CAVALCOLI. IL PAPA, FORSE C’È UN PROBLEMA DI NON PIENO EQUILIBRIO PSICHICO.

12 Novembre 2019 Pubblicato da

 

 

 Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, ieri sera un’amica mi ha inviato il link del blog di padre Giovanni Cavalcoli, che vi consiglio di andare a leggere nella sua interezza. Qui riporto solo un parte di quello che il padre domenicano scrive: e quanti conoscono la prudenza e la fedeltà alla Chiesa e al ruolo del pontefice del teologo possono valutare sia il suo grado preoccupazione che la gravità della situazione così come la descrive.

§§§

Ecco la parte che mi sembra particolarmente interessante:

Terzo. C’è chi si domanda se non si possa dare un fattore psicologico di non pieno equilibrio psichico. Due sintomi. Primo, in mezzo ad una condotta di usuale  e  normale autocontrollo,  si nota a volte l’eccesso del riso, salvo poi venir trovato con uno sguardo imbronciato o corrucciato, come se ce l’avesse con qualcuno. Come mai questi sbalzi di umore? Avete mai visto cose simili nel Beato Pio IX? O in Leone XIII? O in S.Pio X? O in Benedetto XV? O in Pio XI? O in Pio XII? O in S.Giovanni XXIII? O in S.Paolo VI? O in S.Giovanni Paolo II? O in Benedetto XVI?

Si ha l’impressione che questo riso sboccato sia la reazione a un forte disagio interiore. Tale riso infatti non sa di spontaneità, ma di forzatura. Lasciamo agli attori TV far ridere le folle. Un Papa, come Cristo, deve attirare per la sua carità e compassione aperte a tutti, soprattutto verso i più sofferenti e smarriti di cuore.

Secondo sintomo. Nasce il sospetto o il timore del sopravvento intermittente in Papa Francesco di occasionali momentanei lapsus mentali, che gli fanno pronunciare frasi, che, prese alla lettera, sarebbero materialmente delle eresie o prossime all’eresia. Ora, posto che un Papa non può essere formalmente e intenzionalmente eretico, non pare vi sia altra via d’uscita o spiegazione che si tratti di occasionali involontari lapsus mentali, che gli prendono la mano e gli fanno dire frasi avventate, sconsiderate, umorali e impulsive, delle quali poi in altre occasioni, ma non sempre, si corregge”.

§§§

Già in altre occasioni, delicatamente abbiamo toccato questo problema; e in particolare tre anni orsono, proprio su Stilum Curiae, allora agli inizi. 

Il collega Maurizio Blondet ha poi toccato questo argomento, delicato ma fondamentale, i almeno altre due occasioni: in questo articolo, e anche in questo.

Abbiamo poi tutta una serie di comportamenti che se non vogliamo attribuirli a un cinismo impressionante, da parte di un Pontefice, possono essere ascritti in maniera più caritatevole a uno scarso equilibrio comportamentale. Per esempio: ha dato mandato, più volte, al cardinale George Pell, verbalmente, di procedere senza guardare in faccia nessun nella sua riorganizzazone delle finanze vaticane, in base al Motu Proprio che istituiva la famosa Segreteria dell’Economia, salvo poi smentirlo a più riprese, firmando rescritti che toglievano dalla sua competenza settori sempre più ampi, fino a lasciarlo come un torsolo di carciofo senza foglie. Ha appoggiato inizialmente il card. Burke, e il Gran Maestro Matthew Festing nell’operazione che vedeva Malteser International responsabile della distribuzione di materiale anticoncezionale, salvo poi obbligare a far dimettere il secondo e a svuotare il primo di ogni potere. Ha autorizzato – lui, non il card. Parolin – il generale Giani nell’operazione di indagine e sequestro nella Prima Sezione della Segreteria di Stato, per il caso dell’investimento sospetto a Londra, salvo obbligarlo poi alle dimissioni, ingiustificate, e poi pentirsi, e offrirgli – se quanto ci dicono è vero, come abbiamo motivo di credere – un incarico importantissimo, che però, visto che non rientrava nelle sue specifiche competenze e capacità, il generale Giani avrebbe con estrema coerenza rifiutato. E di sicuro la lista potrebbe continuare…

Abbiamo poi altre informazioni, che sono altrettanto inquietanti. E che vanno nella stessa direzione dei commenti di padre Cavalcoli, che d’altronde forse ha saputo qualche cosa di più di quello che scrive in questo senso. Che Dio aiuti noi, e la Chiesa.

§§§

 




 

STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM: @marcotosatti

e

ANCHE SU VK. SCRIVETE “stilumcuriae” NELLA FINESTRA IN ALTO A SINISTRA.




SE PENSATE CHE

  STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA 

OPPURE CLICKATE QUI 




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina


 LIBRI DI MARCO TOSATTI

Se siete interessati a un libro, cliccate sul titolo….


Viganò e il Papa


FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA

Fatima El segreto no desvelado

  SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE

  PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE

  Padre Pío contra Satanás

La vera storia del Mussa Dagh

Mussa Dagh. Gli eroi traditi

Padre Amorth. Memorie di un esorcista.

 

 

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

118 commenti

  • Crisbiagio ha detto:

    Purtroppo ci sono quelle foto nel febbraio 2006 quando fu “addormentato da un tizio a buenos aires che gli mise la mano sul capo e poi gli parlava mentre lui gli dormiva sulla spalla….che lasciano poco spazio alla fantasia.mi sa che dentro li’non ci sia solo bergoglio.certo se poi vogliamo dire che possa esser schizofrenico o bipolare…ma la spiegazione potrebbe essere un’altra….del resto le visioni di leone xiii catharina emmerich o la profezia di la salette non lasciano spazio a interpretazioni.roma perdera la fede e diverra la sede dell’anticristo.chi non ha gli occhi aperti e’perche’li vuol tener chiusi e anche cavalcoli ancora non e’arrivato alla root cause anche se comincia ad aprirli.la vigna del signore e’devastata dal cinghiale del bosco,una vicenda gia’narrata con le dovute proprorzioni proprio nel libro di Giobbe.abbiamo la forza di umiliarci e mostrarci fedeli nella prova pregando e digiunando.

    • newman ha detto:

      L’Arcivescovo Bergoglio non era per nulla addormentato sulla spalla del pastore protestante a cui aveva chiesto di essere benedetto…. Giá da allora Bergoglio era Bergoglio….
      Ora, se un cardinale fosse stato (formalmente) eretico giá da prima della sua elezione al soglio pontificio, l’elezione stessa sarebbe nulla (Roberto Bellarmino, Paolo IV). Se poi fosse diventato formalmente eretico dopo l’elezione, sarebbe eo ipso (senza bisogno di ulteriori atti da parte di chichessia) decaduto dal pontificato (Roberto Bellarmino, Paolo IV ed esperti in diritto canonico fino ad oggi). il Padre Cavalcoli erra nell’affermare che “un Papa non puó essere formalmente o intenzionalmente eretico” , come errava, riferendosi ad Amoris Laetitia, nell’affermare che non esiste uno “stato” di peccato mortale, contraddicendo S. Tommaso d’Aquino nel “De Malo”, e adducento l’argomento risibile che il peccato é un atto e non uno stato.

    • Boanerghes ha detto:

      Stiamo parlando del cosiddetto “riposo nello spirito” tanto in voga nel Rinnovamento, nei carismatici, a Medjugorje da P. Jozo etc?
      In fatto da approfondire, perché a me sembra una stupidaggine immensa, e molti lo fanno perché così pensano di essere dei carismatici, di avete doni particolari.
      A me non risulta nessuno di questi fenomeni nei santi.

  • Luciano Motz ha detto:

    Padre Cavalcoli scrive che un Papa non può essere eretico, allora possiamo pensare che il papa regnante non sia veramente papa. Ho letto da qualche parte tempo fa, non ricordo dove, che la votazione che ha eletto Bergoglio sarebbe nulla ex art. 33 della costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, in quanto ad essa ha partecipato chi non poteva partecipare, ovvero Kasper che, in quanto eretico, è scomunicato latae sententiae ex can. 1364 del Codice di diritto canonico.

    • Padre Giovanni Cavalcoli ha detto:

      E’ possibile che il gruppo di San Gallo abbia disobbedito alla Costituzione di S.Giovanni Paolo II. Tuttavia sappiamo come nessun Cardinale, compreso Papa Benedetto XVI, abbia contestato la validità dell’elezione di Francesco. Quindi dobbiamo dedurre che, se veramente quei Cardinali erano scomunicati, Benedetto abbia tolto loro segretamente la scomunica per abilitarli ad eleggere il nuovo Papa. Dietro le dimissioni di Benedetto c’è uno spaventoso retroscena, un complotto modernista-massonico, che sta venendo alla luce, ma che non deve portarci a concludere che Francesco non è Papa. È un Papa forse discutibile, ma è Papa.

  • Andrea ha detto:

    Una cosa è certa; il prossimo porto, che non è l’ultimo, di questa Chiesa moderna è l’ateismo mascherato da religione liquida senza basi, funzionale esclusivamente al compiacimento e convincimento della coscienza umana e degli interessi terreni.
    Da lì all’adorazione esplicita dell’antiCristo il passo sarà ancora più breve. Non so se la messa sia valida o meno, lecita o meno… il discorso assolutista di don Minutella mi spiazza, perchè mi sembra impossibile che tutta la Chiesa improvvisamente diventi sbagliata, che sacramenti, confessioni, tutto sia diventato inefficace e che adderittura si rischia la dannazione nel parteciparvi. Allo stesso modo però non mi convince a pieno neanche il discorso degli anti Bergoglio pro una cum. In primo luogo sono totalmente distante da quelli che sminuiscono il significato del “unione con”. In un’azienda un dipendente potrebbe svolgere bene il suo ruolo senza preoccuparsi di chi sia e cosa pensi il capo. Questo perchè, semplificando, ad entrambi interessa il risultato finale: ad uno il servizio e all’altro la paga. L’obiettivo è comunque condiviso. In parole povere, vogliono la stessa cosa. Nella Chiesa, sebbene non sia un’azienda, dovrebbe esistere questo principio, dell’obiettivo comune, ma oggi non è più così poichè chi la guida rema nella direzione opposta di una buona parte di fedeli. Una delle due correnti è in difetto. Ma c’è un aspetto di fondo: chi è al comando ha scelto una direzione e la porta avanti; non è lui che si preoccupa nè ha l’obbligo di esser “in unione con”. Ha deciso (e se ne prenderà tutta la responsabilità) quale strada percorrere. Al contrario, i fedeli, sono vincolati ad essere in unione con lui… in altre parole devono condividere ed approvare il percorso scelto. Quindi purtroppo se Bergoglio è in stato di eresia o apostasia è comunque coerente con la sua visione. I fedeli antiBergoglio, me compreso, sono quantomeno in stato di ipocrisia; poichè partecipiamo alla Messa, ci comunichiamo e confessiamo ma siamo in coscienza separati da lui. Ora, l’ho scritto altre volte non son teologo e ben accetto correzioni (se dettate dall’amore per la verità e non da convenienze) però pur tralasciando l’aspetto prettamente dottrinale e spirituale, sul piano umano a me sembra una condizione che non può portare a qualcosa di buono. L’altro aspetto è quello rituale, come chi in buona fede sostiene che non bisognerà andare più a Messa solo quando cambieranno le parole che determinano la transustanziazione. A parte che abbiamo a che fare con massoni guidati da demòni che son tutto fuorchè principianti… se mai le cambieranno sarà quando già il mondo giacerá sotto il totale potere di satana. Ma, sempre sul piano umano, è salutare partecipare ad una celebrazione che viene distorta e profanata dall’inizio alla fine esclusa la frase in questione? Vorrei davvero aver certezze. Ci vorrebbe un santo, un mistico, qualcuno come padre Pio che ci dicesse con certezza, cosa fare di fronte a questo caos.

