IL VESCOVO DI SANTIAGO DEL CILE. TI INGINOCCHI? E ALLORA NON TI DO LA COMUNIONE.
22 Aprile 2019
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un brevissimo post per presentarvi un video che mi ha colpito molto. Si vede l’Amministratore Apostolico di Santiago del Cile, il vescovo Celestino Aós, che rifiuta la comunione a diversi fedeli che si inginocchiano davanti a lui durante la messa crismale nella cattedrale di Santiago il 18 aprile.
Pubblichiamo il video preparato dall’arcidiocesi.
Celestino Aós ha sostituito il cardinale Ricardo Ezzati, 77 anni, che il Pontefice aveva mantenuto al suo posto a dispetto del superamento dell’età canonica e che è stato costretto a lasciare perché colpito da un’inchiesta giudiziaria sugli abusi nella sua diocesi e accusato di aver coperto i responsabili.
Evidentemente inginocchiarsi per ricevere l’ostia è un peccato mortale di prima grandezza, sufficiente per farsi negare la comunione in pubblico. Quasi come se uno fosse un politico abortista, per esempio. Anzi peggio. Quindi, tutti in piedi come cavalli, o niente comunione.
Ecco il servizio di GloriaTv, con il video.
Questo è il link.
Oggi è il 236° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.
Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?
È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?
Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.
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Tag: aós, comunione, in ginocchio, santiago del cile
Categoria: Generale
Ma c’è uno psichiatra in giro….penso non avrebbe dubbi
Non ne possiamo più di queste pagliacciate!
Una vergogna, ma non c’è da stupirsi perché Bergoglio non si è ancora mai inginocchiato venendo meno al precetto di S.Paolo: “Che ogni ginocchio si pieghi…”. Purtroppo la subcultura bergogliana si espande pericolosamente.
A dire il vero Bergoglio si inginocchia, sa piegare le sue ginocchia non davanti a Cristo ma per baciare i piedi di prigionieri, migranti ( meglio ancora se musulmani) , leader politici ( Sudan).
Solo una fede forte e radicata in Cristo può permetterci di traversare la prova di questo Pontificato senza abbandonare la Barca.
La salvezza verrà dal basso, dal popolo disprezzato dai pastori, giudicato ignorante dai capi. Ormai sento più vicina la vecchietta col suo velo, che magari parla solo in dialetto, rispetto a qualsiasi prete.
Un vero disastro
Vienna, Votivkirche, altar maggiore privo di tabernacolo, ma forse, tra turisti e operai, va bene cosi’ Il santissimo e’ in una stanza laterale, delle sedie da….tinello, ovviamente nessun inginocchiatoio.
Ogni sabato mattina, al termine del catechismo nel sottotetto di una chiesa, in un paesino delle fiandre francesi, faccio scendere i bambini nella cappella sottostante per la preghiera finale davanti al SS in ginocchio. Siccome non ci sono gli inginocchiatoi (e non solo in questa chiesa), ci inginocchiamo sul suolo. Speriamo che non venga un vescovo a toglierci anche il suolo…
Ricordo un malatissimo san Giovanni Paolo II, che davanti a Santissimo tentò di inginocchiarsi non riuscendoci a causa della sua infermità e che sorressero appena in tempo perché non vi si accasciasse mentre la flebile ma decisa voce sussurrava che li c’e Cristo.
Gent.mo Marco Tosatti,
quello che è successo in Cile è un abuso che la Chiesa nel suo Magistero ha condannato più volte. Eccole tre testi del Magistero:
CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO
E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI
ISTRUZIONE
Redemptionis sacramentum
su alcune cose che si devono osservare ed evitare
circa la Santissima Eucaristia
[90.] «I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza dei Vescovi»,e confermato da parte della Sede Apostolica. «Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza, da stabilire dalle stesse norme».[176]
[91.] Nella distribuzione della santa Comunione è da ricordare che«i ministri sacri non possono negare i sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano disposti nel debito modo e non abbiano dal diritto la proibizione di riceverli».[177] Pertanto, ogni cattolico battezzato, che non sia impedito dal diritto, deve essere ammesso alla sacra comunione. Non è lecito, quindi, negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi.
POSTURA PER LA
COMUNIONE EUCARISTICA
—————
CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI, Lettere This Congregation
ad un vescovo e ad un fedele circa la postura per ricevere la comunione eucaristica, Prot. n.
1322/02/L, 1° luglio 2002: Notitiae 38 (2002), 582-584.584-585.
Le due lettere sono introdotte da un corsivo latino: «Nuper notitiae pervenerunt ad Congregationem
de cultu divino et disciplina sacramentorum de sacerdote, qui sacram communionem in Missae celebratione
fideli laico negare dicebatur, ob eiusdem laici desiderium genibus flexis communicandi. Inde
Dicasterium id opportunum duxit litteras episcopo illius dioeceseos necnon oratori exhibere, quae ob
peculiare momentum etiam publici iuris fiunt».
[Di recente alla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti è giunta notizia di un
sacerdote che durante la celebrazione della messa avrebbe negato la sacra comunione ad un fedele
laico perché questi desiderava comunicarsi stando in ginocchio. Pertanto codesto dicastero ha ritenuto
opportuno mandare una lettera al vescovo di quella diocesi e una al fedele scrivente, lettere che vengono
anche pubblicate per la loro particolare importanza].
