre che rancoroso. Nel merito della questione, un’ultima cosa: non si può far finta di non vedere che la situazione attuale è eccezionale, l’avversario, chiamiamolo così, non è più e soltanto all’esterno, come ai tempi di Gesù, ma è all’interno, e travisa il messaggio evangelico stesso, quindi occorre una strategia appropriata (strategia che non deve prescindere naturalmente dalla preghiera, arma potentissima, ma che se non è seguita dai fatti…). Gesù ha dato la vita, anche noi dobbiamo testimoniare, alla preghiera deve seguire un’azione conseguente.

    • Giuseppe Pellegrino ha detto:

      Fratello, tutto che tu dici e vero.
      E connesso a Fatima. Questa e’ l’intuizione di Socci, e lo condivido. La Madonna di Fatima diceva: Dovete pregare. Sembra che BXVI ha ricevuto qualche direzione dal cielo. Non lo so. Ma pregare non significa fare niente. Pax

      • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

        Grazie a Lei, con la benedizione!

        • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

          Eppure grazie e la ben3zione a Lei pure Sgra. Valentina, dopo domani di S. Valentino la innalzerò nella patena nel Santo Sacrificio.

          • Valentina ha detto:

            P. LUIS EDUARDO RODRÌGUEZ RODRÍGUEZ e io la ringrazio di cuore. La saluto in Cristo e pregherò per il suo Sacerdozio.

      • stefano raimondo ha detto:

        La preghiera è già un “fare”, ma per un cristiano non è il solo “fare”. Ma sono cose che sappiamo tutti benissimo, suvvia… Un saluto e una preghiera per lei.

        • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

          Nervoso? Rancoroso?… Allora Grazie a Dio ha continuato leggere mia risposta, per niente frettolosa o nervosa, e meno che meno offensiva. Che Sacerdote sarei? Allora se ha letto tutto ha visto che ho raggionato con tranquilità e logica. Solo Vi chiedo scusa per i sicuri errori gramatticali perche anche se l’amo tanto, vostra lingua italiana, non è la mia. Dunque pure pregherò per Lei. E non menta, perche se non era passato dell’ “allora” non so come ha dedotto il resto. Acetti i commenti e le risposte che non concordano con le sue. Non faccia come berORGOGLIO ICEberg. Buona giornata, dalla periferia dell’ Amazzonia, per quanto il bel pezzo che abbiamo qui in Venezuela mi riguarda.

          • stefano raimondo ha detto:

            Beh, lei ha esordito con un “…lei non ha capito…”, io ho esordito con un “…mi perdonerà…”, ammetterà che c’è una certa differenza di stile nonché un diverso modo di porsi. Poi in seguito, più o meno implicitamente, avete sostenuto che io non ritengo importante la preghiera (più azione non significa meno preghiera, anzi), e ciò è offensivo. In ogni caso la ringrazio per le precisazioni, anche quelle poste in modo “simpatico”, e soprattutto le auguro buone cose riguardo la sua vita in Venezuela. Pregherò per lei. NB – Naturalmente “sono arrivato fin qui” oppure “ho letto fin qui” sono modi di dire: certe locuzioni vengono direzionate verso chi si pensa possa essere un troll, se questi si pone da subito in modo un po’ aggressivo.

        • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

          Nervoso? Rancoroso?… Allora Grazie a Dio ha continuato leggere mia risposta, per niente frettolosa o nervosa, e meno che meno offensiva. Che Sacerdote sarei? Allora se ha letto tutto ha visto che ho raggionato con tranquilità e logica. Solo Vi chiedo scusa per i sicuri errori grammaticali perche anche se l’amo tanto, vostra lingua italiana, non è la mia. Dunque pure pregherò per Lei. E non menta, perche se non era passato dell’ “allora” non so come ha dedotto il resto. Acetti i commenti e le risposte che non concordano con le sue. Non faccia come berORGOGLIO ICEberg. Buona giornata, dalla periferia dell’ Amazzonia, per quanto il bel pezzo che abbiamo qui in Venezuela mi riguarda.

      • Diana ha detto:

        @ Giuseppe Pellegrino
        La ringrazio dal profondo del cuore per questo suo articolo, e ringrazio il dottor Tosatti per averla pubblicata.

