GÄNSWEIN, BENEDETTO, SARAH: UN INTERVENTO DI MONS. VIGANÒ.

16 Gennaio 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, oggi su La Verità troverete, come annunciato ieri un intervento dell’arcivescovo Caro Maria Viganò sulla figura e sullo stile con cui mons. Georg Gänswein ha svolto, e svolge ancora il suo ruolo di accompagnatore di Benedetto XVI. Mons. Viganò aveva scritto questa riflessione due giorni fa, quando si era nel pieno di quella che sembrava una sconfessione clamorosa da parte del monastero Mater Ecclesiae – e in particolare di mons. Gänswein, dell’opera che Joseph Ratzinger ha composto insieme al cardinale Robert Sarah. E anche tenendo conto della fortissima pressione che probabilmente il Pontefice regnante, istigato dai suoi cortigiani, ha messo su tutta la vicenda, e su mons. Gänswein in particolare, appare chiaro che dichiarazioni e confidenze di quest’ultimo si sono rivelate fallaci.

Ricordiamo l’affermazione secondo cui al monastero non si era vista la copertina del libro (che invece il card. Sarah ha mostrato a Benedetto) o la negazione che il libro fosse scritto a quattro mani (quando il contributo di Ratzinger all’opera è sostanziale, e nel libro si parla con frequenza di “noi”). Quindi il ritratto di mons. Viganò, che parlava anche in difesa di una persona limpida come è il cardinale Robert Sarah, apparentemente posto in difficoltà da alcune dichiarazioni, è certamente di aiuto a capire il contesto di questi anni di Chiesa. Ve lo offriamo nella sua integralità. Buona lettura.

§§§

È tempo di rivelare il controllo abusivamente e sistematicamente esercitato da Monsignor Georg Gänswein nei confronti Sommo Pontefice Benedetto XVI fin dall’inizio del suo Pontificato.

Gänswein filtrava abitualmente le informazioni, arrogandosi il diritto di giudicare lui stesso quanto fosse opportuno o meno far pervenire al Santo Padre.

Posso testimoniare che, quando Papa Benedetto mi convocò in udienza il 4 aprile 2011, pochi giorni dopo averGli fatto pervenire la mia prima lettera (poi abusivamente pubblicata nel corso di Vatileaks), dissi al Pontefice: «Non Le parlerò della situazione di corruzione nella gestione delle Ville Pontificie, poiché presumo che Lei abbia già preso conoscenza dell’Appunto al riguardo, che ho consegnato al suo segretario per Lei, in vista di questa Udienza».

Il Santo Padre, in tutta semplicità ed innocenza, e senza manifestare alcuna sorpresa, mi disse: «No, non ho visto niente.»

Testimonio inoltre un altro fatto che manifesta quanto Mons. Gänswein controllasse le informazioni per il Santo Padre e condizionasse la libertà d’azione dello Stesso. In occasione della canonizzazione di Marianne Cope e Kateri Tekakwitha, avendo io richiesto per iscritto all’allora Prefetto della Casa Pontificia, Mons. James Harvey, di poter essere ricevuto in udienza dal Papa, e non avendo ricevuto alcuna risposta, mi recai, martedì 23 ottobre 2012, dallo stesso Prefetto, chiedendogli come mai non avessi ricevuto risposta alcuna alla mia richiesta di udienza.

Ricordo perfettamente la circostanza, poiché lo stesso Mons. Harvey mi suggerì di partecipare all’udienza generale dell’indomani, così da poter almeno salutare personalmente il Santo Padre, con gli altri vescovi presenti. Mons. Harvey mi rispose con le seguenti parole: «Gänswein mi ha detto: “Mons. Viganò è l’ultima persona che può avvicinare Papa Benedetto!»

Aggiunse poi che all’inizio del Pontificato, Benedetto XVI, indicandogli con l’indice Gänswein, esclamò: «Gestapo ! Gestapo!»

Questo atteggiamento spregiudicato si rivelò fin dall’inizio del Pontificato, anche nella determinazione con cui Gänswein riuscì ad allontanare dal Papa la sua preziosa assistente e storica segretaria Ingrid Stampa, che l’allora Cardinale Ratzinger aveva voluto accanto a sé per ben oltre un decennio dopo il decesso della sorella Maria Ratzinger.