—————
1° luglio 2002
I
[EV 21/665 >] Eccellenza,
La Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha recentemente avuto notizia
da parte di fedeli della sua diocesi che è stata loro rifiutata la santa comunione se desideravano
riceverla in ginocchio invece che in piedi. Le notizie riferiscono che i parrocchiani
sono stati avvisati in questo senso. Alcuni indizi portano a pensare che tale fenomeno possa
essere diffuso anche altrove nella diocesi, ma la Congregazione non è in grado di verificare
se ciò sia attendibile. Il nostro dicastero si augura che sua eccellenza sarà in grado di avere
migliori informazioni in materia, e queste lamentele forniscono in ogni caso l’occasione per
la Congregazione di chiarire il modo in cui normalmente tratta questa materia, con la richiesta
che lei faccia conoscere la nostra posizione ad ogni prete che possa avere bisogno di tale
informazione.
La nostra Congregazione ha a che fare con un certo numero di simili lamentele, ricevute negli
ultimi mesi da vari luoghi, e considera che qualsiasi rifiuto della santa comunione ad un fedele
per il fatto di mettersi in ginocchio sia una grave violazione di un primordiale diritto dei
fedeli cristiani, e cioè di essere confortati dai loro pastori per mezzo dei sacramenti (Codice
di diritto canonico, can. 213). Secondo la regola che «i sacri ministri non possono negare i
sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano ben disposti e non ne abbiano dal
diritto la proibizione di riceverli» (can. 843 § 1), non deve esservi rifiuto per nessun cattolico
che si presenti per la santa comunione durante la messa, eccetto nel caso che ciò rappresenti
pericolo di grave scandalo agli altri credenti, derivante da peccato pubblico senza pentimento
o da ostinata eresia o scisma, pubblicamente professati o dichiarati. Pur avendo la Congregazione
approvato la legislazione che stabilisce per la santa comunione la postura eretta,
in accordo con gli adattamenti permessi dalle Conferenze dei vescovi per mezzo della Istitutio
generalis Missalis Romani, n. 160, par. 2, LO HA FATTO CHIARENDO CHE I COMUNICANDI
CHE SCELGONO DI INGINOCCHIARSI NON DEVONO PER QUESTO MOTIVO SUBIRE UN
RIFIUTO.
[EV 21/666 >] Come sua eminenza il card. Giuseppe Ratzinger ha recentemente sottolineato,
la pratica di inginocchiarsi per la santa comunione ha a suo favore secoli di tradizione ed è un
segno di adorazione particolarmente espressivo, del tutto appropriato alla luce di una vera,
reale e sostanziale presenza di nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie consacrate.
Postura per la Comunione Eucaristica – 2
Data l’importanza della materia, la Congregazione chiede che sua eccellenza controlli nello
specifico se il prete in questione rifiuta regolarmente la santa comunione a qualsiasi fedele
nelle circostanze sopra indicate e – se la lamentela è fondata – che lei con fermezza istruisca
lui o altri preti che si comportino come lui, a smettere di comportarsi in tal modo in futuro. I
preti devono convincersi che la Congregazione considererà con estrema severità altre lamentele,
le quali, una volta verificate, comporteranno un’azione disciplinare in consonanza con la
gravità dell’abuso pastorale.
Ringraziandola per l’attenzione a questa materia e confidando sulla sua specifica collaborazione,
ci confermiamo suoi in Cristo
JORGE A. CARD. MEDINA ESTEVEZ, prefetto
FRANCESCO PIO TAMBURRINO, arcivescovo segretario
Roma, 1° luglio 2002
II
[EV 21/667 >] Egregio signore,
La Congregazione per il culto divino dichiara con riconoscenza di aver ricevuto la sua lettera,
riguardante una prassi annunciata di diniego della santa comunione a coloro che si inginocchiano
per riceverla in una certa chiesa.
Ci preoccupa il fatto che lei sembra esprimere alcune riserve circa l’opportunità e la validità
di rivolgersi alla Santa Sede su questa materia. Il canone 212 § 2 del Codice di diritto canonico
stabilisce che «i fedeli hanno il diritto di manifestare ai pastori della chiesa le proprie
necessità, soprattutto spirituali, e i propri desideri». E così continua al § 3: «In modo proporzionato
alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi hanno il diritto, e anzi
talvolta anche il dovere, di manifestare ai sacri pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il
bene della chiesa…». Quindi, in considerazione della natura del problema e la relativa probabilità
che possa o meno essere risolto a livello locale, ogni singolo fedele ha il diritto di ricorrere
al romano pontefice sia personalmente sia attraverso i dicasteri o i tribunali della Curia
romana.
[EV 21/668 >] Un altro diritto fondamentale dei fedeli (cf. can. 213), è «il diritto di ricevere
gli aiuti derivanti dai beni spirituali della chiesa, soprattutto dalla parola di Dio e dai sacramenti
». In considerazione della legge che «i ministri sacri non possono negare i sacramenti a
coloro che li chiedono opportunamente, siano ben disposti e non ne abbiano dal diritto la
proibizione di riceverli» (can. 843 § 1) non dev’esserci tale rifiuto per alcun cattolico che si
presenti per la santa comunione durante la messa, eccetto in casi di pericolo o grave scandalo
per gli altri credenti, derivanti da peccato pubblico senza pentimento o da ostinata eresia o
scisma, pubblicamente professati o dichiarati. Anche quando la Congregazione ha approvato
la regola secondo cui la posizione eretta è conveniente per la santa comunione, in
accordo con gli adattamenti permessi dalle Conferenze dei vescovi per mezzo della Institutio
generalis Missalis Romani, n. 160, par. 2, LO HA FATTO CON LA PRECISAZIONE CHE AI COMUNICANDI
CHE SCELGONO DI INGINOCCHIARSI NON VENGA PER QUESTO MOTIVO NEGATA
LA SANTA COMUNIONE.