    • Diana ha detto:

      Le riporto la risposta di don Elia, blog lascuredielia, a un lettore che si interrogava sull’una cum.
      “Finché non venga dichiarato decaduto, il Papa conserva la giurisdizione. In ogni caso, quando viene nominato nella Messa, il sacerdote e i fedeli possono fare una riserva mentale e associarsi interiormente a colui che è papa davanti a Dio”.

    • Padre Giovanni Cavalcoli ha detto:

      Cristo, nel fondare la Chiesa, ha stabilito due cose che dureranno fino alla fine del mondo: il primato di Pietro e la Messa. Per questo, il dogma della transustanziazione, che spiega la validità della consacrazione eucaristica insieme con le parole della consacrazione, non sarà mai mutato né smentito. E dove c’è il Papa, lì c’è la Messa. Ora, siccome Francesco è vero Papa, la Messa alla quale presiede è valida. Se vogliamo essere buoni cattolici e salvarci l’anima, bisogna quindi che siamo in comunione con Francesco, anche se abbiamo critiche da fargli in cose che non toccano essenzialmente il suo ministero.

  • Dorotea ha detto:

    Bella coincidenza dott. Tosatti 🙂 esattamente un anno fa facemmo questo articolo: Pope Francis Is Gaslighting You? Che tu ne sia conscio o meno … molto, molto dettagliato… https://cronicasdepapafrancisco.com/2018/11/11/pope-francis-is-gaslighting-you-che-tu-ne-sia-conscio-o-meno/
    forse può interessare….

  • PG ha detto:

    Toglierei dal titolo l’avverbio “forse”: Bergoglio stesso ha ammesso pregresse cure a tal riguardo, ed il quadro dal punto di vista clinico è ora evidente,

  • Robi ha detto:

    Mi aveva colpito tempo fa una considerazione di Messori inerente alle malattie dei papi, fatta ai tempi di GPII.
    Sono andato a cercarla:
    “C’è una previsione –forse la sola– che possiamo formulare, basandoci su un’esperienza ormai bimillenaria: tutto potrà capitare, tutto, tranne una perdita delle facoltà mentali che porti danno alla Chiesa.

    Da quanto sappiamo, non c’è malattia da cui i pontefici non siano stati affetti. Nei palazzi della Curia l’archiatra, il medico pontificio (nel Medio Evo, spesso un ebreo: un buon esempio di lealtà sua e di fiducia del paziente!) è sempre stato una presenza costante, spesso decisiva. Eppure, non abbiamo notizia di papi impazziti, al punto di fare ciò che pure il loro potere assoluto gli avrebbe permesso: un’enciclica eretica, un discorso contrario alla fede, un’ ordine contraddittorio rispetto al vangelo, la prescrizione di una norma morale scandalosa. Certo, molti devono essere stati i pontefici cui l’età ha finito per togliere lucidità, le sale del Laterano, del Vaticano, del Quirinale devono avere assistito a bizzarrie tenute riservate. Eppure, qui, davvero, quell’ assistenza del Paraclito in cui credono i cattolici sembra avere “funzionato“: nessuna patologia mentale che abbia portato danno (e sarebbe stato assai agevole) al tesoro più prezioso della Chiesa. Quello della fede e della sua ortodossia. Chi, come noi, ama quest’uomo, avrà da soffrire nel seguirne l’inevitabile declino. Ma non dovrà temere per la Chiesa, la cui rotta sarà comunque in mani sicure.” (da http://www.vittoriomessori.it/blog/2014/04/21/diario-vaticano-seconda-puntata/)

    …e queste considerazioni di Messori (che stimo molto) non mi lasciano affatto tranquillo, perchè spalancano altre domande…

    Affidiamoci a Maria.

    • Gaetano2 ha detto:

      Già ma se il presunto papa non fosse davvero papa?

    • Padre Giovanni Cavalcoli ha detto:

      Mentre l’ipotesi del Papa eretico non è consentita, è del tutto lecita l’ipotesi, ripeto ipotesi, di un Papa affetto da intermittenti lapsus mentali. Non credo tuttavia che in fatto di disturbi psichici, nel caso dei Papi, si possa andare oltre ed ipotizzare uno stato di vera e propria pazzia o perdita totale o quasi totale e permanente della facoltà di intendere e di volere, come può accadere, per esempio, negli stati avanzati della demenza senile. Di fatto, come nota opportunamente Messori, non c’è mai stato il caso di un Papa impazzito, come capitò per esempio a Nietzsche, benché tanti Papi abbiano raggiunto una tarda o tardissima età.
      Come si spiega questo fatto? Infatti è impossibile bloccare o neutralizzare il sopravvenire di una forte demenza senile. Perchè ad altri succede e non ai Papi? È una cosa molto misteriosa, che sembrerebbe effetto della grazia petrina.

  • Physicus ha detto:

    Quando Tosatti parla di vagamente di problemi di equilibrio psichico e cita blondet pensa al terzo segreto ? Cosa c’è scritto là dentro? Rileggendo p. Malachia Martin, o le parole de La Salette-l’anticristo siederà sul trono di Pietro- potremmo ritenere che non c’è solo eresia o asservimento a qualche loggia, ma……..ma sì il fumo di zolfo! Bergoglio non è il papa, che è BXVI, che dopo quasi sette anni non ha ancora trovato un abito nero da vescovo: evidentemente non vuole comprarselo. Non gli serve.

  • GMZ ha detto:

    Rivelatore che Cavalcoli scriva: “(…) d’altra parte non si comprende per quale motivo un appello argomentato, nobile ed autorevole, in piena linea col Concilio e con il pontificato dei Papi del postconcilio (…)”.
    Del resto, com’è che un “appello argomentato” potrebbe essere in linea e con i Papi del postconcilio e con quelli di prima del concilio? Meglio ridurre tutto ad una bega tra modernisti autoreferenziali, come per l’appunto è.

  • luca antonio ha detto:

    Ma non è che tutte quelle “benedizioni” da parte di eretici cui si è sottoposto, gli abbiano fatto male ?.
    Padre Amorth purtroppo non c’è più.

  • lucis ha detto:

    “posto che un Papa non può essere formalmente e intenzionalmente eretico”,..
    Caro Cavalcoli, chi ha “posto” questo assioma?

    Il papa non perde il libero arbitrio una volta eletto tale.
    il dogma dell’infallibilità assicura solo una speciale Provvidenza divina affinché egli non pronunci l’eresia ex cathedra, niente di più.

    • Luca PERSICO aka Pesce d'acqua dolce ha detto:

      Sono completamente d’accordo e stavo proprio per postare un commento del tutto simile quando mi sono imbattuto nel suo che, appunto, condivido appieno. Sempre piu’ spesso mi accade, leggendo Padre CAVALCOLI, che mi venga in mente la figura del Don FERRANTE manzoniano; i due hanno ai miei occhi e alla mia sensibilita’ una perfetta sovrapponibilita’ per come pervicacemente si ostinano a non voler vedere la realta’ per quello che e’ e cercano di raccontare a se stessi e poi anche agli altri una situazione del tutto inesistente, frutto di semplici ragionamenti che partono solo da concetti astratti senza preoccuparsi di verificare che siano davvero applicabili alla specifica e vera concretezza e realta’ dell’oggetto che nel loro argomentare viene analizzato. Non osservano la realta’ oggettiva e implacabile, essi guardano una realta’ come essi la vorrebbero, cioe’ si costruiscono una realta’ a loro uso e consumo. Entrambi, Padre CAVALCOLI e Don FERRANTE, di grandissima e profonda cultura, da questa si fanno guidare senza curarsi di vedere realmente in faccia come stanno davvero le cose e se questa loro cultura sia applicabile nella realta’; cosi’ facendo non spiegano e non illustrano la realta’, ma la piegano e la deformano per farla entrare nelle loro categorie di pensiero. Dalla propria cultura il Don FERRANTE viene portato a una triste fine, trascinando con se’ anche la propria consorte; mi auguro vivamente che, metaforicamente parlando, si intende, altrettanto non accada a Padre CAVALCOLI e che egli apra in tempo gli occhi per vedere senza piu’ tentativi assurdi di spiegazioni improponibili la situazione per quello che purtroppo e’, anche se a lui puo’ risultare ripugnante.

      • Padre Giovanni Cavalcoli ha detto:

        Caro Luca,
        Don Ferrante vedeva il fenomeno della peste, ma dava spiegazioni astrologiche del tutto incongrue alla realtà dei fatti. Io vedo la realtà e la vedo più di Lei e più a fondo di Lei, con l’occhio della fede cattolica, che Lei forse crede di avere, ma che in realtà non ha. Io infatti, come Lei, vedo bensì l’umanità del Papa, con i suoi limiti e difetti, ma non mi fermo qui come fa Lei, ma vedo in lui anche e soprattutto il Vicario di Cristo, che si vede con gli occhi della fede.
        Lei si ferma alla superficie ed alle apparenze, dove sembra che il Papa sia eretico, ma in realtà non lo è e non può esserlo, come ho appena detto in risposta ad un intervento precedente, perché, se pensassimo che il Papa è e veramente eretico, noi peccheremmo contro la fede cattolica, come fece appunto Lutero cadendo nell’eresia. È vero che ogni tanto il Papa ha delle frasi ambigue, che possono avere un senso cattolico e un senso anche luterano. Ma è ovvio che debbono essere interpretate in senso cattolico, e quando proprio la frase non si può salvare, si può ricorrere al lapsus mentale.
        Don Ferrante non conosceva le vere cause della peste. Io, con la mia spiegazione dei difetti del Papa, sfido chiunque a dare di essi una spiegazione più convincente, che salvi ad un tempo i fatti e la verità di fede concernente il ministero petrino. Così nessuno è più severo di me nella critica, sì da sembrare un lefevriano, ma nel contempo nessuno ha più di me stima del carisma petrino, così da sembrare un «papolatra». Così alcuni mi dicono che «che ce l’ho col Papa», altri che sono un infallibilista esagerato. Ma la spiegazione dell’apparente contraddizione è semplice: la distinzione tradizionale tra il piano umano con le sue miserie e peccati e il piano soprannaturale dell’assistenza divina al Successore di Pietro.

