SINODO AMAZZONIA: LA MAFIA DELL’ANELLO DI TUCUM? ARTICOLO DI JOSÉ URETA.

6 Agosto 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, è con vero piacere che vi offriamo oggi un’esclusiva di grande rilievo; un articolo di José Antonio Ureta sul prossimo Sinodo amazzonico, e sul ruolo che ha svolto nella sua preparazione – e probabilmente nel futuro svolgimento – una singolare compagnia, quella dell’anello di tucum. Scopriamo insieme di che cosa si tratta.

 

Il prossimo sinodo sarà “amazzonico” o “massonico”?

Il ruolo segreto della mafia dell’“anello di tucum” nella preparazione dell’assise di ottobre

José Antonio Ureta

Istituto Plinio Corrêa de Oliveira

Dopo che, nella biografia sul loro connazionale cardinale Godfried Daneels, i giornalisti belgi Jürgen Mettepenningen e Karim Schelkens hanno rivelato l’esistenza di una “mafia di San Gallo” che avrebbe contribuito in modo determinante all’elezione di Papa Bergoglio, il cattolico medio ha avuto consapevolezza della forza dei gruppi di pressione persino all’interno della Chiesa.

Ma storici e specialisti conoscono da molto tempo il peso che le lobbies hanno avuto nella vita ecclesiale. Subito dopo la chiusura del Concilio Vaticano II, ad esempio, si venne a sapere del ruolo svolto dalla piovra mediatica dell’ IDO-C (International Centre of Information and Documentation concerning the Conciliar Church) per creare il “concilio dei giornalisti”, il “concilio dei mezzi di comunicazione, che era praticamente un concilio a parte”, come asserì Benedetto XVI nel suo ultimo discorso alla vigilia del giorno in cui la sua rinuncia sarebbe divenuta effettiva.

Non molto tempo fa si è venuti a conoscenza del ruolo svolto da un gruppo di Padri Conciliari, raccolti sotto la denominazione di “Chiesa dei Poveri”, che firmarono un segreto “Patto delle Catacombe”  il quale sembra stia raggiungendo la sua piena realizzazione a livello planetario con il pontificato di papa Bergoglio .

L’ex nunzio a Washington mons. Carlo Maria Viganò ha destato scalpore denunciando l’esistenza di una rete omosessuale i cui membri si aiutano a vicenda e che garantisce avanzamenti di carriera ecclesiastica (e copertura nel caso di coinvolgimento in scandali).

Per essere efficaci, questi gruppi di pressione con interessi personali o ideologici devono agire coordinati, tuttavia sempre nell’ombra, imitando l’operare della Massoneria, con i suoi segni misteriosi di reciproco riconoscimento tra fratelli non appartenenti alla stessa loggia.

È noto il brano in cui Marcel Proust traccia un parallelo tra l’agire dei «fratelli» e quello degli omosessuali del suo tempo, di cui parlava per conoscenza diretta: «[Loro] form[ano] una frammassoneria assai più estesa, più efficace e meno sospetta di quella delle logge, giacché risponde a una identità di gusti, di bisogni, di abitudini, di rischi, di apprendistato, di sapere, di traffico, di glossario, e in cui i membri che desiderano non farsi riconoscere subito lo fanno mediante segni naturali o di convenzione» .

Sicuramente in futuro conosceremo l’impatto sulla prossima Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la regione Panamazzonica del gruppo di presuli e missionari impegnati nella Teologia Indigena, versione più aggiornata della Teologia della Liberazione, che ha già adottato il cosiddetto “anello di tucum” come segno convenzionale di riconoscimento.

Tucumã è il nome di una palma dell’Amazzonia dal cui legno si ricava un anello nero, che si suppone essere stato portato dagli schiavi ai tempi dell’Impero, in mancanza di risorse per portare l’anello d’oro dei signori. Sarebbe servito come simbolo di patto matrimoniale, di amicizia, oppure di resistenza. “Era un simbolo clandestino il cui significato solo gli schiavi conoscevano”, asserisce il blog della Pastorale Giovanile della Diocesi di Piracicaba.

Negli anni Settanta due organismi della Conferenza Episcopale Brasiliana, il Consiglio Indigeno Missionario (CIMI) e la Commissione Pastorale della Terra (CPT) adottarono l’anello di tucum come simbolo del’impegno nella lotta di classe e nelle cosiddette “lotte sociali”.

Pare sia stato mons. Pedro Casaldáliga – religioso clarettiano catalano nominato vescovo di São Félix do Araguaia da papa Paolo VI, e promotore del CIMI e della CPT – a rendere popolare il simbolo. Così racconta un altro rappresentante della Teologia della Liberazione, mons. Tomás Balduino, vescovo emerito di Goiás Velho e per molti anni presidente del CIMI:

“Pedro fu consacrato vescovo nel 1971, nella città di São Félix, circondato dal popolo povero di quella regione. Egli ricevette i simboli liturgici adattati alle culture dei popoli indigeni e contadini. La mitra era un cappello di paglia, il pastorale un remo tapirapé e l’anello di tucum, che nelle sue dita e in quelle di molti agenti pastorali, divenne segno dell’impegno della camminata verso la liberazione” .