Le assicuriamo che la Congregazione considera questa materia con molta serietà e, a tale riguardo,
sta preparando i necessari contatti. Al tempo stesso, il nostro dicastero si dichiara
sempre disponibile a dare chiarimenti, se lei dovesse aver bisogno di ricontattarlo in futuro.
Ringraziandola per il suo interesse e assicurandole la mia preghiera, rimango
sinceramente suo in Cristo,
MONS. MARIO MARINI, sottosegretario
Roma, 1° luglio 2002
Il commento è interessante, ma io mi metto dalla parte del cattolico comune e mi domando: ci rendiamo conto che stiamo banalizzando quanto di più sacro ci sia nel mondo fino a ridurlo da questione di fede ad una questione di diritto da discutersi fra avvocati? Come se si trattasse di abigeato o di truffa in commercio?
Caro Deutero ,
capisco le tue buone intenzioni…ma attento che , in questo modo ,
rischi di passare tra i ” sensibili “, gli ” emozionabili ” – sine lege -.
La Chiesa – nella sua sapienza – ha , ( aveva ) pensato di
” produrre ” riti e di ” regolamentarli “, conoscendo la misericordia di Dio ma anche l’insipienza degli uomini . Non tutti sono capaci delle estasi di Padre Pio durante la celebrazione della Santa Messa , ma tutti i Cristiani devono esser messi in grado di accostarsi all’Eucarestia nel modo più convenevole al Sacrificio . Tutti i Cristiani devono ( o dovrebbero ) amare Gesù , ma non tutti hanno la transverberazione . Assai facilmente si cade , oggi ,
nell’applauso a un improvvisato , efebico ” tersicoreo “, come quello del filmato che ti ha offeso , o nel rifiuto della comunione di un Vescovo che fa legge a sé stesso . ” Le Leggi son , ma chi pon mano ad elle ? “. Ecco : poniamoci la mano .
Infatti
popolo mio che male ti ho fatto in che ti ho contristato dammi risposta ? ….provo tanta,tanta profonda tristezza
Sappiamo da tempo che per Bergoglio i cattolici veri (non quelli “adulti”) hanno facce da funerale, musi lunghi, ; lo stesso Galantino, a suo tempo, ebbe a stigmatizzare i volti inespressivi di coloro che recitavano il Rosario davanti alle cliniche abortiste. Vuoi mettere, al confronto, i bei sorrisetti di superiorità morale del clero progressista? (come dei politici sinistrorsi, del resto). Ce ne fornisce una prova Francesco Lamendola in questa carrellata di volti sorridenti, esempi di indiscussa superiorità intellettuale, morale, teologica, pastorale, ecc, ;
http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/la-contro-chiesa/7484-quel-sorrisetto
Lo scritto, icastico, di Lamendola mi richiama alla memoria la storiella goliardica. Studente di scienze naturali legge la scheda della jena ridens: vive di notte, si nutre di carogne, si accoppia una volta all’anno….” ma che caz….avrà da ridere ?”
G.Vigni
Certo . ., chi osa mettere in dubbio il Sig. Lamendola che parla con i santi .Strano però che nel Vangelo la metà delle parabole finiscono col rallegrarsi ed il gioire , evidentemente raccontate con faccia contrita e penitente.
Dici bene.
Ci sono infatti due chiese attualmente.
Io non dubito di appartenere a quella vera.
Mah….
Un video inguardabile per il risentimento che suscita. A tanto sono arrivati questi traditori di Cristo.
Vergogno sul vescovo – è vietato negare la Comunione a qualcuno inginocchiarsi per ricevere l’ostia:
http://notitiae.ipsissima-verba.org/pdf/notitiae-2002-582-584.pdf
https://adoremus.org/2007/12/31/Responses-to-Questions-on-Kneeling-for-Communion/
E di cosa ci dobbiamo meravigliare ? Per stare solo alle ultime terrificanti novità del nuovo corso bergogliano, il vescovo di Limburg Georg Batzing ha promosso un”forum di discussione ” sul tema della ” benedizione alle coppie dello stesso sesso ” .Da chi è stato nominato vescovo ? Ma da Bergoglio! Nel 2016 .
E il vescovo Aós che nega al comunione a chi si inginocchia da chi è stato nominato vescovo ? Ma da Bergoglio ! Nel 2014 . È evidente il gioco delle parti ; le nuove nomine si incaricano di portare avanti i “processi ” aperti da Bergoglio e di fare impunemente quello che lui , per ora , non osa ancora fare o dire.
Cheeeee??