        • Luca Francesco PERSICO aka pesce d'acqua dolce ha detto:

          Carissimo Padre,
          la ringrazio per avermi donato una sua risposta e, con essa, una parte importante e preziosa del suo tempo. Lungi da me l’idea di paragonarla a un astrologo, cioè a dire a persone che ritengo dei semplici ciarlatani; lessi i Promessi Sposi ormai decenni or sono, la memoria pertanto non deve avermi assistito e deve avermi tratto in errore, in quanto il ricordo che conservo di Don Ferrante non è quello di un astrologo (altrimenti mai avrei accostato questo personaggio a lei), ma di uno studioso di filosofia di Scuola Aristotelica che, non riuscendo a inserire la peste in alcuna delle categorie Aristoteliche nelle quali tutta la realtà doveva essere ricompresa, giunse alla conclusione che, proprio per questo, la peste semplicemente non esistesse, anzichè pensare che, probabilmente, erano le categorie aristoteliche a essere in qualche modo manchevoli o non applicate in maniera corretta; ecco, questo è il Don Ferrante che avevo in mente, ma evidentemente mi sbagliavo e prendo atto dell’errore porgendole anche le mie scuse.
          Detto questo, chiarirei con lei anche un aspetto relativamente alla mia Fede Cattolica. Vede, caro Padre, se non credessi nel Papato con tutto ciò che questo significa e implica anche come certezza di superiore grazia e discernimento che ai papi vengono dati direttamente dallo Spirito Santo e infallibilità ex-cathedra, e se non credessi fermamente che Papa Bergoglio è, per l’appunto, Papa, non sarei nemmeno qui a parlarne, non le sembra? Il fatto, però, è che l’ispirazione e la Grazia che giungono al Papa dallo Spirito Santo (e certamente giungono anche a Papa Francesco I) non si impongono a forza, piuttosto bussano con discrezione alla porta del suo libero arbitrio che, appunto, rimane del tutto libero e non potrebbe non essere così, altrimenti vorrebbe dire che il Papa altro non è che un automa nelle mani dello Spirito Santo che, invece, ci vuole assolutamente liberi. Il Papa riceve le ispirazioni, le grazie, le indicazioni, una specialissima assistenza ma sta poi a lui recepirle e attuarle, oppure rifiutarle. Come spiegherebbe, altrimenti, le condotte a dir poco indegne di alcuni Papi del passato? E mi dica: come spiega la condotta di Pietro quando Paolo lo dovette correggere contrapponendoglisi? O il papa (perdoni, non ne ricordo il nome) che sino in punto di morte negò la immediata visione beatifica di Dio da parte delle anime senza dover attendere il Giudizio Universale? Io credo che proprio in questo consista la considerazione (se non vado errato formulata da Papa Benedetto XVI) che una volta che si è eletti Papa e accettato il mandato, inizia una continua lotta interiore per far sì che Simone non finisca con il prevalere su Pietro.
          Infine, una umilissima considerazione sul suo aver negato la Fede Cattolica di una persona che nemmeno conosce, solo sulla base di un commento di poche righe; penso che per poter esprimere giudizi di questo tipo e così pesanti su una persona di cui non si conosce altro che il nome e lo pseudonimo e si sono lette solo due righe si dovrebbe essere in possesso di un solidissimo e profondissimo dono di discernimento, uno di quei doni che discendono direttamente dallo Spirito Santo e che solo a pochi sono dati; forse, quindi, ci vorrebbe maggiore prudenza. Detto questo, comunque, un effetto sicuramente positivo ella lo ha conseguito con il suo mettere in dubbio la mia Fede: mi ha portato a interrogarmi su di essa e su come gli altri, soprattutto chi non mi conosce, possa giungere a percepirla e a percepirmi, quindi di questo la ringrazio di cuore.
          Ora ella potrebbe forse commentare in risposta a questa mia osservazione che anche io su questo Papa esprimo valutazioni senza conoscerlo, e anche su di lei ho fatto altrettanto, e questo è certamente vero; ma altrettanto vero è che io ho potuto basarmi su molto materiale che ho avuto l’opportunità di leggere ed è sulla base di questo che mi esprimo; invece, dedurre dal mio scritto che io sia senza Fede è un atto del tutto arbitrario perchè nulla in ciò che ho scritto può portare a pensarlo.

          Da parte mia e di vero cuore un carissimo saluto in Cristo, che la assista sempre nella sua preziosa e faticosa opera e nella sua vita che, in quanto persona consacrata, è senza alcun dubbio un inestimabile dono anche per tutti noi.

          Luca Francesco PERSICO

    • Il veritiero ha detto:

      No, il dogma dell’infallibilita’ non dice così, come lo descrive lei é una distorsione e perversione del testo.
      Non é che un eresia se viene detta ex cathedra non è più eresia.
      L’ex cathedra vuol dire che quando parla come dottore e pastore della chiesa universale, su questioni di fede e costumi, vincola tutta la chiesa.
      Ma non deve mai andare contro le dichiarazioni di infallibilità che i concili hanno dichiarato. Altrimenti non ha valore.
      Se domani mattina bergoglio si alza e dice che la vergine maria non era vergine, non vale niente quello che dice. Li diventerebbe formalmente eretico.
      Un papa può essere dichiarato etetico solo se parla ex cathedra
      Infatto bergoglio si guarda momto bene dal parlare ex cathedra.

      • Lucis ha detto:

        ???
        Io non ho descritto affatto il dogma dell’infallibilità così come ha capto lei!

      • creazionista ha detto:

        La costituzione dogmatica Pastor Aeternus del Concilio Vaticano I (4,4.6 e segg.) dice che l’infallibilità papale non è una licenza per cambiare la dottrina: Lo Spirito Santo infatti, non è stato promesso ai successori di Pietro per rivelare, con la sua ispirazione, una nuova dottrina, ma per custodire con scrupolo e per far conoscere con fedeltà, con la sua assistenza, la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioè il deposito della fede. Fu proprio questa dottrina apostolica che tutti i venerabili Padri abbracciarono e i santi Dottori ortodossi venerarono e seguirono, ben sapendo che questa Sede di San Pietro si mantiene sempre immune da ogni errore in forza della divina promessa fatta dal Signore, nostro Salvatore, al Principe dei suoi discepoli: “Io ho pregato per te, perché non venga meno la tua fede, e tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli”.

      • Padre Giovanni Cavalcoli ha detto:

        È impensabile che un Papa possa insegnare ex cathedra un’eresia. Ammesso e non concesso che un Papa pretendesse di insegnare ex cathedra un’eresia, è chiaro che essa resterebbe eresia. Ma l’ipotesi è assurda. Io non dico affatto che l’insegnare ex cathedra trasforma in verità un’eresia ma condivido la sua definizione: « L’ex cathedra vuol dire che quando parla come dottore e pastore della chiesa universale, su questioni di fede e costumi, vincola tutta la chiesa». Ritengo invece impossibile che il Papa possa mai andare contro le dichiarazioni infallibili dei Concili. Non è vero che «Bergoglio si guarda molto bene dal parlare ex cathedra».
        Il parlare ex cathedra non è solo la definizione solenne di un nuovo dogma, ma semplicemente l’insegnare ex cathedra Petri, come Successore di Pietro in materia di fede e di morale. Anche in un’omelia o in un’udienza generale il Papa può benissimo parlare ex cathedra, purchè insegni come maestro della fede. Ed è infallibile, ossia insegna la verità del Vangelo.

    • Padre Giovanni Cavalcoli ha detto:

      Un Papa non può essere formalmente ed intenzionalmente eretico, perché altrimenti dovremmo dire che Cristo ci ha ingannati quando ha confermato Pietro nella fede e gli ha ordinato di confermare noi. Può esserlo solo materialmente e inconsapevolmente. Ma in tal caso l’eresia non è colpevole, perché estranea alla volontà.
      È ovvio che un Papa, una volta eletto Papa, non perde il libero arbitrio, però questo, quando il Papa, come dottore della fede, deve dare un insegnamento di fede, anche se non si tratta della definizione di un nuovo dogma, parla sempre ex cathedra Petri, è infallibilmente mosso dallo Spirito Santo affinchè il Papa insegni la verità.

  • Elisa ha detto:

    Ho letto un articolo che 100 firmatari hanno scritto contro Papa Francesco, sostenendo che chi va a messa in comunione con lui rischiano la dannazione eterna. Secondo me è una grande cavolata ed eresia, solo Dio può stabilire chi si salva e chi no. Nessuno può permettersi di stabilire chi va in paradiso o all’inferno. E poi a Messa si va solo ed unicamente per Gesù Cristo e non per i papi, vescovi o preti. Io a Messa vado solo esclusivamente per Gesù. E solo lui ha tutte le competenze e le capacità di giudicare, perchè solo Lui conosce veramente il cuore e le intenzioni di ognuno di noi, Bergoglio compreso. Si può non condividere Bergoglio, ma il giudizio finale spetta solo a Dio, così per ognuno di noi. Ecco che sia ben chiaro questo.

    • TITTOTAT ha detto:

      Io a Messa vado solo esclusivamente per Gesù..
      Questa grazia ti è concessa per la fedeltà dei pastori lungo i secoli.
      E a messa non ci si va solo per Gesù ma perché “siano un solo corpo come lo siamo Io e il Padre”.
      Pensando al fatto che, per te, Gesù non ha dato agli apostoli il potere di giudicare ed assolvere i peccati degli uomini, nei confessionali, cosa si va a fare?

      • Boanerghes ha detto:

        @Elisa
        Dire in comunione con il Papa, penso si voglia intendere: nell’accettazione consapevole di tutte le deviazioni dalla verità rivelata che contraddistinguono questo papato.
        Tuttavia se uno è in buona fede, il Signore chiederà conto degli errori di fede innanzitutto ai Pastori scellerati.
        La dannazione è conseguenza del peccato contro lo Spirito Santo, cioè il rifiuto di Dio e della Grazia.

