OSSERVATORE MARZIANO, E LA PROFEZIA SULLA CHIESA DI P. MEINVIELLE. DA BRIVIDI.
21 Settembre 2019
Marco Tosatti
Cari Stilumcuriali, Osservatore Marziano ci ha mandato una riflessione nata dalla lettura di un testo molto interessante. Sia la riflessione che le citazioni del testo appaiono veramente inquietanti, perché sembrano coincidere con precisione al momento che stiamo vivendo, e al comportamento dei protagonisti della Chiesa. Buona lettura, e buona meditazione domenicale…
§§§
Caro Tosatti, leggendo i commenti dei suoi lettori, ho da tempo notato sconcerto e confusione legate al vostro attuale pontificato. Vorrei proporre una chiave di lettura che ho tratto da un libro che è custodito gelosamente nella nostra biblioteca marziana.
Si tratta di un libro scritto nel 1970 da uno dei maggiori teologi del XX secolo, Padre Julio Meinvielle, argentino anche lui (1905-1973).Il titolo originale è “De la Càbala al Progresismo”. Edizioni del Verbo Incarnato. Nella Conclusione del libro (500pagine) Padre Meinvielle fa una profezia sulla chiesa di oggi. La riassumo per punti essenziali scelti e ricomposti da me (mantenendo inalterato il senso), con traduzione mia.
<Potremo presto avere due Chiese, una Chiesa della Propaganda e una Chiesa del Silenzio. La Chiesa della Propaganda potrà esser conquistata dal nemico e convertirsi da Chiesa Cattolica in Chiesa gnostica.Questa Chiesa sarà magnificata dalla propaganda, avrà vescovi, sacerdoti e teologi. Avrà un Pontefice dalle attitudini ambigue. La Chiesa del Silenzio avrà un Papa fedele a Gesù Cristo nei suoi insegnamenti, e avrà sacerdoti, vescovi e fedeli, dispersi come un piccolo gregge (pusillus grex)in tutta la terra. Ma (attenzione) un solo e medesimo Papa presiederà entrambe le due chiese, che apparentemente quindi sembreranno una sola. Il papa, con la sua attitudine ambigua, darà ragioni per mantenere l’equivoco, perché da una parte professerà una dottrina corretta, inattaccabile; dall’altra parte, producendo fatti equivoci a talvolta riprovevoli, apparirà voler incoraggiare la sovversione della chiesa gnostica della propaganda.
Commenta poi padre Meinvielle: <L’ecclesiologia non ha studiato sufficientemente la possibilità di una ipotesi come quella qui proposta, però se ci pensiamo bene, la promessa di Assistenza della Chiesa, si riduce (…) al fatto che la Chiesa non scompaia ,né sia distrutta dai suoi nemici. (Mt 16, 13-20; Mt 28,118-20; Giov 14,16-26). Questa ipotesi esposta non invalida la promessa (non praevalebunt), se si tiene conto di vari passaggi evangelici sulla defezione della fede. Questa defezione dovrà coincidere con la perseveranza della Chiesa fino alla fine. Dice il Signore (Vangelo di Luca 18,8) “ Ma quando il Figlio dell’ Uomo tornerà, troverà ancora fede sulla terra ?”. San Paolo chiama apostasia universale questa defezione della fede, che coinciderà con la manifestazione dell’uomo della iniquità, del figlio della perdizione. (2 Tess 2,3). L’unica alternativa all’Anticristo sarà Cristo. (…) Ma non è stato annunciato che Cristo salverà – tanti o tutti –. Salverà la sua Chiesa – piccolo gregge – pusillus grex (Luca 2.32), a cui il Padre ha promesso il Regno>.
Senza commenti marziani, naturalmente. OM
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Tag: chiesa, meinvielle, osservatore, papa, profezia
Categoria: osservatore marziano
Dire che la traduzione è pessima, è farle una lode. È stata fatta, molto probabilmente, da qualche latinoamericano che non conosce bene né l’italiano né il castigliano.