Premesso che il vescovo fa male a non dare la comunione a chi s’inginocchia, secondo me bisognerebbe quelle persone dovrebbero evitare i protagonismi: la prassi, nel novus ordo, è di ricevere la comunione in piedi, si fa così dappertutto, in ginocchio ci si metteva quando ci si inginocchiava alle balaustre nel vetus ordo. Alle celebrazioni di Giovanni Paolo II, il comunicando faceva la genuflessione quando aveva ancora uno davanti a lui, poi si alzava mentre quello che lo precedeva andava via e riceveva la comunione in piedi; ora le messe con questo papa non le guardo quindi non so se fanno ancora così, comunque siamo tutti d’accordo che l’attuale regola, o almeno la prassi, prevede che si stia in piedi: non è vietato inginocchiarsi, ma la norma è stare in piedi: ora, perché queste persone vogliono a tutti i costi fare gli originali? Sembra che vogliano dire agli altri: non siamo più rispettosi di voi, siamo più beneducati, più sensibili, più pii, voi state in piedi perché non capite che bisogna rispettare il Santissimo e noi invece stiamo in ginocchio perché ne sappiamo più di voi, la Chiesa prevede che si stia in piedi, ma noi ne sappiamo più della Chiesa… se non amano le usanze del novus ordo, vadano alla messa tridentina o, se non possono, vadano da quei celebranti che sono sicuri gli danno la comunione in ginocchio, ne parlino col loro parroco, non sono obbligati ad andare dal vescovo; se non la vogliono prendere in piedi, evitino di fare delle sceneggiate e di far vedere di essere diversi dagli altri, non si credano di saperne di più dei vescovi…Oltretutto il fatto d’inginocchiarsi dà fastidio a quello che sta dietro, che deve retrocedere per fare posto agli stinchi di chi lo precede…La chiesa dovrebbe anche essere una comunità, un’unità, se ognuno fa quel che gli pare diventa un casino, qualcuno in piedi, qualcuno in ginocchio, qualcuno con la mano, qualcuno con la lingua… Comunque il vescovo in questione poteva pure lui risparmiarsi la sceneggiata e dargliela lo stesso, anche perché non credo ci sia il divieto d’inginocchiarsi.
Istruzione Redemptionis Sacramentum, anno 2003:
“91.] Nella distribuzione della santa Comunione è da ricordare che«i ministri sacri non possono negare i sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano disposti nel debito modo e non abbiano dal diritto la proibizione di riceverli».[177] Pertanto, ogni cattolico battezzato, che non sia impedito dal diritto, deve essere ammesso alla sacra comunione. Non è lecito, quindi, negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi.
Non esiste “il secondo me” “il Novus Ordo vs Vetus Ordo” “quanto pensa il Vescovo” “quanto pensa il fedele” …
…esiste ciò che è stato normato dalla Chiesa Docente.
Cui tutti ci dobbiamo attenere. Punto.
«secondo me bisognerebbe quelle persone dovrebbero evitare i protagonismi:: la prassi, nel novus ordo, è di ricevere la comunione in piedi»
Ma io mi chiedo: si pensa un attimo prima di scrivere certe cose?
«La prassi del novo ordo»? Qual è la prassi del N.O.? Quella delle schitarrate che ci strapazzano le orecchie? Quella dei laici che senza nessun segno sacramentale che li distingua distribuiscono le Sacre specie, mentre magari il sacerdote se ne sta comodamente seduto a godersi lo spettacolo? Quella dei sacerdoti ballerini come quello qui mostrato da ALE, 3:42 pm di ieri?
Nel 2004 la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti sentì la necessità, considerata la gravità della degenerazione in cui era finita la «prassi del novo ordo» di emanare l’ “Istruzione” «REDEMPTIONIS SACRAMENTUM» “SU ALCUNE COSE CHE SI DEVONO OSSERVARE ED EVITARE CIRCA LA SANTISSIMA EUCARISTIA”.
Ovviamente è rimasta lettera morta, e «la prassi del novo ordo», che allora causò l’intevento (inutile) della Congregazione per il Culto Divino, rispetto a quella attuale oggi sembrerebbe una prassi angelica.
Comunque al numero 90 l’Istruzione portava:
«[90.] I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, […]. Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano la debita riverenza».
Da notare quel «Quando però» che dice chiaramente; se “proprio volete prenderla in piedi…” e dava un minimo di indicazione per mostrare un per quanto insufficiente rispetto per il Corpo di Cristo che si sta ricevendo immeritatamente.
Invece qual è l’odierna «prassi del novo ordo»? Si vede la gente, già vestita in modo miserabile, che afferra l’Ostia come se stesse prendendo il biglietto del tram, e voltando subito le spalle al sacerdote se ne va infilandosela in bocca e masticandola con gran movimento delle mascelle neanche stesse assaporando una coscia di pollo.
E il sacerdote? Non fa una grinza: è «la prassi del novo ordo»: non si tratta mica di quei malati di «protagonismo» che s’inginocchiano per ricevere con devozione il Corpo di Cristo; anzi a questi non si deve dare la Comunione…
Concordo.
Ma sarà valida per Gesù?
temo che lei dovrebbe rileggere quello che scrive. così ci risparmia scemenze
Scemenze?
Ha descritto alla perfezione l’obbobrio…
“Premesso che il vescovo fa male a non dare la comunione a chi s’inginocchia, secondo me bisognerebbe quelle persone dovrebbero evitare i protagonismi…”
!?!
E così dunque chi si inginocchia per ricevere il Corpo di Cristo soffrirebbe di protagonismo, vuol fare l`originale e far lezione agli altri, mettersi in ginocchio davanti a Cristo sarebbe fare sceneggiate e dare fastidio a chi sta dietro, oggi in questa Chiesa in cui tutto è permesso, la Messa è diventata uno show che deve sorprendere e mai annoiare l`assemblea , libertà e creatività sono sovrane in una orizzontalità tutta umana, Dio è messo all`angolo, non è più Cristo al centro , non l`adorazione ma la fantasia di chi ” anima ” , la creatività di animatori liturgici che non mancano mai di nuove idee, ma in questa Chiesa comatosa e “inclusiva”, un vescovo non tollera che un cattolico si metta in ginocchio per ricevere il Corpo di Cristo, un vescovo rifiuta il Corpo di Cristo ad un fedele perchè commette il crimine inescusabile di adorare il Signore e di farlo inginocchiandosi davanti a Lui.