      • Elisa ha detto:

        Ribadisco, solo Dio ha il potere di salvare o condannare. Vedi per esempio Galileo Galilei condannato dai pseudo pastori della chiesa solo per aver sostenuto la verità. Così anche altri sono stati ingiustamente condannati dai discendenti degli apostoli. Perciò personalmente dopo questi esempi, preferisco dare il primato del giudizio a Dio e prendere le distanze da quello degli uomini, indipendentemente da chi sono. Comunque io sono in comunione con i santi, e con il popolo santo o peccatore che sia. E con la Verita Assoluta. Poi vado a Messa solo per Gesù Cristo e per nessun’altro.

        • TITTOTAT ha detto:

          Che la Chiesa non ha competenze nel dibattito puramente scientifico lo dobbiamo ricordare a bergoglio. Bergoglio appoggia e rifiuta sconsideratamente tesi scientifiche, bisogna avere finezza intellettiva per capire che bergoglio sta facendo gli stessi sbagli di secoli addietro. Se tutti i bergogliosi continuerete così finirete col concedere al clero lo ius primae noctis.

        • ajhgfd ha detto:

          Ma questa Elisa…

          – “Galileo Galilei condannato… per aver sostenuto la verità” ?
          Non sa neppure che Galileo fu condannato (non perché sosteneva l’eliocentrismo ma) perché sosteneva falsamente che prova dell’eliocentrismo fossero le maree?
          Altro che “la verità”.

          – “dai pseudo pastori” ?
          …si scrive “DAGLI pseudo pastori”

          Ma è la stessa Elisa che diceva:
          “…i fascisti e i nazisti erano cattolici, Mussolini era cattolico… i catto fascisti e i catto nazisti hanno sterminato gli ebrei… “ ?
          [ https://www.marcotosatti.com/2018/08/14/i-cristiani-gli-ebrei-e-lalleanza-conversione-sostituzione-la-bomba-di-benedetto/#comment-51964 ]

          …beh, allora si capisce che (non) conosce la Storia quanto (non) conosce la grammatica.

          Ma allora perché pretende di parlarne? Mah…

          • Antonio Schiavi ha detto:

            Essendo che tu, Galileo fig.lo del q.m. Vinc.o Galilei, Fiorentino, dell’età tua d’anni 70, fosti denunziato del 1615 in questo S.o Off.o, che tenevi come vera la falsa dottrina, da alcuni insegnata, ch’il Sole sia centro del mondo e imobile, e che la Terra si muova anco di moto diurno; ch’avevi discepoli, a’ quali insegnavi la medesima dottrina; che circa l’istessa tenevi corrispondenza con alcuni mattematici di Germania; che tu avevi dato alle stampe alcune lettere intitolate Delle macchie solari, nelle quali spiegavi l’istessa dottrina come vera; che all’obbiezioni che alle volte ti venivano fatte, tolte dalla Sacra Scrittura, rispondevi glosando detta Scrittura conforme al tuo senso; e successivamente fu presentata copia d’una scrittura, sotto forma di lettera, quale si diceva esser stata scritta da te ad un tale già tuo discepolo, e in essa, seguendo la posizione del Copernico, si contengono varie proposizioni contro il vero senso e autorità della sacra Scrittura […]

            Che il Sole sia centro del mondo e imobile di moto locale, è proposizione assurda e falsa in filosofia, e formalmente eretica, per essere espressamente contraria alla Sacra Scrittura;

            Che la Terra non sia centro del mondo né imobile, ma che si muova eziandio di moto diurno, è parimente proposizione assurda e falsa nella filosofia, e considerata in teologia ad minus erronea in Fide.

        • Boanerghes ha detto:

          Il giudizio particolare e poi quello universale appartengono esclusivamente a Dio. Dov’è il problema?

          • wertyujk ha detto:

            “In quel 1633 del processo a Galileo, sistema tolemaico (Sole e pianeti ruotano attorno alla Terra) e sistema copernicano difeso dal Galilei (Terra e pianeti ruotano attorno al Sole) non erano che due ipotesi quasi in parità… molti religiosi cattolici stessi stavano pacificamente per il “novatore” Copernico

            …Galileo… aveva portato un solo argomento… sbagliato. Sosteneva, infatti, che le maree erano dovute allo “scuotimento” delle acque provocato dal moto terrestre.

            La prima prova sperimentale, indubitabile, della rotazione della Terra è del 1748, oltre un secolo dopo”.

          • liuytrjhg ha detto:

            “In quel 1633 del processo a Galileo, sistema tolemaico (Sole e pianeti ruotano attorno alla Terra) e sistema copernicano difeso dal Galilei (Terra e pianeti ruotano attorno al Sole) non erano che due ipotesi quasi in parità… molti religiosi cattolici stessi stavano pacificamente per il “novatore” Copernico

            …Galileo… aveva portato un solo argomento… sbagliato. Sosteneva, infatti, che le maree erano dovute allo “scuotimento” delle acque provocato dal moto terrestre.

            La prima prova sperimentale, indubitabile, della rotazione della Terra è del 1748, oltre un secolo dopo”.
            https://www.lamadredellachiesa.it/la-verita-su-galileo-galilei/

        • marco ha detto:

          Non entro in problemi di dottrina.Ma per favore parli di cose che ha studiato e approfondito. Quindi lasci stare Galilei.Sembra sapoiq

    • Chiamatemi pure Torquemada. Me ne farò una ragione ha detto:

      Una DIAGNOSI non è un giudizio.

      E io sono un medico, autorizzato a formulare diagnosi. Che non sono giudizi

      PERFETTO

  • GMZ ha detto:

    Apri il pampa e salta fuori il papazzo.

  • Gaetano2 ha detto:

    Don Ciccio forse squilibrato… se aggiungiamo: e forse pure non papa, e tutto torna.

  • Pensierominimob ha detto:

    Ma dico io: -Se Bergoglio non è eretico ma squilibrato, allora tutti gli eretici di cui si è premurato di contornarsi sono squilibrati anche loro o semplicemente eretici e promotori di una dottrina contraria?- 🤔
    C’è qualcosa che non quadra, caro defensor Cavalcoli. 😱

    • MARCELLINO PANE E VINO ha detto:

      Il problema è questo:
      Prendi un Eretico, vestilo di bianco ed esso diventa automaticamente Cattolico, Maestro di Fede e di Morale.

      Se tale Eretico fosse rimasto vestito di Rosso facendo e dicendo esattamente le stesse cose, sarebbe stato duramente ripreso o sospeso.
      C’è qualcosa che non funziona in tutto questo, non si può continuare a difendere l’indifendibile, visto che ne va della Salvezza eterna delle anime.
      Non sono questioni politiche queste, ma soteriologiche, va assolutamente fatta una profonda riflessione teologica e canonica per ammettere il caso di un Papa Eretico, perché Bergoglio questo è.
      I frutti malvagi di questo pontificato sono ormai palesi e sotto gli occhi di tutti.

  • Gianfranco ha detto:

    Ha ragione Tosatti nel consigliare di leggere tutto l’articolo originale. Stavolta, P. Cavalcoli mette da parte la sua consueta logorroicità per stilare una sintesi potente.
    Per il resto, riproduco il commento che ho inserito nel blog di Cavalcoli:
    Sì, stavolta condivido quasi tutto. Stranamente sintetica, questa analisi impietosa risulterebbe illuminante per molti ostinati bergogliani (se solo fossero disposti a leggerla!).
    Il mio “quasi” si riferisce alla certezza, espressa dal Cavalcoli, che Bergoglio sia legittimamente papa. Questo, solo Dio lo sa! Se non altro per la possibile “scomunica latae sententiae” a norma dalla “Universi Dominici Gregis”.
    E comunque, a mio avviso solo S. Pietro è stato SICURAMENTE legittimo, in quanto investito direttamente dal Signore. Ma i successori, nel corso dei secoli, sono stati designati nei modi più vari: imposti dagli imperatori o dallo strapotere delle famiglie dominanti, o per acclamazione popolare, ecc. Riservare l’elezione al collegio cardinalizio, poi, è stata una decisione relativamente recente e certo tutta umana (addirittura il cardinalato, non mi pare proprio sia stato istituito da Cristo…).

    • Fabrizio Giudici ha detto:

      Quello che scrivi è pura follia. Mettiamo pure da parte la situazione attuale, ma tutti i papi da Pietro a BXVI sono legittimi, sennò la Chiesa non esisterebbe più da tempo. Che certi siano stati eletti per congiure o interessi poco nobili non inficia necessariamente la validità dell’elezione, a meno che non ci siano violazioni gravi delle regole.

    • Zuzzerellone ha detto:

      Neppure i nunzi sono stati istituiti da Cristo…

    • Boanerghes ha detto:

      Quello che dici per me o è uno sfogo da sconforto, o una tentazione, o entrambe.
      Perché il fine è attaccare la fiducia nella Madre Chiesa, che, se adesso fa un po’ schifo, è sempre comunque voluta e fondata nel sangue del Signore e le forze degli inferi non prevarranno.
      Certo un bel numero di consacrati e sacerdoti possono dannarsi, ma sarà solo la loro libera scelta.

  • MARIO ha detto:

    Mi chiedo come il teologo Padre G. Cavalcoli, un uomo di Chiesa, un consacrato, possa permettersi di instillare gocce di veleno così mortifere nel corpo della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, già così diviso e dilaniato.
    Siccome si tratta di valutazioni soggettive, basate più su sensazioni epidermiche (addirittura sulla fisiognomica) che su riscontri oggettivi, credo che una sana prudenza e saggezza richiederebbero maggiore discrezione, per amore alla Chiesa, alla sua Unità e al Papa stesso.

    L’articolo completo sul suo blog inoltre, più che una critica costruttiva sembra piuttosto una operazione dissacratoria nei confronti di Papa Francesco.
    E credo che questo derivi da un presupposto miope o fallace, e cioè dal ritenere (come lui stesso dice testualmente) che coloro che si scandalizzano del Papa siano “i migliori fra noi”, “i veri cattolici” e “i buoni fedeli”.

    Mi dispiace, ma personalmente disapprovo in toto la pretesa di voler contribuire al bene della Chiesa con queste modalità.
    Sono quasi sgomento e scandalizzato.

    • wp_7512482 ha detto:

      Forse perché come molti pensa che il livello di guardia sia superato?

      • MARIO ha detto:

        No, la ragione del mio sgomento e scandalo è che con questi articoli, e a maggior ragione se prodotti da un consacrato, si rischia di istillare odio invece di amore, divisione invece di unità. Il contrario cioè di quello che ci chiede Gesù.
        Basta vedere il risultato anche qui, nella maggio parte dei commenti…

        • Milli ha detto:

          L’apice dello sgomento e dello scandalo personalmente l’ho raggiunto durante il Sinodo per l’Amazzonia, durante la cerimonia ai giardini vaticani (d’ora in poi in minuscolo) e durante la processione e la successiva adorazione della Pachamama in Santa Maria in Traspontina.
          Pensare che Bergoglio è giunto a promuovere queste cose a causa di un disturbo psichico può essere consolante per un cartolico.

