SARDINE. PERUCCHIETTI SPIEGA: SONO UN METODO CONSOLIDATO….

23 Novembre 2019 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, e soprattutto voi troll piddini, aguzzate le lunghe orecchie e i nasini trinariciuti per un off topic, una piccola deviazione dai temi che ci sono abituali. Oggi Stilum Curiae vi offre un articolo tratto dal blog di Enrica Perucchietti, scrittrice e studiosa, dedicato alle sardine. E alla genesi, in passato, di movimenti consimili. Buona lettura, e grazie alla dott.ssa Perucchietti.

§§§

Negli ultimi giorni è diventato virale il movimento delle sardine che ha organizzato i flash mob contro Matteo Salvini a Bologna e a Modena a cui hanno partecipato migliaia di persone.

 Le “sardine” sono il simbolo scelto per protestare contro il leader della Lega, presente in Emilia-Romagna per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio 2020.

A uno sguardo distaccato questo movimento di protesta civile, giovane, non violento che fa ricorso a flash mob e all’ironia, sembra molto simile alle tecniche utilizzate in precedenti moti di protesta (dalla Serbia alla Primavera araba) che coincidono con quanto teorizzato da Gene Sharp in Come abbattere un regime.

 Si tratta cioè di movimenti di protesta civile lontano dai tradizionali partiti, che sembrano ispirarsi al metodo Canvas, utilizzato da Otpor!, il movimento studentesco che divenne protagonista della rivolta contro Slobodan Milošević. Il gruppo scelse come simbolo un pugno chiuso stilizzato su fondo nero e si dotò dell’ironia come arma principale.

Queste tecniche sono state teorizzate da Srđa Popović e prima ancora dal politologo americano Gene Sharp, autore di Come abbattere un regime. Quest’ultimo è stato duramente attaccato nel 2007 dal presidente venezuelano Hugo Chavez e nel 2008 dal regime iraniano che in un video di propaganda l’ha definito «un agente della CIA».

Sharp parte dal presupposto che «sia possibile prevenire la tirannia e lottare con successo contro le dittature senza ricorrere a colossali bagni di sangue, e che sia possibile estirpare i regimi dittatoriali in modo che dalle loro ceneri ne sorgano di nuovi[1]», ben sapendo che «la caduta di un regime non sfocia nell’utopia. Piuttosto apre la strada a un duro e faticoso lavoro per costruire relazioni sociali, economiche e politiche, sradicare altre forme di ingiustizia e oppressione[2]».

Da questa speranza, l’autore desume le azioni di ribellione non violenta che si devono intraprendere in vista di una sommossa, che elenca come segue:

dileggio dei funzionari di regime;

marce, parate, cortei motorizzati;

boicottaggio da parte dei consumatori;

non collaborazione personale generalizzata;

ritiro totale dei depositi bancari;

disobbedienza civile contro leggi illegittime.

Queste azioni costituiscono la base della protesta non violenta, in quanto «la guerriglia non è una soluzione scontata, soprattutto se si considera la sua tendenza a incrementare paurosamente la quantità di vittime nella popolazione stessa […] Persino quando ha successo la guerriglia comporta conseguenze strutturali negative[3]».

Per questo Sharp è chiaro: per abbattere una dittatura nel modo più efficace e con perdite minime, bisogna intervenire subito su quattro fronti:

rafforzare la determinazione, la sicurezza nei propri mezzi e la resistenza della popolazione oppressa;

rafforzare i gruppi sociali indipendenti e le istituzioni di quella stessa popolazione;

creare una potente forza di resistenza interna;

sviluppare e implementare un piano di liberazione[4].

OTPOR!

Il libro nasce clandestino ma si diffonde velocemente su internet in quasi trenta lingue. Nel 1993 esce in Thailandia, due anni dopo il regime birmano cerca inutilmente di contrastarne la diffusione: nel 2005 chiunque venga trovato in possesso di una copia del libello viene arrestato e condannato a sette anni di prigione.

Durante il governo di Milošević una copia arriva anche a Belgrado. Viene tradotta in serbo e adottata dal movimento locale di resistenza, Otpor!. Il movimento giovanile di Belgrado diventerà poi il punto di riferimento per il gruppo di protesta egiziano nel 2011.