Mons. Pedro Casaldáliga

Con innegabili doti poetiche, il prelato riassunse così il senso di tale “camminata” nel seguente poema: «Con un callo per anello, / monsignore tagliava il riso / Monsignore “falce e martello”? / Mi chiameranno sovversivo. / E dirò loro: lo sono / Per il mio popolo in lotta, vivo. / Col mio popolo in marcia, vado. / Ho fede da guerrigliero / e amore alla rivoluzione».

L’anello di tucum identificò tanto la personalità e l’agenda rivoluzionaria del vescovo di São Félix do Araguaia, che una delle tesi di laurea scritte su di lui, quella difesa da Agnaldo Divino Gonzaga nel dipartimento di Teologia dell’Università Cattolica di Goiàs, s’intitola, appunto, “Anello di tucum: la missione evangelizzatrice di Pedro Casaldáliga”.

Prova ancora più eloquente dell’importanza che la Teologia Indigena conferisce all’anello di tucum è il racconto che il giornale Alvorada, organo di sensibilizzazione della Prelatura di São Félix, fece sulla cerimonia in cui mons. Pedro Casaldáliga trasmise il governo diocesano al suo successore mons. Leonardo Steiner:

“Pedro, nel consegnare a Leonardo l’anello di tucum, ha ricordato che le cause che difendiamo definiscono chi siamo e che le cause di questa Chiesa sono a tutti note: opzione per i poveri, difesa dei popoli indigeni, impegno con i manovali e i senza-terra, formazione di comunità  inculturate e partecipative, esperienza efficace della solidarietà” .

Su una pagina Facebook delle Comunità di Base del Brasile leggiamo questo verso di una poesia in omaggio all’anello di tucum: “Dei popoli esclusi/ sei segno della nuova alleanza”.

Nel 1994 fu lanciato il film “L’anello di tucum”, una fiction in cui un gruppo di fazendeiros infiltra un giornalista nelle Comunità Ecclesiali di Base nel tentativo di provare il loro carattere comunista e sovversivo, ma questi finisce per convertirsi alla causa delle CEB. Nella scena culminante, in cui avviene la conversione, il giornalista-ricercatore ha questo dialogo con mons. Casaldáliga (che recita la parte di sé stesso nel film):

“—Una curiosità, don Pedro: Che significa l’anello nero?

— È l’anello di tucum, una palma dell’Amazzonia, dalle spine un tanto ostiche. Segno dell’alleanza con la causa degli indigeni, con le cause popolari. Chi lo porta, normalmente vuol significare che fa proprie queste cause e le loro conseguenze. Ce la fai a portare l’anello? Ce la fai?

— Ce la faccio.

— Guarda che è impegnativo, eh? Brucia. Molti, molti per quella causa, per quell’impegno, sono arrivati fino alla morte. Noi stessi qui, nella chiesa di São Félix do Araguaia, abbiamo i santuari dei martiri del cammino” .

La stessa domanda sul significato di quell’anello venne formulata nel 2012 dal giornalista Edoardo Salles de Lima al già citato mons. Tomás Balduino, alla vigilia del suo novantesimo compleanno. Egli rispose:

“Rappresenta le nozze con la causa indigena. Quell’oggetto fu fatto dagli indios Tapirapé e si può facilmente vedere come sia bello, addirittura brilla. Noi l’abbiamo adottato come un legame con la causa indigena, ma non soltanto con questa, bensì con ogni causa di mutamento, di trasformazione, alla ricerca del Brasile che desideriamo” .

La funzione “identificatrice” dell’anello venne evidenziata al pubblico, ma soprattutto a quanti si erano impegnati con la Teologia della Liberazione, dal missionario comboniano italiano padre Giampietro Baresi, ormai deceduto, sulla rivista Brasil de Fato:

“— Che significa quell’anello nella sua mano? — È l’opzione per i poveri. (…) È la fedeltà per quella opzione. Perché lo porto? Per rendere noto ciò che sono. L’anello di tucum è la

solidarietà con i poveri. (…) Quando io vedo l’anello in qualcuno, riconosco una simile visione, un simile impegno” .

La nocività dell’uso dell’anello di tucum da parte dei militanti della Teologia della Liberazione fu denunciata già molti anni fa da mons.  Amaury Castanho, quando era vescovo emerito di Jundiaí, sulle pagine del giornale Testemunho da Fé, organo ufficiale dell’arcidiocesi di Rio de Janeiro.