        • creazionista ha detto:

          Quindi dovremmo amare gli eretici? È legittimo e forse anche doveroso odiare chi sta sviando milioni di persone dalla sana dottrina, chi ci umilia inginocchiandosi e baciando le scarpe di due sudanesi senza contare tutto il resto. Amare il proprio nemico non vuol dire disconoscere che sia nemico, e quindi segnalarlo agli altri. Poi qui si parla di nemici di Dio, non solo nostri. E poi:
          Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse [2Gv, 10-11].
          Qui ci vorrebbe Elia (1Re 18,17-40), se non altro per amore di miliardi di cattolici, che contano molto di più che gerarchie marce e massonico-mondialiste

    • GMZ ha detto:

      “Quasi sgomento e scandalizzato”? Dai, ancora un piccolo sforzo per togliere il “quasi” e provare su pelle quello che provano tanti cattolici sotto il giogo del misericordioso.

    • Sherden ha detto:

      Secondo me hai capito male: il Cavalcoli tenta una difesa estrema del papa, cercando di attribuire le corbellerie che combina a un non meglio definito “problema psichico”. Ho idea che il padre Cavalcoli abbia fatto un ragionamento del genere: “se fosse sano di mente quando si dice dispiaciuto per l’allontanamento della Pachamama, allora sono guai seri”.
      Il “problema psichico”, del resto, è sempre un’utile scappatoia, quando non si vuole affrontare il problema alla luce della realtà dei fatti.
      Epperò, Mario, non ci hai ancora detto cosa pensi delle gocce di veleno dei riti tribali dei giardini vaticani…

    • Boanerghes ha detto:

      @Mario
      Da un certo punto di vista, il tuo discorso è corretto.
      Il Papa, almeno fino a qualche tempo fa, è la figura centrale della Chiesa come custode della fede rivelata.
      Il punto è proprio questo: ormai tanti fedeli non si ritrovano più in quello che dice e che fa.
      È molto grave vedere lo sbandamento dei fedeli, proprio come pecore non senza pastore, ma con un brigante nell’ovile.
      Perché se mancasse il pastore ancora non sarebbe grave.
      Il problema è che il pastore c’è ma i pascoli ove conduce il gregge sono come avvelenati.
      Certo ognuno ha il suo pensiero.
      Magari contribuisci indicando una soluzione.

      • MARIO ha detto:

        “Magari contribuisci indicando una soluzione.”
        Per me la soluzione migliore è seguire alla lettera il Vangelo.
        Lì c’è la Verità tutta intera e la risposta a ogni domanda.
        Lo dico senza presunzione alcuna, da povero peccatore, come o peggio di tutti.
        Grazie.

    • marzio ha detto:

      Sgomento e scandalizzato? Per così poco? E non lo era per la confusione iniettata nel corpo della Chiesa dalla sua elezione? Per il ribaltamento ad opera sua di tutte le certezze che avevamo? Io sono sgomento dal suo primo “Buonasera”

    • Stazione Alpha ha detto:

      @Mario
      Buonasera, ammettiamo che interrogarsi se Bergoglio possa avere problemi psichici siano “gocce di veleno”, evidentemente per lei i papi, in astratto, non possono avere problemi psichici o fisici.

      Bene, non furono “gocce di veleno” quando il 16.6.2016 Bergoglio disse, riferendosi a Nosto Signore (!!!) “E Gesu’ si fa un po’ lo scemo, lascia passare il tempo, scrive per terra” (…)

      Ora io non so se Bergoglio abbia problemi psichici o meno,
      ma certo non credo che Gesu’ ne avesse… eppure cosi’
      e’ stato sminuito.

      • MARIO ha detto:

        Io per esempio, nel caso da lei citato, ho pensato immediatamente che il Papa, non avendo la padronanza della nostra lingua, abbia usato quella espressione senza nemmeno rendersi conto del significato corrente che noi le attribuiamo.
        Il Papa probabilmente voleva dire: “Gesù fa finta di niente…”.
        Perché bisogna vedere sempre il male in ogni cosa ?
        Saluti.

        • Boanerghes ha detto:

          Può anche essere che in questo caso possa esserci stata una cattiva padronanza della lingua, ma è in fin dei conti un fatto marginale. Sono altre le questioni che vengono contestate a Bergoglio.
          Comunque i Padri della Chiesa hanno riflettuto molto su questo fatto, perché ogni atto del Signore aveva un suo profondo significato. Degno di nota è per me però il resoconto della Valtorta, nel quale si descrive come Gesù scrivesse per terra i peccati degli accusatori dell’adultera, che erano veramente tanti e di tutti i tipi, tra cui anche l’adulterio per il quale si voleva lapidate la donna.

          • MARIO ha detto:

            Bravo Boanerghes. Dalla Valtorta abbiamo sempre la risposta a tutti i quesiti, molti dei quali altrimenti rimarrebbero pressoché insoluti.
            Saluti.

        • Sherden ha detto:

          Ancora con questa storiella della lingua…
          E quando ha blaterato “si, no, non so, fate voi” davanti alla questione della comunione a un’anglicana (quando invece in merito la dottrina è chiarissima), cos’è che non aveva capito?
          Mario, io capisco il tuo sconcerto e i tentativi che fai per difendere la sua figura (non credo lui in persona), ma si arriva a un punto in cui bisogna ammettere che la diga non ha un forellino, è proprio sbreccata, e il guardiano si sta dando da fare con il piccone. Nessuno gode di questa situazione, neppure i commentatori più severi, ma tentare di far finta di nulla è un favore fatto solo al Mentitore.

        • Stazione Alpha ha detto:

          Buongiorno Mario, sappiamo che e’ argentino e l’errore ci puo’ stare. Sappiamo pero’ anche che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI non erano italiani e non si ha memoria di simili episodi. ll problema e’ che pur dandogli l’attenuante di essere pure lui straniero, e pur ammettendo che le molte espressioni dubbie siano frutto di difficolta’ linguistiche – comprensibili se lo fossero, anche se il suo livello di competenza in italiano risulta essere molto buono (direi ***almeno*** un C1 piu’ che un B1) e che quindi pare difficile immaginare che non conosca la parola “scemo” – resta un fatto insormontabile: non se ne e’ mai scusato.

  • LA VERITÀ VI FARÀ LIBERI ha detto:

    L’interpretazione della Pastor Aeternus riguardante l’infallibilita pontificia non mi sembra sia né univoca, e neppure chiara all’interno della Chiesa.
    Una cosa però è certa, Jorge Mario Bergoglio è Eretico.
    Negarlo significa negare l’evidenza.

  • Gian Piero ha detto:

    Ma non capite che e’ la classica mossa dell’ avvocato difensore per avere le attenuanti? Cosa fa l’ avvocato difensore se non puo’ in altro modo difendere il cliente: dichiara che ha disturbi mentali, ppsicologici, che non e’ in se’ , e quindi cerca le attenuanti. Siccome molti buoni cattolici non possono sopportare l’ idea che ci sia un papa cattivo , realmente e oggettivamente cattivo, perfido, vendicativo, rancoroso, meschino , bugiardo ecc, allora preferiscono pensare che abbia degli squilibri mentali, delle turbe psicologiche.
    Padre Cavalcoli cerca le attenuanti per papà Bergoglio: se davvero fosse uno squilibrato mentale le sue responsabilita’ Verrebbero ridimensionate.
    E invece NO ! No !Bergoglio sa quel che fa e lo fa perche’ consapevole di tutto, il male che fa lo fa VOLONTARIAMENTE.
    E i cattolici devono smetterla di pensare che i Papi siano tutti buoni, santi, devoti. La Storia dovrebbe disilluderli. Ci sono stati, ci sono e ci saranno , Papi umanamente cattivi.Per loro nessuna attenuante, tantomeno quella dell’ infermita’ mentale.

    • Maurizio ha detto:

      Perfetto.
      E’, con altre parole, quello che ho scritto io più sotto.
      Aggiungo l’aforisma di San Vincenzo di Lérins: “Dio alcuni papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge”.

    • Lele ha detto:

      Il problema mio e di padre Cavalcoli, non è la cattiveria ma l’eresia, un Papa sano e legittimo non può essere eretico.

    • Roberto Ceccarelli ha detto:

      Infatti non è Papa ma soltanto un impostore. Leggasi a tal proposito Anguera, Giuseppe Auricchia, Tre Fontane ecc.

      • Gian Piero ha detto:

        L’ eresia e’ un altro discorso, qui si parlava di squilibri psicologici per spiegare certi comportamenti contraddittori, una personalita’ narcisistica e manipolatrice.
        L’ eresia e’ piu’ grave , ma Papi eretici ci sono stati nel passato anche se dichiarati tali post-morte come Onorio e Giovanni XXII. Papi apostati ce ne sono stati come papa Marcellino, e non parliamo poi di Papi simoniaci e libertini.
        Ma il problema di oggi e’ che un papa eretico e anche idolatra , sguazza come un pesce nell’ acqua di un cattolicesimo ormai al collasso morale-teologico, quindi il problema e’ ben piu’ grande di un singolo papa che per quanto cattivo ed eretico non e’ immortale.
        Un tempo si poteva dire morto un papa se ne fa un altro, sperando cosi’ di voltare pagina.
        Oggi l’ incubo e’ una serie futura di Papi che continuano su questa linea. Magari con un carattere e una faccia piu’ tollerabile di quella di Bergoglio, ma sempre modernisti.

  • Nonno Asdrubale ha detto:

    Povero Bergoglio! Oramai comincia a fare tenerezza! E’ talmente mal ridotto ed è talmente criticato, che stiamo sull’orlo di una aggressione fisica a furor di popolo. Speriamo bene. La soluzione più semplice sarebbe che se ne rendesse conto: ma, purtroppo, la salute non glielo permette! E così ci troviamo da capo a quindici. Ma se anche lui non riesce a capire che ha fallito alla grande su tutto il fronte, che arrivino a capirlo i suoi luogotenenti leccapiedi. Ma forse costoro sono più patologici del loro mandante.
    Ragion per cui: Signore, pietà!

  • Lc 11,23 ha detto:

    il problema non è Bergoglio ma il concilio vaticano secondo vera melma tumorale da arginare una volta per sempre. che i protagonisti poi siano stati fatti santi mi pare una blasfemia che attende riparazione.
    …altro che le pachamama..

