NOBILE. DELL’ATEISMO, VERO O PRESUNTO. E DELLA SUPERIORITÀ DEL CRISTIANESIMO.

25 Giugno 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari Stilumcuriali, Agostino Nobile ci ha inviato un’interessante riflessione su religione e ateismo, un seguito, se vogliamo, alla discussione che si è aperta sul tema qualche giorno fa. Posso solo aggiungere una notazione casuale. Qualche giorno fa chiacchieravo con un conoscente, che si è laureato in fisica – come hobby aggiuntivo, lui è pilota di aerei di linea – e mi spiegava, da non credente, che gli ultimi sviluppi della fisica stanno facendo sì che molti scienziati di alto livello si pongano problemi che in precedenza non avevano mai considerato: e cioè quelli della metafisica, e dell’esistenza di un Qualcuno generatore di armonia nell’Universo. Interessante, no?

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Ateismo vs Cristianesimo

In una società impregnata di cultura religiosa il vero ateo non esiste. Rimane sempre la speranza, pur se minima, dell’aldilà e di Dio. Parafrasando Benedetto Croce possiamo dire che l’etica dell’ateo cresciuto nel mondo cristiano, volente o nolente, è cristiana. Quando diciamo che quell’ateo si comporta più cristianamente di quello che va sempre in chiesa, stiamo dicendo che quell’ateo si conforma alla dottrina cristiana più di uno che va sempre a messa. Non è l’ostentata dicitura che rende cristiano o ateo, è la sensibilità unita alla conoscenza. Se è vero che gran parte dei cristiani non sanno dare ragioni della propria fede, la dottrina atea si basa su falsi sillogismi e bufale storiche.

Alcuni cosiddetti atei, pur ponendosi qualche domanda sull’esistenza di Dio, per pigrizia non fanno una seria ricerca, cascando nei soliti luoghi comuni in cui si pongono domande sbagliate che inevitabilmente portano a risposte sbagliate. Per un’altra tipologia umana il rifiuto di Dio nasce dal timore di sottostare al comune vivere cristiano che gli potrebbe impedire di fare una vita, diciamo, sopra le righe. Per molti intellettuali è semplicemente un atteggiamento snobistico. Leggendo i loro  libri e articoli zeppi di infondatezze, nonché ascoltarli nelle loro apparizioni in tv, non possiamo fare a meno di notare la spocchia di chi si sente illuminato.

In Cina non esiste un retroterra culturale religioso. Il ruismo, del quale Confucio fu il massimo esponente, è una filosofia che sacralizza il secolare. Infatti l’etica dell’ateo cinese diverge e non poco dall’ateo cristiano. Tra i tanti esempi che lo confermano ricordo un documento riportato su “Il libro nero del comunismo”, dove si racconta di un generale sovietico in visita in Cina. Nonostante le aberrazioni perpetrate dal comunismo in Europa, l’ufficiale sovietico rimase sconvolto dalla crudeltà dei torturatori cinesi. Ancora oggi la corruzione e le violenze che si verificano nei paesi asiatici come la Cina e il nord Corea impressionano anche gli atei occidentali più sfegatati. L’etica confuciana si basa su cinque virtù: rettitudine, giustizia; correttezza o rito appropriato; conoscenza; integrità. Essendo una filosofia orizzontale nel ruismo non esiste il Giudizio divino, dunque le cinque virtù lasciano il tempo che trovano. Il motivo lo spiega bene François-Marie Arouet, in arte Voltaire, uno dei più grandi e conosciuti mangiapreti della storia occidentale. Sul suo Dictionnaire Philosophique, nell’articolo Athéisme, Athée, scrive: «Per quale motivo una società di atei sembra impossibile? Perché si ritiene che uomini che non avessero freno non potrebbero mai vivere insieme; che le leggi non possono nulla contro i crimini segreti; che ci vuole un Dio vendicatore che punisca in questo mondo o in quell’altro i malvagi sfuggiti alla giustizia umana». Più avanti leggiamo: «È indubbio che, in una città civile, è infinitamente più utile avere una religione, sia pur cattiva, che non averne affatto». Riguardo a coloro che non si pongono domande sull’esistenza di Dio, o vivono come se Dio non esistesse: «sono come bambini; un bambino non è né ateo né teista, non è nulla.» Egli trova ripugnante l’idea che la materia da sola possa generare la vita e quest’idea, secondo lui, deve essere combattuta senza esclusione di colpi. Voltaire trattò gli  antesignani di Darwin con una virulenza inaudita, e fino agli ultimi giorni della sua vita ridicolizzò i filosofi dell’ateismo. «Certo non vorrei aver a che fare con un principe ateo perché, nel caso si mettesse in mente d’avere interesse a farmi pestare in un mortaio, son ben certo che lo farebbe senza esitazione. Nemmeno vorrei, se fossi un sovrano, avere a che fare con cortigiani atei, che potrebbero aver interesse ad avvelenarmi… Quale conclusione trarremo da tutto ciò? Che se l’ateismo è estremamente pericoloso in quelli che governano, lo è pure negli uomini di studio, per quanto la loro vita possa essere pura, perché le loro idee possono uscire dal chiuso delle biblioteche e raggiungere le piazze; che l’ateismo infine anche se non è così funesto quanto il fanatismo, è quasi sempre fatale alla virtù.»