Quel vescovo , se avesse ancora una coscienza cattolica, dovrebbe solo provare una profonda vergogna e scusarsi, ma non lo farà anzi è probabile che aspetti le scuse di quei rappresentanti di un tempo passato per cui ha solo disprezzo.
Caro Gabriele,
Sullo stare inginocchiati mi permetto di segnalarLe qualche intervento di p. Bellon, e.g.:
https://www.amicidomenicani.it/mi-trovo-a-vivere-in-belgio-per-lavoro-e-qui-tutte-ma-proprio-tutte-le-chiese-hanno-eliminato-gli-inginocchiatoi/
https://www.amicidomenicani.it/alcune-domande-sulla-comunione-in-ginocchio-sul-partecipare-due-volte-al-giorno-all-eucaristia-e-sull-efficacia-delle-preghiere-di-santa-brigida/
Ossequi.
Sono dei testimoni.
Io invidio il loro coraggio.
Protagonismo non ne vedo
Chiesa, tempio, santuario.
Non saprei dire dove come e quando e da parte di chi la parola chiesa iniziò ad essere usata per indicare il Tempio, cioè l’edificio in cui si riuniscono i cristiani per pregare, celebrare i sacramenti e onorare Dio e i Santi e in cui è custodito il Corpo di Cristo e tutto quanto è necessario per l’amministrazione dei sacramenti. E’ certo che MAI nella Scrittura la parola chiesa compare nell’AT; e nel NT compare solo per indicare la comunità dei credenti (sottolineo dei credenti) in Gesù Cristo, morto e risorto dando con ciò avvio alla Nuova Alleanza. Mai come un edificio o un luogo di culto.
Viceversa la parola Tempio compare in quasi tutti i libri della Sacra Scrittura dell’AT come del NT.
Il concetto biblico dominante è che Dio si può manifestare in ogni luogo, ma nel tempio l’incontro tra l’uomo e Dio è facilitato dal fatto che il tempio è un luogo consacrato dal quale è rigorosamente escluso tutto ciò che essendo pagano e mondano può distrarre l’uomo dal suo incontro con Dio. Il tempio non è il luogo dove c’è più Dio che altrove, ma il luogo dove c’è solo Dio, e non c’è il mondo. Per questo dal tempio deve essere escluso tutto ciò che non è sacro. Io credevo che così fosse, ma oggi non sembra che sia più così. Nel tempio è permesso di tutto: dallo sbraitare, al desinare, al ridere allo scherzare al danzare al presentarsi all’altare a fare la lettrice o la ministra straordinaria dell’Eucarestia vestita in modo indecente.
Tutto questo a onore e gloria di chi?
Caro Tosatti , la prego non censuri mai GIUSEPPE , anche se ne è tentato . E’ un esempio di imbecillità talmente evidente che non sembra vero . Magari è lo pseudonimo inventato di qualche -losco tradizionalista- per far sembrare imbecilli quelli che vogliono sembrare progressisti , atei , agnostici o altro. Ce lo lasci , fa scompisciare dal ridere . per favore . nessuno tocchi giuseppiino – caino- ,mi raccomando .
MI ASSOCIO . GIUSEPPE PATRONO DEI TRADIZIONALISTI !!! GRAZIE , E’ EVIDENTE CHE SEI DEI NOSTRI , NESSUNO COME TE STA RIDICOLIZZANDO GLI ATEI COME FAI TU , SEI RIUSCITO A SMASCHERARE LA LORO INTELLIGENZA . MA ATTENTO , SE I VERI ATEI TI METTONO LE MANI ADDOSSO TI SBRANANO.
NESSUNO TOCCHI GIUSEPPINO …
Nessuno pseudonimo.
Vede, coltivo poche certezze. Una però ce l’ho: quella di avere un’intelligenza non superiore alla media. Dove per media intendo più o meno una via di mezzo fra quella di Einstein e quella di chi crede che le madonne piangano sangue. Lascio a lei, che imbecille non è, stabilire quale fra questi due estremi sia il massimo e quale il minimo.
ma non ho dubbi , Pensavo di scriverle che Giuseppino è il minimo ed il massimo nello stesso tempo , essendo unico nel suo genere e non classificabile con comparazioni , perchè lo dimostra. .Poi riflettendo , visto che per lui il livello più infimo di intelligenza è chi vede le statuette della Madonna piangere, ho cambiato valutazione. Il massimo potrebbe restare ( se crede) Einstein ma il minimo è Giuseppe , perbacco . .
All’inizio del Concilio Vaticano II la Chiesa era già in profondissima crisi di fede. Già se ne lamentava la Madonna con Cornacchiola.
Il Vaticano II ha solo limitato i danni.
Mi è stato raccontato che DURANTE il Concilio molti preti speravano di avere il via libera per sposarsi. Evidentemente entrati in seminario da bambini, avevano “subito” l’ordinazione. Evidentemente molti non vivevano la castità ben prima del Concilio.