Il testo del Meinvielle è profondo, preciso, pungente. In realtà non è propriamente una profezia, bensì un prospettare in maniera anticipata quello che l’autore ci vedeva “in causa” e che tanti altri, a motivo della mancanza di acume intellettuale, non riuscivano allora a vedere.
Il brano si trova nella conclusione, precisamente nell’ultimo paragrafo del libro. Parla delle due chiese, quella cioè della pubblicità e quella vera, ambedue guidate dallo stesso Papa il quale con i suoi ambigui atteggiamenti genererebbe confusione allo stesso tempo che manterrebbe la chiarezza dottrinale (in questo ultimo segmento, bisogna dire che ora non è il caso, anzi, e più sembra applicarsi a GPII o all’allora regnante PVI, ché ne so). In ogni modo, la situazione attuale sembra aver sorpassato alla grande quanto previsto dal profondo teologo argentino.
secondo me neppure lei conosce bene l’italiano. Altrimenti avrebbe letto la premessa fatta da Osservatore Marziano . Provi a rileggerla
Scusi, ma nemmeno il suo italiano è eccelso. A questa frase manca qualcosa :”Parla delle due chiese, quella cioè della pubblicità e quella vera, ambedue guidate dallo stesso Papa il quale con i suoi ambigui atteggiamenti genererebbe confusione allo stesso tempo che manterrebbe la chiarezza dottrinale (in questo ultimo segmento, bisogna dire che ora non è il caso, anzi, e più sembra applicarsi a GPII o all’allora regnante PVI, ché ne so). “
… e naturalmente OM, Tosatti and followers fanno umilmente parte del piccolo gregge, ovvio!
Dire che la traduzione è pessima, è farle una lode. È stata fatta, molto probabilmente, da qualche latinoamericano che non conosce bene né l’italiano né il castigliano.
Il testo del Meinvielle è profondo, preciso, pungente.
Parla delle due chiese, quella cioè della pubblicità e quella vera, ambedue guidate dallo stesso Papa il quale con i suoi ambigui atteggiamenti genererebbe confusione allo stesso tempo che manterrebbe la chiarezza dottrinale (in questo ultimo segmento, bisogna dire che non è il caso, anzi più sembra applicarsi a GPII, ché ne so).
L’unica cosa ovvia per ora é che tu fai parte del grande gregge dei pecoroni PDofili.
Ho la vaga impressione che anche qui si confonda la Chiesa reale con la Chiesa dei teologi e delle relative posizioni rispetto agli “insegnamenti e alla dottrina” (come ribadisce l’autore della cosiddetta profezia).
La Chiesa dei teologi viene qui divisa in due macrocategorie: la Chiesa dei tradizionalisti o conservatori, come era Padre Julio Meinvielle (=Chiesa del Silenzio = fedele alla dottrina = piccolo gregge = destinata alla Salvezza) e la Chiesa dei progressisti o conservatori (= Chiesa della Propaganda = non fedele alla dottrina = maggioranza del gregge = destinata alla perdizione).
Ma la Chiesa di Gesù Cristo non si può ridurre a una dottrina, con tutte le conseguenze e le classificazioni che ne derivano.
La fedeltà alla Verità tutta intera (= Gesù) non può esaurirsi nell’enunciare e difendere una dottrina corretta (come peraltro è sacrosanto che sia), ma deve anche concretizzarsi nella testimonianza (!) della Verità nella Carità, secondo il Vangelo e cioè secondo gli insegnamenti e l’imitazione di Gesù Cristo.
Per cui i veri cristiani sono coloro che amano la Verità e testimoniano l’Amore di Cristo.
Pace e bene.
Senza dedica per MARIO, perché… è scontata.
*Per cui i veri cristiani sono coloro che amano la Verità e testimoniano l’Amore di Cristo.*. (Mario pace e bene)
Si può forse dire che ama la verità colui che smantella costantemente la dottrina rivelata ?
E comunque, S. Paolo dice chiaramente di imitare la fede dei pastori, anche se l’esito del tenore di vita di questi è discutibile.
Perché Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi.
Non credo che i “pastori col tenore di vita discutibile”, seppur con fede salda, si possano considerare “veri cristiani” o appartenenti al “piccolo gregge”.