In entrambi i casi, però, come spiegava il giornalista Alfredo Macchi in Rivoluzioni S.p.A, troviamo «finanziamenti milionari a questi gruppi studenteschi che arrivano direttamente da Washington e da società di consulenza che insegnano agli aspiranti rivoluzionari di ogni paese attraverso veri e propri workshop».

IL METODO CANVAS

Così il fondatore di Otpor! e poi dell’istituto Canvas (Center for applied nonviolent action and strategies) con sede a Belgrado, Srđa Popović spiega:

 «Noi non insegniamo quando o perché fare la rivoluzione, ma forniamo gli strumenti utili per organizzarla».

Costoro infatti insegnano agli aspiranti attivisti un modus operandi basato sulla non violenza, la guerra psicologica e la manipolazione mediatica, che è stato ribattezzato “metodo Canvas”.

Come per la rivoluzione bolscevica e prima ancora quella francese, dietro alle sommosse organizzate di piazza troviamo una regia occulta che muove le proteste come pedine per scopi ben diversi da quelli civili, di libertà e uguaglianza. Nulla di più diverso, dunque, dall’idea romantica di rivoluzione che abbiamo appreso sui banchi di scuola, perché, come osserva Macchi,

«Le insurrezioni però non nascono quasi mai dal nulla, soprattutto in zone con un controllo poliziesco capillare come il Nord Africa e il Medio Oriente. Dietro a cortei e proteste c’è il lavoro faticoso, rischioso e spesso ricco di delusioni di pochi attivisti. E c’è anche lo zampino di chi, dall’interno e dall’esterno, li aiuta, li finanzia e li indirizza. Qualcuno insomma che ha interesse a soffiare sul fuoco del malcontento, ad alimentarlo e a spingerlo verso esiti in certi casi ben diversi da quelli che sogna chi manifesta»[5].

Nel caso della rivolta contro Milošević,

«Il piccolo e combattivo gruppo studentesco “Otpor!” riceve anche importanti finanziamenti da benefattori negli Stati Uniti per centinaia di migliaia di dollari, confermati da alcuni ex leader della formazione serba. I soldi arrivano a Belgrado attraverso una rete inestricabile di fondazioni e organizzazioni americane, finanziate a loro volta dal governo di Washington. Andando a spulciare i bilanci ufficiali si scopre per esempio che il National Endowment for Democracy, diretta emanazione del Congresso degli Stati Uniti, ha effetto donazioni ad “Otpor!” per 237 mila dollari nel 2000. Una delle varie associazioni non governative coinvolte nel sostegno all’opposizione serba in nome della “democrazia” ha un nome evocativo, Freedom House e dopo la caduta di Milošević assume due attivisti di “Otpor!”, Alexander Maric e Stanko Lazendic come consulenti per i movimenti in Ucraina e Bielorussia»[6].

Arriviamo coalle insurrezioni in Medio Oriente del 2011 e ancora alle proteste degli indignados e di Occupy Wall Street tra i quali si infiltrano e confondono proprio gli attivisti di Otpor! Anche questi ultimi due gruppi, infatti, hanno utilizzato in maniera massiccia i social network per organizzare le proteste e attirare il più vasto numero di partecipanti.

 Oggi, invece, in Italia tocca alle sardine organizzare una azione di dissenso e protesta contro un politico di opposizione che viene additato da molti come un pericolo per la tenuta della democrazia.

Il movimento di protesta è pronto ad approdare a Roma, in piazza del Popolo, sabato 21 dicembre alle 10.30. L’appello è stato lanciato su Facebook e ha raccolto in poche ore migliaia di consensi.

La differenza rispetto alle proteste del passato è però l’obiettivo stesso contro cui combattono le sardine: il “nemico” questa volta non è il despota di turno e non è nemmeno alla guida del Paese, ma all’opposizione. Si tratta cioè di una specie di “guerra preventiva” per impedire appunto a Salvini di vincere le elezioni anche in Emilia Romagna.

Vedremo con che modalità, consenso ed efficacia le sardine continueranno la loro protesta.

