MILANO, PALERMO: OGGI SI PREGA PER LA CHIESA. IN PIAZZA.

7 Dicembre 2019 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, oggi a Palermo e Milano molti cattolici si troveranno riuniti in preghiera per la Chiesa che vive tempi particolari, e tormenti. Un Rosario davanti al duomo delle due città. Come ci dicono gli organizzatori,

“Sabato 7 dicembre, in piazza Duomo a Milano alle 16.30 ci troveremo a pregare pubblicamente un rosario per la Chiesa e il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Pregheremo e faremo pregare distribuendo a chi passa rosari e medagliette miracolose.
Avendo di fronte il Duomo, saremo sulla destra, vicino al Museo del 900.
Sempre più piazze stanno aderendo a questa iniziativa. In diversi ci stiamo impegnando a promuoverla.
Stiamo vivendo tempi particolari e unici e crediamo occorra aumentare la
preghiera e far pregare. Essere testimoni che credono e credibili”.

A Palermo l’appuntamento sarà davanti alla cattedrale alle 16.00. E ci sono altri due appuntamenti di preghiera, a Vicenza e Padova, di cui trovate notizia nei volantini che riproduciamo.

Gli organizzatori ci fanno sapere anche che chi desiderasse Rosari o altri sacramentali, può chiederli, anche tramite Stilum Curiae (mandate un commento con il vostro indirizzo mail e lo faremo pervenire agli organizzatori). 

La preghiera che verra recitata è eguale a quella che è stata recitata il 5 ottobre scorso, davanti a San Pietro, nel primo appuntamento di questo genere. Chi organizza ci tiene a precisare che non si prega contro qualcuno o qualcosa, ma per il bene e la vita della Chiesa e di tutti i suoi membri. 

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39 commenti

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Se qualcuno ha partecipato può dirci come è andata??

    • Eowin ha detto:

      Male, altrimenti lo avrebbero scritto, credo. Milano è in pieno shopping….natalizio naturalmente, dove Chi è nato è ormai scordato…

  • Gene ha detto:

    Caro Paolo Giuseppe, figurarsi se i prelati che hai nominato si presentano a queste manifestazioni di preghiera.
    Loro preferiscono l’accoglienza di irregolari musulmani a cui non interessa integrarsi, ma vivere di elemosine e di altro. Oggi, sulla sarda sono arrivati 8 algerini, subito trasferiti a Monastir, nel centro di accoglienza, parcheggiati lì senza far niente, sulle spalle dei sardi che soffrono la crisi economica.
    La preghiera ormai è un linguaggio semisconosciuto ai vari vescovi, cardinali, altrimenti Bergoglio si in….

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Ancora oggi il Santo Padre ha twittato:
      –Il vero culto a Dio passa sempre attraverso l’amore del prossimo.–
      Non ha idea dell’importanza della preghiera.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Quello che erroneamente pensano i MODERNISTI è che, pregando per la Chiesa, ci si oppone al Papa, quasi che essere preoccupati per l’eresia che serpeggia sia sintomo di legalismo, di rigidità, di spietatezza verso chi vive situazioni irregolari.
    Ma è l’esatto opposto.
    Sono d’accordo per una chiesa povera e per i poveri, sono d’accordo quando il Papa stigmatizza il formalismo e il legalismo, anche di certi modi di fare esagerati, come quello (lo traggo da un suo esempio) del giovane sacerdote che si pavoneggiava in un’elegante talare, e sono d’accordo quando ricorda la misericordia divina.
    Ma la misericordia non può essere contro la verità, che è rigida per natura, i modi di fare di tanti modernisti, col loro pensiero unico, sono altrettanto ipocriti, e forse di più, di del giovane sacerdote vanitoso, e il formalismo è un termine che non si contrappone a forma, come il dogmatismo non si contrappone a dogma.
    E aiutare i poveri non significa farli migrare per farli continuare a essere poveri in altro luogo, senza fare nulla per sviluppare l’Africa.
    Il Papa e a tanti Pastori di oggi, anche non dicessero mai qualcosa di sbagliato, spesso dicono le cose a metà, e se si nasconde l’altra metà di verità ripetutamente, si è PARZIALI.
    Ovvero, anche se l’errore non lo si insegna formalmente, si è in errore e si da il cattivo esempio.
    Questo sì è formalismo!

