SARAH, BENEDETTO, IL LIBRO: PREPARATO INSIEME, ECCO LE PROVE.

14 Gennaio 2020 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, nelle ore scorse è stata varata un’operazione che definire abietta – come fa il cardinale Robert Sarah, è dir poco. Gli autori sono i giornalisti e propagandisti americani, inglesi e italiani, legati per questioni economiche, ideologiche o entrambe alla corte di papa Bergoglio. Più avanti aggiorneremo questo post con i dettagli dell’operazione, e dei suoi protagonisti. Questi sostenevano, in buona sostanza, che Benedetto XVI è rincitrullito, e che il libro in cui si demolisce l’ipotesi del Sinodo dell’Amazzonia non è roba sua, e che a quel povero vecchio è stata strappata una firma. Uno dei più inverecondi galoppini di questo regime è arrivato a mettere l’hashtag “#elderabuse #abusosenile sul suo commento al libro. Ma ora ci importa pubblicare quello che il card. Sarah ha reso noto questa mattina. E da cui appare chiaro che Benedetto XVI ha avuto un ruolo attivo e continuo nella vicenda. 

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Communiqué de Son Eminence Monsieur le Cardinal Robert SARAH

14 janvier 2020 Le 5 septembre dernier, après une visite au monastère Mater Ecclesiae où habite Benoît XVI, j’ai écrit au Pape émérite pour lui demander s’il était possible qu’il compose un texte sur le sacerdoce catholique, avec une attention particulière concernant le célibat. Je lui expliquais que moi-même j’avais commencé une réflexion dans la prière. J’ajoutais : « J’imagine que vous penserez que des réflexions de votre part pourraient ne pas être opportunes à cause des polémiques qu ‘elles provoqueraient peut-être dans les journaux, mais je suis convaincu que toute l’Eglise a besoin de ce don, qui pourrait être publié à Noël ou au début de l’année 2020».

Le 20 septembre, le Pape émérite m’a remercié en m’écrivant que lui aussi, de son côté, avant même de recevoir ma lettre, avait débuté l’écriture d’un texte sur ce sujet, mais que ses forces ne lui permettaient plus de rédiger un texte théologique. Toutefois, ma lettre l’avait encouragé à reprendre ce long travail. II ajoutait qu’il me le transmettrait quand la traduction en langue italienne serait achevée.

Le 12 octobre, pendant le synode des évêques sur l’Amazonie, le Pape émérite me remettait sous pli confidentiel un long texte, fruit de son travail des mois écoulés. En constatant l’ampleur de cet écrit, tant sur le fond que sur la forme, j’ai immédiatement considéré qu’il ne serait pas possible de le proposer à un journal ou à une revue, eu égard à son volume et à sa qualité. J’ai donc immédiatement proposé au Pape émérite la parution d’un livre qui serait un immense bien pour l’Eglise, intégrant son propre texte et le mien. A la suite des divers échanges en vue de l’élaboration du livre, j’ai finalement envoyé, le 19 novembre, un manuscrit complet au Pape émérite comportant, comme nous l’avions décidé d’un commun accord, la couverture, une introduction et une conclusion communes, le texte de Benoît XVI et mon propre texte. Le 25 novembre, le Pape émérite exprimait sa grande satisfaction concernant les textes rédigés en commun, et il ajoutait ceci : « Pour ma part, je suis d’accord pour que le texte soit publié dans la forme que vous avez prévue ».

Le 3 décembre, je me suis rendu au monastère Mater Ecclesiae pour remercier une nouvelle fois le Pape émérite de m’accorder une si grande confiance. Je lui ai expliqué que notre livre serait imprimé pendant les vacances de Noël, qu’il paraîtrait le mercredi 15 janvier et que, par conséquent, je viendrai lui apporter l’ouvrage début janvier au retour d’un voyage dans mon pays natal.

La polémique qui vise depuis plusieurs heures à me salir en insinuant que Benoît XVI n’était pas informé de la parution du livre Des profondeurs de nos cœurs, est profondément abjecte. Je pardonne sincèrement à tous ceux qui me calomnient ou qui veulent m’opposer au Pape François. Mon attachement à Benoît XVI reste intact et mon obéissance filiale au Pape François absolue.