Gli ateologi sono convinti che l’uomo è naturalmente buono senza Dio. Che cos’è la bontà? Se un musulmano divorzia “legittimamente” lasciando al loro destino moglie e bambini, per il cristiano è un atto ignobile. Se per i pagani è indifferente uccidere una creatura solo perché nata femmina, per il cristiano è aberrante. Se per un ateo contemporaneo è ragionevole uccidere una creatura nel grembo della madre, per il cristiano è un crimine.

Gli uomini di tutte le culture e religioni si macchiano di misfatti, ma quando l’ingiustizia diventa legge si stabilisce l’obbligo al crimine.  Nei campi di concentramento nazisti gli aguzzini attuavano la legge ateista. La tortura meno violenta effettuata, per esempio, nelle carceri della Romania comunista di Ceausescu era quella di costringere la vittima a mangiare escrementi. I carcerieri rispettavano la legge atea, dove l’uomo è considerato semplice materia soggetta all’umiliazione e alla devastazione psicofisica. Come vediamo, se con Dio l’uomo può risparmiarsi molte sofferenze, senza di Lui il male diventa pandemico. Charles Bukowski, vivendo in mezzo agli atei come lui, definiva l’uomo “la fogna dell’universo”. La risposta al dramma del male non è la negazione del Dio cristiano, ma la sua esistenza.

Nel suo “La vittoria della ragione” Rodney Stark conclude la sua ricerca riportando la dichiarazione di uno dei più prestigiosi intellettuali cinesi: «Una delle cose che ci è stato chiesto d’indagare è che cosa ha permesso il successo, o meglio, il primato dell’occidente su tutto il resto del mondo. Abbiamo studiato tutte le possibilità da un punto di vista storico, politico, economico e culturale. All’inizio abbiamo pensato che fosse perché voi avevate armi più potenti delle nostre. Poi abbiamo ritenuto che voi aveste un sistema politico migliore. Poi ci siamo concentrati sul vostro sistema economico. Ma negli ultimi venti anni abbiamo compreso che il cuore della vostra cultura è la vostra religione: il cristianesimo. Ecco perché l’occidente è così potente. Le basi morali cristiane della vita sociale e culturale sono state ciò che ha permesso l’emergere del capitalismo e poi la riuscita transizione verso le politiche democratiche. Non abbiamo alcun dubbio in proposito».