  • Paoletta ha detto:

    dal Catechismo della Chiesa Cattolica:

    675 Prima della venuta di Cristo, la Chiesa deve passare attraverso una prova finale che scuoterà la fede di molti credenti. 637 La persecuzione che accompagna il suo pellegrinaggio sulla terra 638 svelerà il « mistero di iniquità » sotto la forma di una impostura religiosa che offre agli uomini una soluzione apparente ai loro problemi, al prezzo dell’apostasia dalla verità. La massima impostura religiosa è quella dell’Anti-Cristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l’uomo glorifica se stesso al posto di Dio e del suo Messia venuto nella carne. 639

    676 Questa impostura anti-cristica si delinea già nel mondo ogniqualvolta si pretende di realizzare nella storia la speranza messianica che non può essere portata a compimento se non al di là di essa, attraverso il giudizio escatologico; anche sotto la sua forma mitigata, la Chiesa ha rigettato questa falsificazione del regno futuro sotto il nome di millenarismo, 640 soprattutto sotto la forma politica di un messianismo secolarizzato « intrinsecamente perverso ». 641

    677 La Chiesa non entrerà nella gloria del Regno che attraverso quest’ultima pasqua, nella quale seguirà il suo Signore nella sua morte e risurrezione.

    Citazione card. Ciappi, teologo di GPII:

    “Nel terzo segreto viene predetto, fra le altre cose, che la grande apostasia nella Chiesa inizierà dalla sua sommità.”

    Ci siamo?

  • Luigi ha detto:

    Mi dispiace, ma non concordo. Premesso che l’unico Signore della storia è Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, il quale guida la Chiesa e l’uomo per vie talvolta oscure (giusto per riallacciarsi a Tolkien), Benedetto XVI ha di fatto permesso la realizzazione dei piani dei neomodernisti che, pazientemente si sono infiltrati nelle “leve del potere” della Chiesa. Che poi questa sia una “manovra” di Dio per far uscire il marcio (in tutti i sensi) che c’era già dai tempi addirittura di Pio XII e covava nel buio, non lo possiamo sapere, ma anche immaginare. A mio parere BVI ha peccato di ingenuità. Poteva immaginare che un papato come questo diventasse la roccaforte dei vari Kasper o Hummes o Daneels e tanti altri che facevano i super cattolici come Schomborn? Non lo so.
    Per concludere a mio modestissimo parere l’errore madornale è stato l’allentamento dell’autorità e del controllo su tutti i teologi, (soprattutto di seminari e istituti religiosi), sacerdoti e vescovi neomodernisti. L’aver tolto il giuramento antimodernista e aver nominato Cardinali degli ecclesiastici di fatto apostati ha permesso la situazione attuale. La Chiesa non è un parlamento dove devono coesistere cristiani che cercano di vivere in totalità il Vangelo, la Tradizione e il Magistero e altri che di fatto decidono loro in cosa credere e cosa vivere a seconda di come tira il vento. L’errore è vecchio e Benedetto XVI è dentro anche lui. Basta vedere come si sono comportati i grandi Pontefici (Innocenzo III, Gregorio Magno o Gregorio VII o Pio V per capire la differenza di ministero.

  • Rafael Brotero ha detto:

    È davvero molto semplice, come molte cose che lo Spirito Santo ispira.

    È ancora più semplice: Benedetto XVI non si è mai dimesso, Berggy è solo l’ennesimo e tediosissimo antipapa nella storia della Chiesa.
    Lo Spirito Santo esiste e mai lascerebbe che il demonio occupasse legittimamente la cattedra di Pietro, uomini di poca fede!

    • gaetano2 ha detto:

      e mi pare che nemmeno gli antipapi avessero disprezzato la dottrina come don Ciccio e pervertiti vari…

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    –Il cuore ha delle ragioni che la ragione non ha–
    (Blaise Pascal)
    Potremmo estendere la massima di Pascal alla Coscienza ? Se sì prendiamo atto che Benedetto XVI ha dichiarato di avere ripetutamente esplorato la sua coscienza davanti a Dio e di essere pervenuto alla cognizione certa di dover compiere l’atto che ha compiuto.
    Altre considerazioni basate su correlazioni ipotizzate tra i sentimenti di Gesù di fronte alla sua morte imminente e quelli di Benedetto di fronte alla sua rinuncia all’esercizio dell’Ufficio e dei poteri del Papa possono essere di conforto per qualcuno, insignificanti per altri, possono essere accettate o rifiutate . In ogni caso vanno prese per quello che sono: non sono dogmi.