PIAZZA DELLA CITTÀ LEONINA, 9

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Comunicato di Sua Eminenza Cardinale Robert SARAH

 

14 gennaio 2020

Il 5 settembre, dopo una visita al monastero della Mater Ecclesiae dove abita Benedetto XVI, scrissi al papa emerito per chiedergli se fosse possibile comporre un testo sul sacerdozio cattolico, con particolare attenzione riguardo al celibato. Gli ho spiegato che io stesso avevo iniziato una riflessione nella preghiera. Ho aggiunto: “Immagino che penserà che le sue riflessioni potrebbero non essere tempestive a causa delle controversie che potrebbero provocare sui giornali, ma sono convinto che l’intera Chiesa abbia bisogno di questo dono, che potrebbe essere pubblicato a Natale o all’inizio del 2020 ”.

Il 20 settembre, il Papa Emerito mi ha ringraziato scrivendomi che anche lui, da parte sua, anche prima di ricevere la mia lettera, aveva iniziato a scrivere un testo su questo argomento, ma che la sua forza non gli permetteva più di scrivere un testo teologico. Tuttavia, la mia lettera lo aveva incoraggiato a riprendere questo lungo lavoro. Ha aggiunto che me lo avrebbe inviato una volta completata la traduzione italiana.

Il 12 ottobre, durante il Sinodo dei vescovi in ​​Amazzonia, il papa emerito mi ha consegnato sotto copertura riservata un lungo testo, frutto del suo lavoro negli ultimi mesi. Quando ho visto la portata di questo scritto, sia nella sostanza che nella forma, ho immediatamente considerato che non sarebbe stato possibile offrirlo a un giornale o a una rivista, dato il suo volume e qualità. Così ho immediatamente proposto al papa emerito la pubblicazione di un libro che sarebbe stato un immenso bene per la Chiesa, integrando il suo testo e il mio. A seguito dei vari scambi per la preparazione del libro, il 19 novembre ho finalmente inviato al papa emerito un manoscritto completo comprendente, come avevamo deciso di comune accordo, la copertina, un’introduzione e una conclusione comune, il testo di Benedetto XVI e il mio testo. Il 25 novembre, il Papa Emerito ha espresso grande soddisfazione per i testi scritti in comune, e ha aggiunto questo: “Da parte mia, sono d’accordo che il testo sarà pubblicato nella forma che hai previsto”.

Il 3 dicembre sono andato al monastero di Mater Ecclesiae per ringraziare ancora una volta il Papa emerito per aver riposto tanta fiducia in me. Gli ho spiegato che il nostro libro sarebbe stato stampato durante le vacanze di Natale, che sarebbe apparso mercoledì 15 gennaio e che, quindi, sarei venuto a portargli il libro all’inizio di gennaio al ritorno da un viaggio nel mio paese natale.

La controversia che per diverse ore mira a sporcarmi insinuando che Benedetto XVI non è stato informato della pubblicazione del libro “Dal profondo dei nostri cuori”, è profondamente abietta. Perdono sinceramente tutti coloro che mi calunniano o che vogliono oppormi a papa Francesco. Il mio attaccamento a Benedetto XVI rimane intatto e la mia obbedienza filiale assoluta a Papa Francesco.

PIAZZA DELLA CITTÀ LEONINA, 9

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53 commenti

  • Borghese pasciuto ha detto:

    Mi pare che da questa farsa si possano trarre due semplici conclusioni.
    Innanzitutto, Ratzinger dimostra di essere (un po’) migliore dei fondamentalisti che lo tirano per la veste.
    In secondo luogo, da qualunque parte la si guardi, ne esce ridicolizzata la chiesa intera.
    Del che personalmente mi compiaccio.

    • Iginio ha detto:

      Certo, infatti la Chiesa è una specie di club o di partito politico.
      Come il Pd che fa le riunioni in convento!
      Del che personalmente mi compiaccio.

      • Monica ha detto:

        Caro Igino, il Borghese é l’esempio della capacità di comprensione e di analisi media che hanno gli aderenti alla sua ideologia politica. Non ha capito né la situazione, poiché complessa e la complessità stride col pensiero ideologico orientato al tabula rasa cause-conseguenze , né la finezza di azione di Benedetto XVI. Affidare una analisi complessa al qualunquismo ideologico é come affidare una operazione al cuore ad uno scarparo. Ne sono prova storica i risultati politici dei compagni di borghese.