È poi noto che per sfuggire a questo totale controllo esercitato sulla sua Persona da Gänswein, Papa Benedetto si recasse spesso dal suo precedente segretario particolare, Mons. Josef Clemens, invitando a detto incontro familiare anche Ingrid Stampa.

Faccio questa dichiarazione a seguito di quanto asserito in queste ore da Mons. Gänswein all’agenzia Ansa, in contraddizione con quanto lo stesso Papa Benedetto ha scritto nello scambio epistolare intercorso con il Cardinal Sarah: si tratta di una clamorosa nonché calunniosa insinuazione nei confronti dell’Eminentissimo Cardinal Robert Sarah, puntualmente smentita dal medesimo.

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54 commenti

  • Paolo Pagliaro ha detto:

    Però ci sono interventi di Ganswein che paiono in contraddizione con la figura qui suggerita.
    Per esempio nelle sue parole qui riportate:
    http://www.iltimone.org/news-timone/gaenswein-l11-settembre-della-chiesa/

    O è veramente una provocazione diabolica?

  • MARIO ha detto:

    Probabilmente era Mons. Viganò a non essere molto gradito a Benedetto XVI e per questo Mons. Gaenswein cercava di tenerglielo lontano il più possibile…
    E alla fine (forse) Benedetto XVI, per liberarsi di lui, lo ha inviato come nunzio a Washington, nonostante le sue resistenze.
    Oggi è il compleanno di Mons. Viganò. Auguri e grazie del regalino.

  • Paolo Pagliaro ha detto:

    Stento a crederlo, ma questo spiegherebbe tante, tante cose.

  • 20 luglio ha detto:

    Gent.mo Roberto Ghio, la ringrazio per la dotta dissertazione storica: mi ha illuminato riguardo a fatti rispetto ai quali non ero a conoscenza. Tuttavia ho scelto come nickname “20 luglio” semplicemente perché si tratta del giorno della mia nascita, nulla di più. La inviterei però a non leggere dietro ad ogni commento che si discosta parzialmente dagli altri per contenuto l’attacco di un inviato di Santa Marta, sempre che ne esistano. Scrivo quando dissento, se non lo faccio è perche6non trovo nulla da eccepire sul contenuto dei testi pubblicati, ciò nella maggior parte dei casi.

    Quello che sto cercando di dire è che dovrebbe essere evidente a chi ha un minimo di esperienza di come funziona la società vaticana del fatto che Gänswein deve aver ricevuto delle pressioni, probabilmente neppure rivolte a sé medesimo quanto al suo dominus, il Papa emerito. Sa, esistono anche persone molto fedeli ai propri cari e superiori, a questo mondo.
    Ed è veramente triste che venga infangata una figura come la sua. Queste dichiarazioni di mons. Viganò, di bassissimo livello e grettezza, non si adattano né all’oggetto né a chi le ha pronunciate. È un peccato si lasci strumentalizzare in questa maniera.
    Vorrei anche ricordare che non è lecito compiere un male minore – infangare Gänswein, il soggetto più sacrificabile dell’intera curia, e da parte di ogni fazione – per un bene maggiore – salvaguardare l’intento del Papa emerito di ribadire la centralità del celibato ecclesiastico. Un giochetto di questo tipo può essere svolto- ed è comunque immorale – in politica, non nella Chiesa.

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      Ma lei certo è nella luna. Non la benedico, come mi chiede, perche non so chi è dove è. Chi stà “infangando” ganster gestapo? Il basso livello lo ha lei, anche se cerca di fare l’ elegante. Come si permette insultare Mgr. Viganò, quando nessuno ha potuto contesttare quanto ha provato in ogni dennuncia. Il card. Sarah pure subito ha provato quanto detto e fatto del libro scritto assieme Benedetto XVI, INVECE L’ UNICO MENZOGNERO PROVATO RISULTA il traditore sia per uno che per altro padrone è quello. E lei insiste. Insomma. Salutimi la luna.