Nel suo articolo, il presule iniziava con il sottolineare che “sempre ci sono state e sempre ci saranno tensioni più o meno gravi all’interno della Chiesa”. Dopo il Concilio Vaticano II “una terribile tempesta si è abbattuta sulla nave di Pietro”, e la “Teologia della Liberazione, di taglio marxista, ha radicalizzato le sue posizioni estreme e contestatrici, ideologizzate e partigiane”.

Dopodiché attaccava il segno di riconoscimento reciproco dei suoi promotori: “Il curioso anello di tucum, fatto dal nocciolo di una palma del Nordest, è oggi segno di contestazione nella Chiesa. Uno dei segni, forse il più serio. Lo si trova infilato nelle dita delle mani di un buon numero di sacerdoti e seminaristi, religiosi, religiose e laici. Se è vero che qualcuno lo porta inconsapevolmente – persino nella Chiesa sempre ci saranno gli “innocenti utili” — è altrettanto vero che la maggioranza lo porta come provocatoria affermazione di una chiara opzione per una ecclesiologia che non è, di sicuro, quella della ‘Lumem Gentium’, del Concilio Vaticano II.

“L’anello di tucum comporta, in modo implicito ed esplicito, opzioni eterodosse in favore di una Chiesa ritenuta Chiesa popolare, in opposizione alla Chiesa gerarchica, l’unica istituita da Cristo. Esprime una discutibile e già condannata opzione ‘escludente ed esclusiva’ per i poveri, marginalizzando chiunque non lo sia, come se fosse un oppressore. A partire da questa analisi marxista e parziale della realtà, coloro che portano l’anello di tucum non tentennano nel proporre soluzioni rivoluzionarie, lotte di classe, guerriglie, violenze e terrorismo, che niente hanno di evangelico e di cristiano. (…)

“È la divisione all’interno della Chiesa di Cristo, che la indebolisce, che allontana le pecore dai pastori, che oppone i vescovi al Papa, i vescovi tra di loro, i sacerdoti e i laici ai vescovi (…)

“Intanto i nemici della Chiesa si divertono, applaudono, si fanno i complimenti. Sta succedendo quanto desiderano: una Chiesa che non sia una comunità di amore, che unisca i fedeli a Cristo, fra di loro e con i loro pastori” .

In un successivo articolo, mons. Amaury Castanho tornò ad attaccare con l’accusa di settarismo:

“L’articolo sull’anello di tucum, che ho scritto qualche giorno fa, ha destato scalpore. Anzi, ha scatenato una polemica. A molti è piaciuto e ritengono che erano maturi i tempi perché qualcuno andasse a fondo del problema, rivelando il senso più esatto e totale dell’uso di quell’anello. Qualcuno ci è rimasto male, perché lo usava soltanto come segno per l’opzione per i poveri. Sono finiti sfilandoselo dalle dita! Desideravano vivere in piena comunione con i pastori della Chiesa che è, per volontà di Cristo, gerarchica. Mi hanno felicitato, mi hanno biasimato, mi hanno interrogato diverse volte sull’anello di tucum.

“Parlando con un certo presbitero che era giunto a portare l’anello di tucum, gli ho fornito altre informazioni per chiarirgli le idee. Fra l’altro, gli ho detto che non è solo una mia interpretazione. Anni addietro, ho letto un libro di un vescovo zelante e intelligente del Maranhao. In un intero capitolo, egli arrivava alle stesse conclusioni: l’anello di tucum è un tratto di unione visibile fra coloro che oltre alla ‘opzione per i poveri’, parteggiano pure per la Chiesa ‘popolare’” .

Si può allora asserire che, in quanto tratto di unione visibile di una corrente rivoluzionaria che svolge il ruolo di quinta colonna nella Chiesa, l’anello di tucum ha una valenza analoga ai segni identificatori della Massoneria.

Sta a noi osservare quanti dei partecipanti del prossimo Sinodo lo indosseranno… Allora sapremo se l’assemblea è stata amazzonica o massonica!





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57 commenti

  • Iginio ha detto:

    Su Amazon e anelli:
    http://www.suoreoperaie.it/italia/2019/05/06/una-amazing-amazzonia/
    Le cose sono più complicate di quanto sembrino.