  • IMMATURO IRRESPONSIBLE ha detto:

    Bisogna ammettere, anche se e’ quasi insopportabile farlo, che su un punto i modernisti hanno vinto: tutti, ma proprio tutti i fedeli si sentono autorizzati a discutere l’ autorita’ del proprio Papa! E non intendo la critica all’ uomo, che’ per i cattolici e’ utile ricordare che il pontefice resta umano, con tutti i suoi difetti (penso ai sonetti del conservatore Belli). Il fatto e’ che oggi e’ l’ insegnamento stesso che viene valutato, analizzato, approvato o contestato! Per qualche motivo (io ho la mia ipotesi), nella Chiesa, alle categorie prprie del sacro, si sono sostituite categorie profane, e specialmente politiche (non solo queste). Tra gli effetti di questa sciagurata sostituzione, due appaiono, nell’ ora attuale, nefasti: la riduzione del compito della Chiesa ad agenzia “iperpolitica”, e l’ inevitabile esasperazione dell’ autoritarismo secolare come sostituto dell’ autorita’ (riconosciuta come autorevolezza dai fedeli) di natura religiosa. Forse BXVI ha creduto di non poter esser autorevole senza esser autoritario, e ha rinunciato per cio’ al potere; ma anche cosi’, non si spiega tutto.

    )

  • Boanerghes ha detto:

    Parole di Benedetto XVI, da poco dimessosi nel 2013 a un monaco benedettino, a Roma, Città del Vaticano:
    “Quale meraviglioso momento di grazia la Chiesa sta vivendo: la lampada della fede che passa direttamente dalle mani di un successore di Pietro all’altro. Ecco davanti a tutto il popolo di Dio la spiegazione di cosa sia la vera e l’unica Sacra Tradizione.”

    Questo contraddice la sua interpretazione, sig. Pellegrino, riguardo le dimissioni di Benedetto.
    Consegnare la Chiesa in mano ai lupi non può essere stato l’intento di Benedetto, ma permissione di Dio per svelare il mistero dell’iniquità e preparare il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
    Dimissioni che a tutt’oggi interrogano i fedeli, e creano sconcerto.

    • perceval ha detto:

      Mentre aspettate il trionfo del Cuore Immacolato, tenete a mente il canone 751 che definisce lo scisma “il rifiuto della sottomissione al Sommo Pontefice”.
      Ricordo inolte che a’sensi del canto XXVIII della Divina Commedia, allo scismatico è riservato un posto nell’ottavo cerchio della nona bolgia, con pene variegate tutte molto truculente 🙂

      • LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI ha detto:

        @Perceval

        Quindi se un certo Pontefice comanda di gettarti giù da un ponte, due sole possibilità si aprono innanzi a te:

        2) Obbedire e Morire
        2) Disobbedire ed essere Scismatico.

      • Boanerghes ha detto:

        Io non adoro pachamama varie.
        Sottomettiti tu a queste bestialità.
        Lo scisma è causato da chi si allontana o rinnega il depositum fidei, non da chi rimane fedele.
        La mia coscienza, al riguardo, non mi rimprovera nulla, ma è soltanto molto addolorata per la situazione della chiesa.

        • Boanerghes ha detto:

          Anche il Papa deve sottomettersi al depositum fidei e se non lo fa si autoesclude dalla Chiesa cattolica.
          Credete che il Papa possa fare e disporre come cavolo gli pare?
          Con i precedenti Papi si protestava per una obbedienza che era considerata eccessiva, e che neanche veniva pretesa; ora con Bergoglio si pretende un’obbedienza cieca, che non sta né in cielo né in terra.

      • Lancelot ha detto:

        Caro Perceval, temo che lei conosca il diritto Canonico, come io conosco il Corano. Ma anche la Divina Commedia lei l’ha appresa sentendo Benigni , Adesso Spadaro si fa chiamare Perceval ?

      • Adriana ha detto:

        Perceval caro ,
        per lei la Divina Commedia ha una sola Cantica , evidentemente , e del Canto XXVIII dell’Inferno si è limitato a leggere solo l’intestazione : ” Seminatori di discordie “.
        Provi a studiarsi tutto il Canto e , ancor meglio , tutta la Divina Commedia . Eviterebbe di fare l’apodittico di risulta .

