VITO COMENCINI: COME PECHINO PERSEGUITA I CRISTIANI.

8 Gennaio 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, un amico e collega ci ha inviato l’intervento svolto oggi alla Camera dei Deputati dall’On. Vito Comencini sulla persecuzione dei cristiani, e sulla situazione dei cristiani in Cina. Buona lettura.

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Presidente, cari colleghi,

nel periodo che va dalla cosiddetta “Rivoluzione Francese” al 2000, ma in particolare in tutto il ventesimo secolo, sono state scatenate persecuzioni così feroci, vaste, anche di media e lunga durata e con una grande quantità di vittime, che le violenze subite dai cristiani nei primi 1700 di vita del Cristianesimo quasi quasi passano in sordina (Cf. Antonio Socci, “I nuovi perseguitati”, Piemme 2002, p. 28).

In 2 millenni sono stati uccisi ben 70 milioni di cristiani, ma il 65% di essi (circa 45 milioni e mezzo di battezzati) sono stati uccisi nel solo XX secolo.

Io, attraverso questo breve intervento sull’attuale regime comunista cinese, voglio soffermarmi solo su una situazione che mi preme raccontarvi, cercando di scongiurare quanto rilevato da Olga Mattera su Limes, il fatto che «l’opinione pubblica occidentale, proprio quella di “cultura” cristiana, non concede a questo dramma alcuna attenzione, se non in ambienti ristretti» (Olga Mattera, “Le persecuzioni anticristiane nel mondo”, in Limes, 1/2000, p. 79).

Se è vero che aumentano progressivamente la consapevolezza e le iniziative di denuncia, tuttavia la persecuzione anticristiana in Cina continua a diffondersi, assumendo forme diverse e trovando nuovi colpevoli.

Quello che viene praticato dai fondamentalisti islamici in altre parti del mondo (come in Medio Oriente, in Africa e in alcune zone dell’Asia) in Cina è praticato niente meno che dai funzionari dello Stato.

La Fondazione pontificia “Aiuto alla Chiesa che Soffre” nel suo ultimo report sulla persecuzione anticristiana (Aiuto alla Chiesa che Soffre, “2017-2019 Perseguitati più che mai – Focus sulla persecuzione anticristiana”, https://acs-italia.org/wp-content/uploads/ACN-Perseguitati-piu%CC%80-che-mai_ITA_web.pdf) ha esaminato gli sviluppi più significativi nei 20 Paesi che destano maggiore preoccupazione a causa delle violazioni dei diritti umani subite dai cristiani.

Lo studio analizza il periodo che va dal luglio 2017 al mese di ottobre del 2019 e i dati che riguardano il “gigante asiatico” sono preoccupanti.

Nella Cina di Xi Jinping la vita dei cristiani è divenuta più difficile dopo l’entrata in vigore, il 1° febbraio 2018, del nuovo Regolamento sugli affari religiosi. Questa normativa ha ulteriormente limitato la libertà di fede, delimitando molte attività religiose ai luoghi di culto registrati e introducendo ulteriori restrizioni (Cf. Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, “China revises regulation on religious affairs”, 7 settembre 2017, http://english.gov.cn/policies/latest_releases/2017/09/07/content_281475842719170.htm).

Il Partito Comunista ha, infatti, vietato gli insegnamenti religiosi “non autorizzati”, mentre gli sforzi per “sinicizzare” le credenze religiose proseguono a ritmo sostenuto, così come in alcune province del Paese continua la demolizione delle chiese e la rimozione delle croci, con le norme edilizie che vengono usate dal governo come dei pretesti per gli abbattimenti.

Nel mese di aprile del 2018, in attesa della pubblicazione di una nuova versione delle Sacre Scritture dei cristiani “compatibile” con la sinicizzazione e il socialismo, è stata vietata la vendita online della Bibbia (Cf. “Chinese state Protestants plan “socialist” Christianity”, in UCA News del 16 aprile 2018, https://www.ucanews.com/news/chinese-state-protestants-plan-socialistchristianity/82071, e “Bibles pulled from online stores as China increases control of religion”, in CNN, 5 aprile 2018, https://edition.cnn.com/2018/04/05/asia/china-bible-online-christianity-intl/index.html).

Il 21 marzo 2018 la supervisione degli affari religiosi è stata trasferita dall’Amministrazione statale per gli affari religiosi al Dipartimento del Lavoro del Fronte Unito, un’agenzia del Partito comunista cinese.

Come è facile immaginare questo “sistema di credito sociale”, ideato per premiare i bravi cittadini e punire gli altri, è utilizzato per discriminare i cristiani (Cf. “Communist Party takes control of religious affairs”, in CSW, 22 marzo 2018, https://www.csw.org.uk/2018/03/22/news/3886/article.htm, e “China’s dystopian present: could ‘social scoring’ surveillance increase pressure on Christians?”, in Barnabus Fund, 27 novembre 2018, https://barnabasfund.org/en/news/chinas-dystopian-present-could-social-scoring-surveillance-increasepressure-on-christians).