    • Giorgio ha detto:

      Anche io, quando a suo tempo ho sentito della “santificazione” dei Papi conciliari ho pensato: Ma non sarà che questa Chiesa sta santificando costoro per giustificare la propria condotta? “Se li santifichiamo, ossia se li proponiamo come santi, tutti si convinceranno che quello che facciamo noi, dietro il loro insegnamento, è a dir poco encomiabile!” Non posso dire che sia stato fatto questo ragionamento, prima di procedere, ma in quei giorni mi è sembrata questa la logica dell’operazione. Questi “santi” infatti saranno pure stati dei cristiani degni di elogio, ma (a mio modestissimo parere, s’intende!) non mi sembra siano stati dei santi da additare come esempi da seguire! Dio mi perdoni se sono stato temerario, ma questa è stata allora la mia sofferta sensazione che tuttora non riesco a superare!

  • Maurizio ha detto:

    “non pare vi sia altra via d’uscita o spiegazione che si tratti di occasionali involontari lapsus mentali, che gli prendono la mano e gli fanno dire frasi avventate, sconsiderate, umorali e impulsive, delle quali poi in altre occasioni, ma non sempre, si corregge”

    Se quelli che Padre Cavalcoli ipotizza essere “occasionali” lapsus mentali non vengono successivamente corretti da Bergoglio nei “momenti di lucidità”, allora vuol dire che le proposizioni errate, se non eretiche, di Bergoglio stesso sono VOLUTE e dette nel pieno possesso delle facoltà mentali.
    Padre Cavalcoli, come al solito, si iscrive nella pletora dei giustificazionisti per non ammettere che un Papa può cadere in eresia o, quanto meno, lasciare che un’eresia si diffonda.
    Ne abbiamo prova quasi quotidianamente con Bergoglio, e in un crescendo rossiniano …

  • Pier Luigi Tossani ha detto:

    scrissi in passato:

    E’ sempre più evidente che la Provvidenza ha mandato Bergoglio al popolo, perché esso, nelle persone che lo compongono, impari a ragionare con la propria testa – cosa che finora si è fatta poco, siamo stati poco educati – restando però fedele alla Dottrina, e perché il popolo (anche nelle singole persone) impari a correggere i Pastori che sbagliano, mantenendo rispetto verso di loro, anche quando si dimostrano cattivi padri – questa forse è la più difficile! – e, in ultimo, senza fare scismi.

    In “Gaudete et exsultate” risulta subito evidente che Bergoglio non avrà pace finché non avrà distrutto l’Occidente, fra l’agevolazione dell’invasione dell’orda dei barbari, specie islamici, da una parte, e soprattutto con la demolizione della base antropologica della civiltà cristiana, cioè lo sdoganamento dell’adulterio, vedi in sintesi qui

    e quindi lo sfaldamento della psiche umana e il ritorno al paganesimo, operato con Amoris laetitia, dall’altra.

    Nello specifico, in “Gaudete”, Bergoglio scrive, al n. 26:

    “Non è sano amare il silenzio ed evitare l’incontro con l’altro, desiderare il riposo e respingere l’attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio. Tutto può essere accettato e integrato come parte della propria esistenza in questo mondo, ed entra a far parte del cammino di santificazione. Siamo chiamati a vivere la contemplazione anche in mezzo all’azione, e ci santifichiamo nell’esercizio responsabile e generoso della nostra missione”.

    Si tratta di un pernicioso distillato di ideologia pura. Sono infiniti gli esempi nella storia del cristianesimo, e citerò qui per brevità solo Madre Teresa di Calcutta e Giovanni Paolo II, dai quali si evince che per i mistici il silenzio NON è  “evitare l’incontro con l’altro”, e la preghiera NON è “desiderare il riposo e respingere l’attività, ricercare la preghiera e sottovalutare il servizio”. Si tratta di affermazioni destituite di ogni fondamento, poiché, nella realtà, è noto che i contemplativi traggono dal silenzio adorante lo Spirito per andare incontro al loro prossimo, nei modi più diversi che la creatività cristiana ha ispirato, ed esercitare la carità verso di esso. Non solo: è altrettanto noto che i contemplativi, più sono tali, non solo NON dormono, ma anche, sono meno sensibili ai piaceri del cibo!…

    E’ dunque evidente che si ripete, per l’ennesima volta, la distorsione psichico-ideologica per la quale Bergoglio mette in contrapposizione i criteri antropologici, anziché porli nella loro naturale complementarietà. E anche invertendo – altro errore capitale! – il giusto ordine disegnato dal Creatore, per il quale è l’azione che discende dalla contemplazione, e non viceversa.

    In Bergoglio, si tratta della medesima distorsione mentale che abbiamo già riscontrato considerando i “quattro postulati” filosofici che egli descrive nella sua esortazione apostolica “Evangelii gaudium”, e che giustappunto, nello svolgersi del processo il-logico che li sottende, effettivamente fanno seriamente dubitare dell’equilibrio mentale del Pontefice medesimo. Vedi, in proposito, le due analisi seguenti, una del Padre Giovanni Scalese qui:

    http://querculanus.blogspot.it/2016/05/i-postulati-di-papa-francesco.html

    e l’altra dell’Abate Giulio Meiattini, OSB, qui:

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351356.htm

    Poi, ovviamente, vi è il fatto, che ormai sconfina largamente nel farsesco, che Bergoglio denuncia severamente comportamenti che vengono al tempo stesso correntemente tenuti dal suo entourage, vedi l’ultimo, esemplare caso Viganò, collaboratore del Regnante pontefice che si è recentemente distinto per una vicenda nella quale ha collezionato un cumulo di scorrettezze da Guinness dei primati, venendo poi fake-dimissionato, “con fatica” (!) da Bergoglio medesimo, la cui credibilità è ormai a zero.

    Ebbene, cari amici, io credo che tutto quanto sopra, pur drammatico, non debba scomporci più di tanto. Intendo questo non tanto per la gravità dei fatti, che è enorme, quanto piuttosto perché comunque la Provvidenza, per suoi motivi insindacabili, comunque ce li propone, e anche perché l’ipotesi di scuola di un papa eretico, o perfino pazzo, checché qualcuno la ritenga impossibile, era già stata messa nero su bianco, vedi a esempio qui, sulla “Civiltà Cattolica”, dal Padre Gianfranco Ghirlanda S.I.

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350455.html

    intervento che riprendeva la materia in tempi non sospetti, ovvero nell’anno 2013, appena prima dell’elezione di Bergoglio al pontificato. In quella sede, il Padre Ghirlanda  parlava anche della prassi da intraprendere nel caso si fossero verificati quei fatti che mai, in vita nostra, avremmo immaginato di dover considerare.

    In realtà, i difensori della vera fede, quei Cardinali e laici che sedevano al tavolo di presidenza del Convegno “Chiesa Cattolica dove vai?”, a Roma il 7 aprile scorso,

    https://www.marcotosatti.com/2018/04/09/chiesa-dove-vai-il-testo-del-card-burke-al-convegno-del-7-aprile/

    ci insegnano come fare, senza fughe in avanti: correggere filialmente, con la massima chiarezza, il Pontefice che sbaglia, mettere in guardia il popolo dall’errore, e attendere con pazienza, pregando e confidando nella Provvidenza. Il Papa NON può essere deposto, come alcuni vorrebbero. Il possibile sta GIA’ venendo fatto.

    A questa prassi, è bene che ci adeguiamo anche noi.

    Però in passato anche il padre Cavalcoli ha fatto parecchie volte l’avvocato di Bergoglio. Mi sa che ha capito tardi come stanno le cose.

  • Antonella ha detto:

    Adesso ci mancava pure questa : l’equilibrio psichico.
    Come se fosse meno clamorosa e indolore una tale dichiarazione rispetto alle ben più fondate obiezioni che dovrebbero invece riguardare lo stato latente di eresia,
    confermata sistematicamente con le numerose dichiarazioni e azioni portate avanti dal 2013 senza battere ciglio!
    Ma è così difficile affondare alla radice del problema?
    Così come quando nel tentativo di giustificare certe scelte si vuole in tutti i modo appigliarsi ai retroscena del Vaticano Il con i suoi errori, facendo però analisi impietose di Papati ricchi di grazia come quelli di Giovanni Paolo ll e Benedetto XVI, enfatizzando degli isolati passi falsi, nel complesso scenario interreligioso di quel periodo, come le cause prioritarie della degenere idolatria di oggi.
    Ma stiamo scherzando?
    Lo sforzo sincero della ricerca di Dialogo, in un mondo già da allora minacciato da tremendi conflitti e con il rischio concreto di una terza guerra mondiale, non può essere guardato in modo unilaterale, ma debitamente contestualizzato nel rispetto della complessa storia del tempo, senza poi trascurare la specifica vocazione missionaria universale di quel mandato.
    Con un colpo di spugna si concorre a sminuire la bellezza di riflessioni uniche nel campo etico-religioso a beneficio del Magistero intero, per non parlare poi dei tanti “No” pronunciati coraggiosamente contro le striscianti richieste del mondo a difesa della sacralità della vita, contro i falsi miti della teologia della liberazione……
    Gesti e parole che ancora ci regalano luce e conforto in giorni bui come questi.
    Si accusano oltre il dovuto i Papati che ci hanno preceduto e poi si trovano mille giustificazioni all’ Apostasia odierna che, al di là di ogni possibile causa umanamente decisa ed ereditata dal passato, si intronizza per esclusivo tradimento della gran parte della Gerarchia venduta al potere massonico, di cui oggi documentiamo attraverso i fatti che si stanno susseguendo la storia più oscura, generata dal nuovo imperialismo globalista, che sbrana vita, popoli, diritti, infanzia, politica,religione …, mascherandosi di solidarietà, altruismo, nuovo cristianesimo.
    Forse tra tanti clandestinamente schierati col patto massonico, collaborazionisti di un golpe di cui si preferisce non parlare quando invece tutti sanno, credo meriti assoluto rispetto la confessione di Dannels. Sapeva a cosa sarebbe andato incontro, ma non ha arretrato, facendosi testimone della vera storia da molti invece ancora oggi camaleonticamente occultata.

    • Lucy ha detto:

      @Antonella
      Riprendo un pezzo del tuo commento che mi ha allargato il cuore.
      “….facendo analisi impietose di Papati ricchi di grazia come quelli di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI enfatizzando degli isolati passi falsi come le cause principali della degenere idolatria di oggi. Ma stiamo scherzando?…….con un colpo di spugna si concorre a sminuire la bellezza di riflessioni uniche nel campo etico-religioso a beneficio del Magistero intero per non parlare dei tanti NO pronunciati coraggiosamente contro le striscianti richieste del mondo a difesa della sacralità della vita …….gesti e parole che ancora regalano luce e conforto in giorni bui come questi “.
      Bravissima !non si sarebbe potuto dire di meglio ! Finalmente una splendida sintesi del periodo storico -religioso che ha visto la Chiesa Cattolica guidata da due giganti della Fede e della Verità.Da quando scrivo su questo blog ho sempre cercato di difenderli da critiche ingiuste e da quello che a volte mi è sembrato un vero e proprio astio assurdo da parte di fratelli nella fede. Per la tua difesa ora convincente e appassionata un abbraccio e un grazie di cuore.