[1]              Gene Sharp, Come abbattere un regime, 2011, Chiarelettere, Milano, pag. 7. Titolo originale: From Dictatorship to Democracy, traduzione di Massimo Gardella.

[2]              Ivi, pag. 8.

[3]              Ivi, pag. 15.

[4]              Ivi, 19.

[5]              Alfredo Macchi, Rivoluzioni S.p.A Chi c’è dietro la Primavera Araba, Alpine studio, 2012, pag. 17.

[6]              Ivi, pag. 47, 48.




 

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37 commenti

  • Aquila bicipite ha detto:

    Le sardine! … Ma va là, macaco, (dicono dalla mie parti) vedi no che sono pesciolini rossi.

  • Ambrogio (errata corrige) ha detto:

    Troll piddini…..

    Ridurre il Vangelo alla sinistra o alla destra (o al centro) mi pare “passato di moda”.

    Il Vangelo e’ la buona notizia di Gesù Cristo. Ha parti di destra e di sinistra ma il messaggio TRAVALICA.

    Dice ama il prossimo tuo come te stesso. E nella parabola del samaritano mostra chi e’ stato prossimo
    ……uno “senza tessera religiosa”, anzi l’aveva …sbagliata per l’epoca.

    Se questo e’ un sito di destra nulla di male…lo si dica. Ma non si dica che e’ cattolico. Allo stesso modo di altri siti magari PD, lo si dica: non son cattolici.

    PS: Gesù non parlo’ mai di metodi contraccettivi “naturali” o non. Ne mi pare la Bibbia. Onan fu condannato PERCHE’ si rifiutò di fare il donatore di sperma senza poter riconoscere il figlio.

    Quindi e’ la chiesa , ma anche l’Islam, che hanno creato queste etiche molte volte contrarie alle sacre scritture (si pensi al non uccidere e alla pena di morte solo recentemente espulsa dal catechismo) . Inoltre trovo IPOCRITA difendere gli embrioni e fare morire annegati i bambini. E questa evidenza la SOTTACETE. Chi e’ che impedisce il preservativo? IIl club di Roma di Aurelio Peccei che 30 anni fa vi aveva avvisato e disprezzate tanto? E voi avreste il “logos”? Cosa c’e’ di logico in questa campagna? I KATTOLICI DOVREBBERO TACERE…..

  • Nicola Buono ha detto:

    Ultimissime notizie: RIAPERTURA DEI PORTI= RIPRESA DELL’INVASIONE = IN EMILIA E ROMAGNA E CALABRIA PARECCHI ELETTORI INDECISI SI SCHIARISCONO LE IDEE =GRANDE VITTORIA DEL CENTRODESTRA ALLE ELEZIONI REGIONALI A GENNAIO IN EMILIA E ROMAGNA E CALABRIA = CADUTA DEL GOVERNO M5S-PD =NUOVE ELEZIONI NAZIONALI = GRANDE VITTORIA DEL CENTRODESTRA = RI-CHIUSURA DEI PORTI E NUOVA DIFESA DEI CONFINI E DEL POPOLO ITALIANO DA PARTE DEL GOVERNO DI CENTRODESTRA.

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/vittoria-delle-ong-lamorgese-pronta-dare-libera-allingresso-1789426.html

    P.S. QUINDI ? QUINDI SARDINE ADIOS. QUESTI SI SUICIDANO DA SOLI.

  • Adriana ha detto:

    Oh ! Oh ! Adesso le Sardine si sono trasferite in branchi a New York
    Hanno nuotato fino a là ? O qualcuno ha pagato il viaggio e il soggiorno , più la ” paghetta ” per questi ” fanciuli ” impegnati nella crociata globalista ?
    ( Guarda caso , in occasione della imminente messa sotto accusa di Trump . Guarda caso , per okkupare il posto lasciato libero da Greta ) .
    Fanciulli d’oro . Fanciulli S -oro -s .
    E intanto , a Bologna , Zuppi sta cucinando una zuppa di Sardine ,
    col suo Manifesto anti Populista/sovranista . Ora Marx può andare a riposare tranquillo …

  • wisteria ha detto:

    La rivoluzione ha senso quando si tratta di abbattere una dittatura e in questo senso i consigli per una protesta non violenta mi sembrano saggi. Il giudizio non verte sul metodo, ma sul fine. Le manifestazioni che come cattolici giustamente indignati abbiamo cominciato a fare a proposito se Sinodo delle Amazzoni non sono forse dissenso civile e pacifico? E non finisce qui…
    La protesta delle Sardine, invece, è evidentemente reazionaria e liberticide , a sostegno di un governo reazionario e liberticida, ad opera dei giovani cadetti dei ceti protetti da un governo regionale che ha attuato in pieno per 70 anni i programmi del PCI. Governo comunista con tutte le comodità e i benefici di un paese libero. Ovviamente solo a vantaggio dei compagni. Perché perdere questi privilegi?
    Il mio timore è che la Lega perda, o vinca di stretta misura, in tal caso non si potrà evitare lo scontro fisico.

    • Davide ha detto:

      Temo che prima o poi si arriverà comunque allo scontro fisico…. e non aggiungo l’avverbio purtroppo; quanto piuttosto le parole del Presidente Thomas Jefferson:Periodicamente l’albero delle libertà necessita di essere annaffiato dal sangue dei patrioti e dei tiranni. È il suo concime naturale.

  • Renzo ha detto:

    Un movimento che nascerebbe per confermare al governo un’associazione di incapaci dediti a mantenere la poltrona. Speriamo bene!!

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Boanerghes @ purtroppo non mi sembra che il problema sia un altro, sa ? Proprio quei signori/ istituzioni / ong ecc. che la preoccupano (e con lei tutti noi) sono in tutto, o in parte, chi finanzia e “dà le idee” a questi “ragazzi” di 30,40 e + anni. Non per niente uno di questi ” leader del nulla” lavora per Prodi. E di chi si è parlato come prossimo ” papabile” Presidente della Repubblica ? E chi potrebbe essere ben accetto alla UE ? E magari anche ad altri tra quelli che contano ? Prodi non è uno che ama comparire, ma se fosse uno che ama suggerire, lei ne sarebbe stupito ? Magari a ” giovani” in cerca di un ideale a cui appendere il proprio vuoto ? E quale più bella favola da raccontarsi di essere un moderno Cavaliere che sconfigge il Drago- Salvini ? In questo si che si può dire che sono “giovani”, uomini e donne fermamente decisi a rimanere adolescenti, per cui potenzialmente pericolosi. Sardine pronte a diventare squali.

  • Monica ha detto:

    Dai, l’ironia non appartiene solo al pesce azzurro.
    Come cucinare le sardine : https://www.giallozafferano.it/ricerca-ricette/sardine/

  • Andrea ha detto:

    Ultim’ora: l’antiCristo ha deciso che non scenderá più in campo.
    Tra grilli, sardine… ha capito che non ce n’è veramente bisogno.
    “L’essere umano è ridotto talmente male che se venissi rischierei di migliorare le cose” ha dichiarato.

  • Mac ha detto:

    Non capisco lo stupore per il successo delle “sardine” in Emilia, in città universitarie come Bologna e Modena, con il supporto dei social che in tempo reale avvisano migliaia di persone.
    Tra l’altro molti che erano a Bologna hanno fatto 20 minuti di strada per ritrovarsi a Modena in compagnia.

    Saluti.

  • Milli ha detto:

    Questi benefattori americani pagavano i manifestanti?
    Alle sardine viene messo in mano un dieci euro?

    • Mac ha detto:

      Normalmente non c’è bisogno di pagare i conformisti: sono felici nel ricevere il plauso della stampa ” libera ed obbiettiva!”

  • TITTOTAT ha detto:

    Vorrei che questi O.T. contro gli egemoni di sinistra fossere abituali così da potere essere abituali i miei insulti contro di loro.
    Sarde salate puzzolenti, avvinghiatevi al prossimo corteo di omozzozzeria.

  • giulia anna meloni ha detto:

    il pd non scende in piazza perchè ha paura di non riempirle,i ragazzi ,per l’ennesima volta, non hanno capito che non stanno dalla parte della pancia della gente,motivo per il quale è sprofondato il pd,ma fanno il gioco di una sinistra radical-scic che ha abbandonato la gente per i salotti ,che promulga disvalori per diritti civili,che coltiva la cultura della morte e della omologazione delle masse.