Saluti.
Sig. Mario, lei ha ragione, tuttavia sembra che arriviamo a conclusioni diverse.
Per me la Verità e la Via sono quelle insegnate e trasmesse da duemila anni e attualmente mi sembra che si vada in direzione diversa. Per cui un cattolico può sentirsi un po’ confuso quando vede sacerdoti arcobaleno, Comunione data ai divorziati, accoglimento di rituali spiritisti indigeni, ecc.. Cerchi di capire.
Ci sentiamo come quei pellegrini in viaggio che a un certo punto si accorgono di seguire il capocomitiva sbagliato. Sconcerto!
Grande concetto, ha ragione, signor Mario. Che ce ne facciamo noi delle perle scoperte dai teologi? Il carisma va bene purché si magna.
Ho la vaga “certezza” che delle due chiese (e questa è una parte della profezia in stretta analogia a quella delle visioni della beata K. Emmerich e di molte altre, anche più recenti, profezie) Lei stia in realtà dalla parte della “neochiesa”, ovvero della chiesa della propoganda.
Poi lo capirà, anche se Lei già lo sa!!!
Poi, nel suo ragionamento noto che le sfuggono, o peggio, forse finge di non vedere, alcune questioni che non si possono non mettere a fuoco.
C’è la seconda parte della profezia che riguarda i due papi: quello “falso”, che sarebbe però anche il papa della chiesa del “piccolo gregge”, che però ha già il suo papa, quello vero e perciò unico papa.
Quanti sono i papi oggi?
E noi li vediamo.
Ma quelli che li hanno profetizzati come hanno potuto vederli – quando mica c’erano, eh! – se non fosse che anzitempo per grazia divina furono ad essi rivelati per mezzo di ambasciatori celesti, alcuni scambiati dalla falsa chiesa per postini, salvo poi dire “Medjugorje l’ho salvata io!!!!!”.
Quanto a una chiesa, come Lei sostiene, che si riduce a sola dottrina, solo un cieco o un ipocrita (veda Lei dove vuol meglio identificarsi) potrebbe negare che la chiesa, quella vera di Cristo, bimillenaria, oggi, è quel piccolo gregge rimasto fedele a Cristo, Via, Verità e Vita, che, sofferente, strettosi al cuore immacolato di Maria del quale imminente sarà il Suo trionfo, “resiste” al vorticoso turbinio di quel folle e diabolico progetto della neochiesa che nel “cambio di paradigma” inferto alla Chiesa di Cristo, sta tragicamente trascinando nel baratro della perdizione il mondo intero, dimenticando però che la Chiesa è di Cristo e che su di essa le porte degli inferi non prevarranno.
E questa “stravagante” chiesa, “meretrice”, che si è venduta al mondo e ai poteri forti del mondo per l’instaurazione della dittatura del pensiero unico e che, nella sua dilagante eresia, sta in realtà sempre più assumendo il volto amazzonico dell’anticristo, è in realtà esattamente l’opposto di quella che Lei vorrebbe far apparire, nel suo infelice tentativo di additarla, ipocritamente, come depositaria della “… fedeltà alla Verità tutta intera (= Gesù” che – “non può esaurirsi nell’enunciare e difendere una dottrina corretta (come peraltro è sacrosanto che sia)” – che si concretizza “anche nella testimonianza (!) della Verità nella Carità, secondo il Vangelo e cioè secondo gli insegnamenti e l’imitazione di Gesù Cristo”.
Mi spiace, ma non è così.
O meglio, il ragionamento che Lei ha fatto per la chiesa della “tradizione”, va specularmente ribaltato e applicato alla neochiesa della “propaganda”, già profetizzata come tale, poiché essendo che satana “scimmiotta” Dio, è solo vero che questa neo chiesa nell’indossare i panni della carità, tradendo la verità, vuol far vedere al mondo di essere la chiesa di Cristo che in realtà non è perché, ahimè, sotto il manto dell’agnello ci sta il lupo, il vero volto dell’anticristo.
Noi del piccolo resto rimaniamo con Maria accanto al nostro Pontefice.