      • MARIO ha detto:

        Padre Luis, mettendomi nei panni del fantomatico Sig. “20 Luglio”, io la ringrazierei vivamente della sua mancata benedizione. Alla larga… meglio lontani, meglio sulla luna…

  • Carmine ha detto:

    Due domande: ma se p. Georg gode di tutto questo potere, perché mai non è interveuto prima a boicottare la pubblicazione anziché far deflagrare la bomba?
    Allo stesso modo, se poteri forti hanno indotto Benedetto alla rinuncia, perché poi hanno accettato e consentito che rimanesse ‘nel recinto’ come una mina vagante?

    • Dubia ha detto:

      Forse perche’ visti da fuori i Sacri Palazzi pullulano di persone che si osservano e controllano vicendevolmente da anni,
      accumulando un bagaglio di conoscenze l’uno dell’altro,
      bagaglio che poi diviene “arma” ma anche “deterrente”,
      finendo per governare le relazioni e gli equilibri reciproci.

  • 20 luglio ha detto:

    Scusatemi ma purtroppo le dichiarazioni di mons. Viganò sono, come sempre, prive di contradditorio e basate esclusivamente sulla sua parola. Egli ha già compiuto un’azione meritoria denunciando la connivenza con McCarrick – benché in termini, a mio avviso, al di sopra delle righe ed eccessivamente compromissori – ma temo che in questi caso si stia prestando ad un gioco veramente sgradevole.
    Dovrebbe risultare chiaro a chiunque conosca minimamente le dinamiche interne al Vaticano che mons. Gänswein deve aver subito enormi pressioni al fine di sconfessare Sarah. A differenza di Viganò Gänswein non vive nascosto, ed è altamente condizionabile. Infangare la figura di un servo fedele, magari incompetente, ma fedele ai fini di un presunto “bene maggiore”, è veramente sconsolante.

    • Boanerghes ha detto:

      Buongiorno sig. 20 luglio.
      Anche la sua è però una interpretazione.
      Spesso è questione di ermeneutica, come accade spesso nell’interpretazione delle sacre scritture, cui si fa dire anche quello che non vogliono dire
      Considerando la ricostruzione dei fatti, inequivocabile, la posizione di Ganswein è come minimo discutibile….

    • robert Ghio ha detto:

      20luglio , data interessante e memorabile caro amico,se l’hai scelta per questo. Il 20lugio 1578 , a Roma presso la Chiesa di San Giovanni a Porta Latina vengono arrestate undici persone, tutte di sesso maschile.. L’accusa è quella di aver costituito un circolo segreto di uomini all’interno del quale si manifestavano legami di affetto omosessuale, si consumavano rapporti carnali e si consacravano vincoli matrimoniali tra persone dello stesso sesso osservando la liturgia ecclesiastica, con la complicità di alcuni frati. Il processo avanti al Tribunale Criminale del Governatore si concluse con una condanna esemplare per otto degli imputati, tutti ritenuti colpevoli dei reati di sodomia e profanazione dell’istituto matrimoniale.

      • Angelo Cattivo ha detto:

        Stupisce sempre come i maggiori esperti di storia omosessuale siano i curiali. Come sulla storia della pedofilia legata all omosessualita’, nessuna scienza lo dice. Penso che le valutazioni, MAGARI VERE, siano empiriche.

    • Vito ha detto:

      Nessuno obbliga Gänswein a restare al proprio posto.
      Piuttosto che fare da spia, tradire gli amici e dire il falso, potrebbe dimettersi, lasciare la posizione agiata, rinunciare al tennis e alle belle amicizie, e proseguire la sua missione sacerdotale lontano dai riflettori, come migliaia di santi sacerdoti fanno ogni giorno.

      • 20 luglio ha detto:

        Erroneamente ho pubblicato sopra le risposte ai vostri commenti.

      • newman ha detto:

        @Vito Forse le necessitá della vita obbligano Mons. Gänswein a restare al proprio posto. Chi vorrebbe cadere nel nulla? Certo deve aver subito una pressione enorme da parte del Satrapo e dei suoi Pasdaran, o forse ha agito come ha agito per proteggere Benedetto. Nel tempo si diraderá senz’altro la matassa, o, per usare un’altra metafora, la nebbia si solleverá e permetterá di vedere le cose nelle loro vere dimensioni, e di attribuire le varie responsabilitá ai soggetti cui vanno attribuite.

    • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

      Magari è come dice Bonarghes. Ma puo darsi il 20 luglio sia per come 50 anni fa l’ uomo atterrò nella luna. Magari in quel viaggio era andato lei ed ibi rimasse. Potrebbe inagurare l’ Osservatore Lunare. Anche se per voi era già 21, qui in America ancora fu 20 luglio 1969. E ci dica pure perchè si nasconde dietro una data e non ci fa sapere a qual numerino appartiene all’ opus visto che ieri c’ illustrava nella classifica degl’ appartenenti. L’ eroico e santo Mgr. Carlo Maria Viganò, non confondere con il truffatore brasiliano, preserva la sua vita e serve alla Verità, e quindi ha dato tutto nella fedeltà pagando anche non volendo diventare cardinale per andare fino in fondo contro corruzione in Vaticano; poi per l’ affare del perversso McCarrick mentre Nunzio in Usa. Ma adesso che vi tocca un membro vostro…fin lì li pare buono. Perchè dunque lei si nasconde dietro l’ anonimato? Vergognisi per diffendere il ganster della gestapo. E non mi risponda niente mia SANTA mamma e famigliari sono di quel opus, oggi trufaldini pure arroulati nella berIRGOGLIO gang, in apparenza, perche dietro traditori pure, per non perdere privilegi. (Escludo certo mia anziana mamma d’ 88 anni, che non può capire perchè la Chiesa è arrivata a questa APOSTASIA).

      • 20 luglio ha detto:

        Caro padre, sarei ben lieto di ricevere la sua benedizione. Le porgo le più sentite congratulazioni per la sua missione nelle periferie di Caracas, e l’augurio che possa proseguire con vigore sotto gli auspici della Santa Vergine.

  • Gabriele ha detto:

    Ma se Ratzinger indicava col dito Gaenswein dicendo gestapo, perché non se ne è mai liberato?

  • Mr. Carter ha detto:

    “There’s not a one of them but in his house I keep a servant fee’d” (Shakespeare, 3.4.137-38).

    Questa tecnica, di mantenere i servitori come controllori, è molto antica ed è stata usata frequentemente nel secolo scorso. Un classico esempio è mons. Grone, che era la spia e il controllore del cardinale Siri. Il cardinale Siri fu il più grande difensore della tradizione contro i mordernisti. Mons. Grone conserva ancora le memorie del Cardinale.

  • Gino ha detto:

    L’unica soluzione a questa situazione imbarazzante è che il Papa Emerito scriva una lettera di suo pugno per fare chiarezza.

  • Mons Ics ha detto:

    Bravo coraggioso e leale Carlo Maria . Hai detto il vero ancora una volta , senza aggiugere nulla inventato . Ti crercherò privatamente per ringraziarti . Ics

  • Mark S. ha detto:

    Mons. Viganò faccia ora molta attenzione , se vive ancora negli USA. G.Ganswein è legato molto strettamente ai Cavalieri di Colombo , in specifico al Cavaliere Supremo Carl Anderson. Vada Viganò a chiedere informazioni a qualche giornalista specializzato su chi è Anderson. Magari anche sulle azioni giudiziarie intentate contro lui da altri Cavalieri di Colombo

  • Lucia ha detto:

    Quando Papa Benedetto divento Papa si disse che San Giovanni Paolo 2 era praticamente prigioniero a causa della sua malattia , nel senso che tutti facevano cio che volevano , gli dicevano cio che volevano e spadroneggiavano alla grande approfittando della sua disabilita tanto che si e detto anche di recente che gli scandali sessuali e finanziari erano continuati proprio perche lui era invalido fisicamente .Ma Papa Benedetto non era invalido quando e diventato Papa e aveva visto cio che era accaduto al suo predecessore , possibile che non fosse minimamente in grado di proteggersi anche allora ? Mons Vigano e le altre fonti vaticane che scrivono qui potrebbero spiegarci come sia possibile che egli non fosse neanche libero di scegliersi il segretario che piu gli aggradava ? Ma cos ‘ e il vaticano ? Una prigione per Santi come Papa Benedetto , Shneider, Sarah, Caffarra che avendo deciso di essere preti (santi) ci si sono ritrovati prigionieri di mefistofelici personaggi ? Io me ne sarei scappata adducendo motivi di salute o di aver deciso di passare il resto della mia vita in qualche sperduto monastero di clausura .Boh , certo io NON sono santa e quindi non posso capire , ma in quel nido di anaconde e pitoni che esce ogni giorno di piu fuori NON ci sarei stata un minuto di piu.Buona giornata

