DISPACCI DALLA CINA. MORTE A HONG KONG. IL DRAGO INSEGUE IL 6G…
9 Novembre 2019
Marco Tosatti
Carissimi Stilumcuriali, il M° Aurelio Porfiri ci ha inviato i suoi Dispacci dalla Cina, particolarmente interessanti questa settimana non solo per gli sviluppi della drammatica situazione di Hong Kong, ma anche per le notizie avveniristiche sullo sviluppo delle comunicazioni. Buona lettura.
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La tragedia di Alex Chow
Purtroppo le notizie sulle vittime dello scontro fra manifestanti e polizia a Hong Kong cominciano a venire fuori. Questo venerdì è spirato in ospedale Alex Chow Tsz-lok di 22 anni, studente universitario. La morte è sopravvenuta per le conseguenze di una caduta in un parcheggio auto durante gli scontri fra manifestanti e polizia nella notte fra domenica 4 e lunedì 5 novembre. La scomparsa del giovane studente di informatica ha ovviamente innalzato il clima di tensione che si respira nella ex colomia britannica, clima che ha visto moltiplicarsi episodi di violenza, come gli attacchi all’organizzatore delle grandi marcie di giugno, o il tentativo di accoltellamento di pochi giorni fa di Junius Ho, uno dei critici più forti dei manifestanti e con una posizione nettamente pro Pechino, o ancora il morso ad un orecchio di un deputato pro democrazia del parlamento di Hong Kong. La violenza oramai sembra totalmente fuori controllo e lo scontro fra polizia e parte della società civile è ormai in campo aperto. Il 24 novembre dovrebbero svolgersi delle elezioni in Hong Kong che, visto il clima di enorme tensione, potrebbero essere rinviate. Da queste elezioni è stato espcuso Joshua Wong, uno dei volti più noti di questa protesta senza capi.
Le risposte della Cina
Un recente incontro ai vertici più alti del governo di Pechino ha delineato tre risposte tre risposte per far fronte alla situazione di Hong Kong: incrementare l’educazione patriottica, leggi più restrittive ed un modo nuovo per selezionare il capo dell’esecutivo. Peccato che le prime due misure sono state già bocciate ampiamente dal popolo di Hong Kong in precedenti adunate oceaniche. Per la terza, non si capisce ancora bene cosa significhi. Certo che il problema che ora si trovano con il presente capo dell’esecutivo, Carrie Lam, non è dei più semplici da risolvere, in quanto la stessa è considerata il chief executive più impopolare dai tempi del ritorno di Hong Kong alla Cina ma, per ovvi motivi, la Cina non può mandarla via ora per non perdere la faccia. Da voci raccolte ma non confermate da Pechino sembra dovrebbe esserci un avvicendamento in Marzo.
Maximum Illud
Sono passati 100 anni dalla grande enciclica missionaria di Benedetto XV Maximum Illud (1919). Dovremmo rileggerla attentamente. Per esempio: “La prima cosa che il Missionario deve conoscere è la lingua del popolo, alla cui conversione intende dedicarsi. E non basta che ne abbia una conoscenza qualsiasi, ma bisogna che la possieda in modo da poterla parlare correttamente e con speditezza. Infatti egli è debitore ad ogni sorta di persone, tanto ai rozzi quanto ai sapienti; né può ignorare quanto sia facile ad uno che parli bene, accattivarsi la benevolenza di tutti. Riguardo alla spiegazione della dottrina cristiana, il diligente Missionario non l’affidi ai catechisti, ma la tenga per sé come una mansione tutta sua propria, anzi come il principale dei suoi obblighi, ben sapendo che per nessun altro scopo egli è stato mandato da Dio se non per predicare il Vangelo”. Il principale obbligo del missionario è quello di predicare il Vangelo, non di apprezzare le culture locali. Le culture locali non hanno bisogno del nostro apprezzamento, esse sono buone per ciò che sono, ma il missionario le deve fecondare con la luce del Vangelo.