Le domande sull’ateismo sono tante. Per chi vuole saperne di più (perdonate l’autopromozione, ma penso che sia un pamphlet particolarmente stimolante sia per gli atei senza pregiudizi che per i credenti) può leggere il mio “Anticristo Superstar”. In questo libello contesto a mo’ di botta e risposta le bufale, le brutalità e le superficialità riportate nell’Anticristo di Friedrich Nietzsche, il filosofo più omaggiato dagli atei e più anticristiano dell’800.

Agostino Nobile


 




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29 commenti

  • Gaetano2 ha detto:

    È dogma di fede che ragione e fede non possano essere in contrasto (ma quanti lo sanno). Per gli “atei” invece la ragione e la fede cristiana sono in disaccordo; poi se li frequentate, oltre che della loro pochezza vi accorgerete che sono del tutto privi di ragione. D’altronde basta leggere i commenti di “atei” su questo sito per trovarne di esilaranti.

    • carlone ha detto:

      Se è un dogma di fede come fa ad intenderlo uno che la fede non c’è l’ ha ? Provi a spiegargli lo con la ragione.

      • Gaetano2 ha detto:

        Carlone, cerca di capire quello che è scritto sopra così ti rendi conto che la tua domanda non ha senso.
        PS di chi non ha fede io me ne sbatto, cercasse ‘n’anima bbona ,ce ne stanno tante, disposta a spiegargli quello che vuole (inutilmente). Amen

        • carlone ha detto:

          Va bene sono stato troppo gentile allora gliela dico cosi :
          lei ha detto , nel caso pensi di essere cristiano , una ca..ta ,quindi se si ritiene tale , dopo aver argomentato in quel modo , si sottometta al Papa e stia zitto. O devo credere che lei sia islamico ?

          • Gaetano2 ha detto:

            Carlone leggimi bene, e cerca di capire almeno quello che ho scritto e tieni presente che ho scritto pacatamente ma chiaramente.
            1. Che nel cristianesimo fede e ragione non possono essere in contrasto (significa ovviamente la fede vera e la ragione vera), e questa non è una mia opinione ma quello che la Chiesa dichiara. Addirittura in modo dogmatico. Io posso essere d’accordo se voglio essere cattolico o in disaccordo in caso contrario, ma non posso decidere io il credo di sempre della Chiesa. Se ti interessa chiedi a qualche cattolico, non a me.
            2. Ho scritto che per gli “atei” o sedicenti tali ecc. invece non è così. E pure questo è un fatto, o perlomeno la mia pluridecennale esperienza quando frequentavo i cosiddetti “atei” di cui ero parte ma non in modo bigotto (sì perchè vedi, ho conosciuto più atei bigotti che cattolici bigotti) e fortunatamente avevo altre occupazioni e passatempi che mi davano tante soddisfazioni che ora purtroppo non mi posso più permettere (nun ja fò) e allora ogni tanto passo un po’ di tempo a leggere ed ogni tanto a scrivere qua sopra. Cuntent?
            Eppoi di quello che pensano o vogliono pensare gli altri non me ne può fregar di meno.
            A proposito, e così la tua curiosità sarà appagata e potrai dormire tranquillo, i preti soprattutto quelli alla don Ciccio mi dicono che sono un miscredente (che non so manco che vuol dire). E per stasera abbasta.

  • MASSIMILIANO ha detto:

    Beh, il signor Giuseppe frequenta questo blog semplicemente perchè le fantasie sessuali oggi hanno raggiunto livelli quasi inverosimili! Questo è l’esempio lampante di ciò che affermo… Ognuno è libero di eccitarsi come vuole? In fondo che male c’è… Saluti.
    Massimiliano.