        • Borghese pasciuto ha detto:

          Giorni e giorni a discutere di preti, possono sposarsi sì o no?
          Un’emerita sciocchezza, priva di qualsiasi rilevanza per l’esistenza delle persone (che infatti in larghissima parte se ne “strabattono”, avendo ben altro di cui occuparsi).
          Ridicolo cascame di un fondamentalismo religioso del tutto autoreferenziale, ormai fuori tempo massimo.
          E poi sarei io quello che non ha capito nulla…

  • wisteria ha detto:

    Papa Benedetto avrà ritenuto prudente alleggerire la sua partecipazione al libro di Sarah, forse per la propria personale serenità (ma come fa ad essere sereno?) o forse per alleggerire anche la posizione del medesimo Sarah, che fino a ieri era un papabile.
    Certo che in questo modo anche il card. Sarah si è bruciato.
    Consiglierei a Papa Benedetto di trovarsi migliori collaboratori, cominciando da Ganswein.
    A volte a mettere pezze a una gaffe si fa peggio,
    Insomma, la questione vera quale è?
    Il contenuto del libro è fededegno o no?
    Se lo è, il libro contiene la giusta dottrina, come pensiamo noi, e allora è irrilevante che Ratzinger sia il coautore o l’ autore del contributo.
    Ovviamente condivide i contenuti e anche se fa un passo indietro, resta il punto di riferimento del dissenso dottrinale.

    • Iginio ha detto:

      Ma perché dissenso dottrinale?
      Quella di Benedetto XVI e Sarah è la retta dottrina!
      Il dissenso dottrinale è quello dei neomodernisti bergogliofili. Che pretendono di zittire le voci contrarie. Prendiamoli a pernacchie, tanto il loro livello culturale è quello.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    “Mon attachement à Benoît XVI reste intact et mon obéissance filiale au Pape François absolue.”
    Dati gli eventi sembra quasi una frase da uomo dalla mente sconnessa. Ma rileggendola in filigrana a parer mio svela un segreto sulla persona del card. Sarah.
    Per me (oddio come pensionato può darsi che dica una bestialità , però!) Sarah ci vuole dire : quando parlo come Sarah dico quello che penso io (in accordo con quanto pensa Ratzinger) quando invece parlo come prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti dico quello che Papa Francesco mi impone di dire.
    Ipotesi mia, naturalmente, e senza pretese di verità.

    • Diana ha detto:

      Non è una mente sconnessa, è una mente conciliare. Sono 60 anni che fanno i funamboli nel tentativo di mettere insieme la capra con i cavoli. Sua Santità B XVI sembrava aver trovato la soluzione con l’ermeneutica della continuità e il sant’uomo Sarah, come altri, avendo tirato un sospiro di sollievo, a quella tenta di attenersi. Solo che ormai è evidente che trattasi di caprone e non di capra, di un brutto caprone che va preso per le corna restituendo alla Chiesa la sua autorità magisteriale. Mater et MAGISTRA. Non nonna paziente.

    • Iginio ha detto:

      E’ una frase di puro buon senso e onestà. Un cardinale è tale per volontà del Papa. Dunque gli deve obbedienza in modo particolare.
      Un cristiano cattolico poi è tenuto a obbedire al Papa anche nel magistero ordinario.
      Ovvio che se poi il papa spara fesserie, uno ha il dovere di farglielo notare. Ma non certo di mettersi a fare il sedevacantista o il lefebvriano. Queste interferenze servono solo a complicare la situazione e a fornire alibi ai modernisti.

  • Adriana ha detto:

    Non bastavano 2 Papi , adesso ci portano a teatro ad assistere alla ” Commedia degli inganni ” . Meglio sarebbe chiamarla ” farsa ” . Una tristissima farsa per chiunque si
    ritenga cattolico .

  • Milli ha detto:

    http://www.ansa.it/amp/sito/notizie/politica/2020/01/14/celibato-dei-preti-e-giallo-in-vaticano_e8c1ca9e-8c5d-4790-ae84-cb8315a4c840.html
    Notizia bomba, però stranamente nell’articolo non ci sono spiegazioni, ma la foto della lettera che dimostra esattamente il contrario.
    Che cosa sta succedendo a BenedettoXVI? E agli organi di stampa?
    Domanda: per caso Ratzinger ha telefonato all’editore chiedendo di togliere la sua firma dal libro, oppure qualche “portavoce” (chi?) l’ha fatto per lui?