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Non vedo nell’articolo di Tosatti, nel testo della preghiera proposta e nella dichiarazione dei promotori dell’iniziativa alcunchè di somigliante all’autocompiacimento, all’orgogliosa prosopopea e al disprezzo per gli altri dimostrata dal fariseo della famosa parabola del fariseo e il pubblicano.
    La citazione di tale parabola da parte di Maurizio Rastello è totalmente fuori posto e per giunta attualizzata in maniera inammissibile. Ci vuole più rispetto per la Parola di Dio.
    O la si cita così com’è senza commento, semplicemente per riproporla alla riflessione di che già la conosce, o per farla conoscere a chi ancora la ignora, o la si commenta, ma come si deve, senza prendere pericolose scorciatoie che conducono ad attualizzazioni ingiuriose.
    Buona preghiera!

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Ci sono arrivato con grave e colpevole ritardo. Ho finalmente capito che coloro che pregheranno oggi fuori da alcune chiese (Milano e Palermo su tutte) mettono in pratica uno dei princìpi cardine del pontificato di papa francesco: la chiesa in uscita.
    Nel frattempo, poichè il grande popolo dei fedeli è arricchito da tanti e diversi carismi, spero che all’interno di altre chiese si mangi e si balli, come lo stesso papa ha insegnato (vedi in San Petronio a Bologna) perchè anche i gesti sono preghiera, purchè si mangi e si balli con devozione. Come disse mons. Zuppi (ooh, come ci illumina!) il pranzo con i poveri in chiesa “ci aiuta a capire ancora meglio e a sentire ancora più umana l’Eucarestia”.

  • Elton ha detto:

    Gentile Signor’ Tosatti,

    Mi permetto di contattarla di via questo mezzo perché non so come fare altrimenti.
    La contato perché avrei bisogno di una riflessione (tipo essai) da parte sua e da colleghi e amici suoi, di un pensiero che mi sta angosciando sempre di più.
    Io sono Cattolico di fede, ma per un lungo tempo mi sono allontanato dalla pratica et della Chiesa e del nostro Signore Gesù. E forse sarei allontanato forse per molto tempo ancora se non fosse per Papa Bergoglio con il suo famoso :”Chi sono io per giudicare?”. Dentro di me, oltre l’orrore che ha suscitato questa phrase, ha suscitato anche il sentimento d’amore che una volta coltivavo, per Iddio e per la Chiesa.
    E vedo con desolazione l’umiliazione che la Chiesa subisce ogni giorno in più dai suoi propri figli. Quelli che sono più cari al cuore del Signore, i suoi prediletti, i suoi consacrati.

    Quello che mi angoscia in questo momento è la strada che sta prendendo questa faccenda. Ho fiducia nella chiesa e nella parola del nostro Signore, e quello che ha detto, sarà per sempre nei secoli dei secoli. E quello che oggi succede con questo Papa non mi afflitta così tanto, in quanto mi afflitta quello che introvedo.

