LICENZA DI UCCIDERE. UN LIBRO DI GIACOMO ROCCHI. DA ELUANA A VINCENT LAMBERT A….

28 Maggio 2019 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mentre i giornali parlano della vicenda (per ora) fortunata di Vincent Lambert, vogliamo segnalarvi un libro appena uscito che ripercorre la tragedia di Eluana Englaro, aggiornata all’oggi. Eccovi alcuni brani dell’introduzione.

Ο Ο Ο

Negli incontri pubblici sui temi del “fine vita”, spesso ho percepito che molti ritengono che la legge 219 non li riguardi direttamente, almeno per il momento.

Si individua il contenuto essenziale della legge nel trattamento delle persone vicine alla morte, dei malati gravi e inguaribili che soffrono dolori insopportabili: per questi – finalmente! – il legislatore avrebbe riconosciuto nuovi diritti, di morire serenamente senza soffrire e di rifiutare terapie inutili, anche per il futuro, con il testamento biologico. In definitiva, la legge viene percepita come integrale attuazione del principio di autodeterminazione (“Nessuno può decidere per te!”) per momenti lontani nel tempo (testamento biologico) o per condizioni – i malati inguaribili, che vogliono morire senza soffrire – che le persone non sperimentano direttamente.

Questo libro, il cui nucleo centrale è costituito dall’analisi approfondita del contenuto della legge 219 del 2017, ha la pretesa di dimostrare che si tratta di illusioni.

Come l’esperienza dimostra – e la ragione spiega – riconoscere il diritto di rifiutare le terapie salvavita, in una sorta di “suicidio medicalmente assistito”, porta sempre, inevitabilmente, all’uccisione di persone che non hanno chiesto di morire, senza o contro la loro volontà. La spinta sociale, filosofica e normativa è a favore di un “dovere di morire”, ben nascosto dietro al “diritto di morire” e al “diritto di non soffrire”; e il legislatore aveva, in realtà, l’obiettivo di rendere possibile e lecita l’eutanasia non consensuale.

L’autodeterminazione sulla propria vita è stata sancita per introdurre il fenomeno opposto: la possibilità di decidere sulla vita altrui.

La legge, poi, non riguarda affatto poche persone, in condizioni di vita terminali o di sofferenza estrema: coinvolge ogni cittadino, e non soltanto perché tutti ci ammaliamo o diventiamo disabili, invecchiamo e ci avviciniamo alla morte; soprattutto perché la legge legittima l’eutanasia non consensuale per “categorie” assai diverse: neonati, disabili psichici, depressi, anziani (soprattutto se poveri e in stato di demenza), malati gravi ma non in stato terminale.

Insomma, benché la legge 219 si inserisca nell’alveo di quelle sull’aborto e sulla fecondazione artificiale, questa volta non è opportuno disinteressarsene: questa volta il legislatore ha guardato proprio te e – così come aveva fatto con i bambini e gli embrioni – ha creato gli strumenti per farti morire prima del momento stabilito dalla natura e dalla Provvidenza.

Questo, però, non è un libro di filosofia e, tanto meno, di teologia. I filosofi e i teologi possono spiegarci perché il riconoscimento del diritto al suicidio conduce inevitabilmente all’esatto contrario, l’uccisione non consensuale di persone: ma qui si dimostra che ciò avviene concretamente, sulla base di una legge vigente e assecondando la spinta mondiale verso l’eutanasia.

Vedremo come funziona davvero la legge, quali sono le norme efficaci e quali sono le enunciazioni di principio rimaste tali: non sempre ciò che una legge “prevede” corrisponde a come “funziona” e non è semplice capire gli effetti concreti sulla vita delle persone. Del resto, esistono leggi “ipocrite”, nelle quali l’enunciazione di principi generali serve a nascondere l’effettivo contenuto della regolamentazione adottata1.

Si tratta anche di rendere effettiva la democrazia: la grande maggioranza della popolazione non conosce affatto il testo della legge approvata, ma ha sentito parlare del suo contenuto per il tramite degli esponenti politici, dei media, del passaparola, della categoria di appartenenza; ma, l’effettiva portata della legge è stata in buona parte taciuta2.

Il giurista pratico – come sono i magistrati e gli avvocati – può contribuire in questo modo all’effettiva partecipazione del popolo alla vita democratica; purtroppo, ciò è in buona parte mancato prima dell’approvazione della legge, cosicché i cittadini si trovano di fronte ad una legalizzazione piena ed effettiva dell’eutanasia, senza avere compreso che di questo si discuteva in Parlamento.

Dopo un breve capitolo in cui si riflette sulla promozione in tutto il mondo dell’eutanasia non consensuale, nel capitolo 3 viene chiarito quali erano gli strumenti necessari per aggirare e vanificare l’ostacolo alla sua legalizzazione in Italia, costituito dalle norme penali che puniscono l’omicidio volontario, l’omicidio del consenziente e l’aiuto al suicidio: un’operazione culturale, di linguaggio e giuridica, tenacemente proseguita negli anni.

Il capitolo 4 analizza la legge 219 del 2017: prima evidenziando la sua ispirazione – la dignità non più riconosciuta a tutti gli uomini – e poi affrontando il contenuto delle norme e i loro futuri effetti pratici; una particolare attenzione viene riservata allo stravolgimento della figura del medico, non più alleato del paziente, ma esecutore, anche di disposizioni di morte.