  • Lucy ha detto:

    Concordo con Nobile ” l’etica dell’ateo cresciuto nel mondo cristiano , volente o nolente, è cristiana “.
    Mi ha sempre colpito infatti l’atea preghiera del filosofo illuminista , ateo appunto , Diderot :” O DIO ,SO CHE NON CI SEI , MA PENSERÒ COME SE TI VEDESSI NEL MIO CUORE E AGIRÒ COME SE FOSSI DAVANTI A TE “.È chiaro che l’ipotetico Dio di Diderot non era nè Manitù nè Quetzacoatl nè Allah nè la Trimurti nè un’altra qualsiasi divinità che gli uomini abbiano adorato o adorino ma il Dio cristiano , il Dio di una Fede basata sulla Ragione , un Dio che considerato anche solo come un ‘ipotesi può fondare comportamenti razionali, ancorati alla Legge naturale, e un ‘etica capace di distinguere il bene dal male e il giusto dall’ ingiusto e quindi all’interno di un’etica cristiana.Questo forse oggi non c’è più ma cercarne le ragioni e le cause è un discorso troppo lungo per un post.

    • carlone ha detto:

      Dire che la fede si basa sulla ragione è come minimo una forzatura ed il fatto che l homo sia per definizione animale razionale è indipendente dal fatto che creda o meno in Dio tanto più se poi vive all ‘interno di una legge naturale che evidentemente è razionale ,un habitat quindi , ad hoc per il suo stato.
      Si dimentica quindi di ricordare che tutto ciò che lei elenca come conseguenza al cristianesimo già c’era.
      Mentre con una frase mette in evidenza che nemmeno la fede sfugge alla ragione , con il resto del discorso piega la ragione alla interno della fede.
      Anche un ateo conosce umanamente cosa è bene e cosa e male , il giusto dall ‘ ingiusto.
      Non c’era bisogno di Cristo per questo , lui è venuto per far conoscere le cose in un altro modo .

      • carlone ha detto:

        Quasi dimenticato , naturalmente il Dio di Diderot non era nè Manitù nè Quetzacoatl nè Allah nè la Trimurti , ma nemmeno quello cristiano.
        In effetti credeva in tutto quello che lei ha scritto ma non in salsa cristiana che lei ha aggiunto per dare sapore.

      • Milli ha detto:

        Il concetto di bene e male non è uguale per tutti, le popolazioni precolombiane e i cartaginesi pensavano fosse giusto fare sacrifici umani, ovunque c’era lo schiavismo e la tortura, le donne erano molto inferiori all’uomo (e lo sono ancora in molte culture), potevano essere ripudiate o lapidate , nell’antica Grecia era frequente e accettato il rapporto sessuale efebofilo tra maestro e allievo. I moderni propugnatori di diritti atei sono a favore dell’aborto (fino al nono mese in certi stati USA, con la tecnica della nascita parziale), dell’eutanasia (anche ai bambini, per il loro bene, contro la volontà dei genitori) , del gender nelle scuole, della pratica dell’utero in affitto. In molti paesi esistono ancora culture legate allo sciamanesimo e alla magia nera, in alcuni paesi subsahariani esiste ancora la pratica del cannibalismo rituale (ne sanno qualcosa quelli che hanno la sfortuna di nascere albini). Il bene della sua coscienza arriva da secoli e secoli di cultura cristiana. I diritti umani non sono un dato di fatto scontato in tutto il mondo.

        • carlone ha detto:

          La condizione fondamentale affinché ci sia la vita è il bene. Tutto si muove verso il bene , altrimenti ci saremmo già estinti , animali piante comprese. Ogni uomo sa perlomeno per esperienza cosa è bene per sé. Datosi che poi la spinta verso un bene maggiore lo porta ad avere rapporti con altri uomini , è necessario regolare i propri desideri.con quelli di tutti,.
          A fondamento di ciò è necessario che gli individui vivano in pace , per cui è necessario che la pace si fondi sulla giustizia .Tale giustizia non può che essere “regolata” da un essere al di sopra delle parti .Ecco così che nascono le religioni o alcune religioni, che come qualcuno dice , sono di pace, semplicemente perché si fondano sulla giustizia che è la condizione necessaria ad un sviluppo del bene .
          Naturalmente ci sono anche altre religioni che hanno regolato i rapporti tra i loro singoli individui in modo diverso.
          Quando si incontrano è facile fare ” bum”