      • Antonella ha detto:

        Concordo pienamente, due grandi fari della Chiesa per una generazione che ha potuto sempre contare sulla loro guida.

    • Valeria Fusetti ha detto:

      Antonella, ma lei descrive un romantico eroe ! ” Credo meriti assoluto rispetto la confessione di Daneels. Sapeva a cosa andava incontro ma non ha arretrato…” ? Dunque, raccontando la schifezza perpetrata e compiuta, il Nostro Eroe rideva molto divertito, sbevazzando con l’ altrettanto divertito, il giornalista. ” Assoluto rispetto” ad uno che, dal punto di vista morale è, forse, pari solo ad uno stupratore di neonati che considera le sue ” gesta” come ” divertenti e simpatiche” ? Ed il fatto che, a viste umane, fosse andato incontro al demonio ridendo felice dei suoi laidi lazzi, cosa ne farebbe un esempio di virile fermezza ? Francamente il suo ragionamento mi sfugge.

    • Antonella ha detto:

      Cara Valeria hai ragione, quel video che ho più volte esaminato, mostra un Dannels apparentemente “scanzonato”, che sembra quasi beffarsi dell’ opinione pubblica sempre più “ignara” delle macchinazioni che vi operano alle spalle. Era perfettamente consapevole degli effetti mediatici che avrebbe suscitato quella intervista, ma bisogna convenire sul fatto che, al di là delle apparenze, stava lasciando emergere una narrazione del tutto insolita su Bergoglio rispetto alla solita propaganda che abitualmente lo incensa come da copione.
      Non è tanto l’uomo Dannels che mi colpisce, quanto l’operazione mediaticamente voluta, rendendo pubblico un “segreto” che continuerà ad essere occultato dalla restante gerarchia ecclesiastica di cui lo stesso Dannels era autorevole esponente.
      Non è la semplice informazione di un uomo qualunque, quanto la testimonianza di un ecclesiastico affiliato alla massoneria che sfrutta i “giusti canali” perché sortisca l’effetto dovuto e nel migliore dei modi.
      Di fatto rimane il documento più attendibile ed eclatante sull’appartenenza di Bergoglio a certi schieramenti e relativa invalidità del suo mandato.
      Ad oggi non ha mai contraddetto la testimonianza di Danneels, di cui nessuno potrà mai scandagliare la veridicità delle motivazioni se non il suo confessore in punto di morte.

      • Milli ha detto:

        Non mi pare che Danneels abbia pagato o sia stato in qualche modo punito per quella dichiarazione.
        Per me è stato il vantarsi di uno che sapeva di averla fatta franca. Come si dice, farci cornuti e mazziati (non so se il dott. Tosatti mi passerà l’espressione).

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Padre Cavalcoli parte da un presupposto che, però, il Concilio Vaticano PRIMO non evidenzia con certezza.
    Per Padre Cavalcoli il Papa, pur potendo peccare, non può dire o voler dire eresie neanche quando NON parla come Papa.
    Per cui, per padre Cavalcoli, se il Papa dice eresie, non vuole dirle e perciò è uno squilibrato (o, atrimenti, non è il Papa).
    Una bella soluzione, forse un escamotage, ma verosimile, anche perché il Papa in passato si è fatto curare da una psicologa, oltre che da un curandero cinese.
    E, in effetti, sembra alquanto “originale”.
    Ma a me sembra che il Vaticano PRIMO non escluda per principio un Papa che, al di fuori del suo Magistero specifico e del Magistero ordinario della Chiesa, non possa dire, come privata persona, delle eresie.
    Del resto perché il Concilio Vaticano PRIMO specificherebbe con tanta cura il campo dell’infallibilità pontificia?
    Ma su questo non mi risulta ci sia una chiara dottrina da parte della Chiesa perciò spero che in futuro ci possa essere

    • Fabrizio Giudici ha detto:

      Il card. Burke, nella sua ultima intervista, ha ammesso con grande franchezza (e bisogna apprezzarlo davvero) che al momento la Chiesa non ha soluzioni chiare ed universali (ovvero, non formulate per un caso particolare) per dirimere la questione.

      Tu hai usato la parola “escamotage” e io sono d’accordo: penso che molti, al momento opportuno (a pontificato concluso), saranno tentati dal giocare la carta della sanità mentale, anche perché questo permetterebbe loro di riprendere la consueta narrazione postconciliare, “semplicemente” interrotta da un bizzarro incidente. Peccato che questa spiegazione può giustificare le bizze di un singolo, non l’apostasia di interi episcopati, la coniglieria dei rimamenti e l’incapacità di una gran parte dei fedeli di comprendere cosa sta succedendo.

  • Cesare Baronio ha detto:

    Bene ha fatto il dott. Tosatti a limitare la citazione dell’articolo di padre Cavalcoli.

    Rimane però il paradosso che le sue durissime critiche all’operato di Bergoglio si accompagnino da una parte alla ipotesi che non sia <I<compos sui, e dall’altra all’affermazione che – quantunque eventualmente eretico materiale – non potrebbe cadere comunque in eresia formale: cosa questa opinabilissima, per la quale escogita la soluzione del somnium Pontificis.

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Può essere ma può anche non essere, e comunque c’entra come i cavoli a merenda, in tutta la storia dell’annosa questione della Crisi della Chiesa Peggiore da 2000 anni a Questa Parte (nei prossimi volumi di Apologetica e di Storia della Chiesa andrà scritta in maiuscole). L’unica di tale portata fu durante i tre giorni che seguirono la morte da schiavo di Nostro Signore e che fu risolta dalla Sua gloriosa Resurrezione ! Se tutto iniziasse solo dall’attuale papa regnante, potrebbe anche essere di un qualche interesse più umano che dottrinale, perchè sarebbero già intervenuti parroci, Vescovi, Arcivescovi e Cardinali a risolvere adeguatamente, e rispettosamente, la situazione. Pur ammettendo che ho letto solo alcune, scelte, pagine di P. Teylard de Chardin, Loysi,Bonaiuti, Fogazzaro, Chenu, ecc. ed aver chiuso il cerchio con Leonard Boff che, in quanto a pazzia furiosa contro il Signore, sembra superare pure il ” buon” Pierre T, mi è bastato per convincermi che un ramo, più o meno frondoso, di pazzia, l’avevano tutti. Oltre ad aver acquisito pure un ramo del peggior protestantesimo che, dalla teologia liberale in poi, si è robustamente diramato, in modo da soffocare il retto sentire residuo delle Chiese della Riforma. Per cui la storia è piuttosto vecchia, almeno in termini di tempo umano, ha coinvolto moltissime persone che, a loro volta hanno coinvolto la Chiesa, senza che fossero messe in opera adeguati rimedi, almeno dopo San Pio X. Da Papa Giovanni XXIII ci fu poi un incredibile “libera tutti” a cui nessuno mise più rimedio, nemmeno dai santi Papi che si succedettero dopo il CVII ed un timidissimo intervento per la Santa Messa dal papa attualmente emerito. E che posso anche sbagliarmi, ma fu ciò che fece definitivamente perdere la pazienza ai “riformatori” nei riguardi di un uomo veramente troppo mite. La supposta “infermità mentale” dell’attuale papa regnante mi sembra l’ennesimo tentativo messo in atto per trovare un unico “capro espiatorio” su cui scaricare peccati molto più collettivi, e alla fin fine salvare, soprattutto, il CVII… Perché è questo il fine dei vari Cavalcoli & C. evitare di mettere mano alle radici ufficiali con cui la Nouvelle Theologie ha seminato di cancri il Corpo della Chiesa, la Sposa santissima di Cristo Re. Ognuno di noi ha molto da rendere conto al Signore nel Giorno del Giudizio, e questo dovrebbe farci riflettere TUTTI, ma lo stupro della Sposa di Cristo mi pare talmente pesante da non potervi neppure pensare,

  • Donna ha detto:

    Per me, lo squilibrio di Bergoglio nasce dal fatto che si trova a coprire il ruolo di Pietro, però con la fede di Giuda.
    E questo alla lunga viene alla luce.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Se padre Cavalcoli, di solito così equilibrato e prudente, si sbilancia in modo così evidente, c’è da stare allegri.
    Ciò detto, non condivido l’approccio psicologico.
    Ho già scritto (e chiedo scusa per le ripetizioni) che questo papa è semplicemente inadeguato al ruolo che ricopre. Milli si chiede come mai fu nominato vescovo: condivido. Bergoglio è stato chiamato ad una carica molto importante e complessa. Posto che nessuno di noi deve giudicare la sua anima, dico che non ce la fa e basta; non è attrezzato per fare il Papa. Quindi le critiche di molti lettori di questo blog, specie le più estreme, sono ingenerose nei confronti dell’uomo Bergoglio. Tuttavia lui ci mette del suo: nomine azzardate e spesso dettate dal “cerchio magico”, esortazioni apostoliche e sinodi a raffica, udienze concesse a personaggi da cacciare a calci nel sedere, dottrina sempre zoppicante e ai limiti dell’ortodossia o oltre, per arrivare alla penosa esibizione della pachamama nei giardini vaticani.
    Allora che fare? Purtroppo niente, ha da passà a nuttata.

    • Gaetano2 ha detto:

      “…le critiche di molti lettori di questo blog, specie le più estreme, sono ingenerose…”
      E come potrebbe essere altrimenti? Basti vedere come abbia piazzato dei pervertiti acclarati e dichiarati nei posti di comando della Chiesa e tanti altri fatti di dominio pubblico…

  • Corrado Bassanese ha detto:

    mi vengono in mente certi imperatori romani: ubriacati dal potere assoluto, si sentivano onnipotenti, ma di solito finivano male (non lo auguro a papa Francesco).

  • wisteria ha detto:

    Su Bergoglio concordo senza dubbio alcuno, mentre quanto ai precedenti Pontefici citati, avrei da osservare che Paolo VI era abitualmente cupo e quasi torvo, e Giovanni XXIII aveva un sorriso mieloso contraddetto dallo sguardo, che non ci ha mai convinto appieno.
    Questo, per la fisiognomica.
    In effetti questi due pontefici, la cui santità accetto per obbedienza, sono stati deleteri in quanto promotori del Concilio Ecumenico Vaticano II.

    • lombroso ha detto:

      Beh…se guardiamo le facce dei vari pontefici degli ultimi 5 secoli non c’è da essere confortati. Gli unici tre con faccia e aspetto “normali” sono Pio X, Pio XI e Giovanni Paolo II che era pure belloccio. Gli altri, fisiognomicamente parlando, sono inguardabili.