    • wp_7512482 ha detto:

      Gaenswein, credo.

    • Milli ha detto:

      Ecco, il portavoce in questione è mons.Ganswein, ora mi chiedo se questa richiesta è partita davvero da Ratzinger o ..da qualcun altro.
      Ratzinger in questo momento è sicuramente molto debole, ma sappiamo che la potenza di Nostro Signore Gesù Cristo si manifesta proprio quando tutto sembra perduto.
      Preghiamo.

      • Diana ha detto:

        Forse mons. Gaenswein ha inteso in qualche modo proteggere Benedetto XVI, per il quale sembra avere un’assoluta devozione. Però, Dio mi perdoni, a volte mi lascia molto perplessa. Avrebbe potuto accollarsi ogni responsabilità senza questo tiro al card. Sarah. Ma forse poi lo avrebbero allontanato da Benedetto, che protegge fisicamente direi, considerando che mons. Viganò ha dovuto darsi alla clandestinità. Penso che abbia imparato a fare buon viso a cattivo gioco da tempo. Lo ricordo sorridente dietro alla statua di Lutero che Tu-sai-chi aveva intronizzato in Vaticano, il giorno del centenario di Fatima.

    • Adriana ha detto:

      Milli ,
      che sta succedendo a Benedetto XVI non so , ma non so neanche che succede ai suoi collaboratori per licenziare un testo dove sta scritto ” imparto ” invece che ” impartisco ” .
      L’italiano , ormai ,è un’opinione (come il cattolicesimo ) ?
      Allora : viva il latino .

      • Iginio ha detto:

        Mi piace il suo commento, però guardi che è da decenni che nei documenti papali scrivono “imparto” anziché “impartisco”. Hanno cominciato con Giovanni Paolo II, forse perché non sapeva bene l’italiano.

        • Adriana ha detto:

          Iginio ,
          come un importante personaggio politico che disse :
          ” Ognuno è artificiere del proprio destino ” . Infatti…

  • Roland ha detto:

    Carissimi, c’è un errore di traduzione nel testo. Alla fine dice, e sarebbe meglio tradurre, “[…] e la mia obbedienza filiale a Papa Francesco assoluta”. Significa che la sua obbedienza filiale rimane, nonostante tutto, assoluta. La sentenza “la mia obbedienza all’assoluto di papa Francesco” non significa niente, è una complicazione semantica.. no, non faccio il maestrino. Mi sembra doveroso apportare questa piccola correzione. Altrimenti chissà cosa può capire ‘chiunque’. Saluti.

  • Eliter ha detto:

    Mettendo da parte le discusssioni sulla legittimità delle dimissioni di Benedetto XVI e dell’elezione di papa Francesco (entrambe molto dubbie), sembra che, una volta fatta emergere mediaticamente l’ambiguità della situazione, la soluzione possa essere soltanto una: quando muoiono entrambi i papi (si spera l’emerito prima del regnante), al Conclave un consistente gruppo di cardinali, minacciando uno scisma, fanno una proposta secondo la quale:
    1) I cardinali nomnati da Francesco vengono invitati dall’intero collegio a rinunciare al proprio voto;
    2) Tutti i cardinali promettono che, qualora elevati al Soglio di Pietro, si impegnano a rinominare “sub conditione” i cardinali nominati da Francesco come primo atto di governo.
    Se si giunge ad un accordo comune si procede all’elezione del papa successivo, che sarà eletto dai Cardinali nominati da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI, altrimenti la Chiesa si troverà in una situazione assai drammatica.