Pace e bene.
Sig. Riccardo, prima di tutto non ritengo giusto che lei, senza conoscermi affatto, si prenda la libertà di classificarmi. Io sono solo un povero peccatore che cerca con fatica di vivere da vero cristiano, secondo la definizione data sopra.
Nel mio commento non volevo attaccare nessuno, ma puntualizzare solamente che la fedeltà alla dottrina non è automaticamente garanzia di Salvezza.
Per cui riconosco che sia da una parte (cosiddetti tradizionalisti) sia dall’altra (cosiddetti progressisti), se non coesistono ambedue le condizioni (amore alla Verità e testimonianza dell’Amore di Cristo), non si è veri cristiani. E per capire questo mi ha aiutato molto Medjugorje e l’opera della Valtorta.
Chi siano e quanti siano poi i veri cristiani, Dio solo lo sa. Considerato anche che la maggioranza dei cattolici poco o nulla sa delle distinzioni teologiche tradizionalisti/progressisti.
Saluti.
Profezia incompleta.
C’è la chiesa propagandista, il piccolo resto e il GHETTO.
Buonasera.
Bergoglio?
Ho sempre sostenuto che desse un copo al cerchio e una alla botte!
Sì, ma picchia talmente forte da ammaccare il cerchio e sfasciare la botte.
Speriamo che l’epoca dell’ imbroglio
presto finisca con Bergoglio
E’ possibile che Meinvielle, nello scrivere il libro, avesse in mente il magistero di Paolo VI, il quale è sostanzialmente ortodosso. Si può dire la stessa cosa di quello di papa Francesco? Paolo VI commise degli errori e li lasciò commettere, in modo tale che le due Chiese cominciarono a formarsi proprio durante il suo pontificato. Ma sapeva, come disse lui stesso in un discorso ai cardinali, subito dopo il Concilio, che la Chiesa custodisce un depositum che non le appartiene e che sulla bocca di un papa non è tollerabile la minima inesattezza (questa seconda cosa la disse a Jean Guitton). L’attuale commando che dirige la Chiesa, penso che, con tutte le critiche e riserve che si possono formulare su Papa Montini, non potrebbe nemmeno allacciargli le scarpe. Purtroppo, la situazione attuale supera quella prospettata dal teologo argentino, perché l’ambiguità è anche nel magistero.
Ai tempi di Paolo sesto esistevano già due diverse chiese. UNA sostanzialmente fedele al catechismo di Papa Sarto di cui curava con perseveranza la diffusione, L’altra già seguace della teologia della liberazione il cui organo era la rivista della FUCI ovvero la Rivista degli universitari cattolici. Ora essendo stato Montini, in illo tempore, assistente ecclesiastico della Fu ci era chiaro che questa seconda linea era da lui approvata.
Lucida e stringente analisi di Don Pagliarani:
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/09/sup-gen-spx-chiesa-sinodale-piramide.html?m=1
Ossequi.
Citare il magistero di «san» Giovanni Paolo II per esempio per opporsi alle novità di Papa Francesco è un pessimo rimedio, votato sin dall’inizio al fallimento. Un buon medico non si limita a pochi punti di sutura per sanare una ferita, senza prima porre rimedio all’infezione della piaga.
Don Davide Pagliara i FSSPX
Meditate woytjliani meditate….
Considerazione giustissima, che sfugge a molti
I neolefebvriani vivono una menzogna: si dicono sottomessi a Roma, ma ignorano sistematicamente tutto ciò che viene da Roma. Si inginocchiano davanti a quello che chiamano tra loro il diavolo. Confondono tutto, per loro Berggy è migliore di Benedetto XVI, e così non vedono niente di quello che succede nella Chiesa.
Hanno potuto conservare la vera liturgia negli anni bui del pre Summorum pontificum, ma pagando un prezzo impagabile nella coerenza tra dottrina e pratica, cioè, nell’ onestà spirituale ed esistenziale nel vissuto della fede.
Dopo il Summorum pontificum, le loro messe non hanno più il monopolio della liturgia e oggi le loro ineffabili messe Una cum Francisco probabilmente non sono neanche valide e sicuramente non sono lecite.