  • Flavia ha detto:

    Per quanto mi riguarda continuo a sostenere che siamo in presenza di un papato che non alcun interesse verso i poveri, verso i martiri e verso la tutela della vita. S. Francesco ha amato veramente i poveri così come Gesù ha sempre desiderato e tanti altri santi. Amore che non è passato solo per il dare tutte le ricchezze ai poveri, ma nell’abbracciare il lebbroso, nell’essere tanto rigoroso da rispettare l’obbedienza che però non calpestasse il Cristo e non mettesse in difficoltà chi era soggetto all’obbedi Enza, soprattutto dinanzi a un superiore in errore qualunque ne fosse stata la carica. Qui, oggi, si parla di Misericordia, ma ci si sciacqua solo la bocca per apparenza ovviamente. Un papato all’insegna di una “ Misericordia “ a sua immagine e somiglianza che se ne frega di chi muore per Cristo, di bambini legalmente uccisi, non una parola, come molti altri papi, che tuonavano contro omicidi, crimini contro l’umanità , ma fermissimi nella fede. Vendere il Vaticano? La casa di Pietro? Perché? Svenderla a cani e porci realmente e “ spiritualmente”. A che serve un sinodo del genere? Dov’ Gesù, il Nostro Signore, il Re dei Re, la seconda persona della Trinità la cui presenza reale si manifesta nel mistero Eucaristico? Un papa che elimina gli ordini di clausura, il motore della Chiesa, quella vera. Adesso l’anello di “ tucum”o come esso si chiama come sigillo di appartenenza a una quanto mai bassa e riprovevole realtà mafiosa e massonica, che però non ha nulla a che vedere col sigillo posto da Dio stesso sulla fronte dei salvati e i cui nomi vengono scritti nel libro della vita. Ma a volte mi chiedo se Bergoglio e company comprendano ciò di cui Gesù e i Santi stessi hanno testimoniato per secoli nella loro vita? Ma loro hanno edificato la Chiesa, questi tra i balletti orgasmici e orgiastici, tra sfilate di gay e lezioni gender, eutanasia e aborto, sangue di martiri versato nel più assoluto silenzio stanno uccidendo la Chiesa. Il rispetto dei 10 comandamenti? Il comandamento dell’ Amore? Lo si confronti pure con questo tipo di operato, quale il risultato? Giovanni Paolo II, da questi inetti e fasulli, tanto screditato, proclamava beati e Santi , si può dire, quasi ogni domenica, qui tranne Lutero, i baci idolatri ad assassini che per regole massoniche devono imperare, e pietà buonista e inutile verso i migranti accolti, ma a cui non viene restituita alcun tipo di dignità perché comunque non si è in grado di integrarli seriamente con un lavoro e quant’altro, non c’, in modo manifesto, alcun tipo di interesse spirituale e cristiano.

  • Alvaro Orozco Carballo ha detto:

    LA HISTORIA DE LAS NOTAS:
    Desde el Vaticano II se han infiltrado errores, omisiones y ambiguedades en documentos del magisterio eclesial subsanados por enmiendas, complementos y clarificaviones asumidas directamente o indirectamene de la Tradicion eclesial que han sido eliminadas por el ” Magisterio post vaticano II ” integrado por esas carencias. Esto es seguro pase en este Sinodo Panamazonico, oremos , rezemos, publiquemos para que no se efectue o al menos se vea libre de esas taras,

  • Gederson Falcometa ha detto:

    Leonardo Boff, in questi giorni, ha pubblicatto una foto che escondo lui ha ricevuto da Bergoglio per corrispodenza, vedete nell’indirizzo:

    https://fratresinunum.files.wordpress.com/2019/08/boff1.jpg?w=768

    Bergoglio è il

  • virro ha detto:

    Ma come è possibile pensare che il Dio del Creato, il Dio della rivelazione, il Dio che si è incarnato, …….. possa obbedire, e noi pure battezzati, al mostro che i massoni si sono costruito e che a forza di colpi di stato, guerre, propaganda menzognera, manipolazione mentale,
    quanti morti!
    quanti esodi!
    quanti aborti!
    quante torture nelle prigioni! – solamente dal 1917 ad oggi -, e noi? dobbiamo accettare supinamente tutto questo luridume, senza reagire?
    Ma Dio ci ha creati liberi e capaci di intendere e volere.
    E questi omini della chiesa di oggi -POLITICI FALLITI – perché non annunciano la VERITA’ ETERNA SALVIFICA di Cristo dato che dovrebbero essere suoi ministri? …
    Forse perché la Parola di Dio è troppo semplice e resa comprensiva per tutti ad eccezione per le loro teste così tortuose?
    che chiesa del fallimento stanno portando avanti!
    che chiesa è senza crescita!
    che chiesa è piatta e segreta!

    CIVILTA’ CATTOLICA vergognati di beffeggiare la Madre di Dio! vergognati! vergognati! vergognati!

    PROTEGGICI SIGNORE GESù dalle menzogne sataniche

    • Catholicus ha detto:

      Mi associo all’anatema a Civiltà Cattolica, includendovi anche Avvenire, Fanghiglia Cristiana, Osservatore Romano, settimanali diocesani (adesso non me ne vengono in mente altri). Tutta carta da macero !

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    L’unico Segno del cristiano è la Croce di Gesù Cristo. In hoc signo vinces. Tutto il resto è idolatria e apostasia.