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Va beh, sempre all’inferno finiscono. Potrebbe dirci lei dove li colloca Dante? Grazie.

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            Io sono il vero stilumcuriale emerito e dichiaro che il commento soprastante è di un clone. Dopodichè , vista l’inefficienza dell moderatore dichiaro che ogni altro commento di Stilumcuriale emerito sarà da considerarsi falso, perchè da questo momento cambierò nick.
            Stilumcuriale emerito VERO.

          • Adriana ha detto:

            Stilumcur.emerito ,
            anche del coacervo dei numerosissimi personaggi del VT si potrebbe dire che è roba infernale…anche dei più devoti , senza necessità di specificare autore ,libro e versetti… Infatti , i Fratelli Maggiori lo interpretano in modi non-cattolici , – e non sono gli unici – (Per esempio , come manuale di strategia militare ) . La Divina Commedia , invece rappresenta una colonna del Cattolicesimo , anche solo per questo motivo dovrebbe esserne raccomandata la lettura e la comprensione .

          • Milli ha detto:

            Stilum curiale emerito fasullo: VERGOGNATI.

  • Crisbiagio ha detto:

    Beh mi perdoni Socci ma non ci voleva poi molto a fare il collegamento a partire da Saruman, nome col quale suggerisco d’ora in poi chiamare il regnante, e gandalf entrambi “bianchi”.E dallo spirito di umilta’presente nei piccoli che fa di un piccolo inerme come Frodo l’unico in grado di portare in fondo la missione.Aggiungo un particolare:alla fine se il “Fato” non avesse aiutato neppure frodo sarebbe riuscito.Sara’ Gollum pervaso dal male di cui Dio si serve a distruggere l’anello.e guarda caso Gollum viene salvato prima dalla misericordia di Frodo.Senza la grazia di Dio che coopera con la volonta’umana che e’finita non possiamo arrivare a nulla.E’un romanzo profetico.

    • Gian Piero ha detto:

      Si e’ un romanzo profetico, soprattutto per quanto riguarda Saruman, che da bianco diventa “ multicolore” . Come non scorgervi la bandiera arcobaleno e l’ arcobaleno, cioe’ ’ la gamma dei colori , cioe’ la gamma delle opinioni, cioe’ il relativismo , preferito al bianco , cioe’ la pagina bianca , assoluta, nuda dell’ Unica verita’ . In realtasolo Benedetto dovrebbe vestirsi di bianco come Gandaf dopo la prova , mentre Bergoglio dovrebbe vestirsi con vesti cangianti , di tutti i colori dello spettro, vesti continuamente diverse di colore e, di forma.
      Chissa’ che i suoi consiglieri non raccolgano l’ idea! Un papa non piu’ bianco ma multicolore.

    • Faramir ha detto:

      Tolkien, un grande cattolico…

    • Giuseppe Pellegrino ha detto:

      Certo. E’ un romanzo della misericordia divina.

      “Tout est grace” – Ste Therese de Lisieux

  • Marco Matteucci ha detto:

    La fede va difesa e non rimpianta!

  • Sconsolata ha detto:

    In una logica strettamente umana sarà la Storia a dare un giudizio articolato sul papato corrente e su questa parentesi di vita ecclesiale, senza lasciarsi influenzare dal concorso mediatico odierno che sta pesando in misura negativa su una visione obiettivamente veritiera.
    Mi aggrappo con tutte le forze di cui sono capace all’intima certezza per il dono della fede, anche se talvolta e per motivi oggettivamente gravi con il cuore dubbioso, che: «Sappiamo, poi, che per quelli che amano Dio tutte le cose concorrono al bene» (Rm 8,28). Pertanto, leggo come una terapia di sostegno morale e non un semplice palliativo l’interpretazione poetica, in esame, della storica “rinuncia” di Benedetto XVI e del suo continuare a svolgere un “ministero” al servizio della Chiesa, per il bene delle anime, in una forma insolita forse non adeguatamente compresa. In attesa di un qualche intervento radicale, per volontà di Dio, che risvegli le coscienze di chi si è sentito, o ha creduto di sentirsi, chiamato a prendersi cura del Suo popolo

  • Carlo Delfino AGOSTO ha detto:

    A.M.
    Condivido pienamente la linea di pensiero di Giuseppe
    Pellegrino , ammirandone il coraggio e la determinazione. Figure come la sua ( e come anche quella del carissimo Mons. VIGANO’ ), rappresentano quelle persone che difendono la vera fede ad oltranza, anzi ….. a costo di qualsiasi rischio !