  • Angelo Cattivo ha detto:

    Ora viene da chiedersi chi e’ Joseph Ratzinger
    Con quel carattere non potrebbe reggere una parrocchia. Sara’ il primo papa che soffre pressioni? Vada per Maciel che puni solo da papa, mentre alla congregazione e’ impossibile non sapesse, e li era uno potente che era protetto verosilmente dall’epoca di Pio XII; ma che si sia sempre fatto comandare da tutti, pur rispettando la sua intelligenza, non poteva dirigere nemmeno una parrocchia? Lo vedo bene sacrestano, o studioso, ma FUORI da ogni responsabilita’ personale. Pare pure probabile che lui fosse la mente e il FORTE Wojtila il braccio.

  • marco ha detto:

    Ho sempre avuto molto affetto ed ammirazione per Benedetto.Però lo metto tra quelli che hanno fatto nulla per non impedire questa catastrofica situazione.Ha scritto. Ma i suoi scritti venivano ignorati e derisi. Con le sue dimissioni ha aumentato la confusione. Ogni potente dipende da chi ha il potere di filtrare quello che gli perviene.Ma chi l’ha obbligato a prendersi la gestapo?Specie se aveva già collaboratori degni?
    E quando ha avuto notizia di quello che faceva il suo segretario,ad esempio da Viganò,perché non ha approfondito ed allontanato il “guardiano “? Addirittura faceva incontri privati.Aveva paura del suo segretario?Se l’è tenuto anche quando,per le sue condizioni di salute,il ruolo del segretario era ancora più importante.È una situazione triste e sconcertante.
    Comunque io seguo i monaci scozzesi e non ho certo “amore filiale ” per l’Eretico ed Apostata. A differenza di Tosatti non credo che,quando si tratta di fare cosa malvagia,Bergoglio abbia bisogno di essere incoraggiato. La sa fare benissimo da solo.

  • Vito ha detto:

    Non mi era mai piaciuto questo monsignore con la faccia da “Uccelli di rovo”.
    Oggi ho la conferma che il mio intuito non sbagliava.

    • luca F. ha detto:

      si , con i capelli biondi e sempre con colori e sfumature differenti . Che si faceva intervistare e fotografare da giornali tipo CHI mentre gioca a tennis o fringuella con la Alessandra Borghese…

    • giulia anna meloni ha detto:

      un demone con la faccia da “uccelli di rovo”.Anche giuda visse fino alla fine a fianco del Signore che sperò di salvarlo anche dalla Croce se solo lo avesse guardato con pentimento.Così non fu ,dentro di giuda c’era già satana.Il Santo Padre ,BXVI,è un martire.Come Nostro Signore Gesù,vive con al fianco questo giuda,in piena consapevolezza ,come dimostra la testimonianza di Vigano’,ma in silenzio,abbandonato totalmente al progetto Divino,quale sia.
      S.Giovanni della Croce ha scritto
      “Tacere di sè è umiltà,
      tacere i difetti altrui è carità,
      tacere parole inutili è penitenza,
      tacere a tempo e a luogo è prudenza,
      tacere nel dolore è eroismo.
      Saper parlare è un vanto di molti,
      saper tacere è una saggezza di pochi,
      saper ascoltare
      una generosità di pochissimi.
      Non smettiamo di pregare il S:Rosario

  • DON SIMONE ha detto:

    Questo articolo conferma in pieno un mio commento precedente che riporto qui di seguito:
    Chi è Mons. Gaenswein? Ma è da tempo che tutti hanno capito che nell’attuale bordello cui si è ridotto il Vaticano, lui altro non è che una grande mignotta che si vende in base a chi conviene di più….si offre un po’ all’uno un po’ all’altro! Uno schifo!