    • virro ha detto:

      verissimo

    • Milli ha detto:

      Ehi, io ho la Medaglia Miracolosa della Madonna. Andateci piano con queste affermazioni, i simboli cristiani sono diversi. Inoltre è importante anche con quale fede e quale spirito si portano.

  • MASSIMILIANO ha detto:

    Ecco le ultime novità dalla compagnia dell’anello…http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2019/08/06/decreto-sicurezza-bis_add3ec2e-b59d-4b2d-b550-918d2526f22b.html. Se non fosse tragico ci sarebbe da sbellicarsi dalle risate. Purtroppo però non faranno e non faremo una bellissima fine. Ma pare che non se ne rendano conto… Un po come l’orchestra che continuava a suonare mentre il Titanic affondava… Saluti.
    Massimiliano.

    • Grog ha detto:

      Di buono c’é però che questi accattocomunisti non se li fila proprio nessuno. Sono, per così dire, autoreferenziali.

      • MASSIMILIANO ha detto:

        Intanto però si sentono i comandanti della Nave…In ogni caso il gommone con la Madonna migrante di Spadaro è quasi raccapricciante. Saluti.
        Massimiliano

        • Catholicus ha detto:

          Ma che vada al Diavolo quello Spadaro. Vedrà cosa riserva NSGC a chi si prende gioco di Sua Madre. Santa Madre di Dio, dispersi questi apostati, sconfiggili, Rendili inoffensivi

  • Iginio ha detto:

    In ogni caso, non è che alle lobby e conventicole varie di segno pseudoprogressista si possa reagire con patetiche lobby “tradizionaliste” che fantasticano di medioevi feudali e aristocrazie perenni, come fanno i pliniani. Anche costoro sono frutti della confusione sudamericana: lasciamoli accapigliare coi loro connazionali di sinistra. Ma Roma è un’altra cosa e non c’entra niente con le monarchie iberiche, le aristocrazie dei parvenus, i fanatici dell’anticomunismo viscerale per cui chiunque sia nemico dei comunisti sarebbe nostro amico.

    • Grog ha detto:

      Più che altro sono fanatici del liberismo e americanismo più spinto. Cioè ad un errore si oppongono con un altro errore…

  • Lettore accanito ha detto:

    Grazie davvero, dottor Tosatti. Al di là dei commenti beceri e volgari, come le loro anime, di troll ed infiltrati vari, Lei fa un’informazione coraggiosa e di eccezionale qualità. Questo blog è davvero una voce fuori dal coro piatto e ruffianesco dello squallido cesaropapismo che ci soffoca. Mi permetto di rilevare il valore non solo teologico (del resto sua qualità precipua) ma anche storico- politico di queste pagine. Un lavoro di profilo altissimo ..con questa vicenda dell’anello è davvero riuscito a fare l’ennesimo scoop. Grazie di cuore da un suo fedele lettore e…ad maiora!

  • Nat ha detto:

    A me parrebbe che la prima domanda che chiunque si farebbe sentendo di un sinodo dell’Amazzonia da tenersi a Roma sia:” Ma perché non lo fanno a Manaus?”
    Se poi uno leggesse anche superficialmente il documento preparatorio non potrebbe che concludere: ” Ma perché non lo fanno in qualche villaggio all’interno del suddetto “luogo teologico”?

    • Iginio ha detto:

      Esattamente. Occorre martellare su questo. Che poi, come ho già scritto in precedenza, questi ignorantoni sudamericani, figli di Chiese nate col giurisdizionalismo iberico ostili a Roma, pretendano di imporre le loro idee confuse a Roma, fa veramente ridere. Ancora più assurdo il fatto che a insegnare ai sudamericani certe teorie balzane siano personaggi venuti dalla Germania: cercavano evidentemente il Buon Selvaggio da plasmare secondo le loro teorie fumose.

    • Enrico66 ha detto:

      Non lo fanno a Manaus perché quello che spacciano per Sinodo dell’ Amazzonia è invece per loro il Concilio Vaticano III.

  • TITTOTAT ha detto:

    Questi sono tutti buoni, liberati e fratelli che hanno però bisogno di emigrare nei paesi occidentali per realizzarsi pienamente e realizzare i propri sogni.
    Dreamers dei miei stivali.
    Come Papa abbiamo un emerito sciroccato

    • Bruno ha detto:

      Se è vero quanto letto giorni fa qui, su stilum curiae, il padre di Bergoglio sarebbe emigrato in Argentina nel 1928 in quanto licenziato dalle Ferrovie perché comunista. Pur restando tutta da verificare questa affermazione ci prospetta l’ipotesi che Bergoglio sia cresciuto in un ambiente permeato dall’ideologia. Pertanto, come molti , quando uscì l’enciclica Populorum Progressio, forse pensò che il marxismo paterno e la Chiesa di Cristo potessero procedere insieme. Ma se la teologia della liberazione prevede di combattere e di uccidere può un cristiano qualsiasi accettarla? O forse si renderà conto che i dettami di questa teologia contrastano con comandamenti donati da Dio a Mose’ sul Monte Sinai ? L’esempio di Cristo è un’altro.
      Ma i comandamenti noi vecchi li abbiamo imparati col catechismo di Pio X. Dopo che detto catechismo è stato sostituito da qualcosa di diverso si sarà continuato a studiare i comandamenti ? Ed catechismo sarà stato ugualmente insegnato in America Latina ?
      Quello che Bergoglio non conosce è il livello di preparazione del gregge che un astuto complotto gli ha dato da guidare.

  • Sulcitano ha detto:

    Se non mal ricordo è padre Boff?

  • Borghese pasciuto ha detto:

    Non capisco e non capirò mai come una “Chiesa dei poveri”, dal Concilio Vaticano II in poi, possa non essere l’orizzonte ultimo di qualsiasi (sedicente) cristiano.
    Mi parrebbe ovvio!
    Ma poi leggo voi …

    • Altro Giuseppe ha detto:

      A giuseppe rigorosamente minuscolo, nell’occasione borghese pasciuto, tu dici: “Non capisco e non capirò mai…”

      È del tutto evidente quello che hai scritto.

      • Borghese pasciuto ha detto:

        Ma lei ha anche qualche capacità di interlocuzione, anche dura (non mi impressiono …), sul merito delle cose?
        E se non ce l’ha, come sembrerebbe, allora mi rivolgo a Tosatti chiedendogli perché pubblica i commenti (si fa per dire) di questo signore.

        • milli ha detto:

          È da tanto che legge, dovrebbe aver capito..Il fine ultimo del cristianesimo è Cristo, mi pare ovvio. Significa che ogni cristiano dovrebbe tendere ad assomigliare il più possibile a Cristo, per meritare ,un giorno , la gioia eterna che può venire solo da lui.
          Detto questo, è altrettanto ovvio che i cristiani sulla terra debbano comportarsi secondo i 10 comandamenti e quindi con giustizia. Un cristiano non può accostarsi ai sacramenti e una volta fuori dalla Chiesa comportarsi come una bestia, come se Dio non esistesse. C’è chi lo fa, ma un giorno dovrà rendere conto al Signore
          Se tutti facessero così, il mondo sarebbe certamente migliore, non ci sarebbero ingiustizie, guerre e crimini e ci sarebbe più solidarietà e meno povertà.
          A differenza di ciò che pensano atei e comunisti, il cristianesimo non è meramente un’istituzione sociale o “un’invenzione dell’uomo”.
          Esiste veramente la presenza del Dio Vivente!
          Ti posso assicurare che molti, che non ne parlano per pudore, ne hanno avuto esperienza personale nella propria vita.
          Come ha scritto Shakespeare :”Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, /di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia”.
          Dio c’è , ma c’è anche Satana .

          • Valeria Fusetti ha detto:

            Milli Bravissima ! Ma temo che per quel signore li sia fatica sprecata … visto che non ha capito nulla dell’ articolo del prof Ureta, che ci pemette di capire un po’ di più in merito alla Chiesa dell’ America Latina. Consiglio, a chi non l’ avesse ancora letto, il suo importante saggio “La Teologia della Liberazione. Un salvagente di piombo per i poveri”. Farebbe molto bene pure a Borghese pasciuto …

          • Borghese pasciuto ha detto:

            Gentile (?) sig.ra Fusetti,
            “quel signore lì” (ma voi mangiate pane e maleducazione a colazione?) ha capito benissimo il contenuto del post, e lo trova per così dire fantasioso, ma non ha voluto esprimersi su di esso, bensì solo prendere spunto per una domanda, ovvia quanto retorica, in questa sede.
            Del resto, “quel signore lì” conosce bene la teologia della liberazione.

        • deutero.amedeo ha detto:

          @Borghese pasciuto .
          E perchè non gli domanda perché pubblica i suoi ?

        • Altro Giuseppe ha detto:

          A giuseppe rigorosamente minuscolo, nell’occasione borghese pasciuto. Hai dato un’altra dimostrazione che non capisci un…

          • Borghese pasciuto ha detto:

            Ribadisco la domanda a Tosatti, il quale non vorrà certamente macchiarsi della colpa che attribuisce al papa, quella di non rispondere …

          • altro giuseppe ha detto:

            A giuseppe rigorosamente minuscolo, nell’occasione borghese pasciuto,
            ma come, ateo, comunista ecc. ecc. quindi “adulto” irriverente (naturalmente verso il cristianesimo, certo non verso l’islam)… e poi? A piagnucolare da Tosatti… Devi essere contento, vedi sono l’unico che ti considera.