  • Alessandro2 ha detto:

    D’accordo su tutto, ma porca miseria, oltre agli slogan mediatici Salvini poteva proporre un candidato preparato e credibile, e programmi seri e lungimiranti per una regione così importante, o no? Qui si rischia seriamente il Bonaccini bis..

    • Mac ha detto:

      Parli come se fosse normale conquistare la casa madre della Ditta!
      La Bergonzoni è caparbia: molto meglio lei di personaggi “rispettabili” e pronti a tradire il mandato alla prima occasione.

      Saluti.

      • Alessandro2 ha detto:

        D’accordo sull’opportunità di cambiare, e pure sulla caparbietà del personaggio: che però non è, diciamolo, particolarmente brillante. E’ tanto un Carneade della politica, che tutti (lei compreso) si sbagliano il cognome: si chiama Borgonzoni, con la O.

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Ritorno all’ ON-TOPIC.
    Non è una buona idea applicare il metodo “sardine” (“dileggio dei funzionari di regime; marce, parate, cortei motorizzati; boicottaggio da parte dei consumatori; non collaborazione personale generalizzata..”) per sfruculiare/abbattere il DESPOTA on-topic?

  • Rosa ha detto:

    E quale sarebbe la scoperta?
    Basta studiare il Risorgimento italiano!

  • Grog ha detto:

    Sardine=Partito Pidofilo di Bibbiano sotto falso nome.
    Una volta si chiamavano girotondini, arancioni, magliette rosse, pedalini viola etc.etc.
    Niente di nuovo quindi. Se i pidioti prenderanno la meritata scoppola in Emilia le sardine sono destinate ad essere inscatolate e sparire…fino a quando non salteranno fuori con un nuovo nome.

  • Boanerghes ha detto:

    Si può creare il movimento MSD
    cioè il movimento squali e delfini che si nutrono di questi piccoli pesci.
    Ma ritengo che le sardine si facciano male da sole e che possono contribuire a rafforzare Salvini.
    Il problema è un altro: Europa, ONU, ONG, Soros etc etc sono il vero problema per lItalia sovranista.

    • Lucius ha detto:

      E per questi Soros e company,ci pensa la Corona del S.Rosario con cui dovranno fare i conti.

  • Maria Grazia ha detto:

    All’estero può darsi che il movimento in questione fosse indipendente ma qui in Italia, dove tutto viene gettato in politica, credo poco all’autonomia del gruppo. Sentendoli parlare tutti, più o meno, hanno rapporti con la sinistra di governo e il fatto che siano nati dopo la disfatta del PD in Umbria e prima delle elezioni in Emilia, roccaforte storica della sinistra, mi lascia alquanto perplessa sulla loro indipendenza!
    Che programma hanno? Quello di frenare Salvini.
    Che finalità hanno? Quello di logorare Salvini.
    Non sono forse gli stessi obiettivi che si pone la sinistra?
    Oltre tutto, esponenti di spicco della sinistra hanno già auspicato che tali ragazzi convoglino le loro forze a sostegno del PD, chi ci dice che non sia proprio tale partito a finanziarli?
    Nella scorsa puntata di “Dritto e Rovescio” condotto da Paolo Del Debbio erano presenti sei o sette esponenti del movimento delle sardine: si sentivano imbarazzati e persi nel vedere la netta opposizione del pubblico alle loro poco convincenti dichiarazioni in quanto non riuscivano ad andare oltre all’affermazione della loro azione di contrasto all’attività di Salvini.
    Presi in gruppo sembrano forti ma contattati uno ad uno diventano ….. incerti ed insicuri.

  • Milly ha detto:

    ..eh le sardine!…chissà perché “profumano” tutte di piddi!

    • Luisa S. ha detto:

      “metodo per abbattere un regime” ma se Salvini è all’opposizione. C’è qualcosa che non quadra, questi vogliono rafforzare il regime, che ne siano consapevoli o meno. Ho una certa età e queste cose le ho già vissute e il risultato sarà che: si scioglieranno in nulla e qualcuno farà carriera politica, gli altri tutti dietro una scrivania o in fabbrica, se ci saranno ancora uffici e fabbriche