    Quello che l’attuale Papa fa e solo aprire una breccia. E questo il suo ruolo. Il resto, il peggio direi, viene dopo questo Papa. Vedo l’azione contro la Chiesa come un’operazione di holding (nel mercato). Prima si assicurano di avere il 51 percento delle azioni, poi cambiano la politica è anche la sostanza stessa della holding d’origine.
    Con i nuovi cardinali “Bergogliani” la bilancia cambia sempre un po’ di più verso una Chiesa più mondana, e meno divina. E il problema che si pone sarà giuridico. Quando il movimento “mondano” sarà il più del 51 percento, non ci sarà più, la Chiesa che ci ha lasciato Gesù. Non dico che la Chiesa sparirà, ma la Chiesa giuridica sarà quella dei Papi seguenti perché avranno il diritto d’uso del nome (il copyright).
    Cioè quello che sto cercando di dire che non avranno neanche bisogno di un scisma per fare della Chiesa una holding, e svuotarla dalla sua essenza, di Gesù.
    Questo sarà secondo me il peggio per i cattolici perché tanti saranno ingannati da questo punto di vista di Diritto, perché nei giorni d’oggi, la verità viene spesso confusa con il diritto. La legge dice il vero per molta gente. E il danno sarà enorme per i cattolici perché confusi.
    E nello stesso tempo ci saranno i cattolici, quelli che non adoreranno nella nuova chiesa, quella Copyright e TradeMark. Che non avranno fatto uno scisma ma saranno orfani del Papa. E che non avranno il diritto di chiamarsi cattolici. Ci saranno due chiese, una legale che avrà tutti i diritti, e una illegale, che forse neanche un Papa non avrà (per “non fare uno scisma”).
    Non sto affermando che Bergoglio non è Papa, ma vedo la via che ha preso la Chiesa con questo Papa è la conclusione è solo una per me.
    Mi rendo conto che sono confuso nel esporre il mio commento ma quello che mi angoscia è :”cosa sarò io, il giorno che questo diventerà realtà? Cosa saranno quelli che come me non aderiranno al nuovo insegnamento della chiesa ufficiale?
    Et che cosa sarà di quelli che si faranno ingannare?

    È per questo che le chiedo umilmente di una riflessione da parte sua, perché da solo mi sembro essere un po’ perso ed ho bisogno di avvisi esperti. Non so dove chiedere e dire del vero sono un po’ disperato per la situazione della Chiesa.

    • Lucia ha detto:

      Credo che stia gia succedendo cio che lei denuncia anche se non siamo ancora giunti al 51% e al copyright .Coloro che credono ancora al peccato , ai dogmi , e che pensano che NON si dovrebbe cedere sui divorziati risposati viene considerato come un integralista che NON ha il diritto di definirsi cattolico, perche la MISERICORDIA sarebbe l ‘ unico discrimine per avere la patente di cattolicita , infatti i preti e i vescovi che seguono il Depositum Fidei vengono trattati da SCISMATICI e quindi NON vera chiesa .Sicuramente la cosa con il prossimo papato verra ufficializzata tranne che DIO non interverra .Che cosa ne sara degli uni e degli altri ? i veri cristiani che saranno per tutti gli altri solo degli scismatici da disprezzare e da tenere lontani come dei paria nell ‘ aldila saranno dei SANTI , gli altri se in buona fede idem , per chi invece ha voluto tutto questo li aspettera una brutta sorpresa .

  • Alessandro ds ha detto:

    Signori miei cari, io sospetto fortemente che durante il conclave è successo qualcosa di molto grave, che i cardinali vorrebbero rivelare ma non possono farlo, perché sono legati da segreto, sotto pena della scomunica.
    Ne sono quasi certo, mi è stato dato un segnale in quel senso, da parte di una persona che li dentro c’era. Senza dirmelo palesemente e direttamente, mi ha dato una risposta che mi ha fatto capire che la chiave per risolvere il problema potrebbe essere il documento del Conclave che esecretato e che i cardinali non possono rivelare.

    • Dubia ha detto:

      @Alessandro DS
      Se fosse vero quello che dici (che non sottoindende che penso sia falso), allora avremmo un grave problema, che va ben oltre
      lo studio/denuncia che gia’ hai presentato (sul quale loro stessi dovrebbero ora esprimersi). In questo scenario ipotetico, e con questo ulteriore quesito, sono loro che dovrebbero interrogarsi se sia meglio tacere o uscire allo scoperto, piuttosto che far trapelare ambigui messaggi, che possono dare adito ad intrepretazioni veritiere come anche non veritiere. In poche parole: confusione.