          Tempo scaduto il lavoro chiama…

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    Impeccabile e definifiva fenomenologia del Cristianesimo e dell’ateismo che “non esiste”. Facciamoci un corollario. Poichè in natura “il vuoto” non esiste (è sempre riempito da qualcosa) l’ateo lo riempie con altre “credenze”, le “sue” credenze che crede “logiche”, coerenti, fondate sul reale per auto-consolarsi. E si incaponisce.
    Ma provate a dirgli: “un giorno finirai all’inferno”. Reagisce con l’INDIFFERENZA di uno che NON crede in niente e nel dopo? Fa spallucce? Se la ride? Macchè. Si irrita, si inquieta, si nota che si turba, può perfino ingiuriarvi. Quindi c’è un tarlo che lo corrode. Ateismo di superficie.
    Come aiutare, dunque, queste “anime” sofferenti?
    Ahime! Nulla.
    Cervantes scrisse: “Trenta monaci e il loro abate non possono far ragliare un asino contro la sua volontà.”
    Ed in Calabria un detto popolare dice: “Quando l’asino non vuole bere, è inutile fischiare”.

    • carlone ha detto:

      Ho paura che abbia dato la descrizione di certi cristiani che degli atei.
      Tra l’altro se il vuoto non esiste non può nemmeno essere riempito.
      Bella invece la citazione di Cervantes , però ho anche visto un asino che faceva ragliare trenta monaci e un abate con tutta la loro buona volontà.

      • Antonio Cafazzo ha detto:

        Ha ragione e quindi ho “ragione” io. Il vuoto non può essere “riempito” perché è SEMPRE PIENO di qualcosa: ad esempio la “credenza” (o certezza?) di aver “visto” un asino far ragliare monaci etc… Inoltre la “spiritosa” risposta conferma che c’è “irritazione, turbamento, fastidio…”. A quando l’ingiuria?

        • carlone ha detto:

          Allora è d ‘accordo con me che un ateo non può riempire un vuoto con altre credenze .
          Auguri per la sua professione di psicologo !

          • Antonio Cafazzo ha detto:

            La prima “diagnosi” (e quella delle visite di controllo) è confermata dalla sua risposta “piccata”: C’è “irritazione, fastidio… sarcasmo”. Quindi lei è già PIENO. Però come “psicologo” mi preoccupano certe “visioni” di asini che fanno ragliare monaci…

  • deutero.amedeo ha detto:

    Scienza e Fede è il binomio vincente. Purché siano autentiche entrambe.

    • GIORGIO VIGNI ha detto:

      Ing.,, è da un quarto di secolo che, per professione, risso con matematica e fisica. Hai ragione.
      Prendi la “scommessa di Pascal”e” l’ontologia di Goedel”, anche Albertino da Ulm, alias Einstein, ci ha messo qualche carico.
      Deo gratias.

      G.Vigni

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Ottima l’analisi di Agostino Nobile.
    E’ un dato di fatto che più una società si fonda sui valori del Vangelo, più, nonostante i limiti umani, è sana anche psichicamente.
    Perché allora oggi su certte tematiche l’Occidente sembra impazzito, tanto da voler chiamare bene il male e male il bene?
    Tanto che riguardo alla morale anche le altre religioni ne rimangono inorridite?
    Perché l’Occidente non è tornato “indietro”, ma si è ribellato a Dio.
    Il LAICISMO è un movimento CONTRO Dio. Da qui l’ateismo che sta degenerando sempre più.
    Infatti per ribellarsi contro la Chiesa, l’Occidente si è ribellato a Dio, ma il Dio che l’Occidente ha conosciuto è quello che ama l’uomo fino alla Croce.
    Ci si può ribellare contro Gesù, dopo aver conosciuto il suo amore? Sarebbe ammettere pubblicamente una scelta per l’odio. E così è sembrato meglio negare Dio: se Dio non c’è Gesù è solo un utopista. Apparentemente non si rifiuta l’amore, solo non si nega la verità.
    Ma i risultati sono sempre quelli del rifiuto dell’amore divino, perché questo è. Da qui la follia dell’Occidente.
    L’ho fatta troppo semplice, ma credo che a grandi linee la dinamica sia pressapoco questa