    • Klaus B ha detto:

      Perché, prima o dopo di qualsiasi concilio, orizzonte ultimo di qualsiasi cristiano è sempre stata soltanto la Chiesa di Cristo.
      Qualsiasi alternativa, anche quella apparentemente più meritoria, rivela una forma di idolatria.
      Anzi, direi, tanto più quanto è apparentemente meritoria, perché trae maggiormente in inganno.

    • Sherden ha detto:

      A proposito dell’orizzonte “ESCLUSIVO”per i poveri:

      “Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro e versò l’unguento sul suo capo. Ci furono alcuni che si sdegnarono fra di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? Si poteva benissimo vendere quest’olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse: «Lasciatela stare; perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un’opera buona; i poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me invece non mi avete sempre. Essa ha fatto ciò ch’era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto». Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù.
      (dal Vangelo di Marco, 14, 1-11)

      Leggi bene tutto, soprattutto l’ultima riga e (forse) capirai perché ho messo “esclusivo” in maiuscolo…

      • Borghese pasciuto ha detto:

        Ecco, questo brano spiega, a me stesso, efficacemente perché non professo alcuna religione.
        Mi pare che nella risposta di Gesù, quanto meno così come riportata dal suo “ufficio stampa” (gli evangelisti ufficiali … trovo molto più interessanti i vangeli apocrifi), ci sia proprio il fondamento di una religione individualista e autoreferenziale.
        Ma forse è un distinguo che non ha senso, perché la religione è intrinsecamente individualista e autoreferenziale, altrimenti sarebbe qualcos’altro.
        E io preferisco qualcos’altro.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Riconoscere le vere mafie é un’arte difficile. L’anello di tucum non é un símbolo massonico-bergogliano; se lo fosse, la mafia di Sankt Gallen avrebbe milioni di membri in Brasile, anche tra i bambini e i fans delle telenovelle. É bigiotteria popolare, che si puo acquistare per un po’ meno di 0,01 euro l’unita’ su internet:
    https://produto.mercadolivre.com.br/MLB-1207791881-anel-alianca-coco-tucum-coquinho-preto-atacado-100-un-_JM
    Ha una vaga aria di essere favorevole aí poveri, non piu.

    • Maria Cristina ha detto:

      Sinceramente temo di piu’ i tedeschi i vari Kasper, Marx, ecc che questa compagnia sudamericana dell’anello di tucum. Questi mi sembrano dei patetici relitti di una ideologia, il marxismo-v omunismo gia superata ampiamente dalla storia. Persono a Cuba il comunismo e’superato. E in Venezuela con Maduro il.marxismo e’alla canna del gas. Quindi che portino o.meno gli anelli di tucum scusate il termine crudo ma sono solo dei poveri sfigati. Diverso e il discorso dei progressisti-modernisti eretici tedeschi:questi si’che sono pericolosi anzi letali per la Chiesa cattolica! Achtung Achtung : il pericolo viene dalla Germania, e il connubio teologia della liberazione-eresia progressista tedesca e’ a tutto vantaggio della seconda. Insomma i vari Kasper e Marx sono la mente, i sudamericani il braccio anzi la mano con.l’anello di tucum.

      • Bastian contrario ha detto:

        Dobbiamo tener presente che il Brasile è uno stato multietnico. Sappiamo tutti dei gerarchi nazisti arrivati in Argentina dopo la seconda guerra mondiale , ma dobbiamo pensare che anche in Brasile ci sono molti cittadini di origine tedesca. Molti anni fa, ma veramente molti ho conosciuto una italiana arrivata in Brasile nel1954. Non era un immigrata con la valigia di cartone : era la figli di un geometra italiano alle dipendenze di una multinazionale incaricata dal governo brasiliano di costruire strade e autostrade. Era l’epoca in cui Brasilia era ancora sulla carta.
        A sentire questa signora i brasiliani di origine tedesca si consideravano una classe superiore rispetto agli altri cittadini : li tenevano a distanza, come fossero un popolo inferiore ed erano ricambiati con una cordiale antipatia . Tutti sappiamo quanto sia meticcia la popolazione brasiliana , ma evidentemente gli eredi dei superuomini non hanno partecipato a questo meticciato. Non mi sembra che ci siano stati politici brasiliani con il cognome tedesco. Anzi per molti anni abbiamo avuto in Brasile politici molto vicini ai membri della compagnia dell’anello. Ovvero stringere un’alleanza tra i marxisti della compagnia dell’anello e i superuomini tedeschi sarebbe una nuova forma di lotta politica con la benedizione della Chiesa. Mi diceva una signora di sinistra brasiliana anche lei che il Brasile è una dittatura militare… Ovvero i marxisti potrebbero non essere visti bene se potete politico e potere militare venissero a coincidere.