  • Andrea ha detto:

    Stanno contribuendo a trasformare la Chiesa nella Cia… Non esiste… Il sì sì no no completamente scomparso… Benedetto XVI che afferma una cosa ma poi non vole essere accostato… il cardinale Sarah che si dice vicino al papa emerito ma assicura totale obbedienza a papa Francesco… ma come si fa? Come si fa… E’ un teatrino penoso. PENOSO. Ma di cosa hanno paura ancora? Anche se li avessero minacciati di far esplodere le terza guerra mondiale nulla è più importante della salvezza dell’anima! E se hanno dubbi allora il loro posto non è più accanto a Gesù Cristo. Continuare a seguire questi idecisi porterà solo ad uno sdoppiamento della personalità. Mi hanno rotto le scatole. E’ UN FILM RIDICOLO. Eternamente con un piede in due scarpe. Basta. Comincio a pensare che non sbaglino i sedevacantisti.

  • Gabriele ha detto:

    Mah, sembra strano che il cardinale Sarah faccia pubblicare un libro indicando come coautore Benedetto XVI senza il suo consenso, dovrebbe essere un imbecille totale. Io penso che da Santa Marta siano partiti tuoni e fulmini in direzione monastero Mater Ecclesiae per ordinare a Benedetto di fare marcia indietro.

  • Gian ha detto:

    Temo che sarà uno scontro fatale per qualcuno e che il rapporto di forze sia impari. Da troppo tempo i malvagi sono stati lasciati agire senza reagire. Il lupo si è fatto sempre più spavaldo, sapendo di poterlo fare.

  • Donna ha detto:

    Egr.Tosatti, ho appena letto, rimanendo basita, sul sito de “il giornale “,che per voce di monsignor Gschvein (braccio destro come sappiamo di Benedetto XVI) lo stesso Benedetto avrebbe richiesto il ritiro della sua firma dal libro .La pregherei ,appena le riesce, di darci ragguagli, perché la cosa lascia
    enormemente perplessi,per non dire altro.

  • emma ha detto:

    Se perdonassero meno e rimproverassero di più….

  • Nonno Asdrubale ha detto:

    E pensare che ci sono delle persone – preti compresi, ve lo garantisco – che non riescono ancora a vedere e a capire lo scontro che è in atto nella Chiesa! Incredibile! Non si sa se ammirare di più in queste persone l’ingenuità o la stupidità!

    • Andrea ha detto:

      Non lo vogliono vedere. Perchè tengono più alle posizioni e le carriere che a Dio. Preferiscono la tranquillità alla verità. Ma se la verità resta la tranquillità può finire in qualsiasi momento e dopo sarà pure peggio.

  • stefanodd ha detto:

    Il Papa Emerito Benedetto XVI è la roccia vivente la fiammella e l’unica certezza per i cattolici come me spaesati impauriti dalla confusione che regna nella nostra amata Chiesa avvolta dalle nubi velenose del modernismo.

  • MARCELLINO PANE E VINO ha detto:

    APPELLO

    Carissimi:

    Bergohlio
    Tornielli
    Grillo
    Bianchi
    Maradiaga
    Ricciardi
    Melloni
    Marx
    Boff
    Martin
    Zuppi
    etc.

    Siccome devo preparare la pasta, devo portare a ebollizione l’acqua, qualcuno di voi saprebbe dirmi dov’è il coperchio?
    Vi ringrazio!

  • Luigi ha detto:

    Ecco qui Avvenire gongolante:
    https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/celibato

  • Pierluigi ha detto:

    Non siamo in un Paese libero perché, come in questo caso, chi accusa gli altri di fabbricare “bufale” ne è spesso il primo artefice.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Il testo originale in francese riprodotto nell’articolo appare scritto su carta intestata del Cardinal Sarah. Ma poi la diffusione per quale tramite è avvenuta? Il Vaticano ne è venuto a conoscenza prima o dopo di noi? E in ogni caso, quali sono i commenti , se ci sono ?

  • GMZ ha detto:

    La virulenza di questa campagna dimostra che la faccenda è tremendamente seria, e che le parole dei “due vescovi” hanno rotto le uova nel paniere a chi pensava che i preti sposati fossero ormai una questione di poche settimane.

  • Raffaella ha detto:

    Il Card. Sarah, uomo dai modi gentili e garbati, non può esporsi , sarebbe allontanato e Benedetto XVI sarebbe privato di un aiuto fidato. Deve barcamenarsi ma non per questo rinuncia a proclamare la verità.
    Ora aspettiamo la prossima mossa di Bergoglio.
    È comunque surreale che debba fornire le prove della collaborazione attiva di Papa Ratzinger che vorrebbero zittire o far passare per demente.
    Signore, vieni presto!