  • Donna ha detto:

    L’ateo non crede nell’esistenza di Dio.
    In realta penso che nemmeno Il relativista, creda in Dio.
    Anzi nella visione relativista il processo è subdolo. Come scrisse papà Benedetto XVI “…Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare qua e là da qualsiasi vento di dottrina, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie’”.
    Poi si potrebbe menzionare anche, il sincretismo, lo gnosticismo, la new age ecc., tutte visioni che, a mio avviso, negano l’esistenza di Dio per esaltare quella dell’uomo.
    Ma tra breve, visto le premesse del previsto sinodo amazzonico, forse avremo a che fare con un “ritorno” , l’ultima moda vintage della “chiesa in uscita” , il panteismo…staremo a vedere.
    E a tal proposito, nell’articolo di Nobile, l’affermazione dell’ intellettuale cinese:”…Ma negli ultimi venti anni abbiamo compreso che il cuore della vostra cultura è la vostra religione: il cristianesimo. Ecco perché l’occidente è così potente. Le basi morali cristiane della vita sociale e culturale sono state ciò che ha permesso l’emergere del capitalismo e poi la riuscita transizione verso le politiche democratiche. Non abbiamo alcun dubbio in proposito»…, è a dir poco illuminante e vi si dovrebbe riflettere molto bene, soprattutto perché oggi, davanti ad una Europa che ha rinnegato proprio queste radici cristiane e l’apostasia nella chiesa dietro l’angolo, non è difficile rendersi conto di come tale abbandono/tradimento stia producendo soltanto macerie.

  • Giuseppe ha detto:

    Mai letta una roba del genere.
    Sì, certo, gli atei non esistono.
    Le do una notizia, ineffabile Nobile: nemmeno dio.

    • deutero.amedeo ha detto:

      Se non esiste Dio , non esiste nulla. Al limite, nemmeno io.

      • Lucy ha detto:

        A questo proposito riporto una cosa divertentr.Tempo fa all’epoca degli ateo-bus che circolavano per le città specie straniere con scritte inneggianti all’ateismo era comparsa una scritta a caratteri cubitali in un muro di una città di lingua spagnola DIÒS NO EXSISTE.firmato PABLO.Il giorno dopo era comparsa la risposta PABLO NO EXSISTE firmato DIÒS.

    • alessandro ha detto:

      @Giuseppe
      Opinione rispettabilissima, la sua. Solo che non capisco cosa la spinga a frequentare questo blog se per lei sono tutte fantasie. E’ come se io leggessi le minchiate di biglino o odifreddi. Mah

    • Nuccio Viglietti ha detto:

      Ritenere che Dio esista è stupido….ma pensare che non esista forse è ancora più stupido…!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

    • Monica ha detto:

      Ci dimostri col ragionamento che non esiste la metafisica.

      • Giuseppe ha detto:

        Data la cultura che sfoggia in modo sempre un po’ fastidioso, dovrebbe sapere che la prova negativa è impossibile. Nei tribunali è detta “prova diabolica” (dovrebbe essere sensibile al tema.. ) e infatti si insegna a redigere i capitoli di prova sempre “in positivo”. Detto questo, metafisica non è sinonimo di religione.

    • Alessandro2 ha detto:

      La sua granitica sicurezza, caro Giuseppe, è la stessa di quei torturatori nazisti e comunisti. È proprio questo il succo dell’intervento di Nobile: ci pensi.

    • Altro Giuseppe ha detto:

      A giuseppe (rigorosamente minuscolo), rileggiti l’articolo e forse, ne dubito, lo capirai