  • TITTOTAT ha detto:

    Ridi, ridi, Gestaposwein, fatti anche la partitella di tennis a pro delle tue ammiratrici, che noi del piccolo resto soffriamo per Benedetto XVI e la sua Chiesa. Un tennista mondano per un tanghero mondano.

  • La zanzara ha detto:

    Mi dispiace per lui, ma questa volta il “segretario belloccio” se l’è proprio cercata da solo: ha preteso salvare a tutti i costi le sue chiappe, accusando Sarah – ma anche Benedetto – di malinteso e superficialità, ma è rimasto inchiappettato lui stesso.
    Carissimo Padre Georg (dal cognome impronunciabile), se ti trovi in quella posizione delicata e privilegiata, non è per essere oggetto quotidiano di fotografi e cineoperatori, ma per servire la causa della verità, anche a costo di essere licenziato dal Dittatore argentino dalla sera alla mattina!
    Eccellenza, distinti saluti!

  • Faramir ha detto:

    A che pro tutti questi veleni?
    Il mio immutato affetto a Papa Francesco e a Papa Benedetto XVI.
    Gli altri alzino tutti i polveroni che vogliono…

    • Boanerghes ha detto:

      Ma questi veleni chi li ha tirati fuori?
      Risposta: Bergoglio, a cui va il suo affetto filiale.
      A Giuda il Signore ha dato tutto il suo amore per strapparlo a satana, non per altro, sapendo bene il suo destino fin dall’inizio.
      Ma per il mistero dell’uomo Dio, nella sua umanità Gesù ha fatto tutto il possibile

      • TITTOTAT ha detto:

        Ed infatti Giuda non è stato posto a capo della Chiesa per per la perdizione di milioni di anime, in attesa del suo ravvedimento. Riflettete, riflettete.

    • Vito ha detto:

      So che quanto dice FARAMIR, vi sembra strano, ma anch’io nutro affetto contemporaneamente per Salvini e Lilli Gruber.
      Ma anche per Trump e la Clinton.
      E perché no, per Al Sarraj e Haftar.
      Adesso basta con gli esempi, devo chiamare uno bravo (ma proprio bravo) che mi ha consigliato un amico …

      • Faramir ha detto:

        Mi scusi sig. Vito, se mi permetto una risposta.
        Strano e sprovveduto il sottoscritto?
        Può darsi, e probabilmente è proprio così.
        Ma guardi che ad essere “strano” è soprattutto il Vangelo di Cristo, meravigliosamente controcorrente, lontano mille miglia dalla logica degli uomini, sorprendente, finanche “scandaloso” secondo il buon senso puramente umano (terrestre).
        Le mie parole naturalmente valgono zero, ma se qualcuno vuole leggere un testo illuminante legga o rilegga “Vangeli scomodi” di Alessandro Pronzato.
        Scoprirà che apparenti contraddizioni diventano, in Cristo, verità più alte e più profonde.

        • Vito ha detto:

          Ascolti, lei può provare affetto per chi vuole.
          Faccia pure, nella presuntuosa convinzione che le sue contraddizioni coincidano con quelle del Vangelo.
          Io, però, non riesco a provare affetto per Bergoglio mentre continua a picconare la Chiesa e la nostra fede.

  • Alessandro Mrabelli ha detto:

    Dalla lettura dell’articolo di mons. Vigano’ si può desumere che nella vicenda del libro scritto a 4 mani ci sia stata una convergenza di interessi fra il prefetto della casa pontificia e il pontefice regnante. Così come nel passato potrebbe esserci stata una convergenza di interessi fra il prefetto della casa pontificia e il segretario di stato emerito.

  • LUCIA DI FATIMA ha detto:

    Quante bugie, non sembra proprio di essere nella Casa del Signore.
    Come non bastasse, chi è Sincero viene accusato di essere un bugiardo dagli stessi Bugiardi.

    Sono senza parole.