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Cara Raffaella, a mio parere il Signore è venuto, facciamo fatica a riconoscerlo perché “le Mie vie non sono le vostre vie”, così lo aspettiamo guardando da una parte e Lui arriva da un’altra ! Magari suggerendo ad un cardinale e ad un papa emerito di riflettere e scrivere sullo stesso argomento. Poi di parlarne assieme. Poi avviata la questione, e conoscendo bene TUTTI gli attori e le loro reazioni, aspetta lo sviluppo degli eventi. E forse sono eventi che, vista la precedente ” ritrattazione” del card. Sarah, nessuno si aspettava. Il mite cardinale è del tipo Padre Pio, Padre Mannelli, padre. Bersotti: l’ obbedienza filiale al santo padre prima di tutto… O no ? Quasi prima di tutto, perché alla fine della sua dichiaraziond di questa mattina, prima dell’ obbedienza filiale a papa Francesco afferma che il suo attaccamento a Benedetto XVI resta intatto. Ora il card. Sarah mi sembra essere quel tipo di uomo che sostiene valorosamente la verità e, contemporaneamente, porge l’ altra guancia.

      • Raffaella ha detto:

        Grazie Valeria per la sua risposta; faccio fatica a riconoscere il Signore presente in questa faccenda che vorrei ,sbagliando, veder sistemata come dico io, ma sono profondamente addolorata per quanto successo al mite Card. Sarah e all’immenso Papa Ratzinger

  • Elia ha detto:

    Evidentemente la migliore difesa è l’attacco, come recita un vecchio detto. Il cardinale Sarah, nel suo libro scritto con Papa Benedetto XVI, difende il celibato dei sacerdoti e viene violentemente attaccato non perché difende il celibato sacerdotale, ma perché lo ha scritto a quattro mani con Benedetto. Perché? Forse chi attacca conosce già il contenuto del documento post sinodale che Papa (?) Francesco pubblicherà? Vuoi vedere che il contenuto del documento post sinodale, in merito all’argomento celibato sacerdotale, va in altra direzione? Vedremo, ma quello che risulta essere evidente è la rabbia che si è sprigionata quando si è saputo che il libro è stato scritto con Papa Benedetto. E’ sotto gli occhi di tutti che quando parla il Papa Emerito (?) c’è sempre qualcuno che trema, e anche fortemente. Diciamocela tutta, la presenza di due Papi è una grande anomalia, un nodo che va sciolto prima o poi (un nodo che non credo riusciremo a sciogliere noi uomini senza l’intervento di Gesù e della sempre Vergine Maria), ma avere due Papi che dicono cose diametralmente opposte, uno che difende l’insegnamento bimillenario della Chiesa e l’altro che con maggiore frequenza lo contraddice, mi sembra davvero troppo anche per chi non vuol vedere.

  • giesse ha detto:

    C’era da aspettarsi che i Suleimani della situazione si sarebbero scatenati. Ma, i nostri ‘ayatollah’ credono nel vero Dio, Uno e Trino, non nella nuova trinità della neochiesa e dei suoi adepti, definita dal prof. Weigl: Me, Myself and I.

  • darix ha detto:

    Prima o poi doveva succedere…i nodi vengono, finalmente, al pettine

  • giulia anna meloni ha detto:

    i demoni sanno benissimo che il loro tempo sta per scadere,sono per questo scatenati.A differenza del sinedrio apostata che occupa Roma,i demoni conoscono l’Onnipotenza Divina,sanno benissimo che la guerra a Dio è una guerra persa,nel frattempo però riempiono l’inferno di anime dannate.Sulla Terra ,niente è eterno,passerà anche Bergoglio e tutta la sua corte.Viva Cristo Re

  • Rafael Brotero ha detto:

    Ho capito. L’ idea del cardinale Sarah, arcivescovo di Laodicea, è trasformare il Magistero di Benedetto XVI in supplica filiale neocon. Brillante. Argh.
    Un punto che don Minutella ha rilevato bene è la solitudine di Benedetto XVI nella Chiesa. Solitudine spirituale e soprattutto intellettuale: c’è un abisso tra la mente del Papa e quella delle monsignorine del Vaticano spiritualmente disneylandizzato. Povero Santo Padre!!