Una storia buia in mezzo alla notte oscura della Chiesa.
Dubbio,
può essere invece, che Meinvielle con la sua lungimirante ipotesi, formulata negli anni subito dopo il Concilio, abbia offerto involontariamente su un piatto d’argento ai vari sovvertitori la soluzione/indicazione per colpire la Chiesa, sapendo essi, che ciò sarebbe potuto avvenire solo quando si fosse reso possibile eleggere la persona, ignara o meno, adatta allo scopo?
Equilibrisi mentali?…. Forse.
Non riesco a credere che tra le due ” tribù ” di cui sarebbe costituita la Chiesa indicata possa esserci concordia ma solo ” la spada “. Un pastore ” double face ” mi pare inviato da un dio irridente e malvagio come Anra Mainyu
( lo Spirito Avversario ) , e nei fatti…
Mi scuso, nella precedente c’era un errore, tenga buona questa, grazie
Caro Dott. Tosatti,
so di essere fuori tema,
Le propongo questo mio intervento, sotto pseudonimo.
Se le sembra interessante, mi può contattare alla mia mail, grazie e buon lavoro!
Bruno Dente – PD
Caro Dott. Tosatti,
Le scrivo, audacemente, per proporle una nuova rubrica da inserire nel suo sito, a cadenza settimanale. Ogni settimana infatti va in onda, su Rai1, dopo il tg delle 08.30, la trasmissione “Dialogo”. La seguo da poco, ma devo dire che è un vero capolavoro. Merita una rubrica di risposta, così il “dialogo” si amplierebbe. Si potrebbe chiamarla, per restare in tema. “Vade retro, Christe”.
Dalla puntata odierna apprendiamo che ad Assisi, nell’ambito dell’iniziativa “Il cortile di Francesco”, il benemerito Cardinal Ravasi ha organizzato un incontro a tema ecologico, dove alcuni esperti di comprovata ortodossia, a volte anche ortodossia abortista (Jeffrey Sachs), disquisiscono sui destini del pianeta alla scuola di Greta Thunberg, integrandone il pensiero secondo le indicazioni di Francesco, non quello assisano ma quello argentino.
Si è ben occupato dell’evento Ermes Dovico sulla Nuova Bussola Quotidiana, ma a me pare che Padre Enzo Fortunato, direttore della sala Stampa del Convento di Assisi, nella trasmissione TV abbia fornito ulteriori elementi, per spingerci ad apprezzare maggiormente l’iniziativa.
Il primo: non si può invitare Greta ad ogni evento sul tema salvare il pianeta, e questo per due ragioni. La prima: i suoi viaggi in aerostato, pur non inquinando, sono lunghi e dispendiosi. La seconda: pur essendo stata proclamata “santa subito”, non risulta ancora che abbia il carisma della bilocazione.
Non restava che creare, pardon, individuare una Greta nostrana, di più facile gestione. Costei si chiama Alice, da non confondere con la omonima della favola: questa si potrebbe battezzare “Alice nel paese dell’inquinamento”. Par già di poter dire che è in grado di gareggiare con Greta per saggezza e profondità di slogan triti e ritriti, pardon, di pensiero. Da augurarsi che non si sgonfi lungo il viaggio verso la gloria mediatica, come succede ai già citati palloni aerostatici.
Il secondo: verrà indetto, mi pare ancora ad Assisi, un sedicente, pardon opportuno “sinodo per la stampa”, con lo scopo di darsi un codice per liberarsi del linguaggio dell’odio, introdotto, ahimè, dall’odiato Matteo Salvini.
E’ veramente bello che si faccia finalmente chiarezza, spazzando via il ciarpame velenoso sparso da integralisti che vorrebbero disseminare il regno di Madre Terra con torme di orribili mostriciattoli inquinanti, i bambini, e da sovranisti che pretendono di fermare l’invasione della Patria, scusi la maiuscola, associandosi ai poco misericordiosi Vescovi africani. E qui mi sia concesso di esprimere il mio rammarico per il fatto che abbiamo chiamato per anni “patriottismo” il sovranismo, aprendo la breccia a pericolosi equivoci. Meno male che c’è ora chi vi pone rimedio!