In alcune regioni cinesi l’educazione è usata come uno strumento di condizionamento sociale: gli alunni hanno dovuto firmare una dichiarazione in cui sono stati costretti ad affermare che avrebbero «promosso l’ateismo e si sarebbero opposti alla fede in Dio» (Piao Junying, “Students Forced to Sign Religion-Rejection Commitments”, in Bitter Winter, 2 febbraio 2019, https://bitterwinter.org/forced-to-sign-religion-rejection-commitments/).

In diverse zone della Cina i membri del clero (Per le memorie di persone che hanno provato sulla loro pelle le persecuzioni anticristiane di un potere accecato dall’ideologia comunista vedi Gerolamo Fazzini, “Il libro rosso dei martiri cinesi”, Edizioni San Paolo 2006) sono ancora  soggetti ad arresti arbitrari. Nel mese di novembre del 2018, per esempio, il vescovo Peter Shao Zhumin di Wenzhou è stato arrestato per la quinta volta in due anni ed è stato trattenuto in isolamento e soggetto ad indottrinamento all’ideologia comunista per circa due settimane. Lo stesso vescovo, nel maggio del 2017, dopo essere stato sequestrato dai funzionari del governo, era stato detenuto per 7 mesi (Bernardo Cervellera, “Wenzhou’s bishop Shao Zhumin taken by police”, in Asia News, 9 novembre 2019, http://www.asianews.it/news-en/Wenzhous-bishop-Shao-Zhumin-taken-by-police-45439.html).

Naturalmente vengono perseguitati i vescovi della Chiesa “sotterranea” nominati dal Papa, la vera Chiesa Cattolica, non quelli dell’Associazione patriottica cattolica cinese, all’interno della quale i vescovi vengono scelte dalle autorità comuniste.

Nonostante il discutibile accordo provvisorio tra la Santa Sede e la Cina, datato settembre 2018, la situazione della Chiesa cattolica continua ad essere complessa. Spesso i vescovi della Chiesa sotterranea sono formalmente sostituiti nei loro uffici dai vescovi dell’Associazione patriottica cattolica cinese.

A dispetto di questi accordi, agenti statali hanno distrutto dei santuari mariani nello Shanxi e nel Guizhou (“China-Vatican accord followed by the destruction of two shrines in Shanxi and Guizhou (videos)”, in Asia News, 25 ottobre 2019, http://www.asianews.it/news-en/China-Vatican-accord-followed-by-the-destruction-of-two-shrines-in-Shanxi-and-Guizhou-%28videos%29-45306.html).

Lo scorso mese di marzo 2019 nella città di Guangzhou, funzionari pubblici hanno introdotto premi in denaro per coloro che forniscono informazioni in merito a chiese sotterranee e altri luoghi di culto “non ufficiali”. Chi procura informazioni utili riceve in cambio 100 yuan (l’equivalente di 12 euro e 85 centesimi), che possono diventare ben 10 mila yuan, circa due mesi di stipendio medio, per chi aiuta il governo ad identificare ed arrestare ministri e membri di gruppi religiosi non graditi al regime (“Chinese Govt offers financial reward for turning in Christians”, in Christian institute, 2 aprile 2019, https://www.christian.org.uk/news/chinese-govt-offers-financialreward-for-turning-in-christians/?e050419).

Inutile ricordare i continui fermi di polizia a cui sono sottoposti i cristiani, alcuni dei quali vengono anche picchiati selvaggiamente durante gli arresti.

Parafrasando il professor Ernesto Galli della Loggia dovremmo chiederci: «come mai la nostra cultura ha scarsa consapevolezza e memoria di questi fenomeni?». Dobbiamo arrivare ai livelli di persecuzione anticristiana come quella praticata dai “Boxers” all’inizio del ventesimo secolo (trentamila esecuzioni di cristiani in solo due mesi, Cf. Massimo Astrua, “Perseguiteranno anche voi. I martiri cristiani del XX secolo”, Mimep Docete, p. 195)  per svegliarci? Dobbiamo ritornare ai livelli di crudeltà espressi dal famigerato Mao Tse-Tung e dalla sua persecuzione contro i cristiani per fare qualcosa? (Cf. Jean-Louis Margolin, “Cina: una lunga marcia nella notte”, pp. 433-512, in Aa. Vv., “Il libro nero del comunismo, crimini, terrore, repressione”, Oscar Storia Mondadori Milano 2000).

Un incalcolabile numero di cinesi cristiani rischiano ogni giorno la libertà o la loro stessa vita per la loro fedeltà a Cristo e alla vera Chiesa. Come sappiamo bene, dalla discriminazione ideologica si passa velocemente a quella legale per arrivare progressivamente a quella fisica, anche attraverso i laogai, i campi di lavoro forzato cinesi, i nuovi lager del 2020, che avremo modo di conoscere realmente quando qualcuno ne descriverà le caratteristiche, come ha fatto Solgenizin per i gulag sovietici o quando in Italia sarà superata la censura progressista sulla storiografia e la pubblicistica che ha limitato pesantemente la possibilità di far conoscere storie di persecuzioni e martiri tra i fedeli cristiani cinesi, arrivando alla “demitizzazione” di Mao, responsabile di crimini pari, o addirittura superiori, a quelli di Stalin e Hitler (ben 80 milioni di morti nel cosiddetto “Grande balzo in avanti” dal 1958 al 1961).