      • Alessandro ds ha detto:

        Infatti. Io gli ho parlato del mio documento di denuncia di invalidità del Conclave. Questa persona, dandomi una risposta completamente fuori tema che non centrava assolutamente niente con quello che gli avevo detto, mi ha risposto ” purtroppo non posso dare informazioni sul conclave, sono sotto giuramento, è un peso grande ” pregherò per le tue intenzioni, e tu anche prega per me.

        All’inizio dentro di me ho pensato “ma questo gli parlo di “A e lui risponde Z?” Possibile che non ha capito ciò che gli ho detto, da darmi una risposta così lontana dal discorso che stiamo facendo?

        Poi ci ho riflettuto, questa persona è molto intelligente. Non è lui che non ha capito, ma sono io che non ho afferrato subito la sua risposta, e il nesso velato con il mio discorso.
        ( il discorso era denuncia di invalidità conclave )
        Quindi la sua risposta è collegata in qualche modo a quel discorso. Io.ero troppo concentrato sul mio di discorso, che ero cieco e sordo a ciò che ha cercato di farmi capire lui in maniera velata e indiretta.

        Ora la domanda è, chi ha il potere di chiedere che i documenti del Conclave siano resi pubblici?

    • Rafael Brotero ha detto:

      Se fosse vero e tutti i cardinali fossero complici, non ci sarebbe nessuna resistenza, neanche quella timidissima di Zen, Pell o Sarah.

    • Gaetano2 ha detto:

      Quanto successo o meno durante il conclave non cambia nulla riguardo a quello che combina don Ciccio. Ricordo, di nuovo, che Giuda fu scelto come apostolo nella maniera più corretta e valida possibile.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Sono certo che a Palermo parteciperà alla Preghiera il vescovo mons. Orefice e a Milano mons. Delpini.
    Peccato che non siano previste analoghe iniziative a Ferrara con la presenza certa del vescovo mons. Perego, a Chieti con mons. Forte, a Pinerolo con mons. Olivero, ad Agrigento con mons. Montenegro, a Torino con mons. Nosiglia, a Bologna con mons. Zuppi, a Trento con mons. Tisi. Sono tutti prelati che sanno, che hanno capito e forse non dico che leggano, ma almeno sbirciano “La Repubblica” dove c’è tutto da imparare. Non per niente la legge anche il nostro commentatore principe Maurizio Rastello.
    Per fortuna che domani (domenica) rimedierà il papa durante l’Angelus.

  • maurizio rastello ha detto:

    Gentile Tosatti, le immagini dei fedeli ritti in silenzio in manifestazioni analoghe a quelle che Lei oggi qui propone, rimandano alla figura del fariseo nel tempio: non siamo eretici come il Pontefice, né diversi come gli islamici o gli omosessuali e difendiamo i confini nazionali…., il tutto sdoganato come “preghiera”. Molti di questi – per loro stessa ammissione – partecipano al suo blog…. Non punto il dito, rifletto, e La invito a fare altrettanto. In chiusura – per sorridere un poco – un link che mi ha già censurato in precedenza e che -a suo modo – ben si inserisce in questo filone. Alla prossima. https://torino.repubblica.it/cronaca/2019/12/03/news/torino_un_rosario_per_salvini_davanti_al_tribunale_nel_giorno_processo_all_ex_ministro-242520578/

    • wp_7512482 ha detto:

      Gentile Por TrollRastello, non credo Le faccia bene – anche se il vino del Canavese è buono – abusarne sin dall’alba. Temperanza, TRollRastello, temperanza, e soprattutto, se vuole un consiglio, non legga Repubblica. Fa malissimo al cervello, anche se poco.