Prima non si parlava di misericordia, l’educazione era dura e si creavano tanti sensi di colpa inutilmente.
Un rinnovamento era necessario. Senza il Concilio lo scisma nella Chiesa sarebbe stato enorme e sarebbe iniziato col Sessantotto.
Forse Papa Francesco è vissuto nei sensi di colpa che lo facevano disperare della salvezza. Capisco la sua ansia di misericordia, ma il misericordismo è la medicina sbagliata.
In fondo è semplice: Dio è AMORE e VERITA’. Come senza amore la stessa verità è falsata, così senza la verità l’amore è FALSO.
La misericordia non si dimostra col permissivismo, ma con l’invito a rialzarsi ogni volta che si cade.
Perché non tornare a raccomandare, specie ai giovani, i PRIMI NOVE VENERDI’ DEL MESE, a cui è legata la promessa, approvatissima dalla Chiesa, della Salvezza eterna?
Penso che l’aver smesso di parlare di tale pratica sia sintomatico del disprezzo che la Chiesa di oggi mostra nei riguardi della salvezza delle anime.
….beati i rimorsiiiiii
E’ evidentissimo che non c’è nessun complotto contro Papa Francesco.
Il complotto è dei complottisti che lo complottano. La prova? Il Vescovo cileno che rifiuta la Comunione a chi si inginocchia.
Un vescovo che, credo, abbia perso la fede e crede in un’ideologia. E le IDEOLOGIE hanno bisogno dei complotti.
Come definire un gesto come quello del Vescovo cileno se non dovuto dall’ideologia? C’è qualche altra ipotesi legata alla fede? Mi pare proprio di no, anche perché le norme ecclesiastiche non proibiscono la Comunione in ginocchio.
Penso che sia un Vescovo traditore.
Dici bene….
Se vivi in stato di Peccato mortale, in stato di adulterio permanente e pubblico, se sei gay felicemente attivo, o un Eretico Protestante, ma stai ritto in piedi ti danno la Comunione, se invece vivi in Grazia di Dio e magari ti sei appena confessato, ma stai in ginocchio, sei scomunicato.
Tradotto:
se fai la volontà di Bergy sei in Comunione, se fai la Volontà di Dio, e vivi secondo i Comandamenti, sei scomunicato.
A questo proposito non posso dimenticare Bagnasco che dà la Comunione a Luxuria😭😭😭😭
Sintesi perfetta.
È così
il sig. vescovo, della chiesa cattolica, certamente non crede nel Verbo Incarnato, cioè, che in quella PARTICOLA c’è davvero Gesù Cristo, altrimenti saprebbe che chi si inginocchia in quel momento, in quella occasione, non è per il vescovo o chi per lui, ma E’ l’amore grato per GESù CRISTO Nostro Salvatore.
In ginocchio, in piedi, su una gamba sola, di sbieco, con un occhio chiuso e uno aperto, ballando il liscio… Premesso che, per quel che mi riguarda, si tratta di un semplice pezzo di pane, provo a mettermi nei panni di chi ci crede. E tuttavia: ma come è possibile che la forma sia più importante della sostanza? È questo che non capirò mai di certi credenti e in particolare di voi tristi cattolici passatisti: credere che a un qualsiasi dio, se mai ne esistesse uno, interessi di più l’orpello di una inutile liturgia spesso autoreferenziale di una buona pratica cristiana verso chi è in difficoltà e ha bisogno di aiuto.
È straordinaria e interessante allo stesso tempo la sua apparente incapacità di capire quanto siano collegate le due cose.
Dicendo questo, di fatto lei afferma, neanche tanto fra le righe, che solo da un cattolico tradizionalista (ossia, per semplificare un po’ rozzamente, uno per il quale la forma-liturgia è essa stessa sostanza) può venire una pratica altruista, generosa, assistenziale (non assistenzialista), irrorata di umana pietà. Come se non ci fossero, nella storia ma anche tutti i giorni per strada, fulgidi esempi di condotte parimenti nobili anche da parte di chi non ha mai professano alcuna religione.
Pregare non ha mai salvato vite, evitato guerre o sfamato bocche. Tanto meno pregare in un modo piuttosto che in un altro.
Se la canta e se la suona tutto da solo. Fa le domande e si da’ le risposte, presupponendo pensieri e opinioni…Legga e stia a quello che legge, e a quello che uno dice, Non presupponga, è ingannevole.
A TOSATTI PERSONALMENTE . SCUSI , MA PRIMA DI RIMPROVERARE QUESTO SIGNOR GIUSEPPE ,RIFLETTA . FINALMENTE DOPO 2000 ANNI QUALCUNO IN MODO CHIARO E, CREDIBILE , DOCUMENTATO E RAGIONEVOLE , CI SPIEGA CHE PREGARE E’ INUTILE, L’OSTIA CONSACRATA è UN PEZZO DI PANE, SOLO UNO SCEMO PUò CREDERE CHE UNA STATUA DELLA MADONNA POSSA PIANGERE , ECC. DEVO AMMETTERE CHE ,PUR AVENDO LETTO E STUDIATO LA STORIA DI TUTTE LE ERESIE E QUASI TUTTI I PIU’ SIGNIFICATIVI LIBRI SCRITTI DA GNOSTICI , MAI SON STATO COLPITO DALLA LUCIDITA’ DI PENSIERO COME QUELLO DI GIUSEPPE . DOBBIAMO ESSERGLI GRATI CHE TROVA IL TEMPO DI INTERVENIRE SU STILUM CURIAE , TRA UNA COMMISSIONE ALL’UNESCO E UNA TAVOLA ROTONDA CON BEROGOGLIO ALLA UNIVERSITA’ LUTERANENSE , UNA CENA RISERVATA CON OBAMA E UNA LEZIONE ALLA PONTIFICIA ACCADEMA DELLE SCIENZE IN VATICANO . ECCHE’ , DICA IL VERO TOSATTI , NON E’ ANCHE LEI RIMASTO FOLGORATO DAL PENSIERO DI GIUSEPPE ?