        • Iginio ha detto:

          Beh, veramente alcuni dei capi del regime militare avevano un cognome tedesco… E di certo non erano comunisti!

  • Anima smarrita ha detto:

    Che quadretto a tinte fosche! Mafia o non mafia, settarismo o partigianeria? e via discorrendo….Se questa è – o appare – l’immagine della Chiesa, oggi, ci si dovrebbe almeno interrogare se il tutto abbia un qualche fondamento e cercare di dipanare il perverso intreccio causa-effetto, allontanando – o per lo meno cercando di non alimentare – i tormenti di dubbi amletici, prima del giorno dell’ira di Dio, che scruta anche fra le righe di quei registri contabili di cui si presenta al suo popolo una copia contraffatta, a proprio uso e consumo.
    Nel mentre: si additano segnali e conseguenze dei motivi di colpevolezza addebitati a soggetti “altri”, come nel caso della condanna senza mezzi termini della “mafia made in Italia”…

  • EquesFidus ha detto:

    Ecco, allora si identificano coloro che hanno mai portato questo “anello di tucum” (che a me ricorda l’Anello del Potere di Sauron ne “Il Signore degli Anelli”, e probabilmente ha a che fare col suo omologo nella vita reale) e si chiede la loro rimozione dall’assise sinodale e conciliare, finanche la berretta cardinalizia. Siamo stufi di traditori, mafie e gruppi di pressione assolutamente non cattolici, che praticano l’eresia e la bestemmia come mezzo per raggiungere i loro fini. Inoltre, sarebbe interessante sapere qualcosa di più sulla (ed espellere) lobby satanista che, a detta del fu padre Amorth, agisce in seno alla Chiesa.

  • Niki ha detto:

    Chissà che anche don Ciotti non porti l’anello di Tucum…
    blog.ilgiornale.it/franza/2019/08/05/don-luigi-ciotti-il-prete…

  • Giacomo ha detto:

    Peccato che l’ultimo baluardo marxista nel mondo sia una parte della chiesa… Ma non dobbiamo perdere la speranza che “il Mio Cuore Immacolato Trionferà!”

  • Laura Liberini ha detto:

    Io, da tempo, sto pensando che questo sinodo dovrebbe chiamarsi: “PANAMASSONICO”!
    Che Dio e la Santa Vergine Madre di Dio ci aiutino!
    Laura

  • Milly ha detto:

    (SIC!)

    • Laura Liberini ha detto:

      Come volevasi dimostrare!
      I “signori dell’anello di Tucum”!
      Grazie Lucis!

      • Lucis ha detto:

        https://thirdspacesblog.files.wordpress.com/2014/06/suor-cristina.jpg
        E questa è un’altra ‘signora dell’anello di Tukum…

        • Valeria Fusetti ha detto:

          Più che una suora mi sembra una posseduta ! Chi sarebbe la signora che fa le corna e con anello di tucum ? La sorella dell’ apostata Boff ? E dove padre Amorth avrebbe accennato ad una setta satanista all’ interno della Chiesa ? Non che mi sorprenda troppo, tra comunisti, marxisti generici, massoni, sodomiti, pedofili, ladri, una setta satanista mi sembra quasi d’ obbligo: pare apportare un tocco folkloristico. Perché farsela mancare ?
          Non apprezzate che i ponti di liane, secondo il più puro stile amazzonico, abbiano lasciato passare costoro ? Ma non ricordate che fu detto che : ” le prostitute ci precederanno nel Regno di Dio ?” Cosa dite ? Devono convertirsi e cambiare vita ? Ma chi l’ ha detto ? ” Gesù !” ” Gesù ? Figuriamoci… Lui era pieno di misericordia… mica come voi ! Siete proprio delle mummie con la faccia da ( o di, a scelta) ricotta acida, farisei senza misericordia… siate più aperti, perdirindindina.”

    • Zuzzerellone ha detto:

      Scusate, chi sarebbe il signore nella foto ?

      • MASSIMILIANO ha detto:

        Leonardo Boff. Saluti.
        Massimiliano

        • Valeria Fusetti ha detto:

          Un ex francescano latino americano, dicui origine italiana, apostata che, si dice, sia uno dei “teologi” che il papa consulta frequentemente. Un ecoteologo di prima grandezza. Dà dei punti persino a Greta ! Sono decenni che scorazza avanti ed indre’ tra America Latina ed italia per tenere Corsi di Aggiornamento ( sic!) in Seminari, Conventi, Comunità di Base, ecc. Malgrado una piccola scomunica, ma nessuno si è mai formalizzato… Tutto scritto da lui stesso nel suo sito. Anche in italiano. Ci stupiamo che nella Chiesa ci sia confusione ? Ma perché mai ?