    • Stazione Alpha ha detto:

      @RASTELLO
      “(…) La preghiera sia il BALSAMO per la vostra anima, perche’
      il frutto della preghiera e’ la GIOIA, il dare, il testimoniare
      Dio attraverso la vostra vita (…) [Medjugorje, 15.10.2019]

      • Boanerghes ha detto:

        Sig. RASTELLO,
        penso abbia bisogno di cure per il suo disturbo ossessivo-compulsivo a sfondo religioso.
        Lei si accanisce contro una persona, non partecipa lealmente alla discussione

      • Luisa S. ha detto:

        Dunque sig. Rastello in pubblico Dio , la Santa Vergine e i Santi possono essere solamente offesi e derisi. Complimenti.
        Se il peccato è pubblico è giustissimo che i cristiani riparino pubblicamente

  • Maria Grazia ha detto:

    Alle h. 16,30 sarò spiritualmente unita ai Cattolici di Milano, recitando il Rosario presso la mia Parrocchia.

  • Gian Piero ha detto:

    DENTRO la Cattedrale purtroppo sta questo clero modernista , questo clero servo del politicamente corretto, vigliacco, ipocrota, sta l’ Arciivescovo di Milano Delpini, che in una lettera pilatesca dedicata alla denatalita, alle culle vuote, ‘pubblicata oggi sul Foglio , non sa dire che vieti luoghi.comuni del politicamente corretto, es. che sull’aborto “nessuno puo giudicare” che l aborto e’una “ferita” ( solo una ferita?e ilbambino fatto fuori?), che lui, l Arcivescovoi ?ha scelto di non n avere figli;per dedicarsi ai figli degli altri….Ma Certo si e’cosi’dedicato ai figli del suo gregge, che quando uno di questi figli e’stato abusato da un suo prete ha cercato.di mettere.tutto a tacere e di insabbiare lo scandalo!
    Razza di ipocriti….nessuno vi crede piu’!

    • Raffaella ha detto:

      Concordo, Del Pini fa il solito”pistolotto” retorico, buono per tutte le stagioni, infarcito di banalità ma senza mai nominare Dio o N.S. Gesù Cristo.
      L’altro giorno, non ricordo in quale occasione, ha detto che Milano è una città in debito verso tutti.
      Frase ad effetto ma che non significa nulla.
      O forse sono io che non capisco….

  • TITTOTAT ha detto:

    Davanti al duomo si prega e dentro che si fa?
    Siete in comunione con Francesco, Pino e Corrado, andate a messa e vi scambiate il segno della pace, perché ritenete di Dover pregare in piazza? Chi vi vieta di entrare in duomo? Forse l’assenza di visibilità?
    Le nove e e le veglie dell’Immacolata che si svolgono nelle rispettive cattedrali non hanno valore?
    Falsi e ipocriti, vi scomunicare da soli.

    • Vexata Quaestio ha detto:

      Ti risulta che Gesu’ pregasse solo nel tempio ?
      Prego’ pure dalla croce…

      • TITTOTAT ha detto:

        Le chiese non sono il tempio di Gerusalemme, ma sono cenacolo, orto degli ulivi, Golgota e grotta della risurrezione.
        Non risulta che la Madonna e gli apostoli, dopo avere pregato insieme e per la comunità cristiana si fossero poi riuniti alla chitichella in altro luogo per il bene della stessa chiesa. A meno che non si ha il sospetto che la comunità in cui hanno pregato in precedenza sia falsa.

    • Boanerghes ha detto:

      È facile capirlo, dentro non te lo permetterebbero.
      Posizioni come la tua sono molto estreme, e direi poco cattoliche, non fanno bene alla causa dei cosiddetti conservatori o tradizionalisti.
      Se credi di essere nel giusto, proponi qualcos’altro

      • Ildebrando ha detto:

        Il problema del Duomo di Milano è entrarci senza dover fare la fila coi turisti. Una volta dentro ti assicuro che nessuno ti caccia perché preghi. A meno che non ti metti a fare piazzate e allora se ti cacciano hanno ragione.
        Altro discorso è la preghiera in piazza: se lo scopo è rivolgersi a Dio, perché la piazza dove ti mostri agli uomini? Perché non in una qualsiasi parrocchia o in qualsiasi altro luogo? Perché non in una casa? Credo che l’utente di cui sopra intendesse questo.
        Oltretutto oggi i pii milanesi vanno a pregare davanti alle spoglie di Sant’Ambrogio, non in mezzo ai turisti.