6G
Vi spaventano tutte le liti che circondano lo sviluppo della tecnologia 5G che dovrebbe rivoluziare il modo in cui comunichiamo? Mettevi l’anima in pace, perché la Cina sta già lavorando al 6G, come ci infirma Marco Cimminella in un articolo per “Business Insider Italia” che inizia in questo modo: “La corsa al 5G delle potenze mondiali non è ancora finita che la Cina è andata già oltre, pronta a lanciarsi in un nuova lunga sfida: il 6G. Le autorità di Pechino hanno dato ufficialmente inizio al programma di ricerca sulle reti di sesta generazione, istituendo due gruppi di lavoro che dovranno porre le basi per lo sviluppo della nuova tecnologia. Lo ha annunciato con una nota il ministero della Scienza e Tecnologia, raccontando di una riunione a cui hanno partecipato esperti e rappresentanti dello stato per delineare il percorso tecnico da seguire. Solo una settimana fa, i tre operatori statali cinesi hanno reso disponibili ai consumatori i servizi supportati dalle reti 5G, attivando così la più grande rete al mondo di quinta generazione. China Mobile, China Telecom e China Unicom hanno presentato al pubblico dei piani tariffari che partono da 128 yuan (16,61 euro) per 30 Gb di traffico dati al mese, consentendo così ai consumatori dotati di smartphone 5G di sfruttare le potenzialità della rete super veloce. Ora, su spinta dell’esecutivo di Pechino, è partito un tavolo di consultazione per prepararsi al futuro che verrà, con due team che dovranno supervisionare tutto il processo di studio e sviluppo delle future reti di comunicazione. Il primo è composto da diversi dipartimenti governativi, con l’incarico di promuovere la realizzazione del 6G; il secondo è formato da 37 esperti provenienti dal mondo dell’università, della ricerca scientifica e delle imprese, che dovranno fornire consigli tecnici per le principali decisioni che il governo prenderà in materia”. Il controllo delle rotte marittime è chiave per dominare il mondo, e esso è ancora saldamente nelle mani degli Stati Uniti. Ecco che la Cina cerca di dominare le rotte digitali con una spinta all’innovazione tecnologica che ha del prodigioso.
Aurelio Porfiri
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Tag: 6g, alex chow, hong kong, maximum ill
Categoria: Dispacci dalla Cina
” Il controllo delle rotte marittime è chiave per dominare il mondo, e esso è ancora saldamente nelle mani degli Stati Uniti. Ecco che la Cina cerca di dominare le rotte digitali con una spinta all’innovazione tecnologica che ha del prodigioso”.
La Madonna di Sheshan li farà crollare per come sono, un colosso con i piedi d’argilla.
“Sono passati 100 anni dalla grande enciclica missionaria di Benedetto XV Maximum Illud (1919). Dovremmo rileggerla attentamente. Per esempio: “La prima cosa che il Missionario deve conoscere è la lingua del popolo, alla cui conversione intende dedicarsi. E non basta che ne abbia una conoscenza qualsiasi, ma bisogna che la possieda in modo da poterla parlare correttamente e con speditezza. Infatti egli è debitore ad ogni sorta di persone, tanto ai rozzi quanto ai sapienti; né può ignorare quanto sia facile ad uno che parli bene, accattivarsi la benevolenza di tutti. Riguardo alla spiegazione della dottrina cristiana, il diligente Missionario non l’affidi ai catechisti, ma la tenga per sé come una mansione tutta sua propria, anzi come il principale dei suoi obblighi, ben sapendo che per nessun altro scopo egli è stato mandato da Dio se non per predicare il Vangelo”. Il principale obbligo del missionario è quello di predicare il Vangelo, non di apprezzare le culture locali. Le culture locali non hanno bisogno del nostro apprezzamento, esse sono buone per ciò che sono, ma il missionario le deve fecondare con la luce del Vangelo”.
Gigantesco, Maestro Porfiri, grazie
“Un recente incontro ai vertici più alti del governo di Pechino ha delineato tre risposte tre risposte per far fronte alla situazione di Hong Kong: incrementare l’educazione patriottica”
una soluzione alla Mattarella, insomma, tipo leggere la Costituzione della Repubblica italiana, tradita e ritradita nell’indifferenza di tutti
Riguardo alla spiegazione della dottrina cristiana, il diligente Missionario non l’affidi ai catechisti, ma la tenga per sé come una mansione tutta sua propria, anzi come il principale dei suoi obblighi, ben sapendo che per nessun altro scopo egli è stato mandato da Dio se non per predicare il Vangelo”.
Tra un video di sacerdote su YT e uno di profetesse e papesse sfiorite, è sempre da preferire quello del sacerdote.
Grazie, caro Maestro.
Mi viene in mente un sottile parallelismo tra il totalitarismo comunista e quello, più sottile, ma mica tanto, de noantri, quello donmilanista, il cui focolaio è sempre molto attivo:
https://lafilosofiadellatav.wordpress.com/2019/11/07/comunicato-stampa-don-lorenzo-milani-ecco-perche-viene-accostato-a-bibbiano/
Preghiamo perché, su tutti e due, voglia intercedere la Madonna di Sheshan. E possano così crollare i due falsi miti, quello di Pechino e quello di Barbiana e di Bibbiano.