Oggi è il 270° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.


Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina


 LIBRI DI MARCO TOSATTI

Se siete interessati a un libro, cliccate sul titolo….


Viganò e il Papa


FATIMA, IL SEGRETO NON SVELATO E IL FUTURO DELLA CHIESA

  SANTI INDEMONIATI: CASI STRAORDINARI DI POSSESSIONE

  PADRE PIO CONTRO SATANA. LA BATTAGLIA FINALE

  Padre Pío contra Satanás

La vera storia del Mussa Dagh

Mussa Dagh. Gli eroi traditi

Padre Amorth. Memorie di un esorcista.

Inchiesta sul demonio.

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , , ,

Categoria:

6 commenti

  • Adriana ha detto:

    Avete notato che la maggior parte dei potenti – ricchi ! –
    della terra
    godono di una vita lunghissima e accudita , anche se sono
    ” parassiti ” ?
    Sarà che Gea li protegge … e anche la chiesa .

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    La vera BLASFEMIA è quella della CEI: se mettesse la stessa forza, la stessa rabbia, lo stesso tempo, nel contrastare aborto e eutanasia, che ha messo per contrastare Salvini, forse non saremmo in questa situazione.
    E invece ha appoggiato il partito più anticristiano, partito di genderisti, abortisti, fautori di un’europa islamizzata, partito di banchieri e finanzieri e amico di chi APPOSTA fomenta disordini in Africa per incentivare l’immigrazione

    • carlone ha detto:

      Lei dice ? Trenta anni fa ‘ non c’ erano ne.Papa.Francesco ne Bassetti ed.altri , eppure la legge sull ‘ aborto passò ed il Sig. Tosatti aveva già l.’ età per votare.

      • Sherden ha detto:

        Vero.
        Ora, però, giusto per non fermarsi all’ovvio, vada farsi un giro in qualche archivio di giornale e faccia una comparazione su come e quanto la Chiesa (l’intera Chiesa, dal più piccolo al più grande) si spese pubblicamente contro l’aborto in occasione del referendum, rispetto a quanto si spende oggi (soprattutto da parte dei “più grandi”) su leggi come il matrimonio omosessuale, l’eutanasia e ciarpame vario in sequenza.
        Anzi controlli pure su quali siano i temi su cui si batte, con l’ eccezione dell’ossessivo e quotidianamente martellante mantra dei migranti…

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    L’ho scritto molte volte. Questo è il primo segno che segnala il Fine del Mondo: ora la vita che è di Dio è del Cesare (Stato), e male l’e la morte passano a essere un bene e un diritto.
    L’aborto l’eutanasia e la pena di morte sono un bene e un diritto che concede Cesare (Stato).
    Sono apparsi già tre dei quattro segni che segnalano il Fine del Mondo: il male universale come un bene e un diritto, l’apostasia silenziosa o con urla, e il Pastore stolto e Falso profeta Francesco, manca la stanza e ultimo che è l’apparizione dell’Anticristo.
    Da quando gli Stati Uniti in gennaio di 1973 ha legalizzato
    l’assassinio di non nati come un bene e un diritto, il male si estese per tutto il Mondo, e all’anno sono milioni di non nati assassinati:
    https://www.worldometers.info/abortions/
    La Misericordia di Dio è infinita ma ha messo limite al Male: Matteo 24 Marco 13 Luca 21. Quando succederà…? La risposta in Apocalisse 6: 10-11.
    Saluti.

    Estimado Director:
    Lo he escrito muchas veces. Este es el primer signo que señala el Fin del Mundo: la vida que es de Dios ahora es del César (Estado), y el mal y la muerte pasan a ser un bien y un derecho.
    El aborto la eutanasia y la pena de muerte son un bien y un derecho que concede César (Estado).
    Ya han aparecido tres de los cuatro signos que señalan el Fin del Mundo: el mal universal como un bien y un derecho, la apostasía silenciosa o a gritos, y el Pastor necio y Falso profeta Francisco, falta el cuarto y último que es la aparición del Anticristo.
    Desde que los Estados Unidos en enero de 1973 legalizó el asesinato de no nacidos como un bien y un derecho, el mal se extendió por todo el Mundo, y al año son millones de no nacidos asesinados:
    https://www.worldometers.info/abortions/
    La Misericordia de Dios es infinita pero ha puesto límite al Mal: Mateo 24 Marcos 13 Lucas 21. ¿Cuándo sucederá…? La respuesta en Apocalipsis 6: 10-11.
    Saludos.

    • Anonimo ha detto:

      Caro fratello, l’aborto é il sacrificio a satana voluto dai padroni di questo mondo… purtroppo questa strage silenziosa ha portato questo mondo ad automaledirsi. Anch’io mi chiedo spesso fino a quando Dio tollererà di vedere questo … comunque complimenti per la Sua indignazione, perché sul problema del maledetto aborto anche tanti “cattolici” da salotto attaccano i provita… é il peccato più grave, si rassegnino. Non lo dico io, ma GPII e Madre Teresa di Calcutta. Con buona pace di tutti.