        • wp_7512482 ha detto:

          Non so…forse per far vedere a un mondo totalmente indifferente e occupato solo di altre cose che ci sono persone che non temono di rendersi ridicole o cospicue facendo una cosa così strana come pregare? Quella che qualcuno chiamerebbe una testimonianza?

          • Ildebrando ha detto:

            Possibile e in tal caso lodevole. Spero che qualche grano del Rosario lo dedichino a chiedere la grazia per gli indifferenti.

      • TITTOTAT ha detto:

        Propongo che ognuno che è stato insieme ai suoi parrocchiani durante le novene, dopo la veglia che stasera si fa dell’Immacolata si vada a prendere una pizza insieme a loro.

        • Boanerghes ha detto:

          Ma in concreto, senza ironia, cosa consiglia di fare per questa povera chiesa uscita da sé stessa?

          • TITTOTAT ha detto:

            Se credi che sia ironia non hai capito nulla del cattolicesimo come corpo mistico.
            La mia novena l’ho fatta, stasera ci sarà la veglia, credo che la Madonna sia più qualificata di me. Ma questi signori che in piena festa dell’Immacolata vanno organizzando preghiere al di fuori di quelle liturgiche del tempo, che poi nella sostanza si mostra contro chi non fa il bene della chiesa…. meglio lasciarli perdere.

    • Boanerghes ha detto:

      Basta con la scomunica qua, la scomunica la. La scomunica è solo l’ultima possibilità che si da a qualcuno per fargli capire l’errore grave.
      Ma il Signore vuole tutti recuperare.
      Chi spesso parla di scomunicare a destra e a manca con molta disinvoltura, ha mai considerato se è ancora nella carità?
      Detto questo, è pur vero che tanti pastori della Chiesa sembrano tutto fuorché pastori.

    • Guglielmo da Baskerville ha detto:

      Si puo’ pregare ovunque uno voglia.
      Per l’abuso che si inizia fare dei luoghi consacrati (vedi concerto LGBT a Vienna, pachamama a Roma etc) c’e’ semmai da chiedersi per quanto tempo ancora potremo pregare nelle
      chiese che furono erette per lodare Dio attraverso Gesu’ Cristo,
      e che vengono ora occupate per riti e manifestazioni sataniche.

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Sono pienamente d’accordo con lei. Non è tanto il luogo dove vengono recitate le preghiere che conta, ma la fede della persona, le sue disposizioni e le sue intenzioni, la purezza dei suoi desideri , l’onestà delle sue richieste e l’efficacia del suo modo di esprimerle. Le mie più belle e a Dio gradite preghiere credo di averle recitate sulle cime delle più alte montagne.
        Solo poesia , solo sentimento? forse! E anche se fosse la preghiera va detta anche col cuore in preda ad una emozione.

    • sapienza ha detto:

      Il Salmo 138(139), Sig. Tittotat, inbizia con questi versetti:

      Signore, tu mi scruti e mi conosci,
      [2] tu sai quando seggo e quando mi alzo.
      Penetri da lontano i miei pensieri,

      [3] mi scruti quando cammino e quando riposo.
      Ti sono note tutte le mie vie;

      [4] la mia parola non è ancora sulla lingua
      e tu, Signore, già la conosci tutta.

      Ecco Sig. Tittotat è forse lei più del Signore? Lasci che le persone che propongono preghiere e quelle che aderiscono alla proposta sia il Signore a giudicarle non le giudichi lei.

  • franco petena ha detto:

    L’ecclesia cathedralis (la casa di Dio) esce nella piazza e sulla Cattedra sale il Popolo Santo di Dio, quello che sa ascoltare la sua voce e la voce della sua Santissima Madre. Dio vi benedica.