  • P. Luis Eduardo Rodrìguez Rodríguez ha detto:

    Nella memoria di S. Marcello, Papa e martire e Ven. Mariana de Jesús Torres, La saluto carissimo, eroico, Mgr. Carlo Maria Viganò. Anche con il precedente di quella che combinò il corrotto suo ononimo brasiliano con la più grande astuzia e codardia nella truffa plagiandone lettere di Benedetto XVI per vendere i libretti della più bassa montatura, sicuramente il contrasto aiutò quando mesi dopo Lei dennunciò berORGOGLIO riguardo McCarrick e quanto altro. Adesso invece questo nuovo contrasto aiuterà bloccare il nuovo tentativo di distruzione del nostro Sacerdozio. Solo vorrei domandarLa se crede che tutto sia arrivato a questo punto per il Colpo di Stato Vaticano ed invece i fanatici vogliono far passare Benedetto XVI come il solo buono, quando oltre che lui acettò il Colpo, anche aiutò al suo arrivo. Non li raccomandavano far fuori al Bertone?…e si lo tiene ed affogò con lui. Perchè permetteva a questo ganster suo segretario, agire così e non lo fecce andare via? E si guardi come continua il ganster della gestapo giocare per due padroni. Insomma ancora ricapitolo:
    Visto davanti e dietro, cioè 31 e 13 è la stessa situazione. Il 31 dicembre l’ eroica signora cinesa si fa il segno della Croce invocando coraggio e benedizione da Dio (che veramente la benedì) senza lei poter prevvedere fino dove…appunto fino il mondo intero. Cercò di sprimere suo dolore e si capisce perche voleva perfino agrapparssi a colui che reagì non impazientito ma con l’ odio che ha, quindi colpendola sulla stessa mano…ma grazie a questo dolore ed umiliazione il gesto eroico della signora che perfino gl’ apostati hanno cercato d’infangare, arrivò al mondo intero spingendo l’ interesse e più preghiera contro l’ accordo, ancora diavolico segreto, firmato dal Colpo di Stato Vaticano con i criminali cinesi. Dunque si ripete la natura spontanea del soggeto in ira, il 13 gennaio, con la vicenda del libro Benedetto XVI e Sarah. Volendo prendere in mano ed ancora colpendo, obbligando al fasullo segretario di Benedetto XVI umiliare il card. Sarah…ma anche qui, grazie a tutto questo gl’ apostati spingono uno straordinario impolso delle vendite del libro, che smaschera ancora la pachamama ed il pene eretto, con cui hanno offerto a San Francesco la loro perverssa ideologia sull’ Amazzonia. Dalla periferia di Caracas, UN SACERDOTE CATTOLICO.

  • Pensierominimo ha detto:

    Stia attento Mons. Viganô a nascondersi bene. La verità scotta e costoro non sono abituati ad andare per il sottile.

    • Boanerghes ha detto:

      Vorrà dire che il popolo dei fedeli alla verità della Tradizone, farà sentire il suo peso, magari in piazza a. Pietro, manifestando il suo dissenso

      • wisteria ha detto:

        Sono d’accordo. È tempo da un pezzo che il piccolo gregge si raduni a piazza S. Pietro a chiedere a Bergoglio di andarsene.

  • Paola ha detto:

    Mamma mia. Dovrei dire al peggio non c’è mai fine ma questo non è il peggio è un grosso macigno da togliersi dal cuore. Benedetto non è un tranquillo timido pacifico vecchietto molto simile alle famose tre scimmiette del non vedo non sento non parlo. È un prigioniero che lotta e soffre, esattamente come la Madre di Dio ci dice da tanto tempo nelle Sue rivelazioni. È il katekon. Preghiamo per lui io mi sento meno “dispersa” con un tale martire che prega per noi

  • Enrico66 ha detto:

    Oggi però la notizia è l’ennesima intervista di Franceso a La Repubblica.
    Eh si, le parole di Benedetto devono aver colto nel segno.

  • Giuseppa Suriano Bacci ha detto:

    L’articolo mi conferma ciò che mi suggerivano da tempo alcuni eventi, anche immorali, condotti da Bergoglio, con la presenza del segretario in questione. Ringrazio x la chiarezza espositiva : non resta che intensificare le preghiere, aiutarci anche x i consacrati ancora fedeli alla dottrina cattolica, che rischiano in prima persona, non meno di noi!!

  • Raffaella ha detto:

    Bel tipo Padre Georg e io, ingenua,che pensavo fosse legato a Papa Benedetto da sincero affetto filiale.
    Grazie Mons. Viganò per averci svelato di che pasta è fatto!