  • Osti.Germana ha detto:

    Non convincente . Mi piacerebbe che Pellegrino si spiegasse :

    Scrive Pellegrino : -Ma ciò che Benedetto ha fatto e continua a fare è affidare la Chiesa alla cura dell’Amore del Padre. –

    Scrive Matteo :- Allora il diavolo lo trasportò nella città Santa, lo pose sul pinnacolo del Tempio e gli disse: “Se tu sei il figlio di Dio, gettati di sotto, Poiché sta scritto: Agli Angeli suoi ha dato ordine per te: essi ti porteranno sulle mani, affinché il tuo piede non inciampi in qualche pietra””. Rispose Gesù: “Sta pure scritto: “Non tenterai il Signore Dio tuo”

    Benedetto ha affidato la Chiesa all’amore del Padre ? E a Benedetto chi la aveva affidata la Chiesa ? E a Bergoglio chi l’ha affidata ?

    • cicillo ha detto:

      Io, in combutta con Marco Tosatti (volevamo aprirci un blog)

    • Giuseppe Pellegrino ha detto:

      La Chiesa non e la stessa cosa come “il Vaticano” o “i vertici della Chiesa.”

      E’ veramente un misterio, e ci sono tante domande. Pero l’esempio di Benedetto ci impara molto.

      • Adriana ha detto:

        Non so chi sia Giuseppe Pellegrino , egli è liberissimo di rivelare le sue ” locuzioni ” , ma non è libero di scrivere
        ” ci impara ” senza far fare una figuraccia a Benedetto .

        • Paolo Giuseppe ha detto:

          @ Adriana
          Suvvìa, un po’ di comprensione. Nessuno nasce imparato.

          • Adriana ha detto:

            Giuseppe Pellegrino ,
            abbondo in comprensione…quando è il caso . Trovo che qui sia sbagliato ricorrere volutamente- almeno lo spero- , a una formidabile sgrammaticatura per rendere ” più alla mano , più simpatica ” la figura di un distinto e dotto teologo come Benedetto . ( Qualunque sia l’opinione sulle sue opere scritte e sulle sue scelte papali ) . Lo stile Monnezza lasciamolo a Thomas Milian che riesce in tal modo a rendere simpatico il personaggio dell’Ispettore romano in romanesco. Benedetto è , per molti versi , enigmatico e distaccato dal mondo .Rispettiamone l’identità , egli non si sarebbe mai giovato di un gabinetto chimico in piena piazza , per farsi applaudire.da una folla ” imparata ” .

        • Giuseppe Pellegrino ha detto:

          Signora Adriana, Scusa il mio sbaglio della vostra bellissima lingua.

          Volevo dire: “Benedetto ci INSEGNA molto”

          Mea maxima culpa

  • Nicola Buono ha detto:

    O.T. confidiamo sempre in Maria Santissima come ha fatto una mamma in questa storia e preghiamo e facciamo pregare sempre l’Ave Maria ai nostri figli per la nostra/loro salvezza eterna. Una storia straordinaria che conferma la Potenza di Maria Santissima.

    https://youtu.be/YrCsDPCnt_g
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/8-celebrazione-ecclesiale-della-propria-morte/tonino-colombani-il-mangiapreti-convertito-dall%E2%80%99ave-maria/