      • Maria Grazia ha detto:

        @LOMBROSO – @ MARIO – L’oggetto della fisiognomica (pseudo scienza) riguardava la correlazione fra l’aspetto fisico (soprattutto del viso) cioè la morfo- genetica e le caratteristiche etico-psichiche del soggetto. L’osservazione, invece, dell’ “espressione mimica” è relativa alla sfera emozionale di ogni persona.

      • wisteria ha detto:

        @ Lombroso
        L’elezione di un Pontefice non si fa con il criterio della bellezza fisica,” Inguardabile” o “belloccio” sono aggettivi che lascerei ai conduttori televisivi. Nel mio commento non facevo riferimento alla gradevolezza fisica ma a ciò che l’aspetto fisico emana. IL Sommo Pontefice deve comunicare forza e dolcezza, autorità e grazia.
        Confermo la mia opinione sui papi che ho citato.
        Su Papa Bergoglio concordo con lo spirito di questo Blog, che altrimenti non frequentarei.
        Non ho difficoltà a ribadire che il Sommo Pontefice che ho nel cuore resta sempre Pio XII.

    • Fabrizio Giudici ha detto:

      È vero, Paolo VI era sempre cupo (però c’è una foto in giro dove sorride: è insieme ai pellirossa e indossa il tradizionale copricapo di piume), ma Cavalcoli sta parlando di un atteggiamento duale: cupo in certi casi e ostentatamente ilare in altri. Io però ricordo che gli stessi amici di Bergoglio – dunque fonte non sospetta – durante il primo anno di pontificato dissero che era una sorpresa vederlo sorridente.

  • TITTOTAT ha detto:

    un Papa non può essere formalmente e intenzionalmente eretico, non pare vi sia altra via d’uscita o spiegazione che si tratti di occasionali involontari lapsus mentali.
    Lo ha deciso Cavalcoli?
    Adesso per destituire un “Papa” si deve ricorrere ai metodi stalinisti della malattia mentale?
    Lo scienziato-teologo non ha il dovere di analizzare solo i fatti obiettivi?
    da chi andrà a confessare il cavalcoli la diffamazione fatta al suo “Papa”?
    E andrà a dire messa in unione col “Papa” da lui ritenuto pazzo senza diagnosi scientifica?
    Non sta il cavalcoli ammettendo che l’eresia del Papa è un fatto grave da farlo uscire dalla comunità ecclesiastica?
    Per evitare le estreme conseguenze non si sta inventando l’incapacità d’intendere e volere?
    Cosa ne pensa dell’idea di molti escorcisti che i bipolari sono posseduti ( non ossessionati) dal diavolo?
    Perché a fronte del “papa” eretico ce n’è in vita ancora uno che ha difeso e difende la Chiesa fedelmente?

  • Rafael Brotero ha detto:

    Ora, posto che un Papa non può essere formalmente e intenzionalmente eretico, non pare vi sia altra via d’uscita o spiegazione che si tratti di occasionali involontari lapsus mentali…

    O forse i lapsus mentali sono di questo curioso “tomista bergogliano”, incapace di concepire questo difficilissimo sillogismo:
    Un Papa non può essere formalmente e intenzionalmente eretico.
    Berggy è formalmente e intenzionalmente eretico.
    Berggy non è…
    Lascio ai ragazzi del primo semestre del primo anno di logica della scuola media il piacere di completare.

    Ecco il tomismo bergogliano. Quando dico che il bergoglismo uccide tutto quello che tocca, c’è ancora chi si arrabbia. Pazienza.

  • Dubbiosa ha detto:

    Mah………..

  • TITTOTAT ha detto:

    Questi se li inventano tutte pur di non entrare nel merito delle questioni principali:
    1. Perché B16 si è dimesso in piena salute psichica e fisica? (ed adesso a 93anni molto più sano psicologicamente di bergoglio)-
    2. E’ vero che si sono accordati prima per intronizzare il cardinal bergoglio?
    3. Perché le elite luciferine lo ritengono uno di loro e bergoglio, dopo aver minato la credibilità della Chiesa tradizionale, nel maggio prossimo porrà le fondamenta della nuova comunità della fratellanza universale?

    Se è tutta una strategia, significa che quell’uomo ormai ha deciso per il sinedrio, vada a prendersi i suoi denari come Giuda ma non bisogna spacciarlo come il capo della chiesa, perché il capo è colui che nel silenzio è andato a soffrire nei giardini in attesa della grande persecuzione.

  • Maria Grazia ha detto:

    Non so se si tratti di problemi mentali, comportamentali o di scelte responsabili, ma di fatto certe sue espressioni mimiche fanno riflettere. Spesso il suo viso esprime un livore interiore piuttosto pronunciato che si potrebbe capire all’interno di una situazione conflittuale ma che non trova una palese giustificazione durante una celebrazione eucaristica come, del resto, spesso avviene. Effettivamente non mi era mai capitato di riscontrare analoghe espressioni facciali negli altri Papi precedenti. Ciò costituisce un “unicum” che, come altre caratteristiche, distingue, in maniera netta, questo Pontefice.

  • Milli ha detto:

    Mi domando perché nel 1991 fu nominato vescovo, malgrado i rapporti negativi.

    • Corrado Bassanese ha detto:

      appunto, perchè?

    • Luca Monforye ha detto:

      Esatto. Proprio questo è il nodo. Nel libro di Marcantonio Colonna “Il Papa dittatore” viene affermato proprio questo: fu consacrato vescovo nonostante i Gesuiti avessero detto che non era idoneo.

      • Physicus ha detto:

        Una manina lo ha aiutato, è evidente.

        • Luca Monforte ha detto:

          «Tradizionalmente, i gesuiti non sono autorizzati ad accettare incarichi episcopali e, se non in ottica missionaria, non si era quasi mai sentito di un vescovo gesuita nella gerarchia latino-americana; ma grazie a tale promozione Bergoglio si sarebbe liberato dalla struttura di comando dei gesuiti, avrebbe fatto il suo ingresso in un mondo dove la sua linea religiosa sarebbe stata maggiormente condivisa.
          Dal momento che padre Bergoglio, come gesuita, avrebbe avuto bisogno di una dispensa per la nomina, era necessario ottenere una relazione dal suo ordine, al quale il Cardinale Quarracino si è rivolte nel 1991.
          Essa è stata procurata dal Generale dei gesuiti, e costituisce lo studio più critico della personaltà di Jorge Bergoglio mai composto prima della sua elezione a Papa.
          Il testo della relazione non è mai stato reso pubblico, ma il seguente resoconto è stato rilasciato da un sacerdote che ha avuto accesso ad essa prima che scomparisse dall’archivio dei gesuiti: padre Kolvenbach accusava Bergoglio di una serie di difetti, che vanno dall’uso abituale di linguaggio volgare alla doppiezza, alla disobbedienza nascosta sotto una maschera dell’umiltà e alla mancanza di equilibrio psicologico; nell’ottica di una sua idoneità come futuro vescovo, la relazione ha sottolineato che come Provinciale era stata una persona che aveva portato divisione nel suo ordine.
          Non sorprende che, una volta eletto Papa, Francesco si sia sforzato di mettere le mani sulle copie esistenti del documento, e che l’originale depositato negli archivi ufficiali dei gesuiti a Roma sia scomparso.
          Per quanto riguarda l’obbiettività della relazione, dobbiamo ammettere l’ostilità dei gesuiti che erano al comando in Argentina in quel momento, ma in realtà Bergoglio l’aveva esagerata in modo da apparire al Cardinale Quarracino come martire (il fenomeno che il padre Kolvenbach potrebbe avere avuto in mente quando ha parlato della disobbedienza sotto la maschera dell’umiltà).
          Anche con tutta l’indulgenza dovuta, il rapporto di Kolvenbach difficilmente può essere letto come la descrizione di un religioso modello fatta dal suo superiore».

          Marcantonio Colonna, Il Papa Dittatore – 2017

          • Milli ha detto:

            Dopo tanti anni, si può ben dire che quell’analisi aveva davvero compreso la sua vera personalità.

  • Fabio ha detto:

    Bergoglio sta attuando alacremente il piano per il quale è stato messo lì dalle lobby anticristiane con la complicità della mafia di San Gallo. Queste lobby, per bocca di John Podesta, consigliere della Clinton e ben introdotto negli ambienti che contano, auspicava già nel 2011 una ‘primavera vaticana’ per togliere di mezzo l’insegnamento bimillenario della Chiesa che si opponeva alle loro mire di depopolamento del globo da attuare tramite disgregazione della famiglia, aborto, eutanasia, gender, degradazione morale, ambientalismo, migrazionismo, regresso religioso, culturale e sociale.
    Se interpretiamo ciò che fa Bergoglio (cambiamento della pastorale, ed in prospettiva della Dottrina, a proposito dei punti sopra citati ) alla luce dei piani delle lobby, tutto quadra e combacia alla perfezione.
    Che poi Bergoglio sia squilibrato, posseduto o anche attivamente satanista lo sa il buon Dio (e non dovremmo stupirci più di tanto se pensiamo al tradimento di Giuda, nel quale entrò il demonio) ma i fatti sono lì da vedere.
    Vedendo come si comporta ed i sistemi che usa, gli inganni, i sotterfugi, le doppiezze, non mi fido neanche quando dice l’ora, figuriamoci se può ‘confermarci nella fede’.

    • Catholicus ha detto:

      Ottima e documentata analisi, Fabio. Anch’io non do’ nessuna fiducia a Bergoglio, anzi evitò di guardarlo in TV, di leggerlo ed ascoltarlo, ed invito tutti gli amici a fare altrettanto. Anche alcuni sacerdoti, in confessionale, dicono FI regolarsi così

    • Gaetano2 ha detto:

      Senta Fabio, lei parla troppo chiaro. Questi non sono tempi di chiarezza e di logica. Aggiunga qualche “forse”, “potrebbe essere”, “sembrerebbe” e così via… come fan quasi tutti.

  • Fabrizio Giudici ha detto:

    Tra i “voltafaccia” nei confronti dei cardinali, aggiungiamoci quello nei confronti del card. Sarah che qualche anno fa era molto attivo nell’incitare la celebrazione NO “ad orientem” e disse di avere l’appoggio del Papa. Poi fu ripreso grossolanamente.

    • Corrado Bassanese ha detto:

      Mi potrebbe spiegare quel NO “ad orientem”, mi risulta che S.E. Cardinal Sarah era favorevole alla celebrazione rivolto al Tabernacolo, o mi sbaglio?

      • VINCENZO FEDELE ha detto:

        Ritengo, correttamente, che quel “NO” sta per “Novus Ordo” e non per un NO AD ORIENTEM.