Tutto ciò non è destinato a restare lettera morta: essendo queste iniziative ispirate dalla lotta ai poteri forti, i risultati saranno oggetto di una proposta all’ONU, onde sollecitarne l’adozione su scala mondiale. Parole di Padre Enzo. Va da se che la libertà dai poteri forti va opportunamente e severamente imposta, ci mancherebbe!
Ma guardiamo al positivo: pare che per il futuro ci sarà risparmiata la fatica di pensare.
Ad Assisi non si pensa: si RESPIRA. Tutti respirano aria nuova: intervistatori, intervistati, organizzatori, pubblico. Temo che il prezzo delle maschere antigas salirà alle stelle….
La prego, Dott. Tosatti, non se ne esca adesso con una delle sue, che costoro usano Cristo, quando lo usano ancora, come ciliegina su una torta avvelenata, e non concluda, peggio ancora, con un invito alla preghiera: la preghiera INQUINA….l’inferno!
Con grande stima
José Ramón Miguel Agustín
ancora si ascolta il guardiano del sacro convento di Assisi!!!!!!
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Caro Dott. Tosatti,
so di essere fuori tema,
Le propongo questo mio intervento, sotto pseudonimo.
Se le sembra interessante, mi può contattare alla mia mail, grazie e buon lavoro!
Bruno Dente – PD
Caro Dott. Tosatti,
Le scrivo, audacemente, per proporle una nuova rubrica da inserire nel suo sito, a cadenza settimanale. Ogni settimana infatti va in onda, su Rai1, dopo il tg delle 08.30, la trasmissione “Dialogo”. La seguo da poco, ma devo dire che è un vero capolavoro. Merita una rubrica di risposta, così il “dialogo” si amplierebbe. Si potrebbe chiamarla, per restare in tema. “Vade retro, Christe”.
Dalla puntata odierna apprendiamo che ad Assisi, nell’ambito dell’iniziativa “Il cortile di Francesco”, il benemerito Cardinal Ravasi ha organizzato un incontro a tema ecologico, dove alcuni esperti di comprovata ortodossia, a volte anche ortodossia abortista (Jeffrey Sachs), disquisiscono sui destini del pianeta alla scuola di Greta Thunberg, integrandone il pensiero secondo le indicazioni di Francesco, non quello assisano ma quello argentino.
Si è ben occupato dell’evento Ermes Dovico sulla Nuova Bussola Quotidiana, ma a me pare che Padre Enzo Fortunato, direttore della sala Stampa del Convento di Assisi, nella trasmissione TV abbia fornito ulteriori elementi, per spingerci ad apprezzare maggiormente l’iniziativa.
Il primo: non si può invitare Greta ad ogni evento sul tema salvare il pianeta, e questo per due ragioni. La prima: i suoi viaggi in aerostato, pur non inquinando, sono lunghi e dispendiosi. La seconda: pur essendo stata proclamata “santa subito”, non risulta ancora che abbia il carisma della bilocazione.
Non restava che creare, pardon, individuare una Greta nostrana, di più facile gestione. Costei si chiama Alice, da non confondere con la omonima della favola: questa si potrebbe battezzare “Alice nel paese dell’inquinamento”. Par già di poter dire che è in grado di gareggiare con Greta per saggezza e profondità di slogan triti e ritriti, pardon, di pensiero. Da augurarsi che non si sgonfi lungo il viaggio verso la gloria mediatica, come succede ai già citati palloni aerostatici.
Il secondo: verrà indetto, mi pare ancora ad Assisi, un sedicente, pardon opportuno “sinodo per la stampa”, con lo scopo di darsi un codice per liberarsi del linguaggio dell’odio, introdotto, ahimè, dall’odiato Matteo Salvini.