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Caro Giuseppe. Grazie. Ma scusi, ci rallegriamo che c’ arrivi pure Lei. In tanti già lo facciamo, appunto dato che questo è un COLPO DI STATO VATICANO, continua ad essere solo Papa, Benedetto XVI. Pocchi giorni fa il traditore Parolin, che pure ha il coraggio di travestirsi parlando della “pedagogia della santità”, disse pure che c’ è un solo papa, quello che ha l’autorità. Ed è vero. Lo spiega Lei benessimo qui. L’ autorità che conta è quella Spirituale, Morale. Ed abbiamo unico riferimento tutta la Tradizione, il Vero Magistero, eppure PAPA BENEDETTO XVI. Il 3 gennaio 2013 i massoni con lo SWIFT bloccarono la banca vaticana. Prima cacciarono Gotti Tedeschi. Lungo piano St. Gallen. Andava Kasper a trovare BXVI. Diedero il COLPO DI STATO VATICANO e missero l’ apostata, massone, berORGOGLIO ICEberg. Silvestrini e Sodano mossero e missero Parolin portato da qui Venezuela. Lega le risposte del sanchez sorondo a Diane Montagna, e capirà che siamo a capolinea. Delirio totale. Domani 12 sarà pure 7° anniversario quando sbloccarono lo SWIFT…potere dei potere economici, pure “autorità”, che è simbolizzato quale marcchio, con una colomba…per questo si crederà che è quella che simboleggia lo Spirito Santo?…quello crede Parolin…lo Spirito Santo fecce questo Colpo di Stato Vaticano ed ha eletto berORGOGLIO ICEberg? . I’ unico Papa continua ad essere BENEDETTO XVI, senza swift ma con VERA AUTORITÀ. Dalla periferia di Caracas, ET EXPECTO TRIUMPHUS CORDIS IMMACULATI MARIÆ. Eppure oggi 7° anniversario della Giornata Mondiale dei Malati allora celebrata nel santuario mariano nella Baviera di BXVI, perche certamente include malati mentali. 91° oggi della creazione dello Stato Vaticano…nel 162° di NOSTRA SIGNORA DI LOURDES.

  • Romano G. ha detto:

    capisco che sia suggestivo spiegare fatti come la rinuncia di Bendetto XVI , con riferimenti a intuizioni romanzesche , tipo Tolkien, è certo consolante . Ma come ha affermato il Segr di Stato Parolin , il potere è in mano a Bergoglio , lui domina l’autorità morale , e chi la domina è il Papa . l card. Brandmuller non pensa che Benedetto si sia , come Cristo, consegnato in mano ai malvagi perchè si compisse ciò per cui era venuto . Benedetto ha consegnato il greggie ,non sè stesso. Vede , mettere la Chiesa nelle mani di Bergoglio & co pensando che abbia voluta affidarla all’Amore del Padre ,mi pare un pò azzardata come ipotesi. Non vi pare che equivalga a SFIDARE DIO , come Gesù disse a satana quando lo tentò ?

    • Ferri Rossella ha detto:

      Sono d’accordo; le dimissioni sono davvero irricevibili ed il danno alle anime enorme.
      Anche io ho affetto e stima smisurata per Benedetto, mite, cortese, illuminato, intelligentissimo, ma anche lui può fare un errore di valutazione, e lo ha fatto.
      Possiamo, nel nostro smarrimento, fare ogni speculazione possibile, come sempre accade quando si porta una croce, il peso pero’ resta tutto lì.

    • LucioR ha detto:

      Ciò che intende è che Papa Benedetto XVI non avrebbe dovuto dimettersi.
      Si potrebbe essere d’accordo, però:

      Cosa sappiamo noi con certezza dei retroscena e dei motivi? Quelli che vanno per la maggiore sono accennati nel commento successivo da P. LUIS EDUARDO RODRÌGUEZ RODRÍGUEZ, in particolare quello sotto l’espressione SWIFT. A parte le motivazioni di carattere morale (intrighi, tradimenti, congiure, Santi Galli, ecc.), quello dello SWIFT è un fatto reale, concreto, non morale, o spirituale, e la conseguenza sarebbe stata un fatto concreto, non morale o spirituale: l’impossibilità del Papa di continuare ad esercitare la parte concreta del suo pontificato. Egli ha anticipato il dramma (uscendone peraltro meglio di come sarebbe stato se fosse stato cacciato) ed ha esplicitamente conservato la parte spirituale del MUNUS, che, come evidenziato da Pellegrini all’inizio del suo bell’articolo (le cui intuizioni non mi sembrano affatto “romanzesche”) sta esecitando per quanto gli è possibile fare (la Banedizione apostolica solo il Papa nel pieno esercizio delle sue funzioni la può impartire).

    • Giuseppe Pellegrino ha detto:

      L’autorità non è la stessa cosa del potere.

      La Chiesa come Corpo mistico è destinata a subire la Passione del Signore negli ultimi giorni … in un certo modo stiamo tutti noi assistendo a questo mistero giorno dopo giorno.

  • Lucidator ha detto:

    È l’interpretazione più convincente che ho letto finora sul significato profondo delle dimissioni di Benedetto XVI.

    Interpretazione che naturalmente può scaturire solo in virtù di un approccio di Fede.