GIUSEPPE , GIUSEPPE , FINO A QUANDO ABUSERAI DELLA NOSTRA PAZIENZA ? PENSA PRIMA DI SCRIVERE , PENSA , RIFLETTI, COGITA , RILEGGI QUELLO CHE SCRIVI, FALLO LEGGERE A TUA NIPOTE O A TUA NONNA ,PRIMA DI CLICCARE -INVIA COMMENTO-
Mio carissimo Giuseppe, se lei non crede alla presenza reale di Gesù nel Pane eucaristico non riuscirà a capire quanto sia importante per un credente anche la forma.la forma infatti a volte manifesta la sostanza. Come dire: ad un comunista nostalgico nessuno può impedire di alzare ancora il pugno chiuso. A noi cattolici , non capisco perchè il vescovo di Roma e tanto meno un suo valoroso vassallo debba impedire ad un cattolico credente che li ci sia tutto Gesù , tutta la salvezza, la speranza, la carità…e anche la vera MISERICORDIA
ma caro WP, non ha capito che sto piffero di Giuseppe è don Minutella che vuole eccitare le nostre reazioni verso chi sembra un ateo -stupido ? caro WP , nessun ateo , gnostico o altro, intelligente scriverebbe mai le stupidità di sto giuseppe . Non le è chiaro ?
Non credo un don Minutella, ma un don bergogliano, o un don tornielliano, o un don melloniano o qualunque don gesuita difensore di …..
Curioso…
Lei è ateo e parla come Bergoglio…
Davvero curioso…
che sia lo stesso Bergoglio che interviene nel blog di Tosatti ? che onore ,benvenuto Jorge !! ma non vergognarti a firmarti , si dovrebbe solo vergognare chi ti ha messo il nome di Giuseppe
Zì Peppe, guarda bene che l’essere cristiano non c’entra niente con la pratica verso i bisognosi. Lo sai che il termine “cristiano” non ha rilevanza nella Bibbia ? Cristiano c’è solo 2 volte e cristiani una sola. Non Perdere tempo ad andare a cercarli. Te li trascrivo io:
-ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani. (Atti 11,26)
-E Agrippa a Paolo: “Per poco non mi convinci a farmi cristiano!”. (Atti 26,28)
-Ma se uno soffre come cristiano, non ne arrossisca; glorifichi anzi Dio per questo nome. (1 Pietro 1,16)
Tra l’essere cristiani e fare il minestrone ai musulmani ne corre…..
E, scusi tanto, cosa ci fa qui?
Non sono argomenti che le interessano pare, vada pure.
RITA , TI PREGO , LASCIACI GIUSEPPE , COME POTREMMO ALTRIMENTI DITINGUERE TORNIELLI DA VALENTE ? GIUSEPPE è L’ANELLO MANCANTE , TI PREGO NON SCORAGGIARLO , CAPIREMO COSì L’EVOLUZIONISMO DEL PENSIERO LAICISTA NELLA CHIESA DI ERGOGLIO…
@giuseppe.
la liturgia serve più a noi.
Per entrare in contatto col mistero di Dio.
La Via ora è aperta, Dio si è fatto uomo, é morto ed è risorto.
Nella liturgia vivi tutto questo.
Certo ci vogliono già gli occhi della Fede per vivere l’elevazione come lo stare CON Giovanni e Maria sotto la croce. Ma è così.
Questo è il memoriale.
Assurdo leggere queste “provocazioni”.
Se non sperimento prima l’Amore di Dio, come riesco a fare il bene che lei indica più importante della liturgia ? Solo perché sono bravo? Ma dai. Manco i peggiori pelagiani.
1Gv 4,8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore
, 19 Noi amiamo, perché Egli ci ha amati per primo.
Quindi la purezza ti fa schifo….
Ma te sei solo imbecille
E’ chiaro che il sacerdote che non comunica il fedele perchè è in ginocchio o non crede alla presenza reale di Cristo nell’Eucarestia o crede di poterne disporre a suo piacere. Negare Cristo a chi lo cerca in stato di grazia credo sia l’atto peggiore che un sacerdote possa compiere. Alla larga da questa brutta gente in stato permanente di grave peccato mortale. Il male purtroppo si trasmette.
Ma io nemmeno la vorrei da costui la santa eucaristia.
caro Tosatti , ha letto il libretto di Marc Augé , (Cortina editore 2016) ? . Se non lo avesse fatto le suggerisco di farlo . Le tre parole sono : DIO NON ESISTE . e l’autore le fa proferire nel messaggio Urbi et Orbi del 2018 a tal Bergoglio , Papa Francesco . Eravamo abituati alle profezie di Caterina Emmerich , suggerisco di leggere quelle di Augé , certo un masson di grado elevato , Costa su Ibs 6 euro o poco più. Così capirà anche lei perchè sto con di vescovo non da la comunione ia chi sta in ginocchio. Io mi sarei alzato e gli avrei magari anche menato, con rispetto filiale , ma un calcio nel culo glielo avreo affibbiato. Direbbe Valente : ecco pure violenti fisicamente sono questi luridi tradizionalisti ! Si . anche il santo Curato d’Ars quasi tutte le notte prendeva a calci nel culo il famoso diavolo che lo tormentava ( il famoso -grappino- ) .