Last but not least, un altro problema che emerge, è quelle delle fughe da vari territori per motivi religiosi. Garantire il diritto delle minoranze religiose ad abitare la propria patria potrebbe assicurare un contenimento delle migrazioni forzate, riducendo al tempo stesso la tensione sociale che affligge le nazioni che ricevono migranti nel proprio territorio, come l’Italia. I cristiani perseguitati cinesi, esprimono il desiderio di restare in patria e chiedono un aiuto per non essere costretti ad emigrare. Aiutiamoli! Non nascondiamo la testa sotto la sabbia!

Qui il video ad una parte dell’intervento dell’onorevole Comencini sulla persecuzione dei cristiani in Cina:

 

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22 commenti

  • anna maria ha detto:

    Vorrei proporvi l’articolo del sig.Cascioli sulla Nuova Bussola Quotidiana.
    https://lanuovabq.it/it/una-donna-e-un-cardinale-per-salvare-i-cattolici-cinesi
    Ammiro tantissimo il coraggio della donna cinese nel dichiarare con forza a Papa Francesco la sua omissione di Pastore nei confronti della Chiesa che è in Cina!!! E’ davvero questo il tempo dei laici!!!

  • La zanzara ha detto:

    A proposito della questione cinese (e delle sberle rifilate da Papa Manesco I, leggetevi questo pezzo magistrale di Aldo Maria Valli.

    https://www.aldomariavalli.it/2020/01/10/perche-distruggere-i-cattolici-cinesi-analisi-delle-parole-rivolte-al-papa-dalla-signora-asiatica/

  • Fulvia Lupi ha detto:

    E bravo Vito Comencini! Grazie a Dio ogni tanto anche qualche parlamentare dice la verità sulle persecuzioni dei cristiani nel mondo, La situazione della Cina è tragica e gli accordi con il Vaticano non aiutano di certo.
    Sono ancora più dispiaciuta nel constatare che siamo
    invasi dai prodotti cinesi a qualsiasi livello e fatichiamo a trovare manufatti italiani, quando penso a quel regime comunista che opprime, tortura e detiene nei propri
    campi di concentramento chissà quante persone e chissà a quali orrende condizioni!

    • Rudolph ha detto:

      Condivido. Bisognerebbe mettere una barriera protezionistica e difendere la produzione nazionale.

  • Gabriele ha detto:

    I giornaloni progressisti, invece che sulle cose importanti che ha
    detto, si sono concentrati sulla pronuncia errata di limes… anche lui però, cosa va a dire laims

    • CARLA ha detto:

      daccordissimo!
      In effetti, ascoltandolo e vedendolo, l’intervento ottimo e documentato, se letto con una dizione e una postura adeguata, avrebbe sortito un effetto degno!
      Qualcuno gli consigli un piccolo corso di efficienza, efficacia e pronuncia…

      • Iginio ha detto:

        … E mettersi una cravatta, no?

        • Rudolph ha detto:

          Non mi sembra essenziale. A me è piaciuto il discorso, poi l’immagine non è così importante. In fondo è un ragazzo e qualche trucco per presentarsi meglio ha tutto il tempo di impararlo.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Ah c’è Alessandro DS ? Domani vado a pescare. Buona notte

    • MARIO ha detto:

      Oggi ci sono andato anch’io… obtorto collo. Buon pomeriggio.

      • Sherden ha detto:

        Beh, come scusa per la scappatoia è un po’ pochino…

        • MARIO ha detto:

          Sherden, non è una scusa… E’ che da due giorni un hacker sta intercettando quasi tutti i miei commenti, e se li mangia a colazione, come fossero pesciolini. Devo fare rifornimento, perché questo hacker è insaziabile…

      • Maria Grazia ha detto:

        Oggi anch’io sono andata a pescare insieme ai miei amici Deutero.Amedeo e Mario.

        • wp_7512482 ha detto:

          😊😊😊

        • MARIO ha detto:

          Maria Grazia, ha fatto bene, così si rilassa un po’ anche lei…
          E la ringrazio di considerarmi ancora un amico. Temevo molto peggio…

          • Maria Grazia ha detto:

            @MARIO – Non si preoccupi, Mario, l’ho sempre considerata un amico in quanto è la persona che meglio riesce a provocare in me la verve ironica che altrimenti rimarrebbe sopita.

          • MARIO ha detto:

            @MARIA GRAZIA – Mi fa tirare un gran sospiro di sollievo…

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    Dello scandaloso accordo segreto Cina-Vaticano ha parlato da poco il Card. Zen.
    Preghiamo la Madonna di Sheshan, affinché il prossimo papa denunci l’accordo eretico e apostata, e che il regime di Xi crolli presto, nella migliore tradizione dei giganti di ferro con i piedi d’argilla.

    • Alessandro ds ha detto:

      Il gigante di ferro con i piedi d’argilla è l’Europa.
      L’impero dei nostri tempi, che non è unito ed è fragile.