E’ veramente bello che si faccia finalmente chiarezza, spazzando via il ciarpame velenoso sparso da integralisti che vorrebbero disseminare il regno di Madre Terra con torme di orribili mostriciattoli inquinanti, i bambini, e da sovranisti che pretendono di fermare l’invasione della Patria, scusi la maiuscola, associandosi ai poco misericordiosi Vescovi africani. E qui mi sia concesso di esprimere il mio rammarico per il fatto che abbiamo chiamato per anni “patriottismo” il sovranismo, aprendo la breccia a pericolosi equivoci. Meno male che c’è ora chi vi pone rimedio!
Tutto ciò non è destinato a restare lettera morta: essendo queste iniziative ispirate dalla lotta ai poteri forti, i risultati saranno oggetto di una proposta all’ONU, onde sollecitarne l’adozione su scala mondiale. Parole di Padre Enzo. Va da se che la libertà dai poteri forti va opportunamente e severamente imposta, ci mancherebbe!
Ma guardiamo al positivo: pare che per il futuro ci sarà risparmiata la fatica di pensare.
Ad Assisi non si pensa: si RESPIRA. Tutti respirano aria nuova: intervistatori, intervistati, organizzatori, pubblico. Temo che il prezzo delle maschere antigas salirà alle stelle….
La prego, Dott. Valli, non se ne esca adesso con una delle sue, che costoro usano Cristo, quando lo usano ancora, come ciliegina su una torta avvelenata, e non concluda, peggio ancora, con un invito alla preghiera: la preghiera INQUINA….l’inferno!
Con grande stima
José Ramón Miguel Agustín
La citazione piccolo gregge é in LC 12, 2,32
NO. E’ Luca 12,32 : “Non temere, piccolo gregge, perchè al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.”
La Chiesa del Silenzio avrà un Papa fedele a Gesù Cristo nei suoi insegnamenti, e avrà sacerdoti, vescovi e fedeli, dispersi come un piccolo gregge (pusillus grex)in tutta la terra. Ma (attenzione) un solo e medesimo Papa presiederà entrambe le due chiese, che apparentemente quindi sembreranno una sola. Il papa, con la sua attitudine ambigua,
Non ho capito questo passaggio: dice che ci sarà un Papa fedele; poi dice che ce ne sarà uno ambiguo, ma nel mezzo “un solo e medesimo Papa”.
A parte questo dettaglio, mi vien da dire: di profeti su quanto sarebbe successo ne saltano fuori a bizzeffe, ma ce li hanno tenuti tutti nascosti o non sono stati notati? Ma: e lo strombazzato “spirito profetico” del Concilio che fine ha fatto?
L’autore però non parla di profezia ma di ipotesi.
Un’ipotesi è qualcosa di ben diverso da una profezia.
Quello che è certo è che qui sotto c’è un tizio che ha approfittato subito dell’occasione per offenderci.
Ci vorrebbe qualche posto tranquillo della val Brembana per dimenticare per un po’ certi personaggi di questo blog.
Magari a Foppolo e dintorni.
Certe profezie sono note da tempo, alcune vengono comprese quando si compiono.
«Quelli che camminano abbracciando la mezza verità cadranno» (19/09/2019).
https://www.apelosurgentes.com.br/it-it/mensagens/
Se in questa situazione di inganno diabolico, non ci aiutasse la nostra Madre Celeste, saremmo completamente perduti. E per aiutarci sembra proprio che si serva anche di questo canale speciale. Approfittiamone per “discernere” la situazione alla luce della Verità piena e duratura.
Ma (attenzione) un solo e medesimo Papa presiederà entrambe le due chiese..
Vedete che siete degli imbroglioni conservatori! Voi tradizionalisti seguite Benedetto XVI e tanto in silenzio non state. Franesco non è ambiguo, lo dimostra il fatto che si è pronuciato contro l’eutanasia, lui ha paura di chi uccide il corpo, invece voi appena vedete uno sciamano amazzonico impossessarsi dell’anima di un cristiano, vi disperate come gli ossessi.
non son sicuro di aver capito se lei scherza o è stupido.
Vorrei proprio dargli gli strumenti per comprendere ma significherebbe farle fare un salto di qualità.