Quale? Ce ne sono diversi.
Lo avevo scritto nel commento, ma si vede che ha rifiutato il titolo – IL TITOLO DEL LIBRO DI MARC AUGE’ è – LE TRE PAROLE CHE CAMBIARONO IL MONDO – ( e le tre parole sono appunto DIO NON ESISTE ) .E’ curioso come un laicista francese abbia scritto nel 2016 un libro su quello che Bergoglio avrebbe fatto ?
Potrei scrivere anch’io un libro…
IL SOLE NON ESISTE…
e puttanate varie…
Ma chi glielo ha pubblicato???
Fra le tante magagne che stanno affiorando, forse, questa sarebbe la meno rivoltante, se non fosse che platealmente si sconfessa la fede professata in ottemperanza ad un Magistero che oggi viene letteralmente ridotto a carta straccia, per servilismo interessato…
Che delusione scoprire il volto di una Chiesa in cui ho creduto, che ora non riconosco e in cui non mi riconosco!
Grave, che più grave non avrei mai immaginato, l’ entità degli abusi perpetrati sotto lo scudo di un ministero che sarebbe dovuto essere servizio ai figli di Dio, a Sua gloria, e invece … oltre l’orrore, la perpetuazione dell’autodifesa dei singoli in nome di una pseudo difesa dell’istituzione. Il tutto nel disprezzo e nell’indifferenza per le sofferenze delle vittime.
Non resta che confidare nella potenza salvifica dell’Altissimo:
Già. Gesù ci aspetta
Io mi meraviglio che ci sia chi va a prendere la Comunione da persone come quel falso prete, o vescovo che sia, è come prendere un cibo avvelenato. Un servo di Satana come lui, infatti cosa potrà mai consacrare? Non si riesce a capire che bisogna stare alla larga da questi figli del diavolo? (voi avete il diavolo per padre, dice Gesù rivolto alla Sinagoga di Satana, di cui anche questi tristi personaggi sono esempio…).
Ecco i futuri elettori del successore del Santo Padre, Berggy, el Deprimente. Quelli che secondo le monsignorine conservatrici vanno salvare la Chiesa.
Quasi certamente, questo vescovo ( ) diventera` un cardinale un giorno nella chiesa di el papa Bergoglio
gentile dott. Tosatti vorrei un parere suo e dei suoi affezionati di SC su questo video che mi hanno segnalato:
Kyrie eleison
Da tempo mi immolo a
Riparazione.
Pregare….Dio è forte e paziente.
KYRIE ELEISON
ammé me pare ‘na pagliacciata, però è conforme all’ambiente e levando le panche si potrebbe fare di più
Sinceramente mi auguro che si tratti di una burla. Ma se è accaduto realmente e il frate è un frate vero, mi piacerebbe sapere che cosa ne pensa il Vaticano.
Dal Vaticano: silenzio assenso! E la suor Cristiana , la cantante ,ora con autorizzazione al ballo in TV? Si è astenuta nella serata del sabato santo, per rispetto agli obblighi vocazionali; ma – avevo letto nei giorni precedenti – sarebbe andata in onda la registrazione di una sua esibizione. Non so se sia stato così, perché non seguo quel genere di trasmissioni .
Correggo: suor Cristina
La risposta naturalmente sara’positiva. Come condannare un frate cosi ecologico, omofiliaco e in uscita? Impossibile.
In nome della parità di genere questo giovanotto – pettinato alla Ballottelli – è la moderna SALOME . Beh ! , ha un velo solo , non sette e arcobaleno , ma se li conquisterà uno per volta , quando avrà dimostrato ai suoi superiori che non corre il pericolo di inciampare ….
La danza sacra è ben altra cosa .
Non sono riuscita ad arrivare in fondo😢😢
Ma la ” chiesa in uscita” non farebbe meglio ad uscire dalla Chiesa?
La prima volta che vidi un prete saltare oltre un fedele in ginocchio fu nel 1988, a Monza. Trasecolai, ero molto più giovane e inconsapevole.
Adesso ha avallato tutto El Jefe: Non si abbassa lui di fronte al Santissimo, e non si devono abbassare nemmeno i suoi imitatori. Solo le scarpe extracomunitarie devono essere omaggiate.
Questo mondo è ormai una succursale dell’inferno
Vedendo questa pagliacciata, la cosa che mia sconcertato di più non è quell’imbecille vestito da frate, è quella massa di pecore (pecore nel vero senso delle parole!) che non solo assistono mute ma che alla fine applaudono!
Sono certo che in una chiesa protestante non avrebbero potuto fare di meglio!
Come si può notare, in questa chiesa (meglio sarebbe dire: in questo teatro) non è visibile un Tabernacolo, ossia la sede umilissima, del Dio fatto uomo per noi!
Che il Padre Eterno abbia misericordia di noi e di loro!
BRAVO GIORGIO , hai ragione,
Nutro il sospetto che quei ” presenti ” ( suore babuscke comprese )
li abbia generati la Madre Eterna : quella dei cretini , che è SEMPRE incinta !