Dar-le : – dar-gli – a chi ? a un lui ? Lo faccia questo salto di qualità : ” rem tene , verba sequentur ” .
no, lei proprio non scherza…
La seconda
Ritengo la seconda
COME LEI GIUSTAMENTE DICE , LUI HA PAURA CHE PRIMA O POI PRATICHINO ANCHE SU DI LUI L’EUTANASIA .PERCIò LA TEME .
LEI HA RAGIONE . FRANCESCO NON E’ AMBIGUO , E’ SQUILIBRATO. Ed io sono preoccupato perchè sono gnostico . pensavo lo fosse anche lui, invece mi ha tradito.
Si è vero si è pronunciato contro l’eutanasia. Ma credo che a lei le sia sfuggito un dettaglio e cioè ha aggiunto che comunque va sempre rispettata la dignità della persona. Il classico colpo al cerchio ed anche alla botte, come dire “Siamo contrari l’eutanasia ma anche no (naturalmente per rispetto alla dignità della persona che ha il diritto di morire dignitosamente). Quando si dice ambiguità…
Poi però ha appoggiato il governo di Conte, che mira a fare leggi di tutt’altro genere.
In realtà abbiamo anche due papi…..
chissà se è quello che aveva intuito Padre Meienvielle . Oppure lui aveva visto sdoppiata la figura di un unico papa con due anime, due intelligenze . Calza perfettamente , direi, con la figura del papa attuale , che dice p lascia dire , che il diavolo è un simbolo, che l’inferno c’è ma è vuoto, che il matrimonio è un sacramento ,ma può esser sciolto, che il peccato originare c’era ,ma ora è stato corretto, che la Madonna è la mamma di Gesù ma non è nata immacolata, che dobbiamo credere a Gesù ma anche Maometto , Shiva, Visnù, Robbard, Buddha, han diritto di esser creduti. Ma sorattutto dice che Kasper è il maggior teologo al mondo.
Carissimo Tosatti, sono sempre più convinto che la fedeltà a Cristo debba essere totale. Se non erro, il tributo che Cristo ha dato alla Chiesa è stato il suo Sangue Sacratissimo per la salvezza delle genti. Ora, se il Sacrificio della Messa è invalido, cioè, se Cristo “di propria decisione” abbia stabilito di NON DISCENDERE PIU’ SULLE SPECIE CONSACRATE (come effettivamente ritengo), non resta che un’opzione: che Cristo ritorni sulla terra per RISTABILIRE IL SACRIFICIO PERFETTO E COSI’ RIPRISTINARE LA LINEA DI DISCENDENZA DEGLI APOSTOLI. Lo so, la mia teoria sembra abbastanza astrusa, e forse, lo è. Ma non è forse vero che i figli di Dio non sanno che cosa il Padre riservi loro finché questo non accade? E’stato così per Cristo: chi gli credette, quando venne la Prima Volta? Eppure Dio aveva stabilito così per gli uomini fin dall’inizio. Pertanto io ritengo che sia il caso di cominciare a pensare a Cristo in maniera diversa: bisogna interpretare l’Apocalisse in senso escatologico, e pensare che effettivamente stiamo vivendo gli Ultimi Tempi. Ricordo che la Emmerick disse: “Ma Dio aveva altri progetti”. Ecco, forse bisognerebbe lasciare a Dio il beneficio del dubbio. Sempre suo affezionatissimo.
Permetta: la sua teoria non è astrusa. È eretica e anche molto. Fantastichi meno.
Cristo ritorni sulla terra per RISTABILIRE IL SACRIFICIO PERFETTO E COSI’ RIPRISTINARE LA LINEA DI DISCENDENZA DEGLI APOSTOLI.
Ciò che il Signore ha fatto, come agnello senza macchia, vale per sempre.
Il sacrificio è perfetto.
La linea di discendenza è questa.
Se poi un pastore tradisce, forse che il Signore non lo sapeva nella sua Passione?
Ma il tempo di satana sta per finire.
Per quale ragione lei ritiene che non avvenga più la Transustanziazione ?
Questo potrebbe avvenire se si cambiassero le parole centrali della Santa Messa .
Se il mondo si trovasse senza la presenza di Dio sulla terra…beh, non oso immaginarlo.